IT202100018380A1 - Puntale di attacco da sci per sci alpinismo - Google Patents
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Description
PUNTALE DI ATTACCO DA SCI PER SCI ALPINISMO
DESCRIZIONE DELL?INVENZIONE
La presente invenzione si inserisce nel settore tecnico degli attacchi da sci per sci alpinismo, con particolare riferimento ad un puntale di attacco da sci per sci alpinismo.
E? noto da EP 2659940 un puntale di attacco da sci per sci alpinismo che comprende: una base fissata ad uno sci; una prima ganascia che si accoppia girevolmente con la base rispetto ad un primo asse di rotazione che ? parallelo all?asse longitudinale dello sci, e che ? provvista di una prima guida che si sviluppa in una prima direzione obliqua rispetto al primo asse di rotazione; una seconda ganascia che si accoppia girevolmente con la base rispetto ad un secondo asse di rotazione che ? parallelo all?asse longitudinale dello sci, e che ? provvista di una seconda guida che si sviluppa in una seconda direzione obliqua rispetto al secondo asse di rotazione; un primo puntalino che ? portato dalla prima ganascia per inserirsi in un primo foro laterale ricavato nella punta di uno scarpone da sci; un secondo puntalino che ? portato dalla seconda ganascia per inserirsi in un secondo foro laterale ricavato nella punta dello scarpone da sci; una leva di azionamento che ? accoppiata girevolmente alla base, rispetto ad un terzo asse di rotazione perpendicolare all?asse longitudinale dello sci, e che ? provvista di un elemento a forcella comprendente un primo rebbio ed un secondo rebbio; uno snodo che ? disposto tra i due rebbi per essere portato scorrevolmente dalla leva di azionamento, che comprende un primo elemento di scorrimento che si accoppia scorrevolmente con la prima guida e che comprende un secondo elemento di scorrimento che si accoppia scorrevolmente con la seconda guida, cos? che l?azionamento della leva di azionamento determini, tramite lo snodo, la rotazione della prima ganascia e della seconda ganascia; una molla che ? interposta fra la leva di azionamento e lo snodo per spingere lo snodo ad incunearsi contro la prima ganascia e la seconda ganascia.
La molla ha una estensione in lunghezza che ? limitata dalla posizione del terzo asse di rotazione della leva di azionamento. Inoltre, la molla si trova in una posizione in cui ? complicato prevedere (generalmente tramite una vite) una regolazione della sua pre-carica.
Lo scopo della presente invenzione consiste nel superare i sopra citati inconvenienti.
Il suddetto scopo ? ottenuto mediante un puntale di attacco da sci per sci alpinismo in accordo con riv.1.
Vantaggiosamente, i mezzi elastici (es.: una molla) sono disposti in un alloggiamento portato dalla base, il che consente di avere maggiore libert? in termini di dimensionamento e regolazione della pre-carica.
Forme di realizzazione specifiche dell?invenzione saranno descritte nel seguito della presente trattazione, in accordo con quanto riportato nelle rivendicazioni e con l?ausilio delle allegate tavole di disegno, nelle quali:
- la figura 1 ? una vista in prospettiva di un puntale di attacco da sci per sci alpinismo, oggetto della presente invenzione ed in accordo con una prima forma di realizzazione, in una configurazione pronta per ricevere uno scarpone da sci;
- le figure 1A ed 1B sono viste in prospettiva di un componente del puntale di attacco da sci di fig.1;
- la figura 2 ? una vista dall?alto del puntale di attacco da sci di fig.1;
- la figura 3 ? una vista della sezione III-III di fig.2;
- la figura 3A ? un ingrandimento del particolare K1 di fig.3;
- la figura 4 ? una vista della sezione IV-IV di fig.2;
- la figura 4A ? un ingrandimento del particolare K2 di fig.4;
- la figura 5 ? una vista frontale del puntale di attacco da sci di fig.1, secondo la vista ?X? indicata nella stessa fig.1;
- la figura 6 ? una vista della sezione VI-VI di fig.5;
- la figura 7 ? una vista in prospettiva del puntale di attacco da sci di fig.1, in una configurazione di discesa che permette allo sciatore di sciare in discesa;
- la figura 8 ? una vista dall?alto del puntale di attacco da sci di fig.7;
- la figura 9 ? una vista della sezione IX-IX di fig.8;
- la figura 9A ? un ingrandimento del particolare K3 di fig.9;
- la figura 10 ? una vista della sezione X-X di fig.8, in cui si ? altres? mostrato lo scarpone da sci;
- la figura 10A ? un ingrandimento del particolare K4 di fig.10;
- la figura 11 ? una vista frontale del puntale di attacco da sci di fig.7, secondo la vista ?X? indicata nella stessa fig.7;
- la figura 12 ? una vista della sezione XII-XII di fig.11;
- la figura 13 ? una vista in prospettiva del puntale di attacco da sci di fig.1, in una configurazione di salita che permette allo sciatore di sciare in salita;
- la figura 14 ? una vista dall?alto del puntale di attacco da sci di fig.13;
- la figura 15 ? una vista della sezione XV-XV di fig.14;
- la figura 15A ? un ingrandimento del particolare K5 di fig.15;
- la figura 16 ? una vista della sezione XVI-XVI di fig.14, in cui si ? altres? mostrato lo scarpone da sci;
- la figura 16A ? un ingrandimento del particolare K6 di fig.16;
- la figura 17 ? una vista frontale del puntale di attacco da sci di fig.13, secondo la vista ?X? indicata nella stessa fig.13;
- la figura 18 ? una vista della sezione XVIII-XVIII di fig.17;
- la figura 19 mostra una vista corrispondente a quella di fig.3, in cui il puntale di attacco da sci ? in una configurazione pronta per ricevere lo scarpone, ma relativamente ad una seconda forma di realizzazione;
- la figura 19A ? un ingrandimento del particolare K7 di fig.19;
- la figura 20 mostra una vista corrispondente a quella di fig.9, in cui il puntale di attacco da sci ? in una configurazione di discesa, ma relativamente alla seconda forma di realizzazione;
- la figura 20A ? un ingrandimento del particolare K8 di fig.20;
- la figura 21 mostra una vista corrispondente a quella di fig.15, in cui il puntale di attacco da sci ? in una configurazione di salita, ma relativamente alla seconda forma di realizzazione;
- la figura 21A ? un ingrandimento del particolare K9 di fig.21;
- la figura 22 mostra una vista corrispondente a quella di fig.3, in cui il puntale di attacco da sci ? in una configurazione pronta per ricevere lo scarpone, ma relativamente ad una terza forma di realizzazione;
- la figura 22A ? un ingrandimento del particolare K10 di fig.22;
- la figura 23 mostra una vista corrispondente a quella di fig.9, in cui il puntale di attacco da sci ? in una configurazione di discesa, ma relativamente alla terza forma di realizzazione;
- la figura 23A ? un ingrandimento del particolare K11 di fig.23;
- la figura 24 mostra una vista corrispondente a quella di fig.15, in cui il puntale di attacco da sci ? in una configurazione di salita, ma relativamente alla terza forma di realizzazione;
- la figura 24A ? un ingrandimento del particolare K12 di fig.24.
Con riferimento alle allegate tavole di disegno, si ? indicato genericamente con (1) un puntale di attacco da sci per sci alpinismo oggetto della presente invenzione, comprendente: una base (2) fissabile ad uno sci (non illustrato); una prima ganascia (11) che si accoppia girevolmente con la base (2) rispetto ad un primo asse di rotazione (A1) (figure 1, 4, 5 per esempio), e che ? provvista di una prima guida (21) che si sviluppa in una prima direzione obliqua (B1) (si veda per esempio fig.6) rispetto al primo asse di rotazione (A1); una seconda ganascia (12) che si accoppia girevolmente con la base (2) rispetto ad un secondo asse di rotazione (A2) e che ? provvista di una seconda guida (22) che si sviluppa in una seconda direzione obliqua (B2) (si veda per esempio fig.6) rispetto al secondo asse di rotazione (A2); un primo puntalino (31) che ? portato dalla prima ganascia (11) per inserirsi in un primo foro laterale (41) ricavato nella punta di uno scarpone da sci (3); un secondo puntalino (32) che ? portato dalla seconda ganascia (12) per inserirsi in un secondo foro laterale (42) ricavato nella punta dello scarpone da sci (3); una leva di azionamento (4) che ? accoppiata girevolmente alla base (2); uno snodo (5) che ? azionabile dalla leva di azionamento (4), che comprende un primo elemento di scorrimento (51) che si accoppia scorrevolmente con la prima guida (21) e che comprende un secondo elemento di scorrimento (52) che si accoppia scorrevolmente con la seconda guida (22) (fig. 4A per esempio), cos? che l?azionamento della leva di azionamento (4) determini, tramite lo snodo (5), la rotazione della prima ganascia (11) e della seconda ganascia (12); un alloggiamento (6) portato dalla base (2); mezzi elastici (7) che sono disposti per spingere lo snodo (5) ad incunearsi contro la prima ganascia (11) e la seconda ganascia (12) e che sono disposti nell?alloggiamento (6).
Il primo elemento di scorrimento (51) ed il secondo elemento di scorrimento (52) possono essere parte integrante dello snodo (5), si veda ad esempio fig.4A.
Preferibilmente, lo snodo (5) ? portato dalla prima guida (21) e dalla seconda guida (22), si veda ad esempio fig.4A.
Preferibilmente, il primo asse di rotazione (A1) ? parallelo all?asse longitudinale dello sci (C) (mostrato in via esemplificativa nelle figure 6, 12, 18 e coincidente con la linea di sezione III-III in fig.2, con la linea di sezione IX-IX in fig.8, e con la linea di sezione XV-XV in fig.14) quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, il secondo asse di rotazione (A2) ? parallelo all?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, la prima guida (21) si sviluppa linearmente nella prima direzione obliqua (B1), si veda ad esempio fig.6.
Preferibilmente, la seconda guida (22) si sviluppa linearmente nella seconda direzione obliqua (B2), si veda ad esempio fig.6.
Preferibilmente, la seconda ganascia (12) ? contrapposta alla prima ganascia (11). Preferibilmente, la prima guida (21) e la seconda guida (22) hanno fra loro un profilo convergente-divergente; questo profilo, inoltre, ? ancor pi? preferibilmente simmetrico rispetto ad un piano che passa per l?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci. Si veda ad esempio fig.6.
Preferibilmente, la leva di azionamento (4) ? girevole rispetto ad un terzo asse di rotazione (A3) (figure 1, 3 per esempio) che ? perpendicolare all?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, la leva di azionamento (4) ? provvista di un elemento a forcella (60) comprendente un primo rebbio (61) ed un secondo rebbio (62).
Preferibilmente, il secondo rebbio (62) ? disposto fra lo snodo (5) e lo sci quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, lo snodo (5) ? disposto tra il primo rebbio (61) ed il secondo rebbio (62) della leva di azionamento (4).
Preferibilmente, lo snodo (5) ha forma a cuneo.
Preferibilmente, il primo elemento di scorrimento (51) ed il secondo elemento di scorrimento (52) hanno fra loro un profilo convergente-divergente; questo profilo, inoltre, ? ancor pi? preferibilmente simmetrico rispetto ad un piano che passa per l?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, lo snodo (5) ? in corpo unico.
La leva di azionamento (4) pu? essere azionabile dall?utente per sganciare lo scarpone da sci (3) dal puntale di attacco da sci (1).
Preferibilmente, la leva di azionamento (4) ? disposta lungo l?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci. Ancor pi? preferibilmente, la leva di azionamento (4) ? disposta simmetricamente rispetto al citato piano che passa per l?asse longitudinale dello sci (C).
Preferibilmente, l?alloggiamento (6) ? solidale alla base (2). Ancor pi? preferibilmente, l?alloggiamento (6) ? parte integrante della base (2).
Preferibilmente, l?alloggiamento (6) funge da guida per i mezzi elastici (7).
Preferibilmente, l?alloggiamento (6) comprende una camera (8) allungata per ricevere i mezzi elastici (7).
Preferibilmente, l?alloggiamento (6) ? orientato parallelamente all?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci. Ancor pi? preferibilmente, l?asse dell?alloggiamento (6) coincide con l?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, i mezzi elastici (7) comprendono una molla a compressione.
Preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) comprende mezzi di regolazione della precarica (solo schematizzati nelle figure) dei mezzi elastici (7).
Preferibilmente, i mezzi di regolazione della precarica (9) dei mezzi elastici (7) sono portati dalla base (2).
Preferibilmente, i mezzi di regolazione della precarica (9) dei mezzi elastici (7) sono disposti ad una estremit? della citata camera (8), per agire sui mezzi elastici (7).
I mezzi di regolazione della precarica (9) dei mezzi elastici (7) possono comprendere una vite di regolazione (non illustrata) per regolare la lunghezza dei mezzi elastici (7) all?interno dell?alloggiamento (6), e quindi la forza di compressione.
Preferibilmente, l?alloggiamento (6) ? interposto fra la prima ganascia (11) e la seconda ganascia (12), da una parte, e la parte posteriore dello sci, dall?altra parte, quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, la prima ganascia (11) e la seconda ganascia (12) sono interposte fra il terzo asse di rotazione (A3) della leva di azionamento (4) e l?alloggiamento (6), il che permette una ottimale distribuzione dei pesi lungo l?asse longitudinale dello sci (C) quando la base (2) ? fissata allo sci.
Preferibilmente, il primo elemento di scorrimento (51) ed il secondo elemento di scorrimento (52) hanno un andamento divergente verso la parte posteriore dello sci; anche la prima guida (21) e la seconda guida (22) hanno un andamento divergente verso la parte posteriore dello sci (si veda ad esempio fig.6).
Preferibilmente, il puntale di attacco da sci (1) comprende un pressore (70) (figure 1-21) che ? interposto fra lo snodo (5) ed i mezzi elastici (7). Ci? ? vantaggioso perch? il pressore (70) pu? cos? essere progettato per adattarsi, da una parte, alla forma dei mezzi elastici (7) e, dall?altra parte, alla forma dello snodo (5) o di un elemento (per esempio una sfera (10), si veda oltre) portato dallo snodo (5). Ad esempio, il pressore (70) pu? avere una maggiore estensione trasversale rispetto ai mezzi elastici (7) (si vedano ad esempio fig.3A, 9A e 15A) in tutte le configurazioni previste del puntale di attacco da sci (1).
Il puntale di attacco da sci (1) pu? comprendere anche una leva di bloccaggio (40) che ? accoppiata girevolmente alla leva di azionamento (4), per esempio secondo un quarto asse di rotazione (A4) (figura 3 per esempio) che ? parallelo al terzo asse di rotazione (A3). La leva di bloccaggio (40) ? azionabile manualmente fra una posizione di bloccaggio (figure 13-18, 21, 21A, 24, 24A), in cui ? impedito lo sgancio dello scarpone da sci (3) dal puntale di attacco da sci (1), ed una posizione di sbloccaggio (figure 1-12, 19, 20, 22, 23), in cui ? disattiva.
Il puntale di attacco da sci (1) pu? comprendere un coperchio (50 (figure 1A, 1B) che si appoggia alla base e che si incastra tra l?elemento a forcella (60), la prima ganascia (11) in corrispondenza della prima guida (61) e la seconda ganascia (12) in corrispondenza della seconda guida (62), per evitare che neve e/o sporco possano raggiungere lo snodo (5), la sfera (10), la prima sede di pressore (81) e la seconda sede di pressore (82).
In accordo con una prima forma di realizzazione, illustrata nelle figure da 1 a 18, il puntale di attacco da sci (1) comprende anche una sfera (10); la sfera (10) ? interposta fra lo snodo (5) ed il pressore (70); il pressore (70) ? interposto fra la sfera (10) ed i mezzi elastici (7); il pressore (70) comprende una prima sede di pressore (81) (si veda ad esempio fig.3A) che riceve una prima porzione (91) della sfera (10), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione pronta per ricevere lo scarpone da sci (H1) (figure 1-6) in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono distanziati fra loro; il pressore (70) comprende una seconda sede di pressore (82) (si veda ad esempio fig.3A) che ? contigua alla prima sede di pressore (81) e pi? vicina allo sci rispetto alla prima sede di pressore (81) quando la base (2) ? fissata allo sci; la seconda sede di pressore (82) riceve la prima porzione (91) della sfera (10), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione di uso (figure 7-18) in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono ravvicinati fra loro ed inseriti rispettivamente nel primo foro laterale (41) e nel secondo foro laterale (42) dello scarpone da sci (3); lo snodo (5) comprende una sede di snodo (20) (5) che riceve una seconda porzione (92) della sfera (10).
La citata configurazione di uso del puntale di attacco da sci (1) pu? essere: una configurazione di discesa (H2), figure 7-12, in cui lo sciatore pu? sciare in discesa; oppure una configurazione di salita (H3), figure 13-18, in cui lo sciatore pu? sciare in salita.
La sfera (10) pu? essere realizzata in un materiale differente dal materiale in cui sono realizzati lo snodo (5) ed il pressore (70) (per esempio acciaio oppure alluminio se snodo (5) e pressore (70) sono in plastica).
La seconda porzione (92) della sfera (10) pu? essere contrapposta alla prima porzione (91) della sfera (10).
In accordo con una seconda forma di realizzazione, illustrata nelle figure da 19 a 21, la sfera (10) ? assente. Il pressore (70) comprende una prima sede di pressore (81) che riceve una porzione dello snodo (30), quando il puntale di attacco da sci (1) ? nella configurazione pronta per ricevere lo scarpone da sci (H1) in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono distanziati fra loro; il pressore (70) comprende una seconda sede di pressore (82) che ? contigua alla prima sede di pressore (81) e pi? vicina allo sci rispetto alla prima sede di pressore (81) quando la base (2) ? fissata allo sci; la seconda sede di pressore (82) riceve la porzione dello snodo (30), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione di uso in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono ravvicinati fra loro ed inseriti rispettivamente nel primo foro laterale (41) e nel secondo foro laterale (42) dello scarpone da sci (3).
In accordo con una terza forma di realizzazione, illustrata nelle figure da 22 a 24, anche il pressore (70) ? assente ed i mezzi elastici (7) contattano direttamente lo snodo (5).
Segue una descrizione del funzionamento del puntale di attacco da sci (1), in accordo con la prima forma di realizzazione, figure 1-18.
Le figure 1-6 mostrano il puntale di attacco da sci (1) nella configurazione pronta per ricevere lo scarpone da sci (H1), in cui i puntalini sono distanziati fra di loro (fig.5) per consentire alla punta dello scarpone da sci (3) di inserirsi fra i puntalini stessi e premere sulla leva di azionamento (4). La leva di bloccaggio (40) ? nella posizione di sbloccaggio. Lo snodo (5) ? sollevato. I mezzi elastici (7) premono sul pressore (70): il pressore (70) a sua volta preme, tramite la sfera (10) che ? disposta nella prima sede di pressore (81), contro lo snodo (5), il quale snodo (5) rimane stabilmente in posizione sollevata, si veda ad esempio fig.3.
Per portare il puntale di attacco da sci (1) nella configurazione di discesa (H2) (figure 7-12), la punta dello scarpone da sci (3) deve inserirsi tra i puntalini e premere sulla leva di azionamento (4) con una forza sufficiente ad abbassare lo snodo (5) contro l?azione dei mezzi elastici (7), cos? che i puntalini si inseriscano nei fori laterali della punta dello scarpone da sci (3) (fig.10), agganciando pertanto lo scarpone da sci (3). Si confrontino fra loro le figure 3 e 9: la leva di azionamento (4) ? ruotata in senso orario, e lo snodo (5) si ? abbassato portando la sfera (10) nella seconda sede di pressore (82) del pressore (70). A questo punto ? possibile sciare in discesa. Per portare il puntale di attacco da sci (1) nuovamente nella configurazione pronta a ricevere lo scarpone, la leva di bloccaggio (40) pu? essere progettata in modo che una sua rotazione (in senso anti-orario in fig.9) possa sollecitare la leva di azionamento (4) con una coppia sufficiente che quest?ultima solleva lo snodo (5) contro l?azione dei mezzi elastici (7); in alternativa, ? possibile ovviamente agire direttamente sulla leva di azionamento (4), per esempio con la punta di un bastoncino da sci (non rappresentato).
Per portare il puntale di attacco da sci (1) nella configurazione di salita (H3) (figure 13-18) a partire dalla configurazione di discesa (H2), ? sufficiente portare la leva di bloccaggio (40) nella posizione di bloccaggio. Per portare nuovamente il puntale di attacco da sci (1) nella configurazione di discesa (H2), ? sufficiente portare nuovamente la leva di bloccaggio (40) nella posizione di sbloccaggio.
Le figure 19, 20, 21 mostrano una seconda forma di realizzazione del puntale di attacco da sci (1) rispettivamente nella configurazione pronta a ricevere lo scarpone da sci (3), nella configurazione di discesa (H2) e nella configurazione di salita (H3). La seconda forma di realizzazione differisce dalla prima forma di realizzazione per il solo fatto che la sfera (10) ? assente, per cui lo snodo (5) contatta direttamente il pressore (70); il funzionamento rimane sostanzialmente invariato rispetto alla prima forma di realizzazione.
Le figure 22, 23, 24 mostrano una terza forma di realizzazione del puntale di attacco da sci (1) rispettivamente nella configurazione pronta a ricevere lo scarpone da sci (3), nella configurazione di discesa (H2) e nella configurazione di salita (H3). La terza forma di realizzazione differisce dalla prima forma di realizzazione per il fatto che sfera (10) e pressore (70) sono assenti, per cui lo snodo (5) contatta direttamente i mezzi elastici (7); il funzionamento rimane sostanzialmente invariato rispetto alla prima forma di realizzazione.
Si intende che quanto sopra ? stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell'ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come nel seguito rivendicata.
Claims (8)
1) Puntale di attacco da sci (1) per sci alpinismo, comprendente:
una base (2) fissabile ad uno sci;
una prima ganascia (11) che si accoppia girevolmente con la base (2) rispetto ad un primo asse di rotazione (A1), e che ? provvista di una prima guida (21) che si sviluppa in una prima direzione obliqua (B1) rispetto al primo asse di rotazione (A1);
una seconda ganascia (12) che si accoppia girevolmente con la base (2) rispetto ad un secondo asse di rotazione (A2) e che ? provvista di una seconda guida (22) che si sviluppa in una seconda direzione obliqua (B2) rispetto al secondo asse di rotazione (A2);
un primo puntalino (31) che ? portato dalla prima ganascia (11) per inserirsi in un primo foro laterale (41) ricavato nella punta di uno scarpone da sci (3); un secondo puntalino (32) che ? portato dalla seconda ganascia (12) per inserirsi in un secondo foro laterale (42) ricavato nella punta dello scarpone da sci (3);
una leva di azionamento (4) che ? accoppiata girevolmente alla base (2); uno snodo (5) che ? azionabile dalla leva di azionamento (4), che comprende un primo elemento di scorrimento (51) che si accoppia scorrevolmente con la prima guida (21) e che comprende un secondo elemento di scorrimento (52) che si accoppia scorrevolmente con la seconda guida (22), cos? che l?azionamento della leva di azionamento (4) determini, tramite lo snodo (5), la rotazione della prima ganascia (11) e della seconda ganascia (12); mezzi elastici (7) che sono disposti per spingere lo snodo (5) ad incunearsi contro la prima ganascia (11) e la seconda ganascia (12);
caratterizzato dal fatto che:
comprende un alloggiamento (6) portato dalla base (2);
i mezzi elastici (7) sono disposti nell?alloggiamento (6).
2) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con la rivendicazione precedente, comprendente mezzi di regolazione della precarica (9) dei mezzi elastici (7).
3) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con la rivendicazione precedente, in cui i mezzi di regolazione della precarica (9) dei mezzi elastici (7) sono portati dalla base (2).
4) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui l?alloggiamento (6) ? interposto fra la prima ganascia (11) e la seconda ganascia (12), da una parte, e la parte posteriore dello sci, dall?altra parte, quando la base (2) ? fissata allo sci.
5) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con la rivendicazione precedente, in cui: il primo elemento di scorrimento (51) ed il secondo elemento di scorrimento (52) hanno un andamento divergente verso la parte posteriore dello sci; la prima guida (21) e la seconda guida (22) hanno un andamento divergente verso la parte posteriore dello sci.
6) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui: comprende un pressore (70); il pressore (70) ? interposto fra lo snodo (5) ed i mezzi elastici (7).
7) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con la rivendicazione precedente, in cui: comprende una sfera (10); la sfera (10) ? interposta fra lo snodo (5) ed il pressore (70); il pressore (70) ? interposto fra la sfera (10) ed i mezzi elastici (7); il pressore (70) comprende una prima sede di pressore (81) che riceve una prima porzione (91) della sfera (10), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione pronta per ricevere lo scarpone da sci (H1) in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono distanziati fra loro; il pressore (70) comprende una seconda sede di pressore (82) che ? contigua alla prima sede di pressore (81) e pi? vicina allo sci rispetto alla prima sede di pressore (81) quando la base (2) ? fissata allo sci; la seconda sede di pressore (82) riceve la prima porzione (91) della sfera (10), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione di uso in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono ravvicinati fra loro ed inseriti rispettivamente nel primo foro laterale (41) e nel secondo foro laterale (42) dello scarpone da sci (3); lo snodo (5) comprende una sede di snodo (20) (5) che riceve una seconda porzione (92) della sfera (10).
8) Puntale di attacco da sci (1) in accordo con la rivendicazione 6, in cui: il pressore (70) comprende una prima sede di pressore (81) che riceve una porzione dello snodo (30), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione pronta per ricevere lo scarpone da sci (H1) in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono distanziati fra loro; il pressore (70) comprende una seconda sede di pressore (82) che ? contigua alla prima sede di pressore (81) e pi? vicina allo sci rispetto alla prima sede di pressore (81) quando la base (2) ? fissata allo sci; la seconda sede di pressore (82) riceve la porzione dello snodo (30), quando il puntale di attacco da sci (1) ? in una configurazione di uso in cui il primo puntalino (31) ed il secondo puntalino (32) sono ravvicinati fra loro ed inseriti rispettivamente nel primo foro laterale (41) e nel secondo foro laterale (42) dello scarpone da sci (3).
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