IT201800003386A1 - Componente di arredo e metodo di realizzazione - Google Patents

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IT201800003386A1
IT201800003386A1 IT102018000003386A IT201800003386A IT201800003386A1 IT 201800003386 A1 IT201800003386 A1 IT 201800003386A1 IT 102018000003386 A IT102018000003386 A IT 102018000003386A IT 201800003386 A IT201800003386 A IT 201800003386A IT 201800003386 A1 IT201800003386 A1 IT 201800003386A1
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support rod
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Roberto Iacuzzi
Mauro Busolini
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Natisa Srl
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Description

Descrizione del trovato avente per titolo:
"COMPONENTE DI ARREDO E METODO DI REALIZZAZIONE"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un componente di arredo, ad esempio definente una base di supporto per un tavolo, o una base di supporto per una seduta, un’anta o una parete di un armadio, o altro, il quale presenta andamento curvilineo.
STATO DELLA TECNICA
Nel settore del mobile e dei complementi di arredo è nota l’esigenza di realizzare componenti di arredo aventi forma ondulata o curva per ottenere particolari effetti estetici e modificare le forme geometriche tradizionali che sono generalmente lineari e squadrate.
La realizzazione di componenti di arredo con forma concava e convessa, ovvero ondulata e curva, tuttavia è costosa e richiede lavorazioni complesse, per cui essi sono normalmente confinati unicamente a mobili e complementi di arredo di fascia alta.
Ad esempio, sono noti componenti di arredo sagomati con forma concava e convessa realizzati in corpo unico in materiale legnoso o in materiale plastico.
Nel caso di componenti di arredo in legno è necessario avere a disposizione materie prime di grosse dimensioni, dalle quali può essere rimosso materiale in eccesso per ottenere la voluta concavità. Questo richiede lavorazioni specifiche che devono essere eseguite da operatori specializzati e, inoltre, comporta un notevole spreco di materiale legnoso.
Tale soluzione, pur permettendo l’ottenimento di forme arcuate desiderate, non può essere industrializzata in modo efficiente e pertanto rimane confinata alla produzione di componenti di arredo di fascia di prezzo molto alta.
Nell’ ambito dei componenti di arredo realizzati in legno, è noto definire gli stessi per accoppiamento, ad esempio mediante incollaggio, di strati sovrapposti di legno, idonei a definire uno spessore desiderato del manufatto di partenza, dal quale successivamente rimuovere il materiale. Tale soluzione realizzativa, tuttavia, risulta particolarmente complessa e deve essere opportunamente progettata e dimensionata, di volta in volta, in relazione alla specifica forma finale che il componente di arredo deve assumere. Ciò con notevole investimento di tempi iniziali di avvio del progetto e notevoli costi e tempi realizzativi.
Sono noti anche componenti di arredo realizzati in materiale plastico ad esempio per stampaggio o termoformatura. Tali procedimenti presentano l’inconveniente di richiedere notevoli investimenti economici per la realizzazione degli stampi idonei a creare la curva voluta e, inoltre, non permettono, con investimenti economici contenuti, di modificare a piacimento la forma, o la dimensione della sagomatura per realizzare un’ampia gamma di componenti di arredo.
Uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un componente di arredo sagomato per definire una o più concavità e convessità e che possa essere realizzato con investimenti contenuti.
Un altro scopo del presente trovato è quello di ottenere un componente di arredo che possa essere realizzato in un’ampia gamma di forme e dimensioni senza richiedere drastiche modifiche delle macchine di lavorazione.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di ottenere un componente di arredo che sia stabile e robusto.
Un ulteriore scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo di realizzazione di un componente di arredo che sia economico e possa essere eseguito in modo semplice e rapido.
Ancora uno scopo del presente trovato è quello di mettere a punto un metodo di realizzazione di un componente di arredo mediante il quale sia possibile ottenere una pluralità di componenti di arredo aventi forme e dimensioni differenti con minime modifiche delle fasi e dei macchinari di lavorazione.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell’idea di soluzione principale.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono ad un componente di arredo comprendente:
- un’asta di supporto avente uno sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale,
- una pluralità di assi provviste ciascuna di un foro passante configurato per permettere l’inserimento dell’asta di supporto.
Le assi sono inserite, con il loro foro passante, una in successione all’ altra sull’asta di supporto, sono sfalsate angolarmente fra loro, rispetto a detto asse longitudinale, e sono collegate solidalmente ed almeno parzialmente sovrapposte ed in appoggio fra loro.
La particolare disposizione delle assi permette di definire un componente di arredo opportunamente sagomato, con forma concava e convessa al fine di soddisfare particolari esigenze estetiche richieste. Tale tecnica di collegamento e disposizione delle assi, inserite sull’asta di supporto, permette di semplificare notevolmente le operazioni di realizzazione del componente di arredo, e di poter ottenere, anche con piccole modifiche, componenti di arredo di forme ed aspetti estetici totalmente diversi fra loro.
In accordo con forme realizzative del trovato, ciascuna asse è provvista di un’estremità superiore, e di un’estremità inferiore contrapposta all’estremità superiore, le quali estremità definiscono a loro volta rispettive superfici di appoggio. Le superfici di appoggio delle estremità superiori delle assi giacciono tutte su un comune piano di appoggio superiore, e le superfici di appoggio delle estremità inferiori delle assi giacciono tutte su un comune piano di appoggio inferiore. Le estremità superiori e le estremità inferiori delle assi, pertanto, definiscono due superfici di base che possono fungere da piano di supporto, ad esempio, per il posizionamento su un piano di appoggio, o per il supporto di un piano di un tavolo, o di un piano di una seduta.
Il piano di appoggio inferiore ed il piano di appoggio superiore possono essere sostanzialmente paralleli fra loro al fine di assicurare un corretto parallelismo fra il piano su cui poggerà il componente di arredo e la superficie di quest’ultimo su cui verrà eventualmente disposto un eventuale piano di un tavolo o simile.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono anche ad un metodo per la realizzazione di un componente di arredo che comprende:
- mettere a disposizione un’asta di supporto avente sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale;
- mettere a disposizione una pluralità di assi provviste, ciascuna di un foro passante;
- inserire le assi, con il loro foro passante, una in successione all’altra sull’asta di supporto posizionandole sfalsate angolarmente fra loro rispetto all’asse longitudinale, e collegandole solidalmente in modo che siano almeno parzialmente sovrapposte ed in appoggio fra loro.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di forme di realizzazione, fomite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 è una vista prospettica di un componente di arredo secondo forme di realizzazione qui descritte utilizzato ad esempio come base di supporto di un tavolo;
- la fig. 2 è una vista prospettica di una sezione longitudinale di fig. 1 ; - la fig. 3 è una vista frontale in sezione della fig. 1 ;
- la fig. 4 è una vista prospettica di un’ulteriore componente di arredo del presente trovato.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Forme di realizzazione qui descritte con riferimento alle fìgg. 1-3 si riferiscono ad un componente di arredo 10 che può essere vantaggiosamente utilizzato come base di supporto per un tavolo 20, o una seduta, o anche per realizzare una parete, o un’anta di un mobile.
La fig. 1 illustra a titolo esemplificativo un tavolo 20 comprendente un piano di appoggio 21 ed un componente di arredo 10 secondo il trovato che funge da base di supporto per il piano di appoggio 21.
Secondo forme di realizzazione, il componente di arredo 10 comprende un’asta di supporto 12 che si sviluppa lungo un asse longitudinale X, il quale definisce anche l’asse oblungo longitudinale del componente di arredo 10.
Secondo forme di realizzazione, l’asta di supporto 12 può essere definita da una barra avente sezione trasversale piena.
In forme di realizzazione, l’asta di supporto 12 può avere forma della sezione trasversale circolare e uniforme lungo il suo asse longitudinale X.
Secondo forme di realizzazione, l’asta di supporto 12 può essere realizzata in materiale metallico o in materiale plastico o altro materiale idoneo a conferire resistenza meccanica al componente di arredo 10. Il componente di arredo 10 comprende inoltre una pluralità di assi 14 provviste ciascuna di un foro passante 13 configurato per permettere l' inserimento attraverso esso dell’asta di supporto 12.
In accordo con un aspetto del trovato, le assi 14 sono inserite con il loro foro passante 13, una in successione all’altra, sull’asta di supporto 12, sono sfalsate angolarmente fra loro rispetto al suddetto asse longitudinale X e sono collegate solidalmente ed almeno parzialmente sovrapposte ed in appoggio fra loro.
Il foro passante 13 può avere dimensioni correlate alla sezione trasversale dell’asta di supporto 12.
Secondo forme di realizzazione, il diametro del foro passante 13 è sostanzialmente uguale al diametro dell’asta di supporto 12.
In particolare, il diametro del foro passante 13 può consentire un accoppiamento per interferenza tra l’asta di supporto 12 e le assi 14. Ad esempio, il diametro del foro passante 13 può essere leggermente maggiore del diametro dell’asta di supporto 12, in modo da consentire di infilare le assi 14 sull’asta di supporto 12 e ruotarle rispetto ad esso all’applicazione di una forza, e al contempo impedire movimenti reciproci non voluti tra le assi 14 e l’asta di supporto 12 in assenza di sollecitazioni.
A solo titolo esemplificativo il componente di arredo 10 può comprendere un numero di assi 14 compreso tra circa 40 e circa 200. Tale numero è scelto in funzione della forma complessiva finale del componente di arredo 10 che si vuole ottenere.
Secondo una possibile soluzione realizzativa, le assi 14 possono essere realizzate in legno o succedanei del legno.
Secondo possibili varianti realizzative, le assi 14 possono essere realizzate in materiale plastico.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, le assi 14 hanno uno sviluppo prevalentemente oblungo lungo un asse oblungo Y posto, in uso, ortogonale all’asse longitudinale X.
Secondo soluzioni realizzative, ciascun foro passante 13 è ricavato nello spessore della rispettiva asse 14.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, le assi 14 hanno una sezione trasversale rettangolare, ad esempio di forma sostanzialmente piana definita da uno spessore S ridotto rispetto alla larghezza W e lunghezza L.
Ad esempio, la larghezza W può essere compresa tra il 3% e il 15% della lunghezza L e lo spessore S può essere inferiore al 50% della larghezza W.
Secondo forme di realizzazione, le assi 14 presentano tutte la stessa larghezza W in modo da semplificare sia le operazioni di realizzazione delle singole assi 14, sia il loro assemblaggio sull’asta di supporto 12. Secondo possibili varianti realizzative, le assi 14 possono presentare larghezze W differenti, così da conferire particolari effetti estetici all’ componente di arredo 10.
Secondo una possibile variante realizzativa, le assi 14 possono avere una forma della sezione trasversale circolare.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, le assi 14 possono avere una forma della sezione trasversale poligonale.
Ciascuna asse 14 è provvista di un’estremità superiore 18, e di un’estremità inferiore 19 contrapposta all’estremità superiore 18. Le estremità superiori 18, ed estremità inferiori 19 definiscono, a loro volta, rispettive superfici di base 22.
In accordo con una possibile soluzione del trovato, le superfici di base 22 delle estremità superiori 18 giacciono tutte su un comune piano di appoggio superiore π, e le superfici di base 22 delle estremità inferiori 19 giacciono tutte su un comune piano di appoggio inferiore β.
Ciò permette di ottenere un componente di arredo 10 provvisto di un piano di appoggio inferiore β mediante il quale può essere posizionato in appoggio su un pavimento, o altro piano di supporto, e di un piano di appoggio superiore π sul quale può essere posizionato un piano o altro elemento di arredo.
Secondo una possibile soluzione realizzativa il piano di appoggio superiore π e il piano di appoggio inferiore β sono paralleli fra loro.
Secondo tali forme di realizzazioni, ad esempio nel caso di un componente di arredo 10 che definisce una base di supporto per un tavolo 20, il piano di appoggio inferiore β può definire una superficie piana per il posizionamento sul pavimento, e il piano di appoggio superiore π può definire una superficie piana per il posizionamento del piano di supporto 21 del tavolo 20.
Ciò permette di assicurare un corretto parallelismo fra il piano su cui poggerà il componente di arredo 10 stesso e il piano di appoggio superiore π di quest’ultimo su cui verrà eventualmente disposto il piano 21 del tavolo 20 o simile.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa del presente trovato, inoltre, l’asse di supporto 12 è posto parallelo al piano di appoggio inferiore β.
Secondo una possibile soluzione realizzativa del trovato (si veda fig.
3) l’asta di supporto 12 è posto, rispetto al piano di appoggio inferiore β, ad una distanza D compresa fra 0,3 e 0,75 volte l’altezza H complessiva del componente di arredo 10.
Secondo forme di realizzazione, la distanza D è scelta in modo tale da mantenere il baricentro del componente di arredo 10 al di sotto della metà della sua altezza H complessiva, così da conferirgli stabilità e impedire inclinazioni non desiderate dovute alla forma curva.
Secondo forme di realizzazione, il foro passante 13 è realizzato nella rispettiva asse 14 ad una distanza da un’estremità terminale 18, 19, compresa fra circa il 50% e circa il 75% della lunghezza L complessiva dell’asse 14.
Secondo forme di realizzazione, le assi 14 possono essere sfalsate di un angolo positivo o negativo rispetto alle assi 14 rispettivamente precedente e successiva, in funzione dell’aspetto estetico del componente di arredo 10 che si vuole ottenere.
In accordo con una possibile soluzione realizzativa ciascuna asse 14 è sfalsata angolarmente, attorno all’asse longitudinale X, e rispetto all’asse 14 che precede di un angolo di sfasamento α compreso tra 0° e 10°.
Secondo possibili soluzioni realizzative, le assi 14 sono parzialmente sovrapposte fra loro lungo l’intero loro sviluppo longitudinale.
Ad esempio, gli assi oblunghi Y delle assi 14 adiacenti possono essere sfalsati uno rispetto all’altro in modo tale da seguire una curva a singola onda, o a forma di “C” (fig. 4), o una curva ad andamento sinusoidale, ad esempio a forma di “S” (fig. 1), rispetto all’asse longitudinale X.
In particolare, le estremità terminali 18, 19 delle assi 14 sono dispose da lati opposti una all’altra rispetto all’asse longitudinale X lungo un piano trasversale a quest’ultimo, definendo con le rispettive superfici di base 22 andamenti curvilinei aventi concavità opposte uno all’altro rispetto all’asse longitudinale X.
In particolare, nel caso in cui l’altezza H sia posta a circa il 50% della lunghezza L delle assi 14, le proiezioni delle estremità terminali 18, 19 su un piano orizzontale passante per l’asse longitudinale X definiscono andamenti curvilinei simmetrici opposti uno all’altro rispetto all’asse longitudinale X.
Secondo forme di realizzazione, è anche possibile che alcune assi 14 siano disposte con le rispettive estremità terminali 18, 19 allineate rispetto all’asse longitudinale X, ad esempio in corrispondenza dell’inizio o della fine di una curva, o onda, o durante la transizione tra una curva, o onda, e la successiva.
Secondo forme di realizzazione, ad esempio nel caso di assi 14 aventi sezione rettangolare, esse comprendono ciascuna una coppia di pareti laterali maggiori 15, 16 parallele e opposte una all’altra, unite tra loro da rispettive pareti laterali minori 17 opposte e dalle rispettive superfici di base 22 delle estremità terminali 18, 19.
Secondo tali forme realizzative, le assi 14 possono essere disposte in successione una all’altra lungo l’asta di supporto 12 con le proprie pareti laterali maggiori 15, 16 poste a contatto con le rispettive pareti laterali maggiori 16, 15 delle assi 14 adiacenti.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, le rispettivi pareti laterali maggiori 15, 16 di assi 14 adiacenti sono poste reciprocamente a contatto una con l’altra lungo la maggior parte della loro estensione superficiale tra le estremità terminali 18, 19.
Ad esempio, può essere previsto che la zona di sovrapposizione reciproca tra due assi 14 adiacenti sia uguale o maggiore al 50% dell’estensione superficiale complessiva delle pareti laterali maggiori 15, 16.
Secondo varianti di realizzazione, può essere previsto che la zona di sovrapposizione reciproca sia superiore al 70%, o anche all’ 80%.
In questo modo nel componente di arredo 10 non si generano spazi vuoti e viene garantita la robustezza strutturale del componente di arredo 10, che può quindi essere utilizzato anche come base di supporto per un tavolo 20.
Secondo forme di realizzazione, l’angolo di sfasamento a tra le assi 14 adiacenti è scelto in modo tale da assicurare una loro sovrapposizione reciproca lungo il loro sviluppo longitudinale.
In accordo con possibili soluzioni realizzative, l’angolo di sfasamento a può variare in funzione della lunghezza L e della larghezza W delle assi 14.
L’angolo di sfasamento a può essere ad esempio compreso tra 0° e 10°.
Secondo forme di realizzazione, l’angolo di sfasamento a può essere inferiore a 8°.
Secondo altre forme di realizzazione, l’angolo di sfasamento a può essere inferiore a 7°.
Secondo forme di realizzazione, le assi 14 sono collegate solidalmente tra loro nella zona di sovrapposizione reciproca.
Secondo forme di realizzazione, le assi 14 sono collegate una all’altra mediante materiale adesivo.
Secondo possibili varianti, le assi 14 sono collegate una all’altra mediante organi di fissaggio, removibili, o non removibili, come chiodi, viti, perni, o simili.
Secondo possibili soluzioni realizzative, il componente di arredo 10 può comprendere, inoltre, due assi di copertura 24 terminali, fissate rispettivamente alla prima e all’ultima asse 14, e configurate per nascondere le rispettive estremità dell’asta di supporto 12 e conferire un aspetto estetico rifinito all’ componente di arredo 10.
Le assi di copertura 24 possono avere forma e dimensioni sostanzialmente uguali a quelle delle assi 14, ma essere prive di fori passanti.
Inoltre, secondo forme di realizzazione, le assi di copertura 24 possono essere sfalsate di rispettivi angoli di sfasamento a rispetto alle assi 14 a cui sono collegate.
Forme di realizzazione qui descritte si riferiscono anche ad un metodo per la realizzazione di un componente di arredo 10 che prevede di:
- mettere a disposizione un’asta di supporto 12 avente sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale X;
- mettere a disposizione una pluralità di assi 14 provviste ciascuna di un foro passante 13;
- inserire le assi 14, con il loro foro passante 13, una in successione all’altra sull’asta di supporto 12 posizionandole sfalsate angolarmente fra loro rispetto all’asse longitudinale X, e collegandole solidalmente in modo che siano almeno parzialmente sovrapposte ed in appoggio fra loro.
Secondo forme di realizzazione, il metodo prevede di collegare tra loro le assi 14 nella zona di sovrapposizione reciproca.
Secondo forme di realizzazione, il metodo può prevede inoltre di tagliare o rifinire le estremità 18, 19 delle assi 14 in modo tale che esse definiscano, nel loro insieme, sia da un lato, sia dall’altro, una superficie di base 22.
Secondo forme di realizzazione, il metodo può prevedere di realizzare o tagliare le estremità 18, 19 delle assi 14 in modo tale che le superfici di base 22 delle estremità superiori 18 giacciono tutte su un comune piano di appoggio superiore π, e le superfici di base 22 delle estremità inferiori 19 giacciono tutte su un comune piano di appoggio inferiore β.
Secondo forme di realizzazione, il metodo può prevedere una fase di taglio delle estremità 18, 19 delle assi 14 prima del loro inserimento sull’asta di supporto 12.
Ad esempio, si può prevedere che le assi 14 siano preventivamente tagliate e predisposte per essere inserite secondo un ordine specifico e con un angolo di sfasamento a predefìnito una rispetto all’altra. Questo consente di ottimizzare la realizzazione delle assi 14 per ottenere di volta in volta uno specifico componente di arredo 10 riducendo al minimo lo spreco di materiale.
Secondo possibili varianti, può essere prevista una fase di taglio dopo la fase di inserire le assi 14 sull’asta di supporto 12 e dopo la fase di collegare le assi 14 tra loro.
Ad esempio, si può prevedere di realizzare tutte le assi 14 con una stessa lunghezza iniziale, e disporle di volta in volta nella forma voluta, eventualmente modificando l’angolo di sfasamento a tra assi 14 adiacenti a piacere per ottenere particolari effetti estetici, e poi tagliarle successivamente alla lunghezza L voluta.
Secondo ulteriori forme di realizzazione, può essere prevista una prima fase di taglio o di realizzazione a misura delle assi 14 prima della fase di inserire le assi 14 sull’asta di supporto 12 ed una seconda fase di taglio, o di rifinitura, al termine della fase di collegare le assi 14 tra loro, per ottenere rispettive superfici di base 22 piane e uniformi.
È chiaro che al componente di arredo 10 e al metodo di realizzazione fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall’ambito del presente trovato.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz’altro realizzare molte altre forme equivalenti di componente di arredo 10 e metodo di realizzazione, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell’ambito di protezione da esse definito.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Componente di arredo comprendente un’asta di supporto (12) avente sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale (X), e una pluralità di assi (14) provviste ciascuna di un foro passante (13) configurato per permettere l' inserimento attraverso esso dell’asta di supporto (12), ed in cui dette assi (14) sono inserite con il loro foro passante (13), una in successione all’altra, sull’asta di supporto (12), sono sfalsate angolarmente fra loro rispetto a detto asse longitudinale (X) e sono collegate solidalmente ed almeno parzialmente sovrapposte ed in appoggio fra loro.
  2. 2. Componente di arredo come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ciascuna asse (14) è provvista di un’estremità superiore (18), e di un’estremità inferiore (19) contrapposta all’estremità superiore (18), dette estremità superiori (18), ed estremità inferiori (19) definendo a loro volta rispettive superfici di base (22), e che dette superfici di base (22) delle estremità superiori (18) giacciono tutte su un comune piano di appoggio superiore (π), e le superfici di base (22) delle estremità inferiori (19) giacciono tutte su un comune piano di appoggio inferiore (β).
  3. 3. Componente di arredo come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto piano di appoggio superiore (π) e detto piano di appoggio inferiore (β) sono paralleli fra loro.
  4. 4. Componente di arredo come nella rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che detto asta di supporto (12) è posta parallela a detto piano di appoggio inferiore (β).
  5. 5. Componente di arredo come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta asta di supporto (12) è posta, rispetto a detto piano di appoggio inferiore (β), ad una distanza (D) compresa fra 0,3 e 0,75 volte l’altezza (H) complessiva di detto componente di arredo.
  6. 6. Componente di arredo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette assi (14) hanno uno sviluppo prevalentemente oblungo lungo un asse oblungo (Y) posto, in uso, ortogonale a detto asse longitudinale (X), e che ciascuno di detti fori passanti (13) sono ricavati nello spessore della rispettiva asse (14).
  7. 7. Componente di arredo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna asse (14) è sfalsata angolarmente, attorno a detto asse longitudinale (X), e rispetto all’asse (14) che precede di un angolo di sfasamento (a) compreso tra 0° e 10°.
  8. 8. Componente di arredo come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che dette assi (14) sono parzialmente sovrapposte fra loro lungo l’intero loro sviluppo longitudinale.
  9. 9. Tavolo comprendente un componente di arredo (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, ed un piano di appoggio (21) posizionato su detto componente di arredo (10).
  10. 10. Metodo per la realizzazione di un componente di arredo (10), detto metodo comprendendo: - mettere a disposizione un’asta di supporto (12) avente sviluppo oblungo lungo un asse longitudinale (X); - mettere a disposizione una pluralità di assi (14) provviste ciascuna di un foro passante (13); - inserire dette assi (14), con il loro foro passante (13), una in successione all’altra sull’asta di supporto (12) posizionandole sfalsate angolarmente fra loro rispetto all’asse longitudinale (X), e collegandole solidalmente in modo che siano almeno parzialmente sovrapposte ed in appoggio fra loro.
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