CH654935A5 - Montatura per occhiali con cerniere elastiche. - Google Patents
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Description
La presente invenzione si riferisce in generale alle montature per occhiali provviste di parti collegate in modo girevole fra loro mediante cerniere elastiche. Tali parti ripiegabili possono essere costituite dalle aste e dal frontale della montatura oppure, nel caso di montature pieghevoli, dalle due porzioni articolate del frontale oppure ancora dalle due porzioni articolate di ciascuna asta.
Con il termine «cerniera elastica» si intende notoriamente un dispositivo di articolazione atto a realizzare una reazione elastica che si oppone alla rotazione di reciproca apertura fra le due parti della montatura, ovvero ne asseconda la rotazione di chiusura, e che determina una posizione stabile di apertura rispetto alla quale le due parti della montatura sono suscettibili di limitati spostamenti angolari relativi contro la suddetta reazione elastica. Questi spostamenti angolari supplementari possono essere nel senso di un'ulteriore apertura fra le due parti della montatura, e/oppure nel primo tratto della loro corsa di chiusura.
L'impiego di cerniere elastiche, particolarmente per l'articolazione delle aste al frontale della montatura, permette di migliorare l'efficacia funzionale e la comodità di impiego della montatura stessa, rendendola più facilmente inforcabile da parte dell'utilizzatore, anche con una mano sola, ed al tempo stesso maggiormente confortevole e stabile e più facilmente adattabile alle diverse conformazioni craniche degli utilizzatori.
In una montatura nota del tipo sopra definito, descritta ed illustrata nel brevetto italiano No. 759 650 del 10 Febbraio 1966, le ranelle o occhielli di cerniera di una delle due parti articolate della montatura (asta) sono direttamente ricavate su un cursore scorrevole sottoposto all'azione di una molla elicoidale di compressione. Le ranelle o occhielli di cerniera dell'altra parte articolata della montatura (lato esterno del frontale) sono sagomate secondo un profilo a camma frontale che, cooperando con l'estremità ad essa affacciata dell'asta, produce la reazione elastica voluta. L'attrito che si sviluppa fra le zone di contatto delle due parti articolate, è quindi di tipo radente, il che comporta seri inconvenienti dovuti essenzialmente all'usura di funzionamento che provoca precocemente perdite di stabilità e di funzionalità della montatura.
Sono anche state proposte, tra gli altri, nel brevetto italiano No. 511 547 del 13. 3. 1954, nella domanda di brevetto italiana 11864-A/69 del 22 Gennaio 1969, nei modelli di utilità italiani No. 134 731 e 134 732 del 22 Gennaio 1969, No. 161 398 del 30 Maggio 1973 e nel brevetto italiano No. 995 606 del 4 Ottobre 1973, cerniere elastiche conformate in modo da sostituire l'attrito radente con un attrito volvente. Il meccanismo secondo queste soluzioni consiste in una molla elicoidale cilindrica inserita in una sede assiale dell'asta e sulla quale appoggia una sfera. Le ranelle o occhielli di cerniera del frontale presentano un profilo a camma cooperante con la sfera che vi è spinta in contatto di rotolamento dall'azione della molla di compressione. Si realizza in questo modo fra le due parti articolate un attrito volvente che, a parità di sforzi, dovrebbe in teoria essere notevolmente inferiore rispetto all'attrito radente della soluzione precedentemente descritta.
In realtà l'attrito che si sviluppa fra la sfera e i profili a 5 camma risulta notevole anche in questi meccanismi, e si è constatato che ciò è dovuto in pratica al fatto che durante gli spostamenti relativi fra le due parti articolate il movimento della sfera non è di puro rotolamento, ma anche di strisciamento, per cui l'attrito che si sviluppa è di tipo misto.
io Per questo motivo sono state proposte modifiche di tale meccanismo, ad esempio nel brevetto svizzero No. 622 623 del 30 Maggio 1978, in cui un organo intermedio di rotolamento (normalmente una sfera ausiliaria) è interposto fra la sfera e la moll^ di compressione.
15 Neppure questa soluzione, come quelle precedenti, ha fornito risultati soddisfacenti, in quanto l'usura di funzionamento risulta comunque molto elevata, con conseguenti perdite di stabilità e di funzionalità della montatura nel tempo.
Inoltre tutti i meccanismi sopra descritti dono realizzati in 20 pratica con tolleranze di lavorazione che danno luogo a piccoli ma non trascurabili giochi fra i loro diversi componenti. Di conseguenza, anche se le superfici a camma contro le quali si applica la forza elastica di ritorno sono regolari, la forza che in realtà si sviluppa immediatamente intorno alle posizioni di 25 equilibrio di tali profili a camma può essere relativamente bassa e, allontanandosene, cresce di colpo ai valori prestabiliti. Queste disfunzioni generano anomalie funzionali molto gravi, in quanto inforcando la montatura la corretta posizione relativa fra il frontale e le aste può risultare instabile e quindi indefini-30 ta, poiché le forze esercitate inforcando gli occhiali e le forze di attrito che si sviluppano tra la montatura e la testa dell'utilizzatore possono superare le capacità di richiamo elastico delle aste.
Un ulteriore inconveniente che si verifica con i meccanismi sopra descritti risiede nel fatto che il frontale difficilmente ri-35 sulta centrato rispetto agli assi visivi degli occhi dell'utilizzatore, creando difficoltà nella visione dei portatori di lenti da vista. Il non corretto centraggio del frontale può infatti facilmente manifestarsi a causa dei giochi interni del meccanismo e degli attriti interni al meccanismo stesso ed esterni (fra aste e testa 40 dell'utilizzatore), ed in quanto la reazione delle molle non è sufficiente. Questo significa in pratica avere occhiali con lenti correttive completamente disassate rispetto agli assi ottici dell'utente, il che è ovviamente inaccettabile.
Lo scopo del presente trovato è quello di ovviare agli incon-45 venienti sopra menzionati, realizzando una montatura del tipo sopra definito provvista di cerniere elastiche i cui meccanismi siano il più possibile esenti da giochi e siano atti ad assicurare un'efficace durata nel tempo.
In vista di raggiungere tale scopo il presente trovato ha per so oggetto una montatura per occhiali del tipo sopra definito, e cioè avente due parti collegate in modo girevole l'una relativamente all'altra fra una posizione ripiegata di reciproca chiusura ed una posizione di reciproca apertura, tramite un meccanismo a cerniera elastica includente un organo di rotolamento coope-55 rante, sotto l'azione di mezzi elastici di contrasto associati ad una di dette parti della montatura, con un organo a camma associato all'altra di dette parti della montatura e definente una posizione stabile di apertura rispetto alla quale dette due parti in posizione di reciproca apertura sono suscettibili di limitati e 60 definibili spostamenti angolari relativi contro l'azione dei suddetti mezzi elastici di contrasto, la cui caratteristica principale risiede nel fatto che i mezzi elastici di contrasto comprendono un dispositivo a molla di flessione ancorata alla relativa parte della montatura e delimitante una sede di contenimento laterale 65 e di centraggio dell'organo di rotolamento.
L'azione di contenimento dell'organo di rotolamento da parte del dispositivo a molla di flessione, combinato con una geometria che garantisce l'autocentraggio elastico di tale or
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gano di rotolamento, assicura il continuo e corretto contatto tra i vari componenti del meccanismo a cerniera, senza che possano esistere zone in cui le reazioni elastiche sono influenzate dalla realizzazione pratica dei componenti.
Questa idea di soluzione permette quindi di eliminare efficacemente qualsiasi gioco, mantenendo l'organo di rotolamento centrato ed assicurando una reazione elastica perfettamente controllata e determinata dal dispositivo elastico a molla di flessione.
Un altro importante vantaggio del trovato rispetto alle soluzioni note descritte in precedenza risiede nel fatto che, a parità di profilo dell'organo a camma, l'incremento della forza di reazione del dispositivo elastico è molto più rapido, allontanandosi dalla posizione stabile di apertura. Questo fatto deriva dalle diverse caratteristiche di reazione della molla di flessione rispetto alle molle elicoidali di compressione: mentre infatti in queste la forza di reazione dipende linearmente dalla compressione subita, nel caso della molla di flessione la forza di reazione è superiore, ed è comunque dello sbalzo libero della molla stessa.
In definitiva l'invenzione è in grado di assicurare un corretto e stabile posizionamento relativo fra le due parti articolate della montatura sia nella posizione di normale apertura, sia nella posizione di extra-apertura elastica, il che è particolarmente importante nel caso in cui le parti in questione della montatura siano costituite dalle aste e dal frontale, dal momento che in tal caso si ottiene uno stabile posizionamento e centraggio del frontale rispetto agli assi ottici dell'utilizzatore.
Il dispositivo a molla di flessione può essere realizzato in svariati modi e naturalmente con diverse forme e materiali. In generale, tale dispositivo a molla di flessione è costituito da almeno uno o di preferenza due bracci molleggiami a balestra sporgenti a sbalzo dalla relativa parte della montatura. Tali bracci molleggiami possono essere del tipo a lamina oppure a filo, e sono normalmente disposti in modo da agire da parti opposte sull'organo di rotolamento, definendo la suddetta sede di contenimento laterale e centraggio di questo.
Secondo una forma preferita di attuazione dell'invenzione, le due molle di flessione sono disposte secondo una configurazione a Y il cui gambo è ancorato alla relativa parte della montatura ed i cui rami opposti molleggiami si aprono verso il suddetto organo a camma.
Secondo un'altra forma d'attuazione dell'invenzione, sono previsti mezzi di regolazione per variare il carico del o di ciascun braccio molleggiante del dispositivo a molla di flessione.
L'organo di rotolamento è preferibilmente un rullo cilindrico, in quanto questa forma garantisce un maggiore appoggio e quindi una minore usura della superficie dell'organo a camma.
In alternativa, l'organo di rotolamento può presentare forma sferica, ovaloide oppure ellissoide.
In ogni caso nella montatura secondo l'invenzione le cerniere elastiche possono essere realizzate con dimensioni ridottissime, il che costituisce un vantaggio molto importante per un prodotto come gli occhiali in cui il fattore estetico e la leggerezza hanno un ruolo sempre più decisivo.
Tali cerniere elastiche sono costituite da un ridotto numero di componenti facilmente fabbricabili ed assemblabili, il che contribuisce a limitare i costi di produzione della montatura.
Le suddette caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti nel corso della dettagliata descrizione che sègue, con riferimento ai disegni annessi forniti a puro titolo di esempio non limitativo, nei quali:
la fig. 1 è una vista prospettica e sezionata di una montatura per occhiali provvista di una cerniera elastica secondo l'invenzione,
la fig. 2 è una variante della fig. I,
la fig. 3 è una vista prospettica esplosa di una parte della cerniera,
le figg. 4 a 7 sono quattro viste in pianta dall'alto che illustrano schematicamente la cerniera della fig. 1 ovvero della fig. 2 durante il funzionamento,
la fig. 8 è una vista analoga alle figg. 4 a 7 che illustra un esempio di regolazione del carico del dispositivo elastico della cerniera,
la fig. 9 è una vista prospettica di un particolare della cerniera,
le figg. 10 e 11 illustrano due varianti della fig. 9,
la fig. 12 è una vista prospettica di una variante di un altro particolare della cerniera elastica, e le figg. 14 a 17 mostrano cinque varianti della fig. 12.
La fig. 1 illustra una parte di una montatura per occhiali, ed in particolare la zona di articolazione fra il frontale 10 ed una delle aste 12 della montatura, mediante un meccanismo a cerniera elastica indicato nel suo insieme con 14.
Nell'esempio illustrato la montatura è di materiale plastico, ad esempio di celluloide, acetato o simili, ma beninteso essa potrebbe essere metallica o di qualsiasi altro materiale. Nel caso dell'esempio l'asta 12 incorpora in modo per sé noto un'anima di irrobustimento 16 costituita da una lamina o filo metallico centrale disposto longitudinalmente.
II meccanismo a cerniera elastica 14 comprende un elemento metallico 18 fissato rigidamente ad un'appendice laterale superiore o muso 20 del frontale 10 e formante una ranella o occhiello di cerniera 22, ed un corpo metallico 24 fissato all'estremità dell'asta 12 e definente una coppia di ranelle o occhielli di cerniera non illustrati che sono collegati in modo girevole alla ranella 22 mediante un perno di cerniera 25. La ranella 22 presenta frontalmente un profilo a camma che, come è meglio visibile nelle figg. 3 a 8, presenta una sagoma curviforme definente un avvallamento 26 delimitato da due sporgenze rispettivamente interna 28 ed esterna 30 che si raccordano la prima ad un fianco interno di forma concava 32 e la seconda ad un fianco esterno inclinato 34. Naturalmente il profilo a camma potrebbe differire da quello illustrato nell'esempio, in particolare per ciò che riguarda la sagoma dei fianchi 32 e 34.
Il corpo metallico 24 fissato all'asta 12 comprende un'appendice a lamina laterale esterna 36 costituente un organo di arresto atto a cooperare, nel modo chiarito nel seguito, con il fianco inclinato esterno 34 della ranella 22. Il corpo 24 forma anteriormente una scatola 27 nella cui parete frontale è ricavato un incavo frontale 38 disposto sul prolungamento dell'anima 16 e nel quale è ancorato un organo elastico di contrasto indicato nel suo insieme con 40.
Secondo l'invenzione, l'organo elastico di contrasto è costituito da un dispositivo a molla di flessione che, nell'esempio della fig. 1, è formato da una coppia di lamine metalliche 42 disposte secondo una configurazione a Y. Le due lamine 42 presentano rispettive parti di radice 42a combaciami ed impegnate nell'incavo 38, e rami molleggiami a balestra 42b formanti un angolo ottuso con le rispettive parti di radice 42a e divergenti a sbalzo nella direzione della ranella 22. Le estremità libere dei rami molleggiami 42b sono distanziate dalla ranella 22 e definiscono una sede di contenimento laterale e di centraggio 44 nella quale è inserito un organo di rotolamento 46 premuto elasticamente dall'azione di tali rami molleggiami 42b contro la superficie a camma della ranella 22. Nell'esempio della fig. 1 l'organo di rotolamento 46 è costituito da un rullo cilindrico, illustrato in maggior dettaglio nella fig. 9, avente il suo asse diretto parallelamente all'asse del perno di cerniera 25. Tale rullo 46 è preferibilmente metallico, ma può essere realizzato con qualsiasi altro materiale idoneo.
II meccanismo a cerniera elastica 14 sopra descritto permette all'asta 12 di compiere le necessarie rotazioni di apertura e chiusura rispetto al frontale 10, realizzando la possibilità di limitati e definibili spostamenti angolari elastici da parti opposte rispetto ad una posizione stabile di apertura illustrata nelle figg. 1 e 6, in cui l'asta 12 ed il frontale 10 formano un angolo so5
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stanzialmente retto. Supponendo infatti di partire dalla posizione di chiusura dell'asta 12, in cui essa è ripiegata parallelamente al frontale 10 (fig. 4), lo spostamento angolare dell'asta stessa verso la posizione di apertura provoca il rotolamento del rullo 46 lungo il fianco interno concavo 32 della ranella 22. All'estremità libera del fianco 32, il rullo 46 incontra la sporgenza interna 28, superandola per effetto del divaricamento elastico dei rami 42b della molla di flessione 40 (fig. 5). Per effetto del ritorno di tali rami 42b, il rullo 46 si impiega successivamente nella rientranza frontale 26, realizzando in tal modo un movimento a scatto dell'asta 12 che viene trattenuta elasticamente nella posizione stabile di apertura (fig. 6). A partire da questa posizione, l'asta 12 è in grado di compiere spostamenti angolari rispettivamente verso la sporgenza interna 28 e verso la sporgenza esterna 30 (figg. 5 e 7), contro l'azione della molla 40 che tende, per effetto della deformazione dei rami molleggianti 42b, a ricondurla nella posizione stabile di normale apertura. Se lo spostamento angolare è nel senso di chiusura dell'asta 12, non appena
11 rullo 46 supera la sporgenza 28 l'asta 12 si richiude a scatto contro il frontale 10 per effetto della reazione elastica della molla 40. Se invece lo spostamento angolare è in direzione opposta, e cioè nel senso di apertura, il rullo 46 è in grado di rotolare al massimo fino in prossimità dell'apice della sporgenza esterna 30, dopodiché lo spostamento dell'asta 12 viene bloccato per effetto del contrasto fra la lamina laterale di arresto 36 ed il fianco esterno inclinato 34 della ranella 22. Abbandonando l'asta 12 in questa posizione, la reazione della molla 40 la riconduce nella posizione stabile di apertura in cui il rullo 46 impegna la rientranza 26.
Il bloccaggio dello spostamento elastico in apertura dell'asta
12 può essere ottenuto con modalità diverse da quelle sopra descritte, e ad esempio praticando uno scarico nell'elemento 18 (fig. 1) oppure direttamente nel materiale del frontale 10 (fig. 2) che definisce un piano inclinato 66 delimitato da una parte di riscontro 68 atta a cooperare con l'estremità libera della lamina di arresto 36. Questa soluzione presenta il vantaggio che, nella posizione stabile di apertura dell'asta 12, l'estremità libera della lamina 36 risulta disposta in immediata adiacenza della corrispondente parte del frontale 10 senza praticamente soluzione di continuità fra le loro superfici esterne, il che permette di ottenere un gradevole aspetto estetico.
Un'altra soluzione per ottenere il bloccaggio dello spostamento elastico di apertura dell'asta 12 potrebbe consistere nel sagomare la parete laterale della scatola 27 affacciata al ramo molleggiante 42b esterno in modo tale da impedire la deformazione elastica di quest'ultimo oltre un limite prestabilito, corrispondente all'escursione angolare massima desiderata per l'asta 12.
La particolare conformazione del meccanismo a cerniera elastica 14, ed in particolare dell'organo elastico 40, è in grado di assicurare il continuo e corretto contatto fra i vari componenti del dispositivo, eliminando in pratica l'insorgere di giochi e riducendo al minimo gli attriti interni. Ciò si traduce in una maggiore stabilità e durata della montatura ed in un posizionamento costantemente corretto del frontale, e cioè con le lenti ad esso applicate perfettamente in asse rispetto agli assi ottici dell'utente, durante l'impiego della montatura.
Naturalmente la conformazione del meccanismo a cerniera elastica 14 è suscettibile di molteplici modifiche e varianti costruttive, delle quali alcune verranno descritte in quanto segue.
La variante della fig. 2 è generalmente simile alla forma di attuazione illustrata nella fig. 1, e solo le differenze verranno descritte nei dettagli, utilizzando gli stessi riferimenti numerici per le parti identiche o simili. Secondo tale variante l'incavo 38 per le radici 42a delle lamine 42 è spostato, rispetto all'anima 16 dell'asta 12, verso il lato interno di tale asta 12. In alternativa, tale incavo 38 potrebbe essere spostato verso il lato esterno dell'asta 12.
In questo caso l'elemento metallico 18 applicato al muso 20 presenta una parte di attacco al frontale 10 di forma diversa rispetto a quella utilizzata nella fig. 1.
L'ancoraggio della molla di flessione 40 al corpo metallico 5 24 può essere realizzato, come nel caso precedente, in modo fisso, ad esempio tramite saldatura, brasatura, ribattitura, ritegno a vite o sistemi equivalenti, oppure in modo scorrevole, allo scopo di variarne il carico in funzione delle esigenze di impiego. Un esempio di un possibile sistema di regolazione è illustrato io nella variante della fig. 8, secondo cui le parti di radice 42a delle lamine 42 sono inserite in modo scorrevole nell'incavo 38. Una vite o grano di regolazione 48 avvitato in un foro filettato 50 del corpo metallico 24 contrasta contro le estremità libere dei rami 42a e consente evidentemente di variare lo sbalzo libe-i5 ro dei rami molleggianti 42b, modificandone di conseguenza la reazione elastica. Un grano laterale di arresto 52 avvitato in un foro laterale 54 del corpo 24 permette di bloccare rigidamente la molla 40 nella posizione di regolazione prescelta.
Un altro possibile sistema di regolazione potrebbe consiste-20 re, anziché nel variare lo sbalzo libero dei rami molleggianti 42b, nel modificare la spinta dell'intera molla 40 contro l'organo di rotolamento 46, ad esempio mediante una vite analoga alla vite 48 che permetta di regolare l'entità del divaricamento di tali molleggianti 42b.
25 Le caratteristiche di elasticità della molla 40 possono essere modificate anche mediante accorgimenti diversi, ad esempio attraverso opportune configurazioni del profilo a camma della ranella 22, oppure tramite appropriate geometrie delle pareti del corpo metallico 24.
30 Le figg. 12 a 17 illustrano diverse possibilità di varianti della molla di flessione 40.
Nel caso della fig. 12 tale molla di flessione 40 è formata, anziché da due lamine 42 distinte, da un'unica lamina 56 sagomata a forma di Y, con la relativa parte di radice 56a formata 35 da due rami ripiegati e combacianti della lamina 56.
Nel caso della fig. 13 la molla 40 è pure formata da un'unica lamina ripiegata 58, ma in questo caso la ripiegatura è realizzata in corrispondenza dei rami molleggianti 58b, mentre le parti di radice 58a sono formate dalle estremità combacianti 40 della lamina 58.
Nel caso della fig. 14 la molla 40 è ancora formata da una unica lamina 60 presentante un'estremità biforcuta che ne definisce i due rami molleggianti.
In tutte le forme di attuazione sopra descritte, la molla 40 45 presenta una configurazione a lamina piana. Essa tuttavia potrebbe essere costituita da un semplice filo sagomato con forme corrispondenti a quelle sopra citate, come nel caso della fig. 16, oppure da una coppia di fili accoppiati secondo una configurazione ad Y, come nel caso della fig. 15. Queste configurazioni so definiscono in pratica delle superfici di contatto con l'organo di rotolamento 46 aventi forma arrotondata, con il vantaggio di assicurare un attrito certamente inferiore rispetto a quello che si produce fra l'organo di rotolamento 46 ed il profilo a camma della ranella 22, garantendone in tal modo il corretto rotola-55 mento.
Un'altra possibile configurazione della molla di flessione 40 è illustrata nella fig. 17, e consiste nell'utilizzare un tubetto 62 presentante ad un'estremità una corona di appendici molleggianti 64 disposte secondo una superficie conica e definenti la 60 sede di contenimento e centraggio dell'organo di rotolamento. In questo caso, così nelle forme di attuazione della molla di flessione 40 precedentemente descritte, l'organo di rotolamento 46 può assumere forme diverse da quella a rullo cilindrico, ed essere costituito ad esempio da un rullo a botte (fig. 10), da una 65 sfera (fig. 11) oppure ancora da un corpo di forma ovaloide o ellissoide.
Ovviamente i vari componenti della cerniera elastica 14, ed in particolare della molla di flessione 40 e dell'organo di roto
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lamento 46, possono essere i più diversi, ad esempio metallici, plastici ed altri che consentono i funzionamenti desiderati.
Occorre notare che, sebbene l'invenzione sia stata descritta con riferimento all'articolazione fra una delle aste 12 ed il frontale 10 della montatura, essa si applica in modo ugualmente vantaggioso anche ad altre parti articolate della mantatura. In particolare, grazie alle ridottissime dimensioni di ingombro dei suoi componenti, la cerniera 14 può essere applicata a montature ripiegabili sia per il collegamento delle due porzioni snodate del ponte che intercollega i due cerchi del frontale, sia per il collegamento fra le due porzioni rispettivamente iniziale e terminale delle aste pieghevoli.
L'impiego della cerniera elastica descritta in quanto precede non è ovviamente limitato alle montature di materiale plastico, ma può essere altrettanto vantaggiosamente esteso alle montature di materiale diverso, ad esempio di metallo, per le quali le dimensioni contenute del meccanismo a cerniera consentono realizzazioni particolarmente valide dal punto di vista estetico e funzionale.
Si deve rilevare che in qualsiasi tipo di applicazione del meccanismo a cerniera elastica 14 alla montatura la configurazione generale della molla di flessione 40 potrebbe ampiamente variare rispetto a quanto descritto ed illustrato, senza per questo s uscire dall'ambito della presente invenzione. In particolare, tale configurazione potrebbe essere limitata ad un unico braccio molleggiante a balestra sporgente a sbalzo dalla relativa parte di sopporto della montatura' e disposto in modo da realizzare unicamente o la chiusura a scatto oppure l'extra-apertura elasti-ìo ca di tale parte rispetto alla parte ad essa articolata della montatura. Naturalmente in questo caso il corpo di sopporto del braccio molleggiante dovrà essere sagomato in modo da definire, insieme con il braccio molleggiante, la sede di contenimento e di centraggio 44 per l'organo di rotolamento 46.
15 Si deve infine notare che i rami 42b della molla 40 potrebbero essere sostituiti da lamine sostanzialmente rigide e rese molleggianti da elementi elastici aggiuntivi di sopporto o appoggio inseriti nella scatola 27 e costituiti, ad esempio, da tamponi di materiale elastomero o simili.
4 fogli disegni
Claims (28)
1. Montatura per occhiali avente due parti (10, 12) collegate in modo girevole l'una relativamente all'altra fra una posizione ripiegata di reciproca chiusura ed una posizione di reciproca apertura, tramite un meccanismo a cerniera (14) elastica includente un organo di rotolamento cooperante (46), sotto l'azione di mezzi elastici (40) di contrasto associati ad una di dette parti della montatura, con un organo a camma (29) associato all'altra di dette parti della montatura e definente una posizione stabile di apertura rispetto alla quale dette due parti in posizione di reciproca apertura sono suscettibili di limitati e definiti spostamenti angolari relativi contro l'azione dei suddetti mezzi elastici di contrasto, caratterizzata dal fatto che i mezzi elastici di contrasto comprendono un dispositivo a molla di flessione (40) ancorata alla relativa parte (12) della montatura e delimitante una sede di contenimento laterale di centraggio (44) dell'organo di rotolamento (46).
2. Montatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo a molla di flessione (40) comprende almeno un braccio molleggiante a balestra (42b) sporgente a sbalzo dalla relativa parte (12) della montatura.
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RIVENDICAZIONI
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suddette due parti della montatura collegata tramite il meccanismo a cerniera elastica (14) sono costituite da dette porzioni iniziale è terminale di ciascuna asta (12).-
3. Montatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il suddetto almeno un braccio molleggiante (42b) è formato da una lamina piana (42).
4. Montatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il suddetto almeno un braccio molleggiante è formato da un corpo di rotazione a superficie convessa (fig. 16).
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5. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzata dal fatto che i mezzi elastici di contrasto comprendono una coppia di molle di flessione (fig. 1) (42) agenti da parti opposte sull'organo di rotolamento (46) e definenti la suddetta sede di contenimento e centraggio di questo (44).
6. Montatura secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che le due molle di flessione (42) sono disposte secondo una configurazione a Y il cui gambo (42a) è ancorato alla relativa parte (12) della montatura ed i cui rami (42b) opposti al gambo (42a) si aprono verso il suddetto organo a camma (22) costituendo una coppia di bracci molleggiami divaricabili elasticamente.
7. Montatura secondo la rivendicazione 5 o la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che le due molle di flessione (42) sono formate da due pezzi distinti ognuno dei quali comprende una parte di radice (42a) combaciante con la parte di radice (42a) dell'altro pezzo (42) ed una parte molleggiante (42b) formante un angolo ottuso con detta parte di radice (42a).
8. Montatura secondo la rivendicazione 5 o la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che le due molle di flessione sono formate da un unico pezzo ripiegato (56, 58, 60).
9. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 4, caratterizzata dal fatto che i mezzi elastici di contrasto comprendono una corona di molle di flessione (64) disposte secondo una superficie sostanzialmente conica e definenti la suddetta, sede di contenimento e centraggio (44) dell'organo di rotolamento (46).
10. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 2 a 9, caratterizzata dal fatto che sono previsti mezzi di regolazione (48) per variare il carico del o di ciascun braccio molleggiante (42b) del dispositivo a molla di flessione (40).
11. Montatura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che il o ciascun braccio molleggiante (42b) del dispositivo a molla di flessione (40) è sopportato in modo scorrevole dalla relativa parte (12) della montatura e dal fatto che i mezzi di regolazione comprendono una vite di regolazione (48) per variarne la sporgenza a sbalzo rispetto a detta parte (12) della montatura ed un organo di arresto (52) per bloccare la molla di flessione (40) nella posizione di regolazione.
12. Montatura secondo le rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che detti mezzi di regolazione agiscono in modo da variare l'entità della spinta del dispositivo a molla di flessione (40) contro l'organo di rotolamento (46).
13. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che l'organo di rotolamento è in forma di rullo cilindrico (46).
14. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, caratterizzata dal fatto che l'organo di rotolamento (46) è di forma sferica.
15
15. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, caratterizzata dal fatto che l'organo di rotolamento (46) è in forma di rullo a botte ovaloide.
16. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1 a 12, caratterizzata dal fatto che l'organo di rotolamento (46) è di forma ellissoide.
17. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende inoltre mezzi di arresto (34, 36) per limitare lo spostamento angolare di ulteriore apertura di dette due parti (10, 12) della montatura a partire dalla suddetta posizione stabile di apertura.
18. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente un frontale (10) e due aste (12) incernierate ai lati del frontale (10) in corrispondenza di appendici (20) di questo, caratterizzata dal fatto che le suddette parti della montatura collegate da detto meccanismo a cerniera elastica (14) sono costituite dalle aste (12) e dalle relative appendici (20) del frontale (10).
19. Montatura secondo la rivendicazione 17, caratterizzata dal fatto che il dispositivo a molla di flessione (40) è portato da ciascuna delle aste (12) e dal fatto che ciascuna delle aste è provvista di un'appendice laterale a lamina (36) atta a cooperare con una parte di arresto (34; 68) del frontale (10) per limitare lo spostamento angolare di ulteriore apertura dell'asta (12) a partire dalla suddetta posizione stabile di apertura.
20
20. Montatura secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che detta parte di arresto è costituita dal fianco esterno (34) dell'organo a camma (22).
21. Montatura secondo la rivendicazione 19, caratterizzata dal fatto che detta parte di arresto (68) è definita da uno scarico ricavato lateralmente a detto organo a camma (22), nel corpo (18) di questo o direttamente nel muso (20) del frontale (10).
22. Montatura secondo la rivendicazione 18, caratterizzata dal fatto che l'asta (12) è provvista di una scatola (27) di contenimento del dispositivo a molla di flessione (40) conformata con parti di arresto atte a limitare la deformazione elastica del suddetto dispositivo a molla di flessione (40) nel senso corrispondente allo spostamento angolare di ulteriore apertura dell'asta stessa (12) a partire dalla suddetta posizione stabile di apertura.
23. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18 a 22, in cui ciascuna asta (12) è provvista di un'anima centrale di irrobustimento (16), caratterizzata dal fatto che il dispositivo a molla di flessione (40) è disposto sul prolungamento di tale anima (16).
24. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 18 a 22, in cui ciascuna asta (12) è provvista di un'anima centrale di irrobustimento (16), caratterizzata dal fatto che il dispositivo a molla di flessione (40) è sfalsato lateralmente rispetto a detta anima (16).
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65
25. Montatura secondo una quaslsiasi delle rivendicazioni precedenti comprendente un frontale (10) formato da due cerchi intercollegati da un ponte pieghevole, caratterizzata dal fatto che dette due parti della montatura intercollegate dal meccanismo a cerniera elastica (14) sono costituite dalle porzioni ripiegabili del ponte.
26. Montatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui ciascuna delle aste (12) comprende una porzione iniziale collegata al frontale ed una porzione terminale ripiegabile rispetto a quella iniziale, caratterizzata dal fatto che le
27. Montatura secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il dispositivo a molla di flessione (40), l'organo di rotolamento (46) e l'organo a camma sono metallici.
28. Montatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il dispositivo a molla di flessione comprende almeno una coppia di lamiere sostanzialmente rigide e rese molleggiami mediante elementi elastici aggiuntivi di sopporto o appoggio costituiti ad esempio da tamponi di materiale elastomero.
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