ITVI20110131A1 - Impianto per la piegatura di elementi laminari flessibili - Google Patents

Impianto per la piegatura di elementi laminari flessibili Download PDF

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ITVI20110131A1
ITVI20110131A1 IT000131A ITVI20110131A ITVI20110131A1 IT VI20110131 A1 ITVI20110131 A1 IT VI20110131A1 IT 000131 A IT000131 A IT 000131A IT VI20110131 A ITVI20110131 A IT VI20110131A IT VI20110131 A1 ITVI20110131 A1 IT VI20110131A1
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folding
plant
guide rails
folded
frame
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IT000131A
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English (en)
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Domenico Feltre
Graziano Feltre
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Feltre Srl
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    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
    • C14B1/00Manufacture of leather; Machines or devices therefor
    • C14B1/62Winding or stacking hides or leather
    • CCHEMISTRY; METALLURGY
    • C14SKINS; HIDES; PELTS; LEATHER
    • C14BMECHANICAL TREATMENT OR PROCESSING OF SKINS, HIDES OR LEATHER IN GENERAL; PELT-SHEARING MACHINES; INTESTINE-SPLITTING MACHINES
    • C14B17/00Details of apparatus or machines for manufacturing or treating skins, hides, leather, or furs
    • C14B17/06Work feeding or clamping devices

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Description

IMPIANTO PER LA PIEGATURA DI ELEMENTI LAMINARI FLESSIBILI.
DESCRIZIONE
L'invenzione concerne un impianto per la piegatura di elementi laminari flessibili particolarmente adatto ad essere impiegato per la piegatura dì pelli.
È noto che nel ciclo di lavorazione in conceria quando le pelli escono dalle macchine di trattamento, frequentemente esse vengono piegate ed impilate su pallet per facilitarne la movimentazione ed il trasporto. La piegatura viene effettuata mediante impianti che prevedono essenzialmente un carrello di trasporto che fa avanzare ciascuna pelle distesa in piano e la depone su un piano di piegatura ove opportuni mezzi di piegatura effettuano su di essa una o più pieghe a seconda del modo in cui la pelle deve essere piegata e della misura del pallet sul quale verrà accatastata.
Esistono infatti pallet di svariate misure per cui le pelli, a seconda delle loro dimensioni, vengono piegate in differenti modi, ad esempio in corrispondenza di uno o di entrambi i fianchi, della testa o del filone, oppure in corrispondenza di entrambi i fianchi e della testa, oppure ancora in corrispondenza del filone e della testa e così via. Per quanto concerne i mezzi di piegatura essi comprendono uno o più pale piegatrici, girevoli secondo un asse sostanzialmente parallelo alla giacitura della pelle, che con una rotazione non superiore di 180° realizzano la piegatura della pelle in corrispondenza del'asse di rotazione di ciascuna pala.
Per poter adeguare le dimensioni delle pelli alle dimensioni del pallet sul quale verranno accatastate, Ã ̈ necessario poterle piegare in differenti modi e posizioni.
A tale proposito sono noti gli impianti descritti nei documenti brevettuali FR 2850670 e WO 2008/022248 che sono provvisti di mezzi per la piegatura delle pelli, in particolare di pale girevoli attorno ad un asse che individua una direzione longitudinale di rotazione. Un riconosciuto inconveniente degli impianti di piegatura di tipo noto e particolarmente degli impianti descritti nei documenti citati, Ã ̈ costituito dal fatto che essi non sono provvisti mezzi di regolazione che consentano all'operatore di modificare in modo rapido la posizione delle pale girevoli di piegatura e quindi di modificare la posizione in cui la pelle viene piegata.
Infatti all’atto dell'installazione l’impianto viene predisposto per realizzare la piegatura in una posizione ben definita e precisa e tale posizione può essere modificata solo con l’intervento di tecnici specializzati.
In altre parole negli impianti di tipo noto non esistono mezzi di regolazione di alcun tipo sui quali l'utilizzatore possa intervenire in modo rapido per modificare la piegatura delle pelli.
E’ del tutto evidente che questo conferisce all’impianto un'elevata rigidità che ne limita fortemente l’impiego e la possibilità di adattamento a differenti necessità di piegatura delle pelli.
Inoltre interventi di modifica, per quanto detto, risultano costosi poiché oltre al costo dei tecnici specializzati, l’utilizzatore deve anche sostenere i costi di mancata produzione per l’arresto dell'impianto. Ma esiste anche un ulteriore inconveniente, tipico degli impianti di piegatura di tipo noto, che deriva dall’impossibilità di modificare in modo rapido la posizione in cui realizzare la piegatura.
Infatti quando due o più pelli piegate vengono sovrapposte sul pallet, a seconda del modo in cui esse sono state piegate si verifica spesso un avvallamento in corrispondenza della zona in cui le pelli non sono doppiate e questo compromette la stabilità della catasta e può comportare problemi durante il trasporto.
Si potrebbe ovviare a tale inconveniente piegando di tanto in tanto una pelle in modo differenziato rispetto alle altre per poterla alloggiare all'interno della zona in cui à ̈ presente l’avvallamento in modo da omogeneizzare la catasta ma tale possibilità, per quanto prima detto, negli impianti di piegatura di tipo noto non à ̈ praticamente possibile.
La presente invenzione intende superare tutti gli inconvenienti descritti tipici degli impianti noti che realizzano la piegatura di elementi laminari flessibili.
In particolare à ̈ un primo scopo realizzare un impianto per la piegatura di elementi laminari flessibili, particolarmente di pelli, in cui la posizione dei mezzi di piegatura possa essere modificata in modo rapido.
E’ un altro scopo che nell’impianto dell’invenzione la posizione dei mezzi di piegatura possa essere modificata direttamente da parte dell'operatore.
E’ un ulteriore scopo che tale modifica della posizione dei mezzi di piegatura possa essere effettuata dall’operatore tramite mezzi di comando remoti rispetto ai mezzi di piegatura.
É un altro scopo che ogni intervento di regolazione possa essere effettuato in qualsiasi momento della lavorazione, dopo la fine della piegatura di una pelle e prima della piegatura della pelle successiva. E’ non ultimo scopo che tali regolazioni possano essere effettuate senza dove arrestare l'impianto.
Gli scopi detti sono raggiunti da un impianto per la piegatura di elementi laminari flessibili e particolarmente di pelli le cui caratteristiche sono descritte nella rivendicazione principale alla quale si rimanda per semplicità descrittiva.
Altre caratteristiche deirimpianto sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Vantaggiosamente l'utilizzo dell'impianto dell'invenzione rende più flessibili le operazioni di piegatura delle pelli poiché offre all’utilizzatore la possibilità di piegarle secondo una pluralità di modi, Ancora vantaggiosamente l'impianto dell’invenzione consente di recuperare la presenza di eventuali avvallamenti presenti nelle pelli impilate sul pallet e quindi di aumentare il numero di pelli impilabili a parità di altezza della pila.
In modo ulteriormente vantaggioso questo consente anche di aumentare la densità della pila e quindi di migliorarne la stabilità durante il trasporto.
Gli scopi ed i vantaggi detti verranno meglio evidenziati durante la descrizione di una preferita forma di esecuzione deirimpianto oggetto dell'invenzione che viene data qui di seguito a titolo indicativo e non limitativo facendo riferimento alle allegate tavole di disegno ove:
- la fig. 1 rappresenta rimpianto dell'invenzione in vista assonometrica;
- le figg. 1a e 1b rappresentano particolari ingranditi dell'impianto di fig- 1 ;
- la fig. 2 rappresenta un particolare di fig. 1;
- le figg. 3 e 4 rappresentano particolari ingranditi di fig. 2;
- le figg. da 5 a 9 rappresentano sequenze di piegatura secondo un primo modo di piegatura;
- le figg. da 10 a 18 rappresentano sequenze di piegatura in un secondo modo di piegatura delle pelli;
- le figg. da 19 a 21 rappresentano sequenze di piegatura della pelle secondo un terzo modo di piegatura;
- le figg. da 22 a 24 rappresentano una differente forma di utilizzo dell'impianto dell'invenzione.
L'impianto di piegatura dell'invenzione à ̈ rappresentato nella sua globalità in fig. 1 ove viene indicato complessivamente con 1.
Esso risulta adatto a piegare elementi laminari flessibili di qualsiasi tipo, ma particolarmente esso viene impiegato delle concerie per la piegatura di pelli.
Si osserva che esso comprende un'incastellatura 1a nella quale si individuano una superficie di trasporto 2 su cui vengono distese in successione una dopo l'altra le pelli L da piegare che provengono da una rampa di carico 2a.
Con riferimento anche alle figure di dettaglio 1a ed 1 b, la superficie di trasporto 2 à ̈ supportata da un telaio mobile 3 il quale à ̈ scorrevolmente associato ad una coppia di primi elementi profilati 4 che sono tra loro paralleli e definiscono una direzione longitudinale di spostamento Y del telaio mobile 3 verso una zona di piegatura complessivamente indicata con 5 che à ̈ posta al di sotto dei primi elementi profilati 4.
Sostanzialmente tale coppia di primi elementi profilati 4 costituisce una coppia di prime rotaie di guida 4.
Inferiormente ai primi elementi profilati 4 à ̈ presente un telaio fisso 6 che comprende una coppia di secondi elementi profilati 6’ tra loro paralleli ed ortogonali ai primi elementi profilati 4 ed una coppia di terzi elementi profilati 6" tra loro paralleli ed ortogonali ai secondi elementi profilati 6’.
Sostanzialmente tali coppie di secondi elementi profilati 6’ e di terzi elementi profilati 6†costituiscono altrettante coppie di seconde rotaie di guida 6’ e di terze rotaie di guida 6†.
Le seconde rotaie di guida 6’ e le terze rotaie di guida 6†sono collegate tra di loro per conferire al telaio fisso 6 una forma quadrangolare piana che definisce un piano sostanzialmente orizzontale.
Sostanzialmente quindi le prime rotaie di guida 4 ed il telaio fisso 6 sono disposti su due piani tra loro paralleli e tra di essi à ̈ presente la zona di piegatura 5.
Con riferimento anche alla fig. 2 si osserva che nella zona di piegatura 5 sono presenti un piano di piegatura 7 che supporta ciascuna delle pelli L durante la piegatura e mezzi di piegatura, complessivamente indicati con 10.
Secondo l'invenzione i mezzi di piegatura 10 sono associati al telaio fisso 6 e sono meccanicamente connessi a primi mezzi di motorizzazione 11 che sono atti a spostare i mezzi di piegatura 10 rispetto al piano di piegatura 7 per modificare la posizione in cui i suddetti mezzi di piegatura 10 realizzano la piegatura di ciascuna delle pelli L in una o più sue parti.
Per quanto concerne le seconde rotaie di guida 6' si osserva che esse presentano le estremità 6’a sporgenti dalla zona di piegatura 5 di una lunghezza almeno sufficiente ad alloggiare i mezzi di piegatura 10 quando si vuole che questi vengano disposti completamente a! di fuori della zona di piegatura 5.
I mezzi di piegatura 10, in particolare, comprendono almeno una pala girevole 12 atta a ricevere una dopo l'altra le pelli da piegare provenienti dalla superficie di trasporto 2 come verrà meglio descritto di seguito.
La pala girevole 12 à ̈ associata ad un albero di rotazione 13, il quale à ̈ disposto parallelo alle prime rotaie di guida 4 ed individua un asse longitudinale di rotazione di detta pala girevole 12.
Ciascuna estremità dell’albero di rotazione 13 insiste su di un carro 14 supportato dalle seconde rotaie di guida 6' e collegato ai suddetti primi mezzi di motorizzazione 11.
In particolare ogni albero di rotazione 13 Ã ̈ collegato a mezzi di rotazione 25 che sono supportati dal corrispondente carro 14.
Nella forma esecutiva che si descrive, le pale girevoli 12 sono in numero di due, sono tra loro contrapposte e complanari ed ogni carro 14 che supporta un'estremità dell’albero di rotazione 13 à ̈ collegato ai primi mezzi di motorizzazione 11 che sono atti a spostarlo lungo le seconde rotaie di guida 6’.
E' anche possibile una variante costruttiva della medesima idea di soluzione in cui l’albero di rotazione 13 delle pale girevoli 12 à ̈ disposto parallelo alle seconde rotaie di guida 6’ ed ogni sua estremità à ̈ supportata da un carro 14 accoppiato ad una delle terze rotaie di guida 6†.
In tal modo lo spostamento reciproco delle pale girevoli 12 per avvicinarle o allontanarle avviene lungo le suddette terze rotaie di guida 6" secondo una direzione ortogonale alle prime rotaie di guida 4.
Nella forma esecutiva dell’invenzione, si osserva, con particolare riferimento alle figure di dettaglio fig. 3 e fig. 4, che ogni carro 14 à ̈ provvisto di due ruote 15 che insistono su una corrispondente seconda rotaia di guida 6’ e di una staffa di collegamento 16 ai primi mezzi di motorizzazione 11.
I primi mezzi di motorizzazione 11 comprendono, per ciascun carro 14, una coppia di pulegge 20 che sono associate a ciascuna delle seconde rotaie di guida 6’ e sulle quali à ̈ avvolta una cinghia 21 alla quale à ̈ fissata la staffa di collegamento 16 al corrispondente carro 14.
Due pulegge 20 tra loro contrapposte in quanto appartenenti ciascuna ad una delle seconde rotaie di guida 6’ tra loro contrapposte, sono collegate tra loro da un albero di trasmissione 28 che a sua volta à ̈ connesso all'albero motore di un gruppo motoriduttore 22.
Pertanto la rotazione del motoriduttore 22 causa lo spostamento delle cinghie 21 e quindi del carro 14 congiuntamente alla pala girevole 12 ad esso corrispondente, lungo le seconde rotaie di guida 6’.
Di conseguenza, con riferimento all'impianto dell'invenzione che come si à ̈ detto à ̈ provvisto di due pale 12, tramite l'azionamento dei primi mezzi di motorizzazione 11 consente di avvicinare e allontanare le pale tra loro a seconda della necessità, in modo da modificare la posizione in cui si effettua la piegatura della pelle.
Pertanto regolando la distanza tra le pale 12, viene definita la larghezza alla quale ciascuna pelle verrà piegata.
Dopo la registrazione, la piegatura viene realizzata ruotando l'albero di rotazione 13 e la pala girevole 12 ad esso associata tramite l’azionamento dei mezzi di rotazione 25.
Per quanto concerne il piano di piegatura 7 su cui vengono effettuate le pieghe della pelle L, esso à ̈ associato a mezzi di spostamento verticale che consentono di abbassarlo progressivamente mentre si forma la catasta di pelli in modo che ogni pelle in fase di piegatura sia sempre disposta in corrispondenza del piano delle pale 12.
Secondo una preferita ma non esclusiva forma di realizzazione, il piano di piegatura 7 può appartenere ad una piattaforma sollevabiie idraulica o pneumatica del tipo di per sé noto e reperibile anche da commercio.
Inoltre il piano di piegatura 7 può essere provvisto di una tavola girevole secondo un asse verticale per la rotazione a 360° della pelle su di esso disposta.
Per quanto concerne infine il telaio 3 che supporta la superficie di trasporto 2, esso à ̈ provvisto di mezzi di rotolamento insistenti sui primi elementi profilati 4 ed à ̈ collegato a secondi mezzi di motorizzazione 31 che consentono di spostarlo scorrevolmente lungo le suddette prime rotaie di guida 4, dalla zona in cui la superficie di trasporto 2 riceve la pelle L dalla rampa di carico 2a, fino alla zona di piegatura 5 in cui terzi mezzi di motorizzazione 40, associati alia superficie di trasporto 2, depongono la pelle L da piegare sui mezzi di piegatura 10.
I secondi mezzi di motorizzazione 31, analogamente ai primi mezzi di motorizzazione 11, comprendono una coppia di cinghie 32 collegate al telaio 3 tramite una staffa e ciascuna di esse à ̈ avvolta su una coppia di pulegge 33 associate a ciascuna delle rotaie di guida 4. Un gruppo motoriduttore 35 connesso a due pulegge 33 tra loro contrapposte tramite un albero di trasmissione 34, mette in movimento le cinghie 32 che realizzano lo spostamento del telaio 3 in avvicinamento e in allontanamento dalla zona di piegatura 5.
Per quanto riguarda la superficie di trasporto 2 essa à ̈ definita da una pluralità cinghie 36 tra loro affiancate che vengono poste in movimento da terzi mezzi di motorizzazione 40 comprendenti una coppia di tamburi 37 supportati dal telaio 3 sui quali sono avvolte le suddette cinghie 36 ed un motoriduttore 41 accoppiato ad uno dei tamburi 37.
In tal modo azionando i secondi mezzi di motorizzazione 31 il telaio 3 con la superficie di trasporto 2 ad esso associata trasporta la pelle L fino alta zona di piegatura 5 ove azionando i terzi mezzi di motorizzazione 40 essa viene trasferita sulle pale girevoli 12.
Mediante la combinazione dei moti di avanzamento del telaio 3 e della superficie di trasporto 2, à ̈ possibile depositare sulle pale girevoli 12 la pelle L piegata secondo la direzione trasversale alla direzione Y di avanzamento, come meglio si descriverà al seguito. Costituisce parte fondamentale deirimpianto un quadro di comando complessivamente indicato con 50 che comprende controllori a logica programmabile elettricamente connessi a tutti i motoriduttori che equipaggiano i mezzi di motorizzazione deirimpianto ed anche ai mezzi di spostamento verticale del piano di piegatura 7.
In tal modo à ̈ possibile far funzionare l'impianto secondo sequenze programmate o manuali a scelta dell’operatore.
Inoltre nell’impianto sono presenti sensori di allarme e di sicurezza, non rappresentati nei disegni, anch’essi elettricamente connessi al quadro di comando 50.
Particolarmente sono presenti sensori di allarme che arrestano l'impianto se la pelle, dopo una piegatura, dovesse ritornare in posizione distesa a causa, ad esempio, di piegatura di un bordo ad una larghezza troppo scarsa oppure di eccessiva rigidità della pelle. Operativamente tramite i primi mezzi di motorizzazione 11 si dispongono i mezzi di piegatura 10 in una prescelta posizione in funzione del modo di piegatura e della misura che la pelle dovrà assumere alla fine della piegatura.
Le pelli da piegare vengono distese sulla rampa di carico 2a una dopo l'altra e nella parte sommitale ognuna raggiunge la superficie di trasporto 2.
I secondi mezzi di motorizzazione 31 fanno avanzare il telaio 3 fino alla zona di piegatura 5 ove i terzi mezzi di motorizzazione 40 trasferiscono la pelle L dalla superficie di trasporto 2 alla zona di piegatura 5 ed in particolare al di sopra delle pale girevoli 12.
La rotazione delle pale girevoli 12 di un angolo non maggiore di 180° ad opera dei mezzi di rotazione 25, provoca la piegatura della pelle lungo la direzione definita dagli alberi di rotazione 13 in base alla programmazione impostata.
Sono possibili differenti modi di piegatura che vengono qui di seguito descritti a titolo indicativo con riferimento a figure schematiche, ciascuna delle quali rappresenta una fase di piegatura con riferimento alla vista in pianta ed alla vista frontale deirimpianto.
Un primo modo di piegatura comprende le sequenze di piegatura illustrate nelle figure da 5 a 9 e prevede la piegatura della testa Lt di una pelle L già piegata in corrispondenza del filone.
I mezzi di piegatura sono disposti con la pala 12 di sinistra alloggiata nelle estremità sporgenti 6’a delle seconde rotaie di guida 6' e quindi, essendo al di fuori della zona di piegatura 5, la pala 12 di sinistra non partecipa alla piegatura.
Invece la paia 12 di destra che à ̈ disposta all’interno della zona di piegatura 5, realizza la piegatura della pelle L nella posizione di piegatura programmata.
Il telaio 3 con la pelle I già piegata in corrispondenza del filone e distesa sulla superficie di trasporto 2, viene fatto avanzare completamente al di sopra del piano di piegatura 7.
II telaio 3 viene quindi fatto arretrare come si osserva in fig. 6 nel verso indicato dalla freccia V3 e, contemporaneamente la superficie di trasporto 2 viene messa in movimento nel verso indicato dalla freccia V2 in modo che la pelle L cominci ad essere disposta sul piano di piegatura 7 come si osserva in fig. 6 fino a giungere alla posizione finale completamente disposta al di sopra del piano di piegatura 7 che si osserva in fig. 7.
La rotazione progressiva della pala girevole 12 che si osserva in fig. 8 inizia la fase di piegatura della testa Lt della pelle L che termina quando la testa Lt viene sovrapposta alla pelle L come si osserva in fig. 9.
Un secondo modo di piegatura comprende le sequenze di piegatura illustrate nelle figg. da 10 a 18 e prevede:
- la piegatura della testa Lt della pelle L che viene realizzata tramite lo spostamento coordinato del telaio 3 e della superficie di trasporto 2;
- la piegatura di entrambi i fianchi Lf che viene effettuata mediante le pale girevoli 12.
A tale scopo la pelle da piegare L viene disposta sulla superficie di trasporto 2 come si osserva in fig. 10 ed il telaio 3 viene fatto avanzare completamente al di sopra del piano di piegatura 7.
Il telaio 3 viene quindi fatto arretrare come si osserva in fig. 11 nel verso indicato dalla freccia V3 e contemporaneamente la superficie di trasporto 2 viene messa in movimento nel verso della freccia V2.
La pelle L comincia ad essere disposta sul piano di piegatura 7 fino alla configurazione che si osserva in fig. 12 in cui la testa Lt à ̈ ancora disposta sulla superficie di trasporto 2.
A questo punto si inverte il verso di spostamento del telaio 3 che viene fatto avanzare nel verso V’3, opposto al verso V3, fino alla posizione che si osserva in fig. 13 in cui la testa Lt della pelle L viene ripiegata sulla pelle stessa nella configurazione che si osserva in fig.
14 in cui la pelle L piegata di testa à ̈ posta al di sopra delle pale girevoli 12.
Queste sono disposte entrambe in corrispondenza della zona di piegatura 5 alla distanza D che corrisponde alla larghezza finale di piegatura della pelle.
Per evitare l’interferenza tra le pale girevoli 12 prima viene effettuata la piegatura del fianco destro Lfd che inizia in fig. 15 e termina in fig.
16 e poi del fianco sinistro Lfs che inizia in fig. 17 e termina in fig. 18. Alla fine della piegatura la pelle assume quindi le configurazioni rappresentate di profilo ed in pianta in fig. 18 ove la pelle L Ã ̈ piegata alla larghezza D.
Un terzo modo di piegatura comprende le sequenze di piegatura illustrate nelle figg. da 19 a 21 che prevedono la piegatura di più pelli in modo da pareggiare l'avvallamento che si viene a creare tra esse quando vengono accatastate.
Le figg. 19 e 20 rappresentano rispettivamente una prima pelle L1 ed una seconda pelle L2 piegate entrambe alla larghezza D in corrispondenza della testa e dei bordi secondo le sequenze di piegatura precedentemente descritte, impilate Cuna sull’altra.
Nella pila si viene a formare un avvallamento A che viene livellato inserendo in esso una terza pelle L3 che viene piegata ancora in corrispondenza delia testa e dei bordi però disponendo le pale 12 più ravvicinate tra loro alla distanza D1 inferiore a D come si osserva in fig. 21. in modo che la terza pelle, a piegatura effettuata, sia completamente alloggiata nell'avvallamento A.
Sono comunque possibili ulteriori sequenze di piegatura a scelta dell'utilizzatore spostando opportunamente le pale 12.
L’impianto dell’invenzione può anche essere utilizzato come semplice accatastatore come si osserva nelle figg. da 22 a 24 disponendo le pale girevoli 12 al di fuori della zona di piegatura 5 ed alloggiate tra le estremità sporgenti 6’a dei secondi elementi profilati 6’ come si osserva in fig. 22.
In questo caso il piano di piegatura 7 diventa un semplice piano di appoggio che riceve le pelli L provenienti dalla superficie di trasporto 2 durante la fase di trasferimento che si osserva in fig. 23 ed a trasferimento avvenuto che si osserva in fig. 24.
In base a quando descritto ed illustrato si comprende che l'impianto dell'invenzione raggiunge tutti gli scopi prefissati.
Si à ̈ innanzitutto visto che nell'impianto di piegatura dell'invenzione à ̈ possibile modificare la posizione dei mezzi di piegatura in modo rapido e addirittura da posizione remota da parte dell'operatore.
Sono quindi eliminati tutti gli interventi meccanici che negli impianti di piegatura di tipo noto devono essere invece effettuati da personale specializzato.
Si à ̈ anche visto che la modifica della posizione dei mezzi di piegatura e, quindi, la variazione della piegatura degli elementi laminare in particolare delle pelli può essere effettuata anche tra la piegatura di una pelle e la pelle successiva senza procedere all'arresto dell'Impianto.
Conseguentemente non si verificano perdite di produzione e conseguenti costi che si riscontrano invece negli impianti di piegatura di tipo noto.
Infine, si à ̈ visto che potendo modificare a piacere il modo di piegare le pelli e le posizioni delle piegature che in esse vengono effettuate, si possono ottimizzare le impilature riempiendo con pelli piegate in modo differenziato gli avvallamenti che notoriamente si creano neM'impilatura di pelli piegate quando esse sono piegate tutte nel medesimo modo negli impianti di piegatura di tipo noto.
Si à ̈ visto quindi che questo migliora anche la qualità della piegatura e consente anche di aumentare la produzione.
In fase esecutiva all'impianto dell'invenzione potranno essere apportate modifiche del tipo meccanico che non sono state descritte nel presente brevetto o illustrate nelle figure d esso allegate.
Si intende comunque che qualora tali modifiche dovessero rientrare nell'ambito delle rivendicazioni che seguono, esse si dovranno senz'altro ritenere tutte protette dal brevetto.

Claims (14)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Impianto (1) per la piegatura di pelli (L) comprendente una incastellatura (1) nella quale si individuano: - una superficie di trasporto (2) su cui vengono distese in successione una dopo l’altra dette pelli (L) da piegare; - un telaio mobile (3) che supporta detta superficie di trasporto (2), scorrevolmente associato ad una coppia di prime rotaie di guida (4) tra loro parallele che definiscono una direzione di spostamento (Y) di detto telaio mobile (3) verso una zona di piegatura (5) - un telaio fisso (6) posto inferiormente a dette prime rotaie di guida (4) comprendente una coppia di seconde rotaie di guida (6’) tra loro parallele ed ortogonali a dette prime rotaie di guida (4) ed una coppia di terze rqtaie di guida (6") tra loro parallele ed ortogonali a dette seconde rotaie di guida (6’), detto telaio fisso (6) e dette prime rotaie di guida (4) delimitando tra loro detta zona di piegatura (5) nella quale à ̈ presente un piano di piegatura (7) che supporta ciascuna di dette pelli (L) durante la piegatura; - mezzi di piegatura (10) di dette pelli (L) comprendenti almeno una pala girevole (12) secondo un asse longitudinale atta a ricevere una dopo l’altra dette pelli (L) da piegare provenienti da detta superficie di trasporto (2), caratterizzato dal fatto che detta almeno una pala girevole (12) à ̈ associata a detto telaio fisso (6) ed à ̈ meccanicamente connessa a primi mezzi di motorizzazione (11) atti a spostare detta pala girevole (12) rispetto a detto piano di piegatura (7) per modificare la posizione in cui detta pala girevole (12) realizza la piegatura di ciascuna di dette pelli (L) in una o più sue parti.
  2. 2) Impianto (1) secondo (a rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto che dette seconde rotaie di guida (6’) e dette terze rotaie di guida (6†) sono collegate tra di loro per conferire a detto telaio fisso (6) una forma quadrangolare piana e detta almeno una pala girevole (12) à ̈ associata ad una di dette coppie di rotaie di guida (6'; 6†).
  3. 3) Impianto (1) secondo la rivendicazione 1) oppure 2) caratterizzato dal fatto che detta pala girevole (12) à ̈ associata ad un albero di rotazione (13) che definisce detto asse longitudinale di rotazione e presenta ciascuna estremità insistente su un carro (14) supportato da un rispettivo profilato di detta coppia di seconde rotaie di guida (6’) e collegato a detti primi mezzi di motorizzazione (1 1).
  4. 4) Impianto (1) secondo le rivendicazioni 1), 2) oppure 3) caratterizzato dal fatto che ognuna di dette seconde rotaie di guida (6<1>) presenta le estremità (6'a) che sporgono dalla zona delimitata da detti primi elementi profilati (4) e presentano una lunghezza almeno sufficiente ad alloggiare detta almeno una pala girevole (12) per disporla al di fuori di detta zona di piegatura (5).
  5. 5) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 3) oppure 4) caratterizzato dal fatto che ognuno di detti carri (14) à ̈ provvisto di ruote (15) che insistono su una corrispondente seconda rotaia di guida (6’) e di una staffa di collegamento (16) a detti primi mezzi di motorizzazione (11).
  6. 6) Impianto (1) secondo la rivendicazione 5) caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di motorizzazione (11) comprendono almeno una coppia di pulegge (20) associate a ciascuna di dette seconde rotaie di guida (6’) sulle quali à ̈ avvolta una cinghia (21) alla quale à ̈ fissata detta staffa di collegamento (16), almeno una di dette pulegge (20) essendo connessa all’albero motore di un gruppo motoriduttore (22).
  7. 7) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 3) a 6) caratterizzato dal fatto che detto albero di rotazione (13) di detta pala girevole (12) Ã ̈ collegato a mezzi di rotazione (25) supportati dal corrispondente carro 14.
  8. 8) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dai fatto che detto piano di piegatura (7) Ã ̈ disposto in corrispondenza di detta almeno una pala girevole (12).
  9. 9) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto piano di piegatura (7) ed à ̈ associato a mezzi di spostamento verticale atti a variarne la distanza rispetto a detta almeno una pala girevole (12).
  10. 10) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto telaio mobile (3) Ã ̈ collegato a secondi mezzi di motorizzazione (31) atti a spostarlo scorrevolmente lungo detti primi elementi profilati (4) da una posizione di carico in cui la pelle da piegare (L) viene distesa su detta superficie di trasporto (2), a detta zona di piegatura (5) in cui terzi mezzi di motorizzazione (40) depongono detta pelle (L) da piegare su detta almeno una pala girevole (12).
  11. 11) Impianto (1) secondo la rivendicazione 10) caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di motorizzazione (31) comprendono almeno una coppia di pulegge (33) associate a ciascuna di dette prime rotaie di guida (4) ed una cinghia (32) avvolta ad anello su dette pulegge (33) alla quale à ̈ collegato detto telaio mobile (3), almeno una di dette pulegge (33) essendo connessa all’albero motore di un gruppo motoriduttore (35).
  12. 12) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detta superficie di trasporto (2) à ̈ definita da una pluralità di cinghie (36) tra loro affiancate cooperanti con terzi mezzi di motorizzazione (40).
  13. 13) Impianto (1) secondo la rivendicazione 12) caratterizzato dal fatto che detti terzi mezzi di motorizzazione (40) comprendono almeno due tamburi (37) supportati da detto telaio (3) sui quali sono avvolte dette cinghie (36) ed almeno un motoriduttore (41) accoppiato ad uno di detti tamburi (37).
  14. 14) Impianto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto di comprendere due pale girevoli (12) ciascuna associata ad un corrispondente carro 14, contrapposte e complanari tra loro.
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