ITUD980088A1 - Procedimento di riattacco automatico del filo in formazione in un filato e relativo dispositivo - Google Patents

Procedimento di riattacco automatico del filo in formazione in un filato e relativo dispositivo Download PDF

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ITUD980088A1
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Mario Turconi
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    • DTEXTILES; PAPER
    • D01NATURAL OR MAN-MADE THREADS OR FIBRES; SPINNING
    • D01HSPINNING OR TWISTING
    • D01H15/00Piecing arrangements ; Automatic end-finding, e.g. by suction and reverse package rotation; Devices for temporarily storing yarn during piecing
    • D01H15/013Carriages travelling along the machines

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
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  • Textile Engineering (AREA)
  • Yarns And Mechanical Finishing Of Yarns Or Ropes (AREA)
  • Spinning Or Twisting Of Yarns (AREA)

Description

CAMPO DI APPLICAZIONE
Forma oggetto del presente trovato un procedimento di riattacco automatico del filo in formazione in un filatoio, nonché il relativo dispositivo, come espressi nelle rispettive rivendicazioni principali.
Il trovato si applica nel settore tessile della filatura per eseguire il riattacco automatico del filo a lgentesi sul fuso-di formazione quando si verifica una rottura rispetto all'alimentazione.
Il trovato è concepito per ridurre i tempi necessari per eseguire il riattacco, e quindi per far ripartire il fuso, aumentando la percentuale di riuscita dell'operazione e sostanzialmente eliminando ogni necessità di intervento manuale.
STATO DELLA TECNICA
La struttura tradizionale di un filatoio, sia esso per lana, cotone od altro tipo di filo, prevede una pluralità di fusi disposti in schiera sui quali viene calzato il tubetto di supporto filato.
I fusi sono normalmente portati in rotazione mediante un sistema a cinghie tangenziali e cooperano con sistemi di alimentazione e guida del filo e con mezzi di frenatura. Attorno al fuso è normalmente presente un anello limitatore del ballon.
Un cursore ad anello, all'interno del quale viene fatto transitare il filo, è associato ad una banchina portanelli che si muove verticalmente in modo progressivo rispetto al fuso durante la formazione della fusata.
Uno dei principali problemi che si verificano durante l'esecuzione dei cicli di filatura, incidendo sulla produttività del filatoio stesso, è quello relativo alla rottura del filo. Nei filatoi più tradizionali, il compito di giuntare i capi del filo rotto tra il fuso e l'alimentazione era ed è eseguito manualmente e delegato allOperatrice.
L<1 >operatrice deve tener sotto controllo un fronte, od entrambi i fronti del filatoio, ed intervenire tempestivamente in caso di rottura, individuando il capo del filo interrotto sul tubetto o spola, reinserendolo all’interno del percorso tra il cursore inferiore ed il riccio guidafilo superiore e portando a contatto i due fili per concretizzare la Un tale tipo di procedura manuale comporta un elevato impegno di mano d'opera, data l'alta frequenza del verificarsi di tali rotture, e lunghi tempi di fermata del fuso per le difficoltà comportate soprattutto dall'individuazione del capo del filo sulla spola, lo sfilamento rispetto alle spire di filo avvolto, il suo tensionamento e l'inserimento del filo nel percorso di avvolgimento.
Per ovviare a tali inconvenienti sono state proposte varie soluzioni per automatizzare tale tipo di intervento, le quali però hanno dimostrato vari inconvenienti di affidabilità, sicurezza di riuscita del riattacco, complessità costruttiva, ingombro, costo e velocità del ciclo.
Le proposte di macchine automatiche che sono state realizzate, in generale, hanno dimostrato o limiti di affidabilità, intesa come percentuale di riuscita della giunzione rispetto al numero totale di interventi, o limiti di semplicità e costo, che le hanno rese non economicamente ed operativamente compatibili con le esigenze dei filatoi.
La proponente si è quindi posta il problema dello studio e della realizzazione di un dispositivo di riattacco automatico del filo in formazione in un filatoio che possa garantire una elevata affidabilità e funzionalità senza comportare costi, ingombri e complessità insostenibili, ed a tale scopo ha ideato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
II presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rispettive rivendicazioni principali.
Le rivendicazioni secondarie espongono varianti all'idea di soluzione principale.
Scopo del trovato è quello di realizzare un procedimento di riattacco automatico del filo, ed il dispositivo che lo realizza, per eseguire in modo completamente automatizzato, con la massima affidabilità e versatilità e con tempi di esecuzione ridotti al minimo, l'operazione di giunzione fra due capi interrotti di un filo in formazione ogni qualvolta se ne presenta la necessità.
II dispositivo secondo il trovato è sostanzialmente composto da un carro mobile idoneo a traslare su un percorso guidato lungo il fronte del filatoio per posizionarsi in corrispondenza del fuso ove si è verificata l'interruzione del filo.
Su detto carro mobile è installata una struttura traslante supportante i gruppi operativi ad azionamento automatizzato e sincronizzato che eseguono in sequenza le fasi del ciclo di riattacco del filo. Detti gruppi operativi comprendono almeno:
- un gruppo di aspirazione del filo che serve ad individuare e prelevare il capo del filo interrotto dalla spola e mantenerlo sostanzialmente verticalmente in tensione al di sopra del fuso,
- un gruppo di pinzatura del filo in grado di catturare il filo parzialmente svolto sulla spola e di manipolarlo per il suo inserimento nel percorso tra il cursore inserito nella banchina portanelli ed il riccio posto superiormente al fuso, ed
- un gruppo di riattacco del filo che esegue la giunzione tra i capi del filo interrotto.
Nella soluzione preferenziale del trovato, ognuno di questi gruppi è azionato da rispettivi attuatori pneumatici che agiscono secondo una sequenza preordinata di ciclo ed in base ad impulsi asserviti a mezzi emettitori di segnali di consenso.
Secondo una variante, sul carro mobile è presente anche un gruppo automatico che, all'avvio del ciclo di filatura, interviene per creare una riserva di filato, o calzetta, sul tubetto vuoto allo scopo di giuntare il filo in formazione.
In una soluzione del trovato, il gruppo di aspirazione comprende un tubo di aspirazione sagomato a campana aperta verso il basso il quale, nel suo movimento di posizionamento al di sopra del fuso e coassialmente ad esso, ha anche la funzione di spostare meccanicamente il riccio guidafilo durante la fase di aspirazione del filo.
Secondo una variante, il tubo di aspirazione coopera con un elemento a capsula che ha la funzione di coprire la testa filante presente al di sopra del fuso creando una camera di aspirazione ad anello tra il tubo e la capsula stessa, ciò per evitare che il filo aspirato si attorcigli e si incastri su detta testa filante.
Secondo un'altra soluzione, il dispositivo comprende mezzi che intervengono all'avvio del ciclo di riattacco per sollevare parzialmente il tubetto fino a portare la testa filante all'interno del corpo del tubetto stesso; dopo tale sollevamento del tubetto, il tubo di aspirazione si posiziona al di sopra del fuso e viene avviata la fase di tensionamento di un tratto di filo al di sopra del fuso. Tale soluzione elimina i problemi di interferenza tra filo e testa filante durante l'aspirazione riducendo notevolmente i rischi di rottura ed incastro del filo.
Secondo un'altra variante, il dispositivo comprende un gruppo di frenatura del fuso che, ad inizio ciclo, frena il fuso e nella fase di individuazione del capo del filo sulla spola esegue un bloccaggio ad impulsi del fuso stesso, ciò facilitando lo svolgimento di detto capo dalla spola.
Secondo una caratteristica del trovato, la giunzione dei capi interrotti del filo avviene sopra al cilindro di pressione di uscita solidale alla struttura del filatoio e posto sopra al relativo fuso, ciò assicurando una maggiore affidabilità dell'operazione di riattacco del filo e quindi un maggior rendimento del dispositivo di riattacco ed una maggiore produttività globale del filatoio.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Le figure allegate sono fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, ed illustrano una soluzione preferenziale del trovato.
Nelle tavole abbiamo che:
- la fig. 1 illustra una vista laterale del dispositivo di riattacco automatico secondo il trovato associato ad un fuso;
- la fig. 2 illustra un'altra vista laterale del dispositivo di riattacco essendo stati omessi per semplicità illustrativa i gruppi operativi;
- le figg. 3a e 3b illustrano il dispositivo di forinazione della riserva sul tubetto;
la fig. 3c illustra il dispositivo di formazione riserva montato sul carro mobile;
le figg. 4a-4e illustrano in sequenza le fasi di lavoro del dispositivo delle figg. 3a e 3b;
la fig. 5 illustra schematicamente il posizionamento del dispositivo di riattacco di fig. 1 rispetto al filatoio;
la fig. 6 illustra con vista laterale e parziale il dispositivo di fig. 1 nella fase di frenatura del fuso e di sollevamento della spola;
la fig. 7 illustra una vista da A di fig. 6;
la fig. 8 illustra con vista laterale e parziale il dispositivo di fig. 1 nella fase di posizionamento del gruppo di aspirazione;
la fig. 9 illustra con vista laterale e parziale il dispositivo di fig. 1 nella fase di individuazione e cattura dell'estremità del filo da parte del gruppo di aspirazione;
la fig. 10 illustra con vista laterale e parziale il dispositivo di fig. 1 nella fase di tensionamento del filo da parte del gruppo di aspirazione, e di presa del filo da parte del gruppo di pinzatura; le figg. Ila e llb illustrano schematicamente con vista dall'alto le fasi di presa del filo;
le figg. 12a, 12b e 12c illustrano in sequenza tre fasi di posizionamento del gruppo di aspirazione secondo una variante di fig.
8;
le figg. 13a e I3b illustrano in sequenza la fase di posizionamento e la fase di tensionamento del filo da parte del gruppo di aspirazione secondo la variante delle figg. 12a-12c;
la fig. 14 illustra una variante delle figg. 12a-12c;
la fig. 15 illustra la fase di intercettamento e posizionamento del cursore posto sulla banchina portanelli;
la fig. 16 illustra con vista laterale e parziale il dispositivo di fig. 1 nella fase di tensionamento del filo in corrispondenza della banchina portanelli e di inserimento del filo nel cursore;
le figg. 17a, 17b e 17c illustrano schematicamente con vista dall'alto ed in sequenza le fasi di inserimento del filo nel cursore;
la fig. 18 illustra la fase di presa del filo secondo una variante della fig. 16;
la fig. 19 illustra con vista laterale e parziale il dispositivo di fig. 1 nella fase di riattacco del filo;
le figg. 20a, 20b e 20c illustrano in sequenza tre fasi operative del dispositivo di fig.
19;
le figg. 21a e 21b illustrano di lato e dall'alto, una variante del gruppo di pinzatura nella fase di presa del filo;
la fig. 22 illustra in maggior dettaglio il ciclo di presa del filo da parte del gruppo di pinzatura di fig. 21
le figg. 23a e 23b illustrano di lato e dall'alto il gruppo di pinzatura nella fase di infilaggio del filo nel cursore;
le figg. 24a e 24b illustrano il gruppo di pinzatura delle figg. 21 nella fase di sgancio del filo;
le figg. 25a e 25b illustrano il gruppo di pinzatura delle figg. 21 nella fase di inserimento del filo nel cursore.
DESCRIZIONE DEI DISEGNI
Il dispositivo di riattacco automatico secondo il trovato è indicato nel suo complesso con il numero 10 nelle figure allegate ed è idoneo a cooperare con un fuso 11 montato su una banchina portafusi 60 di un filatoio di tipo convenzionale.
Il fuso 11 coopera con mezzi convenzionali di azionamento tangenziali, di frenatura, di guida del filo, ecc. che non sono illustrati in particolare dettaglio se non per le parti che interagiscono direttamente con organi del dispositivo 10 od in particolari fasi del ciclo di riattacco.
Alcune parti convenzionali del filatoio, ed in particolare della struttura di supporto o di azionamento del fuso 11, verranno perciò illustrate in alcune delle figure e trascurate in altre in quanto non specificatamente rilevanti per le caratteristiche illustrate e descritte.
Sul fuso 11 viene calzato il tubetto 13 su cui si incanna il filo 14 per formare la spola.
Il fuso 11 è del tipo con testa filante superiore 15 e coopera con una banchina portanelli 12 che si muove di moto verticale ascendente-discendente durante la formazione progressiva della fusata.
Il filo 14 coopera superiormente con un riccio guidatilo 16 montato su un supporto rotante 17 ed in posizione intermedia con un anello 18 limitatore del ballon che si crea durante l'avvolgimento. Tra l'alimentazione del filo ed il fuso 11 sono presenti usuali gruppi di stiro 19 e cilindri di pressione, di cui quello di uscita è indicato con 20.
Sulla banchina portanelli 12, in cooperazione con l'anello di filatura, è presente un cursore 22 che consente al filo di avvolgersi sul tubetto 13 ed è portato in rotazione dal filo 14 stesso.
Il dispositivo 10 è costituito da un carro mobile 21 idoneo a traslare su un percorso guidato, su binari, corsie, guide, in modo radiocomandato o filoguidato, per ispezionare sequenzialmente il fronte del filatoio ed individuare ove si è verificata una interruzione del filo in formazione.
Nel caso di specie, si veda la fig. 2, il carro mobile 21 è dotato di un motore 61, disposto nella sua parte superiore, sul quale è calettato un pignone 62 che aziona la catena di trasmissione 63. La catena di trasmissione 63 è posizionata con le maglie in verticale ed è fissata sul supporto 64 lungo tutto il fronte del filatoio, indicato generalznente con 65 in fig. 5.
Questa disposizione della catena 63 consente di eseguire la trasmissione del moto anche nei punti, come si vede in fig. 5, in cui il carro mobile 21 esegue una traiettoria curva per portarsi da un fronte all'altro del filatoio 65.
Il carro mobile 21 scorre su guide, rispettivamente superiori 66a ed inferiori 66b, che si sviluppano per tutta la lunghezza del filatoio 65.
Nel caso di specie, la guida inferiore 66b è ricavata a pavimento.
Secondo una variante non illustrata, la guida inferiore 66b è ricavata lungo il dispositivo di levata automatica 47 disposto alla base del filatoio e predisposto per evacuare dal filatoio 65 le spole piene alla fine del ciclo di formazione.
in questo caso, nel tratto in curva del percorso attorno al filatoio 65 sarà previsto un tratto di raccordo tra dette guide sostanzialmente rettilinee. Con dette guide cooperano pattini oscillanti 67, nel caso di specie due fissati superiormente e due fissati inferiormente.
Ogni pattino 67 può ruotare attorno ad un asse verticale durante l'esecuzione della curva per passare da un fronte all'altro del filatoio 65.
II carro mobile 21 presenta un telaio portante 68 all interno del quale sono ricavati i vani di alloggiamento di tutti i gruppi funzionali ed ausiliari necessari per il funzionamento del dispositivo 10.
In particolare, detto telaio portante 68 supporta una struttura traslante 23 sulla quale sono montati i gruppi operativi predisposti per l'esecuzione del ciclo di riattacco in cooperazione con il fuso 11 in cui si è verificata l'interruzione.
Su detto carro mobile 21 sono anche montati, non illustrati, il quadro elettrico e le elettrovalvole, il gruppo di aspirazione composto da pompa, filtro e serbatoio e l'impianto di compressione dell'aria. Nella zona frontale anteriore del telaio portante 68 sono montati, in modo noto, i sensori di posizione che hanno la funzione di eseguire il centraggio del carro mobile 21 rispetto al fuso 11. Sempre in detta zona frontale anteriore sono montate le fotocellule che servono a leggere la presenza del filo 14 e quindi ad individuare il fuso 11 in cui si è verificata l'interruzione.
L'alimentazione elettrica al carro mobile 21 può essere trasmessa mediante contatti striscianti (non illustrati) che scorrono su una blindosbarra posta in corrispondenza della guida superiore 66a.
Il procedimento secondo il trovato può prevedere opzionalmente una procedura di resettaggio, all'avvio della filatura, che serve per individuare i fusi 11 non alimentati dal filatoio allo scopo di evitare che il dispositivo 10 scambi la non presenza del filo dovuta all'inattività del fuso 11 per una interruzione dell'alimentazione.
L'assenza del filo dovuta ad una effettiva rottura viene individuata dal dispositivo 10, in modo sostanzialmente convenzionale, mediante dette fotocellule, ciò determinando l'arresto del carro mobile 21 stesso e l'avvio del ciclo automatico di riattacco. Nel caso di specie, sul carro mobile 21 è presente un gruppo 69, traslante verticalmente su una slitta 103 montata su un montante della struttura traslante 23 (fig. 3c), il quale realizza in modo automatico la formazione sul tubetto vuoto 13 di una riserva, costituita da alcune spire di filo, il cui capo viene poi giuntato al filo o stoppino in alimentazione dal dispositivo di riattacco 10.
In fase di lavoro, il gruppo 69, illustrato schematicamente nelle figg. 3a e 3b si appoggia sulla banchina portanelli 12 e ne segue i movimenti di traslazione verticale. Esso comprende una pinza di avvolgimento filo 70, costituita da un braccio fisso 70a e da un braccio mobile 70b.
Detta pinza 70 viene azionata da un primo attuatore 71 di apertura-chiusura e da un secondo attuatore 72 che la porta in rotazione attorno ad un asse, sostanzialmente orizzontale 73.
La pinza 70 è montata su un supporto 74 dotato di un movimento orizzontale, indicato con 75, perpendicolare all'asse 24 del fuso 11 {schematicamente rappresentato) e di un movimento verticale, indicato con 76, parallelo a detto asse 24.
Detto gruppo 69 è anche dotato di, o coopera con, un generatore di vuoto regolabile idoneo a generare il vuoto necessario per l'aspirazione del filo 14 all'interno della pinza 70.
La pinza 70 coopera con una spola 77, schematicamente rappresentata in fig. 4a, che fornisce al gruppo 69 il filo necessario per la formazione della riserva su tutti i tubetti 13 del filatoio 65. La spola 77 può essere montata in posizione opportuna sul carro mobile 21.
Il funzionamento del gruppo 69 è illustrato nelle figg. 4a-4e.
In fase di predisposizione, una estremità del filo fornito dalla spola di riserva 77 è stata inserita nel tubo flessibile 78a associato al braccio fisso 70a della pinza 70. Nella fase di avvicinamento del carro mobile 21 al tubetto 13 su cui deve essere formata la riserva (fig. 4a) la pinza 70 è in posizione orizzontale ed aperta.
La rotazione del fuso 11 su cui è calzato il tubetto 13 viene arrestata mediante il dispositivo di frenatura montato a bordo del carro mobile 21 e che sarà descritto nel seguito.
La pinza 70 viene traslata orizzontalmente verso il fuso 11 mediante movimentazione del supporto 74 nella direzione 75, e viene chiusa attorno al fuso 11 stesso {fig. 4b).
Viene quindi azionata l'elettrovalvola che comanda il generatore di vuoto per aspirare il filo 14, inserito nel tubetto flessibile 78a, in modo che un lungo tratto di filo si inserisca nel foro presente nel braccio fisso 70b della pinza 70 e nel tubetto flessibile 78b ad esso associato, quindi viene arrestata l'aspirazione. Il braccio mobile 70b viene aperto richiamando parte del filo contenuto nel tubo flessibile 78b (fig. 4c), quindi la pinza 70 viene arretrata allontanandosi dall'asse 24 del fuso 11, richiamando ulteriormente il filo 14 dal tubo flessibile 78b (fig. 4d).
A questo punto la pinza 70 ruota secondo la direzione 79, per l'azione del secondo attuatore 72, attorno all'asse orizzontale 80 che passa per il punto di chiusura della pinza 70, ciò determinando 1'annodatura del filo 14.
Il gruppo di frenatura rilascia quindi il fuso 11 che si porta in rotazione richiamando il filo dalla spola di riserva 77 ed avvolgendolo sul tubetto 13 per il numero di spire desiderato.
Quindi viene eseguito il taglio rispetto alla detta spola di riserva 77, mediante opportuno dispositivo di taglio, ed il carro mobile 21 può spostarsi in corrispondenza di un altro fuso 11 per ripetere il ciclo di formazione della riserva.
Il posizionamento corretto del carro mobile 21 rispetto al fuso 11, sia per l'esecuzione della riserva all'avvio del ciclo che per il riattacco in caso di rottura, avviene in modo noto mediante rilevazione eseguita dai sensori di prossimità già menzionati e montati sulla struttura frontale del carro 21, detti sensori cooperando con riferimenti fissi posti sulla struttura del filatoio.
Una volta individuato il fuso 11 in cui si è verificata l’interruzione del filo ed arrestato il carro mobile 21, il ciclo di riattacco prevede l'aggancio del dispositivo 10 in modo da centrare correttamente l'asse della struttura traslante 23 con l'asse 24 del fuso 11.
Nel caso illustrato nelle figg. 1 e 2, l'aggancio del dispositivo 10 al filatoio viene ottenuto mediante il movimento stesso, ortogonalmente all'asse 24 del fuso 11, della struttura traslante 23 che determina l'aggancio di un arpione 25 alla parte fissa 26 del filatoio su cui si innesta il fuso 11.
Secondo una variante, il centraggio della struttura traslante 23 rispetto all'asse 24 del fuso 11 viene eseguito senza accoppiamento meccanico mediante i sensori che determinano l'arresto del motore 61, vantaggiosamente di tipo autobloccante, nella posizione corretta.
La struttura traslante 23 è idonea a muoversi ortogonalmente e verso l'asse 24 del fuso 11 mantenuta in guida da guide cilindriche 27.
Il movimento della struttura traslante 23 verso il fuso 11 determina 1'intervento di un elemento di frenatura 29 che va a cooperare con il freno a leva 81 del fuso 11.
Una volta agganciato detto freno a leva 81, l'elemento di frenatura 29 viene sollevato secondo la direzione 82 e portato nella posizione indicata tratteggiata in fig. 6, determinando l'arresto della rotazione del fuso 11. Arrestato il fuso 11, viene avviata la procedura di cattura del capo del filo 14 dalla spola su cui è avvolto.
Nella soluzione delle figg. 6-10, tale procedura prevede 1<1 >intervento di un elemento a pinza 83 a due ganasce 83a e 83b apribili, associato ad una slitta 84 mobile verticalmente su un montante della struttura traslante 23.
Detto elemento a pinza 83 aggancia la spola calzata sul fuso 11 in una posizione bassa e la solleva secondo la direzione 85, dalla posizione tratteggiata alla posizione continua di fig. 6, di una quantità sufficiente a far rientrare la testa filante 15 del fuso 11 all<1 >interno del tubetto 13.
Sul bordo superiore del tubetto 13 va in battuta il riccio guidafilo 16.
Sulla superficie superiore di dette ganasce 83a e 83b sono presenti ugelli 30 che servono ad emettere soffi d'aria, indicati con 86, per individuare e staccare il capo del filo interrotto dalla spola su cui il filo è avvolto.
L'individuazione del capo del filo può essere agevolata, in una variante, azionando l'elemento frenante 29 in modo intermittente, ciò determinando un movimento ad impulsi del fuso 11 che favorisce lo svolgimento del filo dalle spire avvolte.
La fase successiva prevede il posizionamento di un tubo di aspirazione 31 in cooperazione con la sommità del fuso 11 ed assialmente ad esso.
Il tubo di aspirazione 31 è montato su una slitta 87 (figg. 1 e 8) che può scorrere verticalmente su un montante della struttura traslante 23.
Il tubo di aspirazione 31 esegue un primo movimento di abbassamento (88), mediante azionamento della slitta 87, per portarsi ad una quota posta tra il riccio guidafilo 16 ed il bordo superiore del tubetto 13 (si veda anche la fig. 12a che fa riferimento ad una variante del ciclo delle figg. 6-10).
L'arresto della corsa verticale del tubo di aspirazione 31 può essere ottenuto con una battuta meccanica o con un fine corsa pneumatico.
Quindi, il tubo di aspirazione 31 viene spostato con un movimento orizzontale (89) di avvicinamento al fuso 11 per posizionarsi sostanzialmente coassiale ad esso.
Con tale movimento di avanzamento, il tubo di aspirazione 31 sposta, grazie alla sua conformazione, il riccio guidafilo 16, che può oscillare verso l'alto mediante rotazione del supporto rotante 17 attorno al suo asse orizzontale 32 (fig. 8).
Posizionato il tubo di aspirazione 31 in asse il fuso 11 e subito al di sopra di esso, il capo filo viene catturato dall'azione combinata di aspirazione esercitata da detto tubo 31, dal soffiaggio esercitato dagli ugelli 30 presenti sull'elemento a pinza 83 e dal soffiaggio esercitato da un ulteriore blocco soffiante 90 che agisce sostanzialmente tangenzialmente alla spola.
Va notato che il capo del filo, in relazione al ciclo stesso di filatura, è disposto tra la banchina portanelli 12 e l'anello antiballon 18 e quindi il solo soffio degli ugelli 30 posti sull'elemento a pinza 83 potrebbe non essere sufficiente a svolgere il capo dalla spola data l'interferenza con la banchina portanelli 12 stessa.
La presenza del getto d'aria tangenziale emesso dal blocco soffiante 90 è anche importante per determinare la posizione del filo internamente od esternamente all'anello antiballon 18, come si vedrà anche nel seguito.
Nel caso illustrato in fig. 9, la direzione dei soffi d'aria, indicati con 91, e la posizione del blocco 90 subito al di sotto dell'anello antiballon 18 assicura che il capo del filo si mantenga all’interno dell’anello antiballon 18 stesso.
Nella soluzione di fig. 18, il blocco soffiante 90 è fornito di ugelli divergenti rispetto all'asse 24 del fuso 11 che portano il filo 14 esternamente all'anello antiballon 18.
Dopo che una voluta lunghezza di filo è all'interno del tubo di aspirazione 31 e del canale 48 ad esso collegato, il gruppo di aspirazione si solleva ed il filo 14 viene mantenuto verticalmente in tensione dall'aspirazione eseguita attraverso il canale 48 ed il tubo 31.
Su questo tratto di filo 14 posto al di sopra del fuso 11 interviene il gruppo di pinzatura 28 il quale ha la funzione di catturare il filo 14 ed inserirlo all’interno del cursore 22 posto sulla banchina portanelli 12 ed eventualmente di riportarlo all'interno dell'anello antiballon 18.
Il gruppo di pinzatura 28 comprende una slitta 33 mobile verticalmente sul montante della struttura traslante 23 sulla quale è montato un blocco 37, traslabile su un piano sostanzialmente orizzontale e secondo una direzione ortogonale alla direzione di movimento della struttura traslante 23.
Le figg. 10 e 11 illustrano una prima soluzione realizzativa del gruppo di pinzatura 28, il quale prevede che sul blocco traslabile 37 sia montato un primo elemento di presa mobile 35a che, insieme l’elemento di presa fisso 35b, costituisce la p di aggancio filo 34.
Il gruppo di pinzatura 28 comprende anche un elemento a camma 36 che ha la funzione di spostare il riccio guidafilo 16 che, in seguito al sollevamento del tubo di aspirazione 31, è ricaduto sul bordo superiore del tubetto 13.
La pinza di aggancio filo 34, per inserire il filo 14 all'interno del cursore 22 posto sulla banchina portanelli 12, forma un tratto di filo tenuto in tensione tra i due elementi di presa, primo mobile 35a e secondo fisso 35b.
Verrà ora prima descritto il caso in cui il filo 14 è posto all'esterno dell'anello antiballon 18. Come si vede nelle figg. 10, Ila e llb, il gruppo di pinzatura 28 si posiziona al di sopra del tubetto 13, mediante movimento della slitta 33; quindi, per effetto del movimento della struttura traslante 23, avanza nella direzione orizzontale 38a verso l'asse 24 del fuso 11, portando l'elemento di presa mobile 35a ad agganciare il filo 14 all’interno della sua estremità ad uncino.
Per effetto di questo movimento di avvicinamento al fuso 11, l’elemento a camma 36 solleva il riccio guidafilo 16 (fig. 10).
Quindi, mediante movimento del blocco traslabile 37 nella direzione orizzontale 38b ortogonale alla direzione 38a, e successivo movimento di arretramento rispetto all'asse 24 del fuso 11, l'elemento di presa 35a porta il filo 14 ad agganciarsi all'estremità arcuata dell'elemento di presa fisso 35b, che così rimane agganciato fra entrambi gli elementi di presa 35a e 35b.
Dopo che la spola è stata abbassata e riposizionata sul fuso 11 dalla pinza 83, la slitta 33 viene spostata verticalmente verso il basso fino a portare detto filo agganciato dalla pinza 34 in corrispondenza della banchina portanelli 12.
La variante illustrata in fig. 16 prevede che il filo 14 rimanga all'interno dell'anello antiballon 18 grazie all'azione di un blocco soffiante 90 configurato e funzionante come quello di fig. 9.
Le fasi di presa del filo e di aggancio tra gli elementi di presa 35a e 35b sono sostanzialmente uguali a quelle descritte sopra, con la differenza che il filo 14 viene catturato dall'elemento di presa mobile 35a del gruppo di pinzatura 28 al di sotto dell'anello antiballon 18 e poi abbassato in corrispondenza della banchina portanelli 12.
Contemporaneamente o prima dell'abbassamento de filo all'altezza della banchina portanelli 12, è prevista la procedura di intercettamento e posizionamento del cursore 22.
Detto cursore 22, infatti, a causa della rottura del filo 14 si trova in una posizione circonferenziale casuale sull'anello di inserimento del fuso 11 e deve essere riposizionato correttamente per consentire l'inserimento al suo interno del filo 14 prima che sia eseguita la giunzione.
Il posizionamento del cursore 22 viene ottenuto, in una prima soluzione, mediante ugelli 45 che agiscono tangenzialmente all'anello posto sulla banchina portanelli 12, i quali sono reciprocamente orientati in modo tale da creare una zona morta non sottoposta a soffiaggio che corrisponde ad una precisa posizione posta frontalmente al fuso 11 e sostanzialmente sulla retta orizzontale ortogonale all'asse 24 di detto fuso 11.
Secondo la variante di fig. 15, l'intercettamento del cursore 22 avviene sempre mediante soffiaggio tangenziale da parte di ugelli 45, ma l'arresto del cursore 22 nella posizione voluta non avviene per la formazione di una zona morta ma per la presenza di un elemento di arresto meccanico, costituito nel caso di specie da una piccola spazzola o pattino 44, preferenzialmente in gomma, montato sul supporto 43 sul quale sono posizionati gli ugelli 45.
Collocato il cursore 22 nella voluta posizione sull'anello della banchina portanelli 12, il gruppo di pinzatura 28, con il filo 14 trattenuto dagli elementi di presa 35a e 35b e mantenuto in tensione per l'aspirazione creata all'interno del tubo 31, si abbassa fino in corrispondenza di detta banchina 12 (fig. 17a).
L’elemento di presa mobile 35a esegue poi un movimento di ritorno sul piano orizzontale nella direzione 38c, opposta alla direzione 38b, (fig. 17b) mettendo il filo 14 in tensione tra gli elementi di presa 35a e 35b alla base dell'anello.
Quindi, detto elemento di presa mobile 35a avanza (fig. 17c) verso il fuso 11, sganciando il filo 14 dalla sua estremità ed inserendolo all'interno del cursore 22, tenuto fermo dalla spazzola 44.
Quindi, l'arretramento della struttura traslante 23 nella direzione 38b determina l'arretramento dell'elemento di presa fisso 35b che, per la forma arcuata della sua estremità, rilascia il filo 14 che si riporta verticalmente in tensione per effetto dell'aspirazione esercitata dal tubo 31.
Nel caso in cui (fig. 16) il filo 14 è già all'interno dell'anello antiballon 18, il gruppo di pinzatura 28 ha completato la sua funzione.
Nel caso in cui il filo 14 sia fuori dall'anello antiballon 18, il gruppo di pinzatura 28 esegue un ulteriore ciclo di inserimento di detto filo 14 all'interno di detto anello 18.
Le figg. da 21 a 25 illustrano un'altra soluzione in cui il gruppo di pinzatura 28 comprende una pinza sagomata 134 dotata di una estremità 134a idonea a catturare ed a trattenere al suo interno il filo per l'azione di un meccanismo di chiusura 93 che viene azionato quando l'estremità 134a racchiude il filo 14 al suo interno.
La pinza sagomata 134 viene azionata da un attuatore 94 il cui stelo 95 agisce in 96 sull'estensione del supporto 97 su cui è montata la pinza 134. Il supporto 97 è incernierato ad una struttura di sostegno 98. Il movimento assiale avanti-indietro impartito dall'attuatore 94 fa compiere alla pinza sagomata 134 un movimento di rotazione (fig. 22} rispetto all'asse 24 del fuso 11.
La pinza sagomata 134, dopo aver catturato il filo 14, esegue una corsa verticale verso il basso, indicata con 99, fino a raggiungere la banchina portanelli 12 ove ruota il cursore 22.
Con detta pinza sagomata 134 coopera una piastrina rotante 100, dotata di un perno ortogonale 101 e movimentata in rotazione da un attuatore 102.
La pinza sagomata 134 esegue un movimento di avvicinamento alla piastrina rotante 100, agganciando il filo 14 al perno 101.
La piastrina rotante 100 quindi ruota per l'azione dell 'attuatore 102, bloccando il filo 14 sul perno 101.
La pinza 134 si sposta quindi lateralmente alla piastrina 100, tendendo il filo trattenuto all’interno della sua estremità 134a ed il perno 101.
Infine, la pinza 134 trasla in direzione orizzontale verso il fuso 11, mettendo in tensione un tratto di filo in corrispondenza della banchina portanelli 12 ed inserendolo nel cursore 22, precedentemente posizionato come sopra descritto.
Collocato il filo all'interno del cursore 22, la piastrina rotante 100 ruota, sganciando il filo 14 dal perno 101, ed il meccanismo di chiusura 93 della pinza 134 si apre, sì che il filo 14 libero viene aspirato dal tubo di aspirazione 31 e messo verticalmente in tensione.
Nella variante delle figg. 12a-14 non si prevede di sollevare il tubetto 13 ma il tubo di aspirazione 31 si posiziona verticalmente tra il riccio guidafilo 16 e la sommità della testa filante 15.
In particolare, il tubo di aspirazione 31 esegue un primo movimento verticale discendente per collocarsi da una posizione alta 3la ad una prima posizione abbassata intermedia 31b (fig. 12a), in cui viene bloccato da un fine corsa pneumatico.
Da detta posizione abbassata intermedia 31b il tubo di aspirazione 31 avanza ortogonalmente all'asse 24 del fuso per un certo tratto, spostando verso l'alto il riccio guidafilo 16 {fig. 12b), fino a quando si posiziona sostanzialmente in asse al fuso 11. In tale posizione il fine corsa pneumatico viene sbloccato ed il tubo 31 può scendere ancora verticalmente fino ad una posizione 31d in cui la testa filante 15 è tutta all'interno di esso (fig.
12c).
Poi viene avviata l’aspirazione ed il filo 14 viene richiamato all'interno del tubo di aspirazione 31 e del canale 63. Quindi (fig. 13b), il tubo di aspirazione viene sollevato in modo da creare il tratto di filo sostanzialmente verticale in tensione al di sopra del fuso 11.
Secondo la variante di fig. 14, internamente al tubo di aspirazione 31 è presente un elemento a campana 39, sostenuto da sottili razze 40, che ha la funzione di coprire la testa filante 15 del fuso, costringendo il filo 14 ad essere aspirato nell'anello formato tra 1'esterno di detto elemento a campana 39 e l'interno del tubo di aspirazione 31.
Terminata anche la fase di posizionamento del tubo di aspirazione 31 sulla testa del fuso 11, viene avviata la procedura descritta di cattura e manipolazione del capo del filo.
Una volta che il filo 14 è stato posizionato all'interno del cursore ad anello 22, dell'anello antiballon 18 e del riccio guidafilo 16, viene azionato il gruppo di riattacco filo 49 che esegue la giunzione. Detto gruppo di riattacco filo 49 comprende (figg. 1 e 19) un braccio 50 idoneo a ruotare attorno ad un asse sostanzialmente orizzontale 51 per l'azione di un attuatore 52 con stelo 53 incernierato in 54 a detto braccio 50.
Su detto braccio 50 è fissata una piastra 41 girevole su cui è montato un organo di pinzatura 55 a due ganasce 42, azionate da rispettivi attuatori 92, ed un organo di taglio 57, costituito da una forbice 58 e da un relativo attuatore 59.
Il ciclo di giunzione prevede che il gruppo di riattacco 49 sia portato in prossimità del filo 14 mantenuto in tensione al di sopra del fuso 11 dal tubo di aspirazione 31. Il gruppo di riattacco 49, dopo aver catturato il filo 14 tra le ganasce 42, si sposta verso destra nel caso di specie (fig. 20a), o verso sinistra, in funzione di dove è prevista la giunzione rispetto al cilindro di uscita 20.
Quindi, il gruppo di riattacco 49 viene raddrizzato (fig. 20b) per affiancare il filo 14 trattenuto tra le ganasce 42 e proveniente dalla spola calzata sul fuso 11 al filo 114 di alimentazione che proviene dal gruppo di stiro 19 ed il cui capo è mantenuto in aspirazione all'interno del tubo aspirante 46. L'avvicinamento dei due fili provoca la cosiddetta flaminatura e determina la giunzione.
A giunzione eseguita, interviene la forbice 58 (fig. 20c) per tagliare il tratto di filo di scarto che viene aspirato da un lato all'interno del tubo di aspirazione 31 e dall'altro all'interno del tubo aspirante 46. Secondo una variante, al posto della forbice 58 è presente un elemento di trattenimento che determina la rottura per sfilamento delle fibre del filo di scarto. La rotazione del rullo 20 consente poi l inserimento del filo e dà il consenso per il riavvio del ciclo di filatura.
Un'ulteriore procedura di fine ciclo può prevedere la verifica della continuità del filo mediante una fotocellula che dà il consenso allo sganciamento del dispositivo 10 dal fuso 11 e la sua ripartenza per il monitoraggio di altri fusi 11 del filatoio. Nel caso in cui la verifica della continuità del filo dia esito negativo il ciclo di riattacco viene riavviato.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1 - Procedimento di riattacco automatico del filo in formazione in un filatoio per la giunzione tra i fili interrotti di un fuso (11) con asse (24) sostanzialmente verticale e l'alimentazione, il fuso (11) essendo montato su una banchina portafusi (60) e cooperando con una banchina portanelli (12) mobile verticalmente su cui ruota il cursore (22) di avvolgimento filo sul tubetto (13), con un anello antiballon (18) e con un riccio guidafilo (16) disposto superiormente, il fuso (11) presentando superiormente una testa filante (15), caratterizzato dal fatto che prevede che un carro mobile (21) si sposti lungo il fronte del filatoio (65) per individuare in quale fuso (11) si è verificata una interruzione del filo in formazione, individuato il quale il carro mobile (21) si ferma e si centra rispetto all'asse (24) del fuso (11), quindi una struttura traslante (23) montata sul carro mobile (21) si muove ortogonalmente verso l'asse (24) del fuso per portare un gruppo di pinzatura filo (28), un gruppo di riattacco filo (49) ed un tubo di aspirazione (31) in cooperazione con il fuso (11), il tubo di aspirazione (31) venendo disposto in asse con il fuso (11) ed al di sopra di esso per catturare l’estremità del filo interrotto e mettere in tensione, mediante traslazione verso l’alto, un tratto di filo sostanzialmente verticale al di sopra del fuso (11), il gruppo di pinzatura filo (28) eseguendo la presa del filo ed il suo inserimento nel cursore (22) disposto sulla banchina portanelli (12) ed il gruppo di riattacco filo (49) eseguendo il riattacco tra il filo già avvolto sul tubetto (13) ed il filo proveniente dall'alimentazione in una posizione posta al di sopra del cilindro di pressione (20) di uscita del filatoio. 2 - Procedimento come alla rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che prima dell'avvio del ciclo di filatura prevede un ciclo automatico di formazione di una riserva di filo sul tubetto (13) con successiva giunzione del capo rispetto all'alimentazione, detto ciclo automatico essendo eseguito da un autonomo gruppo (69) montato sul carro mobile (21). 3 - Procedimento come alla rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che prima del posizionamento del tubo di aspirazione (31) al di sopra del fuso (11) viene eseguita una procedura di sollevamento del tubetto (13) rispetto al fuso (11) per portare la testa filante (15) del fuso (11) all'interno del corpo del tubetto (13) stesso. 4 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di cattura dell'estremità del filo interrotto presente sul tubetto (13) viene eseguita mediante l'azione combinata dell'aspirazione eseguita dal tubo di aspirazione (31) e di ugelli soffianti (30, 91) che agiscono almeno dal sotto sulle spire di filo avvolto sul tubetto (13). 5 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di cattura dell'estremità del filo interrotto prevede la frenatura ad impulsi del fuso (11) eseguita da un elemento frenante (29) montato sul carro mobile (21) e cooperante con il freno a leva (81) del fuso (11). 6 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che la fase di inserimento del filo nel cursore (22) da parte del gruppo di pinzatura (28) prevede l'intervento di una pinza di aggancio filo (34,134) mobile verticalmente e costituita da due elementi di presa, di cui almeno uno mobile (35a), i quali formano un tratto di filo mantenuto in tensione su un sostànzialmente orizzontale al di sopra della banchina pórtanelli (12). e cooperando con una banchina portanelli (12) mobile verticalmente su cui ruota il cursore (22) di avvolgimento filo sul tubetto (13), con un anello antiballon (18) e con un riccio guidafilo (16) disposto superiormente, il fuso (11) presentando superiormente una testa filante (15), caratterizzato dal fatto che comprende un carro mobile (21) supportante una struttura traslante (23) mobile ortogonalmente rispetto all'asse (24) del fuso (11), su detta struttura traslante (23) essendo montati un gruppo di aspirazione filo con tubo di aspirazione (31) che serve ad individuare e prelevare il capo del filo interrotto dalla spola e mantenerlo sostanzialmente verticalmente in tensione al di sopra del fuso (11), un gruppo di pinzatura (28) del filo in grado di catturare il filo (14) parzialmente svolto dalla spola e di manipolarlo per il suo inserimento nel percorso tra il cursore (22) inserito nella banchina portanelli (12) ed il riccio (16) posto superiormente al fuso (11) ed un gruppo di riattacco del filo (49) che esegue la giunzione tra i capi del filo interrotto. 11 - Dispositivo come alla rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che comprende un gruppo (69) di formazione di una riserva di filato sul tubetto (13) vuoto, detto gruppo (69) essendo montato sul carro mobile (21). 12 - Dispositivo come alla rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il gruppo (69) comprende una pinza di avvolgimento filo (70) costituita da un braccio fisso (70a) e da un braccio mobile (70b), detta pinza (70) cooperando con una spola di riserva (77) montata sul carro mobile (21) per il prelievo mediante aspirazione di un voluto tratto di filo e di avvolgimento dello stesso attorno al tubetto vuoto (13), detta pinza (70) essendo associata ad un attuatore (72) che la fa ruotare attorno ad un asse orizzontale (80) per 1'annodatura del filo. 13 - Dispositivo come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che il carro mobile (21) presenta frontalmente sul telaio portante (68) sensori di prossimità per posizionarsi rispetto al fuso (11) e mezzi a fotocellula per individuare l'interruzione del filo (14). 14 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che inferiormente il carro mobile (21) presenta un arpione (25) di aggancio alla struttura fissa (26) del filatoio. 15 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che presenta un elemento di frenatura (29) cooperante con il freno a leva (81) per il bloccaggio del fuso (11). 16 - Dispositivo come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che presenta un elemento a pinza (83) montato su un slitta (84) mobile verticalmente sulla struttura traslante (23) ed idoneo al sollevamento del tubetto (13) rispetto al fuso (11) di una quantità sufficiente a far rientrare la testa filante (15) del fuso (11) all'interno del tubetto (13). 17 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che l'elemento a pinza (83) presenta sulla sua faccia superiore ugelli (30) che soffiano aria in direzione delle spire di filo avvolte sul tubetto (13). 18 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che il tubo di aspirazione (31) è montato su una slitta (87) scorrevole verticalmente rispetto alla struttura traslante (23) e presenta conformazione idonea a far ruotare il riccio guidafilo (16) attorno al suo asse (32) durante la fase in cui si posiziona al di sopra del fuso (11). 19 - Dispositivo come ad una o l altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che il tubo di aspirazione (31) presenta al suo interno un elemento a campana (39) idoneo a coprire la testa filante (15) quando il tubo (31) viene abbassato al di sopra del fuso (11). 20 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che comprende un blocco soffiante (90) con ugelli che agiscono tangenzialmente sulle spire di filo avvolte sul tubetto (13). 21 - Dispositivo come ad una o l’altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che il gruppo di pinzatura (28) comprende una slitta mobile verticalmente rispetto alla struttura traslante (23) supportante una pinza di aggancio filo (34) comprendente un elemento di presa mobile (35a) ed un elemento di presa fisso (35b). 22 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 a 20, caratterizzato dal fatto che il gruppo di pinzatura (28) comprende una slitta mobile verticalmente rispetto alla struttura traslante (23) supportante una pinza sagomata di aggancio filo (134) dotata di estremità (134a) presentante un meccanismo di cattura filo (93) e cooperante con una piastrina rotante (100) dotata di perno (101) di aggancio filo. 23 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che comprende un gruppo soffiante ad ugelli (45) idoneo ad intercettare e posizionare il cursore (22) sulla banchina portanelli (12). 24 - Dispositivo come alla rivendicazione 23, caratterizzato dal fatto che il gruppo soffiante ad ugelli (45) comprende un elemento di arresto (44) per bloccare il cursore (22) nella posizione voluta. 25 - Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 10 in poi, caratterizzato dal fatto che il gruppo di riattacco filo (49) comprende una piastra girevole (41) su cui è montato un organo di pinzatura (55) a due ganasce (42) ed un organo di taglio (57). 26 Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni da 1 a 9 e dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni a 10 a 25, caratterizzati dal fatto che adottano i contenuti di cui alla descrizione ed ai disegni. p. OFFICINE GAUDINO SPA Udine, 26 maggio 1998. 7 - Procedimento come ad una o l'altra dicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che è prevista una fase di intercettamento e collocamento in posizione certa del cursore (22) sulla banchina portanelli (12) eseguita mediante soffi d'aria. 8 - Procedimento come ad una o l’altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il gruppo di pinzatura (28) esegue una procedura di inserimento del filo nell’anello antiballon (18). 9 - Procedimento come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il ciclo di riattacco da parte del gruppo di riattacco filo (49) prevede la cattura del filo in una posizione tra il tubo di aspirazione (31) e la sommità del fuso (11), il suo avvicinamento al filo di alimentazione proveniente dai gruppi di stiro (19) e dal cilindro di pressione (20) di uscita ed il taglio dello scarto eseguito da un organo di taglio (58). 10 - Dispositivo per il riattacco automatico del filo in formazione in un filatoio per la giunzione tra i fili interrotti di un fuso (11) con asse (24) sostanzialmente verticale e l'alimentazione, il fuso (11) essendo montato su una banchina portafusi (60)
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