IT201700006940A1 - Macchina per serigrafia piana - Google Patents

Macchina per serigrafia piana

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IT201700006940A1
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IT
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IT102017000006940A
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Inventor
Lepido Caselli
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Simec S R L
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    • B41FPRINTING MACHINES OR PRESSES
    • B41F15/00Screen printers
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B41F15/00Screen printers
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    • B41F15/34Screens, Frames; Holders therefor
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41PINDEXING SCHEME RELATING TO PRINTING, LINING MACHINES, TYPEWRITERS, AND TO STAMPS
    • B41P2215/00Screen printing machines
    • B41P2215/50Screen printing machines for particular purposes
    • B41P2215/56Screen printing machines for particular purposes for printing ceramic tiles

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Buffer Packaging (AREA)

Description

D E SCR I Z ION E
Campo di applicazione
L'invenzione riguarda una macchina per serigrafia piana, tipicamente utilizzabile per decorare con procedimento serigrafico le superfici di piastrelle, di lastre, anche di grandi dimensioni, ad esempio lastre di materiale ceramico .
Stato della Tecnica
Sono da tempo prodotte nella industria ceramica lastre per rivestire superf ici, come pareti e pavimenti, che hanno dimensioni rilevanti, intendendosi con questa definizione, dimensioni di almeno un lato che sono uguali o maggiori di 800 millimetri.
Questo tipo di prodotto ha il vantaggio di permettere di realizzare in tempi rapidi rivestimenti di superfici sia in piano sia in verticale.
Inoltre, queste lastre permettono di realizzare rivestimenti perimetrali di superfici esterne di edifici, noti come sistemi a pareti ventilate.
Tipicamente, queste lastre hanno spessori che variano da 6 a 10 millimetri, hanno forma preferibilmente rettangolare e dimensioni che possono raggiungere anche millima tri 1.300 x 3.200,
Il decoro delle superfici a vista di queste lastre è problematico e attualmente , si procede secondo due modi tipici .
Un primo modo prevede l'uso di macchine serigrafiche cosiddette a getto d'inchiostro, che sinteticamente comprendono un piano di trasporto orizzontale per trasportare le lastre appoggiate sul piano e sopra il quale è montata su un apposito telaio una testa decoratrice formata da una serie di ugelli spruzzatori di smalti che sono controllati da un computer.
Questo compiiter, durante lo scorrimento della lastra sotto gli ugelli, né comanda le successioni di aperture oppure di chiusure secondo gli schemi di disegni da eseguire sulla superficie a vista della lastra, cioè sulla faccia rivolta verso l'alto durante il trasporto.
Un secondo modo di procedere per decorare queste lastre, sensibilmente più economico, prevede di predisporre retini serigrafici piani fissati su appositi telai quadrangolari che ne formano una cornice perimetrale e che hanno le dimensioni complessive dei retini, sui quali questi ultimi sono tesi in modo tale da evitarne rilassamenti e flessioni, soprattutto concentrate nella loro zona centrale.
Il telaio con il proprio retino viene fissato sulla macchina serigrafica ed il decoro è eseguito poi con la tipica tecnica della serigrafia piana, cioè con il retino che risulta sostanzialmente a raso della superficie della superficie della lastra da decorare mentre questa è trasportata sul piano di trasporto di un trasportatore che attraversa la macchina serigrafica .
Gli smalti per realizzare i decori sono depositati su.1 retino con appositi dispositivi di distribuzione, e lo attraversano nei punti in cui questo è preventivamente traforato a disegno, depositandosi per caduta sulle zone prefissate della superficie da decorare.
Questo stato della tecnica ha alcuni inconvenienti „ Un primo inconveniente relativo alle macchine serigrafiche a getto di inchiostro consiste nel fatto che sono molto costose, sia nella fase di acquisto, sia nella gestione durante il loro impiego nelle linee di produzione e decoro.
Queste macchine serigrafiche a getto di inchiostro hanno una struttura complicata e richiedono un programma gestionale molto articolato che è personalizzabile secondo necessità con 1 intervento di personale esperto.
Inoltre è necessaria anche una accurata manutenzione periodica dei componenti, in particolare degli ugelli, per evitare che questi ultimi possano imbrattarsi creando dannose incrostazioni in prossimità delle aperture di uscita le quali, a loro volta, creano ammassi localizzati di quantità di smalti dai quali avvengono gocciolamenti indesiderati di smalto sulle lastre in fase di decoro , rendendole difettose e, pertanto, non cammereiabili.
Un secondo inconveniente relativo alle macchine serigrafiche che utilizzano retini piani fissati su un telaio perimetrale consiste nel fatto che per ogni dimensione di lastra è necessario predisporre un retino che ha dimensione adeguate ed un relativo telaio appropriato di supporto la cui struttura, dopo la realizzazione, rimane fissa e non più modificabile.
Pertanto, i produttori di laste ceramiche che, per economia impiegano questo secondo modo di decoro, sono costretti ad mantenere pronti per l'uso un numero elevato di telai con i corrispondenti retini già tesi e predisposti sia per tutti i formati di lastre da decorare, sia per ogni disegno da realizzare.
Questo implica da un lato la disponibilità di uno spazio specifico adeguato all'interno della aziende per il ricovero e la conservazione dei telai con i rispettivi retini quando non sono utilizzati e dall'altro lato una serie di operazioni da eseguire ripetitivamente per smontare e rimontare i telai sulle macchine serigrafiche ogni volta che cambiano i formati delle lastre oppure i disegni da eseguire.
Inoltre, accade che i retini che hanno grandi dimensioni, nonostante siano tesi e fissati accuratamente sui rispettivi telai, tendono a flettersi nella loro zona centrale, principalmente a causa del loro peso proprio, causando una indesiderata deformazione dei disegni da serigrafare .
Presentazione dell<J>invenzione
Uno scopo dell'invenzione è quello di migliorare la tecnica nota.
Un altro scopo dell'invenzione è di mettere a punto una macchina per serigrafia piana che permetta di utilizzare retini piani adattandoli a tutte le dimensioni di superfici di lastre da decorare e senza richiedere grandi spazi per il loro ricovero.
Un altro scopo dell'invenzione è realizzare una macchina per serigrafia piana che abbia una struttura relativamente semplice e, di conseguenza, economica rispetto alle macchine serigrafiche a getto di inchiostro, Secondo un aspetto dell'invenzione è prevista una macchina per serigrafia piana, in accordo con le caratteristiche della rivendicazione 1.
Ulteriori aspetti dell'invenzione sono indicati nelle rivendicazioni dipendenti.
L'invenzione permette di ottenere i seguenti vantaggi:
- decorare con serigrafia piana superfici di lastre che hanno dimensioni grandi senza dover utilizzare le costose macchine serigrafiche a getto di inchiostro; - decorare con serigrafia piana superfici di lastre che hanno dimensioni grandi senza dover predisporre ed utilizzare un elevato numero di retini pre-monta ti su rispettivi telai di supporto che hanno dimensioni diverse in funzione delle dimensioni delle lastre da serigrafare;
- mantenere i retini sempre ben tesi e piani, per evitare deformazioni dei disegni da applicare sulle superfici delle lastre da decorare, senza che si verifichino flessioni causate dal peso proprio dei retini.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione dettagliata di una forma di realizzazione preferita, ma non esclusiva, di una macchina per serigrafia piana, illustrata a titolo di esempio non limitativo nelle unite tavole di disegno in cui:
la FIG . 1 è una vista schematica laterale ed in trasparenza di una macchina per serigrafia piana secondo 1'invenzione;
la FIG. 2 è una vista frontale schematica ed in sezione della macchina per serigrafia piana di Figura 1, presa secondo un piano di traccia II-II di Figura 1;
la FIG. 3 è una vista molto schematica di una parte della macchina per serigrafia piana di Figura 2, privata della sezione di trasporto;
la FIG. 4 è una vista schematica di dettaglio ed in scala ingrandita di una parte laterale della macchina per serigrafia piana dì Figura 3;
la FIG. 5 è una vista schematica dall'alto di una zona di decoro della macchina per serigrafia piana di Figura 1;
la FIG. 6 è una vista di dettaglio ed ingrandita di una parte della Figura 4.
Descrizione dettagliata di un esempio di realizzazione preferito .
Con riferimento alla Figura 1, è illustrata una macchina per serigrafia piana, di seguito brevemente macchina 1, vista di lato.
La macchina 1 comprende un telaio 2 che definisce un piano 3 di serigrafia, tipicamente orizzontale, che è formato da una serie di cinghie 4 di trasporto parallele tra loro .
Le cinghie 4 sono mobili secondo una direzione di trasporto "X" ed avvolte ad anello su coppie di pulegge motrici e di rinvio indicate rispettivamente con 5 e 6 e motorizzate con un gruppo motore-moto riduttore 7.
La macchina 1 comprende anche un retino serigrafico 8 di forma quadrangolare, tipicamente rettangolare, che è supportato piano al telalo 2 con mezzi di supporto 2A {Figura 2} , in modo tale da essere mantenuto parallelo ed immediatamente soprastante il piano 3 di serigrafia.
Con riferimento alla Figura 2, si nota che sopra al retino serigrafico 8 è montato, supportato al telaio 2, un gruppo di decoro che e indicato nell'insieme con 9 e che consiste tipicamente in una tramoggia 10 che è disposta trasversalmente rispetto alle cinghie 4.
La tramoggia 10 è destinata a contenere ed erogare smalti su una superficie a vista H A di una lastra, tipicamente di una lastra 11 (Figura 3), nel caso specifico una lastra ceramica, ma anche su superfici di altre lastre realizzate con materiali diversi, come, ad esempio non esaustivo, vetro, legno, gomma, pietra.
La tramoggia 10 ha una bocca inferiore 12 di erogazione che è dotata di mezzi di regolazione della ampiezza e che è posta a raso del retino 8.
La tramoggia 10 è supportata mobile alternativamente avanti e indietro nella direzione concorde oppure opposta a quella del moto delle cinghie 4 ed è azionata scorrevole da un proprio gruppo motore-motoriduttore 14 che muove una coppia di ulteriori cinghie di tipo dentato, oppure catene 15, che sono poste bilateralmente parallele al piano di serigrafia 3 .
Le cinghie dentate o le catene 15 sono mobili contemporaneamente con moto alternato e con passi e velocità controllati da un programma gestionale di controllo e da uno o più sensori di controllo (non visibile nei disegni) di cui è normalmente dotata la macchina per serigrafia 1.
Tra la tramoggia 10 ed il telaio 2 che la supporta sono interposti supporti regolabili in altezza e noti alla persona esperta del settore, per modificare secondo necessità la distanza verticale tra il retino 8 e la bocca inferiore 12.
1 mezzi di supporto 2A del retino serigrafico 3 comprendono una coppia di barre 13 che sono fissate parallele tra loro su lati contrapposti di una stessa faccia del retino 8 stesso, tipicamente alle estremità dei lati longitudinali di questo, come visibile nelle Figure 2-5.
Le barre 13 possono essere fissate sui lati del retino 3 in vari modi , come, ad esempio, per mezzo di incollaggio, oppure per serraggio con viti, oppure morsetti, oppure ancora con altri modi noti alla persona esperta, ed hanno sezione trasversale sostanzialmente rettangolare .
Su ciascuna delle barre 13 sono vincolabili in modo regolabile rispettivi morsetti tenditori 15 che hanno sezione trasversale conformata sostanzialmente a "C" e che sono inseriti dall'esterno verso l'interno su rispettive guide longitudinali 16 orizzontali e parallele tra loro ed alle cinghie 4.
Queste guide 16 sono fissate al telaio 2 per mezzo di flange di supporto ISA,
In dettaglio, ciascun morsetto 15 ha un'ala superiore 17, una parallela ala inferiore 18 ed un segmento verticale 19 che è perpendicolare ad entrambe e che le congiunge .
Nell'ala superiore 17 sono previsti mezzi di blocco 20 di una posizione selezionata di ciascun morsetto 15 lungo una rispettiva guida 16.
In dettaglio i mezzi di blocco 20 comprendono una coppia di bulloni 21 che sono avvitati in corrispondenti fori filettati 22 che sono ricavati in un carrello 30 che è interposto tra ciascun morsetto 15 e la guida 16 e che è montato scorrevole e guidato su questa (Figura 4).
Nell' ala superiore 17 sono ricavate per ciascun bullone 21 asole 21A di attraversamento che permettono il passaggio dei fusti dei bulloni 21 per l'impegno con i fori filettati 22.
I bulloni 21, quando sono avvitati, impegnano a contatto la superficie superiore 16A della corrispondente guida 16,
Ulteriori bulloni 23 fissano le guide 16 alle staffe 15A e, quindi, al telaio 2.
Quando i bulloni 21 sono completamente avvitati nei fori filettati 22fle loro teste, tipicamente più larghe delle asole 21A, premono sulla zona solida dell'ala superiore 17 facendola aderire completamente alla superficie superiore 30A del rispettivo carrello 30.
Si deve sottolineare che i bulloni 21 sono disposti affiancati ed in linea tra di loro, trasversali rispetto alla guida 16, in modo tale da poter generare una coppia di forze per contrastare la forza di trazione prodotta dal retino 8 quando è teso e che genera una forza di momento ribaltante verso l'esterno rispetto al piano di serigrafia 3 che sollecita ciascun morsetto 15 durante le fasi di decoro serigrafico.
Quando i bulloni 21 sono entrambi avvitati, le due ali superiore 17 ed inferiore 18 di ogni morsetto 15 sono mantenute parallele alle guide 16 ed al piano di serigrafia 3.
Con riferimento alle Figure 4 e 6, si nota che l'ala inferiore 18 sagoma un incavo 24 di ritegno il quale, in sezione trasversale, ha un profilo a squadro.
Nell'incavo 24 è ricevuta in impegno una corrispondente barra 13 che, per questa ragione, ha sezione trasversale quadrangolare e che pertanto si accoppia in modo coniugato con il profilo a squadro dell'incavo 24 senza potersi disimpegnare autonomamente.
Nel segmento di collegamento 19 di ciascun morsetto 15 sono previsti mezzi di spostamento 25 che sono realizzati in forma di un elemento a vite 26 che è dotato di un fusto filettato 26A diretto perpendicolarmente alle guide 16 ed impegnato in un corrispondente foro passante 27 contro-filettato che è ricavato nello stesso segmento di collegamento 19.
L'elemento a vite 26 ha una estremità 26B del fusto 26A che è mantenuta in appoggio a contrasto su un rispettivo carrello 30, precisamente su un fianco di quest'ùltimo, secondo la direzione "A" perpendicolare alle guide 16.
Questo appoggio permette di spostare in due sensi opposti il morsetto 15 rispetto alla guida 16, precisamente in direzione trasversalmente perpendicolare a questa, come indicato dalla freccia "A", tipicamente quando i bulloni 21 non sono ancora completamente avvitati nei rispettivi fori 22.
Il funzionamento è il seguente : un retino 8 viene preparato fissando su una stessa faccia di questo, tipicamente con un tenace collante, le due barre 13 parallele tra loro alle estremità di due lati contrapposti, tipicamente due lati longitudinali.
Successivamente, i morsetti 15 montati su una delle guide 16 sono posti nella posizione più ravvicinata a quelli corrispondenti affacciati e montati sull'altra guida 16 parallela.
Per avvicinare lira loro i morsetti 15, si agisce su ciascun elemento a vite 26, svitandolo rispetto ad ogni rispettivo carrello 30, in modo tale che ciascun morsetto 15 si avvicini al rispettivo carrello 30 e contemporaneamente converga verso il contrapposto morsetto 15 .
In questa configurazione vengono inserite entrambe le barre 13 nei rispettivi incavi 24, in modo tale che il retino 8 risulti supportato bilateralmente alla macchina per serigrafia, seppure ancora in configurazione sostanzialmente floscia.
Per eseguire il tensionamento del retino 8 fino ad una configurazione ben tesa per procedere al decoro serigrafico eliminando gli afflosciamanti, si agisce nuovamente sui morsetti 15 avvitando ciascun elemento a vite 26 di questi ultimi.
Ognuno degli elementi a vite 26 agisce con la propria estremità 26B a contrasto del fianco del rispettivo carrello 30 spingendo progressivamente in allontanamento ciascun morsetto 15 dal proprio carrello 30 e, quindi, anche dalle guide 16.
Questo spostamento verso l'esterno dei morsetti 15 determina 1'aggancio progressivo e coniugato tra 1 profili a squadro dei due incavi 24 e le due barre 13, che risultano sottoposta a trazione in direzione dell'esterno del piano di serigrafia 3.
Questa trazione determina il teusionamento del retino S fino ad una configurazione tesa prestabilita.
Quando questo tensioriamento è completato, si avvitano i due bulloni 21 nei rispettivi fori filettati 22 fino a bloccare lo scorrimento dei carrelli 30 ed i morsetti 15 lungo le guide 16,
Si deve notare anche che i due bulloni 21 attraversano le asole 21A che permettono ulteriori spostamenti dei morsetti 15 rispetto ai carrelli 30 nella direzione "A" senza la necessità di allentare preventivamente i bulloni 21 stessi.
Inoltre, i due bulloni 21, essendo allineati trasversalmente tra loro, formano una coppia di forze che contrasta la forza di momento ribaltante che sollecita ciascun morsetto 15 e che viene indotta dal retino 8 quando è teso.
La persona esperta comprende che il numero dai morsetti 15 da utilizzarsi per tendere il retino Θ in modo corretto, dipende dalle dimensioni dello stesso, tipicamente dalla lunghezza secondo la direzione "X".
Quando l'uso di un retino 8 è terminato, questo può essere rapidamente smontato dalla macchina per serigrafia 1.
Per smontare il retino 8, si svitano le coppie di bulloni 21 e tutti gli elementi a vite 26, causando il ri avviornamento convergente di tutti i morsetti 15 che sono montati su entrambe le guide 16.
Il retino 8 ritorna, pertanto, nella configurazione floscia e le barre 13 possono essere disaccoppiate dai profili a squadro degli incavi 24, liberando completamente il retino 8 che, per essere riposto, può essere, ad esempio, avvolto su se' stesso a tubo, occupando uno spazio minimo .
In sintesi, la applicazione delle barre 13 direttamente sui retini 8 evita di dover fissare questi ultimi a telai perimetrali di supporto per essere montati sulla macchina per serigrafia 1 in configurazione ben tesa e che devono essere preparati appositamente, restando strutturalmente fissi e difficili da immagazzinare quando non sono utilizzati.
Si è in pratica constatato come l invenzione raggiunga gli scopi prefissati.
L'invenzione come concepita è suscettibile di modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo .
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili con altri elementi tecnicamente equivalenti .
Rei la attuazione pratica, i materiali impiegati nonché le forme e le dimensioni potranno essere qualsiasi, a seconda delle esigenze, senza per questo uscire dall'ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A I I O N I 1. Una macchina {1} per serigrafia piana che comprende ; - Un telaio (2) che definisce un piano (3) di serigrafia; - Un retino piano (8) che è supportato al telaio (2) parallelo al piano (3) di serigrafia; - Un gruppo di supporto (2A) di detto retino piano (3) parallelo al piano (3) di serigrafia; - Un gruppo di alimentazione (10) di smalti da decoro che è supportato al telaio (2) sopra al retino serigrafico (8); caratterizzato dal fatto che detto gruppo di supporto comprende : - Una coppia di barre (13) che sono fissate parallele su lati contrapposti di una stessa faccia del retino (8); - Una pluralità di morsetti tenditori (15) che hanno un profilo di aggancio (24) a detta coppia di barre (13) e di trazione trasversale; - Una coppia di guide (16) che sono associate a detto telaio (2) bilateralmente a detto piano (3) di serigrafia e parallele tra loro ed in ciascuna delle quali sono impegnati detti morsetti tenditori (15); - Mezzi di scorrimento (30) ricevuti scorrevoli su dette guide {16} ed interposti tra queste e detti morsetti tenditori (15); - Mezzi di blocco amovibile (20) di detti morsetti (15) su detti mezzi di scorrimento (30); e - Mezzi tenditori (26) interposti tra detti morsetti tenditori (15) e detti mezzi di scorrimento (30).
  2. 2. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detto piano di serigrafia comprende un piano (3) di trasporto mobile in una direzione (X) di trasporto.
  3. 3. La macchina secondo la rivendicazione 1 , in cui detto gruppo di alimentazione di smalti da decoro comprende almeno una tramoggia (10) che è supportata trasversalmente perpendicolare a detta coppia di guide (16) e mobile di moto alternato avanti e indietro in una direzione di spostamento parallela a detta coppia di guide (16), detta tramoggia (10) avendo una bocca (12) di rilascio di smalti che è posizionata superiormente a raso di detto retino (8).
  4. 4. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detti profili di aggancio sagomano rispettivi incavi (24) di ritegno paralleli a detta coppia di barre (13) e nei quali sono ricevuti e ritenuti in modo coniugato profili di sezioni trasversali di dette barre (13).
  5. 5. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui dette barre (13) hanno sezione trasversale quadrangolare appiattita .
  6. 6. La macchina secondo le rivendicazioni 1 e 5, in cui detti morsetti tenditori comprendono ciascuno un corpo (15) sagomato a "C" che ha: un'ala inferiore (18} che sagoma detti incavi (24) paralleli; un'ala superiore (17} parallela a detta ala inferiore (18) che comprende detti mezzi di blocco amovibile (20); un segmento (19) di collegamento tra dette ala inferiore (18) e ala superiore (17) che comprende detti mezzi tenditori (26).
  7. 7. La macchina secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di scorrimento comprendono rispettivi carrelli (30) ciascuno dei quali è montato scorrevole su detta coppia di guide (16) e comprende detti mezzi di blocco amovibile (20) dello scorrimento. Θ.
  8. La macchina secondo le rivendicazioni 6 oppure 7 , in cui detti mezzi tenditori comprendono almeno un elemento a vite (26) che ha il fusto filettato (26A) che è posto perpendicolarmente a dette guide (16) e che è impegnato in un corrispondente foro passante contro -filettato che è ricavato in detto segmento (19) di collegamento, detto elemento a vite (26) avendo una estremità distale (26B) di detto fusto (26A) in appoggio a contrasto su un rispettivo carrello (30) secondo una direzione perpendicolare a dette guide (16),
  9. 9. La macchina secondo la rivendicazione 6, in cui detti mezzi di blocco amovibile (20} comprendono: una coppia di bulloni (21} che sono disposti affiancati secondo una linea perpendicolare a dette guide (16) ed impegnati in rispettivi fori passanti filettati (22) che sono ricavati in un rispettivo carrello (30); una coppia di asole (21A) che sono ricavate parallele a detta direzione perpendicolare in detto lato superiore (17) ed attraversate da detti bulloni (21).
  10. 10. Un gruppo di supporto (2A) di retini serigrafici (8} ad un telaio (2) di una macchina (1) per serigrafia piana caratterizzato dal fatto che comprende: Una coppia di barre (13) parallele che sono fissate su due lati opposti di una stessa faccia dei retini (8); una coppia di guide (16) che sono fissate su detto telaio (2); una pluralità di coppie di morsetti (15) che sono disposti in modo fissabile lungo detta coppia di guide (16) e che hanno mezzi di ritenzione trasversale (24) di dette barre (16) ; mezzi regolabili di trazione (26) che sono interposti tra dette guide (16) e dette coppie di morsetti (15)-11. Il gruppo di supporto secondo la rivendicazione 10, in cui tra dette guide (16) e dette coppie di morsetti (15) sono interposti mezzi di blocco (20} dei morsetti {15} sulle guide (16).
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CH376939A (de) * 1960-02-03 1964-04-30 Kaelin Erich Schablonenhalteeinrichtung für Film- und Siebdruckschablonen
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FR2817702A1 (fr) * 2000-12-04 2002-06-07 Anodigrav Sl Sa Dispositif de mise sous tension d'une feuille perforee sur le cadre d'un pochoir

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