ITVI950156A1 - Procedimento e dispositivo per decatizzare in modo continuo un prodot- to tessile a forma di nastro - Google Patents
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Abstract
Con il dispositivo di cui al trovato vengono eliminati, in modo molto semplice, gli svantaggi del decatissaggio con cisterna e viene migliorato il risultato complessivo, in modo da far sparire quella falsa lucentezza con effetto di unto dal prodotto, che diventa più voluminoso e morbido al tocco. Per ottenere tale effetto il dispositivo di cui al trovato si serve del principio del passaggio attraverso. Viene utilizzato un tamburo perforato (2) per il trattamento, nel cui spazio interno viene creato il vuoto. Il prodotto tessile (10) da trattare scorre perciò tra un elemento mobile in feltro (1), che ruota in continuo, che esercita una pressione e che è permeabile agli elementi ed un rivestimento tessile (9) della superficie curva sul tamburo (2) per il trattamento e attraversa almeno un settore (a) per la vaporizzazione ed, infine, un settore (c), nel quale il prodotto tessile (10) viene aspirato. Lo scopo precedentemente descritto viene ottenuto grazie al fatto che il rivestimento tessile (9) del tamburo (2) per il trattamento, che si trova a contatto con il prodotto tessile (10), viene inumidito continuamente, per cui nella fase di passaggio del vapore si ottiene un effetto di vapore umido. Nel modo più semplice e più economico, tale umidificazione del rivestimento (9) viene ottenuta grazie al fatto che nello spazio interno del tamburo (2) per il trattamento viene realizzato un livello (11) della condensa dell'acqua, dal quale, attraverso la superficie curva perforata, il rivestimento tessile (9) viene inumidito secondo il principio della carta assorbente. Il tamburo (2) per il trattamento della macchina decatizzatrice è realizzato in modo che tra il suo rivestimento interno (9.1) e quello esterno (9.3) viene disposto uno strato assorbente intermedio (9.2).(Fig. 3).
Description
Descrizione
Il dispositivo di cui al trovato riguarda un procedimento ed un dispositivo per decatizzare il modo continuo un prodotto tessile in forma di nastro, secondo la parte generale delle rivendicazioni 1 e 7.
Il decatissaggio finale rappresenta l’ultima operazione del decatissaggio in cisterna previsto, di regola, nella zona di apprettatura della lana. Il decatissaggio in cisterna è perciò responsabile del vero fissaggio permanente, mentre grazie al decatissaggio finale vengono eliminate, o almeno vengono diminuite, le conseguenze svantaggiose del decatissaggio in cisterna. Gli svantaggi del decatissaggio in cisterna consistono evidentemente nel fatto che si forma troppa lucentezza, il prodotto trattato risulta troppo piatto e sottile e il suo tocco diventa troppo fragile (la cosiddetta rigidezza da cisterna). Gli svantaggi delle differenze di effetto tra l'inizio e la fine del rotolo derivano dal modo di lavorazione discontinuo del decatissaggio in cisterna.
La maggior parte delle macchine decatizzatrici in modo continuo lavorano secondo il principio del passaggio attraverso. La superficie curva del tamburo per il trattamento è perforata e nello spazio interno del tamburo viene creato il vuoto. Sopra la camera di distribuzione del vapore, posta sulla circonferenza del tamburo per ii trattamento, viene messo a disposizione del vapore saturo, che viene aspirato, grazie al sistema di vuoto, dall'esterno verso l'interno nel tamburo per il trattamento. Il prodotto tessile da trattare scorre perciò tra un elemento mobile in feltro, che ruota in continuo, che esercita pressione e che è permeabile agli elementi, ed un rivestimento tessile della superficie curva del tamburo, sui tamburo per il trattamento e attraversa almeno un settore per la vaporizzazione ed, infine, un settore nel quale il prodotto tessile viene aspirato. Un simile dispositivo ed il corrispondente procedimento è noto dal documento tedesco DE 26 22 897 B2. L'angolo di avvolgimento dell'elemento mobile in feltro attorno al tamburo per il trattamento può essere variato per mezzo di rulli regolabili. Tale regolazione dell'angolo di avvolgimento ha lo scopo di poter esporre il prodotto tessile, senza l'elemento mobile a disposizione, ad un ulteriore riscaldamento o raffreddamento.
Il rivestimento tessile ha lo scopo di coprire la superficie curva perforata n modo che, durante il passaggio, si verifichi una regolare raccolta di umidità e si evitino le marcature sulla superficie superiore del prodotto tessile. In pratica, in principio, si avvolgono due diversi materiali sul tamburo per il trattamento. Direttamente sulla superficie curva vengono previsti più strati di un tessuto molto spesso. Come rivestimento finale vi è quindi un materiale tessile privo di marchiature, tessuto o velato, che presenta un'alta durata rispetto alla temperatura dei vapore.
Le macchine per decatizzare del tipo precedentemente descrìtto nel corso del tempo sono state sviluppate continuamente. Così, ad esempio, la tensione dell'elemento mobile in feltro e, di conseguenza, i valori della pressione superficiale sono continuamente aumentati. Tra la fase di vaporizzazione e la fase di aspirazione è stata introdotta una fase ad aria calda, per ottenere un effetto di maggior levigatezza. Inoltre l'angolo di avvolgimento dell'elemento mobile in feltro sul tamburo del trattamento è stato continuamente aumentato, perciò viene aspirata meno aria sbagliata possibile nel tamburo per il trattamento. Inoltre sono stati previsti dei dispositivi di essiccazione e di riscaldamento per l'elemento mobile in feltro, per mantenerlo il più possibile secco.
Con le macchine per decatizzare in modo continuo precedentemente descrìtte non è possibile ottenere un risultato generale tale che venga eliminata dal prodotto la falsa lucentezza con effetto di unto e che lo stesso divenga più voluminoso e morbido al tatto. Per raggiungere questo risultato il prodotto tessile, secondo lo stato della tecnica, dopo il decatissaggio nella cisterna viene lavato di nuovo, quindi asciugato e .alla fine, sottoposto ad un decatissaggio classico. Questo procedimento è molto dispendioso.
Scopo del presente trovato è perciò quello di realizzare un procedimento ed un dispositivo del tipo descritto, che rendano possibile eliminare in modo molto semplice gli svantaggi del decatissaggio in cisterna e migliorare il risultato complessivo, in modo che non si verifichi una falsa lucentezza con effetto di unto sul prodotto e tale che questo risulti più voluminoso e soffice al tatto. Secondo il trovato, tale scopo viene ottenuto per mezzo di un procedimento di questo tipo, che è caratterizzato dal fatto che il rivestimento tessile a contatto con il prodotto tessile viene inumidito continuamente, per cui, nella fase di passaggio del vapore, si ottiene un effetto di vapore bagnato.
Il nocciolo del procedimento di cui al trovato sta, innanzitutto, nel fatto che, oltre al necessario passaggio del vapore, viene portata in gioco, contemporaneamente, anche l'umidità. Il rivestimento inumidito del tamburo trasmette l'umidità uniformemente sul prodotto tessile da trattare. Questo viene ora passato dal vapore saturo realizzato; si verìfica, per così dire, un effetto di vapore umido, che produce sul prodotto tessile un rigonfiamento delle fibre. Questo diviene più voluminoso e più morbido al tatto. Grazie al contatto con il rivestimento tessile inumidito viene eliminata dal prodotto tessile la falsa lucentezza.
Una possibilità molto semplice ed economica per raggiungere l'umidità necessaria del rivestimento si ritrova nell'ulteriore elaborazione del procedimento di cui al trovato, in cui la quantità di aria sbagliata, aspirata a causa della depressione nel tamburo per il trattamento, viene aumentata per realizzare, nello spazio interno del tamburo, il livello della condensa dell'acqua mantenuto per mezzo della depressione, dalla quale il rivestimento tessile viene inumidito, attraverso la superficie curva perforata, secondo il principio della carta assorbente.
Il vuoto nel tamburo per il trattamento viene realizzato per mezzo di almeno un ventilatore ò simili dispositivi, in modo che, alla fine, il vapore dell'acqua portata dall'esterno nel tamburo per il trattamento, venga aspirato. Il vapore deve perciò superare, nella zona del vero trattamento, che viene coperta dall'elemento mobile in feltro, le resistenze di flusso dell'elemento mobile in feltro, del prodotto tessile e dell'insieme del rivestimento del tamburo per il trattamento. Nella circonferenza del tamburo non coperta dall'elemento mobile in feltro si verifica anche una resistenza di flusso notevolmente minore, poiché là le resistenze mancano a causa dell'elemento mobile in feltro e del prodotto tessile, cosicché viene aspirata una quantità relativamente grande di aria sbagliata. E' questo il punto di partenza per l'ulteriore realizzazione precedentemente descritta del procedimento di cui al trovato.
Non appena l'angolo di avvolgimento per l'elemento mobile n feltro diventa più piccolo e, di conseguenza, diviene maggiore l'angolo di apertura per l'aria sbagliata, più aria sbagliata arriva all'interno del tamburo decatizzai ore, il che comporta un notevole raffreddamento all'interno del tamburo e, di conseguenza, una sicura condensa. Come già spiegato, nei singoli settori del tamburo per il trattamento vengono aspirati diversi elementi, come il vapore, l'aria calda e/o l'aria della stanza, che, alla fine, si mescolano all'interno e pertanto producono una temperatura di miscela, in cui, grazie alla variazione dei singoli contenuti di calore, con diversi valori di umidità, viene liberata una precisa quantità di condensazione. Questa quantità di condensazione si trova infine, come fango, nella zona inferiore del tamburo per il trattamento e inumidisce il rivestimento del tamburo attraverso i fori di perforazione della superficie curva del tamburo. Il rivestimento a più strati del tamburo agisce così come una carta assorbente.
Ma è essenziale il fatto che tramite l vuoto all'interno del tamburo il livello dell'acqua presente viene tenuto "in equilibrio" e non può consumarsi, finché sussiste l'effetto di vuoto. In altre parole, ciò significa che, finché il vuoto perdura, il rivestimento viene bagnato tutt'intorno grazie al movimento rotatorio del tamburo. Quando il vuoto termina, la quantità d'acqua interna dovrebbe passare premendo verso l'esterno e così portare ad una apertura indesiderata dell'acqua.
E' auspicabile che la quantità di aria sbagliata aspirata sia variabile. In questo modo si può agire immediatamente sui processi di condensazione all'Interno del tamburo. Una tale influenza è pensabile, ad esempio, grazie a modici cambiamenti, desiderando effetti diversi (ad esempio più o meno lucentezza) o anche nell'adattamento a rapporti climatici con la spazio (estate/inverno o clima normale o clima tropicale).
Un'adduzione d'acqua dall'esterno, ad esempio attraverso la stratificazione del tamburo, può naturalmente produrre lo stesso effetto. Perciò è necessaria una esatta misurazione del contenuto d'acqua con un dispositivo di comando collegato in serie per la regolazione costante del livello dell'acqua. Per mezzo di una seconda tubazione può essere effettuata una aspirazione del livello dell'acqua, ad esempio alla fine del lavoro.
L' inumidimento del rivestimento del tamburo può naturalmente avvenire anche dall'esterno. Con questa soluzione dovrebbe essere disposto un dispositivo umidificatore separato, che deve provvedere ad inumidire il rivestimento. In un dispositivo di tale tipo vengono però poste alte rivendicazioni a riguardo del fattore di uniformità della larghezza, il che si collega nuovamente con gli alti costi di investimento.
Per <(>a realizzazione del procedimento di cui al trovato viene realizzato un dispositivo del tipo in cui, tra il rivestimento interno e quello esterno del tamburo per il trattamento, viene posto uno strato intermedio assorbente. A questo punto interessa sostanzialmente il fatto che tra i due rivestimenti finali (interno ed esterno) si forma un cuscinetto di umidità con effetto di spugna. Questo rivestimento intermedio igroscopico accelera il trasferimento dell'umidità sul prodotto durante il trattamento con vapore.
In un'ulteriore realizzazione del dispositivo di cui ai trovato l'angolo di apertura dell'elemento mobile in feltro può essere variato per mezzo di un rullo di comando regolabile o di un rullo di rinvio, pure regolabile.
Il trovato verrà di seguito illustrato più chiaramente con riferimento ad un esempio di realizzazione e ai relativi disegni. In essi
la fig. 1 (TAV. I) rappresenta una sezione trasversale schematica di un tamburo per il trattamento con un elemento mobile in feltro ed un elemento di guida per il prodotto;
la fig. 2 (TAV. Il) rappresenta il disegno di fig. 1 con l'elemento mobile in feltro e il circuito del prodotto in senso opposto;
la fig. 3 (TAV. Ili) rappresenta uno schizzo di principio relativo alla costruzione del rivestimento del tamburo per decatizzare e della sua umidificazione;
la fig. 4 (TAV. IV) rappresenta una vista trasversale schematica di un tamburo per il trattamento con un dispositivo di regolazione per il livello dell'acqua all'interno del tamburo;
la fig. 5 rappresenta una sezione longitudinale schematica del tamburo per il trattamento di cui in fig. 4 e
la fig. 6 (TAV. V) rappresenta una sezione trasversale schematica di un tamburo per il trattamento con l'umidificazione del rivestimento del tamburo effettuata dall'esterno.
Con il riferimento 1 nei disegni viene indicato un elemento mobile in feltro permeabile e senza fine, che, allo stato teso, esercita delle pressioni radiali su un tamburo per il trattamento 2 e avvolge lo stesso su una parte del suo perimetro. L'elemento mobile in feltro 1 scorre quindi su dei rulli di rinvio 3, 4, 5, su un rullo tenditore 6 e su un rullo di guida 7, che provvede alla corsa assiale dell'elemento mobile in feltro 1. La velocità del perimetro continuo dell'elemento mobile in feltro 1 , e perciò anche del tamburo 2 per il trattamento, viene determinata da un rullo di comando 8.
La superficie' curva del tamburo 2 per il trattamento è perforata ed è prevista con uno speciale rivestimento 9 a più strati, che serve come superficie di appoggio e di contatto per il prodotto tessile 10 da trattare.
In fig. 3 è rappresentata la forma costruttiva del rivestimento 9 del tamburo, che copre i fori 15. Questo rivestimento è costituito da un rivestimento esterno relativamente fisso 9.1 , ad esempio mussolina o tessuto acrilico, un rivestimento intermedio 9.2, relativamente soffice, ed un rivestimento esterno 9.3 termostabile, ad esempio velo in poliestere. E' essenziale che il tessuto intermedio 912 sia estremamente soffice ed assorbente, affinché si formi una riserva di umidità nel rivestimento 9 a più strati del tamburo. A tal riguardo può essere utile, ad esempio, un mollettone.
Il prodotto tessile 10 scorre tra l'elemento mobile in feltro 1 ed il rivestimento tessile 9 sul tamburo 2 per il trattamento e passa, in successione, ' sui settori a, b, c, nei quali vengono posti diversi mezzi per il trattamento. Nel settore a il mezzo di trattamento è il vapore saturo, nel settore il è l'aria calda o, a scelta, l'aria fredda e nel settore c l'aria deH'ambiente. Pertanto nel settore a sono disposte delle camere di distribuzione dei vapore 14 e nel settore fc sono posti dei tubi 22 per il caldo o per il freddo.
I mezzi per il trattamento, sotto l'influsso di un vuoto costante creato, ad esempio, da Un ventilatore, non rappresentato, all'interno del tamburo 2 per il trattamento,, passano attraverso l'elemento mobile in feltro 1 , il prodotto tessile 10 ed il rivestimento 9 e devono perciò superare le loro resistenze al flusso Ri , R2 e R3. Nel settore d, a cui corrisponde l'angolo di apertura, soltanto il rivestimento 9 con la resistenza al flusso R3, si trova sulla superficie del tamburo 2 per il trattamento. AH'aria sbagliata che affluisce in questa zona all'interno del tamburo viene contrapposta una resistenza al flusso sostanzialmente minore di quella che viene contrapposta ai mezzi per il trattamento, cioè, in altre parole, con un angolo di apertura a relativamente piccolo, si registrano delle grandi rotture di aria falsa. Questo è anche il motivo per cui, secondo lo stato della tecnica, si tende a mantenere l'angolo di apertura a il più piccolo possibile.
Contro la tendenza dello stato della tecnica, ora l'angolo di apertura a viene coscientemente così aumentato finché regola un livello 1 1 costante dell'acqua all'interno del tamburo 2 per il trattamento, livello che si forma grazie alla condensazione dei mezzi per il trattamento aspirati in questa mescolanza con l'aria sbagliata fredda. Tale livello 1 1 dell'acqua viene mantenuto "in equilibrio" dalle predominanti forze superficiali interne del vuoto. Solo se il peso dell'acqua supera i momenti stabilizzanti, l'acqua può entrare nel rivestimento 9 del tamburo attraverso i fori 15 ed il rivestimento può inumidirsi secondo il principio della carta assorbente. Grazie alla speciale conformazione del rivestimento 9 a più strati del tamburo si ottiene una direzione del flusso all'interno del rivestimento 9 tramite i materiali del rivestimento più o meno attivi dal punto di vista idrofilo. Grazie alla rotazione del tamburo 2 per il trattamento si verifica adesso una uniforme utilizzazione di tutto il rivestimento 9. Nello stato di inattività del tamburo il vuoto perdura grazie al ventilatore che continua a funzionare e provvede pertanto al fatto che venga evitata l'interruzione dell'acqua attraverso il rivestimento 9.
Se il settore il sta nell'esatto rapporto rispetto alla somma dei settori a, e
di regola, si registra un livello 1 1 costante dell'acqua, cosicché non è necessaria alcuna correzione. Soltanto delle forti oscillazioni nel clima ambientale sentito (estate, inverno, e così via) o altre variazioni dell'effetto di decatissaggio desiderato richiedono una variazione dello stato de livello.
Nell'esempio di realizzazione di fig. 1 , il tamburo 2 per il trattamento gira in senza antiorario. Il prodotto tessile 10 scorre dal basso nella zona del tamburo e fuoriesce sul cilindro di comando 8. Questo rullo di comando 8 è regolabile tra i punti A e B. Così può essere regolato l'angolo di apertura a tra il valore minimale al e il valore massimale a 2.
Nell'esempio di realizzazione di fig. 2 il tamburo 2 per il trattamento gira in senso orario. Il prodotto tessile 10 scorre dall'alto nella zona del tamburo e fuoriesce sotto il rullo di comando 8. Una variazione dell'angolo di apertura a avviene, in questo caso, per mezzo della regolazione del rullo di rinvio 3 tra i punti A e B. Questa variante non è così dispendiosa come la prima variante, poiché la disposizione spostabile di un rullo di rinvio può essere realizzata tecnicamente in modo più semplice della disposizione spostabile di un rullo di comando.
Nelle figg. 4 e 5 è rappresentato un ulteriore esempio di realizzazione del trovato. Qui il livello 1 1 dell'acqua all'interno del tamburo viene realizzato per mezzo dell'adduzione di acqua dall'esterno. disegni mostrano il tamburo 2 per il trattamento schematicamente molto semplificato. La guida dell'elemento mobile in feltro 1 , i settori a, fcl e £. così come la realizzazione del rivestimento 9 del tamburo corrispondono a quelle degli esempi di realizzazione di cui nelle figg. 1 e 2 e non sono perciò illustrate. La regolazione del rullo di comando 8 e del rullo di rinvio 3 non è necessaria e perciò non è prevista. Non è neppure necessario aumentare appositamente l'angolo di apertura a, poiché l'acqua per l'umidficazione, come già detto, viene addotta forzatamente dall'esterno.
Con l'aiuto di un elemento di guida 16 nella zona della riserva 17 del tamburo 2 per il trattamento vengono posti un dispositivo fisso 1 2, regolabile in altezza, per misurare lo stato del livello ed un tubo fisso 13 per l flusso all'interno del tamburo 2 per il trattamento. Il dispositivo 12 per misurare il livello controlla il livello 1 1 nel tamburo 2 per il trattamento e, in caso di una variazione inammissibile (superiore o inferiore), emette segnali per un'adduzione od un prelevamento automatico dell'acqua. Il tubo per il flusso 13 finisce quasi alla distanza minima permessa vicino alla parete interna del tamburo mentre il dispositivo 12 per la misurazione del livello è montato con una distanza regolabile rispetto alla parete interna del tamburo.
Al di fuori della riserva 17 del tamburo, il tubo 13 del flusso è incanalato attorno a valvole di commutazione 18, 19, cosicché viene addotta dell'acqua, a seconda del segnale del dispositivo 12 di misurazione del livello, attraverso la valvola 18 o, con un livello 1 1 troppo alto, una certa quantità di acqua viene prelevata, attraverso la valvola 19, dal tamburo 2 per il trattamento. In questa posizione dell'interruttore, la valvola 18 è naturalmente chiusa.
Opportunamente il prelievo dell'acqua avviene per mezzo di una valvola 20 ad iniezione o simili azionata ad aria compressa, poiché questa in caso di mancanza di corrente può lavorare con l'aria compressa della riserva del serbatoio d'aria. Dopo la conclusione del normale tempo di lavorazione nel ventilatore per il mantenimento del vuoto nel tamburo 2 per il trattamento viene lasciato funzionare ancora per qualche minuto. Durante questo tempo l'acqua viene prelevata dal tamburo 2 per mezzo della valvola ad niezione 20 ed il rivestimento viene asciugato, cosicché quando viene spento il ventilatore non c'è acqua che possa passare attraverso il rivestimento 9 dei tamburo e l'elemento mobile in feltro 1.
E' naturalmente opportuno controllare lo stato di equilibrio tra il livello 1 1 dell'acqua ed il vuoto presente nel tamburo per il trattamento anche negli esempi di realizzazione di cui alle ftgg. 1 e 2 e, ne! caso in cui la quantità di condensazione naturale sia troppo piccola o troppo grande, è consigliabile prevedere una regolazione dell'adduzione o del prelevamento dell'acqua dall'esterno.
Ricade ovviamente nell'ambito del trovato il fatto che l'umidificazione del rivestimento 9 del tamburo possa essere fatta dall'esterno. Questo esempio di realizzazione è rappresentato in fig. 6. L'umidificazione può, ad esempio, avvenire con l'aiuto di un dispositivo 21 di umidificazione a rotore o simile, che distribuisce l'acqua sulla superficie superiore del rivestimento 9 del tamburo, ad esempio nella zona del settore d
Claims (8)
- Rivendicazioni 1. Procedimento per decatizzare in modo continuo un prodotto tessile a forma di nastro, nel quale viene utilizzato un tamburo per il trattamento, la cui superficie curva è perforata e nel quale è previsto un rivestimento tessile a più strati, in cui il prodotto tessile scorre sul tamburo per il trattamento tra un elemento mobile in feltro senza fine e che esercita pressione e il rivestimento e su questo, per effetto del vuoto creato all'interno del tamburo per il trattamento, passa una fase di passaggio del vapore ed una fase di aspirazione, eventualmente con l'interposizione di altre fasi nel trattamento, caratterizzato dal fatto che il rivestimento (9) a contatto con il prodotto tessile (10) viene inumidito continuamente , per cui nella fase di passaggio del vapore si ottiene un effetto di vapore bagnato.
- 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la quantità di aria sbagliata aspirata in base al vuoto nel tamburo (2) per il trattamento nella parte non alimentata dall'elemento mobile in feltro del tamburo (2) viene aumentata in modo da realizzare all'interno del tamburo un livello (1 1) della condensazione dell'acqua mantenuto dal vuoto, livello dal quale viene umidificato il rivestimento tessile, secondo il principio della carta assorbente, attraverso la superficie curva perforata .
- 3. Procedimento secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la quantità di aria sbagliata aspirata è variabile.
- 4. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dell'acqua viene addotta dall'esterno entro il tamburo (2) per il trattamento per realizzare, all'interno del tamburo, un livello dell'acqua mantenuto dal vuoto, per mezzo della quale il rivestimento tessile (9) viene inumidito, secondo il principio della carta assorbente, attraverso la superficie curva perforata.
- 5. Procedimento secondo una delle rivendicazioni da 2 a 4, caratterizzato dal fatto che il livello viene controllato e regolato.
- 6. Procedimento secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che il rivestimento tessile (9) viene umidificato dall'esterno.
- 7. Dispositivo per la realizzazione del procedimento secondo la rivendicazione 1 , costituito da un tamburo per il trattamento, la cui superficie curva è perforata ed è rivestita con un rivestimento tessile interno fisso e con un rivestimento esterno resistente alle temperature, in cui un elemento mobile senza fine che ruota, guidato su un rullo di comando, un rullo di tensione, un rullo di guida del nastro ed un rullo di rinvio, avvolge il tamburo per il trattamento per il rilascio di un angolo di apertura, caratterizzato dal fatto che tra il rivestimento interno (9.1 ) ed il rivestimento esterno (9.3) è disposto uno strato intermedio (9.2) assorbente.
- 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che per mezzo di un rullo di comando (8) regolabile o un rullo di rinvio (3), pure regolabile, può essere variato l'angolo di apertura a dell'elemento mobile in feltro.
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