ITVR20120059A1 - Diffusore sigillante, kit comprendente detto diffusore sigillante e procedimento per il risanamento di murature - Google Patents

Diffusore sigillante, kit comprendente detto diffusore sigillante e procedimento per il risanamento di murature Download PDF

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Paolo Mariani
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Description

Descrizione di un brevetto per invenzione industriale per il trovato avente titolo:
“DIFFUSORE SIGILLANTE, KIT COMPRENDENTE DETTO DIFFUSORE SIGILLANTE E PROCEDIMENTO PER IL RISANAMENTO DI MURATUREâ€
La presente invenzione si riferisce, in generale, ad un diffusore sigillante, ad un kit comprendente detto diffusore sigillante e ad un procedimento per il risanamento di murature.
Più in particolare si tratta di un diffusore sigillante per fluidi, atto a favorire l’iniezione di fluido e di un kit, comprendente detto diffusore sigillante, per il risanamento di murature soggette ad umidità ascendente.
Come noto le murature di alcuni edifici, prevalentemente di non recente costruzione, possono presentare lesioni, macchie vistose e/o porzioni in cui l’intonaco à ̈ staccato, danni molto spesso causati dall’umidità ascendente o di risalita capillare.
Per umidità ascendente o risalita capillare si intende quel fenomeno in cui l'acqua del sottosuolo tende a risalire verso l'alto e ad essere assorbita dalla muratura, soprattutto se questa à ̈ composta da materiali porosi come mattoni, pietre e cemento.
In questi casi il danno si concentra lungo le pareti perimetrali, dal livello del pavimento fino a superare il metro di altezza e manifestandosi con aloni scuri i quali, con il tempo, possono degenerare in sfarinamenti e distacchi dell'intonaco. Inoltre l'umidità di risalita capillare provoca un aumento della sensazione di freddo all’interno dell’edificio.
Per ovviare a questi problemi sono noti ad esempio gli interventi cosiddetti di barriera fisica, consistenti nel taglio orizzontale della base della muratura interessata e nell'inserimento di lastre impermeabili che bloccano fisicamente il flusso di umidità. Per questi interventi gli intonaci vengono completamente scrostati per un'altezza di almeno mezzo metro superiore alla zona interessata e sostituiti con specifici intonaci macroporosi.
Un’altra tipologia d’intervento à ̈ l'iniezione di resine impermeabilizzanti nella muratura tramite fori praticati alla base del muro, in modo da formare una barriera chimica alla risalita dell'acqua.
L'intervento viene solitamente effettuato da tecnici specializzati, praticando una serie di fori lungo la muratura con profondità definita ed equidistanti una decina di centimetri l'uno dall'altro. Al loro interno, tramite appositi trasfusori a lenta diffusione, viene iniettata la soluzione impermeabilizzante.
I trasfusori noti sono generalmente tubi di cartone, cellulosa o di altro materiale, come ad esempio PVC o stoffa apprettata, inseriti completamente all’interno dei fori.
Degli iniettori particolarmente conformati presentano almeno tre elementi aventi rispettive funzioni, di cui una connessione con il trasfusore, un elemento che agevoli il loro fissaggio permanente alla muratura e una connessione con una sorgente esterna di resina impermeabilizzante.
I trasfusori, dovendo avere lunghezza pari alla profondità dei fori per ottenere una diffusione efficace, sono realizzati appositamente in funzione della profondità dei fori che generalmente dipende dallo spessore della muratura.
Conclusa la fase di iniezione, che può durare anche più di 24 ore in modo da raggiungere tutta la sezione della parete ammalorata, à ̈ necessario rimuovere il vecchio intonaco fino ad un’altezza superiore a quella della macchia più alta, realizzandone in seguito uno nuovo.
La soluzione impermeabilizzante interrompe l'effetto di risalita dell'acqua invertendo l'angolo di bagnabilità dei capillari con un'azione chimica.
In questo caso sono di fondamentale importanza i mezzi utilizzati per tale iniezione. Sono, infatti, noti in commercio iniettori che, connessi ad apposite pompanti, permettono l’iniezione di particolari fluidi nei fori ricavati nelle murature.
Tali iniettori presentano però numerose problematiche, essendo ad esempio conformati per l’esclusivo utilizzo con i relativi mezzi pompanti, solitamente in forma di pompe idrauliche o di sacche.
Le sacche di liquido sono disposte ad un’altezza superiore agli iniettori che iniettano il fluido nei trasfusori, e quindi nei fori, per gravità. È necessario dunque utilizzare un numero rilevante di iniettori e di relativi trasfusori e pompanti, pari al numero di fori entro cui iniettare la resina e proporzionale alla lunghezza della muratura da risanare.
Gli iniettori secondo la tipologia nota sono poco pratici in quanto, oltre a dover essere inseriti nella muratura e nei trasfusori, devono anche essere fissati alla superficie esterna della stessa muratura.
I trasfusori noti, avendo dunque misure standard, devono essere adattati alle murature in cui sono applicati. Nel caso si utilizzino dei trasfusori in cellulosa, essi devono essere tagliati a seconda della profondità del relativo foro ricavato nelle murature.
Un’ulteriore problema dei trasfusori secondo la tecnica nota si ha quando il trasfusore à ̈ inserito in un foro che presenta sostanzialmente il medesimo diametro: in questi casi l’iniezione dell’opportuna sostanza può non essere conforme alle aspettative per la completa o parziale mancata fuoriuscita dell’aria contenuta nel foro stesso, con la possibile formazione di bolle.
Dunque, i sistemi atti a queste operazioni si presentano complessi nella loro produzione, assemblaggio e utilizzo, richiedendo in molteplici casi l’aiuto di un esperto per il loro impiego.
Altro svantaggio dei sistemi noti à ̈ quello di prevedere iniettori che, per restare vincolati in posizione una volta inseriti, devono essere stuccati alla muratura con impasti di cemento rapido e/o gesso. Alla fine delle operazioni di trasfusione, gli iniettori noti devono essere abbandonati nella muratura, non potendo quindi essere recuperati.
Scopo dell’invenzione à ̈ quello di ovviare a tutti gli inconvenienti sopraccitati ed altri ancora, mediante la realizzazione di un diffusore sigillante e di un kit comprendente detto diffusore sigillante che offrano praticità e flessibilità di utilizzo.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di ottenere un diffusore sigillante che si vincoli utilmente alla muratura senza l’ausilio di altri mezzi.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di ottenere un diffusore che possa essere recuperato per essere utilizzato in iniezioni successive.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di ottenere un diffusore che possa essere utilizzato agevolmente con fori aventi svariati diametri.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di ottenere un procedimento per il risanamento di murature o similari, mediante l’utilizzo di un kit e di un diffusore realizzati secondo l’invenzione, che possa essere attuato da personale non specializzato.
Questi ed altri scopi vengono tutti raggiunti, secondo l’invenzione, da un diffusore atto ad essere inserito in un foro avente diametro determinato e ricavato in una muratura per la diffusione di un fluido all’interno del foro e della muratura. Il diffusore si caratterizza per il fatto che una prima porzione del diffusore à ̈ deformabile ed ha una sezione trasversale all’asse del foro avente dimensione superiore al diametro del foro. La prima porzione del diffusore può così deformarsi e adattarsi alla forma ed alle dimensioni del foro quando la prima porzione à ̈ all’interno del foro.
Grazie a siffatta costruzione il diffusore può adattarsi al foro nel quale à ̈ inserito, per mezzo della deformazione della sua prima porzione. Il diffusore à ̈ quindi in grado di sigillare il perimetro del foro ai fini della diffusione del fluido nella muratura. Quando la diffusione à ̈ completa, il diffusore può essere estratto dal foro e riutilizzato in un altro foro.
Vantaggiosamente, la prima porzione del diffusore può essere realizzata in materiale elastico, così da ritornare alla sua forma iniziale una volta estratto il diffusore dal foro nella muratura, per riutilizzarlo in un altro foro.
Inoltre il materiale elastico può essere una gomma porosa, con il vantaggio di essere leggera e avere un ottimo ritorno elastico.
Vantaggiosamente nel diffusore può essere ricavato un foro passante così da consentire il passaggio dei fluidi. Inoltre il foro passante può avere diametro massimo in corrispondenza di una prima apertura rivolta verso l’esterno della muratura e diametro minimo in corrispondenza di una seconda apertura rivolta verso il fondo del foro.
In questo modo il foro passante ricavato nel diffusore consente di ottenere una lenta trasfusione dei fluidi.
La prima porzione, inoltre, può comprendere un primo elemento e un secondo elemento, aventi tra loro forme simili, avendo il primo elemento un volume superiore al volume del secondo elemento. Possono essere compresi anche ulteriori elementi, aventi tra loro una relazione simile a quella tra il primo elemento e il secondo elemento. In questo modo, ad esempio, un diffusore può avere la prima porzione comprendente più elementi, aventi tra loro una forma simile, ma con volumi che si riducono nella direzione verso il fondo del foro.
Grazie a una tale costruzione, il diffusore può essere compatibile e adattabile ad una moltitudine di fori aventi diametri diversi tra loro, in quanto il diffusore potrà essere inserito in un primo foro fino a quando, ad esempio, sarà entrato nel primo foro un elemento che abbia sezione trasversale maggiore del diametro di quel primo foro, mentre con un secondo foro, avente diametro maggiore rispetto al diametro del primo foro, il diffusore potrà essere inserito nel secondo foro fino a quando, ad esempio, sarà entrato nel secondo foro un elemento, diverso dal precedente, che abbia sezione trasversale maggiore del diametro del primo foro. Si riesce così a sigillare sia il primo foro che il secondo foro.
Vantaggiosamente la prima porzione può comprendere uno o più elementi troncoconici tra loro sovrapposti. La base minore di un primo elemento dell’uno o più elementi troncoconici può inoltre essere unita alla base maggiore di un secondo elemento dell’uno o più elementi troncoconici. La base maggiore del primo elemento può avere un diametro maggiore rispetto alla base maggiore del secondo elemento. La base minore del primo elemento può avere un diametro maggiore rispetto alla base minore del secondo elemento. Infine il secondo elemento può essere inserito più all’interno del foro rispetto al primo elemento.
In questo modo il diffusore comprende almeno un elemento che possa sigillare il foro. Inoltre la forma troncoconica e in particolare la caratteristica di avere la base minore rivolta verso il fondo del foro facilitano l’inserimento del diffusore e allo stesso tempo rendono più difficile una fuoriuscita indesiderata del diffusore dal foro.
Vantaggiosamente alla prima porzione può essere unita una seconda porzione, così che la seconda porzione resti esterna alla muratura quando la prima porzione à ̈ inserita nel foro. Risulta così facilitata l’estrazione del diffusore dal foro nella muratura una volta conclusa la fase di iniezione relativa a quello specifico foro, rendendo così disponibile il diffusore all’impiego in un altro foro. Infatti la seconda porzione del diffusore à ̈ facilmente impugnabile e afferrabile da un operatore.
Gli scopi vengono tutti raggiunti, secondo l’invenzione, anche da un kit di iniezione comprendente uno o più diffusori conformati secondo quanto precedentemente descritto, uno o più serbatoi atti a contenere un fluido atto ad essere assorbito da murature soggette ad umidità ascendente e uno o più mezzi di trasmissione dei fluidi dall’uno o più serbatoi all’uno o più diffusori.
Gli scopi vengono tutti raggiunti, secondo l’invenzione, anche da un procedimento per il risanamento di murature soggette ad umidità ascendente che si caratterizza per il fatto di comprendere le seguenti fasi.
Inizialmente si realizzano nella muratura uno o più fori ad una altezza predeterminata dal pavimento.
Successivamente si inseriscono in uno o più fori una quantità predeterminata di materiale di riempimento, in modo che il rispettivo foro sia riempito parzialmente a partire dal fondo del foro stesso. In questo modo la maggior parte del foro può essere riempita con un materiale di riempimento che aiuti la diffusione del fluido a tutto il foro.
In seguito si inseriscono nell’uno o più fori un diffusore conformato secondo quanto precedentemente descritto, sigillando il perimetro del foro. In questo modo si ottiene un foro convenientemente riempito di un materiale di riempimento utile alla diffusione del fluido all’interno della muratura da risanare e allo stesso tempo la sua sigillatura.
Successivamente si collega un contenitore contenente fluidi per il risanamento di murature all’uno o più diffusori, così che almeno una porzione dei fluidi contenuti nel contenitore attraversi il diffusore e entri nel foro.
Si attende poi un tempo predeterminato, che sia sufficiente alla desiderata penetrazione dei fluidi nella muratura.
In seguito si estrae l’uno o più diffusori dal foro. Ogni diffusore dopo l’estrazione può essere riutilizzato e quindi inserito in uno o più fori successivi.
Naturalmente l’ordine delle fasi come precedentemente descritte può essere invertito o adattato a seconda delle esigenze.
Ulteriori caratteristiche e particolari dell’invenzione potranno essere meglio compresi dalla descrizione che segue, data a titolo di esempio non limitativo, nonché dalle annesse tavole di disegno in cui:
la fig.1 mostra una vista in prospettiva di un diffusore sigillante, realizzato secondo l’invenzione;
la fig.2 mostra una vista in sezione del diffusore sigillante di figura 1; la fig.3 mostra una vista in prospettiva di un diffusore sigillante, realizzato secondo una variante dell’invenzione;
la fig.4 mostra una vista schematica di una muratura in sezione a cui à ̈ applicato un kit comprendente un diffusore sigillante, disposto secondo un procedimento per il risanamento di murature o similari secondo l’invenzione.
Con riferimento alle figure allegate, in particolare alla figura 1, con 10 viene indicato un diffusore sigillante.
Il diffusore 10 comprende un elemento cilindrico 12 sul quale poggia una serie di sei elementi 14 troncoconici aventi differenti dimensioni tra loro. Naturalmente il numero degli elementi troncoconici può essere diverso da sei e la loro forma può essere diversa da quella troncoconica.
La serie di sei elementi 14 comprende un primo elemento 16, un secondo elemento 18, un ultimo elemento 20.
Il primo elemento 16 ha la base maggiore vincolata in corpo unico ad una base dell’elemento cilindrico 12, mentre il secondo elemento 18 ha la base maggiore vincolata in corpo unico alla base minore del primo elemento 16. L’ultimo elemento 20 e i restanti elementi sono disposti e vincolati tra loro in modo analogo al primo elemento 16 e al secondo elemento 18. Inoltre le dimensioni dei sei elementi 14 diminuiscono progressivamente all'allontanarsi dall'elemento cilindrico 12.
Come visibile in figura 2, nel diffusore 10 à ̈ ricavato un foro 22 passante, che attraversa il diffusore 10 stesso dall’elemento cilindrico 12 all’ultimo elemento 20.
Il foro 22 presenta un diametro massimo in corrispondenza di una prima apertura 24 ricavata nell’elemento cilindrico 12 e un diametro minimo in corrispondenza di una seconda apertura 26 ricavata nell’ultimo elemento 20.
Il diametro del foro 22 varia in modo sostanzialmente lineare dal diametro minimo al diametro massimo; questa variazione del diametro del foro 22 passante permette il lento rilascio della resina attraverso l’ultimo elemento 20 (da confermare da parte del cliente).
Nel tratto prossimo alla prima apertura 24 Ã ̈ ricavata una svasatura utile per inserire agevolmente un tubicino di collegamento tra il diffusore 10 ed una sacca di raccolta della resina da iniettare.
Concentrica alla prima apertura 24, sull’elemento 12 à ̈ ricavata una scanalatura circolare 28, utile come impugnatura.
Un esempio di dimensioni, date a scopo non limitativo, sono le seguenti. Il diametro dell’elemento cilindrico 12 può essere corrispondente a cinquanta millimetri, mentre il diametro della base minore dell’ultimo elemento 20 può corrispondere a dieci millimetri. La lunghezza totale del diffusore 10 può corrispondere a cento millimetri, mentre il foro 22 può presentare un diametro maggiore di tre millimetri e un diametro minore di dimensioni inferiori al millimetro.
Sono possibili inoltre differenti forme del diffusore secondo l’invenzione, come ad esempio quella visibile in figura 3, dove à ̈ raffigurato un diffusore 50 comprendente elementi aventi base esagonale.
Di seguito viene descritto un kit per il risanamento di murature comprendente un diffusore sigillante analogo ai diffusori sopradescritti.
Come da figura 4, un kit 100 comprende un diffusore 10, connesso ad una sacca 140 per mezzo di un tubo 142 e una connessione 144. La sacca 140 contiene il fluido da iniettare nella muratura M, comunicandolo attraverso la connessione 144 al tubo 142. La connessione 144 contiene mezzi di regolazione del flusso del fluido, non visibili in figura, ad esempio per regolare la velocità di immissione del fluido nella muratura M.
La sacca 140 Ã ̈ vincolata alla muratura M con un chiodo C, per mezzo di una maniglia 146.
Il kit 100 comprende inoltre un materiale di riempimento 160 atto a riempire almeno parzialmente un foro F, realizzato precedentemente nella muratura M con mezzi noti. Il materiale di riempimento 160 ha una buona porosità e convenientemente una buona malleabilità, per essere manipolato e inserito nel foro F.
Il materiale di riempimento 160 à ̈ adeguato alla propagazione e alla trasmissione del fluido in tutta la cavità del foro F.
Esempi di materiali con cui realizzare il materiale di riempimento 160 sono ovatta o altri materiali spugnosi o fibrosi.
Il diffusore 10 à ̈ parzialmente inserito nell’apertura del foro F, sigillando in questo modo il foro F stesso e portando a contatto il diffusore 10 con il materiale di riempimento 160.
Il tubo 142 à ̈ inserito nella prima apertura del diffusore 10 consentendo così al fluido contenuto nella sacca 140 di raggiungere il materiale di riempimento 160 per mezzo del diffusore 10.
Di seguito viene descritto un procedimento per il risanamento di murature o similari, mediante l’utilizzo di un kit e di un diffusore analoghi a quelli precedentemente descritti.
Con riferimento alla figura 4, un operatore pratica una serie di fori quasi passanti nella muratura M da trattare, aventi quindi profondità di poco inferiore allo spessore della muratura M, di cui soltanto un foro F à ̈ visibile in figura.
Un esempio di una serie di fori realizzabili à ̈ ottenuta con fori aventi diametro da ventidue millimetri, praticati ad un’altezza di quindici centimetri dal pavimento P e aventi interasse di quindici centimetri l’uno dall’altro. Naturalmente questi parametri sono del tutto indicativi, in quanto dipendono dalla tipologia di muratura da risanare e/o dalla tipologia di fluido utilizzato o da altri fattori ancora.
Il diametro dei fori realizzati, in virtù della particolare conformazione del diffusore 10 secondo l’invenzione, può essere diverso da quello sopra esemplificato.
Il diametro dei fori può, infatti, essere compreso in un ampio campo di diametri per il quale à ̈ da considerarsi sempre utilizzabile un diffusore secondo l’invenzione. Ad esempio, utilizzando un diffusore realizzato con le dimensioni esemplificate in precedenza, à ̈ possibile operare il risanamento di murature operando su fori aventi anche diametri diversi tra loro, ad esempio aventi diametro compreso tra i quattordici e i trentadue millimetri.
Dopo aver praticato la serie di fori, in ciascuno di essi viene inserito del materiale di riempimento 160, fino al loro parziale riempimento. Lo spazio interno al foro, non occupato dal materiale di riempimento 160, viene occupato dal parziale inserimento di un diffusore 10 secondo l’invenzione, che sigilla il relativo foro nel quale à ̈ stato inserito.
In seguito, il procedimento secondo l’invenzione verrà descritto facendo riferimento agli elementi visibili in figura 4, ma à ̈ beninteso che quanto descritto sia valido in generale per una muratura in genere.
Successivamente ad ogni diffusore à ̈ applicata un’estremità del tubo 142, essendo l’estremità opposta del tubo 142 connessa alla sacca 140, appesa al di sopra dei fori, direttamente alla muratura M.
Alternativamente la sacca 140 può essere appesa ad una rastrelliera, nel caso sia desiderabile evitare di applicare chiodi alla muratura.
Quando il fluido contenuto nella sacca 140 à ̈ stato parzialmente o completamente trasferito nella muratura M, ovvero quando sia avvenuta l’imbibizione desiderata, in tempi variabili a seconda dei materiali, ad esempio dalle otto alle trentasei ore, si procede con il recupero della sacca 140, del tubo 142 e del diffusore 10. Gli elementi appena rimossi dal foro F possono essere convenientemente riutilizzati per una o più iniezioni successive.
Ad imbibizione avvenuta, una porzione B della muratura M sarà imbevuta del fluido, così da ottenere un risanamento della muratura M stessa ed impedire l’ulteriore risalita di umidità o fenomeni analoghi.
L’utilizzo del diffusore 10 come precedentemente descritto consente quindi di realizzare una barriera chimica, su una muratura danneggiata da umidità ascendente o di risalita capillare, senza l’utilizzo di particolari sistemi di pompaggio o di un esperto per il loro utilizzo ed impiego.
Con il semplice utilizzo di materiale di riempimento inserito nei fori ricavati nella muratura, ciascuno sigillato per mezzo di un diffusore secondo l’invenzione, à ̈ possibile ottenere una barriera chimica che richiederebbe altrimenti l’utilizzo di strumenti ed operazioni più costosi e complessi, come i trasfusori e gli iniettori secondo la tecnica nota.
Il diffusore sigillante secondo l’invenzione à ̈ realizzato in un materiale elastico, così da potersi adattare ai fori nei quali viene applicato. Inoltre il materiale à ̈ una gomma porosa, spugnosa e presenta memoria di forma. Un esempio di materiale impiegato à ̈ una gomma sintetica basata sul policloroprene, commercialmente noto come neoprene. Vantaggio principale di questo materiale à ̈ la memoria di forma che permette in un primo momento di adattare il diffusore stesso ad una molteplicità di fori aventi diametri anche molto diversi tra loro, sigillando comunque in modo ottimale il foro.
In un secondo momento consente di estrarre il diffusore dal foro ottenendo un recupero della forma originaria e la conseguente possibilità di riutilizzo in altri fori per effettuare iniezioni successive.
Naturalmente un diffusore sigillante secondo l’invenzione può essere realizzato anche in altri materiali.
Inoltre, con il procedimento secondo l’invenzione à ̈ sufficiente utilizzare un unico diffusore sigillante, indipendentemente dal numero di fori e dalla lunghezza del muro da risanare. Infatti, un diffusore sigillante può essere utilizzato ripetutamente, diversamente dai metodi secondo la tecnica nota con i quali si à ̈ costretti invece ad abbandonare ogni iniettore e trasfusore all’interno del foro.
Un tecnico del settore può prevedere ulteriori modifiche o varianti che sono da ritenersi comprese nell’ambito di tutela della presente invenzione. Ad esempio, il diffusore può essere realizzato con una forma prevalentemente cilindrica, con delle scanalature ricavate sulla sua superficie esterna.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Diffusore (10; 50) atto ad essere inserito in un foro (F) avente diametro (d) determinato e ricavato in una muratura (M) per la diffusione di un fluido all’interno del foro (F) e della muratura (M), caratterizzato dal fatto che almeno una prima porzione (14) del diffusore (10; 50) à ̈ deformabile ed ha una sezione trasversale all’asse del foro (F) di dimensione superiore al diametro (d) del foro (F), in modo da potersi deformare e adattare alla forma ed alle dimensioni del foro (F) quando detta almeno una prima porzione (14) à ̈ all’interno del foro (F).
  2. 2) Diffusore (10; 50) secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una prima porzione (14) Ã ̈ realizzata in materiale elastico.
  3. 3) Diffusore (10; 50) secondo la rivendicazione 2, in cui il materiale elastico à ̈ una gomma porosa.
  4. 4) Diffusore (10; 50) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui nel diffusore (10; 50) à ̈ ricavato un foro (22) passante così da consentire il passaggio dei fluidi.
  5. 5) Diffusore (10; 50) secondo la rivendicazione precedente, in cui il foro passante (22) ha diametro massimo in corrispondenza di una prima apertura (24) rivolta verso l’esterno della muratura (M) e diametro minimo in corrispondenza di una seconda apertura (26) rivolta verso il fondo del foro (F).
  6. 6) Diffusore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’almeno una prima porzione (14) comprende un primo elemento (16) e almeno un secondo elemento (18, 20), aventi tra loro forme simili, detto primo elemento avente un volume superiore al volume di detto almeno un secondo elemento (18, 20).
  7. 7) Diffusore (10; 50) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui l’almeno una prima porzione (14) comprende almeno due elementi troncoconici (16, 18, 20) tra loro sovrapposti; essendo la base minore di un primo elemento (16) di detti almeno due elementi troncoconici (16, 18, 20) unita alla base maggiore di un secondo elemento (18) di detti almeno due elementi troncoconici (16, 18, 20); avendo la base maggiore del primo elemento (16) un diametro maggiore rispetto alla base maggiore del secondo elemento (18); avendo la base minore del primo elemento (16) un diametro maggiore rispetto alla base minore del secondo elemento (18); essendo il secondo elemento (18) inserito più all’interno del foro (F) rispetto al primo elemento (16).
  8. 8) Diffusore (10) secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui all’almeno una prima porzione (14) à ̈ unita una seconda porzione (12) così da restare esterna alla muratura (M) quando la prima porzione (14) à ̈ inserita nel foro (F).
  9. 9) Kit (100) di iniezione comprendente: - almeno un diffusore (10; 50) secondo una delle rivendicazioni precedenti; - almeno un serbatoio (140) atto a contenere un fluido atto ad essere assorbito da murature soggette ad umidità ascendente; - almeno un mezzo di trasmissione dei fluidi dall'almeno un serbatoio (140) all'almeno un diffusore (10; 50).
  10. 10) Procedimento per il risanamento di murature (M) soggette ad umidità ascendente caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: - realizzare nella muratura (M) almeno un foro (F) ad una altezza predeterminata dal pavimento (P); - inserire nell’almeno un foro (F) una quantità predeterminata di materiale di riempimento (160), in modo che il foro (F) sia riempito parzialmente a partire dal fondo del foro (F) stesso; - inserire nell’almeno un foro (F) un diffusore (10; 50) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8, sigillando il perimetro del foro (F); - collegare un contenitore (140) contenente fluidi per il risanamento di murature all’almeno un diffusore (10; 50), così che almeno una porzione dei fluidi contenuti nel contenitore (140) attraversi il diffusore (10; 50) e entri nel foro (F); - attendere un tempo predeterminato, che sia sufficiente alla desiderata penetrazione dei fluidi nella muratura (M); - estrarre il diffusore (10; 50) dal foro.
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Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB1123983A (en) * 1965-12-22 1968-08-14 Peter Cox Preservation Company Method of and means for introducing waterproofing material into brickwork or other structural masonry
DE7630026U1 (de) * 1976-09-25 1977-11-03 Gawlick, Hans-Georg, 2362 Wahlstedt Anschluss- und abdichtungseinrichtung zur ausbesserung von unerwuenschten hohlraeumen in vorzugsweise mauerwerk oder beton
FR2605032A1 (fr) * 1986-10-14 1988-04-15 Raynaud Pierre Dispositif de distribution de liquide hydrofugeant dans les materiaux poreux.
EP0270715A1 (fr) * 1986-11-12 1988-06-15 Gérard Fauqueur Procédé d'assèchement de parois murales et applicateur de solution hydrofuge pour la mise en oeuvre dudit procédé
DE4315575A1 (de) * 1992-05-26 1993-12-02 Hannelore Discher Vorrichtung zur Injektion von fließfähigen Materialien in Mauerwerke, Holz o. dgl.

Patent Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
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