IT201800009551A1 - Dispositivo per la movimentazione di elementi di contenimento di prodotti per un mobile d'angolo - Google Patents

Dispositivo per la movimentazione di elementi di contenimento di prodotti per un mobile d'angolo Download PDF

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IT201800009551A1
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IT102018000009551A
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Francesco Bonin
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Vibo Spa
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Description

“DISPOSITIVO PER LA MOVIMENTAZIONE DI ELEMENTI DI
CONTENIMENTO DI PRODOTTI PER UN MOBILE D’ANGOLO”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un dispositivo associabile ad un mobile d’angolo allo scopo di supportare e movimentare degli elementi per il contenimento di prodotti, quali cesti o cassetti o similari, relativamente all’apertura decentrata di accesso in tale mobile d’angolo.
STATO DELLA TECNICA
Con riferimento al settore dell’arredamento, in particolare a quello inerente ai mobili da cucina, è noto l’impiego di dispositivi meccanici articolati per consentire lo spostamento reversibile di cesti per il contenimento di prodotti dall’interno del mobile all’esterno dello stesso, e viceversa.
In particolare, tali dispositivi meccanici trovano impiego all’interno di mobili d’angolo che, come noto, presentano un’apertura decentrata per l’ingresso all’interno del mobile stesso. Di fatto, in un simile mobile un angolo non risulta direttamente accessibile. Tali dispositivi meccanici possono comprendere una coppia di cesti di contenimento, allineati tra loro orizzontalmente all’interno del mobile, e movimentabili lungo un piano orizzontale. I due cesti sono operativamente collegati tra loro, in modo che un primo cesto può essere movimentato in estrazione all’esterno del mobile d’angolo, attraverso l’apertura decentrata, e causare, durante la sua fuoriuscita, la traslazione di un secondo cesto di contenimento in avvicinamento all’apertura decentrata, in modo da affacciarsi alla stessa, risultando così accessibile.
Il primo cesto è collegato alla struttura del mobile, ed in particolare ad una parete verticale in prossimità dell’apertura decentrata, tramite una singola guida lineare che ne permette la traslazione in uscita o in entrata relativamente al mobile. La guida lineare, a sua volta, è collegata tramite una cerniera alla parete del mobile, in modo tale da consentire la rotazione della guida stessa, e del cesto ad essa associato, intorno ad un asse di rotazione verticale.
A seguito della rotazione della guida si determina la movimentazione del secondo cesto associato al primo.
A tale proposito, si osserva che per consentire l’avvicinamento del secondo cesto in prossimità dell’apertura decentrata, è necessario estrarre il primo cesto facendolo traslare in uscita dal mobile e, quindi, ruotare il primo cesto in allontanamento dall’apertura decentrata, richiamando il secondo cesto che, come detto, è operativamente collegato al primo.
Il primo cesto ed il secondo cesto sono collegati reciprocamente tramite un sistema articolato di bracci configurati per determinare la traslazione del secondo cesto a seguito della rotazione del primo cesto posizionato all’esterno del mobile d’angolo. Tale dispositivo di movimentazione, sebbene permetta di movimentare sia il primo cesto che il secondo cesto tra una posizione iniziale, in cui entrambi risultano posizionati all’interno del mobile d’angolo, ed una seconda posizione in cui entrambi i cesti risultano accessibili, presenta una elevata complessità strutturale.
Il dispositivo di movimentazione, infatti, prevede l’utilizzo di una singola guida associata al primo cesto, in prossimità di un suo fianco, la quale a sua volta deve essere collegata tramite una cerniera al mobile d’angolo.
Di fatto, il primo cesto è supportato solamente da un lato, risultando quindi collegato in modo sbilanciato al mobile. Il lato opposto a quello di collegamento della prima guida risulta infatti a sbalzo, richiedendo quindi l’impiego di una guida di notevole robustezza per supportare il peso dei prodotti posti all’interno del cesto e garantire comunque una movimentazione fluida del cesto stesso priva di inceppamenti.
Si avverte nel settore l’esigenza di disporre di un dispositivo per la movimentazione di una coppia di cesti relativamente ad un vano interno di un mobile d’angolo, che sia di pratico impiego ed efficiente, nell’ambito di una soluzione strutturalmente più semplice rispetto a quella appartenente alla tecnica nota sopra descritta.
Si avverte inoltre l’esigenza di disporre di un dispositivo per la movimentazione di una coppia di cesti, affiancati orizzontalmente tra loro, che sia utilizzabile sia in un mobile d’angolo che presenta un’apertura decentrata in corrispondenza di una porzione destra del mobile o alternativamente in corrispondenza di una porzione sinistra del mobile d’angolo, nell’ambito di una soluzione di impiego flessibile.
Oggigiorno, infatti, deve essere realizzata una versione sinistra e una versione destra dei componenti costituenti il dispositivo di movimentazione, in funzione della posizione relativa dell’apertura decentrata rispetto al mobile d’angolo, determinando un incremento dei costi di produzione del dispositivo stesso, oltre a richiedere al costruttore lo stoccaggio in magazzino di un elevato numero di componenti.
Tale necessità causa, inevitabilmente, un aggravio dei costi di produzione dei summenzionati dispositivi di movimentazione.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Scopo principale quindi della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica relativo a un dispositivo per la movimentazione di una coppia di elementi di supporto e contenimento di prodotti, configurati come cesti o cassetti, affiancati tra loro all’interno di un mobile d’angolo.
Nell’ambito di tale compito costituisce uno scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo per la movimentazione di elementi di supporto e contenimento di prodotti per mobile d’angolo che sia di pratico e agevole impiego, nell’ambito di una soluzione efficiente da un punto di vista meccanico.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo per la movimentazione di elementi di supporto e contenimento di prodotti per mobile d’angolo che presenti una struttura semplificata, con un numero ridotto di componenti rispetto alle soluzioni di tipo tradizionale.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo per la movimentazione di una coppia di elementi di supporto e contenimento che sia utilizzabile in un mobile d’angolo dotato di una apertura decentrata, indipendentemente dalla posizione relativa di tale apertura rispetto al mobile stesso. Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo per la movimentazione e il supporto di una coppia di elementi di contenimento per mobile d’angolo che permetta di sfruttare in modo ottimale il volume libero all’interno del mobile stesso.
Secondo un aspetto della presente invenzione si fornisce un dispositivo per il supporto e la movimentazione di almeno una coppia di elementi di contenimento di prodotti secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme preferite e vantaggiose dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di esecuzione preferita, non esclusiva, di un dispositivo per il supporto e la movimentazione di almeno una coppia di elementi di contenimento quali cesti o cassetti, illustrata a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista prospettica frontale di un mobile comprendente un dispositivo di supporto e movimentazione di elementi di contenimento secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista prospettica posteriore di un mobile comprendente un dispositivo di supporto e movimentazione secondo la presente invenzione;
le figure da 3 a 5 sono viste prospettiche frontali di un mobile comprendente un dispositivo di supporto e movimentazione secondo la presente invenzione, in cui il dispositivo è illustrato in varie posizioni operative;
la figura 6 è una vista prospettica inferiore di dettaglio di una ulteriore versione del dispositivo di supporto e contenimento secondo la presente invenzione;
la figura 7 è una vista prospettica inferiore di dettaglio del dispositivo di supporto e contenimento di cui a figura 6;
le figure da 8 a 13 illustrano schematicamente dal basso il dispositivo di supporto e contenimento di cui a figura 6 in varie posizioni operative;
le figure 14 e 15 illustrano una ulteriore versione del dispositivo di supporto e contenimento secondo la presente invenzione.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
Con riferimento alle figure allegate, un dispositivo per il supporto e la movimentazione di almeno una coppia di elementi di contenimento, quali cesti o cassetti, è indicato complessivamente con 1.
Il dispositivo per il supporto e la movimentazione 1, di seguito indicato come dispositivo di movimentazione 1 per brevità, è associabile all’interno di un mobile d’angolo 2 del tipo descritto in precedenza in relazione allo stato nella tecnica.
Un mobile d’angolo 2 comprendente un dispositivo di movimentazione 1 installato al suo interno forma pure oggetto della presente invenzione.
Nelle allegate figure, il mobile d’angolo 2, qualora illustrato, è rappresentato in trasparenza tramite una linea a tratto discontinuo per favorire una maggiore comprensione del dispositivo di movimentazione 1 installato al suo interno.
A titolo esemplificativo, il mobile d’angolo 2 può presentare una coppia di pareti laterali 3 contrapposte tra loro, una parete, in uso, frontale 4 ed una parete, in uso, posteriore 5, che si ergono da un basamento 6 e sono delimitate superiormente da una parete superiore orizzontale 7, che definiscono un vano interno al mobile d’angolo 2 stesso in cui è installabile il dispositivo di movimentazione 1.
Il mobile d’angolo 2 presenta un’apertura decentrata 8 realizzata lungo la parete frontale 4.
L’apertura decentrata 8 individua un piano verticale di accesso all’interno del mobile d’angolo 2. In corrispondenza dell’apertura decentrata 8 può essere associato mobile uno sportello 9 per la chiusura selettiva della stessa.
Nella descrizione che segue si farà riferimento, a titolo esemplificativo ma non limitativo, ad un mobile d’angolo 2 che presenta un’apertura decentrata in corrispondenza della porzione sinistra della parete frontale 4.
Si intende che il dispositivo di movimentazione 1 può essere parimenti utilizzato nel caso in cui l’apertura decentrata sia realizzata in corrispondenza della porzione destra della parete frontale 4, senza richiedere l’impiego di ulteriori o differenti componenti rispetto a quelli descritti in relazione all’installazione del dispositivo di movimentazione 1 in un mobile d’angolo che presenta un’apertura decentrata a sinistra, come sarà meglio descritto nel prosieguo.
Il dispositivo di movimentazione 1 comprende almeno un telaio 10 per il supporto di almeno un primo elemento di contenimento 11 e di almeno un secondo elemento di contenimento 12.
L’almeno un primo elemento di contenimento 11 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 sono associati lungo il telaio 10 affiancati reciprocamente in direzione orizzontale.
L’almeno un primo elemento di contenimento 11 è suscettibile di passare, in modo reversibile, tra una posizione arretrata, in cui è completamente all’interno del mobile d’angolo 2, e una posizione estratta, nella quale è posto completamente all’esterno del mobile d’angolo 2 frontalmente all’apertura decentrata 8.
L’almeno un secondo elemento di contenimento 12, invece, è suscettibile di passare in modo reversibile tra una prima posizione, in cui è posto in allontanamento dall’apertura decentrata 8, e una seconda posizione di accesso, in cui è posto in prossimità dell’apertura decentrata 8, affacciandosi alla stessa e risultando così facilmente accessibile.
Nelle allegate figure, l’almeno un primo elemento di contenimento 11 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 sono raffigurati come dei cassetti pur intendendo che i medesimi possono essere dei cesti o dei ripiani a griglia o elementi equivalenti per il supporto ed il contenimento di prodotti senza limitazione alcuna. A titolo esemplificativo, gli stessi possono essere configurati per il supporto di articoli allungati quali bottiglie o similari, o di stoviglie o di articoli di qualsiasi forma.
Il telaio 10 può comprendere una coppia di staffe o colonne laterali 13 atte a supportare almeno una traversa orizzontale 14.
Il telaio 10 è associabile all’interno del mobile d’angolo 2, tramite mezzi di collegamento di tipo rimovibile, quali viti o similari o tramite un collegamento di tipo permanente senza limitazione alcuna, allo scopo di fornire un supporto stabile e di agevole installazione per l’almeno un primo elemento di contenimento 11 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
Con riferimento alle figure allegate da 1 a 5, il telaio 10 può comprendere almeno una traversa orizzontale 14 per il supporto di un primo elemento di contenimento 11 e di un corrispondente secondo elemento di contenimento 12.
Conformemente ad una ulteriore versione della presente invenzione, il telaio 10 può comprendere una coppia di traverse orizzontali 14, impilate in posizione distanziata tra loro, allo scopo di fornire un primo supporto per un primo elemento di contenimento 11 ed un secondo elemento di contenimento 12 ed un secondo supporto per un secondo elemento di contenimento 11 ed un corrispondente secondo elemento di contenimento 12, posizionato ad una quota superiore.
Secondo una ulteriore versione della presente invenzione, non illustrata nelle allegate figure, il dispositivo di movimentazione 1 può comprendere un primo telaio 10, collegabile all’interno del mobile d’angolo 2, comprendente una singola traversa orizzontale 14, per il supporto di un primo elemento di contenimento 11 e di un secondo elemento di contenimento 12, ed un secondo telaio 10 configurato analogamente al primo, per il supporto di un ulteriore primo elemento di contenimento 11 e di un ulteriore secondo elemento di contenimento 12 superiormente al primo telaio 10.
Secondo una versione della presente invenzione, non illustrata nelle allegate figure, in luogo di uno sportello 9 collegato ruotabile al mobile d’angolo 2, può essere presente un pannello frontale collegato all’almeno un primo elemento di contenimento 11 per tamponare o liberare l’apertura decentrata 8 in funzione della movimentazione dell’almeno un elemento di contenimento 11 stesso.
A tale proposito, si osserva che nel caso in cui sia presente una pluralità di primi elementi di contenimento 11 operativamente collegati all’interno del mobile d’angolo 2 in posizione tra loro sovrapposta, il dispositivo di movimentazione 1 potrebbe comprendere singoli pannelli frontali, ciascuno collegato ad un rispettivo primo elemento di contenimento 11 per le medesime finalità precedentemente descritte.
Il dispositivo di movimentazione 1 comprende primi mezzi di guida 15, per guidare la movimentazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 lungo una prima direzione di azionamento 16.
In particolare, i primi mezzi di guida 15 sono configurati per la traslazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 lungo la prima direzione di azionamento 16. La prima direzione di azionamento 16 è perpendicolare all’almeno una traversa orizzontale 14 del telaio 10.
Di fatto, i primi mezzi di guida 15 individuano la prima direzione di azionamento 16, guidando la traslazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11, relativamente all’apertura decentrata 8, in modo reversibile tra una posizione interna al mobile d’angolo 2 (si vedano figure 1 e 2) ed una posizione esterna in cui l’almeno un elemento di contenimento 11 stesso è posto completamente all’esterno del mobile d’angolo 2 (si veda figura 4).
I primi mezzi di guida 15 sono configurati per consentire esclusivamente la traslazione dell’almeno un elemento di contenimento 11 lungo la prima direzione di azionamento 16, impedendo qualsiasi rotazione dell’almeno un elemento di contenimento 15 relativamente al mobile d’angolo 2.
I primi mezzi di guida 15 sono operativamente collegati al telaio 10 in modo da consentire la movimentazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 esclusivamente lungo la prima direzione di azionamento 16.
I primi mezzi di guida 15 possono comprendere una porzione fissa associata a porzioni interne del mobile d’angolo 2 o al telaio 10, non illustrata in dettaglio nelle allegate figure, ed almeno una porzione mobile collegata all’almeno un primo elemento di contenimento 11.
La porzione fissa e la porzione mobile dei primi mezzi di guida 15 sono scorrevolmente collegate tra loro tramite l’interposizione di appositi mezzi di rotolamento secondo modalità note nel settore.
Con riferimento ad una forma di realizzazione preferita, illustrata nelle allegate figure, i primi mezzi di guida 15 comprendono due guide lineari allungabili 17, di tipo noto nel settore, ciascuna posta in corrispondenza di un fianco laterale dell’almeno un primo elemento di contenimento 11.
Secondo una versione della presente invenzione, le guide lineari allungabili 17 possono essere del tipo a tre elementi scorrevolmente associati tra loro per ottenere una estensione a doppio sviluppo, secondo modalità note alla persona esperta del settore. I primi mezzi di guida 15 permettono di supportare saldamente l’almeno un primo l’elemento di contenimento 11 da entrambi i lati, e di consentirne azionamento fluido e scorrevole, privo di inceppamenti, lungo la prima direzione 16, superando così un inconveniente che affligge le soluzioni di tipo tradizionale che prevedono il supporto a sbalzo dell’almeno un elemento di contenimento 11.
Si intende che i primi mezzi di guida 15 in luogo di una coppia di guide lineari 17, potrebbero comprendere una singola guida lineare 17 allungabile, non illustrata nelle allegate figure, posizionata inferiormente all’almeno un primo elemento di contenimento 11, in posizione centrale, per garantire comunque una soluzione stabile e dall’azionamento fluido, privo di inceppamenti.
Come detto, i primi mezzi di guida 15 possono comprendere almeno una guida lineare 17 di tipo tradizionale allungabile che, pertanto, non sarà descritta in maggior dettaglio.
Il dispositivo di movimentazione 1 comprende secondi mezzi di guida 18, per la guida e la movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo una seconda direzione di azionamento 19, perpendicolare alla prima direzione di azionamento 16.
Di fatto, i secondi mezzi di guida 18 definiscono un collegamento scorrevole tra l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 e il telaio 10.
Più precisamente, i secondi mezzi di guida 18 definiscono il collegamento dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 all’almeno una traversa orizzontale 14 del telaio 10.
L’almeno una traversa orizzontale 14 individua, quindi, la seconda direzione di azionamento 19.
I secondi mezzi di guida 18 collegano e guidano l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo il telaio 10, permettendo uno scorrimento tra una posizione interna al mobile d’angolo 2, in allontanamento dall’apertura decentrata 8, ed una posizione di utilizzo, in cui l’almeno un secondo elemento 12 si affaccia in corrispondenza dell’apertura decentrata 8, risultando facilmente accessibile.
Si osserva che la movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo la seconda direzione di azionamento 19 può avvenire solamente successivamente all’estrazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 che, di fatto, libera all’interno del mobile d’angolo 2 lo spazio di manovra necessario alla movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 stesso.
Secondo una forma di realizzazione preferita, illustrata nelle allegate figure, i secondi mezzi di guida 18 possono comprendere dei mezzi volventi 20 operativamente collegati ad una porzione posteriore dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
A titolo esemplificativo, i mezzi volventi 20 possono protendersi posteriormente dall’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
I mezzi volventi 20 possono essere configurati come delle rotelle o dei pattini a strisciamento o similari senza limitazione alcuna.
L’almeno una traversa 14 può comprendere almeno una prima porzione sagomata o binario 21 impegnabile dai mezzi volventi 20.
Secondo una versione della presente invenzione, il primo binario 21 può essere realizzato nella porzione superiore della traversa 14, è presentare almeno una superficie lungo cui i mezzi volventi 20 sono posti in riscontro scorrevolmente.
La traversa 14 può inoltre comprendere una seconda porzione sagomata o binario 22 realizzata inferiormente, in posizione distale rispetto al primo binario 21.
Il secondo binario 22, analogamente al primo binario 21, è impegnabile scorrevolmente dai mezzi volventi 20.
La presenza del primo binario 21 e del secondo binario 22 lungo l’almeno una traversa 14, entrambi impegnabili dai mezzi volventi 20, permette di ottenere un collegamento saldo e stabile dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 al telaio 10, oltre ad assicurare un azionamento scorrevole fluido e privo di inceppamenti.
Di seguito si riporta una sintetica descrizione del funzionamento del dispositivo di movimentazione 1.
Con l’almeno un primo elemento di contenimento 11 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 posti entrambi all’interno del mobile d’angolo 2, affiancati reciprocamente in direzione orizzontale, si libera l’apertura decentrata 8 aprendo l’eventuale sportello 9, qualora presente (si veda figura 1).
Quindi, si afferra frontalmente l’almeno un primo elemento di contenimento 11 e si esercita una trazione sullo stesso azionandolo in movimento lungo la prima direzione di azionamento 16, fino a portarlo all’esterno del mobile d’angolo 2, attraverso l’apertura decentrata 8 (si veda figura 3).
Con l’almeno un primo elemento di contenimento 11 in posizione completamente estratta dal mobile d’angolo 2 (si veda figura 4), si afferra l’almeno un secondo elemento di contenimento 12, in corrispondenza di una sua porzione laterale, e si trascina il medesimo lungo la seconda direzione di azionamento 19 fino a portarlo in prossimità dell’apertura decentrata 8. Si prosegue poi continuando a trascinare l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 fino a portarlo in una posizione di fine corsa, nella quale il medesimo si affaccia attraverso l’apertura decentrata 8, risultando facilmente accessibile (si veda figura 5).
Per riposizionare entrambi gli elementi di contenimento 11 e 12 all’interno del mobile d’angolo 2 si procede in modo inverso, spingendo l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo la seconda direzione 19, allontanandolo dall’apertura decentrata 8, liberando lo spazio di manovra per l’almeno un primo elemento di contenimento 11 e, quindi, spingendo quest’ultimo all’interno del mobile d’angolo 2 lungo la prima direzione di azionamento 16.
Il dispositivo di movimentazione 1 così configurato presenta una struttura semplice, comprendente un numero limitato di componenti, in grado di superare gli inconvenienti evidenziati in relazione allo stato della tecnica.
Contrariamente alle soluzioni note, infatti, l’almeno un primo elemento di contenimento 11 risulta supportato in modo stabile, da ambo i lati o centralmente, a differenza delle soluzioni tradizionali che prevedono il supporto a sbalzo di tale componente.
Il dispositivo di movimentazione 1 secondo la presente invenzione fornisce quindi un azionamento fluido dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 e dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12, privo di inceppamenti, nell’ambito di una soluzione di facile ed agevole impiego.
Gli elementi di contenimento 11 e 12 sono entrambi movimentabili in modo agevole, richiedendo un numero limitato di manovre per renderli accessibili o riposizionarli all’interno del mobile d’angolo 2.
Come detto, il dispositivo di movimentazione 1 può comprendere un telaio 10 dotato di una prima traversa orizzontale 14 e di una seconda traversa orizzontale 14, sovrapposte e distanziate tra loro per il supporto di rispettivi primi elementi di contenimento 11 e di secondi elementi di contenimento 12 o, alternativamente, un primo telaio 10 ed un secondo telaio 10 in posizione tra loro sovrapposta e distanziata. Secondo tale versione, il dispositivo di movimentazione 1 può comprendere almeno un’asta verticale 23, associabile al mobile d’angolo 2 e più precisamente al basamento 6 e/o all’interno della parete frontale 4, in corrispondenza dell’apertura decentrata 8. L’asta verticale 23 fornisce un elemento di supporto dei primi mezzi di guida 15 della fila superiore dei primi e secondi elementi di contenimento 11 e 12, da lato opposto rispetto alla parete laterale 3 del mobile d’angolo in prossimità della quale sono installati i primi elementi di contenimento 11 (si vedano figure 1 e 2).
Di fatto, un dispositivo di movimentazione 1 così configurato presenta una struttura di supporto per i primi elementi di contenimento 11 e i secondi elementi di contenimento 12 sostanzialmente a castello, per il supporto stabile della fila superiore di primi e secondi elementi di contenimento 11 e 12 e della fila inferiore di primi e secondi elementi di contenimento 11 e 12.
Secondo una ulteriore versione della presente invenzione, illustrata nelle allegate figure da 6 a 13, il dispositivo di movimentazione 1 può ulteriormente comprendere un dispositivo di azionamento, indicato complessivamente con 24, per collegare reciprocamente l’almeno un primo elemento di contenimento 11 all’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
Il dispositivo di azionamento 24 è configurato per determinare la movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 a seguito dello spostamento dell’almeno un primo elemento di contenimento 11.
Più precisamente, a seguito dello spostamento dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 dalla posizione arretrata all’interno del mobile d’angolo 2 (si veda figura 8) alla posizione estratta frontalmente dal mobile d’angolo 2 (si veda figura 13) il dispositivo di azionamento 24 determina un conseguente spostamento dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 dalla posizione in allontanamento dall’apertura decentrata 8 (si veda figura 8) ad una posizione estratta frontalmente dal mobile d’angolo 2 (si veda figura 13).
Il dispositivo di azionamento 24 comprende un sistema di leve articolate, perni, mezzi di guida e relativi mezzi di riscontro atti ad interagire tra loro per ottenere, in modo reversibile, il trascinamento dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 in conseguenza dello spostamento dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 dalla posizione arretrata alla posizione estratta, e viceversa.
Il dispositivo di movimentazione 1 comprende terzi mezzi di guida 25 operativamente collegati all’almeno un secondo elemento di contenimento 12 e al telaio 10 per consentire la movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo la prima direzione di azionamento 16 (si veda ad esempio figura 6).
I terzi mezzi di guida 25 possono essere associati ai fianchi opposti dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
I terzi mezzi di guida 25 comprendono delle guide estensibili che presentano delle porzioni fisse 26, collegate ai secondi mezzi di guida 18, e rispettive porzioni mobili 27 collegate ai fianchi opposti dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12. Più in dettaglio, le porzioni mobili 27 sono scorrevolmente associate alle porzioni fisse 26 tramite l’interposizione di mezzi di rotolamento, secondo modalità note nel settore, non illustrati in dettaglio nelle allegate figure.
Pertanto, l’almeno un elemento di contenimento 12 per effetto dei secondi mezzi di guida 18 può traslare lungo la seconda direzione di azionamento 19, come descritto in precedenza e, per effetto dei terzi mezzi di guida 25, lungo la prima direzione di azionamento 16.
In particolare, i terzi mezzi di guida 25 permettono l’estrazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 posto in affaccio sull’apertura decentrata 8. Si intende che l’almeno un secondo elemento di contenimento 12, parimenti all’almeno un primo elemento di contenimento 11, presenta dimensioni tali da poter essere azionato in estrazione frontale dal mobile d’angolo 2 attraverso l’apertura decentrata 8 senza interferire con la medesima.
Il dispositivo di azionamento 24 comprende un sistema di leve articolate C che collegano operativamente tra loro l’almeno un primo elemento di contenimento 11, l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 e i terzi mezzi di guida 25.
Il sistema di leve articolate C è posizionato inferiormente all’almeno un primo elemento di contenimento 11, all’almeno un secondo elemento di contenimento 12 e ai terzi mezzi di guida 25, in modo tale da non interferire con la loro movimentazione o l’accesso all’interno degli elementi di contenimento 11, 12 stessi.
Più in dettaglio, il sistema di leve articolate C comprende una prima leva 28, una seconda leva 29 ed una terza leva 30 incernierate tra loro a definire un sistema articolato a compasso.
La prima leva 28 presenta una prima estremità 28’ incernierata all’almeno un primo elemento di contenimento 11 ed una seconda estremità 28’’ opposta incernierata alla seconda leva 29.
Più in dettaglio, si osserva che la prima estremità 28’ può essere collegata al primo elemento di contenimento 11 in corrispondenza di un primo punto di collegamento 31. Secondo una versione della presente invenzione, l’almeno un punto di collegamento 31 è previsto, in uso, nella porzione posteriore dell’almeno un primo elemento di contenimento 11. A titolo esemplificativo, in corrispondenza della porzione in uso posteriore dell’almeno un elemento di contenimento 11 può protendersi a sbalzo una staffa 32 recante una sede 33 impegnabile da un perno o similare associabile alla prima estremità 28’ in modo da definire il punto di collegamento 31 tra la prima leva 28 e l’almeno un elemento di contenimento 11 stesso (si vedano figure 6 e da 8 a 13).
La prima leva 28 può ruotare intorno ad un primo asse di rotazione 34, individuato in corrispondenza del primo punto di collegamento 31, ed intorno ad un secondo asse di rotazione 35, in corrispondenza del collegamento della medesima con la seconda leva 29.
La seconda leva 29 collega i terzi mezzi di guida 25 alla prima leva 28 e alla terza leva 30 come meglio descritto di seguito.
Più in dettaglio, la seconda leva 29 presenta una prima estremità 29’ incernierata inferiormente ai terzi mezzi di guida 25 ed una seconda estremità opposta 29’’ incernierata alla terza leva 30. Inoltre, la seconda leva 29 è collegata alla seconda estremità 28’’ della prima leva 28.
La seconda leva 29 può di fatto ruotare intorno ad un terzo asse di rotazione 36, in corrispondenza del collegamento tra la prima estremità 29’ della seconda leva 29 stessa e i terzi mezzi di guida 25.
La seconda leva 29, inoltre, può ruotare intorno ad un quarto asse di rotazione 37, in corrispondenza del collegamento tra la seconda estremità 29’’ della seconda leva 29 stessa e la terza leva 30.
Si osserva inoltre che la seconda leva 29 e la prima leva 28 possono ruotare intorno al secondo asse di rotazione 35 individuato in corrispondenza del collegamento a cerniera tra la prima leva 28 e la seconda leva 29.
Infine, la terza leva 30 presenta una prima estremità 30’ collegata rotante alla seconda estremità 29’’ della seconda leva 29 ed una seconda estremità 30’’, opposta alla prima, collegata inferiormente all’almeno un secondo elemento di contenimento 12, tramite un collegamento rotante.
La terza leva 30 può ruotare intorno al quarto asse di rotazione 37, in corrispondenza del collegamento tra la terza leva 30 e la seconda leva 29, ed intorno ad un quinto asse di rotazione 38, in corrispondenza del collegamento con l’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
Nel sistema articolato C, il primo asse di rotazione 34, il secondo asse di rotazione 35, il terzo asse di rotazione 36, il quarto asse di rotazione 37 ed il quinto asse di rotazione 38 sono allineati parallelamente tra loro, indipendentemente dalla posizione assunta dall’almeno un primo elemento di contenimento 11 relativamente all’almeno un secondo elemento di contenimento 12, al fine di assicurare un movimento delle leve comprese in tale sistema fluido e privo di inceppamenti.
Si osserva inoltre che il primo asse 34 può traslare lungo la prima direzione di avanzamento 16 a seguito della movimentazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11.
Analogamente, il quinto asse di rotazione 38, essendo collegato al secondo elemento di contenimento 12 può traslare lungo la prima direzione di azionamento 16 o lungo la seconda direzione di azionamento 19 in funzione della movimentazione del secondo elemento di contenimento 12 stesso.
La lunghezza e la conformazione delle singole leve 28, 29 e 30 e il posizionamento dei relativi punti collegamento determinano la legge di moto per la movimentazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 lungo la prima direzione di azionamento 16 e l’azionamento condotto dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 inizialmente lungo la seconda direzione di azionamento 19 e successivamente lungo la prima direzione di azionamento 16.
Si osserva che secondo la forma di realizzazione illustrata nelle allegate figure da 8 a 13, la prima leva 28 può presentare almeno una porzione conformata curvilinea, mentre la seconda leva 29 e la terza leva 30 possono essere conformate lineari. Si intende che sono possibili ulteriori forme di realizzazione in cui le singole leve 28, 29 e 30 sono configurate in modo differente in funzione di specifiche esigenze di impiego. Come detto, il sistema di leve articolate C determina lo spostamento dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 in funzione della posizione assunta dal primo elemento di contenimento 11 relativamente al mobile d’angolo 2.
Il dispositivo di azionamento 24 può comprendere un sistema a camma indicato complessivamente con 39 per guidare l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo un percorso prestabilito.
In particolare, il sistema a camma 39 comprende un percorso di camma 40 associabile fisso al telaio 10 o all’interno del mobile d’angolo 2 ed un segui-camma 41 vincolato inferiormente all’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
Il sistema a camma 39 definisce il percorso lungo cui viene movimentato l’almeno un secondo elemento di contenimento 12. Tale percorso si sviluppa lungo la seconda direzione di azionamento 19 e la prima direzione di azionamento 16.
A tale proposito, si evidenzia che il percorso di camma 40 comprende un primo tratto lineare 42, che si sviluppa allineato lungo la seconda direzione di azionamento 19, ed un secondo tratto lineare 43, che si sviluppa allineato lungo la prima direzione di azionamento 16.
Il primo tratto lineare 42 ed il secondo tratto lineare 43 sono collegati tra di loro tramite un raccordo curvo per consentire un azionamento fluido e privo di punti di discontinuità, in modo da evitare bruschi arresti e scuotimenti dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 durante la sua movimentazione (si vedano ad esempio figure da 7 a 9).
Il sistema a camma 39 costituisce un sistema a vincoli completi atto a guidare il seguicamma 41 lungo il percorso di camma 40 durante la traslazione reversibile dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 dalla posizione retratta a quella estratta e viceversa.
Secondo una forma di realizzazione, il percorso di camma 40 è configurato come un elemento a barra 44, a forma di “L”, al quale è associato il segui-camma 41.
Di fatto, il sistema a camma 39 impedisce la rotazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 durante la sua movimentazione tra la posizione interna al mobile d’angolo 2, in allontanamento dall’apertura decentrata 8, e la posizione estratta frontalmente dal mobile d’angolo 2 e viceversa.
Si descrive, in sintesi, il funzionamento di un dispositivo di movimentazione 1 comprendente un dispositivo di azionamento 24 sopra descritto, riferendosi alle allegate figure da 8 a 13.
Nelle allegate figure da 8 a 13 il dispositivo di movimentazione 1 è illustrato dal basso e l’ingombro in pianta del mobile d’angolo 2 unitamente alla sezione della parete frontale 4 sono schematizzati con una linea a tratto discontinuo.
Inizialmente, l’almeno un primo elemento di contenimento 11 si trova in posizione arretrata all’interno del mobile d’angolo 2, affiancato all’almeno un secondo elemento di contenimento 12 posto distale dall’apertura decentrata 8 (si veda figura 8).
Quindi, agendo sull’almeno un primo elemento di contenimento 11 si aziona il medesimo movimentandolo lungo la prima direzione di azionamento 16, in estrazione dall’apertura decentrata 8 del mobile d’angolo 2 (si veda figura 9). Durante tale fase, la prima leva 28 compie una rotazione oraria, mentre la seconda leva 29 e la terza leva 30 rimangono sostanzialmente ferme.
Proseguendo nell’estrazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 11, la prima leva 28 trascina l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 spostandolo lateralmente lungo la seconda direzione di azionamento 19, dalla posizione retratta, in allontanamento dall’apertura decentrata 8, sino a portarlo in prossimità di quest’ultima (si veda figura 10).
Con l’almeno un primo elemento di contenimento 11 completamente estratto frontalmente dal mobile d’angolo 2, proseguendo nella sua movimentazione lungo la prima direzione di azionamento 16, si porta l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 in affaccio sull’apertura decentrata 8 (si veda figura 11). L’ulteriore movimentazione dell’almeno un elemento di contenimento 11 in allontanamento dal mobile d’angolo 2 determina una ulteriore rotazione della prima leva 28 che, a sua volta, impone una rotazione alla seconda leva 29, in senso orario, la quale spinge la terza leva 30, causandone una rotazione in senso orario.
Contemporaneamente, il segui-camma 41 si muove lungo il primo tratto 42 del percorso di camma 40, fino a giungere in prossimità del raccordo - porzione curva -con il secondo tratto 43 del percorso di camma 40.
Proseguendo nella movimentazione dell’almeno un primo elemento 11 lungo la prima direzione di azionamento 16, la prima leva 28 agisce in trazione sulla seconda leva 29 che, proseguendo nella sua rotazione oraria, spinge la terza leva 30 sostanzialmente lungo la prima direzione di azionamento 16 (si veda figura 12). Il segui-camma 41, in questa fase, impegna il secondo tratto 43 del percorso di camma 40 imponendo la traslazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12 lungo la prima direzione di azionamento 16.
Quindi, mentre l’almeno un primo elemento di contenimento 11 giunge in corrispondenza della posizione finale di estrazione, l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 viene trascinato all’esterno del mobile d’angolo 2 per effetto dell’azione della seconda leva 29 che agisce in spinta sulla terza leva 30 che, a sua volta, spinge l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 in avvicinamento verso l’almeno un primo elemento di contenimento 11, all’esterno del mobile d’angolo 2 (si veda figura 13).
Per riporre l’almeno un primo elemento di contenimento 11 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 all’interno del mobile d’angolo 2 si procede in modo inverso, agendo in spinta sull’almeno un primo elemento di contenimento 11 e causando la conseguente movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 12.
Da quanto sopra esposto appare evidente che il dispositivo di movimentazione 1 comprendente un dispositivo di azionamento 24 è in grado di assolvere gli scopi preposti e di superare gli inconvenienti dei dispositivi di movimentazione tradizionali sopra riferiti, nell’ambito di una soluzione di facile impiego e dalla struttura complessivamente semplice.
Rispetto alle soluzioni della tecnica anteriore che prevedono l’impiego di una cerniera per il collegamento tra i mezzi di guida dell’almeno un primo elemento di contenimento 11 e il mobile d’angolo 2, la presente invenzione implementa una soluzione tecnica in grado di assicurare una movimentazione fluida priva di impuntamenti.
Si evidenzia come, secondo la presente invenzione, per estrarre entrambi il primo elemento di contenimento 11 e il secondo elemento di contenimento 12 è sufficiente esercitare una semplice trazione del primo elemento di contenimento 11 lungo la prima direzione di azionamento 16.
Di fatto, l’utilizzo del dispositivo di movimentazione 1 è estremamente semplificato in quanto l’utilizzatore, dopo aver afferrato l’almeno un primo elemento di contenimento 11, deve solamente esercitare una azione di trazione lungo una traiettoria lineare a differenza di quanto avviene nelle soluzioni di tipo tradizionale che prevedono una movimentazione più articolata (trazione e rotazione).
Secondo un ulteriore aspetto della presente invenzione, un medesimo dispositivo di movimentazione 1 e il relativo dispositivo di azionamento 24 possono essere configurati per l’utilizzo in un mobile d’angolo 2 con apertura decentrata 8 a destra o a sinistra senza richiedere la realizzazione di specifici componenti per ottenere una loro configurazione di assemblaggio destra o sinistra.
A tale proposito, si osserva che l’almeno un primo elemento di contenimento 11 può presentare un punto di collegamento 31 ed un ulteriore punto di collegamento 45 speculari tra loro rispetto all’elemento di contenimento 11 stesso, per consentire il collegamento della prima leva 28 in configurazione destra o sinistra relativamente all’almeno un primo elemento di contenimento 11. Analogamente, i terzi mezzi di guida 25 presentano rispettivi punti di collegamento 46 speculari tra loro relativamente al secondo elemento di contenimento 12, per consentire il collegamento della seconda leva 29 in configurazione di assemblaggio destra o sinistra relativamente all’almeno un secondo elemento di contenimento 12 (si veda figura 6). A tale proposito, si evidenzia che anche l’almeno un secondo elemento di contenimento 12 presenta sedi 47, speculari tra loro relativamente all’almeno un secondo elemento di contenimento 12 stesso, per il collegamento della terza leva 30 in configurazione di assemblaggio destra o sinistra.
In pratica, per l’assemblaggio del dispositivo di movimentazione 1 e del dispositivo di azionamento 24 in configurazione di assemblaggio destra (in caso di installazione in un mobile d’angolo 2 con una apertura decentrata 8 a destra) o in configurazione di assemblaggio sinistra (in caso di installazione in un mobile d’angolo 2 con apertura decentrata 8 a sinistra) è sufficiente invertire in punti di collegamento del sistema di azionamento 24 al dispositivo di movimentazione 1, senza richiedere l’impiego di ulteriori componenti né tantomeno la realizzazione di appositi elementi destri o sinistri, permettendo così di contenere i costi di produzione.
Una ulteriore versione del dispositivo di movimentazione secondo la presente invenzione è illustrata nelle allegate figure 14 e 15 ed è indicata complessivamente con 100.
Di seguito, per indicare i componenti già descritti in relazione alle precedenti forme di realizzazione, si useranno i medesimi numeri di riferimento aumentati di cento unità. In particolare, si osserva che il dispositivo di movimentazione 100 corrisponde sostanzialmente al dispositivo di movimentazione 1 illustrato nelle figure da 6 a 13 distinguendosi dal medesimo in relazione alla configurazione del dispositivo di azionamento 124.
Il dispositivo di azionamento 124, analogamente al dispositivo di azionamento 24, collega operativamente tra loro l’almeno un primo elemento di contenimento 111 con l’almeno un secondo elemento di contenimento 112 in modo tale che, a seguito della movimentazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 111, lungo la prima direzione 116, si determina la movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 112 lungo la seconda direzione 119.
Il dispositivo di azionamento 124, rispetto al dispositivo di azionamento 24 presenta una struttura semplificata, e permette di eseguire solo parte della movimentazione relativa tra l’almeno un primo elemento di contenimento 111 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 112 che può essere invece ottenuta dal dispositivo di azionamento 24.
Come detto, il dispositivo di azionamento 124 permette la movimentazione dell’almeno un secondo elemento 112 in avvicinamento o in allontanamento relativamente all’apertura decentrata 108 del mobile d’angolo 102 a seguito dell’estrazione o dell’inserimento dell’almeno un primo elemento di contenimento 111 rispetto al mobile d’angolo 102 stesso.
Il dispositivo di azionamento 124 comprende un’asta 148 che presenta una prima estremità 149 operativamente collegata all’almeno un primo elemento di contenimento 111 ed una seconda estremità 150, opposta alla prima, operativamente collegata all’almeno un secondo elemento di contenimento 112.
Più in dettaglio, la prima estremità 149 è incernierata ad una porzione posteriore, in uso, del primo elemento di contenimento 111, in corrispondenza di un punto di collegamento 131.
La seconda estremità 150 dell’asta 148 è collegabile, volendo in modo rimovibile, ai terzi mezzi di guida 125 associati all’almeno un secondo elemento di contenimento 112.
Di fatto la seconda estremità 150 dell’asta 148 è incernierata ad una porzione inferiore dei terzi mezzi di guida 125.
L’asta 148 è associabile inferiormente all’almeno un primo elemento di contenimento 111 e al secondo elemento di contenimento 112.
Si descrive, in sintesi, il funzionamento di un dispositivo di movimentazione 100. Inizialmente, l’almeno un primo elemento di contenimento 111 si trova in posizione arretrata all’interno del mobile d’angolo 102, affiancato all’almeno un secondo elemento di contenimento 112 il quale è posto distale dall’apertura decentrata 108 (si veda figura 8).
Quindi, si afferra l’almeno un primo elemento di contenimento 111 azionandolo lungo la prima direzione di azionamento 116, in estrazione dall’apertura decentrata 108 del mobile d’angolo 102. Durante tale fase, la leva 148 compie una rotazione oraria, esercitando un’azione di trazione sull’almeno un secondo elemento di contenimento 112 in corrispondenza dei terzi mezzi di guida 125.
A seguito dell’estrazione dell’almeno un elemento di contenimento 111 dal mobile d’angolo 108 si determina una movimentazione dell’almeno un secondo elemento di contenimento 112 lungo la seconda direzione di azionamento 119.
Proseguendo nell’estrazione dell’almeno un primo elemento di contenimento 111, la leva 148 trascina l’almeno un secondo elemento di contenimento 112 spostandolo lateralmente lungo la seconda direzione di azionamento 119, dalla posizione retratta, in allontanamento dall’apertura decentrata 108, sino a portarlo in prossimità di quest’ultima (si veda figura 10).
Con l’almeno un primo elemento di contenimento 111 completamente estratto dal mobile d’angolo 102, l’almeno un secondo elemento di contenimento 112 è portato in affaccio sull’apertura decentrata 108 (si veda figura 11).
Afferrando quindi l’almeno un secondo elemento di contenimento 112 è possibile estrarlo almeno parzialmente dal mobile d’angolo 102 attraverso l’apertura decentrata 108.
Per riposizionare l’almeno un primo elemento di contenimento 111 e l’almeno un secondo elemento di contenimento 112 nella configurazione iniziale, si procede in modo inverso, agendo in spinta sull’almeno un primo elemento di contenimento 111 e causando il conseguente scorrimento dell’almeno un secondo elemento di contenimento 112 lungo la seconda direzione di azionamento 119.
Il dispositivo di movimentazione 100 permette di perseguire i medesimi vantaggi descritti in riferimento alle precedenti forme di realizzazione, nell’ambito di una soluzione di semplice impiego ed elevata praticità.
Il dispositivo di movimentazione 1, 100 sopra descritto è suscettibile di numerose modifiche e varianti entro l’ambito di protezione delle rivendicazioni che seguono.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di movimentazione installabile in un mobile d’angolo (2, 102) che presenta una apertura decentrata (8, 108), in cui detto dispositivo di movimentazione comprende almeno un telaio (10) per il supporto di almeno un primo elemento di contenimento (11, 111) e di almeno un secondo elemento di contenimento (12, 112) affiancabili reciprocamente in direzione orizzontale, primi mezzi di guida (15) per la traslazione di detto almeno un primo elemento di contenimento (11, 111) lungo una prima direzione di azionamento (16, 116) e secondi mezzi di guida (18) per la traslazione di detto almeno un secondo elemento di contenimento (12, 112) lungo una seconda direzione di azionamento (19, 119) perpendicolare a detta prima direzione di azionamento (16, 116), caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di guida (15) sono operativamente associabili a detto telaio (10) o a porzioni interne di detto mobile d’angolo (2, 102) in modo da consentire la movimentazione di detto almeno un primo elemento di contenimento (11, 111) esclusivamente lungo detta prima direzione di azionamento (16, 116).
  2. 2. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 1, in cui detti primi mezzi di guida (15) comprendono almeno una guida lineare estensibile vincolata inferiormente a detto almeno un elemento di contenimento (11) o una coppia di guide lineari allungabili (17) associate ai lati opposti di detto almeno un primo elemento di contenimento (11).
  3. 3. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti primi mezzi di guida (15) comprendono almeno una guida lineare comprendente tre elementi scorrevolmente associati tra loro per ottenere una estensione a doppio sviluppo.
  4. 4. Dispositivo di movimentazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente terzi mezzi di guida (25, 125) operativamente collegati a detto almeno un secondo elemento di contenimento (12, 112) e a detto telaio (10) per la movimentazione di detto almeno un secondo elemento di contenimento (12, 112) lungo detta prima direzione di azionamento (16, 116).
  5. 5. Dispositivo di movimentazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un dispositivo di azionamento (24) o un’asta (148) atto a collegare detto almeno un primo elemento di contenimento (11; 111) operativamente a detto almeno un secondo elemento di contenimento (12; 112), in modo che a seguito dello spostamento di detto almeno un primo elemento di contenimento (11; 111) lungo detta prima direzione di azionamento (16; 116) si determina un corrispondente spostamento di detto almeno un secondo elemento di contenimento (12; 112) lungo detta seconda direzione di azionamento (19; 119).
  6. 6. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 5, in cui detto dispositivo di azionamento (24) comprende un sistema di leve articolate (C) comprendente a sua volta una prima leva (28), una seconda leva (29) ed una terza leva (30) incernierate tra loro, in cui detta prima leva (28) è operativamente collegata a detto almeno un primo elemento di contenimento (11) e a detta seconda leva (29), detta seconda leva (29) è collegata a detti terzi mezzi di guida (25), a detta prima leva (28) e a detta terza leva (30) e in cui detta terza leva (30) è collegata a detta seconda leva (29) e a detto almeno un secondo elemento di contenimento (12) in modo da definire un sistema articolato.
  7. 7. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 5 o 6, comprendente un sistema a camma (39) comprendente un percorso di camma (40) vincolabile a detto telaio (10) o a porzioni interne di detto mobile d’angolo (2) e un seguicamma (41) vincolabile inferiormente a detto almeno un secondo elemento di contenimento (12) e associabile a detto percorso di camma (40).
  8. 8. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 7, in cui detto percorso di camma (40) comprende un primo tratto lineare (42) che si sviluppa allineato lungo detta seconda direzione di azionamento (19) ed un secondo tratto lineare (43) che si sviluppa allineato a detta prima direzione di azionamento (16)
  9. 9. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 8, in cui detto primo tratto lineare (42) e detto secondo tratto lineare (43) sono collegati reciprocamente tramite un tratto curvo.
  10. 10. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 6, in cui detta prima leva (28) è incernierata a detto almeno un primo elemento di contenimento (11) in corrispondenza di un punto di collegamento (31), ruotabile intorno ad un primo asse di rotazione (34), ed è incernierata a detta seconda leva (29), ruotabile intorno ad un secondo asse di rotazione (35), in cui detta seconda leva (29) è incernierata a detti terzi mezzi di guida (25) ruotabile intorno ad un terzo asse di rotazione (36) ed è incernierata a detta terza leva (30) ruotabile intorno ad un quarto asse di rotazione (37), in cui detta terza leva (30) è incernierata a detto almeno un secondo elemento di contenimento (12), ruotabile intorno ad un quinto asse di rotazione (38), detto primo asse di rotazione (34), detto secondo asse di rotazione (35) detto terzo asse di rotazione (36), detto quarto asse di rotazione (37) e detto quinto asse di rotazione (38) essendo allineati parallelamente tra loro e mobili reciprocamente a seguito della movimentazione di detto almeno un primo elemento di contenimento (11) e di detto secondo elemento di contenimento (12).
  11. 11. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 6 o 10, in cui detta prima leva (28) a seguito della movimentazione di detto almeno un primo elemento di contenimento (11) lungo un primo tratto di detta prima direzione di azionamento (16) esercita una trazione su detta seconda leva (29) causando la movimentazione di detto almeno un secondo elemento di contenimento (12) lungo detta seconda direzione di azionamento (19).
  12. 12. Dispositivo di movimentazione secondo la rivendicazione 11, in cui a seguito della movimentazione di detto almeno un primo elemento di contenimento (11) lungo un secondo tratto di detta prima direzione di azionamento (16), detta prima leva (28) determina una trazione su detta seconda leva (29), causando la rotazione di detta seconda leva (29) intorno a detto secondo asse di rotazione (35) in modo da determinare un’azione di spinta su detta terza leva (30) lungo detta prima direzione di azionamento (16), per la movimentazione di detto almeno un secondo elemento di contenimento (12) lungo detta prima direzione di azionamento (16).
  13. 13. Utilizzo di un sistema di movimentazione secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che per determinare la fuoriuscita di detto almeno un elemento di contenimento (11) e di detto almeno un secondo elemento di contenimento (12) da detto mobile d’angolo (2) è necessario esercitare unicamente un’azione di trazione di detto almeno un primo elemento di contenimento (11) lungo detta prima direzione di azionamento (16).
  14. 14. Mobile d’angolo comprendente una apertura decentrata (8), caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un elemento di movimentazione secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12.
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