IT201600082006A1 - Accessorio diffusore di suoni - Google Patents

Accessorio diffusore di suoni

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IT201600082006A1
IT201600082006A1 IT102016000082006A IT201600082006A IT201600082006A1 IT 201600082006 A1 IT201600082006 A1 IT 201600082006A1 IT 102016000082006 A IT102016000082006 A IT 102016000082006A IT 201600082006 A IT201600082006 A IT 201600082006A IT 201600082006 A1 IT201600082006 A1 IT 201600082006A1
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IT
Italy
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soundboard
section
support structure
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course
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Application number
IT102016000082006A
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English (en)
Inventor
Fabio Ognibeni
Original Assignee
Enrico Ciresa S R L
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    • GPHYSICS
    • G10MUSICAL INSTRUMENTS; ACOUSTICS
    • G10CPIANOS, HARPSICHORDS, SPINETS OR SIMILAR STRINGED MUSICAL INSTRUMENTS WITH ONE OR MORE KEYBOARDS
    • G10C3/00Details or accessories
    • G10C3/06Resonating means, e.g. soundboards or resonant strings; Fastenings thereof
    • GPHYSICS
    • G10MUSICAL INSTRUMENTS; ACOUSTICS
    • G10KSOUND-PRODUCING DEVICES; METHODS OR DEVICES FOR PROTECTING AGAINST, OR FOR DAMPING, NOISE OR OTHER ACOUSTIC WAVES IN GENERAL; ACOUSTICS NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • G10K13/00Cones, diaphragms, or the like, for emitting or receiving sound in general
    • HELECTRICITY
    • H04ELECTRIC COMMUNICATION TECHNIQUE
    • H04RLOUDSPEAKERS, MICROPHONES, GRAMOPHONE PICK-UPS OR LIKE ACOUSTIC ELECTROMECHANICAL TRANSDUCERS; DEAF-AID SETS; PUBLIC ADDRESS SYSTEMS
    • H04R7/00Diaphragms for electromechanical transducers; Cones
    • H04R7/02Diaphragms for electromechanical transducers; Cones characterised by the construction
    • H04R7/04Plane diaphragms

Description

“ACCESSORIO DIFFUSORE DI SUONI”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un accessorio diffusore di suoni per ambienti, ad esempio ambienti domestici, sale da concerto, sale da ascolto, eccetera.
In particolare, tale accessorio è in grado di generare e diffondere i suoni provenienti da una sorgente sonora, quale ad esempio un dispositivo o uno strumento musicale elettrico o elettronico o digitale, in modo da restituire una sonorità acustica naturale e in un’ampia gamma di frequenze.
STATO DELLA TECNICA ANTERIORE
E’ noto che gli altoparlanti per la riproduzione di suoni sono degli attuatori che convertono un segnale elettrico in onde sonore. Un altoparlante si può, quindi, definire un trasduttore elettroacustico. Il suono, in sostanza, è generato da una serie di compressioni e rarefazioni dell’aria e l’altoparlante è il mezzo che genera tali compressioni e rarefazioni nell'ambiente d’ascolto.
Esistono vari tipi di altoparlanti che impiegano differenti tecnologie. I più diffusi sono i magnetodinamici, nei quali un magnete permanente genera un campo magnetico nel quale è immersa una bobina mobile, direttamente collegata alla membrana dell’altoparlante (sempre realizzata con materiale sintetico, normalmente poliammide, e solitamente a forma di cono); ad essa viene applicato un segnale elettrico, opportunamente amplificato, il quale, grazie alla Forza di Lorentz fa muovere la bobina permettendo alla membrana di comprimere l’aria circostante e quindi di produrre un’onda sonora.
Un altro tipo di altoparlante è quello di tipo piezoelettrico, il quale sfrutta la piezoelettricità per convertire il segnale elettrico in onde acustiche.
Gli altoparlanti di tipo noto, tuttavia, pur cercando di raggiungere un rapporto dimensioni-potenza sempre più ridotto al fine di minimizzare gli ingombri ed, al contempo, aumentare le prestazioni, hanno però lo svantaggio di attestarsi su specifici e limitati range di frequenza, ad esempio basse frequenze o alte frequenze. Pertanto, per completare l’emissione sonora in un ampio spettro di frequenze trasmesse da un altoparlante, è ora necessario affiancare dispositivi dalle caratteristiche diverse, con conseguente aumento degli ingombri e dei costi.
Un ulteriore svantaggio degli altoparlanti noti e che essi trasmettono il suono in uno spazio limitato e direttivo, solitamente posto frontalmente all’altoparlante stesso o alla base del cono costituito dalla membrana, quando quest’ultima è presente.
Ancora, gli altoparlanti di tipo noto, in particolare quelli di tipo magnetodinamico, sono montati in una cassa chiusa o variamente accordata. Ad esempio, in tali diffusori, è presente una cassa di risonanza, talvolta suddivisa in comparti interni, per evitare che eventuale interferenza tra i vari altoparlanti possa avere come effetto quello di creare un suono “sporco”, vale a dire una riproduzione poco fedele del suono originariamente trasmesso, in cui sono presenti appunto delle interferenze che disturbano la sonorità o la qualità dell’ascolto.
Si rende quindi necessaria la predisposizione di un accessorio diffusore in grado di ricevere da una sorgente una sequenza di suoni e di trasmettere la stessa in modo naturale, attraverso un’ampia gamma di frequenze e ancora dando “rotondità” al suono nello spazio, vale a dire permettendo di sentire un’alta qualità di suono non solo frontalmente, ma in tutto lo spazio posto attorno all’accessorio stesso.
Inoltre, è molto sentita l’esigenza di poter predisporre un accessorio diffusore di suoni la cui conformazione possa rispondere maggiormente alle richieste del design ed estetiche, pur garantendo la massima qualità di diffusione dei suoni.
SCOPI DELL’INVENZIONE
Il compito della presente invenzione è quello di migliorare lo stato della tecnica anteriore.
Nell’ambito di tale compito tecnico costituisce uno scopo della presente invenzione quello di fornire un accessorio diffusore di suoni in grado di trasmettere i suoni ad alta qualità e ad alta efficienza, in un’ampia gamma di frequenze.
Un altro scopo della presente invenzione è quello di fornire un accessorio diffusore di suoni che sia in grado di trasmettere i suoni non solo frontalmente ma in tutto lo spazio che circonda Γ accessorio stesso.
Un ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un accessorio diffusore di suoni che abbia un peso ridotto e, a parità di frequenze emesse, una struttura più semplice di quella dei diffusori di tipo noto, quali ad esempio un pianoforte acustico tradizionale.
Un ancora ulteriore scopo della presente invenzione è quello di fornire un accessorio diffusore di suoni in grado di rispondere alle più svariate esigenze di design ed estetica. Conformemente ad un aspetto della presente invenzione è previsto un accessorio diffusore di suoni secondo la rivendicazione 1.
Le rivendicazioni dipendenti si riferiscono a forme preferite e vantaggiose dell’invenzione.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione di dettaglio di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, di un accessorio diffusore di suoni, illustrato a titolo indicativo, ma non limitativo, nelle unite tavole di disegni in cui:
la figura 1 è una vista prospettica parzialmente frontale di un accessorio diffusore di suoni secondo la presente invenzione;
la figura 2 è una vista schematica in pianta della struttura di supporto dell’accessorio diffusore di suoni secondo la presente invenzione;
la figura 3 è una vista prospettica frontale di una particolare applicazione dell’accessorio diffusore di suoni di figura 1;
la figura 4 è una vista prospettica laterale di una ulteriore versione dell’accessorio diffusore di suoni di figura 1;
la figura 5 è una vista frontale schematica di un componente della struttura di supporto dell’accessorio diffusore di suoni secondo la presente invenzione; e
la figura 6 è una vista schematica e prospettica di un particolare di una versione dell’accessorio diffusore di suoni secondo la presente invenzione,
la figura 7 è una vista schematica e prospettica di un particolare di una ulteriore versione dell’ accessorio diffusore di suoni secondo la presente invenzione,
le figure 8 e 9 sono viste schematiche in pianta della struttura di supporto dell’ accessorio diffusore di suoni secondo la presente invenzione, secondo delle ulteriori versioni,
la figura 10 è una vista schematica in pianta dell’ accessorio diffusore di suoni secondo almeno una versione della presente invenzione.
FORME DI ATTUAZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione di riferisce ad un accessorio diffusore di suoni indicato complessivamente con 1 nelle tavole allegate.
L’accessorio diffusore 1 è in grado di generare e/o diffondere suoni o segnali sonori, Tale accessorio comprende una tavola armonica 2 ed una struttura di supporto 3.
La tavola armonica 2 comprende una tavola o un pannello avente una prima superficie a vista 4 ed una seconda superficie 5, opposta alla prima superficie a vista 4.
La tavola armonica 2 presenta una conformazione piana o leggermente arcuata.
La tavola armonica 2 può essere preferibilmente realizzata in legno, ad esempio legno di abete e/o un legno solitamente utilizzato per la realizzazione di strumenti musicali. Secondo una versione dell’invenzione, tale legno deriva dagli abeti della Val di Flemme.
La tavola armonica 2 ha la funzione, tradizionalmente, di aumentare la sonorità di uno strumento musicale dotato della stessa, in quanto è in grado di amplificare e/o trasdurre le vibrazioni prodotte da uno strumento musicale, creando delle onde sonore.
Secondo la presente invenzione, l’accessorio diffusore 1 svolge la sua funzione attraverso materiali naturali, vale a dire la tavola armonica 2 realizzata ad esempio in legno, la quale svolge la funzione di membrana acustica, e quindi la medesima funzione delle membrane degli altoparlanti ma è realizzata in un materiale naturale e presenta un’efficienza ed una qualità di trasmissione dei suoni molto elevate.
La tavola o il pannello che costituisce la tavola armonica 2 comprende una serie di tavolette o listelli, ad esempio di legno, i quali vengono assemblati, ad esempio per incollaggio, fianco a fianco fino a raggiungere un’ampiezza corrispondente a quella desiderata o predefinita secondo il progetto della tavola armonica 2 stessa.
Secondo una versione della presente invenzione, tali tavolette o listelli, quando realizzati in legno, sono disposti in modo tale da allineare le fibre del legno sostanzialmente secondo un lato lungo o una diagonale lunga della tavola armonica 2. In una ulteriore versione, tali fibre di legno sono allineate lungo il lato maggiore o la diagonale maggiore della tavola armonica 2.
La tavola armonica 2 presenta uno spessore S. Tale spessore S è variabile.
Analogamente, le tavolette che costituiscono la tavola armonica 2 presentano uno spessore S variabile, in cui S è compreso fra 3,5 mm e 8,0 mm. La tavola armonica 2, in una versione dell'invenzione, presenta uno spessore di circa 4-6 mm.
La tavola armonica 2, infatti, non presenta lo stesso spessore S su tutta la superficie ma spessori variabili nelle diverse zone della tavola. Tali differenze di spessore si ottengono con un accurato lavoro da parte di personale molto esperto. Ad esempio, possiamo dire che lo spessore maggiore S’ si trova nella regione degli acuti o delle frequenze acute (ad esempio indicata con A in figura 10) mentre lo spessore S degrada verso la regione dei bassi o delle frequenze basse (ad esempio indicata con B in figura 10), in cui si trova lo spessore minimo S” .
Infine, nella zona delle frequenze medie, indicata con M in figura 10, si ha uno spessore S intermedio tra S’ e S”.
Le aree o regioni della tavola armonica 2 che presentano uno spessore S, S’, S” differente tra loro hanno come effetto quello di differenziare il modulo elastico nelle diverse aree della tavola armonica 2 per favorire un miglior trasferimento di energia alle diverse frequenze dalla tavola armonica 2 al aria, ottenendo un’ampia banda di frequenze acustiche, come verrà meglio specificato nel prosieguo.
La tavola armonica 2 comprende ulteriormente almeno una catena 6 (il cui andamento è schematizzato con una linea tratteggiata in figura 10).
L’ almeno una catena 6 è posizionata, ad esempio mediante incollaggio, in corrispondente della seconda superficie 5 della tavola armonica 2.
Tale almeno una catena 6 ha la funzione di sottoporre la tavola armonica 2 ad una tensione meccanica ed elastica. Tale tensione meccanico-elastica è costituita da una sorta di curvatura o carica cui viene sottoposta la tavola armonica 2 al fine di accogliere le vibrazioni che vengono trasmesse alla tavola stessa da una sorgente sonora attraverso dei trasduttori.
L’almeno una catena 6, inoltre, serve a convogliare l’energia a tutta la tavola armonica 2 nel minor tempo possibile, in modo da massimizzare ed equilibrare la qualità e quantità delle onde sonore prodotte.
L’ almeno una catena 6 è disposta in modo sostanzialmente trasversale o inclinato rispetto alla direzione delle fibre del legno delle tavolette o listelli che compongono la tavola armonica stessa o comunque in modo sostanzialmente trasversale o inclinato rispetto al lato lungo o al lato maggiore o ad una diagonale lunga o ad una diagonale maggiore della tavola armonica 2. In tal modo, si ottiene una diffusione e/o trasmissione uniforme delle vibrazioni a tutta la tavola armonica 2.
L’almeno una catena 6, in una versione dell’invenzione, comprende un listello di legno, eventualmente abete.
L’almeno una catena 6 può presentare un andamento rettilineo o curvilineo o leggermente curvilineo. Tale aspetto può essere stabilito caso per caso, a seconda della tensione o carica da applicare alla tavola armonica 2 e/o dal progetto acustico (caratterizzazione acustica).
In una versione dell’invenzione, la tavola armonica 2 comprende almeno due catene 6 o una serie di catene 6, a seconda delle dimensioni della tavola stessa.
In una versione dell’invenzione, la tavola armonica 2 comprende da sei a nove catene 6; Γ almeno una catena 6 può presentare uno spessore maggiore rispetto a quello della tavola armonica 2.
L’almeno una catena 6 può presentare una lunghezza compresa tra 1600 mm e 300 mm circa, con spessori compresi tra 13 mm e 26 mm ed un’altezza compresa tra 10 mm e 30 mm.
L’altezza della catena 6 è intesa come sporgenza verso il basso della catena 6 dalla seconda superficie 5 della tavola armonica 2 mentre lo spessore della catena corrisponde a quella porzione o faccia della catena 6 in contatto o incollata sulla seconda superficie 5 della tavola armonica 2.
Il raggio di curvatura dell’almeno una catena 6, quando quest’ultima presenta un andamento curvilineo, è tale da conferire alla tavola armonica 2 una carica tra 1 mm e 12 mm, in termini di bombatura trasversale.
Secondo una versione ulteriore dell’invenzione, la tavola armonica 2 può presentare uno o più recessi o sedi 7 predisposti nella seconda superficie 5 della tavola armonica 2. Tali recessi o sedi 7 fungono da alloggiamento per almeno un trasduttore, come verrà meglio chiarito nel prosieguo.
Possono essere presenti, eventualmente, delle ulteriori aperture (non illustrate) predisposte sulla tavola armonica 2 o sulla sua seconda superficie 5, passanti o non passanti, le quali conferiscono ulteriori dettagli timbrici alla tavola armonica stessa. Come anticipato, l’accessorio diffusore di suoni 1 secondo la presente invenzione comprende ulteriormente una struttura di supporto 3. Tale struttura funge da supporto e da sostegno per la tavola armonica 2.
In particolare, la struttura di supporto 3 funge da sostegno sospeso o sollevato o rialzato per la tavola armonica 2 rispetto alla struttura stessa.
La struttura di supporto 3 è costituita, in una versione dell’invenzione, da un elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 o da almeno un elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13.
Tale elemento a conformazione sostanzialmente nastriforme 13 può avere un andamento anulare o anulare aperto.
La struttura di supporto 3 presenta una conformazione o un andamento tale da corrispondere sostanzialmente ad almeno parte del bordo perimetrale della tavola armonica 2.
Ad esempio, secondo una versione, la struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 è costituito da un unico listello sagomato in modo corrispondente al bordo perimetrale della tavola armonica 2.
La struttura di supporto 3 si diparte dal piano su cui giace la tavola armonica 2 con un andamento sostanzialmente perpendicolare a quest’ultima.
La struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13, in una ulteriore versione dell’invenzione, è costituita da uno o più parti o componenti, variamente sagomati.
La struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 può essere realizzato in legno, ad esempio nello stesso legno di cui può essere composta la tavola armonica 2 o in un legno differente, anche non di tipo risonante, o in un materiale plastico o in un materiale in grado di supportare la tavola armonica stessa. Il materiale plastico può essere un materiale plastico sintetico o artificiale.
In una versione dell’invenzione, in cui struttura di supporto 3 e tavola armonica 2 presentano sostanzialmente la configurazione in pianta di pianoforte a coda (esclusa la zona della tastiera ed esclusa naturalmente tutto l’insieme delle corde e della meccanica legata al funzionamento del pianoforte stesso), la struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 presenta un primo tratto 13a ad andamento sostanzialmente rettilineo, un secondo tratto 13b ad andamento sostanzialmente curvo con un primo raggio di curvatura RI, un terzo tratto 13c ad andamento sostanzialmente rettilineo, un quarto tratto 13d ad andamento sostanzialmente ad S ed infine un quinto tratto 13e sostanzialmente rettilineo.
II secondo tratto 13b presenta una conformazione sostanzialmente a semicerchio. La concavità del secondo tratto 13b è rivolta verso il centro dell’area che è sottesa alla struttura di supporto 3 o allo spazio da essa idealmente racchiuso.
Il primo tratto 13a presenta una prima estremità 14, opposta alla seconda estremità del primo tratto 13a, quest’ultima essendo connessa o vincolata al secondo tratto 13b.
II terzo tratto 13c presenta un andamento che si diparte dal secondo tratto 13b e si estende in direzione sostanzialmente parallela verso la prima estremità 14 del primo tratto 13 a.
Il quarto tratto 13d sostanzialmente a S è in allontanamento rispetto al primo tratto 13a. Il quinto tratto 13e presenta una prima estremità 15, opposta alla seconda estremità del quinto tratto 13e, quest’ultima essendo connessa o vincolata al quarto tratto 13d.
La prima estremità 14 del primo tratto 13a e la prima estremità 15 del quinto tratto 13e sono allineate, eventualmente lungo una stessa retta o sono posizionate in uno stesso piano.
In una versione dell’invenzione, la struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 può presentare un sesto tratto 13f (o tratto di raccordo, ad esempio visibile in figura 1), ad andamento sostanzialmente rettilineo e perpendicolare al primo tratto 13a e al quinto tratto 13 e.
In una versione dell’ invenzione, l’area delle frequenze basse B si trova nella zona della tavola armonica 2 sostanzialmente sottesa al secondo tratto 13b o prossima al secondo tratto 13b o al tratto di congiunzione 13g (come indicato in dettaglio nel prosieguo). L’area delle frequenze alte A, invece, è posizionata sostanzialmente in corrispondenza del quarto tratto ad andamento ad S 13d o, nelle versioni illustrate in figura 8 e 9, sostanzialmente prossimo al terzo tratto 13c (come indicato in dettaglio nel prosieguo). L’area delle frequenze medie M è intermedia tra l’area delle frequenze basse B e quella delle frequenze alte A.
Quanto presente, il sesto tratto 13f, unitamente ai tratti precedentemente descritti 13a-13e, determina una struttura anulare chiusa per la struttura di supporto 3 e/o per l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13.
Il primo tratto 13a in una versione dell’invenzione corrisponde al lato lungo della tavola armonica 2.
In una versione ulteriore, il terzo tratto 13c, eventualmente in combinazione con il quarto tratto 13d ed il quinto tratto 13e, corrisponde al lato lungo o al lato maggiore della tavola armonica 2.
Possono essere presenti ulteriori tratti di raccordo 13f, associati o posizionati in ulteriori punti della struttura di supporto 3, al fine di irrobustire la stessa.
La struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 sono conformati da uno o più parti o componenti aventi una conformazione a parallelepipedo a base rettangolare. In tale conformazione, le loro facce 13h aventi maggiore superficie sono posizionate in modo perpendicolare alla tavola armonica 2.
Analogamente le facce 13h della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 aventi maggiore superficie sono posizionate in modo perpendicolare alla tavola armonica 2.
Tali parallelepipedi e/o tale struttura di supporto 3 e/o tale elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 presentano uno spessore W, sostanzialmente uguale per tutta l’estensione della struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13.
Le facce 13h presentano un’altezza HI.
Quando presenti, i vari componenti della struttura di supporto 3 sono assemblabili tra loro in modo da formare, una volta assemblati, la struttura di supporto stessa.
La struttura di supporto 3 comprende ulteriormente dei mezzi di connessione 16.
Tali mezzi di connessione 16 sono atti a connettere i vari componenti della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13, quando questi ultimi non sono realizzati in un sol pezzo,
Inoltre, i mezzi di connessione 16 possono essere atti anche a connettere la struttura di supporto 3 e la tavola armonica 2 (mediante i mezzi distanziatori 22).
Secondo un esempio realizzativo, tali mezzi di connessione sono tutti uguali tra loro e/o variamente posizionabili in un punto qualsiasi della struttura di supporto 3, in modo da agevolare il montaggio dell’ accessorio secondo la presente invenzione e rendere intercambiabili i vari componenti.
Ancora, secondo un esempio realizzativo, illustrato in figura 6, i mezzi di connessione 16 comprendono un corpo centrale dotato di almeno una sede 17.
Tale almeno una sede 17 costituisce un alloggiamento per una estremità 18 di almeno un componente della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13.
In particolare, l’estremità 18 presenta una conformazione sostanzialmente corrispondente a quella della sede 17, in modo da poter essere inserita nella sede 17 stessa ed esservi quindi almeno parzialmente alloggiata.
La connessione ed il fissaggio tra mezzi di connessione 16 e struttura di supporto 3 e/o elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 può essere resa maggiormente sicura ad esempio tramite l’inserimento di perni o viti o fissaggi metallici 19 appositi.
In tal caso, l’estremità 18 può presentare almeno un elemento e/o una relativa sede 19a in grado di aiutare Tinserimento ed il fissaggio dei perni o viti o fissaggi metallici 19. Secondo una versione dell’invenzione, ad esempio illustrata in figura 5 o 7, i mezzi di connessione comprendono un corpo centrale dotato di due sedi 17, posizionate da banda opposta. Tali sedi 17 presentano un andamento rientrante all’ interno del corpo centrale, eventualmente parallelo al piano su cui giace la tavola armonica 2. Tali sedi 17, tuttavia, essendo atte ad alloggiare le estremità 18, della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13, presentano le loro superi! ci maggiori disposte in modo perpendicolare alla tavola armonica 2.
L’accessorio 1 o la struttura di supporto 3 possono eventualmente comprendere almeno una gamba o staffa di appoggio 20. Tale gamba o staffa di appoggio 20 possono essere in numero maggiore di due, in modo tale da permettere alla struttura di supporto 3 e alla tavola armonica 2 di essere sollevate da terra di una certa altezza.
Tale almeno una gamba o staffa di supporto 20 presenta un’estremità 20a, del tutto simile in almeno una versione dell’invenzione, all’estremità 18 della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13, atta ad essere alloggiata in una ulteriore o terza sede 17a presente nei mezzi di connessione 16. Anche la sede 17a può presentare sostanzialmente la medesima conformazione dell’almeno una sede 17 ed essere eventualmente ulteriormente fissata tramite perni o viti o fissaggi metallici 19.
La terza sede 17a, in una versione dell’invenzione, può presentare sostanzialmente la medesima conformazione della sede 17 ma una misura diversa. Analogamente, l’estremità 20a della gamba o staffa di supporto 20 può presentare sostanzialmente la medesima conformazione dell’estremità 18 ma una misura diversa.
Ad esempio, la sede 17 può presentare una luce o apertura di dimensioni sostanzialmente corrispondenti o leggermente superiori all’altezza HI della faccia 13h della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento sostanzialmente nastriforme 13; la sede 17a può presentare una luce o apertura di dimensioni minori di HI, ad esempio corrispondenti alla larghezza dell’estremità 20a della gamba o staffa di supporto 20. Ad esempio HI può essere di circa 12-14 cm mentre la gamba o staffa di supporto 20 e/o la sua estremità 20a presenta una larghezza di circa 9 cm.
Lo spessore della gamba o struttura di supporto 20 e/o della sua estremità 20a e quello W dell’elemento nastriforme 13 e/o della struttura di supporto 3 possono essere i medesimi.
Analogamente, l’estremità 20a della gamba 20 può presentare almeno un elemento e/o una relativa sede 19a in grado di aiutare Γ inserimento ed il fissaggio dei perni o viti o fissaggi metallici 19.
I mezzi di connessione 16 e/o le loro sedi 17, 17a sono atti ad impegnarsi con la struttura di supporto 3 o con i suoi componenti o parti, in modo da assemblare la struttura di supporto 3 e a supportare la tavola armonica 2.
Secondo una possibile versione, i mezzi di connessione presentano una conformazione a T e ciascun tratto della T presenta una sede 17 e/o una sede 17a.
In tal modo, i mezzi di connessione sono simmetrici almeno lungo un piano di simmetria (ad esempio che passa per il tratto perpendicolare agli altri della T e intercambiabili a piacimento, in modo da essere utilizzabili in qualsiasi posizione lungo la struttura di supporto 3 e/o l’elemento sostanzialmente nastriforme 13.
In particolare l’estremità 17a si apre nella base del tratto della T perpendicolare agli altri due tratti, almeno in una versione dell’invenzione. In tal modo, le due estremità 17 si trovano allineate lungo la direzione in cui si svolge l’elemento sostanzialmente nastriforme 13 e/o lungo il bordo della tavola armonica 2.
Essendo accoppiabile ai pianoforti digitali e/o elettronici, l’almeno una gamba o staffa di supporto 20 può presentare un’altezza pari a quella che hanno solitamente le gambe del pianoforte, in modo che l’accessorio possa accoppiarsi perfettamente con il pianoforte digitale e/o elettronico.
Nella versione illustrata in figura 4, l’accessorio 1 secondo la presente invenzione può essere applicato ad una parete P, invece che essere appoggiato a terra. In tale versione, possono essere presenti dei mezzi ammortizzatori (non illustrati) al fine di ammortizzare le vibrazioni ed impedirne la trasmissione da e verso la tavola armonica 2.
I mezzi ammortizzatori possono comprendere delle staffe e/o dei fissaggi a parete.
In tal caso, un tratto della T o una porzione dei mezzi di connessione 16 funge da distanziatore tra la parete stessa e la struttura di supporto 3.
In almeno una versione dell’invenzione, al fine di agevolare il possibile trasporto dell’accessorio 1 (oltre al vantaggio per lo stesso di avere un peso ridotto rispetto ai tradizionali strumenti musicali e/o agli altoparlanti noti), la sua struttura di supporto 3 è completamente smontabile.
I mezzi di connessione 16, tra i vari componenti o parti della struttura di supporto 3, possono essere intercambiabili, in modo da agevolare il più possibile montaggio e/o smontaggio, anche senza la necessità di avere personale specializzato (come ad esempio avviene quando bisogna montare o trasportare un pianoforte a coda).
Con intercambiabili si intende che possono essere usati orientandoli in modo vario, a seconda delle esigenze, e/o che possono essere usati per connettere tali vari componenti 0 parti della struttura di supporto 3 senza un ordine prestabilito. Ad esempio, uno stesso mezzo di connessione 16 può connettere il primo tratto 13a della struttura 3 con il secondo tratto 13b, o ancora il secondo tratto 13b con il terzo tratto 13c, e così via, senza vincoli di posizione per i mezzi di connessione 16.
1 mezzi di connessione 16 possono essere realizzati in legno o in materiale plastico o in un materiale comprendente fibra di carbonio o in materiale metallico, quale ad esempio acciaio, acciaio inox, eccetera, o comunque in un materiale resistente ed in grado di permettere la connessione con la struttura di supporto 3.
I mezzi di connessione 16 sono ad esempio mezzi di connessione e fissaggio rimovibile. Secondo una versione dell’invenzione, alle estremità 14 e/o 15 della struttura di supporto 3 e/o dell’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 possono essere accoppiate, tramite i mezzi di connessione 16 o tramite altri opportuni mezzi di accoppiamento e/o vincolo, una o due protuberanze 21.
Tale almeno una protuberanza 21 può essere variamente sagomata in modo da adattarsi ad un eventuale pianoforte digitali e/o elettronici associato alTaccessorio 1 o ad una sorgente sonora in generale, al fine di conferire un aspetto estetico particolare alTaccessorio stesso.
Tali protrusioni 21, se presenti, possono avere il medesimo andamento longitudinale che presenta la struttura di supporto 3 e/o Γ elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 o avere un andamento ad essa/o sostanzialmente perpendicolare (come ad esempio visibile in figura 4).
L’accessorio 1 e/o la struttura di supporto 3 comprende inoltre mezzi distanziatori 22 che distanziano la tavola armonica 2 dalla struttura di supporto 3 e al contempo vincolano tra loro, eventualmente in modo rimovibile, tali due componenti.
Tali mezzi distanziatori presentano una conformazione a piolo o a parallelepipedo a base quadrata o poligonale e presentano un’altezza H2. L’altezza H2 può essere compresa fra 20 e 100 mm.
In tal modo, la tavola armonica 2 si trova ad una distanza H2 dalla struttura di supporto 3 o quanto meno dal suo bordo che si affaccia in uso verso la seconda superficie 5 della tavola armonica.
Avendo solamente pochi punti di contatto con la struttura di base 3, vale a dire i punti di contatto corrispondenti al numero e alla posizione dei mezzi distanziatori 22, la tavola armonica è libera di vibrare ed emettere o diffondere suoni, senza che la struttura di supporto 3 ne possa influenzare o alterare il funzionamento.
Tra i mezzi distanziatori 22 e la tavola armonica 2 possono essere presenti degli elementi ammortizzanti, ad esempio dei gommini o degli elementi in gomma, in modo da evitare il rumore prodotto dalle vibrazioni sui mezzi distanziatori stessi.
I mezzi distanziatori 22 sono fissati alla tavola armonica 2 tramite opportuni mezzi di fissaggio e/o sono, eventualmente, almeno parzialmente alloggiati in opportune sedi ricavate nella tavola armonica 2.
Come visibile nelle figure 8 e 9, che costituiscono delle ulteriori versioni esemplificative e non limitative della presente invenzione, la struttura di supporto 3, e/o di conseguenza la tavola armonica 2, possono avere delle conformazioni in pianta diverse da quelle precedentemente descritte, senza per questo uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione. In tali versioni, infatti, varia solo la conformazione ma la funzionalità e la modalità di connessione rimangono le medesime precedentemente descritte.
In figura 8, ad esempio, la struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 presenta un primo tratto 13a ad andamento sostanzialmente rettilineo, un secondo tratto 13b ad andamento sostanzialmente curvo con un primo raggio di curvatura RI ed un terzo tratto 13c ad andamento sostanzialmente rettilineo.
Il secondo tratto 13b presenta una conformazione sostanzialmente a semicerchio, come precedentemente descritto. Il primo tratto 13a presenta una prima estremità 14, opposta alla seconda estremità del primo tratto 13a, quest’ultima essendo connessa o vincolata al secondo tratto 13b.
II terzo tratto 13c presenta un andamento che si diparte dal secondo tratto 13b e si estende in direzione sostanzialmente parallela verso la prima estremità 14 del primo tratto 13 a.
Il terzo tratto 13c presenta una prima estremità 15’, opposta alla seconda estremità del terzo tratto 13c, quest’ultima essendo connessa o vincolata al secondo tratto 13b.
L’estremità 15’ corrisponde all’estremità 15 precedentemente descritta.
La prima estremità 14 del primo tratto 13a e la prima estremità 15’ del terzo tratto 13c sono allineate, eventualmente lungo una stessa retta o sono posizionate in uno stesso piano. Anche in questo caso può essere presente un sesto tratto o tratto di raccordo 13f (ad esempio visibile in figura 1), ad andamento sostanzialmente rettilineo e perpendicolare al primo tratto 13a e al terzo tratto 13c.
In figura 9, invece, ad esempio, la struttura di supporto 3 e/o l’elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme 13 presenta un primo tratto 13a ad andamento sostanzialmente rettilineo, un tratto di congiunzione 13g ad andamento sostanzialmente inclinato rispetto al primo tratto 13a ed un terzo tratto 13c ad andamento sostanzialmente rettilineo.
In una versione, il tratto di congiunzione 13g presenta un andamento inclinato non rispetto al primo tratto 13a ma rispetto al terzo tratto 13c.
In una ulteriore versione, il tratto di congiunzione 13g presenta un andamento inclinato sia rispetto al primo tratto 13a che rispetto al terzo tratto 13c.
II primo tratto 13a presenta una prima estremità 14, opposta alla seconda estremità del primo tratto 13a, quest’ultima essendo connessa o vincolata al tratto di congiunzione 13g.
Il terzo tratto 13c presenta un andamento che si diparte dal tratto di congiunzione 13g e si estende in direzione sostanzialmente parallela verso la prima estremità 14 del primo tratto 13 a.
Il terzo tratto 13c presenta una prima estremità 15’, opposta alla seconda estremità del terzo tratto 13c, quest’ultima essendo connessa o vincolata al tratto di raccordo 13g.
L’estremità 15’ corrisponde all’estremità 15 precedentemente descritta.
La prima estremità 14 del primo tratto 13a e la prima estremità 15’ del terzo tratto 13c sono allineate, eventualmente lungo una stessa retta o sono posizionate in uno stesso piano. Anche in questo caso può essere presente un sesto tratto 13f (ad esempio visibile in figura 1), ad andamento sostanzialmente rettilineo e/o perpendicolare al primo tratto 13a e al terzo tratto 13c.
In tali versioni, la tavola armonica 2 presenta rispettivamente una conformazione ovale o ellissoidale o una conformazione a trapezio. Pertanto, le sue prima superficie 4 e seconda superficie 5 presentano anch’esse una tale conformazione ovale o ellissoidale o a trapezio.
Ancora, la tavola armonica 2 può presentare anche una conformazione triangolare, rettangolare, con angoli smussati, eccetera.
I mezzi di connessione 16 sono posti almeno tra detti tratti 13a-13g, in numero e posizione variabile a seconda delle specifiche versioni e a seconda che qualche tratto sia o meno presente nella struttura di supporto 3.
Pertanto, i mezzi di connessione 16 sono associabili tramite le estremità 18 dei componenti o parti che compongono la struttura di supporto 3 e/o tramite le estremità 14, 15, 15’ gei vari tratti 13a-13g.
In ciascun tratto 13a-13g possono essere presenti rispettivamente un componente o parte della struttura di supporto 3 o almeno alcuni dei tratti 13a-13g possono comprendere ciascuno più componenti o parti della struttura di supporto 3. In tal caso, i mezzi di connessione 16 saranno in numero adatto per connettere insieme e assemblare i vari componenti o parti della struttura di supporto stessa, al fine di realizzare i vari tratti 13a-13g.
Le dimensioni della tavola armonica 2 sono importanti e corrispondono sostanzialmente a quelle della coda di un pianoforte acustico, anche eventualmente a quelle di un pianoforte gran coda da concerto.
In particolare, considerando la vista in pianta illustrata in figura 10, la tavola armonica 2 (e sostanzialmente Γ accessorio 1) presenta una lunghezza D ed una larghezza d.
La lunghezza D può variare tra 130 cm e 280 cm, ad esempio preferibilmente è di 160-175 cm.
La larghezza d può variare tra 130 cm e 170 cm, ad esempio preferibilmente è compresa tra 150-160 cm o è di circa 152 cm.
Anche nelle altre forme di realizzazione della tavola armonica 2, ad esempi illustrate nelle figure 8 e 9, è possibile identificare la lunghezza D e la larghezza d della tavola stessa.
Nella versione illustrata in figura 4, in cui l’accessorio 1 è applicato su una parete, la lunghezza D può essere considerata come l’altezza dell’ accessorio stesso.
Le dimensioni della tavola armonica 2 corrispondono pertanto ad un’area compresa tra 2 e 4 m<2>. In una versione dell’invenzione, l’area della tavola armonica 2 può superare i 4 m<2>.
Risulta chiaro, tuttavia, che il peso dell’accessorio 1 secondo la presente invenzione è nettamente inferiore a quello di uno strumento musicale, quale ad esempio un pianoforte, avente lo stesso ingombro in pianta.
Come accennato in precedenza, la tavola armonica 2 presenta almeno un recesso o sede 7, posto in corrispondenza ad un punto nodale della tavola armonica 2, vale a dire un nodo di vibrazione della tavola (punto nodale). Tale almeno un punto nodale può essere posizionato nella zona centrale e/o periferica della tavola 2. Nel punto nodale, il trasferimento di energia alla tavola armonica 2 risulta migliore (maggiore efficienza di accoppiamento / trasmissione vibrazionale-energia).
L’ almeno un recesso o sede 7 è atto ad alloggiare almeno un trasduttore (non illustrato nelle figure) di tipo elettromeccanico e/o piezoelettrico e/o magnetodinamico e/o magnete stri ttivo. Tale almeno un trasduttore, a sua volta associato ad almeno una sorgente sonora, è atto a imporre delle vibrazioni meccaniche alla tavola armonica 2, in modo che quest’ultima riproduca e/o diffonda il suono o il segnale elettro-acustico derivante dalla sorgente sonora.
In una versione dell’invenzione, nell’area dei bassi B è posizionato un trasduttore, ad esempio un trasduttore per le frequenze basse; nell’area dei medi M sono presenti uno o due trasduttori, ad esempio trasduttori a frequenze medie; infine nell’area degli acuti A sono presenti uno o due trasduttori, ad esempio trasduttori a frequenze alte.
Da tale sorgente sonora viene emesso un segnale audio, ad esempio ottimizzato, il quale viene trasmesso all’ almeno un trasduttore applicato sulla tavola armonica 2 secondo la presente invenzione. L’ almeno un trasduttore viene messo in vibrazione dal segnale audio derivante dalla sorgente sonora ed, essendo solidale alla tavola armonica 2, trasmette a quest’ultima le vibrazioni.
La tavola armonica che vibra permette all’ utilizzatore di percepire il suono, o meglio la gamma di suoni, derivante dalla sorgente sonora e dal segnale sonoro da essa trasmesso, In una versione della presente invenzione, tale almeno un trasduttore può essere del tipo a bobina e/o del tipo piezoceramico.
In una versione, alla tavola armonica 2 sono associati tre trasduttori, ad esempio due di tipo a bobina e uno di tipo piezoceramico.
I trasduttori a bobina comprendono una bobina mobile ed un magnete permanente o statico.
In alcuni dispositivi noti, ad esempio associati ai pianoforti acustici dotati di corde, al fine di sviluppare l’energia sufficiente per mettere in vibrazione le rispettive tavole armoniche, le quali sono compresse dalle corde e sono soggette quindi ad una tensione che raggiunge anche i 400 kg, i magneti devono essere molto potenti e quindi pesanti. Per tale ragione non sono fissati alla tavola armonica stessa, altrimenti ne interferirebbero con la funzionalità e aggiungerebbero ulteriore peso a quello già presente.
Questo, come chiarito nella presente descrizione, non è invece necessario per l’accessorio 1, in cui anzi l’almeno un trasduttore è direttamente associato alla tavola armonica 2.
Secondo la presente invenzione, la tavola armonica 2 dell’accessorio diffusore 1 è -come detto - libera, vale a dire non collegata alle corde ad esempio di un pianoforte acustico, e quindi presenta un peso ed uno spessore molto inferiori a quelli delle tavole armoniche tradizionali.
Di conseguenza, i magneti necessari per metterla in vibrazione sono molto più leggeri e di limitata potenza (watt) con bassi consumi e pertanto, anche se sono collegati direttamente alla tavola armonica 2, non ne interferiscono con la funzione. Anzi, essendo direttamente collegati e solidali, si aumenta l’efficacia di trasmissione di energia ottenendo un risultato sonoro/acustico migliore (maggiore efficienza acustica). Secondo una versione, l’ almeno un trasduttore comprende un trasduttore piezoceramico, quale ad esempio un bender piezo-ceramico bimorfo. Tale trasduttore, ad esempio, tramite un disco piezo-ceramico bimorfo di circa 50 mm di diametro, è in grado di produrre spostamenti meccanici sostanzialmente superiori a 200 micron in una banda di frequenze comprese tra circa 60 e circa 16000 Hz, con una blocking force (la forza massima che può essere prodotta dal singolo attuatore, ovvero la forza bloccante necessaria per ridurre a zero il massimo spostamento) compresa tra circa 6 N e circa 20 N ed una tensione di alimentazione compresa tra circa 70 V e circa 100 V.
Un vantaggio della presente invenzione è che i trasduttori sono direttamente associati alla tavola armonica 2, e non alla sua struttura di supporto 3. Tale aspetto costituisce un importante vantaggio per la diffusione del suono tramite l'accessorio 1 secondo la presente invenzione, in quanto la quantità di energia trasmessa è tanto più alta quanto più i trasduttori sono solidali alla tavola armonica 2. L’accessorio 1 diffusore di suoni secondo la presente invenzione, pertanto, presenta una efficacia molto maggiore rispetto ai dispositivi di tipo noto. Il vantaggio acustico ottenuto dall’impiego della tavola armonica 2 messa in vibrazione dall’almeno un trasduttore (oppure da più di un trasduttore) direttamente accoppiati alla tavola armonica, sta nell’ ottenere un suono “naturale” (ricco di armonici naturali) che il legno, in particolare ad esempio il legno di abete, esprime, come uno strumento reale, mentre i dispositivi di tipo noto (altoparlanti tradizionali) con membrana/cono in materiale sintetico, devono forzatamente ricostruire/imitare, non avendoli insiti nella materia della membrana stessa (che è solitamente di poliammide).
Inoltre, grazie al fatto che T almeno un trasduttore e la tavola armonica 2 sono solidali e/o a contatto, la qualità del suono raggiunge livelli che non possono essere raggiunti dagli altoparlanti di tipo tradizionale e che raggiungono i livelli degli strumenti musicali acustici di tipo tradizionale, quali i pianoforti a coda.
In una versione dell'invenzione, i trasduttori sono connessi alla tavola armonica attraverso dei mezzi collanti, ad esempio una colla bicomponente.
L’ almeno un trasduttore è collegato, tramite un cavo, ad un circuito di conversione audio, il quale a sua volta e collegato all’uscita audio di una sorgente sonora. Il circuito di conversione è preferibilmente separato dall’ accessorio 1 ed è atto a tradurre in impulsi meccanici ed in conseguenti vibrazioni della tavola armonica 2 un’informazione sonora o un suono o un segnale elettro-acustico derivante dalla sorgente sonora.
In particolare, in una possibile versione, il circuito comprende uno stadio di conversione ed adattamento alla tensione di rete, composto preferibilmente da un trasformatore a grani orientati e triplo secondario a tensione molto bassa, un elemento di protezione a fusibile, un interruttore di accensione e il cavo per l'attacco alla rete elettrica.
Per il filtraggio e la stabilizzazione del segnale viene utilizzato uno stadio comprendente un rettificatore a ponte di Graetz, di livellamento e stabilizzatori di tensione lineare monolitici per tensione duale con dispositivi di settaggio manuale della tensione di uscita.
Il circuito di conversione comprende ulteriormente uno stadio adattatore ed equalizzatore del segnale sonoro di ingresso, comprendente una rete adattatrice passiva di ingresso ed un circuito integrato analogico a cinque bande con regolazione manuale singola.
Inoltre, viene previsto uno stadio amplificatore in bassa frequenza a stato solido, composto da un circuito lineare monolitico amplificatore in classe AB con transistori finali MOSFET, un circuito digitale di muting ed un circuito di protezione SOA.
Infine, il circuito di conversione si completa preferibilmente con una logica di controllo di funzione di muting o standby, avente un circuito di memoria bistabile CMOS e LED indicatore delle stato di standby.
Tale sorgente sonora può comprendere un pianoforte elettrico o elettronico, un pianoforte ibrido, un pianoforte digitale, una tastiera elettrica o elettronica, un lettore CD, uno smartphone, un tablet o un computer, o una sorgente sonora in generale.
Come indicato, l’ almeno un trasduttore è atto a trasferire energia alla tavola armonica 2 sotto forma di vibrazioni, traducendo in impulsi meccanici segnali elettrici derivanti dalla sorgente sonora.
Il fatto che la tavola armonica 2 presenti delle aree a spessore variabile S, S’, S” permette di ottimizzare e/o uniformare il trasferimento di energia all’interno della tavola stessa.
Gli spessori S’, S”, S variano tra 3,5 mm e 8,0 mm. Uno spessore più ridotto comporta un’esaltazione dei toni a bassa frequenza, mentre uno spessore maggiore esalta i toni ad alta frequenza.
L’identificazione della aree a spessore variabile della tavola armonica è effettuato mediante le tecniche costruttive degli strumenti musicali di tipo tradizionale, Ciascuna tavoletta o listello che costituisce la tavola armonica 2 può avere, ad esempio, una larghezza di 7-8 cm, uno spessore di 7-9 mm ed una lunghezza di circa 220 cm in direzione della fibra.
L’accessorio secondo la presente invenzione può comprendere ulteriormente delle catene secondarie, atte a trasferire energia vibrazionale da aree acustiche della tavola particolarmente ricche ad aree acustiche più povere, in termini di intensità di vibrazione in una banda di frequenze acustiche.
L’accessorio 1 può comprendere, in una ulteriore versione, almeno un listello di rinforzo 60 (indicato con tratto tratteggiato ad esempio nelle figure 3 e 10). Tale almeno un listello di rinforzo 60 mima la posizione in cui, nei pianoforti acustici a coda di tipo tradizionale, è presente il ponticello. L’almeno un listello di rinforzo 60 presenta un andamento sostanzialmente semicurvo ed è applicato sopra alla tavola armonica 2, in corrispondenza della sua superficie a vista 4.
L’almeno un listello di rinforzo 60 può comprendere uno o più listelli, eventualmente in legno, di spessore molto sottile; essi come accennato più sopra mimano o sono atti a delineare o marcare la posizione di quegli elementi denominati “ponticelli” che sono presenti nel pianoforte acustico e sui quali poggiano le corde. Questi elementi o listelli di rinforzo 60 fungono anche da “spessore” ulteriore per la tavola acustica 2 al fine di accogliere eventuali viti di fissaggio dell’ almeno un trasduttore (in particolare in corrispondenza dei punti o delle aree “B”, “M” e “A”, rispettivamente dei bassi, dei medi, e degli acuti) che altrimenti nel solo spessore della tavola armonica 2 (che in almeno una versione è di 4-6 mm) avrebbero poca presa (proprio a causa del poco spessore del materiale).
In una versione, infatti, Talmeno un listello di rinforzo è realizzato in legno duro (faggio, rovere o acero). Come precedentemente accennato, un possibile utilizzo dell’accessorio 1 secondo la presente invenzione è quello di essere associato ad un pianoforte di tipo digitale, quale ad esempio una tastiera elettrica o elettronica.
I pianoforti digitali, solitamente, presentano degli altoparlanti posti nella zona al di sotto della tastiera. Il musicista che utilizza il pianoforte digitale, pertanto, non riesce ad apprezzare la rotondità del suono emesso, in quanto lo sente provenire dal basso, senza che il suono stesso possa raggiungere la sua piena rotondità, né lo spazio che circonda il pianoforte stesso in modo uniforme.
Collegando invece l'accessorio 1 al pianoforte digitale o alla tastiera elettrica, esso assume innanzitutto (almeno in una versione dell'invenzione) la conformazione del pianoforte a coda e, dal punto di vista del suono, esso viene trasmesso alla tavola armonica 2 producendo un’alta qualità di diffusione del suono, in una ampia gamma di frequenze e raggiungendo tutto lo spazio che circonda la tavola armonica stessa.
Per tale motivo, la tipologia di suoni trasmessa dalla tavola armonica 2 secondo la presente invenzione è assolutamente naturale e corrisponde al suono, alla timbrica e alla melodia prodotta dagli strumenti musicali tradizionali o acustici. Tramite l'accessorio 1 secondo la presente invenzione, pertanto, si ha la sensazione di assistere ad un’esecuzione dal vivo, e non ad una diffusione di suoni derivante da una sorgente sonora, ad esempio di tipo elettronico.
In particolare, la tavola armonica o l'accessorio secondo la presente invenzione è uno strumento musicale vero e proprio, che risuona grazie alle vibrazioni della tavola armonica stessa.
La gamma di frequenze che può essere diffusa dalla presente invenzione spazia da un minimo di circa 40 Hertz, fino ad un massimo di circa 19500 Hertz. Come si noterà, tale range di frequenza, che corrisponde a quella degli strumenti musicali veri e propri, quale ad esempio un pianoforte a coda, è assolutamente superiore a quella degli altoparlanti di tipo noto, oltre che ad emettere un suono naturale e pieno (ricco di armonici naturali) come quello emesso dal vivo.
Il fatto che la tavola armonica 2 sia realizzata in legno permette di ottenere suoni diffusi che sono puri, brillanti, naturali, profondi, con una ricchezza armonica naturale, nonostante la sorgente sonora sia di tipo elettrico o elettronico, che crea una sensazione di ascolto dal vivo di strumenti musicali tradizionali, impossibile tramite Γ utilizzo di altoparlanti di tipo tradizionale.
Un ulteriore vantaggio dell’accessorio secondo la presente invenzione è quello di costituire un oggetto di arredamento, quale ad esempio un mobile, o comunque una sorta di “strumento musicale” o ancora un diffusore di suoni derivanti da una sorgente sonora, che sia esteticamente piacevole. L’ambiente in cui è installato diventa pertanto di design e/o di valore estetico.
Al contempo, l’accessorio secondo la presente invenzione è economico, leggero, facile da trasportare e da montare/smontare, oltre che eventualmente scomponibile.
In almeno una versione dell’invenzione, infatti, il montaggio (e al contrario il conseguente smontaggio) dell’accessorio secondo la presente invenzione avviene secondo una o più delle seguenti fasi: disporre una struttura di base 3 composta da uno o più componenti o parti e dei mezzi di connessione 16, dotati di almeno un’apertura 17, inserire almeno una estremità 18, 14, 15, 15’ dei componenti o parti della struttura di supporto 3 nell’ almeno una apertura 17 dei mezzi di connessione, in modo da assemblare la conformazione predefmita della struttura di supporto 3 stessa, fornire uno o più mezzi distanziatori 22, fissare i mezzi distanziatori 22 tra la struttura di supporto 3 e la tavola armonica 2, in modo che la tavola armonica 2 sia distanziata di una distanza H2 dalla struttura di supporto 3.
Fornire almeno una gamba o staffa di supporto 20 ed inserire una sua estremità 20a in una estremità 17a dei mezzi di connessione 16 oppure fissare la struttura di supporto 3 ad una parete.
Fissare l’almeno una protrusione 21 ad almeno una estremità 17, 17a dei mezzi di connessione 16.
Collegare almeno una sorgente sonora all’accessorio 1 tramite almeno un trasduttore connesso o associato alla tavola armonica 2, in modo che la tavola armonica 2 possa essere messa in vibrazione sulla base del segnale sonoro emesso dalla sorgente sonora e in modo che Γ accessorio 1 possa diffondere i relativi suoni o melodie o musiche.
In pianta, in almeno una versione della presente invenzione, la tavola armonica 2 e la struttura di supporto 3 presentano la medesima conformazione. In particolare, la struttura di supporto 3 presenta in pianta la medesima conformazione del bordo periferico della tavola armonica 2.
La presente invenzione si riferisce ulteriormente ad un kit comprendente l’accessorio 1 secondo la presente invenzione ed almeno una sorgente sonora, del tipo sopra descritto. Tale kit permette di riprodurre suoni e musica fedelmente, come uno strumento musicale vero e proprio.
La tavola armonica 2, nella presente invenzione, è - come detto - “libera”, nel senso che non è associata ad altri elementi necessari per la diffusione del suono (quali ad esempio gli elementi di meccanica presenti nei pianoforti acustici), ed è connessa o vincolata solamente alla sua struttura di supporto 3.
Per tale ragione, i trasduttori ad essa associati presentano anch’essi un peso ridotto, poiché l’energia che devono trasmettere è solamente quella necessaria per mettere in vibrazione la tavola armonica 2, non vincolata su tutto il bordo alla sua struttura di supporto 3, come avviene ad esempio in un pianoforte acustico, in quanto la tavola armonica 2 è sospesa rispetto alla struttura di supporto 2 e vincolata a quest’ ultima solo in corrispondenza dei mezzi distanziatori 22.
In una versione dell’invenzione, i mezzi distanziatori 22 sono in numero di cinque o sei. Per tale ragione, anche se i traduttori sono connessi direttamente alla tavola armonica 2, avendo un peso ridotto, non interferiscono con la possibilità di vibrare della tavola armonica stessa e pertanto non influiscono in modo negativo sulla qualità e sull’ efficienza del suono trasmesso o diffuso.
Naturalmente, in fase di assemblaggio, è sempre possibile perfezionare la risposta della tavola armonica 2 modificando gli spessori e/o sagomando Γ almeno una catena, al fine di ottenere la qualità ed efficienza di diffusione e/o di trasferimento di energia desiderata e/o riducendo al minimo eventuali interferenze. A tale scopo è possibile applicare alle catene dei tensionatori meccanici costituiti da tiranti metallici fissati alle catene alle estremità opposte e dotati di un sistema di regolazione/tensione su elemento filettato (ad esempio a vite).
In una versione dell’invenzione, l’accessori 1 può comprendere un alloggiamento per un amplificatore, non illustrato nelle tavole qui allegate.
In almeno una versione dell’invenzione, tale alloggiamento è posizionato sotto alla tavola armonica 2 e/o alla struttura di supporto 3, in modo da non risultare direttamente visibile dall’ambiente in cui tale accessorio 1 viene posizionato.
Tale alloggiamento, sarà comunque accessibile per T utilizzatore, il quale potrà raggiungere i comandi e/o le connessioni necessari per regolarne il funzionamento e/o per metterlo in connessione con l’accessorio stesso e/o con la sorgente sonora e/o con un eventuale ulteriore dispositivo presente.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Le caratteristiche presentate per una versione o forma di realizzazione possono essere combinate con le caratteristiche di un’altra versione o forma di realizzazione, senza uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
Inoltre, tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica, i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Accessorio diffusore di suoni (1), atto ad essere associato ad una sorgente sonora, quale ad esempio un dispositivo o uno strumento musicale elettrico o elettronico o digitale e a diffondere suoni o segnali sonori provenienti da detta sorgente sonora, in cui detto accessorio comprende una tavola armonica (2) ed una struttura di supporto (3) per detta tavola armonica (2), in cui detta tavola armonica (2) comprende una tavola o un pannello avente una conformazione piana o leggermente arcuata e comprendente una prima superficie (4) a vista, una seconda superficie (5), opposta a detta prima superficie (4) ed uno spessore (S), in cui detta tavola armonica (2) comprendente almeno una catena (6) posizionata in corrispondente di detta seconda superficie (5) di detta tavola armonica (2), in cui detta almeno una catena (6) presenta un andamento rettilineo o leggermente curvilineo, in cui detta tavola armonica è atta a comprendere o ad essere collegata con almeno un trasduttore di tipo elettromeccanico e/o piezoelettrico e/o piezoceramico e/o magnetodinamico e/o magnetostrittivo, caratterizzato dal fatto che detta struttura di supporto (3) comprende almeno un elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13).
  2. 2. Accessorio secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura di supporto (3) e/o detto almeno un elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) presenta un andamento sostanzialmente corrispondente all’andamento di almeno parte del bordo perimetrale di detta tavola armonica (2) o un andamento anulare o un andamento anulare aperto.
  3. 3. Accessorio secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detta struttura di supporto (3) e/o detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) è costituito da un unico listello sagomato in modo corrispondente sostanzialmente ad almeno parte del bordo perimetrale di detta tavola armonica (2) o da uno o più parti o componenti assemblabili tra loro in modo da corrispondente sostanzialmente ad almeno parte del bordo perimetrale di detta tavola armonica (2).
  4. 4. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta tavola armonica (2) presenta una conformazione sostanzialmente a coda di pianoforte e/o in cui detta struttura di supporto (3) e/o detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) comprende un primo tratto (13a) ad andamento sostanzialmente rettilineo, un secondo tratto (13b) ad andamento sostanzialmente curvo con un primo raggio di curvatura (RI), un terzo tratto (13c) ad andamento sostanzialmente rettilineo, un quarto tratto (13d) ad andamento sostanzialmente ad S ed un quinto tratto (13e) sostanzialmente rettilineo, in cui detto terzo tratto (13c) presenta un andamento che si diparte dal secondo tratto (13b) e si estende in direzione sostanzialmente parallela rispetto al primo tratto (13a) e detto quarto tratto (13d) è in allontanamento rispetto al primo tratto (13a).
  5. 5. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti da 1 a 3, in cui detta tavola armonica (2) e/o dette sue superfici (4 e 5) presentano una conformazione ovale o ellissoidale o una conformazione a trapezio, o triangolare, o rettangolare, con angoli smussati, eccetera e/o in cui detta struttura di supporto (3) e/o detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) comprende un primo tratto (13a) ad andamento sostanzialmente rettilineo, un secondo tratto (13b) ad andamento sostanzialmente curvo con un primo raggio di curvatura (RI) ed un terzo tratto (13c) ad andamento sostanzialmente rettilineo in direzione sostanzialmente parallela a quella di detto primo tratto (13a) o comprende un primo tratto (13a) ad andamento sostanzialmente rettilineo, un tratto di congiunzione (13g) ed un terzo tratto (13c) ad andamento sostanzialmente rettilineo, in cui detto un tratto di congiunzione 13g) presenta un andamento sostanzialmente inclinato rispetto al primo tratto (13a) e/o al terzo tratto (13c).
  6. 6. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di supporto (3) e/o detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) comprende sesto tratto o tratto di raccordo (13f), ad andamento sostanzialmente rettilineo e perpendicolare al primo tratto (13a) e al quinto tratto (13 e) o al primo tratto (13a) e/o al terzo tratto (13c).
  7. 7. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di supporto (3) e/o detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) e/o detti uno o più loro parti o componenti presentano una conformazione a parallelepipedo a base rettangolare e/o presentano delle facce (13h) aventi superficie maggiore posizionate in modo perpendicolare a detta tavola armonica (2) ed aventi altezza (HI) e/o presentano uno spessore (W), sostanzialmente uguale per tutta l’estensione di detta struttura di supporto (3) e/o di detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13).
  8. 8. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta struttura di supporto (3) comprende mezzi di connessione (16), atti a connettere detti uno o più componenti o parti di detta struttura di supporto (3) e/o di detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13) e/o atti a connettere detta struttura di supporto (3) e detta tavola armonica (2).
  9. 9. Accessorio secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di connessione (16) comprendono un corpo centrale dotato di almeno una sede (17), atta ad alloggiare almeno una estremità (18) di almeno un componente o parte di detta struttura di supporto (3) e/o di detto elemento avente conformazione sostanzialmente nastriforme (13), in cui detti mezzi di connessione (16) comprendono eventualmente perni o viti o fissaggi metallici (19) e/o in cui detta estremità (18) comprende eventualmente almeno un elemento e/o una relativa sede (19a) per detti perni o viti o fissaggi metallici (19).
  10. 10. Accessorio secondo la rivendicazione 8, in cui detti mezzi di connessione (16) comprendono un corpo centrale avente conformazione a “T”, in cui i tratti della “T” comprendono due sedi (17) ed una ulteriore o terza sede (17a), in cui dette due sedi (17) sono atte ad alloggiare e/o ad impegnarsi con due estremità (18) mentre detta ulteriore o terza sede (17a) è eventualmente atta ad alloggiare e/o ad impegnarsi con una estremità (20a) di almeno una gamba o staffa di supporto (20) della struttura di supporto (3).
  11. 11. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto accessorio (1) e/o detta struttura di supporto (3) e/o detti mezzi di connessione (16) comprendono mezzi distanziatori (22), atti a distanziare detta tavola armonica (2) e detta struttura di supporto (3) e a vincolare detta tavola armonica (2) e detta struttura di supporto (3), eventualmente in modo rimovibile.
  12. 12. Accessorio secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi distanziatori (22) presentano una conformazione a piolo o a parallelepipedo a base quadrata o poligonale e presentano un’altezza (H2), in modo tale che detta tavola armonica (2) si trova ad una distanza sostanzialmente pari alla distanza (H2) da detta struttura di supporto (3).
  13. 13. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui lo spessore (S) di detta tavola armonica (2) è compreso fra 3,5 mm e 8,0 mm o tra 4 mm e 6 mm e/o in cui detto spessore (S) comprende uno spessore maggiore (S’) ad esempio in una regione di detta tavola armonica (2) in grado di diffondere suoni acuti (A), ed uno spessore minimo (S”) ad esempio in una regione di detta tavola armonica (2) in grado di diffondere suoni bassi (B), e/o in cui detto spessore (S) è degradante dalle regioni di detta tavola armonica (2) a spessore (S’) verso le regioni di detta tavola armonica (2) a spessore (S”) e/o in cui detta tavola armonica (2) comprende regioni a spessore variabile (S, S’, S”).
  14. 14. Accessorio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta almeno una catena (6) è posizionata mediante incollaggio in corrispondenza di detta seconda superficie (5) e/o in cui detta almeno una catena (6) è disposta in modo sostanzialmente trasversale o inclinato rispetto ad un lato lungo o ad un lato maggiore o ad una diagonale lunga o ad una diagonale maggiore di detta tavola armonica (2)
  15. 15. Accessorio secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta tavola armonica (2) comprende uno o più recessi o sedi (7)di alloggiamento, atti ad alloggiare detto almeno un trasduttore, in cui detti uno o più recessi o sedi (7) di alloggiamento sono predisposti nella seconda superficie (5) di detta tavola armonica (2), e/o in cui detta tavola armonica (2) comprende e/o è solidale con detto almeno un trasduttore o con due trasduttori di tipo a bobina e con un trasduttore di tipo piezoceramico.
  16. 16. Kit per generare e/o diffondere suoni comprendente un accessorio (1) secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, uno o più trasduttori connessi e/o solidali con una tavola armonica (2) ed una sorgente sonora, connessa a detti uno o più trasduttori, in cui detto accessorio (1) è atto ad essere messo in vibrazione da detto almeno un trasduttore e a diffondere i suoni derivanti da detta sorgente sonora e trasmessi tramite detto almeno un trasduttore.
  17. 17. Kit secondo la rivendicazione precedente, in cui detta sorgente sonora comprende un dispositivo o uno strumento musicale elettrico o elettronico o digitale, un pianoforte elettrico o elettronico, un pianoforte ibrido, un pianoforte digitale, una tastiera elettrica o elettronica, un lettore CD, uno smartphone, un tablet o un computer, o una sorgente sonora in generale.
  18. 18. Kit secondo la rivendicazione precedente 16 o 17, in cui detto almeno un trasduttore è collegato, tramite un cavo, ad un circuito di conversione audio, il quale a sua volta e collegato all’uscita audio di una sorgente sonora, in cui detto circuito di conversione è atto a tradurre in impulsi meccanici ed in conseguenti vibrazioni della tavola armonica (2) un’informazione sonora o un suono o un segnale elettro-acustico derivante da detta sorgente sonora.
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