ITVI20110322A1 - Macchina per l'assemblaggio di sistemi meccanici comprendenti elementi in moto rotatorio relativo - Google Patents

Macchina per l'assemblaggio di sistemi meccanici comprendenti elementi in moto rotatorio relativo Download PDF

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ITVI20110322A1
ITVI20110322A1 IT000322A ITVI20110322A ITVI20110322A1 IT VI20110322 A1 ITVI20110322 A1 IT VI20110322A1 IT 000322 A IT000322 A IT 000322A IT VI20110322 A ITVI20110322 A IT VI20110322A IT VI20110322 A1 ITVI20110322 A1 IT VI20110322A1
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IT
Italy
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rollers
cavity
external
central
longitudinal axis
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IT000322A
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Inventor
Fausto Berti
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M A S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23PMETAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; COMBINED OPERATIONS; UNIVERSAL MACHINE TOOLS
    • B23P19/00Machines for simply fitting together or separating metal parts or objects, or metal and non-metal parts, whether or not involving some deformation; Tools or devices therefor so far as not provided for in other classes
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16CSHAFTS; FLEXIBLE SHAFTS; ELEMENTS OR CRANKSHAFT MECHANISMS; ROTARY BODIES OTHER THAN GEARING ELEMENTS; BEARINGS
    • F16C19/00Bearings with rolling contact, for exclusively rotary movement
    • F16C19/22Bearings with rolling contact, for exclusively rotary movement with bearing rollers essentially of the same size in one or more circular rows, e.g. needle bearings
    • F16C19/44Needle bearings
    • F16C19/48Needle bearings with two or more rows of needles
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F16ENGINEERING ELEMENTS AND UNITS; GENERAL MEASURES FOR PRODUCING AND MAINTAINING EFFECTIVE FUNCTIONING OF MACHINES OR INSTALLATIONS; THERMAL INSULATION IN GENERAL
    • F16CSHAFTS; FLEXIBLE SHAFTS; ELEMENTS OR CRANKSHAFT MECHANISMS; ROTARY BODIES OTHER THAN GEARING ELEMENTS; BEARINGS
    • F16C43/00Assembling bearings
    • F16C43/04Assembling rolling-contact bearings
    • F16C43/06Placing rolling bodies in cages or bearings

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Description

DESCRIZIONE
“MACCHINA PER L’ASSEMBLAGGIO DI SISTEMI MECCANICI COMPRENDENTI ELEMENTI IN MOTO ROTATORIO RELATIVOâ€
CAMPO TECNICO DELL’INVENZIONE
La presente invenzione riguarda un metodo e un dispositivo per l’assemblaggio automatizzato di parti di dispositivi meccanici in cui un perno o albero sia in moto rotatorio relativo rispetto ad un corpo esterno in cui il perno à ̈ alloggiato. In particolare, la presente invenzione riguarda un metodo e un dispositivo atti ad automatizzare l’assemblaggio di sistemi meccanici comprendenti un involucro esterno, un perno centrale inserito in un foro di alloggiamento dell’involucro esterno ed una pluralità di rullini disposti tra il perno e la superficie interna dell’involucro esterno delimitante il foro di alloggiamento.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Gli apparati meccanici sono nella stragrande maggioranza dei casi provvisti di componenti le cui superfici sono in moto relativo l’una rispetto all’altra. Pertanto, un problema tipico nella progettazione di apparati meccanici consiste nel trovare la maniera più efficace ed agevole per ridurre l’attrito tra due parti del sistema in moto relativo.
Un caso particolarmente ricorrente di moto relativo fra due componenti di un apparato meccanico à ̈ il moto rotatorio. Generalmente, si dà il caso che un albero o un perno inseriti all’interno di una sede e un corpo esterno di alloggiamento in cui la sede à ̈ aperta siano in moto rotatorio relativo attorno all’ asse longitudinale dell’albero o perno.
Esempi comuni di sistemi meccanici comprendenti elementi in moto rotatorio relativo si possono trovare negli ingranaggi. In particolare i sistemi di ingranaggi a planetario e satelliti costituiscono un sistema di uno o più ingranaggi chiamati satelliti, montati su un organo porta-satelliti chiamato planetario, che ruotano intorno ad un pignone centrale anche detto solare. Il planetario e i satelliti sono posti all'interno di una ruota dentata internamente detta corona. L'asse di rotazione del planetario e del solare coincidono.
La soluzione tradizionalmente adottata, al fine di agevolare il moto rotatorio e di limitare il logoramento delle parti meccaniche, consiste nell’interposizione di un cuscinetto tra le superfici dei due corpi in moto relativo.
In base al principio di funzionamento, i cuscinetti si possono dividere in lisci e a rotolamento.
Un tipo particolarmente efficace e, pertanto, diffuso di cuscinetti à ̈ quello dei cuscinetti a rotolamento, che impiegano corpi tondeggianti disposti fra le due superfici in movimento relativo, in modo che l’attrito dinamico sia ridotto mediante il rotolamento senza scivolamento dei corpi tondeggianti nell’area compresa fra le due superfici in moto relativo.
Più specificamente, un cuscinetto a rotolamento à ̈ costituito da un involucro esterno e un involucro interno in moto relativo rotatorio attorno ad un asse. L’involucro interno à ̈ provvisto di un foro passante. Nello spazio definito fra i due involucri sono disposti dei corpi tondeggianti a contatto sia con la superficie interna dell’involucro esterno, che con la superficie esterna dell’involucro interno. I corpi tondeggianti sono realizzati in modo tale che la superficie di contatto fra ciascuno di essi e le superfici interne degli involucri esterno e interno sia ridotta ad un punto o ad una linea e che tali corpi tondeggianti rotolino senza scivolare nell’area compresa fra l’involucro esterno e quello interno durante il moto relativo fra i due involucri. Generalmente, un perno centrale viene inserito nel foro passante o sede all’interno dell’involucro interno, mentre la superficie esterna dell’involucro esterno viene inserita all’interno di una sede appositamente aperta nell’elemento del sistema meccanico rispetto a cui il perno à ̈ in moto relativo.
A seconda della forma dei corpi atti a rotolare fra le due superfici, i cuscinetti a rotolamento si dividono ulteriormente in cuscinetti a sfere, a rulli (comprendenti i cuscinetti a rulli cilindrici, a rulli conici, a rulli sferici, ecc.) e ad aghi o rullini. I cuscinetti a rullini impiegano corpi tondeggianti di forma sostanzialmente cilindrica, la cui sezione abbia diametro notevolmente inferiore alla lunghezza del cilindro, interposti tra l’involucro esterno e quello interno.
L’assemblaggio dei cuscinetti a rotolamento e, in particolare, di quelli a rullini risulta alquanto arduo, in quanto non à ̈ stato finora possibile automatizzare l’operazione di inserimento dei rullini fra il perno e l’involucro esterno. Tale operazione viene pertanto svolta manualmente, con gran dispendio di tempo, forza lavoro e risorse finanziarie. Inoltre, l’operazione di inserimento del cuscinetto fra l’albero o perno centrale e il corpo esterno in cui il perno à ̈ alloggiato comporta spesso problemi, in quanto l’involucro esterno del cuscinetto si deve adattare perfettamente alla sede aperta nel corpo esterno, mentre il perno si deve adattare altrettanto perfettamente alla sede nell’involucro interno del cuscinetto. La presente invenzione si propone pertanto di semplificare la progettazione e la realizzazione di sistemi meccanici in cui un involucro esterno provvisto di una sede ed un elemento centrale del sistema, parzialmente o completamente alloggiato nella sede nell’involucro esterno, siano in moto rotatorio relativo. Peraltro, la presente invenzione si propone di fornire un metodo e un apparato per l’assemblaggio automatizzato di tali sistemi meccanici, in modo da permettere un risparmio notevole di tempo e forza lavoro e da contenere pertanto i costi.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione si basa su diverse considerazioni innovative. Innanzitutto, la presente invenzione si basa sul concetto che la progettazione e la realizzazione di sistemi meccanici, in cui un elemento centrale e un involucro esterno in una sede del quale l’elemento centrale à ̈ almeno parzialmente alloggiato siano in moto rotatorio relativo, si possono semplificare ed economizzare interponendo una pluralità di rullini direttamente tra la superficie esterna dell’elemento almeno parzialmente alloggiato nella sede nell’involucro esterno e la superficie interna dell’involucro esterno rivolta verso la sede in cui l’elemento centrale à ̈ inserito. La presente invenzione si basa inoltre sul concetto innovativo che l’assemblaggio dei sistemi meccanici di cui sopra si può velocizzare e automatizzare grazie all’uso di opportuni mezzi di centraggio, in cui i rullini sono disposti su più livelli, essendo i rullini in ciascun livello disposti nella configurazione che assumeranno una volta all’interno del sistema meccanico e grazie anche a mezzi di movimentazione, che permettono di movimentare i rullini simultaneamente dai mezzi di posizionamento allo spazio in cui i rullini sono alloggiati ad assemblaggio del sistema avvenuto, cioà ̈ lo spazio compreso fra la superficie interna dell’involucro esterno e la porzione dell’elemento centrale alloggiata nel foro passante dell’involucro esterno. È chiaro che un dispositivo che realizzi questo concetto permette l’automatizzazione delle operazioni di assemblaggio dei sistemi meccanici descritti sopra.
Sulla base di queste considerazioni si propone il dispositivo di assemblaggio per sistemi meccanici aventi parti in moto rotatorio relativo secondo la rivendicazione principale 1. Tali sistemi meccanici comprendono un involucro esterno che definisce una cavità, un elemento centrale avente almeno una porzione alloggiata nella cavità dell’involucro esterno e una pluralità di rullini, ciascuno dei quali à ̈ alloggiato tra l’involucro esterno e la porzione dell’elemento centrale alloggiata nella cavità dell’involucro esterno. La cavità definita dall’involucro esterno può essere, ad esempio, un foro passante oppure un foro cieco. Il dispositivo comprende mezzi di centraggio atti a disporre ciascun rullino in modo che ciascun rullino abbia asse longitudinale parallelo ad un asse predefinito e che i rullini siano disposti in uno o più gruppi. Ciascun gruppo di rullini à ̈ disposto su un corrispondente livello lungo l’asse predefinito. I rullini appartenenti a ciascun gruppo sono disposti in una posizione reciproca sostanzialmente corrispondente alla loro posizione reciproca finale all’interno dei sistemi meccanici da assemblare. Il dispositivo comprende inoltre mezzi di movimentazione atti a movimentare simultaneamente i gruppi di rullini lungo una direzione sostanzialmente parallela all’asse predefinito, così da posizionare almeno uno dei gruppi di rullini in una posizione predefinita dove si esegue l’assemblaggio del gruppo di rullini con l’involucro esterno e l’elemento centrale del sistema meccanico.
Pertanto, una volta che i rullini siano stati caricati sui mezzi di posizionamento, si può agire sui mezzi di movimentazione in modo da inserire i rullini simultaneamente nel sistema meccanico. La presente invenzione permette pertanto di realizzare un sistema meccanico con parti in moto rotatorio relativo senza far uso di cuscinetti. Inoltre, la presente invenzione permette di automatizzare, velocizzare ed economizzare le operazioni di assemblaggio di un tale sistema meccanico.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione della presente invenzione, i mezzi di centraggio comprendono un corpo centrale sostanzialmente cilindrico alloggiato in una sede di sezione circolare definita da un corpo esterno, essendo l’asse longitudinale del corpo centrale coincidente con l’ asse longitudinale della sede nel corpo esterno ed avendo la sezione del corpo centrale diametro inferiore al diametro della sezione della sede del corpo esterno. In tal modo la superficie esterna del corpo centrale rivolta verso la sede e la superficie interna del corpo esterno rivolta verso la sede definiscono una cavità avente come sezione una corona circolare.
Il raggio della sezione della sede nel corpo esterno in cui il corpo centrale à ̈ alloggiato e il raggio della sezione del corpo centrale si possono scegliere in modo che la differenza fra il primo e il secondo sia uguale o leggermente superiore al diametro dei rullini. In tal modo i rullini, alloggiati nella cavità fra il corpo centrale e la superficie interna del corpo esterno dei mezzi di centraggio, sono vincolati ad avere asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale comune del corpo centrale e della sede in cui esso à ̈ alloggiato.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione, il corpo centrale e il corpo esterno dei mezzi di centraggio sono in moto rotatorio relativo attorno all’asse longitudinale comune del corpo centrale e della sede nel corpo esterno in cui il corpo centrale à ̈ alloggiato.
Ciò permette di favorire e velocizzare le operazioni di inserimento dei rullini nei mezzi di centraggio.
Secondo una ulteriore forma di realizzazione, il dispositivo comprende un sistema di introduzione dei rullini nei mezzi di centraggio. Il sistema di introduzione comprende un braccio estensibile lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare alla direzione di allineamento dei rullini alloggiati nei mezzi di centraggio. Il sistema di introduzione comprende altresì una testa di introduzione, solidalmente connessa al braccio estensibile, atta ad introdurre ciascun rullino nella cavità definita dal corpo centrale e dal corpo esterno dei mezzi di centraggio.
I mezzi di introduzione permettono di introdurre uno ad uno i rullini nella cavità avente sezione circolare dei mezzi di centraggio.
BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi della presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente delle forme di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno. Nelle tavole di disegno parti identiche e/o simili e/o corrispondenti sono identificate dagli stessi numeri o lettere di riferimento. In particolare, nelle figure:
La figura 1 (a) rappresenta una sezione trasversale di una forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione.
La figura 1 (b) rappresenta una vista ingrandita del dispositivo mostrato in figura 1 (a).
La figura 2 rappresenta una sezione trasversale di una seconda forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione.
Le figura 3(a)-3(e) rappresentano una vista dall’ alto del dispositivo secondo la presente invenzione durante fasi successive del processo di introduzione di un gruppo di rullini nella cavità dei mezzi di centraggio.
La figura 4 rappresenta il dispositivo secondo la seconda forma di realizzazione mostra in figura 2, dopo l’introduzione nei mezzi di centraggio di due gruppi di rullini separati da un elemento spaziatore.
Le figure 5(a)-5(c) mostrano particolari del dispositivo secondo la seconda forma di realizzazione durante l’inserimento degli elementi spaziatori tra due gruppi di rullini
Le figura 6(a)-6(f) rappresentano una vista in sezione trasversale del dispositivo secondo la prima forma di realizzazione della presente invenzione durante fasi successive dell’assemblaggio di un sistema meccanico comprendenti parti che possono ruotare l’una rispetto all’altra.
Le figura 7(a)-7(f) rappresentano una vista in sezione trasversale del dispositivo secondo la seconda forma di realizzazione della presente invenzione durante fasi successive dell’assemblaggio di un ulteriore sistema meccanico comprendente parti che possono ruotare l’una rispetto all’altra.
La figura 8 rappresenta una vista ingrandita della figura 7(e). La figura 9 rappresenta una vista dall’alto dei mezzi di introduzione dei rullini, che evidenzia il sistema di controllo di introduzione dei rullini nella cavità dei mezzi di centraggio.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Sebbene nel seguito verranno descritte le forme di realizzazione della presente invenzione rappresentate nelle tavole di disegno, va precisato che la presente invenzione non à ̈ limitata a tali forme particolari di realizzazione; al contrario, le forme particolari di realizzazione di seguito descritte chiariscono diversi aspetti della presente invenzione, lo scopo e la portata della quale sono definiti dalle rivendicazioni.
Si specifica che i termini “orizzontale†e “verticale†indicano sempre, rispettivamente, una direzione sostanzialmente parallela e perpendicolare ad un convenzionale piano del suolo.
I termini “sopra†e “sotto†sono poi sempre riferiti alla direzione di un asse verticale orientato. Tale asse verticale orientato viene indicato nella descrizione e nelle tavole di disegno allegate come asse z. Così, per esempio, quando ci si riferisce ad un punto A posto “al di sopra†(“al di sotto†) del punto B, si intende esprimere il concetto che il segmento dell’asse z delimitato dalla proiezione del punto B sull’asse z e dalla proiezione del punto A sull’asse z e orientato nel senso che va dalla proiezione di B alla proiezione di A, à ̈ orientato nel verso positivo (negativo) dell’asse z. Analogamente, con le espressioni “verso l’alto†(“verso il basso†) si indica una direzione parallela all’asse z e orientata nel verso positivo (negativo) dell’asse z.
Il dispositivo secondo la presente invenzione si propone di automatizzare la procedura di assemblaggio dei sistemi meccanici 10 del tipo mostrato per esempio nelle figure 6(f) e 7(f). Il sistema 10 comprende un involucro esterno 20 comprendente una sede o foro passante 22, un elemento centrale 30 avente almeno una porzione 32 alloggiata nella sede 22 dell’involucro esterno 20 e uno o più gruppi (40a, 40b) di rullini 40 disposti tra la porzione 32 dell’elemento centrale 30 alloggiata nella sede 22 dell’involucro esterno 20 e la superficie interna dell’involucro esterno 20 rivolta verso la sede 22 dell’involucro esterno. Opzionalmente, elementi di sicurezza 50 possono essere interposti tra due gruppi adiacenti di rullini 40. Alternativamente, la sede 22 nell’involucro esterno può essere un foro cieco.
La sede 22 dell’involucro esterno 20 ha sezione circolare, così come la sezione della porzione 32 dell’elemento centrale 30 alloggiata nella sede 22. Gli assi longitudinali della sede 22 nell’involucro esterno 20 e della porzione 32 dell’elemento centrale 30 alloggiata nella sede 22 sono sostanzialmente coincidenti. Questo asse longitudinale comune verrà nel seguito indicato come asse longitudinale del sistema meccanico 10.
L’elemento centrale 30 può comprendere un elemento di copertura 34 e una porzione alloggiata nella sede 22 dell’involucro esterno 20, come mostrato in figura 6(f). Alternativamente, l’elemento centrale 30 può essere un elemento sostanzialmente cilindrico come un perno o un finto perno, come mostrato nelle figure 7(f) e 8.
I rullini 40 sono alloggiati nello spazio compreso fra la superficie interna dell’involucro esterno 20 che definisce la sede 22 di alloggiamento e la superficie esterna rivolta verso la sede 22 della porzione 32 di elemento centrale 30 alloggiata nella sede 22. I rullini 40 alloggiati in questo spazio fra l’involucro esterno 20 e la porzione 32 di elemento centrale 30 inserita nella sede 22 nell’involucro esterno hanno asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale della sede 22 e della porzione 32 di elemento centrale 30 in essa alloggiata, cioà ̈ all’asse del sistema meccanico 10.
I rullini 40 hanno forma sostanzialmente cilindrica ed il loro diametro à ̈ scelto in modo tale che, a sistema meccanico 10 assemblato e ultimato, la superficie esterna dei rullini 40 sia a contatto sia con la superficie esterna della porzione 32 di elemento centrale 30 alloggiata nella sede 22 perno 30, che con la superficie interna dell’involucro esterno 20 rivolta verso la sede 22.
L’involucro esterno 20 e l’elemento centrale 30 sono liberi di ruotare l’uno rispetto all’altro attorno all’asse longitudinale della sede 22 della porzione 32 dell’elemento centrale alloggiata nella sede 22, o asse del sistema 10. Durante il moto rotatorio relativo dell’elemento centrale 30 rispetto all’involucro esterno 20, i rullini 40 sono liberi di ruotare attorno al proprio asse longitudinale, diminuendo in tal modo l’attrito tra le parti in movimento.
L’involucro esterno 20 del sistema meccanico 10 può essere rappresentato, per esempio, da un corpo cilindrico, una ruota liscia, una ruota dentata, una puleggia o altri componenti meccanici analoghi correntemente impiegati negli apparati meccanici e noti alla persona del mestiere. L’elemento centrale 30 del sistema meccanico 10 può comprendere una porzione 32 alloggiata nella sede 22 definita dall’involucro esterno 20 e un elemento di copertura 34 posto al di sopra dell’involucro esterno 20 e a contatto con il bordo superiore dell’involucro esterno 20, come mostrato per esempio nella figura 3(f). In alternativa, l’elemento centrale 30 può essere rappresentato da un perno o albero, parzialmente o totalmente alloggiato nella sede 22 dell’involucro esterno 20, come mostrato per esempio nella figura 4(f). Il sistema meccanico 10 può poi prevedere, al posto dei rullini 40, altri tipi di corpi tondeggianti quali, per esempio, sfere, rulli cilindrici, rulli conici, rulli sferici, ecc.
Come appare dalle figure 1 (a) e 1 (b), il dispositivo 1000 secondo la forma di realizzazione della presente invenzione in essa rappresentata comprende mezzi di centraggio 200 dei rullini 40. Tali mezzi di centraggio 200 comprendono un corpo centrale 210, di forma sostanzialmente cilindrica, alloggiato in una sede 234 definita da un corpo esterno 230. La sede 234 ha sezione circolare. L’asse longitudinale R del corpo centrale 210 coincide con l’asse longitudinale della sede 234 in cui il corpo centrale 210 à ̈ alloggiato. Nella forma di realizzazione mostrata nelle figure 1 (a) e 1 (b), l’asse longitudinale R à ̈ sostanzialmente verticale.
Il raggio della sezione della sede 234 definita dal corpo esterno 230 e il raggio della sezione del corpo centrale 210 sono scelti in modo tale che la differenza fra il primo e il secondo sia uguale o leggermente superiore al diametro della sezione dei rullini 40. In tal modo, la superficie laterale 211 del corpo centrale 210 rivolta verso la sede 234 e la superficie interna 231 del corpo centrale 210 che delimita la sede 234 definiscono una cavità 232 la cui sezione à ̈ una corona circolare. L’asse longitudinale della cavità 232 à ̈ necessariamente coincidente con l’asse longitudinale R del corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200 e con l’asse longitudinale della sede 234 definita dal corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio.
Tale cavità 232 à ̈ atta a ricevere i rullini 40. A causa della larghezza e della disposizione della cavità 232, un rullino 40 in essa alloggiato assume una posizione in cui l’asse longitudinale del rullino 40 à ̈ parallelo all’asse longitudinale R comune del corpo centrale 210 e della cavità 232. Inoltre, data la scelta dei diametri delle sezioni del corpo centrale 210 e della sede 234 nel corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 200, i rullini 40 introdotti nella cavità 232 vengono a contatto sia con la superficie laterale del corpo interno 210 rivolta verso la cavità 232, che con la superficie interna del corpo esterno 230 rivolta ancora verso la cavità 232.
I rullini 40 vengono introdotti nella cavità 232 attraverso un’apertura 236 formata in corrispondenza delle estremità superiori 213, 233 del corpo centrale 210 e del corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 200.
II corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200 e la sede 234 in cui esso à ̈ alloggiato hanno lunghezza (dimensione lungo l’asse longitudinale R) superiore alla lunghezza dei rullini 40. In tal modo, come mostrato in figura 1 (b), più gruppi 40a, 40b, 40c, 40d di rullini 40 possono essere sovrapposti o impilati a diversi livelli lungo l’asse R all’interno della cavità 232. Un gruppo di rullini ad un certo punto, o livello, P lungo l’asse R à ̈ individuato da tutti i rullini 40 intersecati da un piano perpendicolare all’ asse R che interseca l’asse R nel punto P. Inoltre, i rullini 40 appartenenti ad uno stesso gruppo sono disposti in modo da circondare completamente il corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200.
Vantaggiosamente, il corpo esterno 230 può avere simmetria cilindrica, con asse coincidente con l’asse R. In tal modo, il sistema composto dal corpo centrale 210, dal corpo esterno 230 e dalla cavità 232 da essi definita ha simmetria cilindrica rispetto all’asse R.
Il corpo esterno 230 e il corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200 possono ruotare l’uno rispetto all’altro attorno all’ asse longitudinale R del corpo centrale e della cavità 232. Nella forma di realizzazione mostrata, per esempio, nelle figure 1 (a), 1 (b) e 3(a)-3(e) il corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio ruota attorno al corpo centrale 210, che rimane fisso. La rotazione del corpo esterno 230 può avvenire sia in senso orario che antiorario. Alternativamente, il corpo centrale 210 può rotare, in senso orario o antiorario, attorno all’ asse R mentre il corpo esterno 230 rimane fermo. Alternativamente, sia il corpo esterno 230 che il corpo interno 210 dei mezzi di centraggio 200 possono ruotare attorno all’asse R. La velocità di rotazione del corpo esterno 230 rispetto al corpo centrale 210 può essere variata. Il moto rotatorio del corpo esterno 230 rispetto al corpo centrale 210 può essere indotto da un attuatore 240 quale un motore elettrico, idraulico o simili.
Ancora con riferimento alle figure 1 (a) e 1 (b), il dispositivo 1000 comprende inoltre mezzi di movimentazione 300 comprendenti un corpo cilindrico cavo 310 il cui asse longitudinale coincide con l’asse longitudinale R del corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio. La sezione trasversale del corpo cilindrico 310 à ̈ tale per cui sia il diametro esterno che il diametro interno sono intermedi tra il diametro della sezione del corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio e il diametro della sezione della cavità 234 in cui il corpo centrale 210 à ̈ alloggiato.
Il corpo cilindrico 310 può scorrere o traslare lungo l’asse R tra la superficie esterna 211 del corpo centrale 210 e la superficie interna 231 del corpo esterno 230. Il corpo cilindrico cavo può venire traslato manualmente o essere comandato da un attuatore comprendente un motore elettrico, idraulico o simili. Secondo la forma di realizzazione mostrata nelle figure 1 (a) e 1 (b) il corpo cilindrico 310 viene movimentato da un attuatore 320. Inoltre, i mezzi di movimentazione 300 comprendono anche un sistema 330 di controllo della posizione e della movimentazione del corpo cilindrico 310.
Il corpo cilindrico 310 definisce, in corrispondenza della sua estremità più vicina all’apertura 236, una superficie di battuta 312 sostanzialmente trasversale all’asse longitudinale del corpo cilindrico stesso. Tale superficie di battuta 312, avente forma di corona circolare, viene a battuta con una estremità di ciascun rullino 40 appartenente al gruppo 40d di rullini 40 più vicino al corpo cilindrico 310. La traslazione lungo l’asse R del corpo cilindrico cavo à ̈ tale che la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310 può arrivare al livello dell’apertura 236 fra l’estremità 213 del corpo centrale 210 e l’estremità 233 del corpo esterno 230.
Come mostrato nelle figure 1 (a) e 1 (b), il dispositivo 1000 secondo la presente invenzione comprende ancora un mezzi di introduzione 400 dei rullini 40 nei mezzi di centraggio 200. I mezzi di introduzione 400 comprendono un braccio 440 che può traslare lungo una direzione A sostanzialmente perpendicolare alla direzione dell’asse longitudinale R della cavità 232 e del corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200. Nella forma di realizzazione mostrata nella figura 1 , l’asse A à ̈ sostanzialmente orizzontale. I mezzi di introduzione 400 comprendono anche una testa 420, solidalmente connessa al braccio 440. La testa 410 comprende un condotto 422 di introduzione dei rullini 40 comprendente un’entrata 424 e un’uscita 426. I rullini 40 all’interno del condotto 422 sono allineati lungo lo stesso asse. Tale asse à ̈ parallelo all’ asse longitudinale R della cavità 232 e del corpo centrale 210. I rullini 40 entrano nel condotto 422 attraverso l’ingresso 424 e attraversano il condotto 422 fino all’uscita 426 spinti dall’ azione della forza di gravità. La testa 410 di introduzione può comprendere mezzi atti a rilevare l’ingresso di ciascun rullino 40 nel condotto 422 tramite l’ingresso 424 e l’uscita di ciascun rullino 40 dal condotto 422 tramite l’uscita 426. Tali mezzi possono poi anche determinare il numero di rullini 40 presenti nel condotto 422 in un dato istante.
Le figura 1 (a) e 1 (b) mostrano i mezzi di introduzione 400 nella posizione in cui la testa 420 à ̈ atta ad introdurre un rullino 40 alla volta nella cavità 232 definita dal corpo interno 210 e dal corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 200. In tale posizione il braccio 440 trasla la testa 420 lungo l’asse A in una posizione tale per cui l’uscita 426 del condotto 422 sia in corrispondenza con l’apertura 236 comunicante con la cavità 232.
I rullini 40 possono essere immessi nel condotto 422 dei mezzi di introduzione 400 per mezzo di opportuni mezzi di alimentazione 600. I mezzi di alimentazione 600, come mostrato in figura 1 , comprendono un condotto 632 la cui uscita 636 à ̈ in corrispondenza dell’ingresso 424 del condotto 422 dei mezzi di introduzione 400. I rullini 40 lungo il condotto 632 sono allineati in fila indiana, cioà ̈ uno dietro l’altro.
I rullini 40 possono essere inseriti uno per uno in successione all’interno del condotto 632 per mezzo di un opportuno sistema di allineamento non mostrato nelle figure. Il dispositivo di allineamento comprende un serbatoio sul cui fondo convesso vengono disposti i rullini in ordine sparso o casuale. Il dispositivo di allineamento comprende anche una spirale che sporge dalla parete interna del serbatoio. La spirale comprende una prima estremità posta sul fondo del serbatoio e una seconda estremità posta in corrispondenza del bordo superiore del serbatoio. La spirale ha larghezza leggermente superiore al diametro della sezione dei rullini. Durante le operazioni di assemblaggio, il serbatoio viene fatto vibrare in modo che i rullini si dispongono lungo la spirale in fila indiana e cioà ̈ uno dietro l’altro. Grazie alla vibrazione, i rullini si muovono lungo la spirale in modo che ciascun rullino raggiunge l’estremità della spirale sul bordo del serbatoio. Tale estremità della spirale si trova in corrispondenza dell’ingresso del condotto 632 dei mezzi di alimentazione 600. In tal modo, un rullino 40 alla volta può essere introdotto nel condotto 632.
Come mostrato nelle figure 1 (a) e 1 (b), il dispositivo 1000 secondo la forma di realizzazione in esse rappresentata comprende inoltre mezzi di pressatura 700 posti al di sopra dei mezzi di centraggio 200. I mezzi di pressatura 700 comprendono un elemento di battuta 710 atto a venire a battuta con il bordo dell’involucro esterno 20 e/o con il bordo dell’elemento centrale 30 rivolti verso i mezzi di pressatura 700. Come verrà descritto più in dettaglio nel seguito, durante la fase di assemblaggio del sistema meccanico 10 i mezzi di pressatura 700 sono atti ad esercitare una reazione ad una forza che tenderebbe a spostare l’involucro esterno 20 e/o l’elemento centrale in una direzione sostanzialmente parallela all’asse R e nel verso che va dai mezzi di centraggio 200 ai mezzi di pressatura 700.
Secondo una seconda forma di realizzazione del dispositivo 1000 secondo la presente invenzione mostrata nella figura 2, il corpo di battuta 710 dei mezzi di pressatura 700 comprende un pressore centrale 713, un pressore interno 711 e un pressore esterno 712. Il pressore interno 711 Ã ̈ posto tra il pressore centrale 713 e il pressore esterno 712.
Il pressore centrale 713 é atto ad esercitare una forza direttamente sull’elemento centrale 30 in fase di assemblaggio, quando l’elemento centrale à ̈ inserito nel foro passante 22 dell’involucro esterno 20, come mostrato in figura 7(e).
Il pressore interno 711 à ̈ atto, tramite la propria estremità 71 la sia a centrare l’elemento centrale 30 all’interno del foro passante 22 dell’involucro esterno 20 (figura 7(e)), sia ad inserire nella cavità 232 opportuni mezzi di sicurezza 50 fino ad una posizione predefinita lungo l’asse R (figura 5(b)). Nel seguito si descriveranno più dettagliatamente le caratteristiche dei mezzi di sicurezza 50 e si descriverà il processo di introduzione dei mezzi di sicurezza nella cavità Il pressore esterno 712 à ̈ atto, in fase di assemblaggio del sistema 10, ad esercitare una forza sull’involucro esterno 20 quando questo à ̈ posto in prossimità dei mezzi di centraggio 200 in modo che il foro passante 22 dell’involucro esterno si trovi in corrispondenza dell’apertura 236 comunicante con la cavità 232 dei primi mezzi di centraggio 200. Questa forza può essere esercitata per esempio tramite l’estremità di battuta 712a del pressore esterno 712.
La figura 2 mostra che i pressori possono essere movimentati ad tramite mezzi di attuazione 730, ad esempio tramite mezzi di attuazione pneumatici. I mezzi di attuazione 730 possono operare sui vari pressori tramite un braccio 740.
La figura 2 mostra anche che, secondo la forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione, i mezzi di pressatura 700 comprendono anche mezzi di misura 720. I mezzi di misura 720 sono atti a misurare la differenza in uno o più parametri predefiniti relativi ai mezzi di pressatura 700. Ad esempio, i mezzi di misura 720 possono essere atti a misurare la differenza in uno o più parametri predefiniti relativi al pressore interno 711 e al pressore esterno 712. Ad esempio, i mezzi di misura 720 possono essere atti a determinare la differenza delle posizioni del pressore interno 711 e del pressore esterno 712, ad esempio misurando a quale altezza i due pressori si trovano o misurando la differenza di altezza tra i due pressori.
Il funzionamento del dispositivo 1000 avviene nel modo descritto nel seguito ed à ̈ lo stesso, fatte salve le differenze indicate nel seguito, nel caso di entrambe le forme di realizzazione mostrate nelle figure 1 (a) e 2, rispettivamente. Innanzitutto, si introducono uno o più gruppi di rullini 40 impilati nella cavità 232. Mezzi di sicurezza possono anche essere introdotti in modo da fare da spaziatore tra due gruppi successivi di rullini 40 introdotti nella cavità 232.
L’assemblaggio del sistema meccanico 10 comincia con l’introduzione di un gruppo di rullini 40 nei mezzi di centraggio 200. Le figure 3(a)-3(e) mostrano le varie fasi dell’inserimento di un gruppo di rullini 40 nei mezzi di centraggio 200.
L’inserimento del primo gruppo 40d di rullini 40 nei mezzi di centraggio 200 avviene come segue.
Durante la procedura di introduzione dei rullini 40 nei mezzi di centraggio 200, il corpo centrale 210 e il corpo esterno 230 sono in moto rotatorio relativo attorno all’asse R. Nella forma preferita di realizzazione mostrata nelle figure 3(a)-3(e) il corpo centrale 230 ruota in verso antiorario rispetto al corpo centrale 210, che invece à ̈ fisso. Alternativamente, il corpo esterno 230 può ruotare in verso orario, oppure può ruotare il perno centrale 210.
Dalla posizione di riposo mostrata nella figura 3(a), la testa 420 dei mezzi di introduzione 400 viene traslata per mezzo del braccio 440 lungo l’asse A, in modo che l’asse del condotto 422 si trovi in corrispondenza dell’apertura 236 comunicante con la cavità 232, come mostrato in figura 3(b). Quando la testa 420 di introduzione si trova in questa posizione, un primo rullino 40’ si può introdurre nella cavità 232 fra il corpo centrale 210 e il corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 200. Un sistema di rilevamento compreso per esempio nella testa 420 può rilevare il numero di rullini 40 introdotti nella cavità 232, come descritto più diffusamente nel seguito con riferimento alla figura 9.
Essendo l’asse longitudinale R del corpo centrale 210 e della cavità 232 sostanzialmente verticale, il primo rullino 40’ introdotto nella cavità 232 scende lungo di essa fino a quando la sua estremità più lontana dall’apertura 236 non raggiunge la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico cavo 310 dei mezzi di movimentazione 300.
A causa della rotazione relativa fra il corpo centrale 210 e il corpo esterno 230, il rullino 40’ appena introdotto nella cavità viene spinto a rotolare all’interno della cavità 232 dall’attrito con la superficie interna 231 del corpo esterno 230 e con la superficie esterna 211 del corpo centrale 210. L’asse longitudinale del rullino 40’ compie pertanto un moto circolare attorno all’asse R all’interno della cavità 232. Nel caso mostrato nelle figure 3(a)-3(e) tale moto rotatorio à ̈ in direzione antioraria. In tal modo, immediatamente al di sotto dell’uscita 426 del condotto 422 dei mezzi di introduzione 400 si crea uno spazio vuoto all’interno della cavità 232 che il rullino 40†successivo al primo nel condotto 422 può occupare.
Così, un secondo rullino 40†viene introdotto nella cavità 232 dal condotto 422. Come mostrato in figura 3(c), in modo analogo al primo rullino 40’ , il secondo rullino 40†introdotto nella cavità 232 scende verso l’estremità della cavità 232 più lontana dall’apertura 236 fino a raggiungere la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310. Nello stesso tempo l’asse longitudinale del secondo rullino 40†inserito nella cavità 232 compie un moto rotatorio attorno all’ asse R. In tal modo, il terzo rullino 40†’ , dopo essere fuoriuscito dal condotto 422 attraverso l’uscita 426, può venire introdotto nella cavità 232. Tale procedimento viene ripetuto per tutti i rullini 40 successivi.
La figura 3(d) mostra i mezzi di centraggio 200 in una fase in cui un gruppo di rullini 40 sia stato parzialmente inserito. Il processo di inserimento di un gruppo di rullini 40 termina quando tutti i rullini 40 nello stesso gruppo siano adiacenti l’uno all’altro, così che non si possa creare uno spazio tra due rullini 40 alloggiati nella cavità 232, in cui un terzo rullino 40 proveniente dal condotto 422 possa essere inserito. Tale situazione à ̈ mostrata in figura 3(e).
Una volta completato l’inserimento di un livello di rullini 40, se non si desidera introdurre altri rullini 40 su altri livelli sovrapposti al primo, si può ritirare la testa 420 di introduzione tramite il braccio 440 in modo da farla traslare nel verso indicato dalla freccia B nella figura 2(e).
Alternativamente, come mostrato nella figura 1 (b), si può introdurre un secondo gruppo 40c di rullini 40 sovrapposto al primo gruppo 40d di rullini 40. Il secondo gruppo 40c di rullini 40 viene introdotto nella cavità 232 in modo analogo al primo gruppo 40d. La differenza rispetto all’introduzione del primo gruppo 40d à ̈ che i rullini 40 del secondo gruppo 40c, una volta introdotti nella cavità 232, vengono a battuta con i rullini 40 del primo gruppo 40d. In particolare, l’estremità più lontana all’apertura 236 di ciascun rullino 40 appartenente al secondo gruppo 40c viene a battuta con l’estremità più vicina all’apertura 236 di almeno un rullino 40 appartenente al primo gruppo 40d introdotto precendemente.
Una volta completata l’introduzione del secondo gruppo 40c di rullini 40 si può inserire il terzo gruppo 40b e così via per gli altri gruppi. La figura 1 (b) rappresenta il caso in cui quattro livelli 40a, 40b, 40c e 40d di rullini 40 siano stati introdotti successivamente nella cavità 232.
La disposizione dei rullini 40 su ciascun livello all’interno dei mezzi di centraggio à ̈ tale che la posizione reciproca dei rullini 40 appartenenti a ciascun gruppo à ̈ la stessa posizione reciproca che i rullini 40 assumono all’interno del sistema meccanico 10, ad assemblaggio ultimato. I rullini 40 appartenenti ad uno stesso gruppo sono disposti alla stessa altezza o allo stesso livello lungo l’asse R. Inoltre, i mezzi di centraggio 200 sono realizzati in modo tale che ciascun rullino 40 nella cavità 232 ha, a meno di rotazioni attorno all’ asse R, asse longitudinale coincidente con l’asse longitudinale dello stesso rullino 40 nella posizione finale assunta all’interno di un sistema meccanico 10 assemblato, se il sistema meccanico 10 ha asse longitudinale coincidente con l’asse R.
Prima dell’inizio dell’introduzione dei rullini 40 nella cavità 232 dei mezzi di centraggio 200, il corpo cilindrico cavo 310 dei mezzi di movimentazione 300 può essere traslato fino ad un’altezza lungo l’ asse R per cui la distanza tra la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310 e il piano su cui giace l’apertura 236 sia maggiore o uguale alla lunghezza dei rullini 40 moltiplicata per il numero n di gruppi di rullini 40 che si vogliono introdurre. In tal modo, la cavità 232 ha lunghezza sufficiente ad alloggiare gli n gruppi di rullini 40 impilati l’uno sopra l’altro che si vogliono introdurre nella cavità 232.
In alternativa e preferibilmente, si può seguire la procedura seguente durante l’operazione di introduzione dei vari gruppi di rullini 40 nella cavità 232.
Si fa ora di nuovo riferimento alla figura 1 (b). Precedentemente all’introduzione del primo gruppo di rullini 40d, il corpo cilindrico 310 si trasla lungo l’asse R in modo che la distanza tra la sua superficie di battuta 312 e il piano dell’apertura 236 sia uguale o di poco superiore all’ altezza media dei rullini 40. Si procede quindi all’introduzione del primo gruppo 40d di rullini 40 come descritto precedentemente. Una volta completata l’introduzione del primo gruppo 40d di rullini 40, si trasla il corpo cilindrico 310 verso il basso di una distanza pari alla lunghezza media dei rullini 40. In tal modo, la distanza tra la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310 e il piano dell’apertura 236 à ̈ uguale o di poco superiore al doppio della lunghezza media dei rullini 40.
II primo gruppo 40d di rullini 40 già inserito nella cavità 232 segue il moto traslatorio verso il basso del corpo cilindrico 310, essendo ciascun rullino 40 spinto dalla forza di gravità. Una volta che si sia arrestato il moto traslatorio del corpo cilindrico 310, si arresta anche il moto del primo gruppo 40d di rullini 40 che vengono a battuta con la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310.
A questo punto, si può introdurre il secondo gruppo 40c di rullini 40 in modo analogo a quanto fatto per il primo gruppo 40d.
Terminata l’introduzione del secondo gruppo 40c il corpo cilindrico 310 si trasla di nuovo verso il basso di una distanza pari alla lunghezza media dei rullini 40. In tal modo, la distanza tra la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310 e il piano dell’apertura 236 à ̈ uguale o di poco superiore al triplo della lunghezza media dei rullini 40.
Il primo e il secondo gruppo 40d, 40c di rullini 40 vengono traslati della stessa distanza spinti dalla forza di gravità, analogamente al caso precedente. Una volta che il primo gruppo 40d di rullini 40 sia a battuta con la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico e che il secondo gruppo 40c di rullini 40 sia a battuta con il primo gruppo 40d, si può introdurre il terzo gruppo 40b di rullini 40. Il procedimento prosegue in modo analogo per i gruppi di rullini da introdurre successivamente.
Un altro procedimento di inserimento consiste nell’introdurre, alternativamente, gruppi di rullini 40 e elementi di sicurezza 50 interposti tra due gruppi adiacenti di rullini 40. Per questo tipo di introduzione si può utilizzare preferibilmente la forma di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione mostrata in figura 2. Alternativamente, si può usare la forma di realizzazione mostrata nelle figura 1 (a) e 1 (b).
La figura 4 illustra il caso in cui nella cavità 232 siano stati introdotti due gruppi di rullini 40d e 40c e una serie di mezzi di sicurezza 50 fra il primo e il secondo gruppo di rullini. I mezzi di sicurezza 50 sono tali per cui, una volta che il sistema meccanico 10 sia stato assemblato, la porzione 32 deirelemento centrale 30 alloggiata nel foro passante 22 dell’involucro esterno 20 non possa traslare lungo l’asse del foro passante 22 e, quindi fuoriuscire da esso.
Esempi di tali mezzi di sicurezza sono gli anelli seger o anelli di arresto. Ad esempio, ancora con riferimento alla figura 4, i mezzi di sicurezza 50 possono comprendere una prima ralla, un anello seger e una seconda ralla, in cui l’anello seger à ̈ interposto tra la prima ralla e la seconda ralla. La prima ralla à ̈ quindi interposta tra il gruppo di rullini 40 posti sul livello 40d e l’anello seger, mentre la seconda ralla à ̈ interposta tra l’anello seger e il gruppo di rullini 40 posti sul livello 40c.
Al fine di ottenere nei mezzi di centraggio 200 la configurazione di rullini 40 e mezzi di sicurezza 50 mostrata nella figura 4, si procede come segue.
Il primo gruppo 40d di rullini 40 viene introdotto nella cavità 232 nel modo precedentemente descritto.
Mezzi di guida 800, mostrati in sezione nella figura 5(a) e aventi sostanzialmente simmetria cilindrica vengono poi posti in corrispondenza dell’apertura 236 comunicante con la cavità 232. I mezzi di guida 800 sono collocati in modo che l’asse di simmetria cilindrica dei mezzi di guida coincida con l’asse longitudinale R del corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200. In questo modo, l’elemento centrale 210 e la cavità 232 risultano centrati rispetto ai mezzi di guida 800. I mezzi di guida 800 fungono quindi da guida per centrare gli elementi di sicurezza 50, rispetto alla cavità 232 definita dal corpo centrale 210 e dal corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio.
I mezzi di guida 800 permettono quindi l’inserimento di mezzi di sicurezza 50, ad esempio un anello seger e/o una o più ralle, centrati tra il corpo interno 210 e il corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio, in modo da poter inserire i mezzi di sicurezza 50 tra gruppi di rullini 40 posti attorno al corpo centrale 210 a diversi livelli lungo l’asse longitudinale R del corpo centrale 210.
I mezzi di guida 800 possono avere ad esempio una forma sostanzialmente conica cava. La superficie esterna dei mezzi di guida può essere tronco-conica. I mezzi di guida possono poi comprendere una cavità interna passante (foro passante) in modo da guidare i mezzi di sicurezza 50 verso la cavità 232 e da centrarli rispetto ad essa. La cavità interna dei mezzi di guida può vantaggiosamente avere una forma troncoconica con la base maggiore corrispondente all’apertura attraverso la quale vengono inseriti i mezzi di sicurezza 50 e la base minore rivolta verso l’apertura 236 della cavità 232 in modo da guidare i mezzi di sicurezza 50 efficacemente verso la cavità 232.
La figura 5(a) mostra l’inserimento di elementi di sicurezza 50. L’inserimento può essere fatto manualmente oppure automaticamente in maniera meccanica, ad esempio per mezzo di un braccio meccanico in grado di trasportare i mezzi di sicurezza 50 fino in corrispondenza dell’ingresso dei mezzi di guida 800 e da lasciarli cadere nei mezzi di guida 800 in modo che risultino centrati rispetto al corpo centrale 210. I mezzi di sicurezza 50 possono circondare il corpo centrale 210 ed essere concentrici con lo stesso. Il centro dei mezzi di sicurezza 50 può quindi giacere sull’asse di simmetria longitudinale R del corpo centrale 210. I mezzi di sicurezza 50 possono comprendere una prima ralla, un anello seger e una seconda ralla. Altre combinazioni e configurazioni di mezzi di sicurezza sono possibili.
La figura 5(b) mostra che i mezzi di pressatura 700, secondo la forma di realizzazione mostrata in figura 2, sono ulteriormente atti ad esercitare una forza sui mezzi di sicurezza 50 inseriti nella cavità 232 dei mezzi di centraggio 200, in modo da forzare i mezzi di sicurezza 50 in una posizione prestabilita lungo l’asse longitudinale R della cavità 232 e del corpo centrale 210. La figura 5(b) mostra infatti che i mezzi di pressatura 700 vengono abbassati in modo da spingere i mezzi di sicurezza 50 fino ad una posizione posta al di sopra del primo gruppo di rullini 40d e posta al di sotto del livello dell’asse R della cavità 232 a cui sarà posto il secondo gruppo di rullini 40c.
In particolare, come mostrato in figura 5(b), la superficie di battuta del pressore esterno 712 viene a battuta con la superficie dei mezzi di guida rivolta verso l’alto. La superficie di battuta del pressore interno 711 viene poi a battuta con i mezzi di sicurezza 50 ed esercitando una pressione verso il basso, li spinge nel foro dei mezzi di guida fino a venire a battuta con il primo gruppo 40d di rullini 40 e, da qui, all’interno della cavità 232. I mezzi di sicurezza 50 e il gruppo 40d vengono quindi spinti simultaneamente verso il basso dal pressore interno 711 , fino a quando una certa altezza lungo l’asse R non sia stata raggiunta. Questa altezza può per esempio essere tale per cui la distanza tra la ralla dei mezzi di sicurezza rivolta verso l’ apertura 236 comunicante con la cavità 232 e l’apertura 236 sia circa uguale alla lunghezza media dei rullini 40. Durante il moto di traslazione verso il basso del gruppo dei rullini 40d e dei mezzi di sicurezza 50, il corpo cilindrico 310 può traslare congiuntamente, così da accompagnare il moto dei rullini 40 e dei mezzi di sicurezza 50.
Una serie di mezzi di sicurezza 50 viene quindi introdotta nella cavità 232 grazie all’aiuto dei mezzi di guida 800 e dei mezzi di pressatura 700 secondo la forma di realizzazione mostrata nella figura 2. I mezzi di sicurezza 50 introdotti nella cavità 232 comprendono, come detto sopra, una prima ralla, un anello seger e una seconda ralla, in cui l’anello seger à ̈ interposto tra la prima ralla e la seconda ralla. Quando i mezzi di sicurezza 50 sono stati introdotti nella cavità 232, la prima ralla à ̈ quindi interposta tra il gruppo di rullini 40 posti sul livello 40d e l’anello seger, mentre la seconda ralla, rivolta verso l’apertura 236 à ̈ libera.
In questa configurazione, un secondo gruppo 40c di rullini 40 si può introdurre nella cavità, come mostrato in figura 5(c). I rullini 40 del secondo gruppo 40c verranno quindi a battuta con la ralla dei mezzi di sicurezza 50 rivolta verso l’apertura 236. Pertanto, una volta che l’introduzione del secondo gruppo di rullini 40c sia stata completata, la prima ralla dei mezzi di sicurezza 50 à ̈ interposta tra il gruppo di rullini 40 posti sul livello 40d e l’anello seger, mentre la seconda ralla à ̈ interposta tra l’ anello seger e il gruppo di rullini 40 posti sul livello 40c, come nella configurazione mostrata nelle figure 4 e 5(c).
Dopo che i rullini 40 siano stati introdotti in uno o più gruppi all’interno della cavità 232, in presenza o in assenza di mezzi di sicurezza 50 tra gruppi adiacenti di rullini 40, si può procedere con l’inserimento dei rullini 40 nel foro passante 22 dell’involucro esterno, con i rullini 40 inseriti tra la superficie dell’involucro esterno 20 rivolta verso il foro passante 22 e porzione 32 di elemento centrale 30 alloggiata nel foro passante 22. Tale procedura avviene agendo sul corpo cilindrico 310 dei mezzi di movimentazione 300 in modo da traslarlo lungo l’asse R verso l’alto, cioà ̈ nella direzione che va dal fondo della cavità 232 all’apertura 236 comunicante con la stessa cavità 232.
Si fa qui ancora riferimento alla figura 1 (b). I rullini 40 appartenenti al primo gruppo 40d introdotto nella cavità 232, avendo ciascuno un’estremità che à ̈ a battuta con la superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310, subiscono una forza esercitata dalla superficie di battuta 312 tale da farli traslare simultaneamente verso l’alto all’interno della cavità 232. Essendo il secondo gruppo 40c di rullini 40 a battuta con il primo gruppo 40d, la forza esercitata dalla superficie di battuta 312 del corpo cilindrico 310 su ciascun rullino 40 del primo gruppo 40d viene trasferita al secondo gruppo 40c di rullini. I rullini 40 del secondo gruppo 40c sono pertanto indotti a traslare all’interno della cavità 232 nella stessa direzione e della stessa lunghezza della traslazione del corpo cilindrico 310 e del primo gruppo 40d di rullini 40. Dal secondo gruppo 40c di rullini, la forza diretta verso l’alto viene trasferita ai rullini 40b del secondo gruppo e così via fino al gruppo 40a di rullini 40 più vicino all’apertura 236. Tutti i rullini nella cavità 232 vengono traslati simultaneamente e della stessa lunghezza dalla forza esercitata dal corpo cilindrico 310. Inoltre, tutti i rullini 40 all’interno della cavità 232 sono vincolati a traslare lungo il proprio asse longitudinale. Pertanto, durante il moto traslatorio dei rullini 40 nella cavità 232 dei mezzi di centraggio 200, la posizione relativa di ciascun rullino 40 rispetto a ciascun altro rullino 40 rimane invariata.
Le figure da 6(a) a 6(f) mostrano fasi successive dell’assemblaggio di un sistema meccanico 10 ottenuto facendo uso del dispositivo secondo la prima forma di realizzazione della presente invenzione illustrata nelle figure 1 (a) e 1 (b).
Nella fase dell’assemblaggio del sistema meccanico 10 mostrata in figura 6(a), il corpo cilindrico 310 viene traslato finché la superficie di battuta 312 non raggiunge un’altezza lungo l’asse R tale per cui i rullini 40 appartenente al gruppo 40a più vicino all’apertura sporgano dall’apertura 236 all’infuori rispetto alla cavità 232 per una certa porzione della loro lunghezza. La porzione di lunghezza totale rispetto a cui i rullini 40 del gruppo 40a sporgono attraverso l’apertura 236 si può scegliere in modo tale che tale porzione sia inferiore all’altezza (cioà ̈ alla dimensione lungo l’asse longitudinale del sistema meccanico 10) h indicata in figura 6(b) dell’involucro esterno 20 del sistema meccanico 10.
L’assemblaggio continua con il collocamento dell’involucro esterno 20 all’interno del dispositivo 1000, come mostrato in figura 6(b). L’involucro esterno 20 viene collocato in corrispondenza dell’apertura 236 comunicante con la cavità 232 dei mezzi di centraggio. I mezzi di centraggio 200 sono realizzati in modo tale che il diametro maggiore della sezione della cavità 232 (cioà ̈ il diametro della sede 234 definita dal corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 210) sia sostanzialmente uguale al diametro della sezione del foro passante 22 dell’involucro esterno 20. Ora, i rullini 40 appartenenti al gruppo 40a, una cui porzione sporge all’infuori della cavità 232 attraverso l’apertura 236, servono da guida durante il collocamento dell’involucro esterno in corrispondenza dell’apertura 236. Più specificamente, il corpo centrale 210 viene collocato in corrispondenza dell’apertura 236 in modo tale per cui la porzione sporgente dei rullini 40 appartenenti al gruppo 40a venga a battuta con la superficie dell’involucro esterno rivolta verso il foro passante 22. In tal modo, si ottiene anche facilmente che l’involucro esterno 20 viene posizionato in modo tale che l’asse longitudinale del foro passante 22 sia coincidente con l’asse longitudinale R della cavità 232 e del corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200.
In figura 6(c) à ̈ mostrato il passo successivo del processo di assemblaggio del sistema meccanico 10, consistente nell’introdurre l’elemento centrale 30 ponendolo al di sopra dell’involucro centrale 20 in modo che l’elemento di copertura 34 venga a battuta con il bordo superiore 24 dell’involucro esterno. L’elemento centrale 30 viene inoltre posizionato in modo che l’asse longitudinale della porzione 32 alloggiata nel foro passante 22 dell’involucro esterno 20 abbia asse longitudinale coincidente con l’asse longitudinale del foro passante 22 e, quindi, con l’asse R.
Successivamente, come mostrato in figura 6(d), si agisce sui mezzi di pressatura 700 in modo che l’elemento di battuta 710 trasli lungo la direzione e il verso indicati dalla freccia G. L’elemento di battuta 710 si fa cioà ̈ traslare in una direzione parallela all’asse R così da avvicinarsi ai mezzi di centraggio 200.
L’elemento di battuta 710 presenta una superficie rivolta verso i mezzi di centraggio 200 che viene a battuta con la superficie dell’elemento di copertura 34 dell’elemento centrale 30 rivolta verso l’elemento di battuta 710, come mostrato in figura 3(e). L’elemento di battuta 710 esercita sull’elemento centrale 30 una reazione tale da annullare qualunque forza diretta lungo l’asse R e rivolta nel verso positivo dell’asse z.
Si fa ora riferimento alla figura 6(e). Una volta che l’elemento di battuta 710 sia a battuta con l’elemento centrale 30 del sistema meccanico 10, si agisce nuovamente sul corpo cilindrico 310 dei mezzi di movimentazione 300 in modo da causare una traslazione dei rullini 40 nella cavità 232 lungo la direzione positiva dell’asse z. I rullini 40 vengono traslati di una lunghezza tale per cui i rullini 40 appartenenti al gruppo 40a più vicino all’apertura 236 si introducono per tutta la loro lunghezza nel foro passante 22 dell’involucro esterno 20.
Si fa notare che, a causa dell’attrito esercitato fra la superficie dei rullini e le superfici dell’involucro esterno 20 e dell’elemento centrale 30 rivolte verso il foro passante 22, durante la traslazione dei rullini 40 verso l’alto, sia il corpo centrale 20 che l’elemento centrale 30 sono soggetti ad una forza che tenderebbe a traslare anch’essi lungo una direzione verticale verso l’ alto. A questo scopo, viene impiegato l’elemento di battuta 710 che si oppone ed annulla le forze verticali orientate verso l’alto esercitate sull’elemento centrale 30 e/o sull’involucro esterno. In tal modo, gli elementi di pressatura 700 fanno sì che le posizioni dell’elemento centrale 30 e dell’involucro esterno 20 rimangano invariate mentre i rullini 40 vengono spinti dal corpo cilindrico 310 all’interno del foro passante 22 dell’involucro centrale 20.
Il raggio della sezione della porzione 32 dell’elemento centrale 30 introdotta nel foro passante 22 à ̈ poi scelto in modo tale che la differenza fra il raggio della sezione del foro passante 22 e il raggio della sezione della porzione 32 sia sostanzialmente uguale al diametro della sezione dei rullini 40. In tal modo, i rullini 40 spinti all’interno del foro passante 22, come mostrato nella figura 6(e), si posizionano in modo che la propria superficie laterale venga a battuta sia con la superficie interna dell’involucro 20 rivolta verso il foro passante 22 che con la superficie della porzione 32 rivolta verso il foro passante 22.
Se la porzione 32 dell’elemento centrale 30 à ̈ realizzata in un materiale deformabile come, per esempio una plastica e se il raggio della sezione 32 à ̈ scelto in modo tale che la differenza fra il raggio della sezione del foro passante 22 e il raggio della sezione della porzione 32 sia leggermente inferiore al diametro della sezione dei rullini 40, allora i rullini 40, una volta spinti nella cavità e occupata la posizione fra la porzione 34 dell’elemento centrale e l’involucro esterno 20, vengono mantenuti in posizione dalla pressione esercitata dalla porzione 34 dell’elemento centrale 30.
Nell’ultima fase del processo di assemblaggio mostrata in figura 6(f), l’elemento di battuta 710 dei mezzi di pressatura 700 viene traslato verso l’alto in modo da allontanarsi dai mezzi di centraggio 200. Il sistema meccanico 10 assemblato può quindi venire prelevato dal dispositivo 1000.
Il sistema meccanico 10, assemblato come mostrato in figura 6(f), può essere usato in qualunque sistema di ingranaggi. Per esempio, il sistema meccanico 10 può essere usato in un sistema di ingranaggi a planetario e satelliti.
Le figure da 7(a) a 7(f) mostrano le fasi dell’assemblaggio di un sistema meccanico 10 analogo al sistema meccanico 10 la cui procedura di assemblaggio à ̈ mostrata nelle figure da 6(a) a 6(f). Nelle figure da 7(a) a 7(f) viene impiegato il dispositivo secondo la seconda forma di realizzazione mostrata in figura 2.
Nel sistema meccanico 10 illustrato, per esempio, nella figura 6(f), l’elemento centrale 30 à ̈ rappresentato da un perno, che può anche essere un falso perno, la cui lunghezza (dimensione lungo l’asse longitudinale) à ̈ uguale alla lunghezza (direzione lungo l’asse longitudinale) del foro passante 22 dell’involucro esterno 20.
Le fasi dell’assemblaggio del sistema meccanico 10 schematicamente rappresentate nelle figura da 7(a) a 7(f) corrispondono, rispettivamente, alle fasi dell’assemblaggio del sistema meccanico 10 schematicamente rappresentate nelle figure da 6(a) a 6(f). Le fasi di assemblaggio corrispondenti sono analoghe nei due casi. Così, quanto detto con riferimento alle figure da 6(a) a 6(f) vale anche, mutatis mutandis, per le figure da 7(a) a 7(f).
Una differenza fra i due casi à ̈ che nella procedura di assemblaggio delle figure da 7(a) a 7(f) non à ̈ un solo gruppo di rullini 40 che viene assemblato nel sistema 10 ma due gruppi 40a e 40b, separati da una serie di mezzi di sicurezza 50, precedentemente introdotti nei mezzi di centraggio 200 come precedentemente descritto con riferimento alla figure da 5(a) a 5(c).
Una ulteriore differenza rispetto al caso di assemblaggio delle figure da 6(a) a 6(f) à ̈ evidenziata nella figura 7(e) e nella sua vista ingrandita in figura 8. Innanzitutto, Durante la fase di inserimento del gruppo 40a di rullini 40 più vicino all’apertura 236 nel foro passante 22 dell’involucro esterno 20, l’elemento di battuta 710 dei mezzi di pressatura 700 viene a battuta con il bordo superiore sia del perno centrale 30, che dell’involucro esterno 20. Anche in questo caso, come in quello precedente, l’azione dei mezzi di pressatura, espletata mediante l’elemento di battuta à ̈ di far rimanere invariata la posizione dell’involucro esterno 20 e dell’elemento centrale 30 durante l’introduzione dei rullini 40 nel foro passante 22 dell’involucro esterno.
In particolare, le figure 7(e) e 8 mostrano che i mezzi di pressatura 700 vengono abbassati in modo da esercitare una forza sull’involucro esterno 20 e sul perno o elemento centrale 30 quando essi sono posti in posizione di assemblaggio come mostrato nelle figure 7(e) e 8. In particolare, secondo la forma di realizzazione del dispositivo mostrato nelle figure da 7(a) a 7(f) e 8, i mezzi di pressatura 700 comprendono un pressore esterno 712 atto ad esercitare una forza sull’involucro esterno 20 quando esso sia posto in posizione di assemblaggio con il foro passante in corrispondenza dell’apertura 236 comunicante con la cavità 232. Inoltre, i mezzi di pressatura 700 comprendono un pressore centrale 713 atto ad esercitare una forza sul perno centrale 30 quando esso sia posto in posizione di assemblaggio all’interno del foro passante 22 dell’involucro esterno 20.
In questo modo, i due gruppi 40a e 40b separati dai mezzi di sicurezza possono essere inseriti interno del sistema 10 tra la superficie interna dell’involucro esterno 20 e il perno 30 per mezzo dei mezzi di movimentazione 300 tramite un movimento in direzione opposta rispetto a quella della forza esercitata dai mezzi pressori 700 sull’involucro esterno 20 e sul perno 30, come mostrato schematicamente nelle figure 7(e) e 8. In queste figure, i mezzi di pressatura 700 mantengono fisso esterno cavo 20 e il perno 30 esercitando una pressione verso il basso tramite il pressore esterno 712 e il pressore centrale 713, rispettivamente. Allo stesso tempo, i mezzi di movimentazione 300 spingono i due gruppi di rullini 40a e 40b e i mezzi di sicurezza 50 interposti tra gli stessi verso l’alto fino alla posizione di assemblaggio desiderata. 11 pressore esterno 712 e/o il pressore centrale 713 possono ulteriormente esercitare una forza, rispettivamente, sull’involucro esterno 20 e sul corpo centrale 30 diretta lungo un piano normale all’asse verticale z, in modo tale da mantenere l’involucro esterno 20 e il corpo centrale 30 nella posizione assunta durante la fase di assemblaggio in cui essi sono posti in corrispondenza dei mezzi di centraggio 200.
Tali forze sul piano orizzontale possono per esempio venire esercitate dai mezzi di pressatura 700 mediante attrito.
Vantaggiosamente, la superficie del foro passante 22 dell’involucro esterno 20 comprende una scanalatura 23 per alloggiare i mezzi di sicurezza 50 come mostrato ad esempio nella figure 8 e la posizione di assemblaggio desiderata corrisponde alla posizione in cui i mezzi di sicurezza 50 si impegnano nella scanalatura 23.
A questo punto il sistema meccanico 10 à ̈ assemblato e può essere rimosso dal dispositivo secondo la presente invenzione. La rimozione può avvenire manualmente oppure automaticamente, come mostrato in figura 7(f).
L’elemento di battuta 710 dei mezzi di pressatura 700 può comprendere un sistema di ingrassaggio tale per cui i rullini 40 nel sistema meccanico 10 assemblato vengono lubrificati in quantità dosata. In particolare la lubrificazione può avvenire dopo che i rullini 40 siano stati inseriti nel sistema 10, come nella figura 7(e). La lubrificazione tramite grasso in quantità dosata viene effettuata al fine di mantenere i rullini 40 in assetto nel caso in cui, in una fase di manipolazione successiva alla fase di assemblaggio del sistema meccanico 10, l’elemento centrale 30 venga estratto dal sistema meccanico 10 in quanto il solo sottosistema composto dall’involucro esterno 20 e dalla pluralità di rullini 40 à ̈ richiesto.
Con riferimento alla figura 9, i mezzi di posizionamento 400 possono comprendere un sistema di controllo 430 per introduzione dei rullini 40 nella cavità 232 fra il corpo centrale 210 e il corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 200. Il sistema di cotrollo 430 comprende due sensori 432 e 434. Il sensore 434 à ̈ collocato in corrispondenza estremità della testa di introduzione 420. Il sensore 434 à ̈ invece collocato in una posizione adiacente al condotto 422 della testa 420, attraverso cui i rullini 40 vengono introdotti nella cavità 232. Più specificamente, il sensore 434 à ̈ collocato adiacente al condotto 422 e nella direzione concorde al verso di rotazione del corpo esterno 230 rispetto al corpo centrale 210. Nell’esempio mostrato in figura 9, la rotazione del corpo esterno 230 à ̈ antioraria.
I sensori 432 e 434 sono atti ad assumere due stati: acceso (on) e spento (off). In particolare, i sensori 432 e 434 sono accesi quando sotto di essi sia presente una superficie al livello, lungo l’asse longitudinale R, dell’apertura 236 di accesso alla cavità 232. Nella figura 9, l’asse R à ̈ ortogonale al piano della figura.
Durante il processo di introduzione dei rullini 40 nella cavità 232, il sensore 434 si attiva, cioà ̈ passa allo stato acceso, quando il sensore 434 rileva il passaggio sotto di esso del penultimo rullino 40 introdotto. Durante la fase di riempimento in cui il braccio 440 à ̈ nella posizione estesa mostrata in figura 9, il sensore 432 rimane sempre acceso, in quanto rileva la presenza della superficie 213 del corpo centrale 210 sotto di esso.
Al fine di interrompere l’introduzione dei rullini 40 nella cavità 232 quando l’introduzione di un gruppo di rullini à ̈ stata completata, i sensori 432 e 434 si possono usare congiuntamente. Per esempio, se il sensore 432 à ̈ acceso e il sensore 434 à ̈ alternativamente spento e acceso, ciò indica che l’introduzione di un gruppo di rullini 40 à ̈ stata completata e il processo di introduzione dei rullini 40 nella cavità 232 continua. D’altra parte, se entrambi i sensori 432 e 434 sono sempre accesi, si può comandare il braccio 440 al fine di ritirare la testa 420 di introduzione nella direzione B. Quando, durante il moto traslatorio della testa 210 nella direzione B il sensore 432 passa al di sopra della cavità 232, il sensore 432 può rilevare la presenza di un rullino 40 al di sotto di essa (sensore 432 acceso) oppure la presenza di un vuoto (sensore 432 spento). Nel primo caso il moto traslatorio della testa 210 nella direzione B continua fino a fine corsa del braccio B. Ciò indica infatti che un gruppo di rullini 40 à ̈ stato completamente inserito. Viceversa, se il sensore 432 à ̈ spento al passaggio sulla cavità 232, ciò indica la presenza di un vuoto tra i rullini inseriti nella cavità 232. In questo caso la testa 420 viene traslata in senso inverso, cioà ̈ nel verso della freccia D, in modo che un nuovo rullino venga introdotto nella cavità. A questo punto si confrontano di nuovo gli stati dei due sensori 432 e 434 e, se entrambi sono accessi, il processo descritto sopra viene ripetuto fino al completamento dell’introduzione di un gruppo di rullini.
Ovviamente, diverse modifiche possono essere apportate alle forme di realizzazione del dispositivo secondo la presente invenzione descritte e rappresentate nelle figure e senza uscire dalla portata e dallo scopo invenzione stessa. Va quindi notato che l’ambito di tutela e la portata della presente invenzione sono definiti dalle rivendicazioni.
Per esempio, il corpo centrale 210 dei mezzi di centraggio 200 può essere intercambiabile, così da avere diametro tale da adattarsi al diametro dei rullini 40. Parimenti, il corpo esterno 230 dei mezzi di centraggio 200 può essere intercambiabile, così da definire sedi 234 di diametro opportuno ad adattarsi al diametro del foro passante 22 dell’involucro esterno 20.
I mezzi di introduzione dei rullini e/o i mezzi di alimentazione possono comprendere sistemi automatici di conteggio e di dosatura dei rullini. Inoltre, i mezzi di introduzione dei rullini e/o i mezzi di alimentazione possono comprendere sistemi atti ad accelerare il percorso dei rullini nei rispettivi condotti. Per esempio, mezzi di introduzione dei rullini e/o i mezzi di alimentazione possono comprendere sistemi basati ad aria compressa tali da spingere i rullini verso l’uscita dei rispettivi condotti.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1000) di assemblaggio per sistemi meccanici (10) comprendenti un involucro esterno (20) che definisce una cavità (22), un elemento centrale (30) avente almeno una porzione alloggiata in detta cavità (22) di detto involucro esterno (20) e una pluralità di rullini (40), ciascuno di detti rullini (40) alloggiato tra detto involucro esterno (20) e detta porzione di detto elemento centrale (30) alloggiata in detta cavità (22) di detto involucro esterno (20); detto dispositivo (1000) comprendendo mezzi di centraggio (200) atti a disporre ciascuno di detti rullini (40) in modo che ciascuno di detti rullini (40) abbia asse longitudinale parallelo ad un asse predefinito (R) e che detti rullini (40) siano disposti in uno o più gruppi (40a, 40b, 40c, 40d), ciascun gruppo disposto su un corrispondente livello lungo detto asse predefinito (R), essendo detti rullini (40) appartenenti a ciascuno di detti gruppi (40a, 40b, 40c, 40d) disposti in una posizione reciproca sostanzialmente corrispondente alla loro posizione reciproca finale all’interno di detti sistemi meccanici (10); detto dispositivo (1000) comprendendo inoltre mezzi di movimentazione (300) atti a movimentare simultaneamente detti uno o più gruppi (40a, 40b, 40c, 40d) di detti rullini (40) lungo una direzione sostanzialmente parallela a detto asse predefinito (R), così da posizionare almeno uno di detti gruppi di detti rullini (40) in una posizione predefinita dove si esegue l’assemblaggio di detto almeno uno di detti uno o più gruppi di detti rullini (40) con detto involucro esterno (20) e detto elemento centrale (30) di detto sistema meccanico (10).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detto asse predefinito (R) Ã ̈ sostanzialmente verticale.
  3. 3. Dispositivo secondo una delle rivendicazione 1 e 2 in cui detti mezzi di centraggio (200) comprendono un corpo centrale (210) sostanzialmente cilindrico alloggiato in una sede (234) di sezione circolare definita da un corpo esterno (230), essendo l’asse longitudinale di detto corpo centrale (210) coincidente con l’asse longitudinale di detta sede (234) in detto corpo esterno (230) e coincidente con detto asse predefinito (R) ed avendo la sezione di detto corpo centrale (210) diametro inferiore al diametro della sezione di detta sede (234) in detto corpo esterno (230), cosicché la superficie esterna (211) di detto corpo centrale (210) rivolta verso detta sede (234) e la superficie interna (231 ) di detto corpo esterno (230) rivolta verso detta sede (234) definiscono una cavità (232) avente come sezione una corona circolare con asse longitudinale coincidente con detto asse longitudinale di detto corpo centrale (210), essendo detta cavità (232) atta ad alloggiare detti gruppi (40a, 40b, 40c, 40d) di detti rullini (40), avendo ciascuno di detti rullini (40) alloggiati in detta cavità (232) asse longitudinale parallelo all’ asse longitudinale di detta cavità (232).
  4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3 in cui detti mezzi di movimentazione (300) comprendono un corpo cilindrico cavo (310) atto ad essere traslato lungo una direzione sostanzialmente parallela al proprio asse longitudinale all’interno di detta cavità (232) definita da detto corpo centrale (210) e detto corpo esterno (230) di detti mezzi di centraggio (200), detto corpo cilindrico (310) definendo una superficie di battuta (312) sostanzialmente trasversale all’asse longitudinale di detto corpo cilindrico (310), detta superficie di battuta (312) di detto corpo cilindrico (310) essendo atta a venire a battuta con una estremità di ciascuno di detti rullini (40) così da causare una traslazione di detti rullini (40) tale da trasferire detti rullini (40) da detti mezzi di centraggio (200) ad una posizione predefinita dove si esegue l’assemblaggio di detto almeno uno o più gruppi di detti rullini (40) con detto involucro esterno (20) e detto elemento centrale (30) di detto sistema meccanico (10).
  5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 in cui detta superficie di battuta (312) di detto corpo cilindrico (310) di detti mezzi di movimentazione (300) ha forma di corona circolare, detta superficie di battuta venendo a battuta con una corrispondente superficie di battuta di ciascuno di detti rullini (40).
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 3 a 5 in cui detto corpo centrale (210) e detto corpo esterno (230) di detti mezzi di centraggio (200) sono in moto rotatorio relativo attorno a detto asse longitudinale comune di detto corpo centrale (210) e di detta sede (234) in detto corpo esterno (230) in cui detto corpo centrale (210) à ̈ alloggiato, in modo tale per cui l’asse longitudinale di ciascuno di detti rullini (40) alloggiati in detta cavità (232) di detti mezzi di centraggio (200) compia una rotazione attorno a detto asse longitudinale di detto corpo centrale (210) di detti mezzi di centraggio (200) in modo da permettere l’introduzione di un intero gruppo (40a, 40b, 40c, 40d) di rullini (40) in detta cavità (232) di detti mezzi di centraggio (200), essendo detti rullini (40) in ciascuno di detti gruppi (40a, 40b, 40c, 40d) disposti in modo tale da circondare completamente detto corpo centrale (210) di detti mezzi di centraggio (200).
  7. 7. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 6 comprendente mezzi (400) di introduzione di detti rullini (40) in detti mezzi di centraggio (200), detti mezzi (400) di introduzione comprendendo un braccio (440) estensibile lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare a detto asse predefinito (R) e una testa (420) di introduzione solidalmente connessa a detto braccio (440) estensibile e atta ad introdurre ciascuno di detti rullini (40) in detti mezzi di centraggio (200).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, quando dipendente da una delle rivendicazioni da 3 a 6, in cui detta testa (420) di introduzione di detti mezzi di introduzione (400) comprende un condotto (422) atto a disporre detti rullini (40) in modo che detti rullini (40) si trovino ad avere asse longitudinale coincidente con l’asse longitudinale di detto condotto (422), essendo ciascuno di detti rullini (40) introdotti da detto condotto (422) a detta cavità (232) tra detto corpo centrale (210) e detto corpo esterno (230) di detti mezzi di centraggio (200).
  9. 9. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 8 comprendente inoltre mezzi di alimentazione (600) per caricare ciascuno di detti rullini (40) in detti mezzi di centraggio (200), detti mezzi di alimentazione (600) comprendendo un condotto (636) la cui uscita à ̈ posta in corrispondenza di detto condotto (422) di detta testa (420) di introduzione, in modo che ciascuno di detti rullini (40), fuoriuscendo da detto condotto (632) di detti mezzi di alimentazione (600) venga introdotto in detto condotto (422) di detta testa (420) di introduzione.
  10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9 comprendente inoltre mezzi di guida (800) atti a permettere l’inserimento in detti mezzi di centraggio (200) di mezzi di sicurezza (50), comprendenti ad esempio un anello seger e/o una o più ralle, centrati attorno a detto asse predeterminato (R), in modo da poter inserire detti mezzi di sicurezza (50) tra detti gruppi di rullini (40) posti a diversi livelli lungo detto asse predeterminato (R).
  11. 11. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 1 a 10 comprendente inoltre mezzi di pressatura (700) atti ad esercitare una reazione ad una forza esercitata su detto involucro esterno (20) oppure su detto elemento centrale (30), quando posti in posizione di assemblaggio in corrispondenza di detti mezzi di centraggio (200), in modo tale che la posizione di detto involucro esterno (20) e di detto elemento centrale (30) rimanga invariata durante il processo di assemblaggio di detto sistema meccanico (10).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11 in cui detti mezzi di pressatura (700) sono ulteriormente atti ad esercitare una reazione ad una forza diretta lungo detto asse predeterminato (R), essendo detta forza diretta nel verso che va da detti mezzi di centraggio (200) a detti mezzi di pressatura (700).
  13. 13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 11 e 12 in cui detti mezzi di pressatura (700) comprendono un elemento di battuta (710) che può traslare lungo detto asse predeterminato (R) .
  14. 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 13 in cui detti mezzi di pressatura (700) comprendono inoltre un pressore centrale (713) ed un pressore esterno (712), essendo detto pressore centrale (713) atto ad esercitare una forza direttamente su detto elemento centrale (30) di detto sistema meccanico (10) in fase di assemblaggio, quando detta porzione (32) di detto elemento centrale (30) atta ad essere alloggiata in detta cavità (22) di detto involucro esterno (20) à ̈ inserita in detta cavità (22) di detto involucro esterno (20) ed essendo detto pressore esterno (712) atto, in fase di assemblaggio di detto sistema meccanico 10, ad esercitare una forza su detto involucro esterno (20) quando questo à ̈ posto in prossimità di detti mezzi di centraggio (200).
  15. 15. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 11 a 14, quando dipendenti dalla rivendicazione 10, in cui detti mezzi di pressatura (700) comprendono inoltre un pressore interno (711), essendo detto pressore interno (711) atto sia a centrare rispetto a detta cavità (22) di detto involucro esterno (20) detta porzione (32) di detto elemento centrale (30) atta ad essere alloggiata in detta cavità (22) di detto involucro esterno (20), che ad inserire in detti mezzi di centraggio (200) detti mezzi di sicurezza (50) fino ad una posizione predefinita lungo detto asse predefinito rispetto a cui l’asse longitudinale di detti rullini (40) alloggiati in detti mezzi di centraggio (200) à ̈ parallelo.
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