ITVI20120073A1 - Dispositivo di chiusura per serramenti e serramento comprendente tale dispositivo. - Google Patents

Dispositivo di chiusura per serramenti e serramento comprendente tale dispositivo. Download PDF

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ITVI20120073A1
ITVI20120073A1 IT000073A ITVI20120073A ITVI20120073A1 IT VI20120073 A1 ITVI20120073 A1 IT VI20120073A1 IT 000073 A IT000073 A IT 000073A IT VI20120073 A ITVI20120073 A IT VI20120073A IT VI20120073 A1 ITVI20120073 A1 IT VI20120073A1
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IT
Italy
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operating
locking
pin
operative position
actuation
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Application number
IT000073A
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English (en)
Inventor
Giancarlo Brun
Original Assignee
Giancarlo Brun
Maver Glass Tools S R L
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B65/00Locks or fastenings for special use
    • E05B65/0025Locks or fastenings for special use for glass wings
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B1/00Knobs or handles for wings; Knobs, handles, or press buttons for locks or latches on wings
    • E05B1/0015Knobs or handles which do not operate the bolt or lock, e.g. non-movable; Mounting thereof
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B13/00Devices preventing the key or the handle or both from being used
    • E05B13/005Disconnecting the handle
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B53/00Operation or control of locks by mechanical transmissions, e.g. from a distance

Description

DESCRIZIONE
“DISPOSITIVO DI CHIUSURA PER SERRAMENTI E SERRAMENTO COMPRENDENTE TALE DISPOSITIVO”
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione si colloca nel settore tecnico dell’edilizia.
In particolare, la presente invenzione si colloca nel settore tecnico dei dispositivi di chiusura per serramenti.
In dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un dispositivo di chiusura per porte in vetro.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
E’ noto nel settore dell’edilizia l’impiego di porte, finestre o porte-finestre, genericamente indicati con serramento o infisso.
Il serramento è costituito tipicamente da un telaio fisso e da uno o più elementi mobili associati al telaio fisso, detti anche ante.
Un serramento di tipo noto è costituito dalle porte in vetro in cui al telaio fisso è tipicamente associata una o più ante costituite da una lastra in vetro, preferibilmente in vetro temperato antisfondamento.
La realizzazione dell’anta in vetro richiede l’impiego di particolari dispositivi di chiusura e/o bloccaggio dell’anta che si differenziano dai tipici dispositivi di chiusura a scrocco dei serramenti in legno, disposti normalmente a scomparsa entro lo spessore dell’anta.
La presenza del vetro richiede infatti l’impiego di un dispositivo di chiusura che risulti evidentemente esterno alla lastra in vetro che costituisce l’anta.
Nei serramenti con anta in vetro di tipo noto il dispositivo di chiusura risulta incorporato in uno dei maniglioni a barra utilizzato per la movimentazione dell’anta stessa.
Il maniglione a barra comprende principalmente un elemento tubolare di presa disposto lateralmente rispetto alla lastra di cristallo per consentirne la movimentazione, cioè l’apertura e/o la chiusura. All’interno dell’elemento tubolare di presa sono presenti tutti i componenti che costituiscono la serratura e che consentono il bloccaggio dell’anta al pavimento ed al soffitto.
La serratura comprende in particolare un puntale superiore ed un puntale inferiore atti a sporgere rispetto ai profili superiori ed inferiori della lastra di cristallo per inserirsi in corrispondenti sedi fisse associate al soffitto ed al pavimento. Normalmente all’anta sono associati almeno due maniglioni, uno da una parte ed uno dall’altra per consentire l’apertura e/o chiusura del serramento da una parte e dall’altra del serramento stesso, cioè sia dall’interno che dall’esterno della stanza ove è disposto il serramento.
A tale scopo sia all’elemento tubolare di presa interno che all’elemento tubolare dì presa esterno sono associati opportuni mezzi di azionamento azionabili dall’utilizzatore per agire sulla serratura per il bloccaggio e/o lo sbloccaggio. Nei serramenti di tipo noto i mezzi di azionamento comprendono, ad esempio, l’impiego di un pomolo o di una chiave che azionati in rotazione consentono il blocco e/o lo sblocco della serratura.
Tali mezzi di azionamento agiscono sostanzialmente direttamente sui meccanismi di movimentazione dei puntali, tipicamente agendo in rotazione su di un perno che trasmette a sua volta il movimento per la traslazione dei puntali.
L’applicazione del dispositivo di chiusura ad un anta in vetro di tale tipo prevede pertanto l’applicazione degli elementi tubolari interno ed esterno con i rispettivi mezzi di azionamento incorporati, cioè il pomolo e/o la chiave, a seconda della combinazione richiesta dall’utilizzatore.
La soluzione appartenente allo stato della tecnica presenta tuttavia alcuni inconvenienti.
Un primo inconveniente del dispositivo di chiusura per serramenti di tipo noto è costituito dalla complessità costruttiva del dispositivo stesso che determina complicate operazioni di montaggio/smontaggio, sia in fase di installazione che di manutenzione e/o di riparazione in caso di rotture e/o danneggiamenti.
Un altro inconveniente del dispositivo di chiusura per serramenti di tipo noto è costituito dalla necessità per il costruttore di realizzare dispositivi ad hoc per tener conto delle richieste dell’utilizzatore, a seconda cioè del tipo di azionamento richiesto, vale a dire un pomolo piuttosto che una chiave.
Ciò non permette la realizzazione di un elevato numero di dispositivi da tenere a magazzino per soddisfare velocemente le richieste dei clienti.
Lo scopo principale della presente invenzione è quindi quello di risolvere o almeno ovviare in parte ai problemi citati precedentemente che caratterizzano i serramenti noti nello stato della tecnica.
E’ uno primo scopo della presente invenzione quello di proporre un dispositivo di chiusura che consenta di ridurre i tempi ed i costi di intervento per il montaggio/smontaggio del dispositivo di chiusura.
E’ un altro scopo della presente invenzione quello di proporre un dispositivo di chiusura che consenta di ridurre i costi di realizzazione rispetto ai dispositivi di chiusura appartenenti alla tecnica nota.
E’ un ulteriore scopo dell’invenzione quello di realizzare un dispositivo di chiusura che semplifichi le operazioni di manutenzione e/o sostituzione rispetto ai dispositivi di chiusura appartenenti alla tecnica nota.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si basa sulla considerazione generale che i problemi riscontrati nello stato della tecnica possono essere almeno in parte superati mediante la realizzazione di un dispositivo di chiusura per un serramento comprendente una porzione di bloccaggio atta ad essere disposta in una posizione di bloccaggio ed in una posizione di sbloccaggio, in cui la porzione di bloccaggio è portata in una fra le suddette posizioni di bloccaggio o di sbloccaggio tramite mezzi di manovra atti ad agire su detta porzione di bloccaggio solo in seguito al loro posizionamento da una posizione non operativa ad una posizione operativa che interagisce con la suddetta porzione di bloccaggio.
Secondo una prima forma di realizzazione la presente invenzione ha quindi per oggetto un dispositivo di chiusura per un serramento, detto dispositivo comprendendo:
- mezzi di bloccaggio comprendenti almeno una porzione di bloccaggio atta ad essere disposta in una posizione di bloccaggio ed in una posizione di sbloccaggio;
- mezzi di attuazione per la movimentazione di detta porzione di bloccaggio in detta posizione di bloccaggio o in detta posizione di sbloccaggio, detti mezzi di attuazione comprendendo primi mezzi di manovra azionabili da un utilizzatore atti ad essere disposti su una prima parete laterale di detto serramento e secondi mezzi di manovra azionabili da detto utilizzatore atti ad essere disposti su una seconda parete laterale di detto serramento opposta a detta prima parete laterale;
in cui i detti mezzi di attuazione comprendono mezzi di trasmissione disposti tra detti mezzi di manovra e detti mezzi di bloccaggio, ciascuno di detti primi e detti secondi mezzi di manovra essendo atto ad assumere una posizione non operativa rispetto a detti mezzi di trasmissione ed ad assumere una posizione operativa rispetto a detti mezzi di trasmissione, detta posizione operativa essendo atta a consentire l’azionamento di detti mezzi di trasmissione per la movimentazione di detta porzione di bloccaggio.
Preferibilmente, i primi mezzi di manovra o i secondi mezzi di manovra sono portati dalla posizione non operativa alla posizione operativa mediante un movimento di traslazione. In una forma preferita di realizzazione i primi mezzi di manovra o i secondi mezzi di manovra nella posizione operativa sono atti ad essere ruotati per trasmettere un movimento di rotazione ai mezzi di trasmissione.
Opportunamente il dispositivo comprende mezzi di supporto atti al collegamento dei primi mezzi di manovra e dei secondi mezzi di manovra alla prima parete laterale e alla seconda parete laterale del serramento.
Preferibilmente i mezzi di supporto comprendono uno o più elementi tubolari atti ad essere impugnati dall’utilizzatore, almeno uno di tali elementi tubolari essendo atto a ricevere in scorrimento la porzione di bloccaggio.
Vantaggiosamente i primi mezzi di manovra o i secondi mezzi di manovra comprendono una unità di manovra associabile amovibilmente ai mezzi di supporto,
In una preferita forma realizzativa l’unità di manovra comprende un primo elemento atto a traslare rispetto ai mezzi di supporto nella posizione non operativa e nella posizione operativa.
Opportunamente l’unità di manovra comprende mezzi elastici atti ad imprimere una forza elastica di spinta per il primo elemento verso la posizione non operativa.
Preferibilmente l’unità di manovra comprende un elemento di manovra azionabile dall’utilizzatore, l’elemento di manovra essendo atto ad essere traslato con il primo elemento nella posizione non operativa e nella posizione operativa ed atto ad essere ruotato dall’utilizzatore quando si trova nella posizione operativa.
Vantaggiosamente l’elemento di manovra comprende un pomolo o un blocco con chiave.
In una preferita forma realizzativa i mezzi di trasmissione comprendono un perno di azionamento principale atto ad essere posto in rotazione da almeno uno tra i primi e i secondi mezzi di mezzi di manovra quando assumono la posizione operativa.
Preferibilmente l’elemento di manovra comprende mezzi di aggancio atti ad agganciare una estremità del perno di azionamento principale quando l’elemento di manovra assume la posizione operativa.
Vantaggiosamente i mezzi di aggancio comprendono una porzione cava sagomata atta ad agganciare una corrispondente porzione sagomata dell’estremità del perno di azionamento principale.
In una preferita forma realizzativa il dispositivo comprende inoltre un elemento di interconnessione disposto tra i mezzi di attuazione e la porzione di bloccaggio, l’elemento di interconnessione essendo atto ad essere posto in rotazione tramite i mezzi di attuazione per portare la porzione di bloccaggio nella posizione di bloccaggio o nella posizione di sbloccaggio.
Preferibilmente i mezzi di attuazione comprendono un cinematismo di tipo coppia-conica atto a trasmettere un movimento di rotazione dei primi o dei secondi mezzi di manovra all’elemento di interconnessione.
Vantaggiosamente il dispositivo comprende mezzi atti a trasmettere il movimento di rotazione dell’elemento di interconnessione in un movimento comprendente almeno una componente di traslazione alla porzione di bloccaggio.
In un’altra preferita forma realizzativa il dispositivo comprende inoltre un elemento di interconnessione disposto tra i mezzi di attuazione e la porzione di bloccaggio, l’elemento di interconnessione essendo solidale in traslazione alla porzione di bloccaggio per portare la porzione di bloccaggio nella posizione di bloccaggio o nella posizione di sbloccaggio.
Preferibilmente i mezzi di attuazione comprendono un cinematismo di tipo pignone cremagliera atto a trasmettere un movimento di rotazione dei primi o dei secondi mezzi di manovra in un movimento di traslazione dell’elemento di interconnessione.
Vantaggiosamente la porzione di bloccaggio nella posizione di bloccaggio è atta ad essere ricevuta almeno parzialmente in una sede di bloccaggio associabile al vano di ricevimento del serramento.
In un suo secondo aspetto la presente invenzione ha per oggetto un serramento comprendente un dispositivo di chiusura del tipo sopra descritto.
Preferibilmente il serramento comprende un anta in vetro, i primi mezzi di manovra essendo disposti su una prima parete laterale di tale anta e i secondi mezzi di manovra essendo disposti sulla parete laterale opposta di tale anta.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori vantaggi, obiettivi e caratteristiche nonché forme di realizzazione della presente invenzione sono definiti nelle rivendicazioni e saranno chiariti nel seguito per mezzo della descrizione seguente, nella quale si fa riferimento alle tavole di disegno allegate; nei disegni, caratteristiche e/o parti componenti corrispondenti o equivalenti della presente invenzione sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare, nelle figure:
- la figura 1 mostra un dispositivo di chiusura secondo una prima forma realizzativa dell’invenzione associato ad una porta in vetro;
- la figura 2 mostra il dispositivo di chiusura di figura 1 rimosso dalla porta in vetro;
- la figura 3 mostra una vista esplosa di un particolare di figura 2;
- le figure 3A e 3B mostrano particolari ingranditi di figura 3;
- la figura 4 mostra una vista in sezione di figura 3;
- la figura 5 mostra una vista in sezione di un particolare del dispositivo di chiusura di figura 1 in una prima condizione operativa;
- la figura 5A mostra una vista in sezione di un particolare del dispositivo di chiusura di figura 1 nella prima condizione operativa;
- la figura 5B mostra una vista in sezione di un altro particolare del dispositivo di chiusura di figura 1 nella prima condizione operativa;
- la figura 6 mostra una vista in sezione di un particolare del dispositivo di chiusura di figura 2 in una seconda condizione operativa;
- la figura 6A mostra un particolare ingrandito di figura 6; - la figura 7 mostra una vista in sezione di un particolare del dispositivo di chiusura di figura 2 in una ulteriore condizione operativa;
- la figura 8 mostra una vista esplosa in piano di figura 2; - la figura 8A mostra una vista in sezione di un particolare di figura 8;
- la figura 9 mostra un particolare del dispositivo di chiusura di figura 2 in posizione sbloccata;
- la figura 10 mostra il particolare di figura 9 in posizione bloccata;
- la figura 11 mostra una variante realizzativa di figura 2; - la figura 12 mostra una vista in sezione di un particolare del dispositivo di chiusura di figura 11 in una prima condizione operativa;
- la figura 13 mostra una vista assonometrica di alcune parti di una variante realizzativa del dispositivo di chiusura dell’invenzione.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE
INVENZIONE
Nonostante la presente invenzione venga descritta nel seguito con riferimento a forme di realizzazione rappresentate nelle tavole di disegno, la presente invenzione non è limitata alle forme di realizzazione descritte nel seguito e rappresentate nelle tavole di disegno. Al contrario, le forme di realizzazione descritte nel seguito e rappresentate nelle tavole di disegno chiariscono alcuni aspetti della presente invenzione, lo scopo della quale è comunque definito dalle rivendicazioni.
La presente invenzione trova particolare applicazione nel campo edilizio. In particolare, la presente invenzione trova particolare ma non esclusiva applicazione nella realizzazione di una porta a battente con anta in cristallo.
Va comunque notato che la presente invenzione trova più in generale vantaggiosa applicazione nella realizzazione di serramenti di vario tipo, come porte o porte-finestre.
Nel seguito verrà descritta una prima forma di realizzazione del dispositivo di chiusura 10 secondo la presente invenzione applicato ad una porta a battente 1 ; nelle figure caratteristiche e/o parti componenti simili o equivalenti sono identificate dagli stessi numeri di riferimento.
In figura 1 è mostrata una porta a battente 1 secondo la forma di realizzazione della presente invenzione rappresentata inserita in un apposito vano V realizzato in una parete verticale di una stanza.
La porta 1 comprende un telaio fisso 2 connesso al vano V della parete ed un elemento mobile 3, da qui in avanti indicato semplicemente con anta.
L’anta 3 è costituita preferibilmente da un lastra in cristallo temperato antisfondamento.
La porta 1 illustrata e descritta è una porta a battente 1 ad una anta 3.
In varianti realizzative si potrà prevedere porte di tipo differente, come ad esempio porte tradizionali a due ante. L’anta 3 è articolata lungo un suo lato, il destro in figura, al telaio fisso 2 in appositi punti di articolazione 4a, 4b comprendenti, preferibilmente, due cerniere.
Secondo la presente invenzione, alla porta 1 è associato un dispositivo di chiusura 10 atto a consentire il bloccaggio e lo sbloccaggio dell’anta 3 quando l’anta 3 è nella sua posizione chiusa.
Il dispositivo di chiusura 10 è associato, vantaggiosamente, ad un primo elemento tubolare di presa 11, o maniglione, impugnabile per la movimentazione della porta 1 , cioè per la sua apertura e chiusura. Tale insieme è comunemente noto come maniglione a barra con serratura incorporata.
L’elemento tubolare di presa 1 1 presenta una sezione di forma preferibilmente circolare. In varianti realizzative, tuttavia, tale forma potrebbe essere differente, come ad esempio una forma quadrata, esagonale, etc..
Nella preferita forma realizzativa qui mostrata e descritta, l’elemento di presa 11 ed il dispositivo di chiusura incorporato 10 si estendono verticalmente su di un lato dell’anta 3.
In varianti realizzative, tuttavia, si potranno prevedere differenti configurazioni rispetto a quanto qui descritto, come ad esempio una disposizione orizzontale dell’elemento di presa su di un lato dell’anta.
L’elemento di presa 1 1 si estende verticalmente ed interessa la zona inferiore dell’anta 3.
L’elemento di presa 11 è fissato all’anta 3 in due punti di fissaggio 5a, 5b attraverso appositi elementi di unione 7, 8. Gli elementi di unione 7, 8 svolgono anche la funzione di distanziatori per l’elemento di presa 11 per favorirne l’impugnatura con la mano.
L’elemento di presa 11 costituisce il supporto per il dispositivo di chiusura 10 dell’invenzione.
All’elemento di presa 11 è associato un elemento di manovra costituito da un pomolo 12, o maniglia, atto ad essere azionato manualmente dall’operatore per consentire il blocco e lo sblocco dell’anta 3, come vedremo meglio nel seguito. All’altro lato dell’anta 3 è associato un altro elemento di presa 1 1 ’ cui è associato un elemento di manovra, anch’esso parte del dispositivo di chiusura 10 e costituito, preferibilmente, da una chiave 13 atta ad essere azionata manualmente dall’operatore per consentire il blocco e lo sblocco dell’anta 3.
Anche tale secondo elemento di presa 11 ’ si estende verticalmente ed interessa la zona inferiore dell’anta 3.
Anche il secondo elemento di presa 11 ’ è fissato all’anta 3 in corrispondenza dei detti punti di fissaggio 5a, 5b attraverso gli appositi elementi di unione 7, 8.
Il pomolo 12 e la chiave 13 sono opportunamente disposti preferibilmente allineati in corrispondenza dell’elemento di unione superiore 7 degli elementi di presa 11 e 11 ’ all’anta 3. Il dispositivo di chiusura 10 comprende un elemento di bloccaggio 14, o perno di estremità, disposto internamente e coassialmente all’elemento di presa 11 per disporsi in una posizione di sbloccaggio, mostrata ad esempio nelle figure 5 e 9, nella quale l’anta 3 può essere normalmente movimentata, ed in una posizione di bloccaggio nella quale l’anta 3 è mantenuta nella sua posizione chiusa, come mostrato ad esempio nelle figure 7 e 10.
In varianti realizzative il dispositivo di chiusura può comprendere un perno di estremità disposto internamente e coassialmente all’altro elemento di presa 11 ’, oppure ancora il dispositivo di chiusura può comprendere due perni di estremità ciascuno disposto internamente e coassialmente al rispettivo elemento di presa 11, 11’.
Nella posizione di bloccaggio il perno di estremità 14 sporge inferiormente e si inserisce in una opportuna sede fissa 26 del pavimento.
In varianti realizzative il perno di estremità 14 può sporgere superiormente per inserissi in una opportuna sede fissa del soffitto.
Il perno di estremità 14 è mosso pertanto in traslazione tra le dette posizioni estreme di sbloccaggio e bloccaggio.
Il movimento di traslazione consegue ad un opportuno azionamento del pomolo 12 o della chiave 13 da parte dell’operatore.
A tale scopo tra il perno di estremità 14, il pomolo 12 e la chiave 13 è disposto un elemento di interconnessione 16, visibile in figura 8. L’elemento di interconnessione 16 comprende una prima zona 16a, preferibilmente ad una estremità, atta ad interagire con il pomolo 12 e la chiave 13, ed una seconda zona 16b, preferibilmente all’altra estremità, che coopera con il perno di estremità 14.
In corrispondenza della prima zona 16a dell’elemento di interconnessione 16 sono presenti mezzi di attuazione 17 atti a porre in rotazione l’elemento di interconnessione 16. In particolare i mezzi di attuazione 17 comprendono un cinematismo 18 atto a trasmettere la rotazione di un perno di azionamento principale 19 all’elemento di interconnessione Il cinematismo 18 comprende preferibilmente una coppia conica, meglio visibile nelle figure 9 e 10, in grado di trasferire la rotazione del perno di azionamento principale 19 all’ elemento di interconnessione 16, come detto precedentemente.
In varianti realizzative, i mezzi di attuazione potrebbero essere differenti ed atti a trasferire un moto di rotazione del perno di azionamento principale, in un moto di traslazione all’elemento di interconnessione terminante con detto perno di estremità. Ciò può essere ottenuto, ad esempio, mediante un cinematismo pignone e cremagliera, come mostrato e descritto in seguito con riferimento alla figura 13.
Il perno di azionamento principale 19 è posto in rotazione vantaggiosamente dagli elementi di manovra, pomolo 12 e/o chiave 13, con le modalità descritte più avanti.
Il perno di azionamento principale 19 presenta una zona centrale 60 allineata lungo un asse longitudinale Y che si sviluppa tra i due elementi di presa 1 1 , 11 ’ dell’anta 3, sostanzialmente tra le zone centrali di tali elementi di presa
1 1 , 1 Γ .
Una prima estremità 61 del perno di azionamento principale 19 è atta ad essere impegnata da una prima unità di manovra 112 comprendente il pomolo 12 mentre la seconda estremità 62 del perno di azionamento principale 19 è atta ad essere impegnata da una seconda unità di manovra 113 comprendente la chiave 13.
La prima estremità 61 del perno di azionamento principale 19 comprende una porzione di estremità 63, preferibilmente cilindrica, ed una seconda porzione adiacente 64 con la superficie esterna sagomata, preferibilmente esagonale, come si osserva nel particolare di figura 3A.
Analogamente, la seconda estremità 62 del perno di azionamento principale 19 comprende una porzione di estremità 65, preferibilmente cilindrica, ed una seconda porzione adiacente 66 con la superficie esterna sagomata, preferibilmente esagonale, come si osserva nel particolare di figura 3B.
La prima unità di manovra 112 è ricevuta in una prima sede 67 bloccata all’elemento di presa 11 per mezzo di opportuni mezzi di fissaggio, in particolare da viti.
La prima unità di manovra 112 comprende un primo elemento 70 che si inserisce in detta prima sede 67 e che può traslare rispetto ad essa tra due posizioni estreme, mostrate rispettivamente nelle figure 5 e 6. A tale scopo la forma della prima sede 67 e la superficie esterna del primo elemento 70 sono preferibilmente di profilo coniugato cilindrico. In varianti realizzative il profilo della prima sede 67 ed il profilo della superficie esterna del primo elemento 70 potrebbero essere qualsiasi ed atti a consentire la traslazione tra i due.
II primo elemento 70 è mantenuto nella prima posizione estrema, o posizione non operativa, da mezzi elastici di spinta 71, comprendenti preferibilmente una molla elicoidale, disposti tra la superficie di fondo 67a della prima sede 67 e la superficie di fondo 70a del primo elemento 70, come mostrato in figura 5B. La posizione non operativa è definita da viti di riscontro 72 che si avvitano al primo elemento 70 e che sono ricevute passanti in fori 73 realizzati in sedi di ricevimento 74 ove si dispongono le teste 72a delle viti stesse 72.
II primo elemento 70 riceve internamente l’elemento di manovra costituito dal pomolo 12. Il pomolo 12 può ruotare rispetto al primo elemento 70. Inoltre, il pomolo 12 ed il primo elemento 70 possono anche essere movimentati assieme in traslazione lungo l’asse principale Y. Il pomolo 12 comprende una porzione di aggancio 76. La porzione di aggancio 76 presenta in direzione del perno di azionamento principale 19 una prima porzione cava di estremità 77 avente un profilo atto a coniugarsi al profilo della porzione sagomata 64 della prima estremità 61 del perno di azionamento principale 19. I due profili sagomati sono tali per cui quando la porzione di aggancio 76 è inserita nell’estremità 61 del perno di azionamento principale 19, come mostrato in figura 6 o 7, la porzione di aggancio 76 ed il perno di azionamento principale 19 possono ruotare solidalmente. Preferibilmente, il profilo della prima porzione cava di estremità 77 è di forma esagonale. E’ evidente che qualsiasi altro profilo adatto allo scopo può essere previsto sia per la porzione sagomata 64 della prima estremità 61 del perno di azionamento principale 19 che per la prima porzione cava di estremità 77 della porzione di aggancio 76.
La porzione di aggancio 76 presenta poi una seconda porzione cava 78 adiacente alla prima porzione cava 77 atta a ricevere la porzione di estremità 63 del perno di azionamento principale 19.
Tale seconda porzione cava 78 ha lo scopo di guidare la porzione di aggancio 76 ed il pomolo 12 sulla prima estremità 61 del perno di azionamento principale 19 durante lo spostamento assiale della prima unità di manovra 112.
In varianti realizzative, la porzione di aggancio potrebbe essere realizzata come un elemento separato rispetto al pomolo 12.
Analogamente, la seconda unità di manovra 113 è ricevuta in una seconda sede 167 bloccata all’elemento di presa 1 Γ per mezzo di opportuni mezzi di fissaggio, in particolare da viti 168.
La seconda unità di manovra 1 13 comprende un primo elemento 80 che si inserisce in detta seconda sede 167 e che può traslare rispetto ad essa tra due posizioni estreme. A tale scopo la forma della seconda sede 167 e la superficie esterna del primo elemento 80 sono preferibilmente di profilo coniugato cilindrico. In varianti realizzative il profilo della seconda sede 167 ed il profilo della superficie esterna del primo elemento 80 potrebbero essere qualsiasi ed atti a consentire la traslazione tra i due.
II primo elemento 80 riceve internamente un blocco chiave 85. Il blocco chiave 85 può ruotare rispetto al primo elemento 80. Quando la chiave 13 è inserita, il blocco chiave 85 ed il primo elemento 80 possono anche essere movimentati assieme in traslazione lungo l’asse Y.
II primo elemento 80 ed il blocco chiave 85 sono mantenuti nella prima posizione estrema, o posizione non operativa, da mezzi elastici di spinta 81 , comprendenti preferibilmente una molla elicoidale, disposti tra la superficie di fondo 167a della prima sede 167 e la superficie di fondo 85a del blocco chiave 85, come mostrato nel particolare di figura 5A. La posizione non operativa è definita da viti di riscontro 82 che si avvitano al primo elemento 80 e che sono ricevute passanti in fori 83 realizzati in sedi di ricevimento 84 ove si dispongono le teste 82a delle viti stesse 82.
Tra il blocco chiave 85 e la seconda estremità 62 del perno di azionamento principale 19 è interposto un elemento di aggancio 86. L’elemento di aggancio 86 presenta in direzione del perno di azionamento principale 19 una prima porzione cava di estremità 87 avente un profilo atto a coniugarsi al profilo della porzione sagomata 66 della seconda estremità 62 del perno di azionamento principale 19. I due profili sagomati sono tali per cui quando l’elemento di aggancio 86 è inserito nell’estremità 62 del perno di azionamento principale 19 l’elemento di aggancio 86 ed il perno di azionamento principale 19 possono ruotare solidalmente. Preferibilmente, il profilo della prima porzione cava di estremità 87 è di forma esagonale. E’ evidente che qualsiasi altro profilo adatto allo scopo può essere previsto sia per la porzione sagomata 66 della seconda estremità 62 del perno di azionamento principale 19 che per la prima porzione cava di estremità 87 dell’elemento di aggancio 86.
L’elemento di aggancio 86 presenta poi una seconda porzione cava 88 adiacente alla prima porzione cava 87 atta a ricevere la porzione di estremità 65 del perno di azionamento principale 19.
Tale seconda porzione cava 88 ha lo scopo di guidare l’elemento di aggancio 86 sulla estremità 62 del perno di azionamento principale 19 durante lo spostamento assiale dell’unità di manovra 1 13.
L’elemento di aggancio 86 è inoltre solidale in rotazione al blocco chiave 85.
Le due unità di manovra 1 12 e 113 risultano normalmente nella loro posizione non operativa, come mostrato in figura 5. Quando si vuole azionare la prima unità di manovra 112 con il pomolo 12 per effettuare l’apertura o la chiusura della porta 1, si effettuerà dapprima una movimentazione assiale lungo l’asse Y spingendo il pomolo 12 verso l’anta 3, come mostrato in figura 6. Lo spostamento del pomolo 12 comporta anche lo spostamento del primo elemento 70 lungo la medesima direzione assiale Y fino a che la prima porzione cava 77 della porzione di aggancio 76 si innesta nella porzione sagomata 64 della prima estremità 61 del perno di azionamento principale 19, come indicato nel particolare di figura 6A. Durante tale spostamento la porzione di aggancio 76 è guidata sulla prima estremità 61 del perno 19 dalla porzione di estremità 63 del perno 19 stesso.
Nella posizione innestata raggiunta, come mostrato in figura 6, il pomolo 12 può essere ruotato, in senso orario o antiorario a seconda dell’operazione di apertura o chiusura da eseguire, per portare in rotazione la porzione di aggancio 76 e quindi il perno di azionamento principale 19, ad esempio come mostrato in figura 7. La rotazione del perno di azionamento principale 19 è quindi trasmessa in una corrispondente rotazione del perno di interconnessione 19 mediante il cinematismo a coppia conica 18.
Ciò determina lo spostamento desiderato del puntale 14 dalla posizione di sblocco, come mostrato in figura 6, alla posizione di blocco, come mostrato in figura 7, o viceversa. Lo spostamento del puntale 14 a seguito della rotazione del perno di azionamento principale 19 verrà descritto nel seguito con riferimento alle figure da 8 a 10.
Una volta effettuata la rotazione desiderata, il pomolo 12 può essere rilasciato e per effetto della molla elicoidale 71 il primo elemento 70 ed il pomolo 12 stesso vengono riportati nella loro posizione non operativa.
Durante le suddette operazioni con la rotazione della prima unità di manovra 1 12 e la rotazione del perno di azionamento principale 19, la seconda unità di manovra 113 non è affetta da alcun movimento, essendo essa disposta nella sua posizione non operativa con l’elemento di aggancio 86 disinnestato rispetto del perno di azionamento principale 19. Viceversa, quando si vuole azionare la seconda unità di manovra 113 con la chiave 13 per effettuare l’apertura o la chiusura della porta 1, si effettuerà dapprima una movimentazione assiale lungo l’asse Y spingendo la chiave 13 verso l’anta 3. Lo spostamento della chiave 13 comporta anche lo spostamento del blocco chiave 85, del primo elemento 80 e dell’elemento di aggancio 86 lungo la medesima direzione assiale Y fino a che la prima porzione cava 87 dell’elemento di aggancio 86 si innesta nella porzione sagomata 66 della seconda estremità 62 del perno di azionamento principale 19. Durante tale spostamento l’elemento di aggancio 86 è guidato sulla seconda estremità 62 del perno 19 dalla porzione di estremità 65 del perno 19 stesso.
Nella posizione innestata raggiunta, la chiave 13 può essere ruotata, in senso orario o antiorario a seconda dell’operazione di apertura o chiusura da eseguire, per portare in rotazione l’elemento di aggancio 86 e quindi il perno di azionamento principale 19.
La rotazione del perno di azionamento principale 19 è quindi trasmessa in una corrispondente rotazione del perno di interconnessione 19 mediante il cinematismo a coppia conica 18
Una volta effettuata la rotazione desiderata, la chiave 13 può essere rilasciata e per effetto della molla elicoidale 81 il primo elemento 80, il blocco chiave 85 e la chiave 13 stessa vengono riportati nella loro posizione non operativa.
Durante le suddette operazioni con la rotazione della seconda unità di manovra 1 13 e la rotazione del perno di azionamento principale 19, la prima unità di manovra 112 non è affetta da alcun movimento, essendo essa disposta nella sua posizione non operativa con la porzione di aggancio 76 disinnestata rispetto del perno di azionamento principale 19.
La previsione di tali due unità di manovra 112, 113 con le loro posizioni non operative che le rendono indipendenti una dall’altra durante il loro azionamento, come sopra descritto, consente vantaggiosamente il funzionamento di una delle due unità anche quando l’altra per qualsiasi motivo, ad esempio in caso di danneggiamento, non è più funzionante e/o bloccata.
Inoltre, la previsione di unità di manovra 112, 113 che risultano normalmente disinnestate rispetto al perno centrale di movimentazione 19 consente una loro agevole rimozione, nel caso descritto rimuovendo le viti di fissaggio 168.
La rimozione dell’unità di manovra 112, 113 consente in primo luogo l’intervento veloce per agire per la loro riparazione in caso di danneggiamento.
Ciò permette di ridurre i tempi ed i costi di intervento per il montaggio/smontaggio del dispositivo di chiusura.
Inoltre, vantaggiosamente, la rimozione di una o entrambe le unità di manovra 1 12, 113 consente la rapida sostituzione con una nuova unità di manovra, che potrà essere dello stesso tipo, cioè chiave o pomolo, o anche con una nuova unità di manovra tipo differente.
Così vantaggiosamente il dispositivo di chiusura 10 dell’invenzione potrà essere realizzato con una costruzione standard per quanto riguarda le sedi di ricevimento 67, 167 ed il resto del meccanismo disposto all’interno degli elementi di presa 1 1, 1 Γ, mentre la scelta del tipo di unità di manovra da montare, chiave o pomolo, potrà essere effettuata successivamente al momento della effettiva messa in opera della porta 1 .
Ciò permette di ridurre i costi di realizzazione rispetto ai dispositivi di chiusura appartenenti alla tecnica nota.
Inoltre, in qualsiasi momento successivo al montaggio della porta, si potrà agevolmente sostituire una unità di manovra di un tipo, chiave o pomolo, con un altro tipo di unità di manovra, a seconda della combinazione desiderata.
Ciò rende il dispositivo di chiusura dell’invenzione versatile rispetto ai dispositivi noti.
A tale scopo, ad esempio, si potrà prevedere una combinazione che prevede due unità di manovra 113, 113’ con chiave 13, 13’ da entrambe le parti, come mostrato nella forma realizzativa delle figure 11 e 12, o comunque una qualsiasi altra combinazione desiderata.
La forma realizzativa delle figure 11 e 12 differisce, infatti, da quella precedentemente descritta per il fatto che al posto della prima unità di manovra 112 con pomolo 12 è presente una seconda unità di manovra 113’ con chiave 13’ del tutto uguale alla seconda unità di manovra 1 13 con chiave 13 presentre all’altro lato del dispositivo 10.
Con riferimento alle figure da 8 a 10 è descritto nel seguito la modalità di spostamento del puntale 14 a seguito della rotazione del perno di azionamento principale 19.
Indipendentemente da quale elemento tra il pomolo 12 e la chiave 13 viene azionato, il perno di azionamento principale 19 è soggetto a rotazione, come descritto sopra.
Come si osserva in figura 8, nella sua seconda zona 16b l’elemento di interconnessione 16 si interfaccia con il perno di estremità 14 per trasmettere il proprio movimento di rotazione attorno al proprio asse X in un movimento per il perno di estremità 14 che comprende almeno una componente di traslazione lungo lo stesso asse X.
II perno di estremità 14 risulta infatti solidale in rotazione all’elemento di interconnessione 16 e può contestualmente essere traslato rispetto all’asse di rotazione X.
Il perno di estremità 14 presenta allo scopo una porzione tubolare interna 20 ove è ricavata una sede 21 a sviluppo longitudinale del tipo ad asola atta a ricevere un perno sporgente 22 dell’elemento di interconnessione 16, come si osserva in figura 8A.
Sulla superficie esterna 14a del perno di estremità 14 è presente una scanalatura 23 a sviluppo elicoidale atta a cooperare con un piolo di riscontro 24 solidale alla struttura di supporto costituita dall’elemento di presa 11.
Preferibilmente il perno di estremità 14 è ricevuto coassialmente in una bussola di ricevimento 50 solidale all’elemento di presa 11. Un anello di scorrimento e guida 51 è vantaggiosamente interposto tra la bussola di ricevimento 50 ed il perno di estremità 14.
La scanalatura 23 a sviluppo elicoidale presenta un predeterminato passo PI, non indicato nelle figure.
Una rotazione dell’elemento di interconnessione 16 attorno al proprio asse X determina la rotazione del perno di estremità 14 e contestualmente una sua traslazione per effetto dell’interazione tra la scanalatura 23 ed il piolo di riscontro 24. Al perno di estremità 14 è impresso, pertanto, un movimento di roto-traslazione.
Così, ad esempio, una rotazione dell’elemento di interconnessione 16 in un primo verso di rotazione RI, come indicato in figura 9, determina una corrispondente rotazione del perno di estremità 14 nello stesso verso ed il contemporaneo suo abbassamento per effetto dell’interazione della scanalatura 23 con il piolo 24.
L’entità dell’abbassamento del perno di estremità 14 dipenderà, in particolare, dal valore scelto per il passo PI della scanalatura 23.
La rotazione dell’elemento di interconnessione 16 è vantaggiosamente ottenuta tramite la rotazione del perno di azionamento principale 19 in un primo verso, indicato con RI ’ in figura 9, impressa dal pomolo 12, o dalla chiave 13, come descritto precedentmente.
Proseguendo con la rotazione dell’elemento di interconnessione 16 tramite il pomolo 12, o la chiave 13, si giunge, pertanto, alla condizione finale di bloccaggio mostrata in figura 10. Il perno di estremità 14 è nella sua condizione di massima fuoriuscita, ed il perno sporgente 22 dell’elemento di interconnessione 16 si trova in battuta alla porzione finale 2 la dell’asola 21 del perno di estremità 14.
Il perno di estremità 14 è pertanto ricevuto nella sede fissa 26 del pavimento e realizza il bloccaggio dell’anta 3 rispetto al pavimento, e quindi la chiusura sicura della porta 1.
Analogamente una rotazione dell’elemento di interconnessione 16 attorno al proprio asse X in un secondo verso di rotazione R2, come indicato in figura 10, determina una corrispondente rotazione del perno di estremità 14 nello stesso verso ed il contemporaneo suo innalzamento per effetto dell’interazione tra la scanalatura 23 ed il piolo di riscontro 24. Al perno di estremità 14 è impresso, pertanto, un movimento di roto-traslazione.
La rotazione dell’elemento di interconnessione 16 è vantaggiosamente ottenuta tramite la rotazione del perno di azionamento principale 19 in un secondo verso, indicato con R2’ in figura 10, impressa dal pomolo 12, o dalla chiave 13. Proseguendo con la rotazione dell’elemento di interconnessione 16 tramite il pomolo 12, o la chiave 13, si giunge, pertanto, alla condizione finale di sbloccaggio mostrata in figura 9. Il perno di estremità 14 è nella sua condizione completamente rientrata, ed il perno sporgente 22 dell’elemento di interconnessione 16 si trova in battuta all’altra porzione finale 21b dell’asola 21 del perno di estremità 14.
In tale condizione rientrata il perno di estremità 14 consente pertanto la movimentazione dell’anta 3 rispetto al pavimento, e quindi l’apertura della porta 1.
Con riferimento alla figura 13 è mostrato un particolare relativo ad una variante realizzativa del dispositivo dell’invenzione.
In tale variante realizzativa il perno di estremità 14 e l’elemento di interconnessione 116 costituiscono un corpo unico e possono traslare entrambi lungo l’asse principale X. In corrispondenza della prima zona 116a dell’elemento di interconnessione 1 16 sono presenti i mezzi di attuazione 117 atti a porre in traslazione l’elemento di interconnessione 116 ed il perno di estremità 14.
A tale scopo, i mezzi di attuazione 1 17 comprendono un cinematismo 1 18 definito da una prima zona 116a dell’elemento di interconnessione 1 16 su cui è definita una porzione di cremagliera 92 e da una porzione 91 del perno di azionamento principale 19 conformata a pignone.
Il cinematismo 118 permette la trasmissione della rotazione del perno di azionamento principale 19, ottenuta con le modalità sopra descritte, in una traslazione dell’elemento di interconnessione 16 e quindi del perno di estremità 14 nelle sue posizioni di bloccaggio e sbloccaggio.
Da quanto descritto si evince pertanto che il dispositivo di chiusura dell’invenzione consente di raggiungere gli scopi prefissati ed in particolare consente la realizzazione di un dispositivo di chiusura con ridotti tempi e costi di montaggio/smontaggio.
Mentre la presente invenzione è stata descritta con riferimento alle forme di realizzazione particolari rappresentate nelle figure, va notato che la presente invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazione rappresentate e descritte; al contrario, ulteriori varianti delle forme di realizzazione descritte rientrano nello scopo della presente invenzione, scopo che è definito dalle rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di chiusura (10) per un serramento (1), detto dispositivo (10) comprendendo: - mezzi di bloccaggio (14) comprendenti almeno una porzione di bloccaggio (14) atta ad essere disposta in una posizione di bloccaggio ed in una posizione di sbloccaggio; - mezzi di attuazione per la movimentazione di detta porzione di bloccaggio (14) in detta posizione di bloccaggio o in detta posizione di sbloccaggio, detti mezzi di attuazione comprendendo primi mezzi di manovra (112, 113; 113’) azionabili da un utilizzatore atti ad essere disposti su una prima parete laterale di detto serramento (1) e secondi mezzi di manovra (112, 113; 1 13’) azionabili da detto utilizzatore atti ad essere disposti su una seconda parete laterale di detto serramento (1) opposta a detta prima parete laterale; caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attuazione comprendono mezzi di trasmissione (16, 17, 18, 19; 1 16, 117, 118) disposti tra detti mezzi di manovra (112, 113; 113’) e detti mezzi di bloccaggio (14), ciascuno di detti primi e detti secondi mezzi di mezzi di manovra (112, 113; 113’) essendo atto ad assumere una posizione non operativa rispetto a detti mezzi di trasmissione (16, 17, 18, 19; 1 16, 117, 118) ed ad assumere una posizione operativa rispetto a detti mezzi di trasmissione (16, 17, 18, 19; 116, 1 17, 118), detta posizione operativa essendo atta a consentire l’azionamento di detti mezzi di trasmissione (16, 17, 18, 19; 116, 1 17, 1 18) per la movimentazione di detta porzione di bloccaggio (14).
  2. 2) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di manovra (112, 113; 1 13’) o detti secondi mezzi di manovra (112, 113; 113’) sono portati da detta posizione non operativa a detta posizione operativa mediante un movimento di traslazione.
  3. 3) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di manovra (112, 113; 1 13’) o detti secondi mezzi di manovra (112, 1 13; 113’) in detta posizione operativa sono atti ad essere ruotati per trasmettere un movimento di rotazione a detti mezzi di trasmissione (16, 17, 18, 19; 116, 117, 118).
  4. 4) Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di supporto (1 1 , 1 Γ) atti al collegamento di detti primi mezzi di manovra (1 12, 113; 113’) e detti secondi mezzi di manovra (1 12, 1 13; 113’) a detta prima parete laterale e detta seconda parete laterale di detto serramento (1).
  5. 5) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di supporto (11, 1 Γ) comprendono uno o più elementi tubolari atti ad essere impugnati da detto utilizzatore, almeno uno di detti elementi tubolari (11, 11 ’) essendo atto a ricevere in scorrimento detta almeno una porzione di bloccaggio (14).
  6. 6) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 4 o 5, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di manovra (112, 113; 113’) o detti secondi mezzi di manovra (112, 113; 113’) comprendono una unità di manovra (112, 113; 113’) associabile amovibilmente a detti mezzi di supporto (11, 1 Γ).
  7. 7) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta unità di manovra (112, 113; 113’) comprende un primo elemento (70, 80) atto a traslare rispetto a detti mezzi di supporto (11, 1 Γ) in detta posizione non operativa ed in detta posizione operativa.
  8. 8) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta unità di manovra (112, 113; 1 13’) comprende un elemento di manovra (12, 13, 13’) azionabile da detto utilizzatore, detto elemento di manovra (12, 13, 13’) essendo atto ad essere traslato con detto primo elemento (70, 80) in detta posizione non operativa ed in detta posizione operativa ed atto ad essere ruotato da detto utilizzatore quando si trova in detta posizione operativa.
  9. 9) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto elemento di manovra (12, 13, 13’) comprende un pomolo (12) o un blocco con chiave (85).
  10. 10) Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di trasmissione (16, 17, 18, 19; 1 16, 1 17, 1 18) comprendono un perno di azionamento principale (19) atto ad essere posto in rotazione da almeno uno tra detti primi e detti secondi mezzi di mezzi di manovra (112, 113; 113’) quando assumono detta posizione operativa.
  11. 11) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che detto elemento di manovra (112, 113; 1 13’) comprende mezzi di aggancio (76, 86) atti ad agganciare una estremità (61, 62) di detto perno di azionamento principale (19) quando detto elemento di manovra (112, 113; 113’) assume detta posizione operativa.
  12. 12) Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un elemento di interconnessione (16) disposto tra detti mezzi di attuazione e detta porzione di bloccaggio (14), detto elemento di interconnessione (16) essendo atto ad essere posto in rotazione tramite detti mezzi di attuazione per portare detta porzione di bloccaggio (14) in detta posizione di bloccaggio o in detta posizione di sbloccaggio.
  13. 13) Dispositivo (10) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di attuazione comprendono un cinematismo di tipo coppia-conica (18) atto a trasmettere un movimento di rotazione di detti primi o detti secondi mezzi di manovra (112, 1 13; 113’) a detto elemento di interconnessione (16).
  14. 14) Dispositivo (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 12, caratterizzato dal fatto di comprendere inoltre un elemento di interconnessione (116) disposto tra detti mezzi di attuazione e detta porzione di bloccaggio (14), detto elemento di interconnessione (116) essendo solidale in traslazione a detta porzione di bloccaggio (14) per portare detta porzione di bloccaggio (14) in detta posizione di bloccaggio o in detta posizione di sbloccaggio.
  15. 15) Serramento (1) comprendente un dispositivo di chiusura (10), caratterizzato dal fatto che detto dispositivo di chiusura (10) è un dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
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