IT201800008231A1 - Macchina sfogliatrice con regolazione di spessore di laminazione - Google Patents

Macchina sfogliatrice con regolazione di spessore di laminazione Download PDF

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IT201800008231A1
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shaft
roller
movement
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axis
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IT102018000008231A
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English (en)
Inventor
Giancarlo Fabbri
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Igf Srl
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A21BAKING; EDIBLE DOUGHS
    • A21CMACHINES OR EQUIPMENT FOR MAKING OR PROCESSING DOUGHS; HANDLING BAKED ARTICLES MADE FROM DOUGH
    • A21C3/00Machines or apparatus for shaping batches of dough before subdivision
    • A21C3/02Dough-sheeters; Rolling-machines; Rolling-pins

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  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Food Science & Technology (AREA)
  • Extrusion Moulding Of Plastics Or The Like (AREA)
  • Manufacture Of Motors, Generators (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo
“MACCHINA SFOGLIATRICE CON REGOLAZIONE DI SPESSORE DI
LAMINAZIONE”
La presente invenzione ha per oggetto una macchina sfogliatrice per prodotti alimentari, in particolare per la produzione di pasta, che permette una regolazione dello spessore di laminazione dell’impasto con un intervallo di regolazione più grande rispetto alla tecnica nota.
Esistono macchine sfogliatrici comprendenti un gruppo laminazione che include almeno due rulli che possono essere sottoposti ad un movimento operativo durante il quale ciascuno dei due rulli ruota su se stesso e in senso inverso all’altro, per trascinare l’impasto attraverso una fessura interposta fra tali almeno due rulli, al fine di laminare l’impasto. Tali macchine permettono all’utente di regolare lo spessore di laminazione mediante sistema di regolazione con il quale un utente può causare un movimento di regolazione di uno di tali due rulli rispetto al telaio di supporto della macchina. Il rullo che è soggetto al movimento di regolazione può essere denominato rullo mobile, intendendo con mobile come “mobile in regolazione”.
Il sistema di regolazione permette all’utente di generare tale movimento di regolazione attraverso un sistema di supporto del rullo mobile. Tale sistema di supporto, che è sua volta supportato dal telaio della macchina, comprende un albero di supporto che supporta il rullo mobile. L’albero di supporto include, lungo il suo sviluppo longitudinale, una prima porzione, sul quale è montato coassialmente il rullo mobile, ed una seconda porzione, disposta successivamente a tale prima porzione e disassata rispetto all’asse della prima porzione. Tale seconda porzione è pertanto disassata anche rispetto all’asse del rullo mobile stesso. Il sistema di regolazione permette ad un utente di causare tale movimento di regolazione mediante l’applicazione di un momento di rotazione su tale albero e intorno all’asse di tale seconda porzione. Tale momento di rotazione causa una rotazione dell’albero intorno all’asse della seconda porzione e, grazie al disassamento fra l’asse di tale seconda porzione e il rullo, un movimento di regolazione roto-traslatorio del rullo. Praticamente, il disassamento fra tale seconda porzione e il rullo, fa in modo pertanto che il movimento di regolazione comprenda almeno una componente traslatoria a cui corrisponde una variazione dell’estensione della fessura interposta fra i rulli. L’ampiezza di tale variazione di estensione della fessura è proporzionale all’ampiezza di tale rotazione.
L’ampiezza massima di tale variazione di estensione della fessura è correlata al diametro del rullo mobile, nel senso che, per aumentare l’estensione massima della fessura, occorre aumentare il diametro dello stesso rullo mobile. Dato che l’estensione di tale fessura corrisponde allo spessore di laminazione, per aumentare lo spessore massimo di laminazione è necessario aumentare il diametro del rullo mobile.
Tali macchine necessitano anche di una trasmissione per la generazione del movimento operativo dei rulli. Tale trasmissione è interposta fra un motore e almeno il rullo mobile. Tale trasmissione include, per il rullo mobile, un vincolo a crociera, del tipo a giunto Holdam. Tale vincolo a crociera è necessario per trasferire il moto del motore fra una corona intermedia, che è disposta coassiale alla seconda porzione dell’albero di supporto, e lo stesso rullo mobile, che è disassato rispetto a tale corona intermedia.
Pertanto, l’aumento del diametro del rullo mobile può causare un malfunzionamento del vincolo a crociera o giunto Holdam. Inoltre, l’aumento del diametro del rullo mobile rende più ingombrante il gruppo di laminazione e complica, rendendo anche più costoso, il procedimento di produzione della macchina sfogliatrice.
Una macchina sfogliatrice in accordo alla presente descrizione, e/o una macchina sfogliatrice in accordo ad una qualsiasi delle rivendicazioni allegate, permette di aumentare l’intervallo di regolazione della fessura che definisce lo spessore di laminazione, senza aumentare l’ingombro del gruppo di laminazione e/o complicare il procedimento di produzione della macchina sfogliatrice.
Le caratteristiche di una macchina sfogliatrice in accordo alla presente descrizione saranno chiarite dalla descrizione dettagliata seguente relativa ad una possibile realizzazione esemplificativa di una macchina sfogliatrice in accordo alla presente descrizione.
La descrizione dettagliata seguente si riferisce alle tavole allegate, in cui: - la figura 1a, 2a e 3a, sono viste in prospettiva, laterale, e da sopra, rispettivamente, di una possibile realizzazione di una macchina sfogliatrice in accordo alla presente descrizione, mentre tale realizzazione assume una prima condizione operativa;
- la figura 1b, 2b e 3b, sono viste in prospettiva, laterale, e da sopra, rispettivamente, di tale possibile realizzazione, mentre tale realizzazione assume una seconda condizione operativa;
- le figure 4a e 4b sono viste laterali di un primo albero ed un secondo albero che appartengono a tale realizzazione, nella prima condizione operativa e nella seconda condizione operativa, rispettivamente;
- la figura 5 è una vista da sopra degli alberi di tali alberi mostrati nelle figure 4a-4b, nella seconda condizione operativa di cui alla figura 4b;
- la figura 6 è una vista in accordo alla sezione VI-VI di figura 3a;
- la figura 7 è un ingrandimento del riquadro tratteggiato di figura 6.
Nelle figure 1a-3b, con 1 è indicata una possibile realizzazione di una macchina sfogliatrice in accordo alla presente descrizione. La macchina sfogliatrice è per la laminazione di un impasto alimentare.
La macchina 1 comprende un telaio fisso 2.
La macchina comprende un gruppo di laminazione 3. IL gruppo di laminazione 3 comprende almeno un primo rullo 31 ed un secondo rullo 32. Il gruppo di laminazione 3 potrebbe comprendere anche più di due rulli.
Il primo rullo 31 e il secondo rullo 32 possono essere soggetti ad un movimento operativo. Il movimento operativo è un movimento tale per cui, durante tale movimento operativo, ciascuno dei primo rullo 31 e secondo rullo 32 ruota su se stesso in verso opposto rispetto all’altro. Il movimento operativo è tale da causare il trascinamento di un impasto attraverso una fessura 33 interposta fra detti primo rullo 31 e secondo rullo 32. Il trascinamento di tale impasto causa la laminazione di tale impasto, in modo che l’estensione di detta fessura 33 corrisponda allo spessore di laminazione di detto impasto.
La laminazione di tale impasto da parte del gruppo di laminazione 3 è finalizzata alla produzione di pasta alimentare.
La macchina 1 comprende un primo albero 41 ed un secondo albero 42. Il primo albero 41 supporta il primo rullo 31. Il primo albero 41 comprende, lungo il suo sviluppo longitudinale, una prima porzione 411. La prima porzione 411 si estende lungo un asse 411a parallelo allo sviluppo longitudinale dell’albero 41. L’asse 411a della prima porzione 411 è indicato nella figura 5, la quale è su un piano parallelo all’asse 411a della prima porzione 411.
Il primo rullo 31 è montato coassialmente sulla prima porzione 411. Il primo albero 41 comprende una seconda porzione 412, che è disposta successivamente alla prima porzione 411 lungo lo sviluppo longitudinale del primo albero 41. La seconda porzione 412 si estende lungo un asse 412a disassato rispetto all’asse 411a della prima porzione 411. La seconda porzione 412 è pertanto disassata rispetto a detta prima porzione 411. Dato che il primo rullo 31 è posizionato coassialmente intorno alla prima porzione 411, la seconda porzione 412 è pertanto disassata anche rispetto al primo rullo 31. La seconda porzione 412 definisce un restringimento del primo albero 41 rispetto alla prima porzione 411. L’asse 412a della seconda porzione 412 è indicato in figura 5, la quale è su un piano parallelo all’asse 412a, e nelle figure 4a e 4b, le quali sono su un piano ortogonale all’asse 412a.
La figura 6 è una sezione che interseca l’asse 412a della seconda porzione 412 e che passa attraverso sia alla prima porzione 411 che alla seconda porzione 412. La figura 7 è un ingrandimento della parte delimitata dal riquadro tratteggiato della figura 6.
La seconda porzione 412 del primo albero 41 può essere considerata un eccentrico del primo albero 41, in quanto l’asse della prima porzione 411 può essere considerato come asse del primo albero 41.
Il secondo albero 42 supporta il secondo rullo 32. Il secondo albero 42 comprende, lungo il suo sviluppo longitudinale, una prima porzione 421. La prima porzione 421 del secondo albero 42 si estende lungo un asse 421a parallelo allo sviluppo longitudinale del secondo albero 42. L’asse 421a della prima porzione 421 del secondo albero 42 è indicato nella figura 5, la quale è su un piano parallelo all’asse 421a della prima porzione 421 del secondo albero 42.
Il secondo rullo 32 è montato coassialmente sulla prima porzione 421 del secondo albero 42. Il secondo albero 42 comprende una seconda porzione 422, che è disposta successivamente alla prima porzione 421 lungo lo sviluppo longitudinale del secondo albero 42. La seconda porzione 422 del secondo albero 42 si estende lungo un asse 422a disassato rispetto all’asse 421a della prima porzione 421 del secondo albero 42. La seconda porzione 422 del secondo albero 42 è pertanto disassata rispetto a detta prima porzione 421 del secondo albero 42. Dato che il secondo rullo 32 è posizionato coassialmente intorno alla prima porzione 421 del secondo albero 42, la seconda porzione 422 del secondo albero 42 è pertanto disassata anche rispetto al secondo rullo 32.
La seconda porzione 422 del secondo albero 42 definisce un restringimento del secondo albero 42 rispetto alla prima porzione 421 del secondo albero 42.
L’asse 422a della seconda porzione 422 è indicato in figura 5, la quale è su un piano parallelo all’asse 422a, e nelle figure 4a e 4b, le quali sono su un piano ortogonale all’asse 422a.
La seconda porzione 422 del secondo albero 42 può essere considerata un eccentrico del secondo albero 42, in quanto l’asse della prima porzione 421 del secondo albero 42 può essere considerato come asse del secondo albero 42.
La macchina 1 comprende un sistema di regolazione 5.
Il sistema di regolazione 5 permette ad un utente di effettuare una regolazione della estensione della fessura 33. Il sistema di regolazione 5 è configurato affinché la regolazione possa avvenire mediante un movimento di regolazione del primo rullo 31 rispetto al telaio 2 e mediante un movimento di regolazione del secondo rullo 32 rispetto al telaio 2. Ciascuno di tali movimento di regolazione di tale primo rullo 31 e movimento di regolazione di tale secondo rullo 32 contribuisce a causare tale regolazione. Ciascuno di tali movimenti di regolazione si può considerare rispetto al telaio fisso 2 della macchina 1.
Il sistema di regolazione 5, nella realizzazione mostrata, comprende un sistema di accoppiamento 6. Il sistema di accoppiamento 6 accoppia fra loro il movimento di regolazione del primo rullo 31 e il movimento di regolazione del secondo rullo 32, in modo che il movimento di regolazione di detto primo rullo 31 avvenga simultaneamente al movimento di regolazione del secondo rullo 32. Il sistema di accoppiamento 6 fa in modo che il movimento di regolazione del primo rullo 31 causi automaticamente il movimento di regolazione del secondo rullo 32, o, da un altro punto di vista, che al movimento di regolazione del primo rullo 31 corrisponda il movimento di regolazione del secondo rullo 32. Il sistema di regolazione 5, nella realizzazione mostrata, permette pertanto all’utente di regolare l’estensione della fessura 33 agendo soltanto sul primo rullo 31, in modo da causare sia il movimento di regolazione del primo rullo 31 che il movimento di regolazione del secondo rullo 32. In questo caso, la correlazione fra il movimento di regolazione 31 del primo rullo 31 e il movimento di regolazione del secondo rullo 32 è definita dal sistema di accoppiamento 6.
La regolazione effettuata dall’utente può essere caratterizzata da un verso, in aumento o in diminuzione dell’estensione della fessura 33, e da una ampiezza.
Anche ciascuno dei movimento di regolazione del primo rullo 31 e movimento di regolazione del secondo rullo 32 può essere caratterizzato da un verso, in allontanamento o in avvicinamento all’altro rullo, e da una ampiezza.
Nel caso della realizzazione mostrata, l’ampiezza e il verso della regolazione effettuata dall’utente, possono essere considerati funzione anche soltanto dell’ampiezza e del verso, rispettivamente, del movimento di regolazione del primo rullo 31. Infatti, fermo restando che anche il movimento di regolazione del secondo rullo 32 contribuisce alla regolazione della estensione della fessura 33, è da considerare che gli stessi ampiezza e verso del movimento di regolazione del secondo rullo 32, nel caso della realizzazione mostrata, sono funzione della ampiezza e del verso, rispettivamente, del movimento di regolazione del primo rullo 31.
In una realizzazione alternativa, non mostrata, il sistema di regolazione 5 potrebbe essere configurato affinché il movimento di regolazione del primo rullo 31 e il movimento di regolazione del secondo rullo 32 siano disaccoppiati uno rispetto all’altro, in modo che possano avvenire uno indipendentemente dall’altro. In questo caso, il sistema di regolazione 5 permette all’utente di regolare l’estensione della fessura 33 agendo sul primo rullo 31, in modo da causare il movimento di regolazione del primo rullo 31, e/o agendo sul secondo rullo 32, in modo da causare il movimento di regolazione del secondo rullo 32 indipendentemente dal movimento di regolazione del primo rullo 31.
Nel caso di tale realizzazione alternativa non mostrata, l’ampiezza e il verso della regolazione effettuata dall’utente, sono funzione sia dell’ampiezza e del verso, rispettivamente, del movimento di regolazione del primo rullo 31, che dell’ampiezza e del verso, rispettivamente, del movimento di regolazione del secondo rullo 32, anche indipendentemente dal movimento di regolazione del primo rullo 31. In questo caso, infatti, l’ampiezza e il verso del movimento di regolazione del secondo rullo 32 sono indipendenti dalla ampiezza e dal verso, rispettivamente, del movimento di regolazione del primo rullo 31. Le figure 1a, 2a, 3a, 4a si riferiscono ad una prima condizione operativa nella quale la estensione della fessura 33 ha un primo valore. Tale primo valore è zero o molto piccolo, come si può evincere in figura 3a, nella quale la fessura 33 è schematizzata come una linea. Le figure 1b, 2b, 3b, 4b e 5 si riferiscono ad una seconda condizione operativa nella quale la estensione della fessura 33 ha un secondo valore maggiore di tale primo valore. Nelle figure 4a e 4b sono comunque mostrati soltanto il primo albero 41 e il secondo albero 42.
Il sistema di regolazione 5 comprende un elemento di comando 51. L’utente può causare, mediante azionamento dell’elemento di comando 51, almeno il movimento di regolazione del primo rullo 31.
Nella realizzazione mostrata, l’utente, mediante azionamento soltanto dell’elemento di comando 51, causa sia il movimento di regolazione del primo rullo 31 che, attraverso il sistema di accoppiamento 6, il movimento di regolazione del secondo rullo 32.
Nella realizzazione alternativa summenzionata e non mostrata, è presente almeno un ulteriore elemento di comando. In tale realizzazione alternativa non mostrata, l’utente può causare, mediante azionamento dell’elemento di comando 51, il movimento di regolazione del primo rullo 31 indipendentemente dal movimento di regolazione del secondo rullo 32. In tale realizzazione alternativa non mostrata, l’utente può causare, mediante azionamento dell’ulteriore elemento di comando, il movimento di regolazione del secondo rullo 32, indipendentemente dal movimento di regolazione del primo rullo 31.
Il sistema di regolazione 5 causa il movimento di regolazione del primo rullo 31 mediante l’applicazione di un sistema di forze che ha come risultante un primo momento o prima coppia. Tale primo momento agisce sul primo albero 41 ed è intorno all’asse della seconda porzione 412 del primo albero 41. Il sistema di regolazione 5 causa il movimento di regolazione del secondo rullo 32 mediante l’applicazione di un sistema di forze che ha come risultante un secondo momento o seconda coppia. Tale secondo momento agisce sul secondo albero 42 ed è intorno all’asse della seconda porzione 422 del secondo albero 42.
Il primo momento, dato che tale primo momento è intorno all’asse della seconda porzione 412 del primo albero 41 e dato che l’asse della seconda porzione 412 del primo albero 41 è disassato rispetto all’asse della prima porzione 411 del primo albero 41, causa un movimento roto-traslatorio del primo albero 41.
Fra la figura 4a, che mostra il primo albero 41 mentre la macchina assume la prima condizione operativa, e la figura 4b, che mostra il primo albero 41 mentre la macchina assume la seconda condizione operativa, il primo albero 41 viene sottoposto al suo movimento roto-traslatorio.
Il primo rullo 31, che nelle figure 4a e 4b non è mostrato, è montato sulla prima porzione 411 del primo albero, in modo che tale movimento di regolazione del primo rullo 31 corrisponda a e/o sia causato da tale movimento roto-traslatorio del primo albero 41. La componente traslatoria di tale movimento roto-traslatorio contribuisce alla regolazione di tale estensione della fessura 33.
Il secondo momento, dato che tale secondo momento è intorno all’asse della seconda porzione 422 del secondo albero 42 e dato che l’asse della seconda porzione 422 del secondo albero 42 è disassato rispetto all’asse della prima porzione 421 del secondo albero 42, causa un movimento roto-traslatorio del secondo albero 42.
Fra la figura 4a, che mostra il secondo albero 42 mentre la macchina assume la prima condizione operativa, e la figura 4b, che mostra il secondo albero 42 mentre la macchina assume la seconda condizione operativa, il secondo albero 42 viene sottoposto al suo movimento rototraslatorio.
Il secondo rullo 32, che nelle figure 4a e 4b non è mostrato, è montato sulla prima porzione 421 del secondo albero 42, in modo che tale movimento di regolazione del secondo rullo 32 corrisponda a e/o sia causato da tale movimento roto-traslatorio del secondo albero 42. La componente traslatoria di tale movimento roto-traslatorio del secondo albero 42 contribuisce, in combinazione con la componente traslatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41, alla regolazione di tale estensione della fessura 33.
Grazie alla possibilità di ottenere la regolazione della fessura sia mediante un movimento di regolazione del primo rullo 31 che mediante un movimento di regolazione del secondo rullo 32, l’intervallo di regolazione dell’estensione della fessura 33 può essere più grande senza dover aumentare le dimensioni di alcuno dei rulli 31 e 32. In tal modo si riesce ad aumentare l’intervallo di regolazione senza dover aumentare l’ingombro dei rulli e senza rendere più complicato e costoso il processo di produzione della macchina.
Infatti un aumento di diametro del primo rullo 31, visto che il movimento di regolazione del primo rullo 31 è un movimento roto-traslatorio, determinerebbe un aumento dell’intervallo di regolazione, ma causerebbe un aumento di ingombro della macchina.
Nella realizzazione mostrata, l’utente può causare, mediante azionamento dell’elemento di comando 51, il primo momento, che agisce sul primo albero 41, e pertanto il movimento di regolazione del primo rullo 31, e pertanto, attraverso il sistema di accoppiamento 6, anche il movimento di regolazione del secondo rullo 32.
La componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41 corrisponde ad una rotazione della seconda porzione 412 del primo albero 41 intorno all’asse 412a di detta seconda porzione 412 del primo albero 41, in modo che tale seconda porzione 412 del primo albero 41 possa assumere una pluralità di posizioni angolari intorno al suo asse 412a.
La componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero 42 corrisponde ad una rotazione della seconda porzione 422 del secondo albero 42 intorno all’asse 422a di detta seconda porzione 422 del secondo albero 42, in modo che tale seconda porzione 422 del secondo albero 422 possa assumere una pluralità di posizioni angolari intorno al suo asse 422a.
Il sistema di accoppiamento 6 accoppia fra loro la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41 e la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero 42, in modo che a ciascuna posizione angolare della seconda porzione 412 del primo albero 41 corrisponda una rispettiva posizione angolare della seconda porzione 422 del secondo albero 42, e pertanto anche una rispettiva combinazione di posizione angolare della seconda porzione 412 del primo albero 41 e posizione angolare della seconda porzione 422 del secondo albero 42.
Dato che la rotazione di ciascuna rispettiva seconda porzione 412 o 422 è la componente rotatoria del movimento roto traslatorio del rispettivo albero 41 o 42, e la componente traslatoria di tale movimento roto traslatorio del rispeyttivo albero 41 o 42 contribuisce alla regolazione (o variazione) della estensione della fessura 33, ciascuna combinazione di posizione angolare della seconda porzione 412 del primo albero 41 e posizione angolare della seconda porzione 422 del secondo albero 42, corrisponde pertanto ad un rispettivo valore di estensione della fessura 33.
Il sistema di accoppiamento 6 è configurato affinché la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41 sia nel verso opposto rispetto alla componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero 42, in modo che l’azionamento di detto elemento di comando 51 in un primo verso causi una riduzione di detta estensione della fessura 33 e l’azionamento di detto elemento di comando 51 in un secondo verso, opposto a detto primo verso, causi una aumento di detta estensione della fessura 33.
Come si nota dal confronto fra le figure 2a e 2b, oppure 1a e 1b, se l’utente, a partire dalla situazione di figura 1a o 2a o 3a, ruota l’elemento di comando 51 in senso antiorario, intorno all’asse della seconda porzione 412 del primo albero 41, l’estensione della fessura 33, grazie anche al sistema di accoppiamento 6, può passare per esempio dal primo valore al secondo valore, per arrivare nella situazione di figura 1b o 2b o 3b.
Come si nota dal confronto fra le figure 2a e 2b, oppure 1a e 1b, se l’utente, a partire dalla situazione di figura 1b o 2b o 3b, ruota l’elemento di comando 51 in senso orario, intorno all’asse della seconda porzione 412 del primo albero 41, l’estensione della fessura 33, grazie anche al sistema di accoppiamento 6, può passare per esempio dal secondo valore al primo valore, per arrivare nella situazione di figura 1a o 2a o 3a.
Il sistema di accoppiamento 6 comprende un primo disco dentato 61 ed un secondo disco dentato 62. Il primo disco dentato 61 è calettato sulla seconda porzione 412 del primo albero 41, in modo da essere solidale alla suddetta componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41, e pertanto alla suddetta rotazione della seconda porzione 412 del primo albero 41. In tal modo detta rotazione di detta seconda porzione 412 del primo albero 41 corrisponde ad una rotazione di detto primo disco dentato 61. Il secondo disco dentato 62 è calettato sulla seconda porzione 422 del secondo albero 42, in modo da essere solidale alla suddetta componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero 42, e pertanto alla suddetta rotazione della seconda porzione 422 del secondo albero 42. In tal modo detta rotazione di detta seconda porzione 422 del secondo albero 42 corrisponde ad una rotazione di detto secondo disco dentato 62.
Il primo disco dentato 61 comprende una dentatura 611. Il secondo disco dentato 62 comprende una dentatura 621.
La dentatura 611 del primo disco 61 e la dentatura 621 del secondo disco 62 ingranano reciprocamente per accoppiare fra loro la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41 e la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero 42.
Ciascun disco dentato 61 o 62 potrebbe essere, più in generale, un qualunque elemento dentato calettato sulla rispettiva seconda porzione 412 o 422 del rispettivo albero 41 o 42.
L’elemento di comando 51 comprende una leva 511. L’elemento di comando 51 comprende un corpo di connessione 512. L’elemento di comando 51 è configurato affinché un utente possa causare, mediante detta leva 511, la rotazione di detto elemento di comando 51. La rotazione dell’elemento di comando 51 corrisponde a detto azionamento dell’elemento di comando 51.
La leva 511 si connette a detta seconda porzione 412 del primo albero 41 mediante interposizione di detto corpo di connessione 512, in modo che detta rotazione di detto elemento di comando 51 corrisponda a detta rotazione della seconda porzione 412 del primo albero 41, e pertanto a detta componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero 41.
Detta macchina 1 comprende un sistema di selezione 7. Il sistema di selezione 7 permette ad un utente di selezionare un valore desiderato della estensione della fessura 33. Tale valore desiderato corrisponde ad una posizione angolare desiderata della seconda porzione 412 del primo albero 41. Il sistema di selezione 7 è configurato per bloccare detto elemento di comando 51 in una posizione selezionata corrispondente alla suddetta posizione angolare desiderata della seconda porzione 412 del primo albero 41. In tal modo il primo albero 41 viene bloccato con la seconda porzione 412 che si trova bloccata in una posizione angolare desiderata corrispondente al valore desiderato della estensione della fessura, in modo che la estensione della fessura 33 sia bloccata nel valore desiderato.
Detti sistema di selezione 7 e sistema di accoppiamento 6 sono configurati affinché, durante detto movimento operativo, il primo rullo 31 ruoti su se stesso intorno e rispetto al primo albero 41 e il secondo rullo 32 ruoti su se stesso intorno e rispetto al secondo albero 42.
Infatti il sistema di selezione 7, bloccando l’elemento di comando 51 nella suddetta posizione selezionata, esercita anche un effetto di bloccaggio sul primo albero 41.
L’effetto di bloccaggio del sistema di selezione 7 sul primo albero 41 fa in modo che il primo albero 41 non segua il movimento operativo del primo rullo 31., IL sistema di accoppiamento 6 a sua volta fa in modo che il suddetto effetto di bloccaggio sul primo albero 41 corrisponda ad un effetto di bloccaggio anche sul secondo albero 42, in modo tale che quest’ultimo non segua il movimento operativo del secondo rullo 32.
Il sistema di selezione 7 comprende una pluralità di elementi di bloccaggio ciascuno corrispondente ad una rispettiva posizione dell’elemento di comando 51.Il sistema di selezione 7 comprende un perno di bloccaggio che è solidale alla rotazione dell’elemento di comando 51 e può cooperare con ciascuno di tali elementi di bloccaggio, per bloccare l’elemento di comando nella rispettiva posizione, la quale diventa la posizione selezionata dell’elemento di comando 51.
Ciascuna posizione definita da uno di tali elementi di bloccaggio corrisponde pertanto ad una rispettiva posizione angolare della seconda porzione 412 del primo albero 41 intorno al suo asse 412a, e pertanto, attraverso il sistema di accoppiamento 6, ad un rispettivo valore di estensione della fessura.
Ciascuno di tali elementi di bloccaggio potrebbe essere una cavità.
Il perno di bloccaggio in tal caso si innesta automaticamente, per azione di una molla, in una specifica di tali cavità, nel momento in cui l’utente rilascia l’elemento di comando 51 mentre si trova nella posizione che intende selezionare dell’elemento di comando 51.
La macchina comprende un motore non mostrato.
La macchina comprende una trasmissione 8 che trasferisce un moto di uscita di detto motore a detto primo rullo 31 e a detto secondo rullo 32, in modo da causare detto movimento operativo.
La trasmissione 8 comprende almeno una corona intermedia 81. La corona intermedia è montata coassialmente intorno alla seconda porzione 412 del primo albero 41. La trasmissione 8 trasmette detto moto di rotazione da detto motore a detta corona intermedia 81.
La trasmissione comprende un vincolo a crociera 82 fra detta corona intermedia e detto primo rullo 31, per trasmettere detto moto di rotazione della corona intermedia 81 a detto primo rullo 31, in modo che detto moto di rotazione di detta corona intermedia 81 causi la rotazione del primo rullo 31 su se stesso e intorno al primo albero 41.
L’aumento della dimensione del primo rullo 31, che sarebbe necessario per aumentare l’intervallo di regolazione dell’estensione della fessura 33 se non ci fosse la possibilità di movimentare anche il secondo rullo 32, potrebbe determinare il malfunzionamento del vincolo a crociera 82. Il vincolo a crociera 82 può essere per esempio un giunto di tipo Holdam. Lo stesso vale anche per il secondo rullo 32, per il quale la trasmissione 8 potrebbe comprendere una ulteriore corona intermedia ed un ulteriore vincolo a crociera.
Pertanto una macchina in accordo alla presente descrizione è in particolare utile laddove il movimento di regolazione del primo rullo 31 e/o il movimento di regolazione del secondo rullo 32 è un movimento rototraslatorio, in quanto in questo caso è comodo, ai fini della generazione del movimento operativo, l’utilizzo di un vincolo a crociera associato a ciascun rullo che può essere soggetto a tale movimento roto-traslatorio. Il funzionamento del vincolo a crociera potrebbe infatti essere compromesso nel caso il rispettivo rullo sia di diametro troppo elevato.
Il telaio fisso 2 definisce un involucro per una parte di tale trasmissione 2. Tale involucro 21 presenta una parete esterna 211.
Il primo disco dentato 61 è alloggiato in un alloggiamento A definito fra tale parete esterna 21 e il corpo di connessione 512.
Il primo disco dentato 61 e il secondo disco dentato 62 sono posizionati in modo che detta rotazione del primo disco dentato 61 e detta rotazione del secondo disco dentato 62 siano rasenti a detta parete esterna 21.
Il primo valore di estensione della fessura 33, di cui alla figura 3a, può essere considerato come il valore minimo della estensione della fessura 33. Il secondo valore di estensione della fessura 33, di cui alla figura 3b, può essere considerato come il valore massimo della estensione della fessura 33.
Si tenga presente che l’estensione della fessura 33 corrisponde sostanzialmente e/o all’incirca allo spessore di laminazione dell’impasto. Pertanto, nonostante il primo valore di estensione della fessura si possa considerare sostanzialmente nullo, anche in questo caso, praticamente, l’impasto può essere trascinato attraverso la fessura 33.
Una macchina in accordo alla presente descrizione consente in particolare di aumentare significativamente il valore massimo della estensione della fessura, e pertanto il valore massimo di laminazione dell’impasto, senza dover agire sulla dimensione di uno o l’altro dei rulli che definiscono la fessura.
Una macchina sfogliatrice in accordo alla presente descrizione è preferibilmente per la produzione di pasta, che viene ottenuta mediante almeno la fase di laminazione dell’impasto alimentare effettuata dal gruppo di laminazione 3.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina sfogliatrice (1) per impasti alimentari, comprendente: - un telaio fisso (2) della macchina; - un gruppo di laminazione (3) che comprende almeno un primo rullo (31) ed un secondo rullo (32), detti primo rullo (31) e secondo rullo (32) potendo essere soggetti ad un movimento operativo, durante il quale ciascuno di detti rulli (31, 32) ruota su se stesso in verso opposto rispetto all’altro, in modo che tale movimento operativo causi il trascinamento di un impasto alimentare attraverso una fessura (33) interposta fra detti rulli, per causare la laminazione di tale impasto, l’estensione di detta fessura (33) corrispondendo allo spessore di laminazione di detto impasto; - un primo albero (41) che supporta il primo rullo (31) ed un secondo albero (42) che supporta il secondo rullo (32), ciascuno di detti alberi (41; 42) comprendendo, lungo il suo sviluppo longitudinale, una rispettiva prima porzione (411; 421), che si estende lungo un primo asse (411a; 421a) e sulla quale è montato coassialmente il rispettivo rullo (31; 32), ed una rispettiva seconda porzione (412; 422), che si estende lungo un rispettivo asse (412a; 422a) disassato rispetto all’asse di detta rispettiva prima porzione (411; 421) e pertanto anche rispetto a detto rispettivo rullo (31); - un sistema di regolazione (5) che permette ad un utente di effettuare una regolazione di detta estensione della fessura (33), detto sistema di regolazione (5) essendo configurato affinché detta regolazione possa avvenire mediante un movimento di regolazione del primo rullo (31) rispetto al telaio (2) e mediante un rispettivo movimento di regolazione del secondo rullo (32) rispetto al telaio (2).
  2. 2. Macchina sfogliatrice (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto sistema di regolazione (5) comprende un sistema accoppiamento (6) fra il movimento di regolazione del primo rullo (31) e il movimento di regolazione del secondo rullo (32), in modo il movimento di regolazione di detto primo rullo (31) avvenga simultaneamente al movimento di regolazione del secondo rullo (32), e in modo che a detto movimento di regolazione del primo rullo (31) corrisponda automaticamente il movimento di regolazione del secondo rullo (32), così che l’ampiezza e il verso del movimento di regolazione del secondo rullo (32) sia funzione dell’ampiezza e del verso del movimento di regolazione del primo rullo (31), in accordo ad una correlazione definita da detto sistema di accoppiamento (6).
  3. 3. Macchina sfogliatrice (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detto sistema di regolazione (5) è configurato affinché il movimento di regolazione del primo rullo (31) e il movimento di regolazione del secondo rullo (32) siano disaccoppiati uno rispetto all’altro, in modo che possano avvenire uno indipendentemente dall’altro.
  4. 4. Macchina sfogliatrice (1) secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui: - il sistema di regolazione (5) è configurato per causare il movimento di regolazione del primo rullo (31) mediante l’applicazione di un sistema di forze che ha come risultante un primo momento o prima coppia, tale primo momento agendo sul primo albero (41) ed essendo intorno all’asse della seconda porzione (412) del primo albero (41); - il sistema di regolazione (5) è configurato per causare il movimento di regolazione del secondo rullo (32) mediante l’applicazione di un sistema di forze che ha come risultante un secondo momento o seconda coppia, tale secondo momento agendo sul secondo albero (42) ed essendo intorno all’asse della seconda porzione (422) del secondo albero (42); in cui la macchina (1) è configurata affinché: - dato che tale primo momento è intorno all’asse della seconda porzione (412) del primo albero (41) e che tale asse della seconda porzione (412) del primo albero (41) è a sua volta disassato rispetto all’asse della prima porzione (411) del primo albero (41), tale primo momento causa un movimento roto-traslatorio del primo albero (41); - il primo rullo (31) è montato sulla prima porzione (411) del primo albero (41) in modo che tale movimento di regolazione del primo rullo (31) corrisponda a tale movimento roto-traslatorio del primo albero (41), la componente traslatoria di tale movimento roto-traslatorio contribuendo alla regolazione di tale estensione della fessura (33); - dato che tale secondo momento è intorno all’asse della seconda porzione (422) del secondo albero (42) e che tale asse della seconda porzione (422) del secondo albero (42) è a sua volta disassato rispetto all’asse della prima porzione (421) del secondo albero (42), tale secondo momento causa un movimento roto-traslatorio del secondo albero (42); - il secondo rullo (32) è montato sulla prima porzione (421) del secondo albero (42) in modo che tale movimento di regolazione del secondo rullo (32) corrisponda a tale movimento roto-traslatorio del secondo albero (42), la componente traslatoria di tale movimento roto-traslatorio contribuendo, in combinazione con la componente traslatoria del movimento rototraslatorio del primo albero (41), alla regolazione di tale estensione della fessura (33).
  5. 5. Macchina sfogliatrice (1) secondo le rivendicazioni 2 e 4, in cui: - detto sistema di regolazione (5) comprende un elemento di comando (51); - detto sistema di regolazione (5) è configurato affinché un utente possa causare il momento agente sul primo albero (41) mediante azionamento di detto elemento di comando (51).
  6. 6. Macchina sfogliatrice (1) secondo la rivendicazione 5, in cui detta macchina (1) è configurata affinché: - la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero (41) corrisponde ad una rotazione della seconda porzione (412) del primo albero (41) intorno all’asse (412a) di detta seconda porzione (412) del primo albero (41), in modo che tale seconda porzione (412) del primo albero (41) possa assumere una pluralità di posizioni angolari intorno al suo asse (412a); - la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero (42) corrisponde ad una rotazione della seconda porzione (422) del secondo albero (42) intorno all’asse (422a) di detta seconda porzione (422) del secondo albero (42), in modo che tale seconda porzione (422) del secondo albero (42) possa assumere una pluralità di posizioni angolari intorno al suo asse (422a); - Il sistema di accoppiamento (6) accoppia fra loro la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero (41) e la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero (42), in modo che a ciascuna posizione angolare della seconda porzione (412) del primo albero (41) corrisponda una rispettiva posizione angolare della seconda porzione (422) del secondo albero (42), e pertanto anche una rispettiva combinazione di posizione angolare della seconda porzione (412) del primo albero (41) e posizione angolare della seconda porzione (422) del secondo albero (42); - ciascuna combinazione di posizione angolare della seconda porzione (412) del primo albero (41) e posizione angolare della seconda porzione (422) del secondo albero (42), corrisponde pertanto ad un rispettivo valore di estensione della fessura (33).
  7. 7. Macchina sfogliatrice secondo la rivendicazione 6, in cui detto accoppiamento (6) è configurato affinché la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero (41) sia nel verso opposto rispetto alla componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero (42), in modo che l’azionamento di detto elemento di comando (51) in un primo verso causi una riduzione di detta estensione della fessura (33) e l’azionamento di detto elemento di comando (51) in un secondo verso, opposto a detto primo verso, causi un aumento di detta estensione della fessura (33).
  8. 8. Macchina sfogliatrice (1) secondo la rivendicazione 7, in cui detto sistema di accoppiamento (6) comprende un primo elemento dentato (61) calettato sulla seconda porzione (412) del primo albero (41), in modo che detta rotazione di detta seconda porzione (412) del primo albero (41) corrisponda ad una rotazione di detto primo elemento dentato (61), ed un secondo elemento dentato (62) calettato sulla seconda porzione (422) del secondo albero (42), in modo che detta rotazione di detta seconda porzione (422) del secondo albero (42) corrisponda ad una rotazione di detto secondo elemento dentato (62), la dentatura (611) del primo elemento dentato (61) e la dentatura (621) del secondo elemento dentato (62) ingranando reciprocamente per accoppiare fra loro la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del primo albero (41) e la componente rotatoria del movimento roto-traslatorio del secondo albero (42).
  9. 9. Macchina sfogliatrice (1) secondo la rivendicazione 8, in cui: - detto elemento di comando (51) comprende una leva (511) ed un corpo di connessione (512), detto elemento di comando (51) essendo configurato affinché un utente possa causare, mediante detta leva (511), la rotazione di detto elemento di comando (51), detta rotazione dell’elemento di comando (51) corrispondendo a detto azionamento; - detta leva (511) si connette a detta seconda porzione (412) del primo albero (41) mediante detto corpo di connessione (512), in modo che detta rotazione della seconda porzione (412) del primo albero (41) corrisponda a detta rotazione di detto elemento di comando (51); - detta macchina (1) comprende un sistema di selezione (7), che permette ad un utente di selezionare un valore desiderato della estensione della fessura (33), tale valore desiderato corrispondendo ad una posizione angolare desiderata della seconda porzione (412) del primo albero (41); - il sistema di selezione (7) è configurato per bloccare detto elemento di comando (51) in una posizione selezionata, detta posizione selezionata corrispondendo alla posizione angolare desiderata della seconda porzione (412) del primo albero (41); - detto sistema di selezione (7) e detto sistema di accoppiamento (6) sono configurati affinché, durante detto movimento operativo, il primo rullo (31) ruoti su se stesso intorno e rispetto al primo albero (41) e il secondo rullo (32) ruoti su se stesso intorno e rispetto al secondo albero (42), mediante l'effetto di bloccaggio esercitato dal sistema di selezione (7).
  10. 10. Macchina sfogliatrice (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente: - un motore; - una trasmissione (8) che trasferisce un moto di uscita di detto motore a detto primo rullo (31) e a detto secondo rullo (32), in modo da causare detto movimento operativo; in cui detta trasmissione (8) comprende almeno: - una corona intermedia (81) montata coassialmente intorno alla seconda porzione (412) del primo albero (41), detta trasmissione (8) trasmettendo detto moto di rotazione da detto motore a detta corona intermedia (81); - un vincolo a crociera (82) fra detta corona intermedia (81) e detto primo rullo (31), per trasmettere detto moto di rotazione della corona intermedia (81) a detto primo rullo (31), in modo che detto moto di rotazione di detta corona intermedia (81) causi la rotazione di detto primo rullo (31) intorno a detto primo albero (41) e su se stesso.
  11. 11. Macchina secondo le rivendicazioni 9 e 10, in cui: - detto telaio fisso (2) definisce almeno un involucro per una parte di tale trasmissione (8), tale involucro (21) presentando una parete esterna (211); - il primo elemento dentato (61) è almeno parzialmente situato in un alloggiamento (A) definito fra tale parete esterna (21) e il corpo di connessione (512); - il primo elemento dentato (61) e il secondo elemento dentato (62) sono posizionati in modo che detta rotazione del primo elemento dentato (61) e detta rotazione del secondo elemento dentato (62) siano rasenti a detta parete esterna (21).
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