ITVE20080040A1

ITVE20080040A1 - Scarpone da sci, in particolare da sci alpinismo.-

Info

Publication number: ITVE20080040A1
Application number: IT000040A
Authority: IT
Original assignee: Ober Alp Spa
Priority date: 2008-05-09
Filing date: 2008-05-09
Publication date: 2009-11-10
Also published as: US20090277045A1; US8181366B2; EP2116146A1

Description

D E S C R I Z I O N E

dell'invenzione avente per titolo:

" Scarpone da sci, in particolare da sci alpinismo " La presente invenzione concerne uno scarpone da sci, in particolare da sci alpinismo.

Sono noti scarponi da sci comprendenti uno scafo esterno in materiale plastico, una suola, un gambetto incernierato allo scafo in corrispondenza di borchie previste all'altezza dei malleoli, una scarpetta imbottita interna ed una pluralità di ganci di chiusura in modo da bloccare la gamba dello sciatore all'interno dello scafo.

Lo scafo generalmente presenta, in corrispondenza della zona a cavallo del metatarso del piede, una porzione flessibile (soffietto) che consente allo sciatore di flettere la gamba in fase di deambulazione.

Tali noti scarponi presentano tuttavia alcuni inconvenienti ed in particolare:

- la possibilità di sgancio accidentale del puntale e/o della talloniera dall'attacco in quanto, a seguito della flessione/deformazione della scarpone. il tacco e la punta dello scarpone tendono a sollevarsi. In altri casi è pure possibile che lo scarpone, a causa di questa deformazione a seguito flessione non si sganci dall’attacco in caso di emergenza,

- un indebolimento della struttura alle sollecitazioni a torsione, cioè quelle sollecitazioni che consentono di guidare lo sci,

- una difficoltà ed una laboriosità costruttiva in quanto il soffietto viene realizzato separatamente dallo scafo per essere introdotto all'interno dello stampo di iniezione dello scafo. Tale procedura richiede inoltre che lo scafo sia chiuso nella parte posteriore della zona di applicazione del soffietto e ciò crea difficoltà in fase di sformatura dello scarpone dallo stampo e pertanto è necessario ricorrere a materiali poco rigidi, che presentano basse prestazioni tecniche.

Scopo dell'invenzione è di realizzare uno scarpone che assicuri la flessione della gamba dello sciatore ed il cui scafo possa essere stampato con materiali di elevata rigidità.

Altro scopo dell'invenzione è di realizzare uno scarpone il cui scafo resista alle sollecitazioni di torsione.

Tali scopi ed altri che risulteranno dalla descrizione che segue sono raggiunti secondo l'invenzione con uno scarpone da sci, in particolare da sci alpinismo comprendente uno scafo, una suola ed un gambetto caratterizzato dal fatto che lo scafo è interessato da un primo intaglio longitudinale evidenziante due lembi, ciascuno dei quali presenta nella zona anteriore dello scafo un secondo intaglio e di comprendere altresì una maschera di irrigidimento posta sostanzialmente a cavallo di detti primi e secondi intagli e vincolata allo scafo.

La presente invenzione viene qui di seguito ulteriormente chiarita in una sua preferita forma di pratica realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento alle allegate tavole di disegni in cui:

la figura 1 mostra in vista prospettica uno scarpone da sci secondo l'invenzione,

la figura 2 mostra in parziale vista prospettica lo scafo dello scarpone, le figure 3 e 4 mostrano in sezione longitudinale la zona anteriore dello scarpone,

le figure 5 e 6 lo mostrano nelle stesse viste di figura 3 e 4 in una variante realizzativa, e

le figure 7 e 8 lo mostrano nella realizzazione rappresentata nelle figure 5 e 6 in fase di flessione in avanti e flessione all'indietro.

Come si vede dalle figure lo scarpone da sci secondo l'invenzione è indicato genericamente con 2 e può essere uno scarpone da sci alpinismo o uno scarpone da telemark.

Lo scarpone comprende uno scafo 4 in materiale rigido plastico o composito, una suola 6, un gambetto 8 in materiale plastico composito, articolato allo scafo in corrispondenza di borchie 10 previste all'altezza dei malleoli, ed uno spoiler 12 articolato alla parte posteriore dello scafo ed avvolto dal gambetto 8.

All'interno dello scafo è inserita una tradizionale scarpetta imbottita 14 provvista di linguettone 16.

Su un lembo 18 del gambetto 8 è montato un dispositivo di aggancio, indicato genericamente con 20, comprendente un braccio di leva 22 di azionamento di un anello di trazione 24 impegnabile selettivamente in uno di una pluralità di elementi di aggancio 6 previsti sull'altro lembo 28 del gambetto 8.

Lo scafo è interessato da un intaglio longitudinale 31 che evidenzia due lembi 32, ciascuno dei quali è interessato nella zona metatarsale da un intaglio sagomato 32 a forma di V che evidenzia con la punta dello scafo una aletta centrale 34 provvista di foro 36.

Sullo scafo 2 sono previsti ulteriori fori 38 impegnabili da rivetti 40 per il vincolo di una maschera di irrigidimento 42 in materiale rigido plastico o composito. La maschera 42 è interessata da un foro 44 longitudinalmente asolato ed in esso è inserito un piolo girevole 46 che attraversa altresì il foro 36 e che è provvisto di una testa 48 sostanzialmente parallelepipedica di lunghezza corrispondente alla distanza fra due appendici 50 di fine corsa previste sulla superficie esterna della maschera 42.

Il funzionamento della calzatura secondo l'invenzione è quello tradizionale per cui una volta che lo sciatore ha introdotto il piede all'interno dello scafo 4, il tirante 24 viene impegnato in uno degli elementi di aggancio 26 e la leva viene azionata nel senso di provocare il reciproco avvicinamento dei due lembi del gambetto 8.

Grazie alla presenza degli alleggerimenti laterali ottenuti dagli intagli a V 32 previsti nella zona metatarsale della calzatura, in fase di deambulazione è consentita l’agevole flessione della gamba.

Allo stesso tempo la maschera 47 ha l'effetto di bloccare eventuali sollecitazioni di torsione durante la fase di discesa.

Per quanto poi concerne l'elemento 48 esso può essere posizionato nelle configurazioni illustrate nelle figg. 3 e 4 ed in particolare:

- quando l'elemento 48 è posizionato con la testa disposta tra le due alette 50 (cfr. fig. 3) viene impedita la corsa del piolo 46 lungo il foro asolato e viene pertanto bloccata la flessione (condizioni di discesa),

- quando l'elemento 48 è disposto in posizione ortogonale alla precedente (cfr. fig. 4) viene consentita la corsa del piolo 46 lungo il foro asolato 44 e viene pertanto consentita la flessione dello scarpone (condizioni di deambulazione).

Nella forma di realizzazione illustrata nelle figg. 5 e 6 al piolo 46 è associato un elemento in materiale elastomerico 52 avente la funzione di ammortizzare la corsa del piolo e conseguentemente la flessione dello scarpone.

Da quanto detto risulta chiaramente che lo scarpone da sci secondo l'invenzione presenta numerosi vantaggi ed in particolare:

- consente di essere realizzato in materiale rigido non solo perchè l'elemento ammortizzante viene applicato in fase successiva alla sua realizzazione, ma anche perché è possibile realizzare nello scafo una profonda apertura che consente di effettuare l’agevole sformatura dallo stampo

- consente di regolare la flessione fino al suo completo bloccaggio.

La presente invenzione è stata illustrata e descritta in una sua preferita forma di realizzazione, ma si intende che varianti esecutive potranno ad essa in pratica apportarsi senza peraltro uscire dall'ambito di protezione del presente brevetto per invenzione industriale.

Claims

R I V E N D I C A Z I O N I 1. Scarpone da sci, in particolare da sci alpinismo comprendente uno scafo (4), una suola (6) ed un gambetto (8) caratterizzato dal fatto che lo scafo è interessato da un primo intaglio longitudinale (31) evidenziante due lembi (30), ciascuno dei quali presenta nella zona anteriore dello scafo un secondo intaglio (32) e di comprendere altresì una maschera (42) di irrigidimento posta sostanzialmente a cavallo di detti primi e secondi intagli e vincolata allo scafo.
2. Scarpone secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il primo intaglio (31) si arresta in corrispondenza della punta dello scafo ed i secondi intagli (32) sono previsti nella zona metatarsale
3. Scarpone secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che la maschera (42) è vincolata allo scafo per mezzo di rivetti (40) impegnanti simultaneamente corrispondenti fori (36, 38, 44) previsti nello scafo e nella maschera.
4. Scarpone secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti primi (31) e secondi (32) intagli evidenziano nella punta dello scafo una aletta centrale (34) provvista di foro (36).
5. Scarpone secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che la maschera è provvista in corrispondenza della mezzeria di un foro asolato (44) affacciato al foro (36).
6. Scarpone secondo la rivendicazione 5 caratterizzato dal fatto che in detto foro asolato (44) ed in detto foro (36) è inserito un piolo girevole (46) provvisto di testa (48) sostanzialmente parallelepipedica di lunghezza corrispondente alla distanza tra due appendici (50) di fine corsa previste sulla superficie esterna della maschera.
7. Scarpone secondo la rivendicazione 6 caratterizzato dal fatto che al piolo (46) è associato un elemento (52) in materiale ammortizzante inserito nel foro asolato (44).
8. Scarpone da sci, in particolare da sci alpinismo secondo le rivendicazioni da 1 a 7 e sostanzialmente come illustrato e descritto.