ITVI20010192A1 - Meccanismo per la movimentazione dei ripiani in un mobile - Google Patents

Meccanismo per la movimentazione dei ripiani in un mobile Download PDF

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ITVI20010192A1
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shelves
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door
handling
hub
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Franco Bonin
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Vibo Spa
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Description

Descrizione
Il trovato riguarda un meccanismo per la movimentazione dei ripiani in mobile.
Negli arredamenti di cucine, laboratori ed uffici sono inseriti i cosiddetti "mobili ad angolo", costituiti da due moduli disposti reciprocamente affiancati a 90°, in modo da poter seguire l'angolo della parete alla quale vengono accostati.
Con tale disposizione, uno dei due moduli presenta la sua parte frontale occupata dall'altro modulo accostato, per cui l'accesso al suo spazio interno risulta difficoltoso.
Infatti tale modulo dovrà essere necessariamente munito di una sola anta, che permette quindi l'accesso diretto e frontale solamente ad una metà dello spazio interno, mentre l'altra metà dello spazio rimane nascosta all'utente e vi si può accedere solo con notevole disagio.
Scopo del presente trovato è quello di eliminare tale inconveniente e quindi di rendere accessibile all'utente l'intero spazio interno ossia, quando l'anta è aperta, di rendere accessibili anche i ripiani che, ad anta chiusa, sono posizionati nello spazio più interno del modulo medesimo.
Ulteriore scopo del presente trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani che risulti semplificato rispetto ai prodotti consimili di tipo noto.
Ulteriore scopo del trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani che risulti di semplice e rapida installazione sul basamento del mobile, in modo da potere essere eseguita anche da personale non specializzato.
Ulteriore scopo del trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani con il quale sia possibile accedere ai ripiani applicati sull'anta senza muovere i ripiani più interni, al fine di rendere più rapida l'apertura dell'anta medesima.
Ulteriore scopo del trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani nel quale i ripiani estraibili con l'apertura dell'anta non siano sostenuti dall'anta stessa, ma siano ancorati sul cassone del mobile e ciò per non danneggiare le cerniere a causa del peso dei prodotti riposti sui suddetti ripiani.
Ulteriore scopo del trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani con il quale sia possibile estrarre i ripiani a cassetto più interni in modo che essi si dispongano, quando sono estratti, parzialmente o totalmente, perpendicolarmente al mobile dal quale sporgono.
Ulteriore scopo del trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani che risulti indipendente dal tipo di cerniere impiegate per l'apertura dell'anta, per cui può essere montato su mobili di normale produzione e senza modifiche o interventi sul cassone.
Ulteriore scopo del trovato è quello di prevedere un meccanismo di movimentazione dei ripiani i cui componenti siano utilizzabili in modo simmetrico, cioè possono essere montati indifferentemente su mobili ad angolo con ante destre o sinistre.
Tali scopi sono raggiunti con la realizzazione di un meccanismo composto sostanzialmente da un primo telaio orizzontale, che viene fissato alla base del mobile, sul quale scorre la struttura portante dei ripiani interni, cioè quelli che si trovano posizionati nella parte più interna del cassone quando l'anta è chiusa, da un secondo telaio verticale, sul quale sono applicati i ripiani, che risultano posizionati nella parte anteriore del cassone, anch'essi quando l'anta è chiusa, incernierato sul bordo del cassone e collegato, in modo scorrevole, all'anta medesima.
Fra il primo ed il secondo telaio è inserito un manovellismo, fulcrato sul primo telaio in modo che, quando l'anta ruota oltre i 90°, la struttura portante dei ripiani più interni sia impegnata a traslare per portarsi nella parte anteriore del cassone, zona lasciata libera dai ripiani anteriori montati sull'anta e quindi può permettere all'utente, oltre che di accedere facilmente ai ripiani suddetti, anche di sfilarli dalla loro struttura portante, quando gli stessi sono costituiti da cassettiere o piani scorrevoli.
Costruttivamente, il manovellismo è costituito da due levarismi solidali ad un unico mozzo, incernierato sul fulcro saldato al telaio orizzontale di base.
Il primo levarismo è costituito da tre bracci di leva reciprocamente snodati, così da trasmettere, con la rotazione della medesima, anche la rotazione del mozzo fulcrato.
Il secondo levarismo, costituito da un unico braccio di leva, collega il mozzo con la struttura portante dei ripiani interni in modo che, con la rotazione del mozzo, conseguente all'apertura/chiusura dell'anta, si realizza la traslazione sul telaio orizzontale della suddetta struttura portante.
Queste ed altre caratteristiche del trovato sono maggiormente rese evidenti mediante la descrizione di una sua possibile forma di realizzazione, resa a solo titolo di esempio illustrativo e non limitativo, con l'aiuto delle tavole di disegno allegate, dove:
- la fig.1 (Tav.l) rappresenta una vista prospettica di un mobile ad angolo munito del meccanismo di cui al trovato, nella posizione con anta completamente aperta; - la fig.2 (Tav.ll) rappresenta una vista prospettica di un mobile ad angolo munito del meccanismo di cui al trovato, nella posizione con anta completamente chiusa;
- la fig.3 (TAV.III) rappresenta una vista prospettica del telaio orizzontale di base; - la fig.4 (Tav.IV) rappresenta la vista prospettica della struttura portante dei ripiani interni;
- la fig.5 (Tav.V) rappresenta la vista prospettica del telaio verticale, quello applicato sull'anta;
- le figg.6-7-8 (Taw.VI-VII-VIII) rappresenta le tre le viste schematiche delle fasi di movimentazione del meccanismo di cui al trovato, rispettivamente con l'anta completamente chiusa, con l'anta aperta a 90° e con l'anta completamente aperta.
- la fig.9 (Tav.lX) rappresenta la vista prospettica del mobile ad angolo con l'anta completamente aperta e i ripiani interni estratti.
Come visibile nelle figure, il mobile ad angolo indicato complessivamente con 1, munito dell'anta apribile 2, è dotato sulla sua base 3 di un telaio orizzontale 4 fisso, sul quale scorre longitudinalmente una struttura verticale 5, che occupa, preferibilmente, la metà dello spazio interno del mobile e sorregge una parte dei ripiani, costituiti dai cassetti estraibili 25, rappresentati, per semplicità descrittiva, solo nella fig.9.
Sull'anta 2 che con la sua apertura, tramite le cerniere 6, permette l'accesso all'interno del mobile, è applicato il telaio verticale 7, che sorregge gli altri ripiani, costituiti dai cestelli 8 i quali, ad anta aperta, si posizionano al di fuori del mobile.
Il telaio verticale 7 da un lato è sostenuto e calettato sui perni 9' e 9" applicati sulla parete 10 del cassone del mobile, mentre dall'altro lato è scorrevole entro delle guide 11, applicate sull'anta 2.
Il collegamento fra il telaio orizzontale 4 fisso ed il telaio verticale 7 mobile avviene tramite un manovellismo di collegamento 12 fulcrato sul mozzo 13, il quale è saldato sulla traversa anteriore 14 dei suddetto telaio orizzontale.
In dettaglio il manovellismo 12 comprende un primo levarismo 15, costituito dai bracci di leva 16,17 e 18 i quali, reciprocamente incernierati, collegano il mozzo 13 alla staffa di supporto 19, saldata inferiormente sul telaio verticale 7.
Il manovellismo si completa con un secondo levarismo 20, composto dal braccio di leva 21 saldato al mozzo 13 e munito all'estremità di una rotella 22, scorrevole entro la traversa inferiore 23 della struttura verticale 5, opportunamente sagomata a "C" rovesciato, in modo da costituire il binario di scorrimento della rotella suddetta.
Operativamente, come si evince dal confronto fra le figure 1 e 2, con la rotazione dell'anta dalla posizione di totale chiusura alla posizione di massima apertura si imprime un movimento "a traino" della struttura verticale 5.
Specificatamente, come rappresentato nella sequenza delle figure da 6 a 8, con la rotazione dell'anta 2 si movimenta il manovellismo 12, cioè il ripiegamento del levarismo 15 che, tramite il braccio di leva 16, fa ruotare il mozzo 13 e, di conseguenza, porta in rotazione, di un pari valore angolare, anche il levarismo 20, in modo che la rotazione del braccio di leva 21 obblighi la struttura verticale 5 a scorrere sul telaio 4, che cosi si sposta dalla parte interna del cassone a quella più esterna, resa accessibile dall'apertura dell'anta.
Come visibile sempre nelle figure da 6 a 8, il trovato prevede che, nella prima fase di apertura dell'anta, cioè fino a 90° e quindi corrispondente alla completa fuoriuscita dal modulo dei cestelli anteriori 8, la struttura verticale 5 rimanga ferma e solo con la successiva ulteriore apertura (da 90° a 120°) dell'anta si realizzi e si completi lo spostamento di detta struttura verticale.
Ciò è reso possibile perchè il levarismo 15, essendo snodato, consente ai bracci di leva 16,17 e 18, di opportuna lunghezza, di estendersi dapprima senza far ruotare il mozzo 13 (vedi fig.7) e solo dopo i 90° di apertura dell'anta (vedi fig.8) di porre in rotazione anche il suddetto mozzo, per far passare il meccanismo dalla posizione di chiusura (vedi fig.6) alla posizione di accesso a tutti i ripiani (vedi fig.8).
Con tale soluzione costruttiva è quindi possibile aprire/chiudere l'anta e quindi accedere ai cestelli 8, che sono di frequente utilizzazione, senza, ogni volta, dover spostare anche i cassetti 25, più interni, sui quali possono essere posti degli oggetti, anche pesanti o che non sono di frequente impiego.
Analogamente, con la rotazione dell'anta dalla posizione di massima apertura, alla sua totale chiusura, si movimenta il manovellismo di collegamento 12 e cioè il ripiegamento inverso del levarismo 15 che, aiutato dalla piattina 24, saldata inferiormente ai telaio verticale 7 e che va in battuta contro il braccio di leva 18, fa ruotare il mozzo 13 e di conseguenza porta in rotazione di un pari valore angolare anche il levarismo 20, in modo che la rotazione angolare del braccio di leva 21 obbliga l'intera struttura verticale 5 a scorrere sul telaio del basamento e quindi a riportarsi all'interno del mobile.
Infine, come visibile in fig.9, la soluzione costruttiva di cui al trovato permette l'estrazione, parziale e/o totale, di ogni singolo cassetto 25, montato sulla stmttura verticale 5, in modo che esso risulti, quando è estratto, perpendicolare al mobile e quindi facilmente accessibile dall'utente.
Sono ovviamente possibili forme di realizzazione diverse da quella descrìtta, senza per questo uscire dall'ambito delle rivendicazioni qui di seguito definite.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, particolarmente adatto per essere montato su un mobile del tipo cosiddetto "ad angolo'), cioè composto da due moduli disposti reciprocamente affiancati a 90°, in modo da poter seguire l'angolo della parete alla quale vengono accostati e dove uno dei due moduli presenta la sua parte frontale occupata dall'altro modulo, accostato per cui l'accesso al suo spazio interno risulta difficoltoso perchè dovrà essere necessariamente munito di una sola anta che permette quindi l'accesso diretto e frontale solamente di una metà dello spazio interno, mentre l'altra metà dello spazio rimane nascosta all'utente, alla quale può accedervi con notevole disagio, detto meccanismo caratterizzandosi per il fatto di essere composto da un primo telaio orizzontale, che viene fissato alla base del mobile, sul quale scorre la struttura portante di una parte dei ripiani interni, quelli che si trovano posti nella parte più interna del cassone quando l'anta è chiusa, da un secondo telaio verticale, sul quale è applicata la rimanente parte dei ripiani, quelli che si trovano posizionati nella parte anteriore del cassone, sempre con l'anta chiusa, detto secondo telaio essendo incernierato sul bordo del cassone e collegato, in modo scorrevole, all'anta, detto meccanismo prevedendo fra il primo ed il secondo telaio un manovellismo, fulcrato sul primo telaio in modo che, quando l'anta ruota oltre i 90°, la struttura portante dei ripiani più interni risulti impegnata a traslare per portarsi nella parte anteriore del cassone, zona lasciata libera dai ripiani anteriori montati sull'anta e quindi per permettere all'utente, oltre che di accedere facilmente ai ripiani suddetti, anche di sfilarli dalla loro struttura portante, quando gli stessi sono costituiti da cassettiere o piani scorrevoli.
  2. 2. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il manovellismo è costituito da due levarismi solidali ad un unico mozzo, incernierato sul fulcro saldato al telaio orizzontale di base, detto primo levarismo essendo composto da tre bracci di leva reciprocamente snodati, che collegano il mozzo con il telaio verticale, quello abbinato con l'anta, così da trasmettere con la rotazione della medesima anche la rotazione del mozzo fulcrato, detto secondo levarismo essendo composto da un unico braccio di leva, che collega il mozzo con la struttura portante dei ripiani interni in modo che, con la rotazione del mozzo, conseguente all'apertura/chiusura dell'anta, si realizza la traslazione sul telaio orizzontale della suddetta struttura portante.
  3. 3. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che, nella prima fase di apertura dell'anta, cioè fino a 90° e quindi corrispondente alla completa fuoriuscita dal modulo dei cestelli anteriori, la struttura verticale rimane ferma e solo con la successiva ulteriore apertura da 90° a 120° dell'anta si realizza e si completa lo spostamento di detta struttura verticale, dalla posizione più interna, fino a portarsi totalmente in avanti.
  4. 4. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, inserito in un mobile ad angolo (1) munito dell'anta apribile (2) che, con la sua apertura, tramite le cerniere (6), permette l'accesso all'interno del mobile, caratterizzato dal fatto di essere dotato, sulla base (3) del cassone, di un telaio orizzontale (4) fisso, sul quale scorre longitudinalmente una struttura verticale (5), che occupa metà dello spazio interno del mobile e sorregge una parte dei ripiani, costituita dai cassetti (25), sull'anta (2) essendo applicato il telaio verticale (7), che sorregge l'altra metà dei ripiani, costituiti di norma, di cestelli (8) i quali, ad anta aperta, si posizionano al di fuori del mobile.
  5. 5. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto il telaio verticale (7) da un lato è sostenuto e calettato sui perni (9', 9") applicati sulla parete (10) del cassone del mobile, mentre dall'altro lato è scorrevole entro delle guide (11), applicate sull'anta (2).
  6. 6. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il collegamento fra il telaio orizzontale (4) fisso ed il telaio verticale (7) mobile avviene tramite un manovellismo di collegamento (12), fulcrato sul mozzo (13) e detto mozzo è saldato sulla traversa anteriore (14) del suddetto telaio orizzontale.
  7. 7. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il manovellismo (12) comprende un primo levarismo (15), che collega il mozzo (13) alla staffa di supporto (19), saldata inferiormente sul telaio verticale (7).
  8. 8. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che il manovellismo (12) comprende un secondo levarismo (20) composto dal braccio di leva (21), saldato al mozzo (l3)e munito all'estremità di una rotella (22), scorrevole entro la traversa inferiore (23) della struttura verticale (5),
  9. 9. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la traversa (23) è sagomata a "C" rovesciato in modo da costituire il binario di scorrimento della rotella (22).
  10. 10. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il ripiegamento del levarismo (15) è assicurato dalla piattina (24), saldata inferiormente sul telaio verticale (7) che va in battuta contro il braccio di leva (18).
  11. 11. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il levarismo (15), essendo snodato, consente ai bracci di leva (16,17,18), di opportuna lunghezza, di estendersi dapprima senza far ruotare il mozzo (13) e solamente dopo i 90° di apertura dell'anta di porre in rotazione anche il suddetto mozzo per far passare il meccanismo suddetto dalla posizione di chiusura alla posizione di accesso a tutti i ripiani.
  12. 12. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che tutti i componenti sono a profilo simmetria per cui possono essere indifferentemente montati su mobili con anta destra o anta sinistra.
  13. 13. MECCANISMO PER LA MOVIMENTAZIONE DEI RIPIANI IN UN MOBILE, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ogni singolo cassetto (25), montato sulla struttura verticale (5), à estraibile parzialmente o totalmente con direzione perpendicolare al mobile (1).
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