IT201800009929A1 - Elemento modulare per la realizzazione di figure tridimensionali - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale dal titolo: “Elemento modulare per la realizzazione di figure tridimensionali”
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un elemento modulare per la realizzazione di figure tridimensionali realizzate attraverso l’accoppiamento di due o più di detti elementi modulari.
L’invenzione si riferisce in particolare al settore dei giochi e di intrattenimento, relativi alla realizzazione di oggetti ottenuti attraverso l’assemblaggio di unità modulari.
Con l’avvento dell’elettronica, il mercato dei giochi e dei passatempi ha subito una particolare inflessione sulle vendite, in quanto se le aziende non riescono a modificare i loro prodotti adattandoli all’elettronica, gli utenti sono meno interessati all’acquisto di tali prodotti, anche a causa del fatto che i giochi manuali e creativi sono sempre meno utilizzati.
La risposta dei produttori, qualora non possa essere possibile integrare componenti elettronici all’interno dei prodotti e garantire un utilizzo informatico e interattivo, è stata quella di produrre giochi quali costruzioni o simili, con pezzi sempre più complessi e particolari, proprio per attirare l’attenzione di utenti sempre più esigenti.
La produzione di pezzi complessi e particolari innanzitutto diminuisce la modularità dei prodotti, in quanto viene meno l’intercambiabilità dei singoli elementi modulari e lo smarrimento anche solo di un pezzo rende difficoltosa, se non impossibile, la realizzazione della figura tridimensionale.
Secondariamente si ottiene un inevitabile aumento di costi di produzione, richiedendo un numero sempre crescente di stampi, che causa un incremento dei costi di vendita all’utente.
Esiste dunque una necessità non soddisfatta dai prodotti noti allo stato dell’arte di realizzare un elemento modulare per la costruzione di figure geometriche che mantenga le caratteristiche di semplicità costruttiva, semplicità di assemblaggio e basso costo di produzione.
La presente invenzione consegue gli scopi di cui sopra realizzando un elemento modulare, come descritto in precedenza, costituito da una base e da almeno due elementi cuneiformi cavi, che si estendono in direzione opposta rispetto alla base, in modo tale per cui identificano una zona di intercapedine interposta tra i due elementi cuneiformi.
Inoltre ciascun elemento cuneiforme cavo presenta una apertura in corrispondenza di detta base, in modo tale da consentire l’alloggiamento all’interno dell’elemento cuneiforme di almeno un elemento cuneiforme appartenente ad un ulteriore elemento modulare o viceversa.
Come risulterà evidente dall’illustrazione di alcuni esempi esecutivi, tale configurazione consente di ottenere un facile e immediato accoppiamento di due o più elementi modulari.
È ovviamente possibile prevedere un numero qualsivoglia di elementi cuneiformi, due o più, in base alla grandezza dell’elemento modulare.
Tuttavia il numero di due elementi cuneiformi, nonché la presenza della zona di intercapedine, rappresenta il miglior compromesso tra dimensioni dell’elemento modulare e possibilità di variare le modalità di accoppiamento, ottenendo le più svariate combinazioni, in modo da realizzare figure tridimensionali di qualsivoglia tipologia.
Le varianti esecutive che verranno qui di seguito descritte, sono volte ad ottimizzare tale aspetto, ossia la molteplicità di configurazioni di accoppiamento possibili, mantenendo una elevata semplicità costruttiva e realizzativa dell’elemento modulare oggetto della presente invenzione.
Secondo una prima forma esecutiva, la superficie esterna di ciascun elemento cuneiforme comprende una parete interna rivolta in direzione della zona di intercapedine, che si raccorda ad una opposta parete esterna attraverso un bordo periferico.
Vantaggiosamente inoltre la parete interna e la parete esterna presentano aree maggiori rispetto alla superficie del bordo periferico.
Tale variante, oltre a conferire all’elemento modulare oggetto della presente invenzione un aspetto più compatto ed esteticamente più gradevole, facilita e rende più stabile l’accoppiamento tra due elementi modulari.
Infatti la creazione di superfici con aree differenti crea una sorta di “guida” per l’orientamento degli elementi modulari in fase di accoppiamento.
Gli elementi cuneiformi possono essere disposti in un qualsivoglia modo sulla base dell’elemento modulare, ma preferibilmente sono realizzati in maniera simmetrica rispetto ad un piano posto in corrispondenza della zona di intercapedine.
Come verrà descritto successivamente, al fine di ottimizzare le dimensioni, le pareti con aree maggiori sono disposte affacciate.
Per facilitare ulteriormente la fase di accoppiamento e per consentire di aumentare la varietà di figure tridimensionali che è possibile ottenere dall’accoppiamento degli elementi modulari, preferibilmente ogni singolo elemento cuneiforme è realizzato in maniera asimmetrica.
Per ottenere tale effetto, secondo una prima forma esecutiva, il bordo periferico presenta almeno due superfici laterali disposte lungo i bordi della parete interna e della parete esterna e raccordate in corrispondenza dell’apice dell’elemento cuneiforme.
Tali superfici laterali presentano inclinazioni differenti rispetto alla base.
Al fine di aumentare ulteriormente l’asimmetria, la parete interna identifica una superficie piana, mentre la parete esterna identifica una superficie curva.
Secondo una ulteriore variante esecutiva, l’apice di ciascun elemento cuneiforme presenta una forma arrotondata.
Tale variante presenta indiscussi vantaggi di sicurezza, rendendo l’elemento modulare oggetto della presente invenzione adatto anche a bambini, senza il rischio che si feriscano con oggetti appuntiti.
Infine per garantire costi di produzioni minimi, preferibilmente gli elementi cuneiformi sono realizzati di pezzo con la base dell’elemento modulare, che vantaggiosamente è realizzato di materiale plastico.
Visti gli aspetti vantaggiosi descritti relativi all’elemento modulare, la presente invenzione ha per oggetto anche un kit per la realizzazione di figure tridimensionali.
Il kit comprende una pluralità di elementi modulari realizzati secondo una o più delle caratteristiche descritte in precedenza e istruzioni di assemblaggio dei detti elementi modulari.
Le istruzioni possono essere previste su un qualsivoglia supporto, possono ad esempio essere in formato cartaceo, come libretti di istruzioni, o in formato digitale, come ad esempio la digitalizzazione del libretto cartaceo, o un link, sotto forma di QR code o simili, che rimanda ad una pagina web contenente i tutorial per l’assemblaggio degli elementi modulari.
Risulta evidente come l’elevata modularità degli elementi modulari appartenenti al kit oggetto della presente invenzione, consenta la realizzazione di diverse figure tridimensionali, anche con un solo kit, ma con diversi tutorial a disposizione dell’utente.
Al fine di ottenere un effetto estetico maggiormente gradevole della figura tridimensionale da realizzare, nonché per facilitare l’esecuzione delle istruzioni, secondo una forma esecutiva, la pluralità di elementi modulari comprende elementi modulari di differenti colorazioni.
Vantaggiosamente è possibile prevedere che il kit oggetto della presente invenzione presenti una suddivisione, ad esempio attraverso l’utilizzo di sacchettini o di scomparti appositi, degli elementi modulari nei diversi colori.
In alternativa è possibile prevedere che il kit oggetto della presente invenzione presenti elementi modulari monocolore, che possono essere colorati utilizzando colori appositi compresi nel kit.
In questo caso le istruzioni potranno comprendere consigli su come poter colorare gli elementi modulari, ad esempio su quanti colorarne e con quali colori.
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
le figure da 1a a 1e illustrano alcune viste dell’elemento modulare oggetto della presente invenzione;
le figure 2a e 2b illustrano due viste di possibili accoppiamenti degli elementi modulari oggetto della presente invenzione;
le figure 3 e 4 illustrano due forme tridimensionali realizzate attraverso l’accoppiamento di una pluralità di elementi modulari oggetto della presente invenzione.
Si specifica che le figure allegate alla presente domanda di brevetto riportano alcune forme esecutive dell’elemento modulare oggetto della presente invenzione per meglio comprenderne i vantaggi e le caratteristiche.
Tali forme esecutive sono dunque da intendersi a puro scopo illustrativo e non limitativo al concetto inventivo della presente invenzione, ossia quello di realizzare un elemento modulare di semplice realizzazione e che consenta un facile accoppiamento con altri elementi modulari al fine di realizzare figure tridimensionali di vario genere.
Con particolare riferimento alle figure da 1a ad 1e, vengono illustrate alcune viste dell’elemento modulare oggetto della presente invenzione secondo una forma esecutiva preferita.
L’elemento modulare comprende una base 1 e due elementi cuneiformi cavi 2 e 3.
Gli elementi cuneiformi cavi 2 e 3 presentano ciascuno una apertura in corrispondenza della base 1, aperture non visibili nelle figure.
Il fatto che gli elementi cuneiformi siano cavi, in combinazione alle loro aperture, consente di accoppiare tra di loro uno o più elementi modulari.
Tale accoppiamento è illustrato nelle figure 2a e 2b.
Come si evince chiaramente dalle figure 2a e 2b, l’accoppiamento è ottenuto attraverso una compenetrazione degli apici degli elementi cuneiformi di ciascun elemento modulare all’interno delle aperture degli elementi cuneiformi dell’elemento modulare soprastante.
Ad esempio l’accoppiamento tra l’elemento modulare 100 e l’elemento modulare 101 avviene grazie all’inserimento degli elementi cuneiformi dell’elemento modulare 101 all’interno delle aperture degli elementi cuneiformi dell’elemento modulare 100.
Il materiale che costituisce le pareti degli elementi cuneiformi potrà presentare una determinata rugosità, in modo da consentire il fissaggio dell’elemento modulare 100 rispetto all’elemento modulare 101, evitando movimentazioni relative tra gli stessi, in assenza di forze agenti sugli elementi modulari 100 e 101.
Ciò significa che anche l’altezza e il grado di inserimento di un elemento cuneiforme nell’altro è regolabile sulla base della forza che un utente imprime sugli elementi modulari.
In alternativa è possibile prevedere elementi di blocco all’interno della cavità degli elementi cuneiformi, in modo da fissarli in posizione, una volta inseriti.
In maniera del tutto simile avviene l’accoppiamento tra l’elemento modulare 101 e l’elemento modulare 102.
La presenza di due elementi cuneiformi, consente di prevedere diversi tipi di accoppiamento, rispetto a quelli illustrati nelle figure 2a e 2b.
Infatti è ad esempio possibile prevedere che solamente un elemento cuneiforme dell’elemento modulare 101 sia inserito all’interno di un corrispondente elemento cuneiforme dell’elemento modulare 100, in modo da lasciare l’altro elemento cuneiforme libero, per essere accoppiato ad ulteriori elementi modulari.
Risulta evidente come si possano dunque prevedere svariate combinazioni di accoppiamento.
La stabilità dell’accoppiamento e la facilità di aggregazione dei vari elementi modulari sono ottenute attraverso le caratteristiche dell’elemento modulare illustrato nelle figure da 1a ad 1e.
In particolare i due elementi cuneiformi 2 e 3 sono disposti in modo da identificare una zona di intercapedine 4, occupata, in fase di accoppiamento, da almeno parte degli elementi cuneiformi appartenenti agli elementi modulari posti al di sopra dell’elemento modulare illustrato.
Come risulta evidente dalle figure 1c ed 1e, l’elemento cuneiforme 2 presenta una parete esterna 21 ed una parete interna 22 che si raccordano tra di loro attraverso un bordo periferico 23.
Similmente l’elemento cuneiforme 3 presenta una parete esterna 31 ed una parete interna 32 che si raccordano tra loro attraverso un bordo periferico 33.
Gli elementi cuneiformi 2 e 3 sono inoltre disposti in maniera simmetrica rispetto ad un piano posto all’interno della zona di intercapedine 4, in particolare presentano le pareti interne 22 e 32 specchiate tra loro.
Le pareti interne 22 e 32 identificano una superficie piana, mentre le pareti esterne 21 e 31 identificano una superficie curva.
Secondo la variante illustrata nelle figure da 1a a 1e, l’elemento modulare oggetto della presente invenzione presenta le pareti interne 22, 32 e le pareti esterne 21, 31 di aree maggiori rispetto ai bordi periferici 23 e 33.
I bordi periferici 23 e 33 sono infatti costituiti da strisce di materiale che partono dalla base 1, corrono lungo gli spigoli delle pareti interne ed esterne, per ritornare in corrispondenza della base 1 attraverso una curva in corrispondenza dell’apice 24, 34 degli elementi cuneiformi 2 e 3.
In questo modo ciascun bordo periferico 23, 33 identifica due superfici laterali, disposte ai lati delle pareti esterne 21, 31 ed interne 22, 32.
Le viste illustrate nelle figure 1a ed 1b, mostrano come tali superfici laterali presentino inclinazione diverse rispetto alla base 1.
Con particolare riferimento alla figura 1a, il bordo periferico 23, ossia la superficie laterale, di sinistra risulta perpendicolare rispetto alla base 1, mentre il bordo periferico 23 di destra presenta una inclinazione diversa.
In particolare la superficie laterale di destra presenta, dal basso verso l’altro, una prima parte (corrispondente alla base 1) con una inclinazione sostanzialmente perpendicolare rispetto alla base 1 ed una seconda parte in cui aumenta l’inclinazione, ossia in cui la superficie laterale di destra si inclina verso l’apice 24 dell’elemento cuneiforme 2.
In maniera differente, la superficie laterale di sinistra, presenta una inclinazione costante, sostanzialmente perpendicolare, rispetto alla base 1.
La differenza di inclinazione, consente di accoppiare tra di loro gli elementi modulari, al fine di ottenere delle curve, come ad esempio la realizzazione tridimensionale illustrata in figura 3.
La figura 3 illustra una peculiare realizzazione che consente di ottenere oggetti come bracciali, collane o simili.
Per migliorare le caratteristiche di tale realizzazione, vantaggiosamente l’elemento modulare può presentare uno o più fori ricavati sulla base 1.
Tale soluzione è particolarmente evidente in figura 1e, in cui viene evidenziato un foro passante 10 ricavato nella superficie piana 41 della zona di intercapedine 4.
Una volta che i diversi elementi modulari sono accoppiati, così come illustrato in figura 3, è possibile dunque inserire un filo, un elastico o simili, all’interno del foro passante 10 di ciascun elemento modulare ed eventualmente unire gli estremi del filo o prevedere elementi di fine corsa agli estremi del filo, in modo da impedire lo sfilamento degli estremi del filo dai fori passanti 10, una volta che gli elementi modulari sono impilati.
La figura 1e inoltre evidenzia le tasche 20 e 30 che sono formate grazie alla realizzazione cava dei due elementi cuneiformi 2 e 3 e che consente l’inserimento di ulteriori elementi cuneiformi 2 e 3 di un eventuale elemento modulare sottostante.
Anche nel caso di differente inclinazione delle superfici laterali, i due elementi cuneiformi 2 e 3 risultano simmetrici rispetto ad un piano posto nella zona di intercapedine 4, ma non ad un piano perpendicolare a quest’ultimo.
Come anticipato gli apici 24, 34 degli elementi cuneiformi 2 e 3 risultano arrotondati, grazie alla curva effettuata dal bordo periferico 23, 33 in corrispondenza appunto di detti apici.
In base alle necessità costruttive, è possibile prevedere che le pareti interne 22 e 32 non siano necessariamente perpendicolari rispetto alla base 1, ma preferibilmente sono costituite da superfici piane, in modo da facilitare l’inserimento/lo sfilamento degli elementi modulari.
Come illustrato in figura 1c, la zona di intercapedine 4 presenta, in corrispondenza della base 1, una superficie piana 41.
Come anticipato, preferibilmente gli elementi cuneiformi 2 e 3 sono realizzati di pezzo con la base 1 e l’elemento modulare è costituito da materiale plastico.
L’elemento modulare 1 si può presentare secondo diverse forme e colorazioni, in modo da essere venduto in kit che presentano una pluralità di elementi modulari al fine di poter realizzare composizioni come quella illustrata in figura 4.
Mentre l’invenzione è suscettibile di varie modifiche e costruzioni alternative, alcune forme di realizzazione preferite sono state mostrate nei disegni e descritte in dettaglio.
Si deve intendere, comunque, che non vi è alcuna intenzione di limitare l’invenzione alla specifica forma di realizzazione illustrata, ma, al contrario, essa intende coprire tutte le modifiche, costruzioni alternative, ed equivalenti che ricadano nell’ambito dell’invenzione come definito nelle rivendicazioni.
L’uso di “ad esempio”, “ecc.”, “oppure” indica alternative non esclusive senza limitazione a meno che non altrimenti indicato.
L’uso di “include” significa “include, ma non limitato a” a meno che non altrimenti indicato.
Claims (10)
- RIVENDICAZIONI 1. Elemento modulare per la realizzazione di figure tridimensionali realizzate attraverso l’accoppiamento di due o più di detti elementi modulari, caratterizzato dal fatto che il detto elemento modulare è costituito da una base (1) e da almeno due elementi cuneiformi cavi (2, 3), i quali elementi cuneiformi (2, 3) si estendono in direzione opposta rispetto alla detta base (1), in modo tale per cui identificano una zona di intercapedine (4) interposta tra i due detti elementi cuneiformi (2, 3), presentando ciascun elemento cuneiforme cavo (2, 3) una apertura in corrispondenza di detta base (1) in modo tale da consentire l’alloggiamento all’interno dell’elemento cuneiforme (2, 3) di almeno un elemento cuneiforme appartenente ad un ulteriore elemento modulare o viceversa.
- 2. Elemento modulare secondo la rivendicazione 1, in cui la superficie esterna di ciascun elemento cuneiforme comprende una parete interna (22, 32) rivolta in direzione della detta zona di intercapedine (4) la quale parete interna (22, 32) si raccorda ad una opposta parete esterna (21, 31) attraverso un bordo periferico (23, 33).
- 3. Elemento modulare secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui i due elementi cuneiformi (2, 3) sono realizzati in maniera simmetrica rispetto ad un piano posto in corrispondenza della detta zona di intercapedine (4).
- 4. Elemento modulare secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta parete interna (22, 32) e la detta parete esterna (21, 31) presentano aree maggiori rispetto alla superficie del detto bordo periferico (23, 33).
- 5. Elemento modulare secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto bordo periferico (23, 33) presenta almeno due superfici laterali disposte lungo i bordi della parete interna (22, 32) e della parete esterna (21, 31) e raccordate in corrispondenza dell’apice (24, 34) del detto elemento cuneiforme (2, 3), le quali superfici laterali presentano inclinazioni differenti rispetto alla detta base (1).
- 6. Elemento modulare secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta parete interna (21, 31) identifica una superficie piana, mentre la detta parete esterna (22, 32) identifica una superficie curva.
- 7. Elemento modulare secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui l’apice (24, 34) di ciascun elemento cuneiforme (2, 3) presenta una forma arrotondata.
- 8. Elemento modulare secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui i detti elementi cuneiformi (2, 3) sono realizzati di pezzo con la base (1) del detto elemento modulare, essendo il detto elemento modulare realizzato di materiale plastico.
- 9. Kit per la realizzazione di figure tridimensionali, caratterizzato dal fatto che il detto kit comprende una pluralità di elemento modulari realizzati secondo una o più delle precedenti rivendicazioni da 1 a 8, istruzioni di assemblaggio dei detti elementi modulari.
- 10. Kit secondo la rivendicazione 9, in cui la detta pluralità di elementi modulari comprende elementi modulari di differenti colorazioni.
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