ITUD950076A1 - Apparecchio per il trattamento del bucato, come lavatrice o asciugabiancheria - Google Patents

Apparecchio per il trattamento del bucato, come lavatrice o asciugabiancheria Download PDF

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ITUD950076A1
ITUD950076A1 IT95UD000076A ITUD950076A ITUD950076A1 IT UD950076 A1 ITUD950076 A1 IT UD950076A1 IT 95UD000076 A IT95UD000076 A IT 95UD000076A IT UD950076 A ITUD950076 A IT UD950076A IT UD950076 A1 ITUD950076 A1 IT UD950076A1
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Wilhelm Reinhardt
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    • D06F37/30Driving arrangements 
    • D06F37/304Arrangements or adaptations of electric motors

Abstract

La presente invenzione riguarda un apparecchio per il trattamento del bucato (1), come lavatrice o asciugabiancheria, con un telaio dell'apparecchio (2), un tamburo appoggiato girevolmente in esso tramite un albero di sostegno, ed una propulsione (4) ad elettromotore che aziona il tamburo. La propulsione (4) è costituita da una parte di propulsione (10) collegato oppure collegabile come momento torcente al tamburo, da un anello del rotore magneticamente efficace (8), nonché da uno statore di settore (12) che si estende solo oltre un settore parziale di 180à inferiore/uguale del perimetro dell'anello del cursore (8).(FIG. 1).

Description

APPARECCHIO PER IL TRATTAMENTO DELLA BIANCHERIA A TAMBURO ROTANT PROPULSIONE DIRETTA
DESCRIZIO ONE
La presente invenzione riguarda un apparecchio per il trattamento
del bucato, come lavatrice od asciugabiancheria, costituito da un telaio dell'apparecchio, da un tamburo appoggiato in maniera girevole in esso,
tramite un albero di supporto, e da una propulsione a motore elettrico che
aziona il tamburo.
Nelle esecuzioni finora utilizzate degli apparecchi per il trattamento
del bucato di questo tipo, il tamburo viene azionato tramite una propulsione
a cinghia. A tale scopo, sull'albero di supporto o di trasmissione, si trova al
di fuori dello spazio di alloggiamento del tamburo una ruota motrice formata
come ruota a cinghia, la quale viene azionata tramite una cinghia di un
motore elettrico disposto al di sotto. Attraverso una corrispondente moltiplicazione oppure demoltiplicazione di ingranaggi, in questa occasione possono essere raggiunti i necessari momenti torcenti di propulsione.
Molte esigenze che affiorano oggi non possono essere tuttavia realizzate, con il meccanismo a cinghia meccanico, in maniera sufficiente. Così si trova in gioco per esempio l'esigenza di un aumento del numero di rotazioni centrifughe, dagli attuali 1600 giri/minuto ai futuri 2000 giri/minuto. Inoltre, una riduzione del rumore e dell'oscillazione deve essere raggiunta attraverso la soppressione dell'ingranaggio a cinghia. In maniera particolare, anche per quanto riguarda il risparmio energetico, deve essere raggiunto un grado di efficacia migliorato. Nei motori di commutazione finora utilizzati, le parti usurabili raggiungevano, come in maniera particolare le spazzole, proprio le durate minime di solamente circa 10-12 anni.
É stato pertanto anche già tentato di prevedere propulsioni a motore elettrico, che agiscono direttamente sull'albero di trasmissione. Sulla base degli elevati momenti torcenti richiesti, si necessita tuttavia - senza dover prevedere qualche tipo di trasmissione - motori con un gran volume. In questo modo, tali soluzioni sono da una parte antieconomiche, e dall'altra parte possono comparire problemi di spazio.
Alla base della presente invenzione si trova pertanto il compito di creare una propulsione, in maniera particolare per apparecchi per il trattamento del bucato, come lavatrici ed essiccatori, che è eseguita come propulsione diretta, con la quale, in una elaborazione costruttiva semplice ed a prezzo vantaggioso, e con piccola richiesta di spazio, in un gran ambito di numero dei giri siano sempre raggiungibili i momenti torcenti.
In maniera conforme all'invenzione, questo viene raggiunto tramite il fatto che la propulsione è costituita da una parte di propulsione collegata, oppure da collegare, come momento torcente al tamburo, la quale dispone di un anello del rotore che agisce magneticamente, nonché da uno statore di settore che si estende solamente oltre un settore parziale di 180° inferiore/uguale (meccanicamente) del perimetro dell’anello del rotore .
Attraverso questa elaborazione conforme all'invenzione, può essere utilizzato in maniera vantaggiosa un anello del rotore molto grande nel diametro, in modo che, a causa del grande raggio (= lunga leva) possono essere raggiunti molto facilmente i momenti torcenti necessari (momento torcente M = forza F per braccio della leva, qui raggio r dell'anello del rotore; M = F ■ r). In questo caso, lo statore di settore previsto in maniera conforme all'invenzione necessita vantaggiosamente solo di un piccolo spazio di costruzione, in maniera particolare in direzione assiale. Attraverso il grande raggio dell'anello del rotore risulta sul perimetro, per lo statore di settore, uno spazio a disposizione relativamente grande, all’interno del quale può essere facilmente realizzato un motore con grande numero di poli, producibile economicamente.
In maniera conforme all'invenzione, può essere sufficiente prevedere (meccanicamente) un unico statore di settore con una estensione perimetrale in maniera particolare di circa 90°. Per un carico del supporto di rotazione più uniforme, "simmetrico al punto" rispetto all'asse di rotazione, può essere tuttavia vantaggioso formare lo statore di settore da due statori parziali, opposti uno all'altro in senso diametrale, che si estendono poi ogni volta tramite un settore parziale di 90° inferiore/uguale dell'anello cursore. Preferibilmente, però, gli statori parziali si estendono oltre una zona perimetrale di circa 45° (meccanicamente) di volta in volta.
In maniera conforme all'invenzione, lo statore di settore è formato con alto numero di poli. Se è prevista ad esempio, in una forma di esecuzione preferita; un'estensione di statore di settore in direzione perimetrale, di complessivamente circa 90°, con 24 scanalature dello statore, allora si trovano di fronte a questo ambito preferibilmente 16 poli del rotore. Questo dà quindi, oltre l'ambito totale del rotore oppure del cursore di 360° , un numero di poli di 4 per 16 = 64 poli del rotore. L'invenzione non è limitata tuttavia per niente a questo esempio concreto.
Lo statore di settore forma assieme all'anello del rotore preferibilmente un motore a corrente continua, commutato elettronicamente, senza collettore. Sono spiegate a tale scopo, in seguito, ancora alcune varianti del modello; ad esempio, si può trattare di un motore a campo radiale, o di un motore a campo assiale, in cui l'anello del rotore è formato come rotore permanente del magnete.
Come alternativa, il motore può essere formato anche come motore di riluttanza collegato. Inoltre c'è la possibilità di fornire il motore come motore monofase o a corrente trifase, con rotore di cortocircuito.
La parte di propulsione che porta l'anello del rotore è formata preferibilmente da una ruota motrice disposta al di fuori del vano di alloggiamento per il tamburo. Questa ruota motrice corrisponde pertanto sostanzialmente alla ruota a cinghia usuale, finora utilizzata. Si trova tuttavia nell'ambito dell'invenzione il fatto di formare la parte di propulsione come elemento componente diretto del tamburo; in questo caso, l'anello del rotore è fissato quindi oppure formato direttamente al tamburo e lo statore di settore è quindi disposto nell'ambito del tamburo
Con la propulsione conforme all'invenzione, può vantaggiosamente essere Ì ricoperto un ambito di numero di giri estremamente grande; così sono possibili senza problemi numeri di giri nell'ambito di 40 fino a 2.000 giri/minuto, e più precisamente, vantaggiosamente, anche con una garanzia contemporanea del momento torcente motore necessario di volta in volta.
Ulteriori caratteristiche vantaggiose dell'elaborazione, e forme di esecuzione particolari, e varianti di esecuzione particolari, sono contenute nelle sottorivendicazioni, e nella descrizione susseguente.
In base al disegno deve essere spiegata a questo punto l'invenzione in maniera esemplare, sulla base di un motore a corrente continua senza collettore, in maniera più dettagliata. In questo caso mostrano
Figura 1 una vista dall'alto, assiale, dei componenti principali di un apparecchio per il trattamento del bucato, dotato di una propulsione conforme all'invenzione (senza un alloggiamento esterno),
Figura 2 una vista laterale in direzione della freccia II secondo la Figura 1 ; Figura 3 una vista di un nucleo di ferro, magneticamente efficace, di una prima forma di esecuzione di uno statore di settore conforme all'invenzione (motore a campo radiale),
Figura 4 una vista parziale dello statore di settore e del rispettivo anello del rotore, in una prima variante di esecuzione oppure di avvolgimento, Figura 5 una vista analoga alla Figura 4 in una seconda variante di esecuzione oppure di avvolgimento,
Figura 6 una vista parziale di una seconda forma di esecuzione dello statore di settore conforme all'invenzione (motore di campo assiale),
Figura 7 una sezione trasversale ingrandita nel piano di sezione VII di secondo la Figura 6,
Figura 8 una sezione dalla figura 6 in una vista in prospettiva ingrandita, Figura 9 una vista in prospettiva parziale dello statore di settore secondo la Figura da 6 fino a 8, in uno stato smontato dei determinati pezzi singoli, e Figura 10 un pezzo singolo come alternativa per l'attuazione secondo la Figura 9.
Nelle diverse figure del disegno le stesse parti sono dotate sempre dello stesso contrassegno, e pertanto di regola vengono descritte solo una volta.
Nelle Figure 1 e 2 sono illustrati come esempio i componenti principali di un apparecchio per il trattamento del bucato 1 (lavatrici od essiccatori). Si tratta in questa occasione, principalmente, di un telaio dell'apparecchio 2, di un tamburo appoggiato in maniera girevole in esso, tramite un albero di sostegno, e di una propulsione 4 ad elettromotore che aziona il tamburo. Il tamburo non è riconoscibile nelle figure del disegno, perché esso si trova in un alloggiamento interno 6.
Come risulta in maniera particolare dalla Figura 1 , la propulsione 4 conforme all'invenzione è costituita da una parte di propulsione 10, collegata come momento torcente al tamburo, che dispone di un anello del rotore magneticamente efficace 8, nonché da uno statore di settore 12 che si estende solo oltre un settore parziale di 180° inferiore/uguale (meccanicamente) del perimetro dell'anello del rotore 8. Nel caso della forma di esecuzione preferita rappresentata, la parte di propulsione 10 è formata come ruota motrice, la quale si trova fuori dell'alloggiamerittìA interno 6, direttamente sull'albero di trasmissione del tamburo. Si trova tuttavia nell'ambito dell'invenzione il fatto di disporre l'anello del rotore 8 direttamente su o sopra il tamburo. Lo statore di settore 12 è fissato al telaio dell'apparecchio 2.
Nell'esempio di esecuzione rappresentato, è previsto un singolo statore di settore 12 con un'estensione perimetrale di preferibilmente circa 90°. É alternativamente possibile, a tale scopo, prevedere due statori parziali con una estensione perimetrale preferibilmente ogni volta di circa 45°, e disporre poi questi statori parziali l'uno all'altro rispetto all'asse di rotazione, in maniera particolare diametralmente opposti, od in qualsiasi altro posto del perimetro.
Lo statore di settore 12 forma, assieme all'anello del rotore 8, preferibilmente un motore a corrente continua senza collettore, in cui lo statore di settore 12 viene guidato tramite un collegamento elettronico commutato (non rappresentato). Con ciò viene generato, in un modo conosciuto in sostanza, un campo di rotazione, tramite cui l'anello del rotore viene spostato magneticamente nella rotazione. In questa occasione, l'anello del rotore 8 può essere formato come cursore del magnete permanente 14 con anello del circuito di ritorno 16 (vedi Figure 4 e 5), in cui l'anello del circuito di ritorno 16 può essere ad esempio gettato sulla circonferenza esterna della parte di propulsione 10, oppure può essere caricato come anello separato. Se la stessa parte di propulsione 10 è costituita da un materiale che conduce magneticamente, può venire a mancare un anello separato del circuito di ritorno anche interamente, mentre il circuito di ritorno viene provocato poi dalla parte di propulsione magneticamente efficace 10. I magneti permanenti od un nastro magnetico continuo, corrispondentemente magnetizzato, sono fissati sulla parte che opera come anello del circuito di ritorno 16, ad esempio ermeticamente, mediante incollatura.
É alternativamente possibile formare il motore come motore di riluttanza collegato, in cui viene utilizzato come anello del rotore 8 un rotore di riluttanza.
Come ulteriore alternativa, c'è la possibilità di formare il motore come motore a corrente monofase o a corrente trifase. In questo caso l'anello del rotore 8 viene formato nel solito modo come rotore di cortocircuito.
In maniera conforme all'invenzione, lo statore di settore ad una o due parti 12 è formato con alto numero di poli. In questo caso è magnetizzato anche l'anello del rotore 8 ad alto numero di poli. Preferibilmente, lo statore di settore 12 e l'anello del rotore 8 sono formati in maniera tale che, riferito alla zona perimetrale ricoperta ogni volta dallo statore di settore 12, i numeri di poli dello statore 12 e del rotore 8 sono disuguali, e più precisamente, preferibilmente, il numero di poli dello statore 12 è maggiore del numero di poli della zona perimetrale ricoperta dell'anello del rotore 8. É particolarmente vantaggioso quando, nell'ambito di un polo (di un magnete) dell'anello del rotore 8, si trovano circa 1,5 poli dello statore di settore 12 (vedi Figure 4 e 5). Questo significa ad esempio, in un'estensione dello statore di settore in direzione perimetrale di complessivamente 90°, con 24 scanalature di statore previste, che 16 poli del rotore fronteggiano preferibilmente questo ambito. Sopra l'ambito totali del rotore oppure del cursore risulta con esso un numero di poli di 4 pe 16 = 64 poli del rotore. Ovviamente sono anche possibili altri numeri scanalature dello statore con poli del rotore corrispondentemente adattati.
Nella forma di esecuzione illustrata in base alla Figura da 3 fino a 5, lo statore di settore 12 forma assieme all'anello del rotore 8 un motore di campo radiale. A tale scopo, lo statore di settore 12 dispone di un nucleo di ferro 18, illustrato nella Figura 3, con un giogo dello statore a forma di arco di cerchio 20, e denti dello statore sostanzialmente radiali 22, con scanalature di volta in volta interposte 24. li nucleo di ferro 18 è formato in questo caso preferibilmente come pacco lamellare dello statore, stratificato, con singole lamelle di lamiera. L'ambito dei denti dello statore 22 e delle scanalature 24 si estende in questa occasione oltre una zona perimetrale, in maniera particolare di circa 90°, in cui il nucleo di ferro 18 presenta sezioni di allungamento 26 preferibilmente su entrambi i lati, tramite cui avviene il fissaggio al telaio dell'apparecchio 2 (cfr. a tale scopo Figura 1). Assieme a queste - preferibilmente non dentellate -sezioni di allungamento 26 si estende il nucleo di ferro 18 oltre un angolo perimetrale di preferibilmente circa 120°.
Nelle Figure 4 e 5 sono illustrati due tipi di avvolgimento alternativi. Secondo la Figura 4, lo statore di settore 12 dispone di un avvolgimento a polo singolo (avvolgimento dentato) 28, vale a dire si trovano ogni volta avvolgimenti sui denti dello statore 22. Nel caso della Figura 5 è previsto, rispetto a ciò, un avvolgimento radiale 30, in cui, in zone situate di volta in volta tra i denti dello statore 22, è avvolto il giogo dello statore 20 (avvolgimento del giogo oppure avvolgimento del dorso). In entrambe le varianti di avvolgimento, secondo le Figure 4 e 5, è esemplare un avvolgimento illustrato a tre sezioni, in cui non si tratta però di nessuna delimitazione dell'invenzione.
Nella forma di esecuzione illustrata nelle Figure da 6 fino a 9, lo statore di settore 12 forma assieme all'anello del rotore 8 un motore di campo assiale. In questo caso lo statore di settore 12 è costituito da più parti di ferro 34, disposte in direzione perimetrale l'una dietro l'altra, a forma di C, e che portano di volta in volta un avvolgimento 32, in cui ogni parte di ferro 34 forma un intraferro assiale 36, in cui i magneti oppure i segmenti di magneti dell'anello del rotore 8 formato a forma di disco circolare si ingranano (vedi a tale scopo, in maniera particolare, le Figure 7 e 8). I magneti vengono tenuti tramite un elemento di fissaggio 50 sull'anello del rotore 8. Un anello del circuito di ritorno non è necessario in questo tipo di motore. Quindi, il motore formato qui dallo statore di settore 12 e dall'anello del cursore 8 è praticamente formato da più motori singoli, infilati l'uno all'altro, come è illustrato nella Figura 8 nell'esempio di due motori. Per generare in questo caso momenti torcenti il più possibile elevati, i singoli motori (parti di ferro 34 con avvolgimenti 32) sono disposti ermeticamente l'uno di fianco all'altro. Poiché questo è possibile solo in maniera limitata, a causa degli avvolgimenti 32, le parti di ferro 34 possiedono espansioni polari preferibilmente allargate 38. In questo caso, le parti di ferro 34 possono essere formate come nuclei di ferro massicci, in cui l'espansione polare 38 può essere formata quindi da una lavorazione corrispondente del nucleo di ferro. Le parti di ferro 34 possono essere formate tuttavia anche come pacchi lamellari di lamiera, in cui le espansioni polari 38 allargate possono essere formate in maniera opportuna attraverso avvolgimenti su entrambi i lati delle zone terminali delle lamiere, che si trovano di volta in volta esternamente.
É a questo punto inoltre vantaggioso sostenere le singole parti di ferro 34 con gli avvolgimenti 32 in un supporto comune, ad arco di cerchio, e che consiste preferibilmente di un materiale plastico 40. Vantaggiosi esempi d'esecuzione per questo sono illustrati nelle Figure 9 e 10. Secondo la Figura 9, il supporto 40 consiste di una parte inferiore 42 e di una parte superiore 44, che formano sedi comuni di sostegno 46 per le parti di ferro avvolte 34. Preferibilmente, in questa occasione, la parte inferiore 42 è collegata alla parte superiore 44 con l'inclusione fissante delle parti di ferro, in cui può essere conveniente prevedere qui un collegamento staccabile (ad incastro od avvitamento). Tuttavia può anche essere previsto un collegamento non staccabile, mediante incollatura o saldatura.
Nella Figura 10 è rappresentata solo la parte inferiore 42 del supporto 40, in una variante di esecuzione. La parte superiore è in questa occasione montata sostanzialmente simmetrica rispetto alla parte inferiore, e può essere per esempio collegata alla parte inferiore tramite viti da introdurre in trapanature 52.
In una alternativa elaborazione dell'invenzione è previsto di colare lo statore con una massa di materiale plastico oppure isolante, in cui la forma della massa colata viene configurata in maniera tale che essa è formata contemporaneamente come supporto e blocco. Questa forma di esecuzione non è rappresentata nelle Figure.
Come già menzionato, il motore conforme all'invenzione viene preferibilmente comandato tramite un collegamento elettronico di commutazione. In questa occasione, per il fissaggio dei momenti di commutazione, sono disposti sullo statore 12 corrispondenti sensori di posizione di rotazione (non riconoscibili nel disegno).
É menzionato ancora che la propulsione 4 conforme all'invenzione naturalmente non si presta solo per un apparecchio di trattamento del bucato. Quindi l'invenzione riguarda completamente una propulsione a motore elettrico 4 con un anello del rotore magneticamente efficace 8, ed uno statore di settore 12 che si estende solo oltre un settore parziale del perimetro dell'anello del rotore 8. La propulsione 4 conforme all'invenzione può essere quindi configurata ulteriormente, analogamente alle caratteristiche facoltative pubblicate in questa domanda di brevetto .
Per il resto, l'invenzione non è comunque limitata agli esempi di esecuzione e di applicazione descritti concretamente, bensì comprende anche tutte le esecuzioni di uguale valore, ai sensi dell'invenzione. Inoltre, l'invenzione fino a questo punto non è limitata alla combinazione caratteristica definita nella rivendicazione 1 , bensì può anche essere definita attraverso qualsiasi altra combinazione, da caratteristiche determinate di tutte le caratteristiche singole complessivamente rese note. Questo significa che, fondamentalmente, praticamente ogni caratteristica singola della rivendicazione 1 viene omessa, oppure può essere sostituita attraverso per lo meno una caratteristica singola resa nota in un altro punto della domanda di brevetto. Fino a questo punto, la rivendicazione 1 va intesa solo come un primo tentativo di formulazione per un'invenzione.

Claims (21)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchio per il trattamento del bucato (1), come lavatrice o asciugabiancheria, con un telaio dell'apparecchio (2), un tamburo appoggiato in maniera girevole in esso tramite un albero di supporto, ed una propulsione (4) a motore elettrico che aziona il tamburo, caratterizzato dal fatto che la propulsione (4) è costituita da una parte di propulsione (10) collegata oppure collegabile come momento torcente al tamburo, da un anello del rotore magneticamente efficace (8), nonché da uno statore di settore (12) che si estende oltre un settore parziale di 180° inferiore/uguale del perimetro dell'anello del rotore (8).
  2. 2. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) e costituito da due statori parziali, disposti sul perimetro dell'anello del rotore (8), in cui l'angolo totale dei due statori parziali si estende oltre un angolo di 180° inferiore/uguale.
  3. 3. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) è costituito da due statori parziali opposti uno all'altro diametralmente, che si estendono di volta in volta oltre un settore parziale di 90° inferiore/uguale dell'anello del cursore (8).
  4. 4. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo uno o più delle rivendicazioni da 1 fino a 3, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) è formato con alto numero di poli.
  5. 5. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da 1 fino a 4, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) forma assieme all'anello del rotore (8) un motore a corrente contin senza collettore, in cui lo statore di settore (12) viene comandato tram un collegamento di commutazione elettronico.
  6. 6. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da I fino a 5, caratterizzato dal fatto che l'anello del rotore (8) è formato come rotore di magnete permanente (14), con anello del circuito di ritorno (16), in cui l'anello del circuito di ritorno (16) viene formato preferibilmente da una parte magneticamente efficace della parte di propulsione (10).
  7. 7. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che il rotore del magnete permanente (14) è magnetizzato con elevato numero di poli, in cui, preferibilmente all'interno della rispettiva zona perimetrale ricoperta dallo statore di settore (12), il numero di poli dello statore di settore (12) è disuguale, in maniera particolare maggiore de! numero di poli del rotore (14).
  8. 8. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che nell'ambito di un polo del rotore si trovano circa 1 ,5 poli dello statore.
  9. 9. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da 1 fino a 4, caratterizzato dal fatto che la propulsione (4) è formata come motore di riluttanza collegato, in cui l'anello del rotore (8) è formato come rotore di riluttanza.
  10. 10. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una delle rivendicazioni da 1 fino a 4, caratterizzato dai fatto che la propulsione (4) è formata come motore di corrente trifase, o ad una fase, con rotore di cortocircuito.
  11. 11. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da 1 fino a 10, caratterizzato dal fatto che la parte di propulsione (10) che porta l'anello del rotore (8) è formata come una ruota motrice disposta al di fuori di un alloggiamento interno che accoglie il tamburo (6) .
  12. 12. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da 1 fino a 10, caratterizzato dal fatto che la parte di propulsione (10) è formata dal tamburo.
  13. 13. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da I fino a 12, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) forma assieme all'anello del rotore (8) un motore di campo radiale.
  14. 14. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 13, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) dispone di un nucleo di ferro (18) con un giogo dello statore a forma di arco di cerchio (20), e denti radiali dello statore (22) con scanalature di volta in volta interposte (24) .
  15. 15. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) dispone di un avvolgimento a polo singolo (28).
  16. 16. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 13 o 14, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) dispone di un avvolgimento radiale, oppure di un avvolgimento del giogo (30).
  17. 17. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo una o più delle rivendicazioni da 1 fino a 12, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) forma assieme all'anello del rotore (8) un motore di campo assiale.
  18. 18. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che lo statore di settore (12) è costituito da più parti di ferro (34), disposte in direzione perimetrale l'una dietro l'altra, a forma di C, che portano di volta in volta un avvolgimento (32), che formano un intraferro assiale (36), in cui l'anello del rotore (8) a forma di disco circolare si ingrana.
  19. 19. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che le parti di ferro (34) presentano espansioni polari allargate (38).
  20. 20. Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la ivendicazione 18 o 19, caratterizzato dal fatto che le parti di ferro avvolte (34) sono sostenute in un supporto comune, a forma di arco di cerchio, che consiste preferibilmente di materiale plastico (40).
  21. 21 . Apparecchio per il trattamento del bucato secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto che il supporto (40) è costituito da una parte inferiore (42) e da una parte superiore (44) e da sedi di sostegno (46) per le parti di ferro (34) avvolte, in cui la parte inferiore (42) e la parte superiore (44) sono collegate con l'inclusione fissante delle parti di ferro (34), preferibilmente in modo da poter essere staccate, l una co itni l'aéltra!
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