IT201800009744A1 - Puntale di attacco da sci - Google Patents

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Description

PUNTALE DI ATTACCO DA SCI
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico degli attacchi da sci, con particolare riferimento ad un puntale di attacco da sci.
Nella pratica dello sci alpino sono noti dei puntali di attacco da sci che permettono lo sgancio dallo scarpone da sci durante la discesa in caso di caduta, di torsione del piede, o comunque ogni qual volta lo scarpone da sci trasmette al puntale di attacco da sci una forza trasversale e diretta verso l’esterno, superiore ad un valore di soglia.
Un esempio di un puntale di attacco da sci di questo tipo è quello divulgato nel brevetto n. EP1907078 che comprende: una base fissabile ad uno sci; una prima ganascia; una seconda ganascia; un primo puntalino per inserirsi in un primo foro laterale ricavato nella punta di uno scarpone da sci, il quale primo puntalino è portato dalla prima ganascia; un secondo puntalino per inserirsi in un secondo foro laterale, contrapposto al primo foro laterale, ricavato nella punta dello scarpone da sci, il quale secondo puntalino è portato dalla seconda ganascia. La prima ganascia e la seconda ganascia sono accoppiate rotoidalmente alla base mediante rispettivi perni ortogonali alla base medesima, per consentire al puntale di attacco da sci di agganciarsi oppure sganciarsi dallo scarpone.
Lo scopo della presente invenzione consiste nel proporre un puntale di attacco da sci che sia alternativo a quello sopra descritto.
Il suddetto scopo è ottenuto mediante un puntale di attacco da sci secondo la rivendicazione 1.
Forme di realizzazione specifiche dell’invenzione saranno descritte nel seguito della presente trattazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l’ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- le figure 1A, 1B e 1C sono rispettivamente due viste in prospettiva ed una vista laterale di un puntale di attacco da sci, in accordo con l’invenzione, in una prima configurazione di aggancio scarpone
- la figura 1D è una vista analoga alla figura 1C in cui è stata omessa la base per meglio visualizzare i restanti elementi del puntale di attacco da sci;
- le figure 1E, 1F e 1G sono rispettivamente una vista della sezione A-A di fig.
1C, una vista parziale della sezione E-E di fig.1C, ed una vista della sezione B-B di fig.1D;
- la figura 1H è una vista della sezione F-F di fig.1G;
- le figure 1I e 1L sono rispettivamente una vista della sezione C-C di fig. 1C ed una vista della sezione D-D di fig.1C;
- le figure 2A, 2B e 2C sono rispettivamente due viste in prospettiva ed una vista laterale di un puntale di attacco da sci, in accordo con l’invenzione, in una prima configurazione di sgancio scarpone;
- la figura 2D è una vista analoga alla figura 2C in cui è stata omessa la base per meglio visualizzare i restanti elementi del puntale di attacco da sci;
- le figure 2E, 2F e 2G sono rispettivamente una vista della sezione A-A di fig.
2C, una vista parziale della sezione E-E di fig.2C, ed una vista della sezione B-B di fig.2D;
- la figura 2H è una vista della sezione F-F di fig.2G;
- le figure 2I e 2L sono rispettivamente una vista della sezione C-C di fig. 2C ed una vista della sezione D-D di fig.2C;
- le figure 3A, 3B e 3C sono rispettivamente due viste in prospettiva ed una vista laterale di un puntale di attacco da sci, in accordo con l’invenzione, in una seconda configurazione di sgancio scarpone;
- la figura 3D è una vista analoga alla figura 3C in cui è stata omessa la base per meglio visualizzare i restanti elementi del puntale di attacco da sci;
- le figure 3E, 3F e 3G sono rispettivamente una vista della sezione A-A di fig.
3C, una vista parziale della sezione E-E di fig.3C, ed una vista della sezione B-B di fig.3D;
- la figura 3H è una vista della sezione F-F di fig.3G;
- le figure 3I e 3L sono rispettivamente una vista della sezione C-C di fig. 3C ed una vista della sezione D-D di fig.3C;
- le figure 4A, 4B e 4C sono rispettivamente due viste in prospettiva ed una vista laterale di un puntale di attacco da sci, in accordo con l’invenzione, in una seconda configurazione di aggancio scarpone;
- la figura 4D è una vista analoga alla figura 4C in cui è stata omessa la base per meglio visualizzare i restanti elementi del puntale di attacco da sci;
- le figure 4E, 4F e 4G sono rispettivamente una vista della sezione A-A di fig.
4C, una vista parziale della sezione E-E di fig.4C, ed una vista della sezione B-B di fig.4D;
- la figura 4H è una vista della sezione F-F di fig.4G;
- le figure 4I e 4L sono rispettivamente una vista della sezione C-C di fig. 4C ed una vista della sezione D-D di fig.4C.
Con riferimento alle figure allegate, è stato indicato genericamente con (1) un puntale di attacco da sci in accordo con l’invenzione, comprendente: una base (2) che è fissabile ad uno sci; una prima ganascia (3); una seconda ganascia (4); un primo puntalino (5) per inserirsi in un primo foro laterale ricavato nella punta di uno scarpone da sci, il quale primo puntalino (5) è portato dalla prima ganascia (3); un secondo puntalino (6) per inserirsi in un secondo foro laterale, contrapposto al primo foro laterale, ricavato nella punta dello scarpone da sci, il quale secondo puntalino (6) è portato dalla seconda ganascia (4); una prima guida (7) che è portata dalla base (2), che ha un primo tratto (8) che si sviluppa in allontanamento rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e che ha un secondo tratto (9), successivo al primo tratto (8), che si sviluppa verso la parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; una seconda guida (10) che è portata dalla base (2), che ha un terzo tratto (11) che si sviluppa in allontanamento rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e che ha un quarto tratto (12), successivo al terzo tratto (11), che si sviluppa verso la parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; una prima coppia di elementi scorrevoli (13) che è portata dalla prima ganascia (3) e che è formata da un primo elemento scorrevole (14) e da un secondo elemento scorrevole (15), i quali primo elemento scorrevole (14) e secondo elemento scorrevole (15) si impegnano scorrevolmente, l’uno di seguito all’altro, lungo la prima guida (7); una seconda coppia di elementi scorrevoli (16) che è portata dalla seconda ganascia (4) e che è formata da un terzo elemento scorrevole (17) e da un quarto elemento scorrevole (18), i quali terzo elemento scorrevole (17) e quarto elemento scorrevole (18) si impegnano scorrevolmente, l’uno di seguito all’altro, lungo la seconda guida (10).
Detto puntale di attacco da sci (1) è configurato in modo da assumere: una prima configurazione di aggancio scarpone (A1) (si vedano figg. 1A-1L), per agganciare la punta di uno scarpone da sci, in cui il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) sono distanziati fra loro di una prima distanza, in cui il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) si trovano nel primo tratto (8) della prima guida (7), ed in cui il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18) si trovano nel terzo tratto (11) della seconda guida (10); una prima configurazione di sgancio scarpone (S1) (si vedano figg. 2A-2L), per sganciare la punta di uno scarpone da sci, la quale prima configurazione di sgancio scarpone (S1) è ottenuta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) dopo che la prima coppia di elementi scorrevoli (13) ha compiuto un primo percorso lungo la prima guida (7) e la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) ha compiuto un secondo percorso lungo la seconda guida (10) (si confrontino fra loro le figure 1B e 2B e le figure 1F e 2F), cosicché il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) raggiungano una seconda distanza che è maggiore della prima distanza; ed una seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) (si vedano figg. 3A-3L), per sganciare la punta di uno scarpone da sci, la quale seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) è ottenuta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) dopo che almeno una fra la prima coppia di elementi scorrevoli (13) e la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) ha compiuto un terzo percorso e/o un quarto percorso, più lungo del primo percorso e del secondo percorso (si confrontino fra loro le figure 2B e 3B, e 1B e 3B e le figure 2F e 3F, e 1F e 3F), rispettivamente, lungo la prima guida (7) e/o la seconda guida (10), lungo il quale terzo percorso almeno uno fra il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) della prima coppia di elementi scorrevoli (13) è disposto nel secondo tratto (9) della prima guida (7) e/o lungo il quale quarto percorso almeno uno fra il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18) della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) è disposto nel quarto tratto (12) della seconda guida (10), cosicché il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) raggiungano una terza distanza e cosicché il primo puntalino (5) e/o il secondo puntalino (6) si orientino/orienti obliquamente rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, in modo tale che la punta dello scarpone da sci possa allontanarsi trasversalmente rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
Con l’espressione “allontanarsi trasversalmente rispetto all’asse longitudinale dello sci” si intende che lo scarpone da sci si allontana rispetto all’asse longitudinale dello sci eseguendo un movimento che ha almeno una componente perpendicolare rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
Le espressioni “almeno uno fra il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15)” ed “almeno uno fra il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18)” devono essere intese come, rispettivamente, almeno l’elemento scorrevole (14, 15 e 17, 18) della prima coppia di elementi scorrevoli (13) e della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) che è più lontano dall’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
Va precisato, inoltre, che la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) è la configurazione di sgancio automatico dello scarpone da sci durante la discesa, vale a dire quella configurazione che il puntale di attacco da sci (1) assume in caso di urti o sollecitazioni sul puntale di attacco da sci (1), o sullo scarpone da sci, che si traducano in una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno e/o in una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno che agisce sulla prima ganascia (3) e/o sulla seconda ganascia (4) e che siano/sia di intensità superiore ad un primo valore di soglia e/o ad un secondo valore di soglia.
Generalmente solo una tra la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4) è interessata, rispettivamente, da una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno superiore al primo valore di soglia e ad una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno superiore al secondo valore di soglia. In dettaglio, nelle figure 3A-3L, solo la prima ganascia (3) è interessata dalla prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, pertanto solo la prima coppia di elementi scorrevoli (13) compie un terzo percorso, trascinando con se la rispettiva ganascia (3), mentre l’altra resta pressoché ferma nella posizione assunta in corrispondenza della prima configurazione di aggancio scarpone (A1).
Tuttavia, nel caso in cui sul puntale di attacco da sci (1), o sullo scarpone da sci, agiscano contemporaneamente, o comunque a breve distanza temporale l’una dall’altra, una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno ed una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, opposta alla prima forza trasversale, che interessano, rispettivamente, la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4), allora la prima coppia di elementi scorrevoli (13) e la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) possono compiere rispettivamente, una indipendentemente dall’altra, un terzo percorso ed un quarto percorso, trascinando la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4), fino a raggiungere la posizione che assumono in corrispondenza della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
Preferibilmente, la prima ganascia (3) è conformata a “C” e comprende una prima parte (40) alla quale è vincolato il primo puntalino (5) ed una seconda parte (41) alla quale è vincolata la prima coppia di elementi scorrevoli (13) (si vedano le figg.
1A, 1C, 1D, 1H, 2A, 2C, 2D, 2H, 3A, 3C, 3H, 3D, 4A, 4C, 4D, e 4H).
Preferibilmente, il primo puntalino (5) è fissato alla prima parte (40).
Preferibilmente, la prima ganascia (3) è vincolata alla base (2) in modo che sia possibile il solo scorrimento della prima coppia di elementi scorrevoli (13) lungo la prima guida (7) (si vedano le figg. 1A, 1C, 1D, 1H, 2A, 2C, 2D, 2H, 3A, 3C, 3H, 3D, 4A, 4C, 4D, e 4H).
Preferibilmente, la prima coppia di elementi scorrevoli (13) rotola lungo la prima guida (7), al fine di contenere gli attriti.
Alternativamente, la prima coppia di elementi scorrevoli (13) potrebbe strisciare lungo la prima guida (7).
In maniera analoga, preferibilmente la seconda ganascia (4) è conformata a “C” e comprende una terza parte (42) alla quale è vincolato il secondo puntalino (6) ed una quarta parte (43) alla quale è vincolata la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) (si vedano le figg.1A, 1C, 1D, 1H, 2A, 2C, 2D, 2H, 3A, 3C, 3H, 3D, 4A, 4C, 4D, e 4H).
Preferibilmente, il secondo puntalino (6) è fissato alla terza parte (42).
Preferibilmente, la seconda ganascia (4) è vincolata alla base (2) in modo che sia possibile il solo scorrimento della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) lungo la seconda guida (10) (si vedano le figg.1A, 1C, 1D, 1H, 2A, 2C, 2D, 2H, 3A, 3C, 3H, 3D, 4A, 4C, 4D, e 4H).
Preferibilmente, la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) rotola lungo la seconda guida (10), al fine di contenere gli attriti.
Alternativamente, la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) potrebbe strisciare lungo la seconda guida (10).
Con particolare riferimento alle figure 1B, 1F, 2B, 2F, 3B, 3F, 4B, e 4F, preferibilmente, la prima guida (7) e la seconda guida (10) sono ricavate nella base (2). In dettaglio, la prima guida (7) e la seconda guida (10) sono definite ciascuna da un relativo intaglio praticato nella base (2) e sagomato per ricevere e guidare, uno di seguito all’altro, rispettivamente, il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) ed il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18).
Alternativamente, secondo una forma di realizzazione non illustrata del puntale di attacco da sci (1), la prima guida (7) e la seconda guida (10) possono essere portate dalla base (2), ad esempio possono essere dei binari di guida o delle rotaie di vario tipo, fissate alla base (2) per ricevere e guidare, uno di seguito all’altro, rispettivamente, il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) ed il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18).
Preferibilmente, la prima ganascia (3) si accoppia alla base (2) per tramite dell’accoppiamento fra la prima coppia di elementi scorrevoli (13) e la prima guida (7) in modo che la prima ganascia (3) si possa muovere parallelamente alla base (2).
Analogamente, preferibilmente la seconda ganascia (4) si accoppia alla base (2) per tramite dell’accoppiamento fra la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) e la seconda guida (10) in modo che la seconda ganascia (4) si possa muovere parallelamente alla base (2).
Preferibilmente, la prima guida (7) può essere una guida curvilinea, così da rendere più fluido il movimento della prima coppia di elementi scorrevoli (13) lungo la prima guida (7) (si vedano ad esempio figg.1B, 1F, 2B, 2F, 3B, 3F, 4B, 4F). In maniera analoga, preferibilmente la seconda guida (10) può essere una guida curvilinea, così da rendere più fluido il movimento della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) lungo la seconda guida (10) (si vedano ad esempio figg.
1B, 1F, 2B, 2F, 3B, 3F, 4B, 4F).
In particolare con riferimento alla preferita forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate (si vedano ad esempio figg. 1B, 1F, 2B, 2F, 3B, 3F, 4B, 4F), preferibilmente la prima guida (7) e la seconda guida (10) hanno una forma ad “L” con angolo smussato. Detta forma ad “L” è orientata in modo che il primo ramo della L, che corrisponde, rispettivamente, al primo tratto (8) ed al terzo tratto (11), si sviluppi in modo sostanzialmente ortogonale all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, ed il secondo ramo della L, che corrisponde, rispettivamente, al secondo tratto (9) ed al quarto tratto (12), si sviluppi, a partire dal primo ramo, in modo obliquo rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e sia collegato al primo ramo mediante un ramo di raccordo.
Alternativamente, secondo una forma di realizzazione non illustrata, la prima guida (7) può svilupparsi lungo una linea spezzata, in altre parole la prima guida (7) può comprendere almeno un primo raccordo, interposto tra il primo tratto (8) ed il secondo tratto (9) per collegarli tra loro, oppure può includere anche una prima serie di raccordi interposti tra il primo tratto (8) ed secondo tratto (9) per collegarli tra loro.
In modo analogo, la seconda guida (10) può svilupparsi lungo una linea spezzata, in altre parole la seconda guida (10) può comprendere almeno un secondo raccordo, interposto tra il terzo tratto (11) ed il quarto tratto (12) per collegarli tra loro, oppure può includere anche una seconda serie di raccordi interposti tra il terzo tratto (11) ed il quarto tratto (12) per collegarli tra loro.
Preferibilmente, il primo tratto (8) si sviluppa come un arco di circonferenza avente il relativo centro in corrispondenza della regione di spazio in cui il tallone dello scarpone da sci appoggia sulla talloniera quando la base (2) è fissata allo sci, per favorire lo sgancio dello scarpone da sci a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1). In maniera analoga, preferibilmente, il terzo tratto (11) si sviluppa come un arco di circonferenza avente il relativo centro in corrispondenza della regione di spazio in cui il tallone dello scarpone da sci appoggia sulla talloniera quando la base (2) è fissata allo sci, per favorire lo sgancio dello scarpone da sci a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1). In altre parole, nella preferita forma di realizzazione illustrata nelle figure allegate (si vedano figg. 1B, 1F, 2B, 2F, 3B, 3F, 4B, e 4F) il primo tratto (8) ed il terzo tratto (11) si sviluppano come due relativi archi di circonferenza di raggio sostanzialmente pari alla distanza tra il puntale di attacco da sci (1) e la talloniera di attacco da sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
Vantaggiosamente, la conformazione ad arco di circonferenza del primo tratto (8) e del terzo tratto (11) fa si che, durante il passaggio dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), le sollecitazioni cui sarà sottoposto lo scarpone da sci, e quindi il piede dello sciatore, mentre la prima coppia di elementi scorrevoli (13) e/o la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) percorrono il primo tratto (8) e/o il terzo tratto (11) siano ridotte rispetto a quelle a cui sarebbe sottoposto lo scarpone da sci percorrendo un tratto rettilineo.
Alternativamente, secondo una forma di realizzazione non illustrata il primo tratto (8) ed il terzo tratto (11) potrebbero essere due segmenti rettilinei.
Preferibilmente, il primo elemento scorrevole (14) comprende un primo rullo girevole (44). Preferibilmente, il primo rullo girevole (44) è girevole rispetto ad un asse sostanzialmente perpendicolare alla base (2).
Preferibilmente, il primo elemento scorrevole (14) comprende anche un primo supporto (63) che è fissato alla prima ganascia (3) e che supporta girevolmente il primo rullo girevole (44).
Preferibilmente anche il secondo elemento scorrevole (15) comprende un secondo rullo girevole (45), che è girevole rispetto ad un asse sostanzialmente perpendicolare alla base (2).
Preferibilmente il secondo elemento scorrevole (15) comprende anche un secondo supporto (64) che è fissato alla prima ganascia (3) e che supporta girevolmente il secondo rullo girevole (45) (si vedano ad esempio figg. 1H, 2H, 3H e 4H).
Vantaggiosamente, il primo rullo girevole (44) ed il secondo rullo girevole (45) possono rotolare lungo prima guida (7), riducendo gli attriti, nel passare da una configurazione all’altra tra quelle che può assumere il puntale di attacco da sci (1). Analogamente, preferibilmente, il terzo elemento scorrevole (17) comprende un terzo rullo girevole (46). Preferibilmente, il terzo rullo girevole (46) è girevole rispetto ad un asse sostanzialmente perpendicolare alla base (2).
Preferibilmente il terzo elemento scorrevole (17) comprende un terzo supporto (65) che è fissato alla seconda ganascia (4) e che supporta girevolmente il terzo rullo girevole (46).
Inoltre, preferibilmente anche il quarto elemento scorrevole (18) comprende un quarto rullo girevole (47), che è girevole rispetto ad un asse sostanzialmente perpendicolare alla base (2). Ulteriormente, preferibilmente, il quarto elemento scorrevole (18) comprende un quarto supporto (66) che è fissato alla seconda ganascia (4) e che supporta girevolmente il quarto rullo girevole (47) (si vedano ad esempio figg.1H, 2H, 3H e 4H ).
Vantaggiosamente, il terzo rullo girevole (46) ed il quarto rullo girevole (47) possono rotolare lungo seconda guida (10), riducendo gli attriti, nel passare da una configurazione all’altra tra quelle che può assumere il puntale di attacco da sci (1).
Preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) comprende mezzi di stabilizzazione (19) che sono configurati per mantenere il puntale di attacco da sci (1) nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1) quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1). Inoltre, preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) è configurato in modo che a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), quando una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera un primo valore di soglia, agisce sulla prima ganascia (3) allora la prima coppia di elementi scorrevoli (13) compie il terzo percorso lungo la prima guida (7) ed almeno uno fra il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) della prima coppia di elementi scorrevoli (13) si dispone nel secondo tratto (9) della prima guida (7), cosicché il puntale di attacco da sci (1) raggiunga la seconda configurazione di sgancio scarpone (S1). Ulteriormente, il puntale di attacco da sci (1) è configurato in modo che a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), quando una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera un secondo valore di soglia, agisce sulla seconda ganascia (4) allora la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) compie il quarto percorso lungo la seconda guida (10) ed almeno uno fra il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18) della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) si dispone nel quarto tratto (12) della seconda guida (10), cosicché il puntale di attacco da sci (1) raggiunga la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
Preferibilmente, i mezzi di stabilizzazione (19) sono progettati per premere contro la prima ganascia (3) e contro la seconda ganascia (4) almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), in modo che la prima ganascia (3) assuma una prima posizione di equilibrio stabile (E1) lungo la prima guida (7) oppure tenda a raggiungere la prima posizione di equilibrio stabile (E1) dopo che la prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, inferiore al primo valore di soglia, ha sollecitato la prima ganascia (3), ed in modo che la seconda ganascia (4) assuma una seconda posizione di equilibrio stabile (E2) lungo la seconda guida (10) oppure tenda a raggiungere la seconda posizione di equilibrio stabile (E2) dopo che la seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, inferiore al secondo valore di soglia, ha sollecitato la seconda ganascia (4) (si veda fig.1E).
Vantaggiosamente, i mezzi di stabilizzazione (19) fanno in modo che la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4) possano muoversi rispettivamente dalla prima posizione di equilibrio stabile (E1) e dalla seconda posizione di equilibrio stabile (E2) solo se sottoposte ad una forza esterna, in particolare ad una forza esterna che ha almeno una componente trasversale e diretta verso l’esterno, tale da superare un primo valore di soglia e/o un secondo valore di soglia. Pertanto, scegliendo opportunamente tale valore di soglia tramite una adeguata progettazione dei mezzi di stabilizzazione, è possibile salvaguardare l’incolumità dello sciatore garantendo lo sgancio del puntale di attacco da sci (1) dallo scarpone quando la forza trasversale è tale da richiederlo (vale a dire è superiore al primo valore di soglia o al secondo valore di soglia) ed, allo stesso, evitando sganci involontari per forze esterne inferiori al valore di soglia, tendendo, in questi casi, a riportare la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4), rispettivamente, verso la prima posizione di equilibrio stabile (E1) e la seconda posizione di equilibrio stabile (E2).
Preferibilmente, il primo valore di soglia ed il secondo valore di soglia sono identici fra loro.
Con particolare riferimento alle figure 1A-1L e 3A-3L, i mezzi di stabilizzazione (19) possono premere contro la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4) anche nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1) e nella seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
Preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) comprende inoltre un primo elemento di riscontro (20) che è portato dalla prima ganascia (3) ed un secondo elemento di riscontro (21) che è portato dalla seconda ganascia (4). Inoltre, preferibilmente, i mezzi di stabilizzazione (19) comprendono uno spintore (22) per premere contro la prima ganascia (3) e contro la seconda ganascia (4), il quale spintore (22) agisce lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e comprende una prima sede (23) conformata per ricevere il primo elemento di riscontro (20) almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), cosicché la prima ganascia (3) possa assumere la prima posizione di equilibrio stabile (E1), ed una seconda sede (24) conformata per ricevere il secondo elemento di riscontro (21) almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), cosicché la seconda ganascia (4) possa assumere la seconda posizione di equilibrio stabile (E2) (si veda fig.1E).
Vantaggiosamente, con un unico spintore (22) sarà possibile agire contemporaneamente, e con un’azione di stabilizzazione della stessa intensità, sulla prima ganascia (3), tramite il primo elemento di riscontro (20), e sulla seconda ganascia (4), tramite il secondo elemento di riscontro (21), garantendo, così, che vi sia simmetria, rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, tra le forze che agiscono sulla prima ganascia (3) e quelle che agiscono sulla seconda ganascia (4).
In alternativa, secondo una forma di realizzazione non illustrata, i mezzi di stabilizzazione (19) potrebbero comprendere un primo elemento di stabilizzazione, ad esempio un primo spintore, o una prima molla, o una prima camma, disposto e progettato per agire sulla prima ganascia (3), almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), ed un secondo elemento di stabilizzazione, ad esempio un secondo spintore, o una seconda molla, o una seconda camma, disposto e progettato per agire sulla seconda ganascia (4), almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1).
Preferibilmente, lo spintore (22) spinge verso la parte posteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
Preferibilmente, il primo elemento di riscontro (20) può far parte della prima ganascia (3) (si vedano figg.1E, 1H, 2E, 2H, 3E, 4E e 4H).
In maniera analoga, preferibilmente, il secondo elemento di riscontro (21) può far parte della seconda ganascia (4) (si vedano figg.1E, 2E, 3E, 3H e 4E).
Preferibilmente, il primo elemento di riscontro (20) comprende un quinto rullo girevole (67), che è girevole rispetto ad un asse sostanzialmente perpendicolare alla base (2). In questo modo, nel passare dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), e viceversa, e nel passare dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), e viceversa, il quinto rullo girevole (67) rotola lungo lo spintore (22), riducendo al minimo gli attriti, e, allo stesso tempo, facilitando il riposizionamento della prima ganascia (3) nella posizione che assume nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), dopo che è stata raggiunta la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) (si vedano in particolare le figg. 1H, 2H, 3H e 4H).
Alternativamente, il primo elemento di riscontro (20) può essere un elemento cilindrico fissato alla prima ganascia (3), oppure può essere in corpo unico con la prima ganascia (3).
In maniera analoga, preferibilmente, il secondo elemento di riscontro (21) comprende un sesto rullo girevole (68), che è girevole rispetto ad un asse sostanzialmente perpendicolare alla base (2). In questo modo, nel passare dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), e viceversa, e nel passare dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), e viceversa, il sesto rullo girevole (68) rotola lungo lo spintore (22), riducendo al minimo gli attriti e, allo stesso tempo, facilitando il riposizionamento della seconda ganascia (4) nella posizione che assume nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), dopo che è stata raggiunta la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) (si vedano in particolare le figg.1H, 2H, 3H e 4H).
Alternativamente, il secondo elemento di riscontro (21) può essere un elemento cilindrico fissato alla seconda ganascia (4), oppure può essere in corpo unico con la seconda ganascia (4).
La prima sede (23) e la seconda sede (24) sono dimensionate e progettate per adattarsi alle diverse dimensioni dello scarpone da sci.
Con particolare riferimento alle figure 1E, 2E, 3E e 4E, preferibilmente, la prima sede (23) ha forma concava. In maniera analoga, preferibilmente la seconda sede (24) ha forma concava.
In alternativa, in accordo con una forma di realizzazione non illustrata, la prima sede (23) può essere conformata a “V” o ad “L”. Analogamente, la seconda sede (24) può essere conformata a “V” o ad “L”.
In accordo con un’altra forma di realizzazione non illustrata la prima sede (23) e la seconda sede (24) possono essere adiacenti e consecutive, così da costituire una un prolungamento dell’altra.
Inoltre, preferibilmente, lo spintore (22) comprende: una prima parete (25) che è adiacente alla prima sede (23), che è più esterna rispetto alla prima sede (23), che è rivolta verso l’esterno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, per spingere il primo elemento di riscontro (20) e trascinare così la prima ganascia (3) lungo il terzo percorso della prima guida (7), garantendo il raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), dopo che una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera il primo valore di soglia, ha sollecitato la prima ganascia (3); una seconda parete (26) che è adiacente alla seconda sede (24), che è più esterna rispetto alla seconda sede (24), che è rivolta verso l’esterno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, per spingere il secondo elemento di riscontro (21) e trascinare così la seconda ganascia (4) lungo il quarto percorso, garantendo il raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), dopo che una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera il secondo valore di soglia, ha sollecitato la seconda ganascia (4) (si vedano figg.1E, 2E, 3E e 4E).
Vantaggiosamente la conformazione della prima parete (25) e della seconda parete (26), in particolare la loro inclinazione, è tale da garantire che, una volta che il primo elemento di riscontro (20), sottoposto ad una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, raggiunge detta prima parete (25) e/o il secondo elemento di riscontro (21), sottoposto ad una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, raggiunge detta seconda parete (26), allora la prima parete (25) e/o la seconda parete (26) agiscono/agisce sul primo elemento di riscontro (20) e/o sul secondo elemento di riscontro (21) trasmettendo una forza dotata di una componente trasversale diretta verso l’esterno che si andrà a sommare alla prima forza trasversale e diretta verso l’esterno e/o alla seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, contribuendo, quindi, a spingere il primo elemento di riscontro (20) e/o il secondo elemento di riscontro (21) lungo il terzo percorso e/o il quarto percorso fino al raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
In altre parole, vantaggiosamente, la prima parete (25) e la seconda parete (26) garantiscono il raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) ogni volta che il puntale di attacco da sci (1) o lo scarpone da sci è sottoposto ad una forza trasversale e diretta verso l’esterno superiore al primo valore di soglia e/o al secondo valore di soglia, salvaguardando l’incolumità dello sciatore. Infatti, una volta superata una posizione limite, quella in corrispondenza della quale avviene il primo contatto del primo elemento di riscontro (20) e/o del secondo elemento di riscontro (21) con la prima parete (25) e/o con la seconda parete (26), il primo elemento di riscontro (20) e/o il secondo elemento di riscontro (21) percorrendo la prima guida (7) e/o la seconda guida (10) non possono più tornare ad assumere la prima posizione di equilibrio stabile (E1) e/o la seconda posizione di equilibrio stabile (E2) ma sono inevitabilmente indotti a percorrere il terzo percorso e/o il quarto percorso raggiungendo la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
Preferibilmente, lo spintore (22) comprende: un corpo centrale (48); una prima ala (49) che porta la prima sede (23) e la prima parete (25); ed una seconda ala (50), contrapposta alla prima ala (49), che porta la seconda sede (24) e la seconda parete (26) (si vedano figg. 1E, 2E, 3E e 4E).
Preferibilmente, sempre con riferimento alle figure 1E, 2E, 3E e 4E, la prima parete (25) è consecutiva alla prima sede (23). Analogamente, preferibilmente la seconda parete (26) è consecutiva alla seconda sede (24).
Con particolare riferimento alle figure 1E, 2E, 3E e 4E, preferibilmente la prima sede (23) comprende: una terza parete (51) che è rivolta verso l’esterno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; ed una quarta parete (52) che è rivolta verso l’interno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci. Sempre con riferimento alle figure 1E, 2E, 3E e 4E, la terza parete (51) e la quarta parete (52) si intersecano tra loro in corrispondenza di un angolo arrotondato per ricevere il primo elemento di riscontro (20) quando la prima ganascia (3) assume la prima posizione di equilibrio stabile (E1).
Preferibilmente, con riferimento alle figure 1E, 2E, 3E e 4E, la seconda sede (24) comprende: una quinta parete (53) che è rivolta verso l’esterno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; ed una sesta parete (54) che è rivolta verso l’interno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci. Sempre con riferimento alle figure 1E, 2E, 3E e 4E, la quarta parete (52) e la quinta parete (53) si intersecano tra loro in corrispondenza di un angolo arrotondato per ricevere il secondo elemento di riscontro (21) quando la seconda ganascia (34) assume la seconda posizione di equilibrio stabile (E2).
Preferibilmente, con particolare riferimento alle figure 1H, 2H, 3H e 4H, il primo elemento scorrevole (14) comprende il, o si identifica nel, primo elemento di riscontro (20) ed il terzo elemento scorrevole (17) comprende il, o si identifica nel, secondo elemento di riscontro (21).
Vantaggiosamente, il puntale di attacco da sci (1) comprenderà un numero minore di componenti, con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di riduzione degli ingombri, compattezza e semplicità di realizzazione del puntale di attacco da sci (1).
Preferibilmente, con particolare riferimento alle figure 1B, 1D, 1F, 1H, 2B, 2D, 2F, 2H, 3B, 3D, 3F, 3H, 4B, 4D, 4F e 4H il primo elemento scorrevole (14) è disposto più vicino all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, rispetto al secondo elemento scorrevole (15), ed il terzo elemento scorrevole (17) è disposto più vicino all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, rispetto al quarto elemento scorrevole (18).
Preferibilmente, la prima ganascia (3) è provvista di una prima rientranza (27) per accogliere una prima porzione (28) dello spintore (22) che comprende almeno la prima parete (25); la prima rientranza (27) ed il secondo elemento scorrevole (15) sono disposti ad altezze differenti fra loro, per evitare che il secondo elemento scorrevole (15) possa intralciare lo spintore (22) (si vedano figg. 1H, 2H, 3H e 4H). Ulteriormente, preferibilmente, la seconda ganascia (4) è provvista di una seconda rientranza (29) per accogliere una seconda porzione (30) dello spintore (22) che comprende almeno la seconda parete (26); la seconda rientranza (29) ed il quarto elemento scorrevole (18) sono disposti ad altezze differenti fra loro, per evitare che il quarto elemento scorrevole (18) possa intralciare lo spintore (22) (si vedano figg. 1H, 2H, 3H e 4H).
Vantaggiosamente, la disposizione reciproca della prima rientranza (27) e del secondo elemento scorrevole (15) nonché della seconda rientranza (29) e del quarto elemento scorrevole (18) è tale da consentire di sfruttare al meglio gli spazi e ridurre gli ingombri e i pesi, garantendo così la compattezza e la leggerezza del puntale di attacco da sci (1).
In dettaglio, preferibilmente, quando la base (2) è fissata allo sci e lo sci è disposto su un piano orizzontale, allora la prima rientranza (27) è disposta ad una altezza maggiore rispetto al secondo elemento scorrevole (15). In maniera analoga, preferibilmente, quando la base (2) è fissata allo sci e lo sci è disposto su un piano orizzontale, allora la seconda rientranza (29) è disposta ad una altezza maggiore rispetto al quarto elemento scorrevole (18).
Preferibilmente la prima porzione (28) dello spintore (22) comprende anche la prima sede (23) ed analogamente la seconda porzione (30) comprende anche la seconda sede (24), si vedano ad esempio le figg.1E, 3E (solo con riferimento alla seconda porzione (30)), e 4E.
Preferibilmente, i mezzi di stabilizzazione (19) comprendono inoltre mezzi elastici (31) che sono interposti fra la base (2) e lo spintore (22) per spingere lo spintore (22) lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci (si vedano figg.1E, 1G, 1L, 2E, 2G, 2L, 3E, 3G, 3L, 4E, 4G e 4L).
Vantaggiosamente, scegliendo, e/o precaricando, opportunamente i mezzi elastici (31) sarà possibile impostare il primo valore di soglia ed il secondo valore di soglia, così da salvaguardare l’incolumità dello sciatore.
In alternativa, si potrebbero impiegare al posto dei mezzi elastici (31) dei mezzi magnetici, non illustrati.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure 1E, 1G, 1L, 2E, 2G, 2L, 3E, 3G, 3L, 4E, 4G e 4L, i mezzi elastici (31) comprendono una molla (55) precompressa, che viene regolata mediante una vite di regolazione (56) per definire così il primo valore di soglia ed il secondo valore di soglia.
Preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) comprende mezzi di azionamento (32) che sono progettati per agire sulla prima ganascia (3) e sulla seconda ganascia (4) almeno per indurre il puntale di attacco da sci (1) a passare dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla prima configurazione di sgancio scarpone (S1), e viceversa (si vedano figg. 1A, 1B, 1I, 1L, 2A, 2B, 2I, 2L, 3A, 3B, 3I, 3L, 4A, 4B, 4I e 4L).
Preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) comprende inoltre: un terzo elemento di riscontro (33) che è portato dalla prima ganascia (3); ed un quarto elemento di riscontro (34) che è portato dalla seconda ganascia (4) (si vedano figg. 1G, 1H, 1I, 2G, 2H, 2I, 3G, 3H, 3I, 4G, 4H e 4I). Inoltre, preferibilmente i mezzi di azionamento (32) comprendono un cursore (35) che è mobile lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, almeno tra una prima posizione (P1) ed una seconda posizione (P2), e che comprende un primo profilo di contatto (36) per contattare il terzo elemento di riscontro (33) ed un secondo profilo di contatto (37) per contattare il quarto elemento di riscontro (34). La conformazione e la disposizione del primo profilo di contatto (36) del cursore (35), dello spintore (22) e del terzo elemento di riscontro (33) e la conformazione e disposizione del secondo profilo di contatto (37) del cursore (35), dello spintore (22) e del quarto elemento di riscontro (34) è tale che la movimentazione del cursore (35) dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2) consenta al puntale di attacco da sci (1) di passare, rispettivamente, dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), e la movimentazione del cursore (35) dalla seconda posizione (P2) alla prima posizione (P1) induca il passaggio del puntale di attacco da sci (1) dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) (si vedano figg.1G, 1I, 2G, 2I, 3G, 3I, 4G e 4I).
Vantaggiosamente, tale conformazione e disposizione del primo profilo di contatto (36) del cursore (35), dello spintore (22) e del terzo elemento di riscontro (33) e del secondo profilo di contatto (37) del cursore (35), dello spintore (22) e del quarto elemento di riscontro (34) permette di passare facilmente dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), e viceversa, movimentando soltanto il cursore (35).
Preferibilmente, il terzo elemento di riscontro (33) può far parte della prima ganascia (3) (si vedano figg.1H, 2H, e 4H).
Preferibilmente, il quarto elemento di riscontro (34) può far parte della seconda ganascia (4) (si veda fig.3H).
In dettaglio, il terzo elemento di riscontro (33) può essere un settimo rullo girevole (69) portato girevolmente dalla prima ganascia (3), come nella forma di realizzazione illustrata (si vedano figg.1G, 1H, 2G, 2H, 3G, 4G e 4H), oppure può essere un elemento cilindrico fissato alla prima ganascia (3), oppure può essere in corpo unico con la prima ganascia (3).
In maniera analoga, il quarto elemento di riscontro (34) può essere un ottavo rullo girevole (70) portato girevolmente dalla prima ganascia (3), come nella forma di realizzazione illustrata (si vedano figg. 1G, 2G, 3G, 3H e 4G), oppure può essere un elemento cilindrico fissato alla seconda ganascia (4), oppure può essere in corpo unico con la seconda ganascia (4).
Preferibilmente, il cursore (35) è interposto scorrevolmente fra lo spintore (22) e la base (2).
Preferibilmente il cursore (35) ed il secondo elemento scorrevole (15) sono disposti ad altezze differenti fra loro, per evitare che il secondo elemento scorrevole (15) possa intralciare il cursore (35) (si vedano figg. 1H, 2H, 3H , 4H, 1G, 2G, 3G e 4G).
In maniera analoga, preferibilmente il cursore (35) ed il quarto elemento scorrevole (18) sono disposti ad altezze differenti fra loro, per evitare che il quarto elemento scorrevole (18) possa intralciare il cursore (35) (si vedano figg. 1H, 2H, 3H , 4H, 1G, 2G, 3G e 4G).
Inoltre, preferibilmente, il primo elemento scorrevole (14) comprende il, o si identifica nel, terzo elemento di riscontro (33) ed il terzo elemento scorrevole (17) comprende il, o si identifica nel, quarto elemento di riscontro (34) (si vedano le figg. 1H, 2H, 3H e 4H).
Vantaggiosamente, il puntale di attacco da sci (1) comprenderà un numero minore di componenti con tutti i vantaggi che ne conseguono in termini di riduzione degli ingombri, compattezza e semplicità di realizzazione del puntale di attacco da sci (1).
Con particolare riferimento alla forma di realizzazione rappresentata nelle figure allegate (si vedano ad esempio figg. 1H, 1I, 2H, 2I, 3I, 3H, 4H, e 4I), preferibilmente il cursore (35) e lo spintore (22) sono disposti ad altezze differenti fra loro e differenti rispetto all’altezza in corrispondenza della quale sono disposte la prima guida (7) e la seconda guida (10).
Questa particolare configurazione, consente vantaggiosamente di sfruttare al meglio lo spessore del puntale di attacco da sci (1) e di ridurre il numero di elementi costituenti il puntale di attacco da sci (1) stesso. Infatti, la prima guida (7), lo spintore (22) ed il cursore (35) sono disposti in modo da poter interagire, in corrispondenza di piani disposti a diverse altezze, con un unico elemento, che funge da primo elemento scorrevole (14), da primo elemento di riscontro (20) e da terzo elemento di riscontro (33). Analogamente la seconda guida (10), lo spintore (22) ed il cursore (35) sono disposti in modo da poter interagire, in corrispondenza di piani disposti a diverse altezze, con un unico elemento, che funge da terzo elemento scorrevole (17), da secondo elemento di riscontro (21) e da quarto elemento di riscontro (34). In questo modo si riduce il numero di componenti costituenti il puntale di attacco da sci (1), rendendolo più compatto.
In dettaglio, preferibilmente, quando la base (2) è fissata allo sci e lo sci è disposto su un piano orizzontale, allora lo spintore (22) è disposto ad una altezza maggiore rispetto al cursore (35), che a sua volta è disposto ad un’altezza maggiore rispetto alla prima guida (7) ed alla seconda guida (10) (si veda figg. si vedano ad esempio figg. 1H, 1I, 2H, 2I, 3H, 3I, 4H e 4I).
Preferibilmente, il cursore (35) è altresì mobile per raggiungere anche una terza posizione (P3). Il primo profilo di contatto (36) ed il secondo profilo di contatto (37) sono conformati in modo che quando il cursore (35) raggiunge la terza posizione (P3) il primo profilo di contatto (36) blocca il movimento del terzo elemento di riscontro (33), e quindi della prima ganascia (3) lungo la prima guida (7), ed il secondo profilo di contatto (37) blocca il movimento del quarto elemento di riscontro (34), e quindi della seconda ganascia (4) lungo la seconda guida (10). Il puntale di attacco da sci (1) è configurato in modo da assumere una seconda configurazione di aggancio scarpone (A2), per agganciare la punta di uno scarpone da sci, in cui il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) sono distanziati fra loro della prima distanza, la quale seconda configurazione di aggancio scarpone (A2) è ottenuta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) movimentando il cursore (35) dalla seconda posizione (P2) alla terza posizione (P3).
Vantaggiosamente, il puntale di attacco da sci (1) secondo l’invenzione è configurato per poter essere utilizzato per praticare sci alpinismo, consentendo il bloccaggio del puntale di attacco da sci (1), quando si devono per esempio percorrere tratti in salita.
La seconda configurazione di aggancio scarpone (A2) è, infatti, la configurazione che può assumere il puntale di attacco da sci (1) quando lo sciatore vuole percorrere tratti in salita.
Detta seconda configurazione di aggancio scarpone (A2) si potrebbe ottenere anche a partire dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1), passando per la prima configurazione di aggancio scarpone (A1).
Preferibilmente, con particolare riferimento alle figure 1G, 2G, 3G e 4G, il primo profilo di contatto (36) comprende: una prima parete di scorrimento (57) per riscontrare il terzo elemento di riscontro (33) fin tanto che il cursore (35) assume la seconda posizione (P2); una prima parete di bloccaggio (58) per ricevere il terzo elemento di riscontro (33) e bloccarlo fin tanto che il cursore (35) assume la prima posizione (P1); ed una seconda parete di bloccaggio (59) per ricevere il terzo elemento di riscontro (33) e bloccarlo fin tanto che il cursore (35) assume la terza posizione (P3).
Analogamente, con particolare riferimento alle figure 1G, 2G, 3G e 4G, il secondo profilo di contatto (37) comprende una seconda parete di scorrimento (60) per riscontrare il quarto elemento di riscontro (34) fin tanto che il cursore (35) assume la seconda posizione (P2); una terza parete di bloccaggio (61) per ricevere il quarto elemento di riscontro (34) e bloccarlo fin tanto che il cursore (35) assume la prima posizione (P1); ed una quarta parete di bloccaggio (62) per ricevere il quarto elemento di riscontro (34) e bloccarlo fin tanto che il cursore (35) assume la terza posizione (P3).
Preferibilmente, i mezzi di azionamento (32) comprendono una leva manuale (38) che è collegata al cursore (35) per movimentare il cursore (35) almeno dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2), ed un pulsante (39) che è collegato al cursore (35) per movimentare il cursore (35) dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2) e che è disposto per essere premuto dallo scarpone da sci.
Vantaggiosamente, per lo sciatore risulterà molto semplice passare da una configurazione all’altra del puntale di attacco da sci (1), semplicemente ruotando la leva manuale (38) o premendo il pulsante (39) con lo scarpone da sci. In dettaglio, per passare dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), allo sciatore basterà premere il pulsante (39), che di conseguenza azionerà in movimento il cursore (35) dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2); per passare dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) basterà ruotare la leva manuale (38) in un primo senso di rotazione (vale a dire in senso antiorario, si confrontino le figure 1A, 1B, 1I e 1L con le figure 2A, 2B, 2I e 2L ) per azionare in movimento il cursore (35) dalla seconda posizione (P2) alla prima posizione (P1); e per passare dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla seconda configurazione di aggancio scarpone (A2) basterà ruotare la leva manuale (38) in un secondo senso di rotazione, opposto al primo senso di rotazione (vale a dire in senso orario, si confrontino le figure 1A, 1B, 1I e 1L con le figure 4A, 4B, 4I e 4L) per azionare in movimento il cursore (35) dalla seconda posizione (P2) alla terza posizione (P3).
In dettaglio, con particolare riferimento alle figure 1I, 2I, 3I e 4I, la leva manuale (38) è collegata girevolmente al cursore (35) mediante un perno (71) ortogonale all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, in modo che ruotando la leva manuale (38) nel primo senso di rotazione il cursore (35) possa passare dalla terza posizione (P3), alla seconda posizione (P2) e/o alla prima posizione (P1) mentre ruotando la leva manuale (38) nel secondo senso di rotazione il cursore (35) possa passare dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2) e/o alla terza posizione (P3).
Con particolare rifermento alle figure 1L, 2L, 3L e 4L, il cursore (35) è collegato al pulsante (39) mediante un elemento di collegamento (72) che è disposto e conformato in modo da spingere il cursore (35) movimentandolo verso la parte anteriore dello sci lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2) ogni volta che viene premuto il pulsante (39).
Preferibilmente, con particolare riferimento alle figg.1I, 2I, 3I e 4I la base (2) porta nella parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, una sede di bloccaggio (73) e l’estremità del cursore (35) che si trova in corrispondenza della parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, è conformata per scorrere lungo la sede di bloccaggio (73) così da poter assumere rispetto a tale sede di bloccaggio (73) una prima posizione di bloccaggio (B1), quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1) ed il cursore (35) assume la seconda posizione (P2), ed una seconda posizione di bloccaggio (B2), quando il puntale di attacco da sci (1) è nella seconda configurazione di aggancio scarpone (A2) ed il cursore (35) assume la terza posizione (P3).
Vantaggiosamente, sarà possibile bloccare con maggiore sicurezza il puntale di attacco da sci (1).
Segue la descrizione del funzionamento del puntale di attacco da sci (1) oggetto della presente invenzione.
Le figure 2A-2L illustrano la prima configurazione di sgancio scarpone (S1), vale a dire quella configurazione in cui il puntale di attacco da sci (1) è pronto a ricevere uno scarpone da sci. In detta prima configurazione di sgancio scarpone (S1): il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) sono distanziati fra loro di una seconda distanza, che è tale da consentire l’inserimento tra di essi dello scarpone da sci; il pulsante (39) è sollevato e la leva manuale (38) è abbassata cosicché il cursore (35) assuma la prima posizione (P1) in cui riscontra il terzo elemento di riscontro (33) (che nella preferita forma di realizzazione illustrata si identifica nel primo elemento scorrevole (14)) in corrispondenza della prima parete di bloccaggio (58) ed il quarto elemento di riscontro (34) (che nella preferita forma di realizzazione illustrata si identifica nel terzo elemento scorrevole (17)) in corrispondenza della terza parete di bloccaggio (61). Ulteriormente, in detta prima configurazione di sgancio scarpone (S1) il primo elemento scorrevole (14) si trova nel primo tratto (8) della prima guida (7); il terzo elemento scorrevole (17) si trova nel terzo tratto (11) della seconda guida (10); i mezzi elastici (31) spingono lo spintore (22) lungo l’asse longitudinale dello sci verso la parte posteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; e lo spintore (22), a sua volta, spinge contro la prima ganascia (3), tramite il primo elemento di riscontro (20) (che nella preferita forma di realizzazione illustrata si identifica nel primo elemento scorrevole (14)), e contro la seconda ganascia (4), tramite il secondo elemento di riscontro (21) (che nella preferita forma di realizzazione illustrata si identifica nel terzo elemento scorrevole (17)). Tuttavia, nonostante la forza esercitata dallo spintore (22), la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4) mantengono la loro posizione per via della prima parete di bloccaggio (58) e della terza parete di bloccaggio (61) che impediscono al terzo elemento di riscontro (33) ed al quarto elemento di riscontro (34) di muoversi lungo la direzione trasversale all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e del vincolo offerto dalla prima guida (7) e dalla seconda guida (10) sul primo elemento scorrevole (14) e sul terzo elemento scorrevole (17) lungo la direzione dell’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
Le figure 1A-1L illustrano la prima configurazione di aggancio scarpone (A1) raggiunta, a partire dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1), dopo che lo sciatore ha posizionato lo scarpone da sci in modo da premere sul pulsante (39), così da indurre, tramite l’elemento di collegamento (72), uno spostamento del cursore (35) verso la parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, fino ad assumere la seconda posizione (P2), in cui il cursore (35) contatta il terzo elemento di riscontro (33) in corrispondenza della prima parete di scorrimento (57) ed il quarto elemento di riscontro (34) in corrispondenza della seconda parete di scorrimento (60). In detta seconda posizione (P2) il cursore (35) consente, quindi, al terzo elemento di riscontro (33) ed al quarto elemento di riscontro (34), venuta meno l’azione di bloccaggio esercitata su di essi dalla prima parete di bloccaggio (58) e dalla terza parete di bloccaggio (61), di muoversi, trascinando la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4), rispettivamente, lungo prima parete di scorrimento (57) e la seconda parete di scorrimento (60), quindi verso l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e lungo l’asse longitudinale dello sci verso la parte posteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci. Tuttavia, quest’ultimo movimento lungo l’asse longitudinale dello sci verso la parte posteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, è impedito dal vincolo offerto in tale direzione dalla prima guida (7) e dalla seconda guida (10); infatti in questa configurazione il primo elemento scorrevole (14) ed il terzo elemento scorrevole (17) si mantengono, rispettivamente, nel primo tratto (8) della prima guida (7) e nel terzo tratto (11) della seconda guida (10), impedendo il movimento della prima ganascia (3) e della seconda ganascia (4) lungo la direzione dell’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e consentendone solo il movimento verso l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci. Lo spostamento della prima ganascia (3), e quindi del primo elemento di riscontro (20), e della seconda ganascia (4), e quindi del secondo elemento di riscontro (21), verso l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, consente allo spintore (22), sotto l’effetto della forza esercitata dai mezzi elastici (31), di traslare lungo la direzione dell’asse longitudinale dello sci verso la parte posteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, fino a ricevere il primo elemento di riscontro (20) ed il secondo elemento di riscontro (21) in corrispondenza, rispettivamente, della prima sede (23) e della seconda sede (24), cosicché la prima ganascia (3) e la seconda ganascia (4) assumano, rispettivamente, la prima posizione di equilibrio stabile (E1) e la seconda posizione di equilibrio stabile (E2). Una volta raggiunta detta prima configurazione di aggancio scarpone (A1), il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) risulteranno distanziati fra loro di una prima distanza, tale da trattenere bloccato lo scarpone da sci e l’estremità del cursore (35) che si trova in corrispondenza della parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, assumerà la prima posizione di bloccaggio (B1).
Le figure 3A-3L illustrano la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) raggiunta, a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), dopo che la prima ganascia (3) e/o la seconda ganascia (4) sono/è sottoposte/a ad una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno e/o ad una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno superiori/e al primo valore di soglia e/o al secondo valore di soglia.
Consideriamo ad esempio il caso in cui la prima ganascia (3) viene sollecitata da una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno: detta prima forza tenderebbe ad indurre il primo elemento di riscontro (20), che si trovava in corrispondenza della prima sede (23), ed il primo elemento scorrevole (14) (che si identifica con detto primo elemento di riscontro (20)), che si trovava nel primo tratto (8) della prima guida (7), a muoversi in allontanamento rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, percorrendo, rispettivamente, la quarta parete (52) dello spintore (22) ed il primo tratto (8) della prima guida (7), trascinando, così, in movimento la prima ganascia (3). Tale movimento è contrastato dall’azione trasmessa dallo spintore (22) al primo elemento di riscontro (20) mentre si muove lungo la quarta parete (52), ed in particolare dalla componente trasversale rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, di tale azione, che risulterà diretta verso l’interno e quindi opposta alla prima forza trasversale. Se la prima forza trasversale ha un’intensità tale da superare la componente trasversale della forza esercitata dallo spintore (22) sul primo elemento di riscontro (20) in corrispondenza della quarta parete (52), allora il primo elemento di riscontro (20) percorrerà tutta la quarta parete (52) fino ad arrivare in corrispondenza della prima parete (25), rendendo, così, inevitabile lo sgancio della prima ganascia (3) ed il raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2). Infatti, la prima parete (25), vista la sua inclinazione, agisce sul primo elemento di riscontro (20) trasmettendo una forza dotata di una componente trasversale diretta verso l’esterno che si andrà a sommare alla prima forza trasversale contribuendo a spingere il primo elemento di riscontro (20) lungo il terzo percorso fino al raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
Una volta raggiunta la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), per utilizzare nuovamente il puntale di attacco da sci (1) allo sciatore basterà agire manualmente sulla prima ganascia (3) così da forzarla a ripercorrere la prima guida (7), tornando alla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) o alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1).
Un comportamento analogo si verifica nel caso in cui una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno risulti applicata alla seconda ganascia (4). Le figure 4A-4L illustrano la seconda configurazione di aggancio scarpone (A2), raggiunta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) semplicemente ruotando la leva manuale (38) in senso orario ed inducendo così un movimento del cursore (35) verso la parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, fino ad assumere la terza posizione (P3), in cui il cursore (35) abbraccia il terzo elemento di riscontro (33) in corrispondenza della seconda parete di bloccaggio (59) ed il quarto elemento di riscontro (34) in corrispondenza della quarta parete di bloccaggio (62), opponendosi al movimento del terzo elemento di riscontro (33) e del quarto elemento di riscontro (34), e quindi della prima ganascia (3) e della seconda ganascia (4). Ulteriormente, il primo elemento scorrevole (14) ed il terzo elemento scorrevole (17) si mantengono, rispettivamente, nel primo tratto (8) della prima guida (7) e nel terzo tratto (11) della seconda guida (10), impedendo il movimento del primo elemento scorrevole (14), e quindi della prima ganascia (3), e del terzo elemento scorrevole (17), e quindi della seconda ganascia (4), lungo la direzione dell’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci. Inoltre il mantenimento della posizione è garantito dal fatto che l’estremità del cursore (35) che si trova in corrispondenza della parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, assume la seconda posizione di bloccaggio (B2).
Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come nel seguito rivendicata.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Puntale di attacco da sci (1), comprendente: una base (2) che è fissabile ad uno sci; una prima ganascia (3); una seconda ganascia (4); un primo puntalino (5) per inserirsi in un primo foro laterale ricavato nella punta di uno scarpone da sci, il quale primo puntalino (5) è portato dalla prima ganascia (3); un secondo puntalino (6) per inserirsi in un secondo foro laterale, contrapposto al primo foro laterale, ricavato nella punta dello scarpone da sci, il quale secondo puntalino (6) è portato dalla seconda ganascia (4); una prima guida (7) che è portata dalla base (2), che ha un primo tratto (8) che si sviluppa in allontanamento rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e che ha un secondo tratto (9), successivo al primo tratto (8), che si sviluppa verso la parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; una seconda guida (10) che è portata dalla base (2), che ha un terzo tratto (11) che si sviluppa in allontanamento rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e che ha un quarto tratto (12), successivo al terzo tratto (11), che si sviluppa verso la parte anteriore dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci; una prima coppia di elementi scorrevoli (13) che è portata dalla prima ganascia (3) e che è formata da un primo elemento scorrevole (14) e da un secondo elemento scorrevole (15), i quali primo elemento scorrevole (14) e secondo elemento scorrevole (15) si impegnano scorrevolmente, l’uno di seguito all’altro, lungo la prima guida (7); una seconda coppia di elementi scorrevoli (16) che è portata dalla seconda ganascia (4) e che è formata da un terzo elemento scorrevole (17) e da un quarto elemento scorrevole (18), i quali terzo elemento scorrevole (17) e quarto elemento scorrevole (18) si impegnano scorrevolmente, l’uno di seguito all’altro, lungo la seconda guida (10); in cui il puntale di attacco da sci (1) è configurato in modo da assumere: una prima configurazione di aggancio scarpone (A1), per agganciare la punta di uno scarpone da sci, in cui il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) sono distanziati fra loro di una prima distanza, in cui il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) si trovano nel primo tratto (8) della prima guida (7), ed in cui il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18) si trovano nel terzo tratto (11) della seconda guida (10); una prima configurazione di sgancio scarpone (S1), per sganciare la punta di uno scarpone da sci, la quale prima configurazione di sgancio scarpone (S1) è ottenuta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) dopo che la prima coppia di elementi scorrevoli (13) ha compiuto un primo percorso lungo la prima guida (7) e la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) ha compiuto un secondo percorso lungo la seconda guida (10), cosicché il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) raggiungano una seconda distanza che è maggiore della prima distanza; una seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), per sganciare la punta di uno scarpone da sci, la quale seconda configurazione di sgancio scarpone (S2) è ottenuta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) dopo che almeno una fra la prima coppia di elementi scorrevoli (13) e la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) ha compiuto un terzo percorso e/o un quarto percorso, più lungo del primo percorso e del secondo percorso, rispettivamente lungo la prima guida (7) e/o la seconda guida (10), in cui almeno uno fra il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) della prima coppia di elementi scorrevoli (13) è disposto nel secondo tratto (9) della prima guida (7) e/o in cui almeno uno fra il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18) della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) è disposto nel quarto tratto (12) della seconda guida (10), cosicché il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) raggiungano una terza distanza e cosicché il primo puntalino (5) e/o il secondo puntalino (6) si orientino/orienti obliquamente rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, in modo tale che la punta dello scarpone da sci possa allontanarsi trasversalmente rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
  2. 2. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui: comprende mezzi di stabilizzazione (19) che sono configurati per mantenere il puntale di attacco da sci (1) nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1) quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1); è configurato in modo che a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), quando una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera un primo valore di soglia, agisce sulla prima ganascia (3) allora la prima coppia di elementi scorrevoli (13) compie il terzo percorso lungo la prima guida (7) ed almeno uno fra il primo elemento scorrevole (14) ed il secondo elemento scorrevole (15) della prima coppia di elementi scorrevoli (13) si dispone nel secondo tratto (9) della prima guida (7), cosicché il puntale di attacco da sci (1) raggiunga la seconda configurazione di sgancio scarpone (S1); è configurato in modo che a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), quando una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera un secondo valore di soglia, agisce sulla seconda ganascia (4) allora la seconda coppia di elementi scorrevoli (16) compie il quarto percorso lungo la seconda guida (10) ed almeno uno fra il terzo elemento scorrevole (17) ed il quarto elemento scorrevole (18) della seconda coppia di elementi scorrevoli (16) si dispone nel quarto tratto (12) della seconda guida (10), cosicché il puntale di attacco da sci (1) raggiunga la seconda configurazione di sgancio scarpone (S2).
  3. 3. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui: i mezzi di stabilizzazione (19) sono progettati per premere contro la prima ganascia (3) e contro la seconda ganascia (4) almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), in modo che la prima ganascia (3) assuma una prima posizione di equilibrio stabile (E1) lungo la prima guida (7) oppure tenda a raggiungere la prima posizione di equilibrio stabile (E1) dopo che la prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, inferiore al primo valore di soglia, ha sollecitato la prima ganascia (3), ed in modo che la seconda ganascia (4) assuma una seconda posizione di equilibrio stabile (E2) lungo la seconda guida (10) oppure tenda a raggiungere la seconda posizione di equilibrio stabile (E2) dopo che la seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, inferiore al secondo valore di soglia, ha sollecitato la seconda ganascia (4).
  4. 4. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui: comprende un primo elemento di riscontro (20) che è portato dalla prima ganascia (3); comprende un secondo elemento di riscontro (21) che è portato dalla seconda ganascia (4); i mezzi di stabilizzazione (19) comprendono uno spintore (22) per premere contro la prima ganascia (3) e contro la seconda ganascia (4), il quale spintore (22) agisce lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, e comprende una prima sede (23) conformata per ricevere il primo elemento di riscontro (20) almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), cosicché la prima ganascia (3) possa assumere la prima posizione di equilibrio stabile (E1), ed una seconda sede (24) con forma conformata per ricevere il secondo elemento di riscontro (21) almeno quando il puntale di attacco da sci (1) è nella prima configurazione di aggancio scarpone (A1), cosicché la seconda ganascia (4) possa assumere la seconda posizione di equilibrio stabile (E2).
  5. 5. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui lo spintore (22) comprende: una prima parete (25) che è adiacente alla prima sede (23), che è più esterna rispetto alla prima sede (23), che è rivolta verso l’esterno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, per spingere il primo elemento di riscontro (20) e trascinare così la prima ganascia (3) lungo il terzo percorso della prima guida (7), garantendo il raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), dopo che una prima forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera il primo valore di soglia, ha sollecitato la prima ganascia (3); una seconda parete (26) che è adiacente alla seconda sede (24), che è più esterna rispetto alla seconda sede (24), che è rivolta verso l’esterno e che è inclinata rispetto all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, per spingere il secondo elemento di riscontro (21) e trascinare così la seconda ganascia (4) lungo il quarto percorso, garantendo il raggiungimento della seconda configurazione di sgancio scarpone (S2), dopo che una seconda forza trasversale e diretta verso l’esterno, che supera il secondo valore di soglia, ha sollecitato la seconda ganascia (4).
  6. 6. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui il primo elemento scorrevole (14) è disposto più vicino all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, rispetto al secondo elemento scorrevole (15), ed in cui il terzo elemento scorrevole (17) è disposto più vicino all’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, rispetto al quarto elemento scorrevole (18).
  7. 7. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui: la prima ganascia (3) è provvista di una prima rientranza (27) per accogliere una prima porzione (28) dello spintore (22) che comprende almeno la prima parete (25); la prima rientranza (27) ed il secondo elemento scorrevole (15) sono disposti ad altezze differenti fra loro, per evitare che il secondo elemento scorrevole (15) possa intralciare lo spintore (22); la seconda ganascia (4) è provvista di una seconda rientranza (29) per accogliere una seconda porzione (30) dello spintore (22) che comprende almeno la seconda parete (26); la seconda rientranza (29) ed il quarto elemento scorrevole (18) sono disposti ad altezze differenti fra loro, per evitare che il quarto elemento scorrevole (18) possa intralciare lo spintore (22).
  8. 8. Puntale di attacco da sci (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 7, in cui il primo elemento scorrevole (14) comprende il, o si identifica nel, primo elemento di riscontro (20) ed in cui il terzo elemento scorrevole (17) comprende il, o si identifica nel, secondo elemento di riscontro (21).
  9. 9. Puntale di attacco da sci (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 8, in cui i mezzi di stabilizzazione (19) comprendono inoltre mezzi elastici (31) che sono interposti fra la base (2) e lo spintore (22) per spingere lo spintore (22) lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci.
  10. 10. Puntale di attacco da sci (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 9, comprendente mezzi di azionamento (32) che sono progettati per agire sulla prima ganascia (3) e sulla seconda ganascia (4) almeno per indurre il puntale di attacco da sci (1) a passare dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla prima configurazione di sgancio scarpone (S1), e viceversa.
  11. 11 Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui: comprende un terzo elemento di riscontro (33) che è portato dalla prima ganascia (3); comprende un quarto elemento di riscontro (34) che è portato dalla seconda ganascia (4); i mezzi di azionamento (32) comprendono un cursore (35) che è mobile lungo l’asse longitudinale dello sci, quando la base (2) è fissata allo sci, almeno tra una prima posizione (P1) ed una seconda posizione (P2), e che comprende un primo profilo di contatto (36) per contattare il terzo elemento di riscontro (33) ed un secondo profilo di contatto (37) per contattare il quarto elemento di riscontro (34); la conformazione e disposizione del primo profilo di contatto (36) del cursore (35), dello spintore (22) e del terzo elemento di riscontro (33) e la conformazione e disposizione del secondo profilo di contatto (37) del cursore (35), dello spintore (22) e del quarto elemento di riscontro (34) è tale che la movimentazione del cursore (35) dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2) consenta al puntale di attacco da sci (1) di passare rispettivamente dalla prima configurazione di sgancio scarpone (S1) alla prima configurazione di aggancio scarpone (A1), e la movimentazione del cursore (35) dalla seconda posizione (P2) alla prima posizione (P1) induca il passaggio del puntale di attacco da sci (1) dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) alla prima configurazione di sgancio scarpone (S1).
  12. 12. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui: il cursore (35) è mobile per raggiungere anche una terza posizione (P3); il primo profilo di contatto (36) ed il secondo profilo di contatto (37) sono conformati in modo che quando il cursore (35) raggiunge la terza posizione (P3) il primo profilo di contatto (36) blocca il movimento del terzo elemento di riscontro (33), e quindi della prima ganascia (3) lungo la prima guida (7), ed il secondo profilo di contatto (37) blocca il movimento del quarto elemento di riscontro (34), e quindi della seconda ganascia (4) lungo la seconda guida (10); il puntale di attacco da sci (1) è configurato in modo da assumere una seconda configurazione di aggancio scarpone (A2), per agganciare la punta di uno scarpone da sci, in cui il primo puntalino (5) ed il secondo puntalino (6) sono distanziati fra loro della prima distanza, la quale seconda configurazione di aggancio scarpone (A2) è ottenuta a partire dalla prima configurazione di aggancio scarpone (A1) movimentando il cursore (35) dalla seconda posizione (P2) alla terza posizione (P3).
  13. 13. Puntale di attacco da sci (1) secondo la rivendicazione 11 o 12, in cui il primo elemento scorrevole (14) comprende il, o si identifica nel, terzo elemento di riscontro (33) ed in cui il terzo elemento scorrevole (17) comprende il, o si identifica nel, quarto elemento di riscontro (34).
  14. 14. Puntale di attacco da sci (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 10 a 13, in cui i mezzi di azionamento (32) comprendono una leva manuale (38) che è collegata al cursore (35) per movimentare il cursore (35) almeno dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2), ed un pulsante (39) che è collegato al cursore (35) per movimentare il cursore (35) dalla prima posizione (P1) alla seconda posizione (P2) e che è disposto per essere premuto dallo scarpone da sci.
  15. 15. Puntale di attacco da sci (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui la prima guida (7) è una guida curvilinea e la seconda guida (10) è una guida curvilinea.
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