ITVI20110059U1 - Filo di taglio per materiale lapideo, nonche' macchina multifilo comprendente tale filo - Google Patents

Filo di taglio per materiale lapideo, nonche' macchina multifilo comprendente tale filo

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ITVI20110059U1
ITVI20110059U1 ITVI20110059U ITVI20110059U1 IT VI20110059 U1 ITVI20110059 U1 IT VI20110059U1 IT VI20110059 U ITVI20110059 U IT VI20110059U IT VI20110059 U1 ITVI20110059 U1 IT VI20110059U1
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IT
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Inventor
Ilario Bidese
Original Assignee
Boart & Wire S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B28WORKING CEMENT, CLAY, OR STONE
    • B28DWORKING STONE OR STONE-LIKE MATERIALS
    • B28D1/00Working stone or stone-like materials, e.g. brick, concrete or glass, not provided for elsewhere; Machines, devices, tools therefor
    • B28D1/02Working stone or stone-like materials, e.g. brick, concrete or glass, not provided for elsewhere; Machines, devices, tools therefor by sawing
    • B28D1/12Saw-blades or saw-discs specially adapted for working stone
    • B28D1/124Saw chains; rod-like saw blades; saw cables
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23DPLANING; SLOTTING; SHEARING; BROACHING; SAWING; FILING; SCRAPING; LIKE OPERATIONS FOR WORKING METAL BY REMOVING MATERIAL, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23D61/00Tools for sawing machines or sawing devices; Clamping devices for these tools
    • B23D61/18Sawing tools of special type, e.g. wire saw strands, saw blades or saw wire equipped with diamonds or other abrasive particles in selected individual positions
    • B23D61/185Saw wires; Saw cables; Twisted saw strips

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  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Mining & Mineral Resources (AREA)
  • Processing Of Stones Or Stones Resemblance Materials (AREA)

Description

DESCRIZIONE
Campo di applicazione
Il presente trovato è generalmente applicabile nel settore tecnico della lavorazione dei materiali lapidei, ed ha particolarmente per oggetto un filo di taglio per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo, quale pietra, marmo, conglomerati cementizi e similari.
Il trovato ha altresì per oggetto una macchina multifilo comprendente lo stesso filo.
Stato della Tecnica
Sono note macchine multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo, quale pietra, marmo, conglomerati cementizi e similari, che comprendono un telaio a portale sul quale sono montati una pluralità di fili di taglio diamantati. Questi ultimi, in modo in sé noto, traslando lungo una direzione sostanzialmente verticale penetrano nel blocco di materiale lapideo, riducendolo in lastre. Lo spessore delle lastre che si otterranno dal taglio è determinato dalla distanza fra due fili successivi.
In modo in sé noto, i fili sono avvolti su uno o più dispositivi di sostegno e movimentazione degli stessi, generalmente tamburi o assiemi di pulegge affiancate, atti a porre in rotazione i fili stessi al fine di agevolarne la penetrazione all'interno del blocco. Generalmente, i fili comprendono una struttura di supporto flessibile, solitamente una fune in materiale metallico, sulla quale sono inserite, in modo in sé noto, una pluralità di cosiddette “perle diamantate”. Le perle diamantate usualmente comprendono un supporto base tubolare in metallo sul quale è calzata una corona esterna in lega di metallo e polvere di diamante.
In modo in sé noto, durante il taglio il filo è investito da un flusso sostanzialmente assiale d’aria e/o d’acqua, atto a raffreddare localmente il filo.
Tale noto filo presenta il riconosciuto inconveniente che durante l’esercizio la perla diamantata interagisce con il blocco di materiale lapideo sempre con la porzione affacciata allo stesso, e mai con quella opposta. Ciò causa inevitabilmente un’usura disuniforme della perla stessa, con conseguenti problemi di inefficienza del taglio, deviazioni del filo dalla linea ideale di taglio e riduzione della vita media del filo stesso.
Dal modello di utilità tedesco DE9107317 e dal brevetto statunitense US3598101 sono noti fili di taglio aventi, fra due perle diamantate consecutive, un inserto uniforme in materiale polimerico che include una o più gole periferiche atte a favorire la rotazione del filo attorno al proprio asse, in modo da rendere uniforme l’usura del filo.
Tali noti fili di taglio presentano alcuni riconosciuti inconvenienti.
Innanzitutto, a causa della continuità dell’inserto polimerico, il filo presenta un’elevatissima superficie di contatto con il dispositivo di sostegno e movimentazione dello stesso. Ciò causa inevitabilmente un elevato attrito fra filo e dispositivo, che incide negativamente sulla rotazione del filo.
Tale inconveniente è reso più gravoso dal fatto che i dispositivi di sostegno e movimentazione dei fili includono inserti anulari periferici in elastomero antiusura, come ad esempio illustrato nel brevetto italiano IT1309685, cosa che rende estremamente elevato l’attrito di cui sopra. Di conseguenza, la rotazione del filo diventa oltremodo difficoltosa, specialmente quando a causa dell’usura le superfici di contatto risultano irregolari e/o scabre.
Alla luce del fatto che il filo ha una superficie sostanzialmente uniforme, poi, l’acqua di raffreddamento scorre sulla stessa formando uno strato sostanzialmente uniforme (cosiddetto effetto Coandă), cosa che non garantisce un raffreddamento ottimale.
Tali noti fili, pertanto, potrebbero subire surriscaldamenti locali che potrebbero portare a danneggiamenti e/o rotture, con conseguente bisogno di frequenti sostituzioni ed aumento dei costi dell’operazione di taglio.
Presentazione dell’invenzione
Scopo del presente trovato è quello di superare almeno parzialmente gli inconvenienti sopra riscontrati, mettendo a disposizione un filo per il taglio di blocchi in materiale lapideo di massima efficienza e relativa economicità.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione un filo di taglio che consenta di avere un’uniforme usura delle perle diamantate.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione un filo di taglio che abbia una vita media relativamente elevata.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione un filo di taglio che consenta di minimizzare il costo dell’operazione di taglio del materiale lapideo.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione un filo di taglio che consenta di minimizzare gli interventi di manutenzione sulla macchina multifilo su cui sono montati.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione un filo di taglio che consenta di minimizzare i consumi energetici della macchina multifilo su cui sono montati.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione un filo di taglio che consenta di minimizzare gli stress nei punti di contatto fra struttura di supporto e perla diamantata.
Un altro scopo del trovato è mettere a disposizione una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo di spiccata efficienza e relativa economicità.
Tali scopi, nonché altri che appariranno più chiaramente nel seguito, sono raggiunti da un filo di taglio per materiale lapideo in accordo con la rivendicazione 1.
In particolare, il filo di taglio potrà includere una struttura di supporto flessibile definente un primo asse, una pluralità di perle diamantate e una pluralità di perle polimeriche ad essa accoppiate.
Nel presente documento, con la dizione “struttura di supporto flessibile” e derivate si intende un elemento allungato flessibile, di forma qualsivoglia, in materiale qualsivoglia, destinato a supportare gli altri elementi del filo di taglio.
Nel presente documento, con la dizione “perla” e derivate si intende un elemento destinato a venire a contatto con il materiale lapideo durante l’uso, avente diametro sensibilmente maggiore della struttura di supporto flessibile con cui è accoppiato.
Nel presente documento, con la dizione “perla diamantata” e derivate si intende una perla almeno parzialmente realizzata in un materiale che include diamante ed almeno un metallo.
Nel presente documento, con la dizione “perla polimerica” e derivate si intende una perla realizzata in un materiale polimerico, sia esso caricato o meno.
Le perle diamantate e quelle polimeriche potranno essere accoppiate alla struttura di supporto in configurazione reciprocamente alternata lungo il primo asse con l’interposizione di una porzione libera della stessa.
Nel presente documento, con la dizione “configurazione reciprocamente alternata lungo un asse” e derivate si intende una configurazione per la quale fra due elementi dello stesso tipo è interposto un elemento di tipo diverso, due elementi consecutivi di tipo diverso essendo fra loro distanti di una lunghezza qualsivoglia diversa da zero.
Nel presente documento, con la dizione “porzione libera di struttura di supporto flessibile” e derivate si intende un tratto di struttura di supporto flessibile interposto fra due perle consecutive e non occupato dalle stesse.
Eventualmente, il filo di taglio potrà inoltre comprendere una pluralità di elementi distanziali, ognuno includendo, rispettivamente essendo costituito da, almeno uno strato di un materiale polimerico posto esternamente ad una rispettiva porzione libera di struttura di supporto flessibile per mantenere sostanzialmente invariata la distanza reciproca fra le perle diamantate e quelle polimeriche.
Opportunamente, il secondo materiale polimerico degli elementi distanziali potrà essere compatibile con il materiale polimerico delle perle polimeriche. Preferibilmente, i due materiali potranno essere fra loro uguali, ad esempio essere costituiti da poliuretano TPU.
Nel presente documento, con la dizione “materiali compatibili” e derivate si intendono due o più materiali le cui caratteristiche fisico-chimiche consentono la reciproca miscelazione degli stessi senza apprezzabile separazione.
La massima compatibilità si potrà avere fra materiali aventi matrice identica o simile e, più preferibilmente, fra materiali uguali.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, ogni perla polimerica potrà includere almeno una gola periferica, preferibilmente inclinata rispetto al primo asse, per promuovere la rotazione del filo attorno all’asse stesso durante l’uso.
D’altra parte, le porzioni libere potranno presentare un diametro minore sia di quello delle perle diamantate che di quello delle perle polimeriche, in modo da minimizzare i punti di reciproco contatto fra filo e dispositivo di supporto e movimentazione dello stesso.
Grazie a tale combinazione di caratteristiche, il filo secondo il trovato consente di risolvere i problemi dei fili dello stato della tecnica sopra menzionati, minimizzando l’attrito fra filo di taglio e tamburo o puleggia, ed in particolare fra le parti in polimero/elastomero degli stessi.
In tal modo, il tamburo o puleggia opporrà una minima resistenza all’azione di rotazione del filo promossa dalle gole periferiche, consentendo di ottenere un’usura uniforme del filo stesso.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, le perle polimeriche potranno presentare forma generalmente cilindrica.
In particolare, le stesse potranno presentare una coppia di bordi periferici a spigolo vivo, preferibilmente configurati sostanzialmente ad angolo retto. In tal modo, ogni perla presenterà rispettive facce anteriori e posteriori sostanzialmente piane.
Grazie a tali caratteristiche, il filo secondo il trovato consente di risolvere i problemi dei fili dello stato della tecnica sopra menzionati, evitando surriscaldamenti locali e garantendo un raffreddamento ottimale.
La presenza di spigoli vivi che interrompe bruscamente la superficie curva delle perle polimeriche, infatti, garantisce un’elevata turbolenza del flusso di fluido di raffreddamento, sia esso acqua e/o aria, cosa che garantisce la massima superficie di scambio con il filo e quindi il massimo raffreddamento possibile.
L’elevata turbolenza e gli interstizi che si creano in corrispondenza delle porzioni libere, inoltre, contribuiranno ad aumentare la capacità del filo di portare via dalla zona di taglio gli sfridi di lavorazione, aumentando così la qualità del taglio stesso e minimizzando i dispendi energetici.
Le facce piane delle perle polimeriche, inoltre, impatteranno continuamente con il flusso di fluido che avanza in direzione assiale, rompendolo e contribuendo a creare ulteriore turbolenza. Ciò consente di massimizzare la vita media del filo e di minimizzare i costi di gestione del taglio.
D’altra parte, potrà essere prevista una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo che include un filo di taglio in accordo con la rivendicazione 24.
Forme di realizzazione vantaggiose del trovato sono definite in accordo con le rivendicazioni dipendenti.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti alla luce della descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione preferite, ma non esclusive, di un filo di taglio in una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo secondo il trovato, illustrate a titolo di esempio non limitativo con l'ausilio delle unite tavole di disegno in cui:
la FIG. 1 è una vista schematica di una macchina per il taglio di blocchi B in materiale lapideo che include un dispositivo secondo il trovato;
la FIG.2 è una vista ingrandita parzialmente sezionata di alcuni particolari della FIG.1, in cui è illustrata un primo esempio di realizzazione del filo di taglio 1;
la FIG. 3 è una vista parzialmente sezionata di un secondo esempio di realizzazione del filo di taglio 1;
le FIGG. dalla 4a alla 4d sono viste schematiche di alcune fasi di un esempio di metodo di realizzazione del filo di taglio 1.
Descrizione dettagliata di alcuni esempi di realizzazione preferiti Con riferimento alle figure citate, il filo di taglio 1 è montato su una macchina multifilo 20 per il taglio in lastre di blocchi B in materiale lapideo, ad esempio marmo, granito, cemento o similari.
Il filo di taglio 1 e la macchina multifilo 20 presentano svariate parti o elementi fra loro uguali o comunque sostanzialmente simili. Ove non altrimenti specificato, tali parti o elementi verranno descritte singolarmente e/o indicate con un solo numero, intendendosi che le caratteristiche descritte e/o illustrate sono comuni a tutte le altre parti o elementi uguali o comunque sostanzialmente simili.
La suddetta macchina multifilo 20 comprende, in modo in sé noto, un telaio a portale 21, una pluralità di fili di taglio 1 ed una pluralità di dispositivi cilindrici 30 montati sul telaio 21 per il supporto e la movimentazione dei suddetti fili di taglio 1.
In modo in sé noto, i dispositivi cilindrici 30 manterranno in tensione i fili 1 in modo che, istante per istante, per ognuno di essi si definisca un ramo attivo 2, affacciato al blocco B da tagliare e destinato a penetrare nello stesso, ed un ramo di ritorno 3, a questo opposto.
Vantaggiosamente, i dispositivi di supporto 30 potranno essere costituiti da tamburi cilindrici e/o da pulegge fra loro affiancate.
Ogni filo di taglio 1 include una struttura di supporto flessibile 4 definente un asse X ed una pluralità di perle diamantate 5 a questa accoppiate.
La struttura di supporto 4 potrà avere una flessibilità tale da consentire, in modo in sé noto, l’avvolgimento ad anello del filo di taglio 1 attorno ai tamburi e/o alle pulegge 30 della macchina multifilo 20.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, la struttura di supporto flessibile 4 potrà essere realizzata in un materiale metallico. Preferibilmente, la struttura di supporto flessibile 4 potrà includere una fune metallica.
In modo in sé noto, le perle diamantate 5 potranno includere un supporto tubolare metallico 6, avente la superficie interna 7 a contatto con la struttura di supporto flessibile 4, ed una corona esterna 8 ad esso fissato in lega di metallo e polvere di diamante.
Le perle diamantate 5, che potranno presentare un primo diametro D1compreso fra 5 mm e 13 mm, potranno essere accoppiate in modo in sé noto alla struttura di supporto flessibile 4, in modo da formare una sequenza.
Vantaggiosamente, il numero di perle diamantate 5 per metro lineare di struttura di supporto flessibile 4 potrà essere maggiore di 35, ed opportunamente compreso fra 35 e 40.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, il numero di perle diamantate 5 per metro lineare di struttura di supporto flessibile 4 potrà essere maggiore di 40.
Opportunamente, fra ogni coppia di perle diamantate consecutive 5, 5’ di tale sequenza potrà essere prevista una perla polimerica 9, realizzata in un primo materiale polimerico, eventualmente caricato con polvere abrasiva.
Preferibilmente, il primo materiale polimerico potrà essere del tipo antiabrasione. In altre parole, il primo materiale polimerico potrà presentare un’elevata resistenza all’abrasione.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, tale primo materiale polimerico potrà essere scelto fra i poliuretani.
Grazie a tale configurazione, sarà possibile minimizzare gli stress nei punti di contatto fra la struttura di supporto 4 e la perla diamantata 5.
La presenza della perla polimerica 9 fra le perle diamantate 5, 5’, infatti, consente di minimizzare l’angolazione fra struttura di supporto 4 e la perla diamantata 5 quando il filo di taglio 1 raggiunge il tamburo o la puleggia 30 su cui è avvolto, come visibile in FIG.2, così da ridurre gli stress locali ed aumentare la vita media del filo di taglio stesso.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, le perle polimeriche 9 potranno presentare forma generalmente cilindrica, con un secondo diametro D2minore o, preferibilmente, uguale al primo diametro D1delle perle diamantate.
La prima lunghezza L1delle perle diamantate 5 e/o la seconda lunghezza L2delle perle polimeriche 9 potrà essere compresa fra 5 mm e 15 mm, e preferibilmente compresa fra 8 mm e 12 mm. Preferibilmente, la seconda lunghezza L2delle perle polimeriche 9 potrà essere sostanzialmente uguale alla prima lunghezza L1delle perle diamantate 5.
Negli interspazi fra perle diamantate 5 e perle polimeriche 9 e fra perle polimeriche 9 e perle diamantate 5 potrà essere prevista una porzione libera 12 di struttura di supporto 4.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, ogni porzione libera 12 potrà includere un elemento distanziale 10 atto a mantenere sostanzialmente invariata la distanza reciproca fra le perle diamantate 5 quelle polimeriche 9. Gli elementi distanziali 10 potranno essere costituiti da almeno uno strato di un secondo materiale polimerico posto esternamente delle porzioni libere 12.
Al fine di garantire l’integrità meccanica del filo di taglio, il secondo materiale polimerico potrà essere preferibilmente anch’esso antiabrasione, ed ancor più preferibilmente potrà essere compatibile con il primo materiale polimerico delle perle polimeriche 9.
Idealmente, il secondo ed il primo materiale polimerico rispettivamente degli elementi distanziali 10 e delle perle polimeriche 9 potrà essere uguale, ad esempio scelto tra i poliuretani.
In tal modo, peraltro, è possibile semplificare al massimo la realizzazione del filo 1, riducendone al contempo i costi.
Opportunamente, le perle polimeriche 9 potranno presentare una o più gole periferiche 11, che potranno essere inclinate, con qualsivoglia angolazione, rispetto all’asse X del filo 1, come visibile in FIG.2.
Opportunamente, tali gole periferiche 11 potranno essere in un numero qualsivoglia, preferibilmente compreso fra 1 e 8, e potranno presentare spessore S qualsivoglia, preferibilmente compreso fra 1 e 4 mm.
Le gole periferiche 11 potranno presentare forma a spirale, come visibile in FIG.3. Le gole spiraliformi 11, che potranno essere in numero di una o più, potranno svilupparsi perifericamente a ciascuna perla polimerica 9 con qualsivoglia inclinazione rispetto all’asse X.
In tal modo, si promuoverà la rotazione del filo attorno all’asse X. Le gole periferiche 11, infatti, una volta investite dal flusso assiale d’acqua e/o aria di raffreddamento agiranno da vere e proprie “eliche” per il filo 1, ponendolo in rotazione attorno all’asse X.
Le porzioni libere 12 di struttura di supporto flessibile 4, inoltre, potranno presentare un terzo diametro D3minore sia del secondo diametro D2delle perle polimeriche 9 che del primo diametro D1di quelle diamantate 5 in modo da minimizzare i punti di reciproco contatto fra il filo 1 ed il tamburo o puleggia 30.
Si comprende che il terzo diametro D3delle porzioni libere 12 coinciderà con il diametro della struttura di supporto 4 nel caso il filo 1 non comprenda gli elementi distanziali 10, mentre invece coinciderà con il diametro di questi ultimi nel caso il filo 1 li comprenda.
Come sopra accennato, grazie a tale configurazione si otterrà un’uniforme usura delle perle diamantate 5, con il conseguente incremento della vita media del filo 1 rispetto ai fili di taglio dello stato della tecnica.
Ciò consente, peraltro, di ridurre le pause di lavoro per sostituzione o manutenzione dei fili, così da minimizzare il costo complessivo dell’operazione di taglio del materiale lapideo.
Un’uniforme usura delle perle diamantate 5 consente, altresì, di ridurre vibrazioni e deviazioni del filo rispetto alla direzione ideale di taglio, così da minimizzare gli interventi di manutenzione sulla macchina multifilo ed i consumi energetici della stessa.
Vantaggiosamente, il rapporto fra il terzo diametro D3delle porzioni libere 12 e il primo diametro D1delle perle diamantate 5 potrà essere compreso fra 1:1,25 e 1:2.
Opportunamente, il terzo diametro D3delle porzioni libere 12 potrà essere compreso fra 3 mm e 5 mm.
Preferibilmente, le porzioni libere 12 potranno presentare una terza lunghezza L3sostanzialmente uguale o minore della seconda lunghezza L2delle perle polimeriche 9 e/o della prima lunghezza L1delle perle diamantate 5.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, le porzioni libere 12 potranno presentare una terza lunghezza L3compresa fra 12 mm e 3 mm, a seconda del numero delle perle diamantate per metro lineare incluse nel filo.
Opportunamente, le perle diamantate 5 e quelle polimeriche 9 potranno essere reciprocamente equidistanti. In altre parole, le porzioni libere 12 potranno presentare tutte la stessa terza lunghezza L3.
Vantaggiosamente, le perle polimeriche 9 potranno presentare forma generalmente cilindrica, con una coppia di bordi periferici 13, 13’ a spigolo vivo. Preferibilmente, questi ultimi potranno essere configurati sostanzialmente ad angolo retto, in modo da definire rispettive facce anteriori e posteriori 14, 14’ sostanzialmente piane.
Come sopra accennato, grazie a tale configurazione si eviteranno surriscaldamenti locali del filo, consentendo di massimizzare la vita media dello stesso e di minimizzare i costi di gestione del taglio.
Opportunamente, ogni perla diamantata 5 potrà includere almeno uno strato protettivo 10’ il quale, per ragioni di integrità meccanica del filo, potrà essere realizzato in un terzo materiale polimerico compatibile con e preferibilmente uguale al primo materiale polimerico delle perle polimeriche 9 e/o secondo materiale polimerico degli elementi distanziali 10.
Nelle figure dalla 4a alla 4d è illustrato, a titolo non limitativo, un esempio di metodo di realizzazione del filo 1.
In generale, un metodo per la realizzazione del filo di taglio 1 potrà comprendere, essenzialmente, le fasi di predisposizione di un semilavorato 15 che include la struttura di supporto flessibile 4 e le perle diamantate 5 ad essa accoppiate, quella di realizzazione delle perle polimeriche 9 e quella di realizzazione degli elementi distanziali 10.
Nel presente testo, con la dizione “predisposizione” e derivate si intende, ove non altrimenti specificato, la preparazione di un componente di interesse ad una fase di processo di interesse, includendo quindi qualsiasi trattamento preventivo atto all’espletamento ottimale della stessa fase di interesse, dal semplice prelievo ed eventuale stoccaggio a pretrattamenti termici e/o chimici e/o fisici e similari.
La fase di predisposizione del semilavorato 15 potrà avvenire in qualsivoglia modo. Ad esempio, la fase di predisposizione del semilavorato 15 potrà prevedere le fasi di predisposizione e/o realizzazione della struttura di supporto flessibile 4 e delle perle diamantate 5 ed il successivo accoppiamento di queste ultime alla prima.
Vantaggiosamente, la fase di accoppiamento delle perle diamantate 5 alla struttura di supporto 4 potrà prevedere l’inserimento manuale delle stesse ed il bloccaggio su quest’ultima, ad esempio per brasatura.
In una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva, per minimizzare tempi e costi di realizzazione del filo 1, all’atto della realizzazione delle perle polimeriche 9 potranno altresì essere realizzati gli elementi distanziali 10 ed eventualmente anche gli strati protettivi 10’, preferibilmente per stampaggio dello stesso materiale polimerico, ad esempio poliuretano TPU.
A tal fine, come visibile in FIG. 4b, il semilavorato 15 che include la struttura di supporto 4 e le perle diamantate 5 ad essa accoppiate potrà essere inserito in uno stampo a iniezione 16 avente una cavità 17 opportunamente sagomata per realizzare in un’unica fase di stampaggio almeno una perla polimerica 9, almeno una porzione di elemento distanziale 10 ed, eventualmente, almeno uno strato protettivo 10’.
Come visibile in FIG. 4c, una volta chiuso lo stampo 16, all’interno della cavità 17 potrà essere iniettato attraverso l’apertura 18 il materiale polimerico, ad esempio poliuretano TPU, a temperatura opportuna, che si accoppierà al semilavorato 15 per realizzare in un’unica fase le perle polimeriche 9, almeno una porzione di elemento distanziale 10 ed, eventualmente, almeno uno strato protettivo 10’.
Ciò fatto, si rimuoverà dallo stampo 16 il prodotto realizzato, visibile in FIG.4d.
Il ciclo potrà quindi ricominciare, inserendo nella cavità 17 dello stampo 16 il tratto di semilavorato 15 adiacente, ed iniettando su quest’ultimo il materiale polimerico.
Grazie a tale configurazione, sarà possibile minimizzare i tempi ed i costi di realizzazione del filo di taglio 1.
Alla luce di quanto precede, si comprende che l’invenzione raggiunge gli scopi prefissatisi.
Il filo di taglio, il metodo e la macchina multifilo secondo l’invenzione sono suscettibili di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nel concetto inventivo espresso nelle rivendicazioni allegate. Tutti i particolari potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti, ed i materiali potranno essere diversi a seconda delle esigenze, senza uscire dall'ambito di tutela del trovato.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un filo di taglio per materiale lapideo destinato ad essere avvolto attorno ad un dispositivo di supporto e movimentazione dello stesso (30) del tipo tamburo o puleggia, il filo comprendendo: - una pluralità di perle diamantate (5) aventi un primo diametro (D1); - una pluralità di perle realizzate in un primo materiale polimerico (9) aventi un secondo diametro (D2); - una struttura di supporto flessibile (4) definente un asse (X) che include dette perle diamantate (5) e dette perle polimeriche (9) in configurazione reciprocamente alternata lungo detto asse (X) con l’interposizione di rispettive porzioni libere (12) di detta struttura di supporto flessibile (4) fra le stesse; in cui ognuna di dette perle polimeriche (9) include almeno una gola periferica (11) per promuovere la rotazione del filo attorno allo stesso durante l’uso, dette porzioni libere (12) presentando un terzo diametro (D3) minore sia di detto secondo diametro (D2) che di detto primo diametro (D1) in modo da minimizzare i punti di reciproco contatto fra filo e dispositivo di supporto e movimentazione dello stesso.
  2. 2. Filo secondo la rivendicazione 1, in cui detta almeno una gola (11) è inclinata rispetto a detto asse (X).
  3. 3. Filo secondo la rivendicazione 2, in cui detta almeno una gola (11) è generalmente spiraliforme.
  4. 4. Filo secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detta almeno una gola (11) presenta uno spessore (S) compreso fra 1 mm e 4 mm.
  5. 5. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ognuna di dette perle polimeriche (9) include da 1 a 8 gole periferiche (11).
  6. 6. Filo secondo la rivendicazione precedente, in cui dette gole periferiche (11) sono equamente distribuite lungo la periferia della rispettiva perla polimerica (9).
  7. 7. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il secondo diametro (D2) di dette perle polimeriche (9) è sostanzialmente uguale al primo diametro (D1) di dette perle diamantate (5).
  8. 8. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui il rapporto fra detto terzo diametro (D3) di dette porzioni libere (12) e detto primo diametro (D1) di dette perle diamantate (5) è compreso fra 1:1,25 e 1:2.
  9. 9. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto terzo diametro (D3) di dette porzioni libere (12) è compreso fra 3 mm e 5 mm.
  10. 10. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui ogni porzione libera (12) di detta struttura di supporto flessibile (4) include un rispettivo elemento distanziale (10) per mantenere sostanzialmente invariata la distanza reciproca fra dette perle diamantate (5) e dette perle polimeriche (9), detti elementi distanziali (10) includendo almeno uno strato di un secondo materiale polimerico compatibile con il primo materiale polimerico di dette perle polimeriche (9).
  11. 11. Filo secondo la rivendicazione precedente, in cui il secondo materiale polimerico di detti elementi distanziali (10) è uguale a detto primo materiale polimerico di dette perle polimeriche (9).
  12. 12. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette perle polimeriche (9) presentano forma generalmente cilindrica.
  13. 13. Filo secondo la rivendicazione precedente, in cui ognuna di dette perle polimeriche (9) presenta una coppia di bordi periferici (13, 13’) a spigolo vivo.
  14. 14. Filo secondo la rivendicazione precedente, in cui detti bordi periferici (13, 13’) a spigolo vivo sono configurati sostanzialmente ad angolo retto per definire rispettive facce anteriori e posteriori (14, 14’) sostanzialmente piane.
  15. 15. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre almeno uno strato protettivo (10’) in un terzo materiale polimerico posto esternamente a dette perle diamantate (5), detto terzo materiale polimerico essendo compatibile con detto primo materiale polimerico di dette perle polimeriche (9) e/o con detto secondo materiale polimerico di detti elementi distanziali (10).
  16. 16. Filo secondo la rivendicazione precedente, in cui detto terzo materiale è uguale a detto primo materiale polimerico e/o a detto secondo materiale polimerico.
  17. 17. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo materiale polimerico e/o detto secondo materiale polimerico e/o detto terzo materiale polimerico è scelto fra i materiali antiabrasione.
  18. 18. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo materiale polimerico e/o detto secondo materiale polimerico e/o detto terzo materiale polimerico è scelto fra i poliuretani.
  19. 19. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette perle diamantate (5) presentano una prima lunghezza (L1) compresa fra 5 mm e 15 mm, preferibilmente compresa fra 8 mm e 12 mm.
  20. 20. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette perle polimeriche (9) presentano una seconda lunghezza (L2) sostanzialmente uguale alla prima lunghezza (L1) di dette perle diamantate (5).
  21. 21. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui dette porzioni libere (12) presentano una terza lunghezza (L3) sostanzialmente uguale o minore di detta seconda lunghezza (L2) e/o detta prima lunghezza (L1).
  22. 22. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui di dette porzioni libere (12) presentano una terza lunghezza (L3) compresa fra 12 mm e 3 mm.
  23. 23. Filo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno 35 perle diamantate (5) per metro lineare, preferibilmente almeno 40 perle diamantate (5) per metro lineare.
  24. 24. Una macchina multifilo per il taglio in lastre di blocchi in materiale lapideo, comprendente un telaio (20), una pluralità di fili di taglio (1) ed almeno una coppia di dispositivi (30) montati su detto telaio (20) per il sostegno e la movimentazione di detti fili di taglio (1), ogni filo di taglio essendo avvolto attorno ad un rispettivo dispositivo di supporto e movimentazione dello stesso del tipo tamburo o puleggia, in cui almeno uno di detti fili di taglio (1) è un filo in accordo con una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 23.
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