IT201900000046A1 - Apparato per la manipolazione di involucri a sacchetto - Google Patents

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IT201900000046A1
IT201900000046A1 IT102019000000046A IT201900000046A IT201900000046A1 IT 201900000046 A1 IT201900000046 A1 IT 201900000046A1 IT 102019000000046 A IT102019000000046 A IT 102019000000046A IT 201900000046 A IT201900000046 A IT 201900000046A IT 201900000046 A1 IT201900000046 A1 IT 201900000046A1
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IT102019000000046A
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Inventor
Michele Borsoi
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B & B Di Borsoi Michele
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    • B31B70/003Opening or distending bags

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Description

DESCRIZIONE
dell'invenzione avente per titolo:
" Apparato per la manipolazione di involucri a sacchetto “
La presente invenzione concerne un apparato per la manipolazione di involucri a sacchetto e, in particolare, per il prelievo e la movimentazione di involucri, in tessuto o altro materiale, che presentano un’apertura su un lato, e sono chiusi sui restanti, in modo da portarli presso una macchina configurata per compiere lavorazioni e/o operazioni su ciascun involucro, ad esempio per riempirlo con un materiale di imbottitura.
In particolare, la presente invenzione concerne un apparato per la movimentazione di involucri in tessuto (dette anche “fodere”) da una stazione di prelievo, in cui sono disposti una pluralità di involucri impilati, ad una stazione di riempimento in cui ciascun involucro viene riempito con un idoneo materiale di imbottitura, ad esempio fibre artificiali, lana, piume o materiali sintetici (come gommapiuma o lattice di gomma), per ottenere così un cuscino.
Per la realizzazione di cuscini ed altri prodotti (ad esempio prodotti imbottiti destinati al settore dell'arredamento, del automotive ed addirittura anche giocattoli) è già noto il ricorso ad una serie di operazioni consecutive normalmente svolte da stazioni reciprocamente indipendenti ed in cui, in corrispondenza di ciascuna stazione, è generalmente previsto l’intervento di uno o più operatori.
Il processo produttivo per la preparazione di un cuscino generalmente prevede le seguenti fasi principali:
- insaccatura, nell'ambito della quale il materiale di imbottitura del cuscino viene inserito all'interno della fodera, la quale generalmente ha la forma del cuscino voluto con 3 lati chiusi (cuciti) e uno che è almeno parzialmente aperto; opportunamente, l’insaccatura è eseguita sul lato aperto;
- cucitura, nell'ambito della quale il lato aperto della fodera viene chiuso, completando così il cuscino;
Opportunamente, il processo poi comprende ulteriori fasi di:
- controllo e sistemazione del cuscino, durante i quali si omogeneizza il contenuto del cuscino in tutto il suo volume e si controllano i punti più critici del cuscino quali angoli e cuciture;
- imbustatura che prevede l'inserimento in una busta di confezionamento di uno o più cuscini;
- chiusura della busta tramite termosaldatura della busta stessa e pressatura (per ridurne l'ingombro) oppure con specifiche cerniere;
- inscatolamento e palettizzazione dei cuscini confezionati.
Ognuna di queste fasi è eseguita da una stazione operativa almeno parzialmente automatizzata.
Attualmente, le fasi di insaccatura e cucitura sono parzialmente automatizzate solo in alcuni casi specifici. In particolare, è generalmente prevista una insaccatura automatica nei casi in cui il materiale costituente l'imbottitura sia costituito da un unico pezzo. Quando il materiale di imbottitura è invece costituito da una pluralità di singoli elementi discreti (unità di piccole dimensioni in materiale elasticamente deformabile che risultano soffici al tatto, quali unità realizzate con polimeri espansi oppure piume oppure fiocchi di lana o altre fibre e simili) è normalmente necessaria la presenza di un operatore per il controllo e l'assistenza diretta nel riempimento della fodera.
Pertanto, nella produzione di cuscini imbottiti con piccoli elementi discreti è necessaria la presenza costante di un operatore, provocando così un incremento dei costi di produzione.
Ulteriormente, nel contesto della produzione di cuscini in generale, il caricamento nella macchina per l’insaccatura (cioè della macchina configurata per l’iniezione/inserimento del materiale di imbottitura) degli involucri vuoti e da riempire avviene prevalentemente manualmente da parte dell’operatore. In particolare, l’operatore preleva uno ad uno gli involucri da riempire e li posiziona in detta macchina in corrispondenza del bocchettone di iniezione del materiale di imbottitura.
È agevole intuire come ciò non risulti soddisfacente dato che provoca un rallentamento della linea automatizzata di produzione, con conseguente diminuzione di produttività dell’intero impianto. Inoltre, tali operazioni di caricamento richiedono l’impiego di personale dedicato, con conseguente aumento dei costi.
Le note soluzioni proposte per automatizzare, almeno parzialmente, il prelievo ed il posizionamento degli involucri da riempire in corrispondenza del bocchettone di iniezione del materiale di imbottitura risultano ancora poco affidabili e, in particolare, l’operazione di divaricamento dei due lembi liberi dell’involucro, in modo da definire un’apertura idonea a ricevere il bocchettone di iniezione del materiale di imbottitura, risulta altamente dipendente dal tipo di tessuto e dalle dimensioni dell’involucro da prelevare e movimentare. Ulteriormente, le note soluzioni risultano particolarmente laboriose e lente dato che generalmente riescono a movimentare solo due involucri al minuto.
Ancora, nelle note soluzioni il posizionamento della zona di prelievo, in cui è previsto il magazzino con la pila degli involucri vuoti da riempire, è imposto dalla posizione della macchina di riempimento e, inoltre, la loro reciproca disposizione rimane sempre e solo quella definita in fase di progettazione e installazione dell’impianto, senza alcuna possibilità di successiva modifica o adattamento.
Scopo dell'invenzione è di proporre un apparato per la gestione di involucri a sacchetto, in particolare per il prelievo, la movimentazione ed il caricamento di involucri a sacchetto in una macchina per il loro riempimento, che superi gli inconvenienti delle soluzioni tradizionali e che renda altamente e/o completamente automatizzata le suddette operazioni di prelievo, movimentazione e caricamento.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che consenta di velocizzare il caricamento degli involucri impilati in una macchina per la loro lavorazione o per effettuare su di questi un’operazione, ad esempio per il loro riempimento.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che elimini o riduca gli interventi manuali da parte dell’operatore.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che sia utilizzabile anche con macchine e/o impianti già esistenti ed operativi.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che sia di semplice e facile utilizzo, nonché riduca gli interventi di manutenzione.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che sia utilizzabile con involucri sostanzialmente di qualsivoglia forma, dimensione, materiale e/o tessuto.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che consenta una elevata flessibilità di posizionamento reciproco tra la stazione di prelievo degli involucri e la successiva stazione che è provvista di una macchina per la loro lavorazione o per effettuare su di questi un’operazione, ad esempio per il loro riempimento.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che abbia una caratterizzazione alternativa, sia in termini costruttivi che funzionali, rispetto a quelli tradizionali.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che sia utilizzabile e installabile in linea in impianti per la produzione di cuscini o simili.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che consenta di ottenere cuscini di elevato standard qualitativo.
Altro scopo dell’invenzione è di proporre un apparato che sia realizzabile in modo semplice, rapido e con bassi costi.
Questi scopi, sia singolarmente che in una loro qualsiasi combinazione, nonché altri scopi che risulteranno dalla descrizione che segue, sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un apparato per la manipolazione di involucri a sacchetto come definito nella rivendicazione 1.
La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni, in cui:
la figura 1a mostra in vista prospettica l’apparato secondo l’invenzione in corrispondenza della prima stazione per la manipolazione di involucri a sacchetto,
la figura 1b lo mostra in corrispondenza della seconda stazione,
la figura 2 mostra in vista frontale il primo dispositivo dell’apparato di fig. 1a, la figura 3 mostra in vista laterale il dispositivo di fig. 2,
la figura 4 mostra in vista frontale la testa di presa dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione dell’apparato di fig. 1a,
la figura 5 mostra in vista prospettica laterale la testa di fig. 4,
le figure 6-8 mostrano secondo una vista frontale schematica la sequenza dei passaggi effettuati presso la prima stazione dal primo dispositivo e dai mezzi della testa di presa,
la figura 7 mostra secondo una vista frontale schematica un primo step della fase di prelievo dell’involucro bidimensionale della pila,
la figura 8 mostra secondo una vista frontale schematica un successivo step della fase di prelievo di fig. 7,
la figura 9 mostra secondo una vista schematica in sezione orizzontale un primo passaggio della fase di caricamento dell’involucro, precedentemente prelevato, sulla bocca di iniezione della macchina di riempimento,
la figura 10 mostra lo step di fig. 9 secondo una vista schematica frontale. la figura 11 mostra secondo una vista schematica in sezione orizzontale un successivo step della fase di caricamento dell’involucro, precedentemente prelevato, sulla bocca di iniezione della macchina di riempimento,
la figura 12 mostra lo step di fig. 11 secondo una vista schematica frontale.
Come si vede dalle figure, l’apparato secondo l’invenzione – indicato complessivamente con il numero di riferimento 1 - è configurato per la manipolazione e gestione di involucri di contenimento a sacchetto 4 e, in particolare, è configurato per:
- prelevare almeno un involucro vuoto 4 per volta da almeno una pila 3 di detti involucri prevista presso una prima stazione 33, e
- trasferire l’involucro prelevato 4 ad una seconda stazione 34 che è provvista di una macchina 5 predisposta per effettuare una lavorazione o operazione su detto involucro, preferibilmente per il riempimento di detto involucro con un materiale di imbottitura.
Preferibilmente, gli involucri a sacchetto 4 da gestire presentano un’apertura 48 su almeno un lato e sono chiusi sui restanti lati.
In particolare, quando sono vuoti, gli involucri a sacchetto 4 hanno conformazione sostanzialmente “laminare” e cioè l'estensione dello spessore è molto minore di quella delle altre due dimensioni (lunghezza e larghezza). Pertanto, opportunamente, in corrispondenza dell’apertura 48, i lembi liberi che delimitano detta apertura devono essere reciprocamente distanziati in modo da definire una sezione di passaggio idonea a consentire l’ingresso del materiale di imbottitura.
Opportunamente, gli involucri 4 possono essere in tessuto, a base di fibre naturali o sintetiche, in pelle, naturale o sintetica, o altri materiali.
Preferibilmente, gli involucri 4 sono costituiti da due porzioni 17’, 17’’ reciprocamente affacciate e unite tra di loro lungo l’intero perimetro ad eccezione di un tratto in cui i lembi liberi (cioè non uniti reciprocamente), rispettivamente 19’ e 19’’, delle due porzioni affacciate definiscono/delimitano l’apertura 48. Opportunamente, detto tratto con i lembi liberi 19’, 19’’ può interessare in tutto o in parte – preferibilmente almeno la zona centrale – di un lato 49 di detto involucro.
Preferibilmente, gli involucri 4 sono fodere per cuscini da riempire di piume, o di altri materiali morbidi quali lana, ovatta o feltro o fibre sintetiche, quali polistirene espanso, tuttavia possono comprende altri sacchetti da riempire e imbottire, quali ad esempio sacchi da allenamento per la boxe, o parti di mobilio che necessitano di un’imbottitura, o abiti comprendenti parti imbottite ad esempio piumino d’oca, o coperte trapunte.
Preferibilmente, la macchina per il riempimento 5 è configurata ad esempio per inserire mediante una bocca di iniezione 86 un materiale di imbottitura (piume, lana, cotone, o altri materiali, preferibilmente morbidi) entro gli involucri da riempire, ad esempio entro le fodere, in modo da ottenere così dei cuscini. Opportunamente, è inteso che la macchina 5 può essere configurata per effettuare un altro tipo di lavorazione, ad esempio di cucitura, sugli involucri prelevati e movimentati presso la macchina stessa.
L’apparato 1 comprende:
- un primo dispositivo 6 che è previsto in corrispondenza di almeno una prima stazione 33 in modo da agire su almeno un caricatore 7 sul quale è posizionata una pila di involucri vuoti; in particolare, il primo dispositivo 6 è configurato per trattenere e sollevare un lembo libero 19’ di una porzione 17’ (cioè il lembo della porzione superiore) dell’involucro 4 in modo da allontanarlo dall’altro lembo libero 19’’ dell’altra porzione 17’’ (cioè il lembo della porzione inferiore) dello stesso involucro, provocando così una prima dilatazione (preferibilmente parziale) dell’apertura 48 dell’involucro in modo che questa definisca una prima sezione di passaggio 40,
- un’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 che è opportunamente posizionata e configurata in modo da prelevare un involucro 4 dalla prima stazione 33 e trasferirlo alla seconda stazione 37 in cui è prevista la macchina 5 per effettuare una lavorazione/operazione successiva sul singolo involucro prelevato e trasferito.
Opportunamente, l’apparato 1 comprende almeno un’unità di comando e controllo, in particolare almeno un controllore a logica programmabile (PLC), per comandare, controllare e sincronizzare tra loro il funzionamento del primo dispositivo 6 e dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 e, opportunamente, dell’intero apparato 1.
Vantaggiosamente, l’apparato 1 comprende un’interfaccia utente (non rappresentata), preferibilmente di tipo touch screen, per consentire all’operatore di impostare, avviare/interrompere, e in generale comandare, controllare e gestire il funzionamento complessivo dell’apparato.
In particolare, il dispositivo 6 è posizionato al di sopra del caricatore 7 che, opportunamente, comprende un piano di carico 9 in cui gli involucri 4 sono impilati gli uni sugli altri (definendo così una pila 3), preferibilmente tutti con il lato 49 in cui è prevista l’apertura 48 rivolto nella stessa direzione.
Vantaggiosamente, il caricatore 7 comprende una struttura di supporto per il piano di carico 9 e, preferibilmente, il caricatore 7 può essere dotato di mezzi (ad esempio ruote, non rappresentati) per il suo spostamento all’interno dell’ambiente o degli ambienti di lavoro.
Vantaggiosamente, il piano di carico 9 del caricatore 7 può essere regolato in altezza in modo da garantire che l’involucro superiore 4 della pila 3, che è quello destinato ad essere prelevato e manipolato, rimanga sempre alla stessa altezza a mano a mano che la pila 3 viene ridotta. Opportunamente, a tal fine, al piano di carico 9 può essere associato un attuatore ad esempio un pistone o una catena movimentata da ruote motorizzate, per la sua movimentazione verticale. Vantaggiosamente, ciascun caricatore 7 può comprendere altresì un sensore, ad esempio una fotocellula, per rilevare l’altezza della pila 3 di involucri 4 da prelevare. In particolare, il sensore rileva il livello dell’involucro 4 superiore della pila. Il sensore è collegato ad un’unità di controllo (non rappresentata) che comanda opportunamente l’attuatore per provocare una corrispondente salita verticale del piano di carico in modo che l’involucro superiore 4 della pila 3 si trovi sempre alla medesima altezza rispetto al dispositivo 6.
Il primo dispositivo 6 comprende almeno un organo di presa 8 per afferrare il lembo libero 19’ della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 ed allontanarlo dal lembo libero 19’’ della porzione inferiore 17’’ dello stesso involucro in modo da provocare una dilatazione parziale dell’apertura 48 di detto involucro e, in particolare, una dilatazione che definisce una prima sezione di passaggio 40.
Vantaggiosamente, l’organo di presa 8 comprende elementi di aspirazione 11 e/o 13 (cfr. fig. 2 e 3) configurati per risucchiare/afferrare e trattenere il lembo libero 19’ della porzione superiore 17’ dell’involucro superiore 4 della pila 3 disposta sul sottostante caricatore 7, rendendo così solidale l’organo di presa con detto lembo libero 19’.
In particolare, gli elementi aspiranti 11 e/o 13 comprendono rispettive bocche aspiranti 14’ e 14’’, almeno una sorgente del vuoto (non rappresentata, preferibilmente una pompa del vuoto), un corrispondente circuito 15’ e 15’’ (preferibilmente comprendente rispettive tubazioni) per connettere la pompa del vuoto alle bocche aspiranti 14’ e 14’’, e valvole (non rappresentate) di regolazione associate a detti circuiti.
Vantaggiosamente, gli elementi di aspirazione 11 e/o 13 sono configurati in modo che la sorgente del vuoto crei una depressione all’interno dei circuiti 15’ e/o 15’’ e, di conseguenza, nelle rispettive bocche aspiranti 14’ e 14’’. Vantaggiosamente, la sorgente per il vuoto viene comandata e impostata in modo da creare un livello di vuoto opportuno a seconda del tessuto di cui è costituito l’involucro 4 da prelevare.
Vantaggiosamente, l’organo di presa 8 comprende un primo elemento aspirante 11 configurato per risucchiare/afferrare e trattenere gli involucri 4 più leggeri ed un secondo elemento aspirante 13 (preferibilmente a ventosa) configurato per risucchiare/afferrare e trattenere – preferibilmente in combinazione con il primo elemento aspirante 11 - gli involucri 4 più pesanti. Opportunamente, il secondo elemento aspirante 13 è posizionato posteriormente rispetto al primo elemento 11.
Vantaggiosamente, il primo elemento aspirante 11 comprende un tubicino 20 la cui terminazione definisce la corrispondente bocca aspirante 14’ del primo elemento. Vantaggiosamente, il secondo elemento 13 dell’organo di presa 8 comprende una ventosa 16, con un corpo di forma preferibilmente circolare o poligonale, e provvista di un foro centrale che definisce la corrispondente bocca di aspirazione 14’’ del secondo elemento.
Vantaggiosamente, l’unità di comando e controllo dell’apparato 1, e preferibilmente quella del primo dispositivo 6, è configurata per controllare l’azionamento della pompa del vuoto e/o per controllare l’apertura e chiusura delle valvole associate ai circuiti 15’ e 15’’.
Opportunamente, secondo una forma di realizzazione qui non rappresentata, l’organo di presa 8 potrebbe comprendere mezzi adesivi e, in particolare, una porzione adesiva, che è destinata ad entrare in contatto con il lembo libero 19’ della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 da prelevare per rendere così detto lembo solidale con l’organo di presa. Opportunamente, secondo una ulteriore forma di realizzazione qui non rappresentata, l’organo di presa 8 potrebbe comprendere pinze ad aghi, anch’esse destinate ad entrare in contatto con il lembo libero 19’ della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 da prelevare.
Il primo dispositivo 6 comprende altresì un gruppo di movimentazione dell’organo di presa 8 per allontanare il lembo libero 19’, che è afferrato e trattenuto da detto organo, dall’altro lembo libero 19’’ dell’involucro 4 in modo che l’apertura 48 di quest’ultimo definisca una prima sezione di passaggio 40.
Vantaggiosamente, il gruppo 32 movimenta l’organo di presa 8 in avvicinamento/allontanamento rispetto al sottostante caricatore 7. In particolare, il gruppo di movimentazione 32 è configurato per movimentare verticalmente l’organo di presa 8. Preferibilmente, l’organo di presa 8 è altresì orientabile e, preferibilmente, è inclinabile rispetto alla verticale in allontanamento rispetto ad un profilato verticale di supporto 36.
Vantaggiosamente, il gruppo di movimentazione 32 comprende un elemento 29 per il supporto dell’organo di presa 8 al di sopra di ciascun caricatore 7, un elemento di guida 28 ed un attuatore per far scorrere l’elemento di supporto – e quindi l’organo di presa 8 – lungo l’elemento di guida 28 in avvicinamento e allontanamento rispetto al sottostante caricatore 7.
Preferibilmente, quindi, il gruppo di movimentazione 32 è configurato per provocare la discesa e la salita dell’organo di presa 8 e, in particolare, la discesa dell’organo di presa consente alle bocche aspiranti 14’ e/o 14’’ di detto organo di arrivare a contatto o in prossimità dell’involucro superiore 4 della pila 3 in modo da risucchiare/afferrare e trattenere – a fronte dell’attivazione degli elementi aspiranti 11 e/o 13 – la sola porzione superiore 17’ di detto involucro, in corrispondenza del suo lembo libero 19’ (cfr. fig. 6). Quindi, una volta che tale porzione superiore è resa solidale all’organo di presa (dato che è risucchiata/trattenuta dagli elementi aspiranti 11 e/o 13 di detto organo di presa), la successiva salita di quest’ultimo provoca il sollevamento del lembo libero 19’ di detta porzione superiore 17’ che così viene allontanato dal lembo libero 19’’ della porzione inferiore 17’’ (cfr. fig. 7). Opportunamente, il sollevamento della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 provoca altresì il sollevamento dell’intero involucro - dato che, attorno ai lembi liberi, la porzione superiore 17’ è unita alla porzione inferiore 17’’ – e ciò causa un ulteriore allontanamento reciproco dei due lembi liberi 19’ e 19’’ in quanto quello della porzione inferiore (non essendo trattenuto dall’organo di presa) tende a scendere verso il basso.
Vantaggiosamente, l’attivazione/disattivazione dell’attuatore del gruppo di movimentazione 32 per provocare la salita/discesa dell’organo di presa 8 e l’attivazione/disattivazione degli elementi aspiranti 11 e/o 13 dell’organo di presa 8 sono opportunamente controllate e sincronizzate in modo da consentire le suddette operazioni e ottenere così una dilatazione, preferibilmente parziale, dell’apertura 48 di detto involucro. In particolare, tale dilatazione dell’apertura 48 ottenuta mediante l’azione del primo dispositivo 6 è tale da far sì che detta apertura 48 definisca una prima sezione di passaggio 40.
Opportunamente, l’elemento di guida 28 del gruppo di movimentazione 32 è poi fissato ad un profilato verticale 36 in corrispondenza dell’estremità inferiore di quest’ultimo; opportunamente, il profilato verticale 36 è a sua volta provvisto di mezzi per la sua movimentazione lungo una direzione verticale Z in modo da avvicinare/allontanare la sua estremità inferiore – e quindi il dispositivo 6 comprendente l’organo di presa 8 con il suo gruppo di movimentazione 32 - al sottostante caricatore 7.
Vantaggiosamente, la prima stazione 33 comprende una incastellatura 30, che è posizionata e si sviluppa al di sopra dei caricatori 7 per il supporto del profilato verticale 36 e dei suoi mezzi di movimentazione verticale. Vantaggiosamente, in una forma di realizzazione non rappresentata, l’incastellatura 30 poggia al suolo mediante ruote che ne permettono la sua movimentazione.
Vantaggiosamente, la prima stazione 33 comprende altresì mezzi per la movimentazione del profilato verticale 36 e del dispositivo 6 tra i vari caricatori 7. Preferibilmente, il profilato verticale 36 è montato su un traverso di supporto 37 dell’incastellatura 30 e, mediante corrispondenti mezzi motori, è movimentato avanti e indietro su quest’ultimo lungo una direzione definita dallo sviluppo del traverso stesso.
Come detto, l’apparato 1 comprende inoltre un’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 che, in corrispondenza della prima stazione 33, preleva un singolo involucro, in particolare preleva l’involucro superiore 4 della pila 3 avente lo strato superiore 17’ sollevato dal primo dispositivo 6, e lo trasferisce alla seconda stazione 34 in cui è prevista la macchina 5 per effettuare la successiva lavorazione/operazione sul singolo involucro prelevato e movimentato.
Preferibilmente, l’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 agisce sull’involucro 4 della pila 3 avente i due lembi liberi 19’ e 19’’, che delimitano l’apertura 48, che sono stati parzialmente allontanati in modo da provocare una prima dilatazione, preferibilmente parziale, dell’apertura 48 che definisce così detta prima sezione di passaggio 40.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 è altresì configurata per allontanare ulteriormente tra loro i lembi liberi 19’ e 19’’ delle due porzioni affacciate 17’ e 17’’ dell’involucro 4 e provocare così una ulteriore divaricazione/dilatazione dell’apertura 48 prevista in detto involucro in modo da definire una seconda sezione di passaggio 41 che è maggiore rispetto a quella ottenibile con la sola azione del primo dispositivo 6.
Opportunamente, l’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 è configurata per provocare una dilatazione tale dei due lembi liberi 19’ e 19’’ dei due strati 17’ e 17’’ dell’involucro 4 in modo che l’apertura 48 definisca una sezione di passaggio idonea a ricevere al suo interno il bocchettone 86 previsto nella macchina 5 per l’iniezione del materiale di imbottitura all’interno dell’involucro. Preferibilmente, l’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 è configurata per posizionare l’involucro 4 prelevato in corrispondenza della macchina 5 in modo che il bocchettone 86 di iniezione di quest’ultima entri nell’apertura 48 che è ottenuta, divaricando i lembi liberi delle due porzioni affacciate dell’involucro, mediante l’azione combinata del primo dispositivo 6 e dei mezzi divaricatori 62 montati su detta apparecchiatura 50.
Vantaggiosamente, l’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 comprende un dispositivo di trasferimento 54 provvisto di una testa di presa 66.
Preferibilmente, il dispositivo di trasferimento 54 è un manipolatore robotico, preferibilmente antropomorfo e/o del tipo usato nel contesto industriale, che ha l’estremità fissa montata su un basamento inferiore 52 mentre in corrispondenza dell’estremità mobile è montata la testa di presa 66. Opportunamente, il manipolatore robotico è montato su un basamento 52 che, vantaggiosamente, può essere provvisto di mezzi (non rappresentati) per la sua movimentazione. Preferibilmente, il manipolatore robotico ha una struttura con almeno 4 gradi di libertà.
Opportunamente, in una differente forma di realizzazione non rappresentata, il dispositivo di trasferimento 54 comprende una opportuna incastellatura con gruppi di movimentazione provvisti di attuatori e configurati per far ruotare la testa di presa 66 attorno a corrispondenti assi e/o per farla traslare lungo corrispondenti guide in modo da provocare il trasferimento di detta testa tra la prima stazione 33 e la seconda stazione 34.
Sulla testa di presa 66 sono montati mezzi di presa 72 per afferrare un involucro 4 presso la prima stazione 33 e per trattenerlo durante il suo trasferimento alla seconda stazione 34. In particolare, in corrispondenza della prima stazione 33 i mezzi di presa 72 agiscono sull’involucro 4 di cui il lembo 19’ della porzione superiore è stato sollevato dal primo dispositivo 6.
Opportunamente, i mezzi di presa 72 sono configurati per ammorsare l’involucro 4 in modo da renderlo solidale con la testa stessa che è montata all’estremità mobile del dispositivo di trasferimento 54. Preferibilmente, i mezzi di presa 72 sono configurati per ammorsare l’involucro 4 andando in contatto con le superfici esterne delle due porzioni 17’ e 17’’ dell’involucro stesso.
Inoltre, sulla testa di presa 66 sono montati mezzi divaricatori 62 che sono configurati per inserirsi entro l’apertura 48 dell’involucro avente detta prima sezione di passaggio 40 e per mantenere i lembi 19’, 19’’ di detto involucro distanziati tra loro una volta che l’involucro è rilasciato e/o viene staccato/dissociato dall’organo di presa 8 del primo dispositivo 6 per essere movimentato verso la seconda stazione 34.
Vantaggiosamente, i mezzi divaricatori 62 sono altresì configurati per provocare una seconda e ulteriore dilatazione dei lembi liberi 19’ e 19’’ delle due porzioni 17’ e 17’’ dell’involucro 4 in modo che l’apertura 48, delimitata da detti due lembi liberi, definisca detta seconda sezione di passaggio 41 che è maggiore rispetto alla prima sezione di passaggio 40.
Opportunamente, il dispositivo di trasferimento 54 dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 è configurato per movimentare la testa di presa 66 tra la prima stazione 33 e la seconda stazione 34, nonché per provocare la movimentazione di detta testa di presa 66 tra un primo orientamento (da assumere in corrispondenza della prima stazione 33, cfr. fig.
1a) ed un secondo orientamento (da assumere in corrispondenza della seconda stazione 34, cfr. fig. 1b).
Preferibilmente, in detto primo orientamento (cfr. figure 1a e 4), la testa di presa 66 risulta sostanzialmente disposta in verticale ed è perpendicolare rispetto al piano definito dall’involucro vuoto 4 da prelevare in corrispondenza della prima stazione 33. Preferibilmente, invece, quando è in detto secondo orientamento (cfr. figure 1b e 5), la testa di presa 66 è sostanzialmente disposta in orizzontale ed è perpendicolare rispetto all’involucro prelevato che, essendo trattenuto dai mezzi di presa 72 della testa stessa, risulta appeso verticalmente.
In particolare, la testa di manipolazione 66 comprende un telaio 70 che si sviluppa lungo una prima direzione X1 lungo il quale è scorrevole una struttura a slitta 58.
Opportunamente, il telaio 70 è associato all’estremità mobile del dispositivo di trasferimento 54, preferibilmente del manipolatore robotico. Opportunamente, quando la testa di presa 66 è in detto primo orientamento il telaio 70 è disposto sostanzialmente verticalmente, mentre quanto detta testa di presa 66 è in detto secondo orientamento il telaio 70 è disposto sostanzialmente orizzontalmente.
Opportunamente, il telaio 70 supporta i mezzi di presa 72 per prelevare l’involucro 4 avente il lembo 19’ della porzione superiore 17’ sollevata dal dispositivo 6. Opportunamente, i mezzi di presa 72 sono montati sul telaio in modo da potersi muovere in reciproco avvicinamento e allontanamento lungo una seconda direzione Y1 che è perpendicolare rispetto alla prima direzione X1. Preferibilmente, i mezzi di presa 72 possono essere montati su rispettive alette di supporto 78 che a loro volta sono montate, in corrispondenza di un’estremità del telaio 70, in modo da potersi muovere in reciproco avvicinamento e allontanamento.
Vantaggiosamente, la struttura a slitta 58 supporta un telaietto 60 sul quale sono montati i mezzi divaricatori 62. Opportunamente, il telaietto 60 è montato sulla struttura a slitta 58 in modo da potersi muovere in avvicinamento e allontanamento da quest’ultima lungo una terza direzione Z1 che è perpendicolare rispetto alla prima direzione X1 e alla seconda direzione Y1 completando così la terna di assi cartesiani della testa di manipolazione 66. Opportunamente, in altri termini, la prima direzione X1 corrisponde alla direzione di sviluppo principale del telaio 70, la terza direzione Z1 è perpendicolare al piano definito dal telaio 70 mentre la seconda direzione Y1 corrisponde alla direzione perpendicolare alle altre due per completare la terna cartesiana.
Vantaggiosamente, i mezzi di presa 72 comprendono due pinze 74, 74’ (ma potrebbe essere anche una o più di due), configurate per afferrare l’involucro 4 attorno alla sua apertura 48, preferibilmente in corrispondenza dei tratti in cui le due porzioni 17’, 17’’ sono reciprocamente unite. Vantaggiosamente, ciascuna delle pinze 74,74’ comprende almeno due elementi 76, preferibilmente conformati a perno - oppure potrebbero essere anche uniti a cerniera – che si avvicinano e allontanano tra loro per ammorsare e rilasciare l’involucro da prelevare.
Più in dettaglio, i perni 76 delle pinze 74, 74’ sono montati scorrevolmente lungo rispettive rotaie 81, fissate alle alette di supporto 78, in modo da consentire l’apertura e la chiusura delle pinze 74, 74’. Vantaggiosamente questo movimento è motorizzato e, preferibilmente, è automatizzato.
Come detto, sulla testa di presa 6 sono montati i mezzi divaricatori 62, i quali presentano (almeno) una configurazione di base (cfr. fig. 7) in cui i mezzi stessi delimitano tra loro (in modo discontinuo o continuo) una sezione di inserimento 42 che è preferibilmente inferiore rispetto alla prima sezione di passaggio 40, per consentire così l’inserimento dei mezzi divaricatori 62 entro l’apertura 48 dell’involucro che presenta detta prima sezione di passaggio 40 e che è stata ottenuta a seguito dell’azione di sollevamento del lembo 19’ della porzione superiore 17’ esercitata dal primo dispositivo 6 della prima stazione 33.
Vantaggiosamente, la presenza dei mezzi divaricatori 62 consente altresì di mantenere la condizione dilatata dei due lembi liberi 19’, 19’’ della porzione superiore 17’ e inferiore 17’’ dell’involucro 4 anche quando su quest’ultimo non agisce più il primo dispositivo 6 e/o durante il trasferimento dell’involucro – che è stato ammorsato dai mezzi di presa 72 – dalla prima stazione 33 alla seconda stazione 34.
Opportunamente, in una forma di realizzazione non rappresentata, i mezzi divaricatori 62 sono configurati per assumere solamente questa configurazione (cioè non sono attuati per allontanarsi reciprocamente).
Vantaggiosamente, nella forma di realizzazione rappresentata, ai mezzi divaricatori 62 sono associati mezzi di movimentazione per far assumere ai mezzi stessi due configurazioni, ed in particolare:
- una prima configurazione (di inserimento o compatta, cfr. fig. 7), corrispondente alla suddetta configurazione di base, in cui i mezzi stessi delimitano tra loro (in modo discontinuo o continuo) una sezione di inserimento 42 che è opportunamente inferiore rispetto alla prima sezione di passaggio 40 dell’apertura 48; in particolare, tale prima sezione di passaggio 40 dell’apertura 48 è quella ottenuta a seguito dell’azione di sollevamento del lembo 19’ della porzione superiore 17’ esercitata dal primo dispositivo 6 della prima stazione 33,
- una seconda configurazione (operativa o dilatata, cfr. fig. 8) in cui i mezzi stessi delimitano tra loro (in modo discontinuo o continuo) una sezione dilatata 43 che è preferibilmente maggiore rispetto alla sezione di inserimento 42 che i mezzi stessi delimitano quando si trovano in detta prima configurazione.
Opportunamente, i mezzi divaricatori 62 comprendono almeno una coppia di bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ che definiscono con le loro estremità l’ingombro di detta sezione di inserimento 42 e che, una volta inseriti in detta apertura 48 dell’involucro 4, sono destinati ad andare in contatto con la superficie interna di detto involucro 4. Preferibilmente, i bracci 82, 82’, 82’’, 82’’’ di ciascuna coppia sono mobili in reciproco avvicinamento e allontanamento.
Vantaggiosamente, i mezzi divaricatori 62 comprendono almeno due, preferibilmente quattro, bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’. Vantaggiosamente, detti quattro bracci si estendono prevalentemente lungo la direzione X1, e, in particolare, definiscono con le loro estremità i vertici di un poligono, preferibilmente di un rettangolo. Preferibilmente, i quattro bracci divaricatori sono disposti a coppie e, in particolare, ciascuna estremità di detti bracci è allineata lungo la direzione X1 con l’estremità di un altro braccio e lungo la direzione Y1 con l’estremità di un altro braccio ancora (cfr. fig.4).
Vantaggiosamente i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ possono avere l’estremità esterna ricurva e, preferibilmente, l’apice dei bracci è leggermente ripiegato verso l’interno.
Opportunamente, come rappresentato in fig. 4, quando i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ si trovano nella loro configurazione di base, collegando tra loro l’apice dei bracci adiacenti, si definisce un perimetro immaginario che circoscrive/delimita l’ingombro della sezione di inserimento 42.
Preferibilmente, ai bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ sono associati mezzi per la loro movimentazione in modo da fargli assumere detta prima configurazione (che corrisponde a detta configurazione di base) e, altresì, detta seconda configurazione.
Vantaggiosamente, a tal fine, il telaietto 60 comprende due profilati paralleli 64, 64’ che sono mobili in reciproco avvicinamento/allontanamento lungo la seconda direzione Y1. Vantaggiosamente, su ciascun profilato 64, 64’ di detto telaietto 60 sono montati due supporti 68 e 68’ che sono mobili in reciproco avvicinamento/allontanamento lungo la prima direzione X1; opportunamente, a ciascun supporto 68 e 68’ montato su ciascun profilato 64 e 64’ è associato un braccio divaricatore 82, 82’, 82’’, 82’’’.
Opportunamente, in questo modo, quando i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ si trovano nella loro prima configurazione (corrispondente alla configurazione di base) possono essere inseriti entro l’apertura 48 (cfr. fig. 7) che è già stata dilatata a seguito dell’azione di sollevamento effettuata dal primo dispositivo 6; in particolare, opportunamente, l’azione del primo dispositivo 6 è tale che l’apertura 48 dell’involucro 4 definisce una prima sezione di passaggio 40 che è maggiore rispetto alla sezione di inserimento 42 definita/occupata dai bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’.
Quindi, una volta inseriti/penetrati entro l’apertura 48, i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ possono essere movimentati in reciproco avvicinamento/allontanamento lungo la prima direzione X1 e/o lungo la seconda direzione Y1, per essere portati così in detta seconda configurazione. In particolare, in questo modo, i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ arrivano a definire/circoscrivere la sezione dilatata 43 e provocano così una ulteriore divaricazione dei due lembi liberi in modo che l’apertura 48 dell’involucro definisca una seconda sezione di passaggio 41 maggiore rispetto alla prima sezione 40 (cfr. fig.8).
Vantaggiosamente, la presenza e l’azione dei bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ consente altresì di mantenere la configurazione divaricata dei due lembi liberi 19’, 19’’ della porzione superiore 17’ e inferiore 17’’ dell’involucro 4, nonché la seconda sezione di passaggio 41 di detta apertura 48 (seconda sezione che è maggiore rispetto alla prima sezione di passaggio 40 prevista per l’inserimento dei bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’) anche durante il trasferimento dell’involucro – che è stato ammorsato dai mezzi di presa 72 – dalla prima stazione 33 alla seconda stazione 34.
Opportunamente, la sezione di passaggio di detta apertura 48 ottenuta e mantenuta a seguito dell’azione dei bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ è tale da consentire l’inserimento, all’interno di detta apertura, della bocca di iniezione 86 della macchina 5 per il riempimento prevista nella seconda stazione 34.
Vantaggiosamente, l’azione dei bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ – e in particolare l’ampiezza dei loro movimenti lungo la prima direzione X1 e lungo la seconda direzione Y1 – è opportunamente definita sulla base dell’involucro 4 da prelevare in modo tale da non provocare una divaricazione eccessiva che possa danneggiarlo e, altresì, è definita in modo da creare una sezione di passaggio di detta apertura idonea a consentire l’inserimento della bocca di iniezione 86 della macchina di riempimento 5.
Vantaggiosamente, gli attuatori del dispositivo di trasferimento 54 dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 sono comandati e controllati, in modo sincronizzato, da un’opportuna unità di controllo e comando sulla base delle rilevazioni effettuate da un opportuno sistema di sensori montato sull’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50.
Opportunamente, gli azionamenti dei mezzi di presa 72 e dei mezzi divaricatori 62 della testa di presa 66 sono motorizzati e, vantaggiosamente, sono controllati per essere automatizzati e sincronizzati con i movimenti del dispositivo di trasferimento 52 e del primo dispositivo 6. Vantaggiosamente, l’attuazione dei mezzi di presa 72 e dei mezzi divaricatori 62 è comandata e controllata da un’unità di controllo e comando sulla base delle rilevazioni effettuate da un opportuno sistema di sensori montato sulla testa di manipolazione 66 e sul dispositivo di trasferimento 52, oltre che, possibilmente, sul primo dispositivo 6.
Preferibilmente, l’apparato 1 comprende una prima unità di controllo e comando dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 e, in particolare del dispositivo di trasferimento 52, ed una seconda unità di controllo e comando del primo dispositivo 6. Opportunamente, detta prima unità di controllo e detta seconda unità di controllo sono collegate e comunicano tra loro per sincronizzare opportunamente le varie operazioni effettuate dai componenti di detto apparato. Opportunamente, sia detta prima unità che detta seconda unità sono configurate per comandare e controllare i mezzi di presa 72 ed i mezzi divaricatori 62 della testa di presa 66.
Vantaggiosamente, l’apparato 1 può comprendere un’unica unità per il controllo e comando sia dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 che del primo dispositivo 6.
Il funzionamento dell’apparato 1 secondo l’invenzione deriva chiaramente da quanto già esposto.
In particolare, sul caricatore 7 posizionato in corrispondenza della prima stazione 33 sono disposti una pila 3 di involucri a sacchetto 4 vuoti da prelevare e manipolare mediante l’apparecchiatura 50 in modo da poter essere poi lavorati, preferibilmente riempiti, mediante la macchina 5 della seconda stazione 34. Opportunamente, gli involucri 4 sono disposti sul caricatore 7 in modo che i loro lembi liberi 19’ e 19’’ delimitanti l’apertura 48 risultino orientati e affacciati verso la zona di azione dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50.
Vantaggiosamente, il dispositivo 6 viene movimentato per essere portato al di sopra di un caricatore 7 in modo che l’organo di presa 8 – a seguito della sua corsa di discesa provocata dal gruppo di movimentazione 32 – possa arrivare ad agire sull’involucro superiore 4 della pila 3 posizionata su detto caricatore 7.
Opportunamente, il caricatore 7 con la pila 3 di involucri è posizionato all’interno della prima stazione 33 e/o il gruppo di movimentazione 32 dell’organo di presa 8 è opportunamente comandato in modo che detto organo di presa risulti sostanzialmente affacciato alla zona della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 prevista in corrispondenza del suo lembo libero 19’, cioè in prossimità dell’apertura 48 dell’involucro.
Successivamente, il gruppo di movimentazione 32 provoca la discesa e l’avvicinamento dell’organo di presa 8 all’involucro e – in modo opportunamente controllato e sincronizzato – sono quindi attivati gli elementi aspiranti 11 e 13, i quali sono opportunamente impostati per afferrare/risucchiare solamente il lembo libero 19’ dello strato superiore 17’ dell’involucro 4 (cfr. fig. 6). In particolare, l’attivazione dei mezzi aspiranti rende solidale (cioè afferra e trattiene) il lembo libero 19’ della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 con l’organo di presa 8.
Opportunamente, il gruppo di movimentazione 32 provoca la salita dell’organo di presa 8 – il quale trattiene la porzione superiore 17’ dell’involucro mediante gli elementi aspiranti 11 e 13 che rimangono attivati -di un tratto idoneo a provocare una prima dilatazione dell’apertura 48 delimitata dai lembi liberi 19’ e 19’’ dell’involucro. In particolare, l’apertura così dilatata definisce una prima sezione di passaggio 40.
Opportunamente, come risulterà più chiaro in seguito, questa dilatazione parziale definisce una prima sezione di passaggio 40 di detta apertura 48 tale da consentire l’ingresso dei mezzi divaricatori 62 (che delimitano la sezione di inserimento 42) quando si trovano nella loro configurazione di base o comunque nella loro prima configurazione.
A questo punto quindi è attivato, preferibilmente in modo automatico, l’apparato di prelievo e movimentazione 50.
Vantaggiosamente, l’apparato di prelievo e movimentazione 50 può essere attivato già durante l’operazione di sollevamento del lembo libero 19’ della porzione superiore 17’ dell’involucro 4 da parte del primo dispositivo 6 in modo da portare – giù durante la suddetta operazione di sollevamento - la testa di presa 66 in corrispondenza della zona di azione del primo dispositivo 6 della prima stazione 33, velocizzando così l’intero processo.
In particolare, il dispositivo di trasferimento 54 è opportunamente comandato in modo da portare la testa di manipolazione 66 in corrispondenza della prima stazione 33 in modo che si trovi sostanzialmente di fronte all’apertura 48 che è stata parzialmente dilatata in modo da definire la prima sezione di passaggio 40 (cfr. fig. 7). Opportunamente, il dispositivo di trasferimento 54 è comandato in modo che la testa di manipolazione 66 in corrispondenza della prima stazione 33 si trovi disposta secondo un primo orientamento in cui il telaio 70 di detta testa di presa 60 è sostanzialmente disposto in verticale ed è sostanzialmente perpendicolare rispetto al piano definito dagli involucri impilati 4.
Opportunamente, il piano individuato dal telaio 70 della testa 66 è perpendicolare all’apertura 48, in modo che le pinze 74, 74’ dei mezzi di presa 72 chiudendosi ammorsino l’involucro superiore 4 della pila 3 la cui porzione superiore è trattenuta dall’organo di presa 8 del primo dispositivo 6. Opportunamente, i mezzi di presa 72 ammorsano l’involucro attorno alla sua apertura 48 in corrispondenza delle zone in cui le due porzioni dell’involucro stesso sono unite/cucite tra loro.
Opportunamente, i mezzi divaricatori 77 della testa di presa 66 – che si trovano nella loro configurazione di base e definiscono/delimitano la sezione di inserimento 42 – si inseriscono e penetrano entrano la prima sezione di passaggio 40 dell’apertura 48 dell’involucro superiore 4 di cui il lembo 19’ della porzione superiore 17’ è trattenuto e sollevato dal dispositivo 6 (cfr. fig. 7).
Vantaggiosamente, una volta che i mezzi divaricatori 62 sono stati inseriti entro l’apertura 48 dell’involucro, gli elementi aspiranti 11 e/o 13 dell’organo di presa 8 vengono disattivati, rilasciando così la porzione superiore 17’ dell’involucro 4 che era stata precedentemente trattenuta e sollevata.
Vantaggiosamente, i mezzi divaricatori 62 - una volta inseriti entro l’apertura 48 quando si trovano nella loro configurazione di base - vengono movimentati per essere portati nella seconda configurazione (operativa o dilatata) in cui i mezzi stessi delimitano tra loro (in modo discontinuo o continuo) una sezione dilatata 43 che è preferibilmente maggiore rispetto alla sezione di inserimento 42 (cfr. fig. 8). Opportunamente, la sezione dilatata 43 dei mezzi divaricatori 62 dilata ulteriormente l’apertura 48 portandola così dalla prima sezione di passaggio 40 alla seconda sezione di passaggio 41.
In particolare, i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ dei mezzi divaricatori 62 vengono mossi verso l’esterno in maniera da allargare l’apertura 48. Più in dettaglio, i bracci 82, 82’ vengono mossi nel verso positivo della direzione X1 mentre i bracci 82’’,82’’’ vengono mossi nel verso negativo della direzione X1; inoltre, i bracci 82, 82’’’ vengono mossi nel verso negativo della direzione Y1 mentre i bracci 82’, 82’’ vengono mossi nel verso positivo della direzione Y1.
Vantaggiosamente, la movimentazione dei mezzi divaricatori 62 per raggiungere la sezione dilatata 43 porta l’apertura 48 nella seconda sezione di passaggio 41 che è tale da consentire la successiva lavorazione dell’involucro 4 da parte della macchina 50 della seconda stazione 34. Preferibilmente, la seconda sezione di passaggio 41 dell’apertura 48 dell’involucro 4 è tale da consentire l’inserimento del bocchettone 86 della macchina 50 per l’iniezione del materiale di imbottitura (cfr. fig.9).
Opportunamente, anche quando l’azione del dispositivo 6 viene interrotta (cioè quando ad esempio vengono disattivati gli elementi aspiranti 11 e/o 13) e/o comunque quando l’involucro, precedentemente dilatato dall’azione di detto dispositivo, viene rimosso dalla prima stazione 33, i mezzi divaricatori 62 inseriti entro l’involucro mantengono i lembi 19’, 19’’ di detto involucro distanziati tra loro.
È inteso che l’azione del primo dispositivo 6, l’azione di ammorsamento dei mezzi di presa 62, l’inserimento dei mezzi divaricatori 72 – e preferibilmente anche la loro eventuale movimentazione per passare dalla prima configurazione (compatta) alla seconda configurazione (dilatata) – effettuate sull’involucro superiore 4 della pila 3 sono opportunamente sincronizzate; preferibilmente, le azioni effettuate dai mezzi di presa 62 e dei mezzi divaricatori 72 possono avvenire sostanzialmente in contemporanea.
Successivamente, l’involucro 4 – trattenuto dai mezzi di presa 62 e mantenuto dilatato dai mezzi divaricatori 72 - viene portato, mediante un apposito movimento del dispositivo di movimentazione 54 dell’apparecchiatura 50 in corrispondenza della macchina 5 della seconda stazione 34 (cfr. figure 9-12). Opportunamente, durante il trasferimento tra la prima stazione 33 e la seconda stazione 34, il dispositivo di trasferimento 54 dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 provoca la movimentazione di detta testa di presa 66 – e quindi dell’involucro ammorsato dai mezzi di presa 62 - per portarla dal primo orientamento al secondo orientamento.
Opportunamente, la macchina 5 della seconda stazione 34 può presentare un bocchettone 86 diretto verso il basso. In questo caso il dispositivo di trasferimento 54 viene opportunamente comandato in modo da ruotare la testa 66 per portarla nel secondo orientamento in modo che l’apertura 48 dell’involucro, dilatata dai mezzi divaricatori 62, risulti orientata verso l’alto per consentire così la penetrazione del bocchettone 86 nell’apertura così dilatata.
È altresì inteso che in caso di necessità il dispositivo di movimentazione 54 possa essere azionato in modo da movimentare la testa 66 in differenti posizioni e/o orientamenti a seconda delle successive lavorazioni/operazioni previste nella seconda stazione 34.
Successivamente, in corrispondenza della seconda stazione 34, come rappresentato nelle figure 11 e 12, l’apertura 48 dell’involucro 4, che è stato prelevato e movimentato, viene opportuna inserita e chiusa attorno al bocchettone 86.
Vantaggiosamente, per fare ciò, i mezzi divaricatori 72 vengono movimentati in modo da essere estratti dall’apertura 48 dell’involucro.
Preferibilmente, inoltre, i mezzi divaricatori passano dalla seconda configurazione (dilatata) alla prima configurazione (compatta). Contemporaneamente, le due pinze 74, 74’ dei mezzi di presa 72 vengono reciprocamente allontanate, trascinando con sé i lembi dell’’involucro 4 in modo da tenderlo.
In particolare, i bracci divaricatori 82, 82’, 82’’, 82’’’ vengono dapprima fatti traslare verso il centro secondo movimenti contrari rispetto a quelli descritti in precedenza e, successivamente, vengono estratti dall’apertura 48 (cfr. figure 11 e 12) mediante un movimento della struttura a slitta 58 lungo la direzione Z1, in modo da permettere all’estremità ricurva dei bracci divaricatori di disimpegnare l’apertura 48 dell’involucro, e successivamente vengono ritirati, ad esempio mediante un movimento orizzontale dei supporti 62 e 62’ lungo la direzione X1.
Opportunamente, in sostanza, i mezzi divaricatori 72 ed i mezzi di presa 62 cooperano in modo da ridurre le dimensioni dell’apertura 48 dell’involucro 4. Preferibilmente, al termine di tali movimentazioni, l’apertura 48 dell’involucro presenta una sezione di passaggio di dimensioni leggermente superiori rispetto al bocchettone 86 della macchina 5 che è inserito al suo interno (cfr. fig.11).
Vantaggiosamente, l’involucro 4, che è ancora saldamente trattenuto dalle pinze 74, 74’ può essere fatto scorrere in senso verticale mediante un corrispondente movimento del dispositivo di movimentazione 54 in modo da inserire il bocchettone 86 della macchina 5 maggiormente in profondità all’interno dell’apertura 48, preferibilmente per iniettare il materiale di imbottitura all’interno dell’elemento a sacchetto (fodera).
Opportunamente, quindi, viene poi attivata (preferibilmente in modo automatico) la macchina 5 che inietta - attraverso il bocchettone 86 inserito nell’apertura 48 - il materiale di imbottitura all’interno dell’involucro, ottenendo così un involucro opportunamente riempito/imbottito.
Infine, i mezzi di presa 72 della testa di presa 66 rilasciano l’involucro così riempito con il materiale di imbottitura e, vantaggiosamente, l’apparecchiatura di prelievo e movimentazione 50 ritorna nella prima stazione 33 per agire sul successivo involucro 4’ superiore della pila 3 disposta sul caricatore 7, involucro 4’ di cui il lembo della porzione superiore è stata nel frattempo opportunamente sollevata dal primo dispositivo 6.
Da quanto detto risulta chiaramente che l’apparato per la manipolazione di involucri a sacchetto secondo l’invenzione è particolarmente vantaggioso in quanto:
- consente una manipolazione completamente automatizzata degli involucri a sacchetto, preferibilmente di fodere vuote da riempire con un materiale di imbottitura per ottenere corrispondenti cuscini,
- consente una manipolazione precisa, e anche complessa, degli involucri a sacchetto,
- consente di manipolare involucri anche di diverse dimensioni e/o diversi materiali e, in particolare, anche di tessuti diversi,
- può essere utilizzato all’interno di una linea di produzione completamente automatizzata, anche già esistenti. e
- consente di velocizzare, e rendere così altamente efficiente, il caricamento degli involucri impilati in una macchina configurata per il loro riempimento. La presente invenzione è stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi, senza peraltro uscire dall’ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato per la manipolazione di involucri (4) a sacchetto, in particolare di involucri che presentano in corrispondenza di un lato (49) un’apertura (48) delimitata da due lembi liberi (19’, 19’’), caratterizzato dal fatto di comprendere: - almeno un primo dispositivo (6) che è previsto in corrispondenza di almeno una prima stazione (33) e che comprende: - un organo di presa (8) configurato per afferrare e trattenere una porzione (17’) di almeno un involucro (4) in corrispondenza di un suo lembo libero (19’), e - un gruppo di movimentazione (32) di detto organo di presa (8) per allontanare il lembo libero (19’), che è trattenuto da detto organo, dall’altro lembo libero (19’’) di detto almeno un involucro (4) in modo che la sua apertura (48) definisca una prima sezione di passaggio (40), - almeno un’apparecchiatura di prelievo e movimentazione (50) comprendente almeno un dispositivo di trasferimento (54) che è provvisto di almeno una testa di presa (66) e che è configurato per trasferire almeno un involucro (4) da detta almeno una prima stazione (33) ad almeno una seconda stazione (34) che è provvista di almeno una macchina (5) configurata per effettuare una lavorazione o una operazione su detto almeno un involucro (4), detta testa di presa (66) comprendendo: - mezzi di presa (72) per afferrare almeno un involucro (4) presso detta almeno una prima stazione (33) e per trattenerlo durante il suo trasferimento alla seconda stazione (34), - mezzi divaricatori (62) configurati per inserirsi entro l’apertura (48) di detto almeno un involucro (4) quando detta apertura (48) presenta almeno detta prima sezione di passaggio (40) e per mantenere i lembi liberi (19’, 19’’) di detto involucro distanziati tra loro una volta che detto almeno un involucro è dissociato da detto organo di presa (8) del primo dispositivo (6) per essere movimentato verso detta seconda stazione (34).
  2. 2. Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi divaricatori (62) sono montati su detta testa di presa (66) in modo da definire una configurazione di base in cui i mezzi divaricatori (62) delimitano tra loro una sezione di inserimento (42) che è inferiore rispetto alla prima sezione di passaggio (40) di detta apertura (48) per consentire così l’inserimento dei mezzi divaricatori (62) entro detta apertura (48) ottenuta a seguito dell’azione di sollevamento del lembo libero (19’) effettuata dal primo dispositivo (6) della almeno una prima stazione (33), detti mezzi divaricatori (62) essendo configurati per mantenere detta configurazione di base una volta che detto involucro è dissociato da detto organo di presa (8) del primo dispositivo (6) per essere movimentato verso detta seconda stazione (34).
  3. 3. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto a detti mezzi divaricatori (62) sono associati a mezzi di movimentazione configurati per far assumere ai mezzi stessi due configurazioni: - una prima configurazione compatta in cui i mezzi divaricatori (62) delimitano tra loro una sezione di inserimento (42) che è inferiore rispetto alla prima sezione di passaggio (40) di detta apertura per consentire così l’inserimento dei mezzi divaricatori (62) entro detta apertura (48) ottenuta a seguito dell’azione di sollevamento del lembo libero (19’) effettuata dal primo dispositivo (6) della almeno una prima stazione (33), e - una seconda configurazione dilatata in cui i mezzi divaricatori (62) delimitano tra loro una sezione dilatata (43) che è maggiore rispetto alla sezione di inserimento (42) e che provoca una ulteriore dilatazione di detta apertura (48) in modo da definire una seconda sezione di passaggio (41) che è maggiore rispetto a detta prima sezione di passaggio (40) e dal fatto che detti mezzi divaricatori (62) sono configurati per mantenere detta seconda configurazione dilatata una volta che detto almeno un involucro è dissociato da detto organo di presa (8) del primo dispositivo (6) e/o mentre è movimentato verso detta seconda stazione (34).
  4. 4. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di trasferimento (54) dell’apparecchiatura di prelievo e movimentazione (50) è configurato per provocare la movimentazione di detta testa di presa (66) tra un primo orientamento da assumere in corrispondenza di detta almeno una prima stazione (33) ad un secondo orientamento, differente dal primo orientamento, da assumere in corrispondenza di detta almeno una seconda stazione (34).
  5. 5. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto organo di presa (8) comprende almeno un elemento aspirante (11, 13) configurato per risucchiare/afferrare e trattenere una porzione (17’) di detto almeno un involucro (4) in corrispondenza di detto lembo libero (19’).
  6. 6. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di presa (72) comprendono almeno due pinze (74, 74’) per ammorsare detto involucro (4) in modo da renderlo solidale con la testa di presa (66) che è montata sull’estremità mobile del dispositivo di trasferimento (54), dette almeno due pinze (74, 74’) sono associate a mezzi per la loro movimentazione in reciproco avvicinamento e allontanamento.
  7. 7. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta almeno una prima stazione (33) comprende: - almeno un caricatore (7) provvisto di un piano di carico per una pila (3) di involucri (4), e - mezzi per supportare detto primo dispositivo (6) e per muoverlo in avvicinamento/allontanamento rispetto a detto sottostante almeno un caricatore (7).
  8. 8. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi divaricatori (62) comprendono almeno una coppia di bracci (82, 82’, 82’’, 82’’’) che definiscono con le loro estremità l’ingombro di detta sezione di inserimento (42) e che, una volta inseriti in detta apertura (48) dell’involucro (4), sono destinati ad andare in contatto con la superficie interna di detto involucro (4).
  9. 9. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi divaricatori (62) sono configurati per mantenere i lembi liberi (19’, 19’’) di detto almeno un involucro distanziati tra loro per consentire l’inserimento entro l’apertura (48), delimitata da detti lembi liberi (19’, 19’’), di un bocchettone (86) di detta macchina (5), prevista in detta almeno una seconda stazione (34), per l’iniezione del materiale di imbottitura.
  10. 10. Apparato secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un’unità di controllo e comando delle operazioni effettuate da detto almeno un primo dispositivo (6) e da detta almeno una apparecchiatura di prelievo e movimentazione (50), e per sincronizzarle tra loro, automatizzando così il funzionamento dell’intero apparato.
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