IT201600108514A1 - Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili - Google Patents

Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili

Info

Publication number
IT201600108514A1
IT201600108514A1 IT102016000108514A IT201600108514A IT201600108514A1 IT 201600108514 A1 IT201600108514 A1 IT 201600108514A1 IT 102016000108514 A IT102016000108514 A IT 102016000108514A IT 201600108514 A IT201600108514 A IT 201600108514A IT 201600108514 A1 IT201600108514 A1 IT 201600108514A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
slats
tracks
overturning
edge
slat
Prior art date
Application number
IT102016000108514A
Other languages
English (en)
Inventor
Antonio Romano
Original Assignee
Antonio Romano
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Antonio Romano filed Critical Antonio Romano
Priority to IT102016000108514A priority Critical patent/IT201600108514A1/it
Publication of IT201600108514A1 publication Critical patent/IT201600108514A1/it

Links

Classifications

    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E04BUILDING
    • E04FFINISHING WORK ON BUILDINGS, e.g. STAIRS, FLOORS
    • E04F10/00Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins
    • E04F10/08Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of a plurality of similar rigid parts, e.g. slabs, lamellae
    • E04F10/10Sunshades, e.g. Florentine blinds or jalousies; Outside screens; Awnings or baldachins of a plurality of similar rigid parts, e.g. slabs, lamellae collapsible or extensible; metallic Florentine blinds; awnings with movable parts such as louvres

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Architecture (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Earth Drilling (AREA)
  • Power-Operated Mechanisms For Wings (AREA)
  • Nitrogen Condensed Heterocyclic Rings (AREA)

Description

titolo “Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili”
Campo dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce al campo delle tettoie reversibili ed in particolare delle tettoie a lamelle orientabili e reversibilmente impaccabili.
Stato della tecnica
Sono ampiamente note tettoie con lamelle orientabili. Esse ribaltandosi intorno ad un proprio asse di sviluppo longitudinale consentono una parziale penetrazione della radiazione solare fino ad una completa schermatura della stessa.
Le tettoie impaccabili, invece, risultano molto vantaggiose perché consentono, impaccandosi, di scoprire completamente il cielo in condizioni climatiche e di illuminazione favorevoli e di distendersi completamente fino a schermare completamente gli occupanti, in condizione di irraggiamento eccessivo o di pioggia.
Le tettoie impaccabili comprendono generalmente una pluralità di lamelle, aventi uno sviluppo longitudinale piano, le quali, in condizione distesa, risultano disposte le une di fianco alle altre a formare una unica superficie sostanzialmente continua. Al contrario, in condizioni impaccata, risultano le une sovrapposte alle altre secondo il proprio rispettivo spessore.
Tettoie con lamelle impaccabili ed orientabili, sono molto versatili perché consentono di passare da una completa schermatura ad una schermatura nulla, attraverso condizioni intermedie ottenute mediante l’orientazione delle lamelle. Nelle tettoie di larghezza considerevole, le lamelle tendono ad incurvarsi al centro, rendendo impossibile la loro rotazione o ribaltamento rispetto ad un proprio asse di sviluppo. Pertanto, le tettoie con lamelle impaccabili ed orientabili hanno una estensione trasversale limitata alla rigidezza stessa delle lamelle.
Le lamelle sono fissate alle facce interne di una coppia di binari e per ottenere estensioni maggiori è necessario intervenire sulla rigidezza flessionale delle lamelle che comporta un appesantimento delle stesse e maggiori difficoltà per attuare le operazioni di orientazione, impaccamento e dis-impaccamento.
Per superare questo problema la tecnica nota prevede di adoperare più coppie di binari disposte parallele tra loro. Questo però comporta di dover replicare anche i motori di azionamento e gli organi di comando.
Sommario dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di fornire una tettoia con lamelle impaccabili e orientabili atto a risolvere il suddetto problema.
L’idea di base della presente invenzione è quello di realizzare dei binari e dei rispettivi dispositivi di collegamento delle lamelle, in modo che le stesse siano disposte superiormente ai binari. Ciò consente, vantaggiosamente, alle lamelle di poter aggettare oltre i relativi binari, con la possibilità di ottenere una maggiore copertura, mantenendo invariati il numero dei binari, degli organi di azionamento e comando e soprattutto senza dover irrigidire e dunque appesantire le stesse lamelle.
E’ oggetto della presente invenzione una tettoia con lamelle impaccabili, conformemente alla rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti descrivono realizzazioni preferite dell’invenzione, formando parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione delle Figure
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di una tettoia con lamelle impaccabili e orientabili, illustrato a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
le Figure 1A, 1B ed 1C mostrano tre condizioni che possono essere assunte dalla tettoia oggetto della presente invenzione, rispettivamente: impaccata, distesa-inclinata, distesa-continua;
la figura 2 mostra una vista prospettica di una porzione della tettoia oggetto della presente invenzione con parti asportate, secondo la condizione distesacontinua della figura 1c;
le figura 3 e 4 mostrano viste prospettiche della porzione di tettoia della figura 2, secondo rispettivamente una condizione distesa e di orientamento intermedio delle lamelle ed una condizione distesa e di orientamento delle lamelle secondo la condizione distesa-inclinata di figura 1b;
la figura 5 mostra la stessa porzione di tettoia delle figure 2 – 4, in esploso in cui sono riportati anche le travi di sostegno delle lamelle;
la figura 6 mostra una vista prospettica di una lamella per realizzare una variante preferita della presente invenzione, mentre
la figura 7 mostra la stessa lamella in esploso;
la figura 8 mostra una vista prospettica della trave mostrata in figura 5.
Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti.
Descrizione in dettaglio di una forma di realizzazione preferita dell’invenzione La figura 1A mostra una coppia di binari R1 ed R2 paralleli tra loro su cui è disposta una moltitudine di lamelle L reciprocamente impaccate.
Ciascuna lamella ha uno sviluppo longitudinale in senso trasversale ai binari R1 ed R2 ed uno sviluppo planare.
Nella condizione di impaccamento, lo sviluppo planare delle lamelle risulta incidente con lo sviluppo longitudinale dei binari.
In figura 1A, le lamelle mostrano la propria faccia inferiore FI. L’angolo che si forma tra la faccia inferiore e lo sviluppo longitudinale di un binario è maggiore di 90°. In questa condizione stabile, le lamelle si mantengono impaccate, così come mostrato in figura 1A, per effetto dello stesso peso delle lamelle che si oppone al ribaltamento delle stesse.
La medesima angolazione delle lamelle è mostrata in figura 1B, in cui però esse sono stabilmente in configurazione dis-impaccata, e lo sviluppo planare delle lamelle è incidente rispetto allo sviluppo longitudinale dei binari, come è mostrato in figura 1A.
La figura 1C mostra, le lamelle sono ancora disimpaccate, ma lo sviluppo planare delle lamelle è tangente ai binari R1 ed R2. In questa condizione stabile mostrata in figura 1C, si ottiene l’ombreggiamento massimo della tettoia, in quanto le lamelle sono disposte le une di fianco alle altre a formare una superficie continua generalmente parallela al suolo e pertanto orizzontale. Evidentemente, se i binari non sono perfettamente paralleli al suolo, la tettoia, essendo tangente ai binari, non risulta parallela al suolo.
Nel seguito si afferma che le configurazioni mostrate nelle figure 1B ed 1C sono distese, ma la prima è aperta e la seconda è chiusa. Mentre la configurazione della tettoia mostrata in figura 1A è impaccata.
Le figure 2 – 4 mostrano una porzione delle lamelle che si sovrappongono ai binari R1 ed R2, in cui gli stessi binari sono eliminati per mostrare gli organi di comando OC che consentono la movimentazione delle lamelle sia lungo i binari, per passare dalla configurazione impaccata a quella distesa o disimpaccata e viceversa, sia intorno ad un proprio asse di sviluppo per passare dalla configurazione chiusa alla configurazione aperta e viceversa.
In particolare, la figura 2 mostra la configurazione chiusa e la figura 4 mostra la configurazione aperta, mentre la figura 3 mostra una configurazione intermedia determinata dagli organi di comando OC.
Ciascuna lamella L è fissata ai binari mediante un carrello T.
La lamella, in corrispondenza di almeno un binario comprende un braccio di ribaltamento AR perpendicolare allo sviluppo longitudinale di una lamella ed opportunamente divergente rispetto allo sviluppo piano della lamella allo scopo di realizzare una leva di azionamento.
Il fulcro F di ribaltamento di una lamella è realizzato in detto braccio di ribaltamento in posizione adiacente o interna al bordo della lamella. Pertanto, le lamelle ruotano sostanzialmente intorno a detto bordo da cui aggetta il braccio di ribaltamento AR.
In condizione aperta, le lamelle, come descritto sopra, mantengono una condizione stabile incidente con lo sviluppo dei binari, in quanto interferiscono con i carrelli a cui sono incernierate. Sono prevedibili anche opportuni mezzi di finerotazione, quali ad esempio degli opportuni tamponi elastici (non mostrati) fissati ai carrelli in modo da ottenere un desiderato angolo di incidenza stabile delle lamelle rispetto allo sviluppo dei binari.
Per un ottimo bilanciamento delle forze, la descrizione che segue si riferisce a binari e rispettivi carrelli T, preferibilmente simmetrici rispetto all’asse di sviluppo dei binari, ma possono essere implementate soluzioni non simmetriche di cui si accennerà in seguito.
Ciascun carrello T, in condizioni operative, è preferibilmente simmetrico e disposto simmetricamente rispetto all’asse di sviluppo baricentrico di un rispettivo binario. Esso comprende due metà T1 e T2. Ciascuna metà comprende di per sé quattro rotelle disposte su due assali paralleli tra loro similmente alle ruote di un’automobile.
Le due metà sono reciprocamente associate al braccio di ribaltamento definendo una cerniera sinistra ed una cerniera destra, in cui il braccio di ribaltamento è interposto tra le due metà T1 e T2 interconnettendolo reciprocamente.
Cosicché ciascuna lamella può muoversi parallelamente a se stessa, quando i rispettivi carrelli scorrono lungo i binari sulle proprie rotelle e possono ruotare intorno al fulcro F definente un asse di rotazione parallelo all’asse di sviluppo della lamella stessa.
Oltre ai carrelli T, la presente invenzione prevede un cosiddetto carrello di testa LT, il quale non supposta una lamella ma è collegato ad una cinghia di scorrimento SB disposta in modo parallelo ad un binario, che comanda l’avanzamento e l’arretramento del carrello di testa in relazione alla circolazione della cinghia stessa.
Il carrello di testa LT ed i carrelli T che supportano le lamelle sono collegati in serie, cioè come i vagoni di un treno, mediante dei mezzi di trazione TM.
Cosicché quando la cinghia di scorrimento SB muove il carrello di testa da una configurazione impaccata ad una configurazione distesa, i carrelli, essendo interconnessi in serie si distendono a distanza regolare tra loro lungo un rispettivo binario. Viceversa, quando la cinghia di scorrimento SB muove il carrello di testa da una configurazione distesa ad una configurazione impaccata, il carrello di testa entra dapprima in contatto con il primo carrello T ad esso adiacente, questo a sua volta entra in contatto con il secondo carrello T ad esso adiacente, via via fino ad un completo impaccamento.
I mezzi di trazione TM son tali perché reagiscono solo a forze di trazione e possono essere realizzati mediante una fune oppure preferibilmente mediante almeno due aste di egual lunghezza incernierate a due carrelli consecutivi e tra di loro mediante cerniere ad asse verticale, vale a dire, secondo un asse perpendicolare sia all’asse di sviluppo dei binari sia all’asse di sviluppo della rispettiva lamella. Tale incernieramento, fa sì che le aste si chiudono a forbice consentendo l’avvicinamento reciproco dei carrelli e senza penzolare verso il basso. Infatti una fune, per quanto rappresenti una soluzione semplice, comporta il rischio che essa possa attorcigliarsi nelle rotelle dei carrelli.
Preferibilmente, le aste sono collegate alla porzione dei carrelli che aggetta esternamente rispetto alle rispettive guide. Ciò consente di avere delle guide sufficientemente strette che consentono un modesto movimento laterale dei carrelli.
Gli organi di comando OC, dunque comprendono i suddetti carrelli LT, T, i rispettivi mezzi di trazione TM che interconnettono i carrelli, la cinghia di scorrimento SB azionata da un attuatore (non mostrato) preferibilmente disposto in un primo estremo di almeno un binario ed un rullo R disposto in un secondo estremo, opposto al primo, di detto binario, per consentire la circolazione della cinghia di scorrimento.
Gli organi di comando comprendono anche una catena di ribaltamento CH che collega reciprocamente gli estremi liberi dei bracci di ribaltamento.
Essa è collegata a tali estremi liberi in modo che quando le lamelle sono in condizione distesa, lo spostamento della catena determina una rotazione sincrona delle lamelle rispetto al proprio fulcro F.
La catena di ribaltamento CH, chiusa ad anello, è anch’essa azionata da un attuatore non mostrato, secondo una configurazione di ricircolazione simile alla cinghia di scorrimento SB.
Mentre il rullo R descritto sopra è incernierato al secondo estremo del binario, la catena di ribaltamento CH è sostenuta da un rullo mobile MR solidale con il carrello di testa LT.
Pertanto la catena di ribaltamento può essere proficuamente azionata fintanto che le lamelle sono disposte in configurazione distesa secondo le figure 1B e 1C.
Anche il carrello di testa LT è formato da una prima metà ed una seconda metà LT1, LT2 operativamente inserite in dette prima e seconda guida G1, G2, rispettivamente aggettanti dall’apertura superiore delle guide. Tali metà sono interconnesse reciprocamente mediante una piastra a forma di Omega che operativamente è inserita in detta scanalatura centrale SC per supportare detto rullo mobile MR.
Per limitare il rumore generato dall’azionamento degli organi di comando OC, anche la catena di ribaltamento può essere sostituita da una cinghia preferibilmente dentata, che come noto, essendo di materiale resiliente o misto metallo-gomma, produce un rumore molto limitato. Oppure si una porzione può essere realizzato con materiale plastico ed in generale resiliente, ed una porzione può essere realizzata, mediante una catena metallica oppure una catena di plastica.
Preferibilmente, la cinghia di scorrimento è una cinghia dentata in materiale resiliente.
La figura 5 mostra un esploso della componentistica che definisce gli organi di comando in relazione ad una barra di materiale estruso che definisce un binario R1 o R2 e la componentistica che definisce le lamelle, descritta in seguito.
La figura 8 mostra in dettaglio la barra di materiale estruso mostrata in figura 5. Si nota immediatamente dalla figura 8 che tale barra ha una sezione trasversale a forma di U.
La scanalatura centrale SC, definita dalla forma ad U serve principalmente per accogliere e nascondere il braccio di ribaltamento AR.
Per ciascun lato della scanalatura si individuano due scomparti, uno scomparto basso SC12 vicino alla base della U ed uno scomparto alto SC11 lontano dalla base della U.
Tali scomparti sono preferibilmente reciprocamente separati per accogliere le metà opposte della cinghia di scorrimento.
Vale la pena evidenziare che il comando di scorrimento delle lamelle è realizzato in modo simmetrico rispetto all’asse di sviluppo del binario. Ciò non è strettamente necessari. Infatti, se ogni carrello T può essere formato solo da una metà T1, T2. Oppure, pur essendo ogni carrello formato da due metà T1 e T2, una sola cinghia di scorrimento SB è adottata.
Nella figura 5, invece, si nota che una coppia di cinghie SB è adottata ed una coppia di rulli R coassiali tra loro tendono le rispettive cinghie.
Tale configurazione risulta essere ottimale ma non strettamente necessaria per ottenere uno scorrimento fluido dei carrelli nel binario R1/R2.
Analogamente anche la barra di estruso può risultare asimmetrica per sorreggere e guidare solo carrelli T formati da una metà T1 o T2.
In tal caso è comunque opportuno che i bracci di ribaltamento AR sono racchiusi nell’estruso mediante una parete dell’estruso.
I carrelli LT e T sono accoppiati alla barra di estruso mediante delle guide G1 e G2 ricavate nelle sezioni di estremità, cioè superiori, della U e aventi una sezione trasversale a forma di C, la cui apertura è rivolta verso l’alto, cioè parallelamente alla scanalatura centrale SC della sezione generale.
Tale conformazione a forma di C consente di alloggiare stabilmente i carrelli all’interno delle guide, ma al tempo stesso consente di realizzare la suddetta cerniera sinistra e destra definendo il fulcro di ciascuna lamella L.
Pertanto, i carrelli definiscono, oltre che mezzi di comando, anche mezzi di ancoraggio delle lamelle ai binari. Infatti, i carrelli possono soltanto scorrere assialmente lungo un binario, essendo incanalati nelle guide a forma di C aventi l’apertura verso l’alto.
Tale apertura verso l’alto consente di ottenere un montaggio delle lamelle sui binari per sovrapposizione. Pertanto, le lamelle risultano operativamente sovrapposte ai binari potendo aggettare lateralmente oltre i binari stessi.
La figura 5 mostra, in particolare le piastre PL aventi forma ad L, in modo da protrudere attraverso le guide e offrire supporto ad una rispettiva lamella.
La scanalatura centrale SC assolve anche alla funzione di raccogliere o comunque nascondere la catena di ribaltamento quando la tettoia è in configurazione impaccata. Infatti, come descritto sopra, in configurazione impaccata, la catena di ribaltamento trova i bracci di ribaltamento ravvicinati tra loro e pertanto essa non è operativa, penzolando verso il basso.
La figura 6 mostra una porzione di lamella L nella sezione di ancoraggio ad un binario R1/R2.
Si vede che il braccio di ribaltamento AR orientato verso il basso della figura, ha al suo estremo libero dei fori o comunque dei mezzi che consentano il suo fissaggio alla catena di ribaltamento CH; si vede una coppia di piastre PL destinate, ciascuna ad essere fissata ad una metà T1/T2 di un carrello T ed un fulcro F di rotazione adiacente ad un bordo della lamella rappresentato dal perno di rotazione SH. Tale bordo è chiamato per comodità bordo di rotazione LR che si contrappone al bordo libero LF.
La figura 7 mostra un esploso della porzione di lamella di figura 6 che chiarisce ulteriori dettagli innovativi della presente invenzione.
La faccia FI della lamella mostrata nella figura 1A, 1B, 3, 4, 5 è la faccia inferiore, cioè destinata a guardare in basso quando la tettoia è nella configurazione chiusa. Opposta alla faccia inferiore è la faccia superiore, mostrata nelle figure 1C, 2, 6, 7. La lamella è preferibilmente realizzata da una lastra piana di materiale metallico. Essa è dapprima pressata o laminata in modo che il bordo libero forma un canale C nella faccia inferiore.
Inoltre, prima o dopo la realizzazione di tale canale C, la piastra è ripiegata su se stessa a formare il suddetto bordo di rotazione LR. Tale bordo è arrotondato a formare una cavità assiale in modo da potervi inserire, assialmente, un perno di rotazione SH.
Tale bordo di rotazione, è invece esternamente arrotondato e complementare con il canale C descritto sopra, in modo che in condizione di chiusura della tettoia, il canale C di una lamella si sovrappone avvolgendo il bordo di rotazione di una lamella adiacente. Una guarnizione può essere prevista lungo il bordo libero, in posizione parallela al canale in modo da sigillare reciprocamente due lamelle adiacenti in cui una si sovrappone all’altra.
In corrispondenza dell’ancoraggio della lamella al relativo binario, tale bordo arrotondato è sezionato per realizzare una cerniera. Il relativo sezionamento SZ è mostrato bene in figura 7.
Il braccio di rotazione AR è a forma di V opportunamente angolato. Una prima porzione è quella vista e descritta precedentemente in relazione alle altre figure, mentre in figura 7, si vede una seconda porzione SPAR del braccio di ribaltamento complementare alla lamella ottenuta sopra.
In particolare, tale seconda porzione è conformata per inserirsi complementarmente nella lamella attraverso il sezionamento SZ descritto sopra. Tale porzione SPAR ha la funzione di distribuire la forza di ribaltamento su tutta la sezione trasversale di una lamella evitando che essa si deformi.
Come descritto sopra, il braccio di ribaltamento comprende un foro passante HP che definisce il fulcro F.
Anche le piastre PL hanno un estremo forato. Quando la seconda porzione SPAR è operativamente inserita nella lamella, e i fori delle piastre PL ed il foro passante del braccio di ribaltamento AR risultano allineati tra loro e con la suddetta cavità assiale CAS, è possibile l’inserimento assiale del perno di rotazione SH realizzando una cerniera.
Evidentemente, le due piastre sono disposte rispettivamente a destra e sinistra del braccio di ribaltamento ottenendo il suddetto ancoraggio simmetrico.
Per completare il montaggio della tettoia dopo aver realizzato le lamelle, si collegano i carrelli tra di loro attraverso i mezzi di trazione ed attraverso la catena di ribaltamento e si inseriscono, uno dopo l’altro, nelle suddette guide G1 e G2. Successivamente si collegano le piastre PL ai carrelli.
Oppure se le piastre PL sono già associate alle rispettive metà T1/T2, quando i rispettivi carrelli sono già inseriti nelle rispettive guide G1 e G2, si completa il montaggio della tettoia con il posizionamento delle lamelle in modo che l’inserimento assiale del perno SH determina l’incernieramento della lamella alle piastre PL.
Nelle figure 5 e 8 è mostrato un profilato a L che preferibilmente viene associato ad un binario per fungere da gocciolatoio e raccogliere l’acqua meteorica e/o per realizzare una parete che nasconde i bracci di ribaltamento, nel caso in cui il binario non fosse realizzato mediante un profilato ad U e fosse conformato per accogliere carrelli aventi solo mezzo carrello T1 o T2.
Si deve notare che le metà T1, T2, LT1, LT2 dei carrelli, sia quelli atti a supportare una lamella L, sia quelli atti a definire il carrello di testo, sono tutti uguali tra di loro. Infatti il loro adattamento allo specifico impiego si differenzia in relazione alla piastra PL ad L oppure alla piastra ad Omega associata rispettivamente per supportare una lamella oppure un rullo mobile.
Ciò risulta vantaggioso, in quanto con un solo tipo di “mezzo” carrello si realizzano tutti i carrelli mostrati e descritti sopra.
Ciascun mezzo carrello ha una forma sostanzialmente parallelepipeda con una scanalatura laterale parallela agli assi delle rispettive rotelle.
Tale scanalatura aggetta almeno parzialmente dalla rispettiva guida, quando il mezzo carrello è in essa inserito. Tale scanalatura definisce la cerniera per le aste definenti i mezzi di trazione TM descritti sopra.
Gli elementi e le caratteristiche illustrate nelle diverse forme di realizzazione preferite possono essere combinate tra loro senza peraltro uscire dall’ambito di protezione della presente domanda.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili comprendente - almeno una coppia di binari (R1, R2) disposti paralleli tra loro, - una pluralità di lamelle (L) disposte parallele tra loro e perpendicolari rispetto ad uno sviluppo longitudinale di detta coppia di binari; in cui le lamelle sono collegate ai binari mediante dei mezzi di ancoraggio (T; T1, T2) che consentono alle lamelle di scorrere parallelamente a se stesse lungo detta coppia di binari tra una condizione di impaccamento ed una condizione di distribuzione e consentono alle lamelle di ruotare intorno ad un asse (F) almeno parallelo ad un rispettivo asse di sviluppo; In cui detti mezzi di ancoraggio sono configurati in modo che detta pluralità di lamelle risulta sovrapposta rispetto a detta coppia di binari, in modo che le lamelle possono aggettare lateralmente oltre almeno uno di detti binari.
  2. 2. Tettoia secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di ancoraggio comprendono almeno una guida (G1, G2) in ciascuno di detti binari, secondo lo sviluppo longitudinale di detto binario, in detta guida essendo inseriti tanti carrelli (T) quante sono dette lamelle, ed in cui, detta guida presenta una sezione trasversale a forma di C con la rispettiva apertura operativamente rivolta verso l’alto, ed in cui ciascun carrello ha una porzione (PL) aggettante da detta apertura a cui è incernierata una rispettiva lamella (L).
  3. 3. Tettoia secondo una delle rivendicazioni precedenti 1 o 2, ulteriormente comprendente organi di comando (OC) comprendenti: - almeno un braccio di ribaltamento (AR), per ciascuna lamella, solidale con la lamella in corrispondenza di detti mezzi di ancoraggio e perpendicolare allo sviluppo longitudinale della lamella, detto braccio di ribaltamento avendo una estremità libera, - un elemento di trazione (CH) che interconnette tra loro gli estremi liberi dei bracci di ribaltamento consecutivi di detta moltitudine di lamelle.
  4. 4. Tettoia secondo una delle rivendicazioni precedenti 2 o 3, in cui detti organi di comando comprendono - un carrello di testa (LT), disposto in detta guida, - una cinghia di scorrimento (SB) a cui detto carrello di testa è stabilmente fissato, - un motore elettrico agente su una puleggia a cui è operativamente connessa detta cinghia di scorrimento, in cui detta puleggia è disposta in un primo estremo di uno di detti binari (R1, R2), - un primo rullo (R) disposto in un secondo estremo, opposto al primo, di detto binario, per consentire la circolazione della cinghia di scorrimento sostanzialmente disposta parallelamente al rispettivo binario, determinando un movimento assiale di detto carrello di testa (LT) lungo detta guida; in cui detto carrello di testa è disposto in detta guida come primo o ultimo carrello, in modo che in detta condizione di distribuzione delle lamelle, detto carrello di testa risulta vicino a detto primo rullo; - mezzi di trazione (TM) che interconnettono reciprocamente detto carrello di testa con un primo carrello (T) e detto primo carrello (T) con un secondo carrello (T), etc.. come un treno.
  5. 5. Tettoia secondo la rivendicazione 4, in cui detti mezzi di trazione (TM) comprendono una fune oppure una catena oppure almeno due aste di eguale lunghezza incernierate a due carrelli consecutivi e tra di loro mediante cerniere ad asse verticale, in modo che quando detti carrelli consecutivi sono in una posizione reciprocamente prossimale, dette aste si chiudono reciprocamente a forbice.
  6. 6. Tettoia secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detto carrello di testa (LT) supporta un secondo rullo (MR) mobile e girevolmente associato con detto carrello di testa, ed in cui detti organi di comando comprendono anche un azionamento elettrico, per esempio un motore elettrico, e una rispettiva ruota dentata azionata da detto azionamento elettrico, e detto elemento di trazione (CH) comprende una cinghia o una fune o una catena, avvolta su detto secondo rullo e collegato a detto azionamento elettrico in modo da comandare, mediante detti bracci di ribaltamento (AR), la rotazione delle rispettive lamelle rispetto a detto asse (F).
  7. 7. Tettoia secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno uno di detti binari (R1, R2) presenta una sezione ad U con una scanalatura centrale (SC) operativamente rivolta verso l’alto, in cui sono realizzate una prima ed una seconda guida (G1, G2) ricavate nelle sezioni di estremità, cioè superiori, della U e parallele tra loro, ed in cui detti bracci di ribaltamento sono operativamente inseriti in detta scanalatura centrale, ed in cui ciascun carrello (T) comprende una prima metà (T1), atta ad impegnare detta prima guida, ed una seconda metà (T2), atta ad impegnare detta seconda guida, in cui dette prima e seconda metà aggettano superiormente dalle rispettive guide e sono collegate tra loro mediante un collegamento girevole con detto braccio di ribaltamento.
  8. 8. Tettoia secondo la rivendicazione 7, in cui anche detto carrello di testa (LT) è formato da una prima metà ed una seconda metà (LT1, LT2) operativamente inserite in dette prima e seconda guida (G1, G2), e rispettivamente aggettanti dall’apertura superiore di dette prima e seconda guida ed interconnesse reciprocamente mediante una piastra a forma di Omega che operativamente è inserita in detta scanalatura centrale (SC) per supportare detto secondo rullo (MR), ed in cui per ciascun binario sono implementate una prima ed una seconda cinghia di scorrimento disposte parallele tra loro una a destra ed una a sinistra di detta scanalatura centrale ed in cui detta prima cinghia di scorrimento è stabilmente fissata a detta prima metà del carrello di testa e detta seconda cinghia di scorrimento è stabilmente fissata a detta seconda metà del carrello di testa.
  9. 9. Tettoia secondo una delle rivendicazioni 7 o 8, in cui detto binario comprende, per ciascun lato della U due scompartimenti assiali, uno scomparto basso (SC12) vicino alla base della U ed uno scomparto alto (SC11) lontano dalla base della (U), ed in cui detto primo rullo e associato al binario in modo che ciascuno scompartimento accoglie operativamente metà opposte della cinghia di scorrimento.
  10. 10. Tettoia secondo una qualunque delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui ciascuna lamella ha un primo bordo longitudinale (LR) vicino a detto asse (F) ed un secondo bordo (LF), opposto a detto primo bordo, ed in cui detto secondo bordo comprende un canale arrotondato (C) ed in cui detto primo bordo definisce una cavità assiale (CAS) atta a ricevere un perno di rotazione (SH) ed in cui detto primo bordo è esternamente arrotondato e complementare con una forma di detto secondo bordo, cosicché, in condizione di chiusura della tettoia, detto canale (C) di una lamella si sovrappone avvolgendo complementarmente il primo bordo di una lamella adiacente.
  11. 11. Tettoia secondo la rivendicazione 10, in cui detto braccio di ribaltamento (AR) è a forma di V avente una prima porzione (SPAR) inserita in uno spessore di una rispettiva lamella ed una seconda porzione aggettante esternamente alla lamella, ed in cui detto braccio di ribaltamento comprende un foro passante (HP) operativamente allineato con detta cava assiale (CAS) della lamella ed in cui ciascuna metà (T1, T2) del carrello è collegato a detto braccio di ribaltamento mediante una rispettiva piastra ad L (PL) avente un estremo forato, con un foro operativamente allineato con detto foro passante (HP) del braccio di ribaltamento e con detta cava assiale (CAS), ed in cui un perno di rotazione (SH) è atto ad incernierare detta lamella con dette piastre ad L.
IT102016000108514A 2016-10-28 2016-10-28 Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili IT201600108514A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000108514A IT201600108514A1 (it) 2016-10-28 2016-10-28 Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT102016000108514A IT201600108514A1 (it) 2016-10-28 2016-10-28 Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili

Publications (1)

Publication Number Publication Date
IT201600108514A1 true IT201600108514A1 (it) 2018-04-28

Family

ID=58163008

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT102016000108514A IT201600108514A1 (it) 2016-10-28 2016-10-28 Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili

Country Status (1)

Country Link
IT (1) IT201600108514A1 (it)

Citations (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1555380A1 (de) * 2004-01-19 2005-07-20 Stebler Holding AG Lamellenvorrichtung

Patent Citations (1)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP1555380A1 (de) * 2004-01-19 2005-07-20 Stebler Holding AG Lamellenvorrichtung

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US10815689B2 (en) Canopy
DE202007005558U1 (de) Faltfassaden- oder Faltmarkisenanordnung und Betätigungsvorrichtung hierfür
IT201800009330A1 (it) Dispositivo a frangisole con alette orientabili ed apribile
ITTO20120162U1 (it) Dispositivo di movimentazione lineare di tipo telescopico
ITVR20110040A1 (it) Portone sezionale particolarmente per garage
CH660839A5 (it) Dispositivo di apertura di ante scorrevoli allineate di mobili.
CZ9902169A3 (cs) Uzavírací zařízení pro otvor ve zdi
IT201600108514A1 (it) Tettoia con lamelle impaccabili e orientabili
KR20010052160A (ko) 도어 및 도어 조립 방법
DE2756363A1 (de) Gurtfoerderer mit zwischenantrieb
IT202000012007A1 (it) Apparato di copertura
ITMI20080757A1 (it) Impianto di trasporto a fune
ITBA20090024A1 (it) Meccanismi a biellette per chiusura a tapparella blindata
ITMI20121972A1 (it) Dispositivo di movimentazione di tendoni e simili, particolarmente tendasole.
CN204343913U (zh) 一种折叠式自动入户门
ITMI992065A1 (it) Guida cordature mobili e copertura mobile comprendente tale guida
IT202000012034A1 (it) Apparato di copertura
KR100924224B1 (ko) 탑승교의 케이블 트레이
KR20170125553A (ko) 수직 및 수평이동식 아케이드 구조물
IT201800010080A1 (it) Modulo per copertura di protezione telescopica e copertura telescopica realizzata con una pluralità di detti moduli.
ITUA20164194A1 (it) Dispositivo per la smaltatura di piastrelle
ITPD20070072A1 (it) Tenda ad impacchettamento
ITMI960170U1 (it) Dispositivo universale per la movimentazione di tende lungo due direzioni tra loro ortogonali
ITTO20000286A1 (it) Convogliatore a catena per impianto di trasporto a funi.
ITTO20010292A1 (it) Struttura di telaio a portale adattabile ad una cabina preesistente entro la quale e' destinata ad essere montata, ed impianto per l'essicca