ITUD20120211A1 - Apparato di traino e/o raddrizzatura per prodotti metallici oblunghi, quali barre, tondini o fili metallici, macchina di piegatura/sagomatura comprendente detto apparato e relativo procedimento di traino e/o raddrizzatura - Google Patents
Apparato di traino e/o raddrizzatura per prodotti metallici oblunghi, quali barre, tondini o fili metallici, macchina di piegatura/sagomatura comprendente detto apparato e relativo procedimento di traino e/o raddrizzatura Download PDFInfo
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Description
Descrizione
"APPARATO DI TRAINO E/O RADDRIZZATURA PER PRODOTTI METALLICI OBLUNGHI, QUALI BARRE, TONDINI O FILI METALLICI, MACCHINA DI PIEGATURA/SAGOMATURA COMPRENDENTE DETTO APPARATO E RELATIVO PROCEDIMENTO DI TRAINO E/O RADDRIZZATURA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un apparato di traino e/o raddrizzatura, utilizzabile per l'alimentazione a macchine di lavorazione di prodotti metallici oblunghi quali barre, tondini o fili metallici, ad esempio del tipo utilizzabile per la realizzazione di armature per l'edilizia. In particolare, l'apparato di traino e/o raddrizzatura secondo il presente trovato si applica, preferenzialmente, ma non limitativamente, a macchine piegatrici/sagomatrici che lavorano contemporaneamente almeno due barre, tondini o fili per volta, effettuando un'alimentazione uniforme, coordinata e simultanea.
Il presente trovato si riferisce anche ad una macchina piegatrice/sagomatrice comprendente il suddetto apparato di traino e/o raddrizzatura disposto a monte di almeno un gruppo di taglio e di uno o più gruppi o dispositivi piegatori/sagomatori .
Il trovato si riferisce anche al procedimento di traino e/o raddrizzatura connesso.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le macchine piegatrici/sagomatrici, o staffatrici, i cui gruppi o dispositivi di piegatura vengono alimentati con prodotti metallici oblunghi, quali fili metallici da rotolo, tondini di ferro, fili o barre pretagliate, per realizzare staffe di armatura per l'edilizia.
Nel prosieguo della descrizione, con filo metallico si intenderà sia un tondino, sia una barra pretagliata, sia un filo metallico.
È anche noto che tali macchine di lavorazione presentano, generalmente a monte del gruppo di piegatura, un apparato di traino e/o raddrizzatura per l'alimentazione dei prodotti metallici ai gruppi operativi della macchina stessa.
Sono note le difficoltà che si incontrano nella fase di traino e raddrizzatura dei suddetti prodotti metallici. Nel filo metallico, soprattutto nel caso di filo metallico a sezione tonda, sono presenti delle tensioni che restano dominanti fino a che una semplice piegatura, o altro, viene indotta.
Questa problematica è maggiormente evidente nel caso di fili metallici per ferri di armatura, i quali presentano sia superfici discontinue sia forme non sempre perfette. Ad esempio, la presenza delle nervature rende la sezione dei prodotti metallici non perfettamente circolare.
Una semplice operazione sul filo metallico viene condizionata dalle tensioni in esso presenti, sì che le eventuali forme geometriche realizzate con il suddetto filo metallico non mantengono più la voluta disposizione spaziale, ma tendono a perderla.
Così, nel caso di staffe per armatura, la cui disposizione spaziale in opera deve essere piana, si vengono a concretizzare forme spaziali tridimensionali non utilizzabili o di bassa qualità e scarsa affidabiità una volta installate. A ciò si aggiunga che, sempre nel caso di filo metallico per ferri di armatura, stando il continuo variare della propria sezione, il problema del corretto e puntuale trascinamento diviene complicato ed incerto.
Va qui esemplificativamente indicato che i fili metallici per armature presentano una gamma di misure estesa che può andare da 5 mm fino a 24 mm, e più, di diametro .
Va inoltre notato che in una macchina piegatrice/sagomatrice l'apparato di traino e/o raddrizzatura assume un'importanza rilevante, in quanto è anche delegato a definire le distanze tra una piegatura e quella successiva.
Se l'apparato di traino e/o raddrizzatura non assolve il suo scopo in modo costante e senza errori, non è possibile né realizzare sagome di filo metallico aventi le dimensioni volute, né realizzare una pluralità di sagome uguali.
Allo scopo di ottenere un apparato di traino e/o raddrizzatura che possa operare in continuità e precisione con qualunque tipo di filo metallico, sì da garantire che il passo di avanzamento del filo metallico sia costante e del valore previsto.
Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato è espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale .
In accordo con i suddetti scopi, un apparato di traino e/o raddrizzatura secondo il presente trovato è utilizzato per l'alimentazione ad una macchina di lavorazione di prodotti metallici oblunghi quali barre, tondini o fili metallici, ad esempio del tipo utilizzabile per la realizzazione di elementi di armatura per l'edilizia.
L'apparato di traino e/o raddrizzatura secondo il presente trovato si applica, preferenzialmente, ma non limitativamente, a macchine piegatrici/sagomatrici che lavorano contemporaneamente almeno una barra, tondino, o filo, per volta. Nel caso di due o più barre queste vengono alimentate alla macchina in parallelo tra loro.
L'apparato di traino e/o raddrizzatura comprende, posti in sequenza tra loro, almeno un gruppo di guida/raddrizzatura, un gruppo di traino principale e un gruppo di uscita, il quale può svolgere anch'esso una funzione di traino.
Come detto, ciascuno di questi gruppi può presentare una o più linee di traino, normalmente due fra loro affiancate e parallele.
Secondo una formulazione del trovato, il gruppo di traino principale presenta un rullo o ruota di sostegno di grande diametro ed almeno due rulli o ruote di posizionamento e contrasto del filo metallico disposte lungo la periferia della ruota di sostegno. Nel seguito, si parlerà di ruota o ruote intendendo tali termini come sinonimo di rullo o rulli.
Nel caso di due linee di traino, la ruota di sostegno può essere unica e le ruote di posionamento e contrasto sdoppiate, una per ogni filo metallico. Secondo il trovato, il gruppo di traino principale è traslabile selettivamente secondo un asse inclinato, vantaggiosamente sostanzialmente ortogonale, rispetto all'asse di avanzamento del/dei prodotto/i metallico/i. In questo modo, l'asse di rotazione della ruota di sostegno può essere spostato e quindi posizionato secondo le esigenze rispetto all'asse di uscita del filo metallico dal gruppo di uscita.
In una forma realizzativa preferita, il gruppo di traino principale è disposto su una slitta che può traslare rispetto ad una struttura di supporto, in modo da muovere, vantaggiosamente in senso ortogonale, il gruppo di traino principale rispetto all'asse di avanzamento del filo metallico.
Similmente, le ruote di posizionamento e contrasto possono essere fatte agire sul filo metallico, costringendole verso la ruota di sostegno in modo indipendente, come restano indipendenti le due ruote affiancate nel caso di due linee di alimentazione. Secondo il trovato, per migliorare l'azione del gruppo di traino principale in ragione del tipo di filo metallico e delle problematiche puntuali che esso presenta, anche il gruppo di raddrizzatura è posto su una slitta posizionabile secondo le esigenze rispetto alla ruota di sostegno e/o all'asse di avanzamento del filo metallico.
Un eventuale gruppo elettronico di controllo e comando, associato a sensori presenti nel gruppo di traino principale e/o nel gruppo di uscita, gestisce il tutto.
I sensori possono essere tali da rilevare la pressione puntuale esercitata sul filo metallico, ovvero del tipo che leggono la larghezza, o il diametro, del filo metallico transitante.
II gruppo elettronico di controllo e comando, elaborando questi dati, rileva le anomalie ed interviene sui vari componenti, eliminandole.
Nel caso di due fili metallici avanzanti in parallelo, il gruppo elettronico di controllo e comando regola la luce di passaggio fra la ruota di sostegno e le ruote di posizionamento e contrasto per regolare la pressione esercitata e mantenere identità di avanzamento dei due fili.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra un apparato di traino e/o raddrizzatura secondo il trovato, in una sua prima condizione operativa;
- la fig. 2 illustra l'apparato di traino e/o raddrizzatura di fig. 1 in una sua seconda posizione operativa;
- la fig. 3 illustra una variante di realizzazione dell'apparato di traino e/o raddrizzatura di fig. 1. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un apparato di traino e/o raddrizzatura 10 secondo il presente trovato è del tipo idoneo ad essere associato ad una macchina di lavorazione ad esempio una macchina piegatrice/sagomatrice, non illustrata nelle figure, per la lavorazione di prodotti metallici oblunghi quali fili metallici A. In generale, e come è noto nella tecnica, una macchina piegatrice/sagomatrice comprende un gruppo/dispositivo di piegatura, associato ad una o più cesoie, od altri tipi di gruppo di taglio, a cui vengono alimentati i fili/prodotti metallici A tramite l'apparato di traino e/o raddrizzatura 10.
L'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 comprende una struttura di supporto 25 sulla quale sono montati almeno un gruppo di raddrizzatura 11, o guida, del tondino, un gruppo di traino principale 12 ed un gruppo di uscita 13, i quali traslano il filo metallico A lungo un percorso di avanzamento.
Il gruppo di uscita 13 definisce un asse di avanzamento X del filo metallico A che, normalmente, è sostanzialmente in asse con l'asse di alimentazione della macchina di lavorazione, ad esempio il gruppo di piegatura, disposta a valle.
Il gruppo di raddrizzatura 11 comprende, nel caso illustrato nelle figure, una pluralità di ruote di raddrizzatura, nel caso illustrato quattro ruote di raddrizzatura fisse Ila, le quali sono montate in posizione fissa su un telaio 26 solidale con la struttura di supporto 25; esso comprende inoltre tre ruote di raddrizzatura di contrasto llb montate a loro volta su un carrello 27 mobile rispetto al telaio 26.
Al carrello 27 ed al telaio 26 è collegato un attuatore lineare 21, avente la funzione di traslare il carrello 27 rispetto al telaio 26 per variare la luce di passaggio fra le tre ruote di raddrizzatura di contrasto llb e le quattro ruote di raddrizzatura fisse Ila, variando la luce di passaggio e quindi la pressione esercitata sul filo metallico A.
Le ruote di raddrizzatura fisse Ila e le ruote di raddrizzatura di contrasto llb definiscono un asse di raddrizzatura Y, che, nella forma di realizzazione illustrata nelle figg. 1 e 2, coincide con il suddetto asse di avanzamento X.
Secondo una variante, non illustrata, l'asse di raddrizzatura Y può essere, di volta in volta, variato in funzione delle esigenze puntuali della lavorazione in corso. Tale variazione può avvenire, ad esempio, incernierando il gruppo di raddrizzatura 11 in una posizione vicina al gruppo di traino principale 12 e facendo ruotare il gruppo di raddrizzatura 11 mediante un ulteriore attuatore lineare, non illustrato, e collegato al carrello 27. Il gruppo di traino principale 12, nel caso di specie a due fili metallici, comprende una slitta 12a atta a scorrere, lungo un asse di traslazione D, lungo due guide 12b ricavate o applicate sulla struttura di supporto 25.
Un attuatore lineare 30 è associato da un suo lato alla slitta 12a e dall'altro suo lato alla struttura di supporto 25, per determinare la selettiva traslazione della slitta 12a lungo le guide 12b.
Nella fattispecie, lo scorrimento della slitta 12a avviene in modo sostanzialmente ortogonale rispetto all'asse di avanzamento X, anche se non si esclude che la direzione del movimento della slitta 12a possa avere una inclinazione diversa dall'ortogonale rispetto all'asse di avanzamento X del filo metallico A.
Sulla slitta 12a è montata una ruota di sostegno 18 motorizzata, che può avere un diametro da 200 mm fino a 600 mm e più, ed una pluralità di ruote di posizionamento e contrasto 19a, 19b disposte in prossimità della periferia della ruota di sostegno 18.
In particolare, sulla slitta 12a sono montati tre gruppi di ruote di posizionamento e contrasto, rispettivamente un gruppo centrale 28 e due gruppi laterali 29.
Sia il gruppo centrale 28 che i gruppi laterali 29 sono provvisti, nel caso di avanzamento contemporaneo di due fili metallici A in parallelo, di una prima ruota di posizionamento e contrasto 19a, o ruota interna, e di una seconda ruota di posizionamento e contrasto 19b, o ruota esterna, disposte affiancate tra loro.
Ciascuna ruota di posizionamento e contrasto 19a e 19b è posizionabile in modo autonomo e puntuale rispetto alla ruota di sostegno 18. In questo modo è possibile avvicinare o allontanare le ruote di posizionamento e contrasto 19a, 19b rispetto alla ruota di sostegno 18, anche in relazione al diametro del o dei fili metallici A che vengono processati simultaneamente .
In particolare, ciascuna ruota di posizionamento e contrasto 19a, 19b è montata su un carrello 17 che è scorrevole su rispettive guide (non rappresentate nelle figure) rispetto alla slitta 12a, in questo modo variando la luce di passaggio fra ciascuna ruota di posizionamento e contrasto 19a, 19b, e la ruota di sostegno 18.
Mezzi meccanici di attivazione, rispettivamente 16 per i gruppi laterali 29, e 20 per il gruppo centrale 28, sono associati a ciascun carrello 17 per permettere un'azione di regolazione indipendente della luce fra le singole ruote di posizionamento e contrasto 19a, 19b, e la ruota di sostegno 18.
Nella forma di realizzazione delle figg. 1 e 2, i mezzi meccanici di attivazione 16, 20 sono attuabili manualmente, ad esempio mediante rotazione di organi filettati, anche se in altre forme realizzative si può prevedere un loro azionamento automatizzato, ad esempio tramite un attuatore lineare, che può essere del tipo idraulico, pneumatico, elettrico o di qualsiasi altro tipo idoneo allo scopo.
I mezzi meccanici di attivazione 16, 20 permettono di regolare separatamente ed indipendentemente la posizione delle ruote di posizionamento e contrasto 19a, 19b a seconda delle esigenze di raddrizzatura su ogni singolo filo A; la regolazione indipendente della prima ruota di posizionamento e contrasto 19a e della seconda ruota di posizionamento e contrasto 19b permette di alimentare simultaneamente due fili metallici A alla volta, aventi anche caratteristiche meccaniche e dimensioni diverse fra loro.
Forme realizzative possono prevedere che la ruota di sostegno 18 sia provvista perifericamente di due gole circolari, non visibili nelle figure, attraverso ciascuna delle quali viene fatto passare un filo metallico A. Altre forme realizzative possono prevedere che le gole circolari della ruota di sostegno 18 abbiano entrambe sezione trasversale sostanzialmente a V con dimensioni correlate al diametro nominale dei fili metallici A da alimentare. La ruota di sostegno 18 e le ruote di posizionamento e contrasto 19a, e 19b hanno i rispettivi assi di rotazione che sono sostanzialmente ortogonali all'asse di avanzamento X.
L'asse di traslazione D è normalmente sostanzialmente ortogonale sia all'asse di avanzamento X che agli assi di rotazione della ruota di sostegno 18 e delle ruote di posizionamento e contrasto 19a, e 19b.
Durante l'alimentazione del o dei fili metallici A, una traslazione della slitta 12a lungo l'asse di traslazione D permette di modificare il percorso che i fili metallici A devono seguire prima di essere avviati alla macchina di lavorazione. In particolare, i fili metallici A possono in questo modo essere obbligati a seguire un percorso curvo a tratti, o con anse in un senso e/o nell'altro, che provvede a stirare le fibre del filo metallico A per scaricare le tensioni residue in esso presenti.
La traslazione delle slitta 12a lungo l'asse D permette pertanto di regolare l'azione di stiramento sul filo metallico A per permettere l'ottenimento nella macchina di lavorazione di prodotti metallici con le volute caratteristiche dimensionali e di geometria.
Il gruppo di uscita 13, o gruppo di guida, permette di guidare il, e di eseguire eventuali correzioni geometriche sul, filo o fili metallici A in uscita dal gruppo di traino principale 12 verso le stazioni operative della macchina di lavorazione posta a valle.
Nella fattispecie, il gruppo di uscita 13 comprende tre prime ruote di sostegno 22 e due seconde ruote di sostegno 23 che sono disposte affacciate rispettivamente a due delle tre prime ruote di sostegno 22.
In particolare, la prima ruota di sostegno 22, non cooperante con una seconda ruota di sostegno 23, può essere movimentata anch'essa in una direzione sostanzialmente ortogonale all'asse di avanzamento X per esercitare sul o sui fili metallici A un'azione di almeno parziale curvatura rispetto al proprio asse. A tale scopo, detta prima ruota di sostegno 22, non cooperante con una seconda ruota di sostegno 23, è regolabile in altezza grazie alla presenza di una propria ed indipendente unità di azionamento 15.
Le prime ruote di sostegno 22 affacciate alle seconde ruote di sostegno 23 sono montate, ciascuna, su una rispettiva unità di sostegno fissa 14, la quale, nel caso di specie, è montata a sua volta sulla struttura di supporto 25.
Le seconde ruote di sostegno 23 sono montate ciascuna su una rispettiva unità di azionamento mobile 24, che provvede ad esercitare la voluta spinta sulle seconde ruote di sostegno 23 verso le prime ruote di sostegno 22, per modificare il contrasto e la pressione esercitata sul o sui fili metallici A.
Secondo il trovato, le prime ruote di sostegno 22 e le seconde ruote di sostegno 23 possono essere sia in corpo unico a due vie di transito, che sdoppiate per ogni via di transito, in questo modo permettendo un'azione di regolazione indipendente sui fili metallici A transitanti ed alimentati contemporaneamente .
L'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 può comprendere sensori, non illustrati nelle figure, atti a rilevare parametri in relazione al gruppo di raddrizzatura 11, al gruppo di traino principale 12 ed al gruppo di uscita 13.
Con riferimento alla fig. 2, la slitta 12a del gruppo di traino principale 12 è traslata, lungo le guide 12b, sì da generare una curvatura, o ansa, nei fili metallici A rispetto all'asse di avanzamento X. In questa condizione, anche la movimentazione delle prime 19a e seconde ruote di posizionamento e contrasto 19b rispetto alla ruota di sostegno 18 determina l'azione di curvatura che viene imposta ai fili metallici A.
In accordo con un'altra forma di realizzazione (fig. 3), si prevede che sia il gruppo di raddrizzatura 11 che il gruppo di traino principale 12 siano montati sulla slitta 12a per essere traslati lungo l'asse di traslazione D in una direzione sostanzialmente ortogonale all'asse di avanzamento X ed agli assi di rotazione della ruota di sostegno 18 e delle prime 19a e seconde 19b ruote di posizionamento e contrasto.
Nello specifico, sia il telaio 26 di supporto delle ruote di raddrizzatura fisse Ila, che il carrello 27 di supporto delle ruote di raddrizzatura di contrasto llb sono montati fissi sulla slitta 12a, e sono solidali tra loro. L'asse di raddrizzatura Y e l'asse di avanzamento X sono infatti disposti sfalsati e paralleli fra loro in modo da imporre una forma sostanzialmente ad "S" ai fili metallici A.
Forme di realizzazione prevedono che la posizione della slitta 12a rispetto alla struttura di supporto 25 venga variata in modo puntuale per intervenire sui fili metallici A avanzanti in modo, di fatto, continuo, ovvero periodicamente.
Tale regolazione può essere altresì predisposta in base al tipo specifico di filo metallico A che viene lavorato in un determinato momento.
Vantaggiosamente, la possibilità di regolazione della posizione della slitta 12a permette anche di adattare 1'azione della macchina piegatrice/sagomatrice alla quale l'apparato di traino e raddrizzatura 10 è associato in funzione di molteplici fattori, come ad esempio il tipo di materiale in lavorazione, la forma geometrica con cui il materiale è raggruppato a monte, le dimensioni del prodotto metallico in lavorazione.
Il presente trovato è anche relativo ad un procedimento di traino e/o raddrizzatura per alimentare uno o più fili metallici ad una macchina di lavorazione, quale ad esempio una macchina piegatrice/sagomatrice. In particolare, il procedimento comprende almeno una fase di raddrizzatura iniziale del filo metallico A, una fase di traino del filo metallico A mediante una ruota di sostegno 18 e due o più ruote di posizionamento e contrasto 19a, 19b, formanti un gruppo di traino principale 12, ed una fase di introduzione del filo metallico A nella macchina di lavorazione lungo un asse di avanzamento X. Il procedimento prevede almeno un'operazione di movimentazione del gruppo di traino principale 12, per traslare quest'ultimo lungo un asse di traslazione D che è inclinato, vantaggiosamente sostanzialmente ortogonale, all'asse di avanzamento X del filo metallico A ed all'asse di rotazione della ruota di sostegno 18 e delle ruote di posizionamento e contrasto 19a, 19b.
È chiaro che all'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Ad esempio, in altre forme di realizzazione non rappresentate nei disegni, si può prevedere che il gruppo di raddrizzatura 11, anziché essere solidalmente traslabile con la slitta 12a (come descritto con riferimento alla fig. 3), sia montato su un rispettivo carrello movimentabile, in modo indipendente, in direzione ortogonale all'asse di avanzamento X ed all'asse di rotazione delle sue ruote di raddrizzatura.
In tal caso, pertanto, sul carrello sono montati sia il telaio 26 di supporto delle ruote di raddrizzatura fisse Ila, sia il carrello 27 di supporto delle ruote di raddrizzatura di contrasto
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di gruppo di traino e/o raddrizzatura, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.
Claims (9)
- RIVENDICAZIONI 1. Apparato di traino e/o raddrizzatura per l'alimentazione di uno o più fili metallici (A) ad una macchina di lavorazione, comprendente una struttura di supporto (25) sulla quale sono montati almeno un gruppo di raddrizzatura (11), un gruppo di traino principale (12) provvisto di una pluralità di rulli o ruote (18, 19a, 19b), ed un gruppo di uscita (13) configurato per guidare il filo metallico lungo un'asse di avanzamento (X), caratterizzato dal fatto che il gruppo di traino principale (12) è traslabile rispetto alla struttura di supporto (25) lungo un asse di traslazione (D) inclinato, vantaggiosamente sostanzialmente ortogonale, rispetto all'asse di avanzamento (X) del filo metallico (A).
- 2. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di traino principale (12) è posizionato su una slitta (12a), la quale è mobile lungo detto asse di traslazione (D).
- 3. Apparato come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che anche il gruppo di raddrizzatura (11) è traslabile in una direzione inclinata, vantaggiosamente sostanzialmente ortogonale, rispetto all'asse di avanzamento (X) del filo metallico (A) ed all'asse di rotazione dei rulli (18, 19a, 19b).
- 4. Apparato come nelle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detto gruppo di raddrizzatura (11) è posizionato su detta slitta (12a) per essere movimentato assieme a detto gruppo di traino principale (12).
- 5. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che comprende un attuatore (30) associato a detta struttura di supporto (25) ed a detta slitta (12a) per movimentare quest'ultima lungo una pluralità di guide (12b) previste su detta struttura di supporto (25).
- 6. Macchina di lavorazione per piegare e sagomare uno o più fili metallici (A), comprendente almeno un gruppo di taglio, un gruppo di piegatura/sagomatura dei fili metallici (A) ed un apparato di traino e/o raddrizzatura per l'alimentazione di uno o più fili metallici (A) come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti.
- 7. Procedimento di traino e/o raddrizzatura per alimentare uno o più fili metallici (A) ad una macchina di lavorazione, comprendente almeno una fase di raddrizzatura di detto filo metallico (A) eseguita da un gruppo di raddrizzatura (11), una fase di traino di detto filo metallico (A) mediante una pluralità di rulli o ruote (18, 19a, 19b) facenti parte di un gruppo di traino principale (12), ed una fase di introduzione del filo metallico (A) in detta macchina di lavorazione lungo un asse di avanzamento (X), caratterizzato dal fatto che è prevista una fase di movimentazione di detto gruppo di traino principale (12) per traslare quest'ultimo lungo un asse di traslazione (D) inclinato, vantaggiosamente sostanzialmente ortogonale, rispetto all'asse di avanzamento (X) ed all'asse di rotazione dei rulli (18, 19a, 19b).
- 8. Procedimento come nella rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detta operazione di movimentazione prevede anche la movimentazione di detto gruppo di raddrizzatura (11) per traslare quest'ultimo lungo detto asse di traslazione (D).
- 9. Procedimento come nella rivendicazione 7 e 8, caratterizzato dal fatto che detta operazione di movimentazione prevede di movimentare assieme sia detto gruppo di raddrizzatura (11) che detto gruppo di traino principale (12).
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IT000211A ITUD20120211A1 (it) | 2012-12-06 | 2012-12-06 | Apparato di traino e/o raddrizzatura per prodotti metallici oblunghi, quali barre, tondini o fili metallici, macchina di piegatura/sagomatura comprendente detto apparato e relativo procedimento di traino e/o raddrizzatura |
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IT000211A ITUD20120211A1 (it) | 2012-12-06 | 2012-12-06 | Apparato di traino e/o raddrizzatura per prodotti metallici oblunghi, quali barre, tondini o fili metallici, macchina di piegatura/sagomatura comprendente detto apparato e relativo procedimento di traino e/o raddrizzatura |
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IT (1) | ITUD20120211A1 (it) |
Cited By (1)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
---|---|---|---|---|
EP2949407B1 (en) | 2014-05-29 | 2016-12-28 | M.E.P. Macchine Elettroniche Piegatrici S.p.A. | Drawing unit for elongated product and corresponding drawing method |
Citations (2)
Publication number | Priority date | Publication date | Assignee | Title |
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SU772647A1 (ru) * | 1979-04-26 | 1980-10-23 | Всесоюзный Ордена Ленина Научно- Исследовательский И Проектно-Кон- Структорский Институт Металлургического Машиностроения | Установка дл непрерывной правки проката |
WO2012099781A2 (en) * | 2011-01-21 | 2012-07-26 | Burns Thomas W | Assembly for assisting the removal from storage and transfer of wire |
-
2012
- 2012-12-06 IT IT000211A patent/ITUD20120211A1/it unknown
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EP2949407B2 (en) † | 2014-05-29 | 2024-04-17 | M.E.P. Macchine Elettroniche Piegatrici S.p.A. | Drawing unit for elongated product and corresponding drawing method |
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