ITUD20130011A1 - Apparato di traino e/o raddrizzatura per fili metallici, macchina di piegatura/sagomatura comprendente detto apparato e relativo procedimento di traino e/o raddrizzatura - Google Patents

Apparato di traino e/o raddrizzatura per fili metallici, macchina di piegatura/sagomatura comprendente detto apparato e relativo procedimento di traino e/o raddrizzatura

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ITUD20130011A1
ITUD20130011A1 IT000011A ITUD20130011A ITUD20130011A1 IT UD20130011 A1 ITUD20130011 A1 IT UD20130011A1 IT 000011 A IT000011 A IT 000011A IT UD20130011 A ITUD20130011 A IT UD20130011A IT UD20130011 A1 ITUD20130011 A1 IT UD20130011A1
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Fabro Giorgio Del
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Fabro Giorgio Del
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21FWORKING OR PROCESSING OF METAL WIRE
    • B21F1/00Bending wire other than coiling; Straightening wire
    • B21F1/02Straightening
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21FWORKING OR PROCESSING OF METAL WIRE
    • B21F23/00Feeding wire in wire-working machines or apparatus
    • B21F23/002Feeding means specially adapted for handling various diameters of wire or rod

Description

"APPARATO DI TRAINO E/O RADDRIZZATURA PER FILI METALLICI, MACCHINA DI PIEGATURA/SAGOMATURA COMPRENDENTE DETTO APPARATO E RELATIVO PROCEDIMENTO DI TRAINO E/O RADDRIZZATURA"
CAMPO DI APPLICAZIONE
Il presente trovato si riferisce ad un apparato di traino e/o raddrizzatura, per l'alimentazione di macchine per la lavorazione di prodotti metallici oblunghi quali barre, tondini o fili metallici, del tipo utilizzabile per la realizzazione di armature per l'edilizia.
In particolare, l'apparato di traino e/o raddrizzatura secondo il presente trovato si applica, preferenzialmente, ma non limitativamente, a macchine piegatrici/sagomatrici che lavorano contemporaneamente almeno due fili metallici per volta, effettuando un'alimentazione costantemente uniforme, coordinata e simultanea.
II presente trovato si riferisce anche ad una macchina piegatrice/sagomatrice comprendente il suddetto apparato di traino e/o raddrizzatura disposto a monte almeno del gruppo di taglio e di uno o più gruppi o dispositivi piegatori/sagomatori.
II trovato si riferisce anche al procedimento di traino e/o raddrizzatura connesso.
L'apparato di cui al presente trovato, di volta in volta^può svolgere funzioni di solo traino, di sola raddrizzatura o di traino e raddrizzatura contemporaneamente. Per semplicità, nel seguito, si indicherà apparato di traino e raddrizzatura.
STATO DELLA TECNICA
Sono note le macchine piegatrici/sagomatrici, o staffatrici, nel seguito macchine sagomatici, i cui gruppi o dispositivi di piegatura vengono alimentati con prodotti metallici oblunghi, quali fili metallici da rotolo, o barre pretagliate, per realizzare staffe di armatura per l'edilizia. Nel seguito questi materiali di base, siano essi provenienti da rotolo o già in barre, verranno denominati genericamente come fili metallici.
Con filo metallico si intende quindi un prodotto nominalmente tondo ottenuto per laminazione a caldo. È anche noto che le macchine sagomatici, a monte del gruppo di piegatura presentano un apparato di traino e raddrizzatura per l'alimentazione del filo metallico ai gruppi operativi della macchina stessa, quali una cesoia ed almeno un gruppo piegatore.
Sono note le difficoltà che si incontrano nella fase di traino e raddrizzatura del filo metallico proveniente da laminazione, difficoltà che aumentano quando detto filo metallico viene alimentato alla macchina sagomatrice da rotolo. Nel filo metallico, proveniente da laminazione sono presenti tensioni che restano dormienti fino a che una semplice piegatura, o altro, viene indotta. Questa problematica aumenta nel caso di filo metallico proveniente da rotolo.
Inoltre, nel caso di fili metallici destinati alla realizzazione di staffe per armature per il calcestruzzo, sono comparse leghe metalliche che conferiscono al filo metallico proprietà fisiche e/o chimiche prima non presenti, proprietà che accentuano le difficoltà di lavorazione.
Queste problematiche sono maggiormente evidenti nel caso di fili metallici per ferri di armatura.
Detti fili metallici, infatti, causa le nervature superficiali presenti, presentano sia superfici discontinue sia forme non sempre perfette.
È quindi evidente che una semplice operazione di piegatura eseguita sul filo metallico viene condizionata dalle tensioni presenti in quest'ultimo, sì che le eventuali forme geometriche realizzate con il suddetto filo metallico non solo non mantengono la voluta disposizione geometrica, ma non mantengono neppure la disposizione spaziale piana.
Nel caso di staffe per armatura si concretizzano pertanto forme indesiderate con angoli differenti e/o con i lati spazialmente tridimensionali.
Tali staffe risultano quindi non utilizzabili, o di bassa qualità e scarsa affidabilità una volta installate ed in genere dovrebbero essere scartate. A ciò si aggiunga che, nel caso di filo metallico per ferri di armatura, stando il continuo variare della propria sezione, il problema della corretta e puntuale raddrizzatura e/o trascinamento diviene incerto, non costante ed uniforme.
Va qui indicato che i fili metallici per armature presentano una gamma di misure estesa che può andare da 5 mm fino a 24 mm, e più, di diametro e che una macchina sagomatrice deve poter lavorare tutta questa gamma di misure sempre e comunque ottenendo un prodotto perfetto.
Va da se che i problemi posti da un filo metallico da 5 mm di diametro sono pertanto quanto meno dimensionalmente estremamente inferiori di quelli posti da un filo metallico da 24 min di diametro.
Va notato, inoltre, che in una macchina sagomatrice l'apparato di traino e raddrizzatura assume un'ulteriore importanza rilevante, in quanto esso à ̈ anche delegato a definire le misure di volta in volta richieste tra una piegatura e quella successiva.
Qualora l'apparato di traino e raddrizzatura non assolva al proprio scopo in modo costante e senza errori, non à ̈ possibile né realizzare staffe o altre sagome di filo metallico aventi le dimensioni volute, né realizzare, in sequenza o meno, una pluralità di staffe uguali.
È uno scopo quello di ottenere un apparato di traino e raddrizzatura che possa operare in continuità e precisione con qualunque tipo di filo metallico, in particolare con fili metallici per armature. Ciò serve per garantire che l'avanzamento del filo metallico sia costante^uniforme e di volta in volta del valore voluto, ed a tale scopo à ̈ stata posta in essere una riqualificazione totale del modo di approcciare il gruppo di raddrizzatura e traino. Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questo ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha quindi studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.
ESPOSIZIONE DEL TROVATO
Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.
In accordo con i suddetti scopi, un apparato di traino e raddrizzatura secondo il presente trovato à ̈ utilizzato per l'alimentazione ad una macchina sagomatrice, ad esempio del tipo utilizzabile per la realizzazione di staffe di armatura per l'edilizia. L'apparato di traino e raddrizzatura secondo il presente trovato trova applicazione sia in macchine sagomatrici che lavorano un singolo filo metallico sia in quelle che lavorano due o più fili metallici alimentati in parallelo e contemporaneamente.
L'apparato di traino e raddrizzatura, secondo il trovato, comprende una pluralità di gruppi operativi provvisti di rulli che di volta in volta, ed in funzione della regolazione puntuale che si concretizza, assolvono almeno due delle seguenti funzioni: raddrizzatura, finitura, blocco praticamente assoluto delle tensioni, traino e determinazione puntuale e definita di volta in volta della lunghezza di avanzamento.
Almeno alcuni dei gruppi operativi comprendono ciascuno almeno un rullo di appoggio ed un rullo premente che coopera con il rullo di appoggio per guidare ed eventualmente determinare l'avanzamento del filo metallico.
Nel seguito, per semplificare la descrizione, il trovato viene descritto in relazione alla lavorazione di un filo metallico.
È di tutta evidenza che l'operatività e la funzionalità del trovato si applica anche nel caso in cui vengono lavorati contemporaneamente ed in parallelo due o più fili metallici.
Nel caso di alimentazione di due fili metallici, la macchina sagomatrice presenta due linee di traino provviste di rispettivi rulli con assi di rotazione sostanzialmente coincidenti.
In questo caso i rulli di appoggio possono essere, tutti, o solo alcuni di essi, unici o sdoppiati. I rulli prementi possono essere anch'essi tutti, o solo alcuni, unici o sdoppiati.
Secondo il trovato, i singoli gruppi operativi sono selettivamente posizionabili tra loro, in senso parallelo al loro asse di rotazione, ovvero in una direzione trasversale alla direzione di avanzamento del filo metallico. Tale posizionamento selettivo può essere applicato a tutti i gruppi o solo a parte di essi.
Secondo una variante, il posizionamento dei gruppi operativi, come detto di tutti o di solo alcuni di essi, Ã ̈ ottenuto mediante preimpostazione. Per preimpostazione si intende che il posizionamento reciproco dei gruppi operativi viene determinato a priori e che i gruppi operativi vengono disposti e successivamente mantenuti in posizione fissa.
Secondo un'ulteriore variante la presenza di dispositivi di rilevazione permette ad un'unità di controllo, comando e gestione di intervenire puntualmente su uno o su più gruppi operativi, anche su tutti contemporaneamente.
In accordo con una forma di realizzazione i dispositivi di rilevazione possono essere sensibili alla spinta di reazione del singolo filo metallico come esercitata in uno o più dei singoli gruppi operativi, ovvero alla variazione di diametro, ovvero alla linearità d'uscita del filo metallico.
È evidente che al variare della dimensione e delle caratteristiche fisico-chimiche del filo metallico, variano anche le azioni di regolazione che devono essere di volta in volta imposte.
Secondo il trovato, almeno uno o parte dei gruppi operativi assolvono contemporaneamente le funzioni di raddrizzamento e di traino.
Secondo un'altra caratteristica del trovato, almeno un gruppo operativo assolve la funzione di finitore orizzontale.
In questo senso, detto gruppo operativo di finitura può risultare fisso verticalmente e mobile sostanzialmente sul piano ortogonale a quello di giacitura degli altri gruppi operativi.
Secondo una variante, un gruppo operativo assolve la funzione di finitore verticale.
Secondo un'altra variante nei gruppi operativi dell'apparato di traino almeno alcuni dei rulli di appoggio assolvono anche la funzione di traino.
Secondo un'altra variante, tutti i rulli di contrasto verso il rullo di appoggio, presentano mezzi di spinta ad azione graduabile e controllabile.
ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI
Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione, fornite a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:
- la fig. 1 illustra un apparato di traino e raddrizzatura secondo il trovato, in una sua prima condizione operativa, avente un filo metallico trainato che à ̈ già linearizzato;
la fig. 2 illustra l'apparato di traino e raddrizzatura di fig. 1 in una sua seconda posizione operativa;
- la fig. 3 illustra una variante di realizzazione dell'apparato di traino e raddrizzatura di fig. 1 con rulli sdoppiati.
Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.
DESCRIZIONE DI FORME DI REALIZZAZIONE
Con riferimento alla fig. 1, un apparato di traino e/o raddrizzatura 10 secondo il presente trovato à ̈ associabile ad una macchina sagomatrice, non illustrata nelle figure, per la lavorazione di prodotti metallici oblunghi quali fili metallici.
L'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 può svolgere di volta in volta funzioni di solo traino, di sola raddrizzatura, o di traino e raddrizzatura contemporaneamente, ciò in quanto dette funzioni, di volta in volta, si possono concretizzare in una macchina sagomatrice.
Per semplicità nella descrizione e nelle rivendicazioni si utilizza il termine apparato di traino e raddrizzatura 10.
L'apparato di traino e raddrizzatura 10 viene illustrato esemplificativamente come idoneo a lavorare fili metallici del tipo con risalti continui circonferenzialmente per ottenere ferri o staffe per armature.
L'apparato di traino e raddrizzatura 10 comprende, nel caso di specie sei gruppi operativi identificati con i numeri da 11 a 16 predisposti per far avanzare un filo metallico 17 lungo una direzione di avanzamento D, che coincide sostanzialmente alla direzione di avanzamento che avrebbe un filo metallico 17 già linearizzato per arrivare ai dispositivi disposti a valle dell'apparato di traino e raddrizzatura 10.
Ciascuno dei gruppi operativi 11-16 comprende una struttura di supporto 26 sul quale sono montati rispettivi rulli. Nel caso di specie dette strutture di supporto 26 giacciono praticamente tutte sullo stesso piano ad eccezione parziale di una.
II primo gruppo operativo 11, il secondo gruppo operativo 12, il quarto gruppo operativo 14 ed il sesto gruppo operativo 16 comprendono ciascuno un rullo di appoggio 18, ed un rullo premente 19 o di spinta che à ̈ normalmente, anche se non necessariamente, folle. In ciascun gruppo 11, 12, 14 e 16 fra il rullo di appoggio 18 ed il rullo premente 19 viene fatto avanzare almeno un filo metallico 17. Forme realizzative possono prevedere che tutti i rulli di appoggio 18 dei gruppi operativi 11, 12, 14, e 16 siano motorizzati, anche se non si esclude che, in altre forme di realizzazione idonee a gestire fili metallici meno problematici, solo alcuni dei rulli di appoggio 18 siano motorizzati.
I rulli prementi 19 sono montati su rispettive slitte 20 scorrevoli su guide 27, per azione di organi prementi 21.
Gli organi prementi 21 possono comprendere attuatori idraulici, pneumatici, elettrici, meccanismi a vite senza fine, a cremagliera o simili.
Gli organi prementi 21, in relazione al diametro del filo metallico 17 e/o alle esigenze di uniformità di avanzamento, regolano la pressione esercitata dai rulli prementi 19 sul filo metallico 17 in transito e di conseguenza sui rulli di appoggio 18.
Le slitte 20 permettono di posizionare, in relazione al diametro del filo metallico 17, i rulli prementi 19 rispetto ai rispettivi rulli di appoggio 18
Il primo gruppo operativo 11 può essere abbinato agli altri gruppi operativi 12, 13, 14, 15, 16 od essere distaccato rispetto a questi ultimi, al fine di indirizzare il filo metallico 17.
Il terzo gruppo operativo 13, o gruppo finitore orizzontale, comprende un rullo premente 22 montato sulla struttura di supporto 26.
Questa struttura di supporto 26 può traslare verticalmente, ovvero parallelamente all'asse di rotazione del rullo premente 22. La traslazione della struttura di supporto 26 à ̈ determinata da mezzi posizionatori ad esempio del tutto analoghi a quelli che verranno descritti nel prosieguo per i gruppi operativi 11, 12, 14, 15 e 16. La traslazione della struttura di supporto 26 genera una deformazione atta ad ottenere una raddrizzatura di finitura del filo metallico 17 su un piano orizzontale.
Il rullo premente 22, in una variante realizzativa non rappresentata nei disegni, ha anche la possibilità di traslare sostanzialmente sul piano definito dalla sua struttura di supporto 26 ed in una direzione ortogonale alla direzione di avanzamento D del filo metallico 17. In questo modo à ̈ possibile regolare la pressione che il rullo premente 22 esercita sul filo metallico 17 per evitare che durante la traslazione della sua struttura di supporto 26 il filo metallico 17 fuoriesca dalla gola di guida del filo metallico 17.
Va rilevato che detto terzo gruppo operativo 13 lavora meglio se posto tra due gruppi operativi, ad esempio fra il secondo gruppo operativo 12 ed il quarto gruppo operativo 14, i quali vincolano la deformazione del filo metallico 17 sul piano orizzontale.
Il quinto gruppo operativo 15, o gruppo finitore verticale opera sullo stesso piano dei gruppi 11, 12, 14 e 16.
Il quinto gruppo operativo 15 Ã ̈ provvisto di un rullo premente 25 montato su una slitta 28 scorrevole, per azione di un organo premente 29, su guide 30.
L'organo premente 29 del quinto gruppo operativo 15 Ã ̈ in grado di esercitare un'azione di spinta adeguata a deformare plasticamente il tondino.
Le stesse considerazioni sono valide anche per il rullo premente 22 associato al terzo gruppo operativo I singoli gruppi operativi 11, 12, 14, 15, e 16, nel caso illustrato, sono disposti in modo che i rispettivi rulli ad essi associati giacciano sostanzilamente su uno stesso piano comune.
Secondo una variante i suddetti gruppi operativi 11-16 presentano i rispettivi rulli giacenti su piani angolati fra loro di un angolo compreso fra 0° e /-15°.
I singoli gruppi operativi 11, 12, 14, 15, e 16, ed eventualmente anche il terzo gruppo operativo 13 sono posizionabili in sé, ed in modo fisso o variabile di volta in volta, trasversalmente alla direzione di avanzamento D.
A tale scopo si può prevedere che le strutture di supporto 26 di ciascuno gruppo operativo 11, 12, 14, 15, e 16 siano montate su guide longitudinali 31 che si sviluppano trasversalmente alla direzione di avanzamento D.
I suddetti gruppi operativi 11, 12, 14, 15, e 16 sono posizionabili di volta in volta rispetto alla direzione di avanzamento D. Per tale motivo alla struttura di supporto 26 di ciascun gruppo operativo 11, 12, 14, 15, e 16, e ad un'eventuale parte fissa 32 di intelaiatura dell'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 sono associati organi di attuazione 33. Detti organi di attuazione 33 determinano il posizionamento dei rulli rispetto alle guide longitudinali 31. Gli organi di attuazione 33 possono comprendere attuatori idraulici, pneumatici elettrici, meccanismi a vite senza fine, a cremagliera o analoghi mezzi idonei a determinare una traslazione della struttura di supporto 26.
A ciascun gruppo operativo 11-16 à ̈ inoltre associato un dispositivo di rilevazione 34 delle sollecitazioni che il filo metallico 17 imprime sul gruppo operativo 11-16. I dati raccolti dai dispositivi di rilevazione 34 vengono elaborati da un'unità di controllo, comando e gestione, non rappresentata nelle figure. Detta unità di controllo, comando e gestione riceve indicazioni sul grado di raddrizzatura impresso al filo metallico 17 transitante ed eventualmente comanda la movimentazione di uno o più gruppi operativi 11-16 per ottenere una correzione dell'azione di raddrizzatura.
Nella soluzione illustrata nelle figure 1 e 2, i gruppi operativi 11, 12, 14 e 16 hanno anche funzione di traino del filo metallico 17 il che garantisce uniformità di avanzamento.
Detta garanzia di uniformità di avanzamento à ̈ maggiormente sentita nel caso in cui l'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 lavori più fili metallici, nel caso di specie due fili metallici 17a, e 17b, parallelamente e contemporaneamente come rappresentato in fig. 3.
In questo caso i rulli di appoggio 18 ed i rulli prementi 19 possono essere in corpo unico o uno e/o l'altro sdoppiati. Nella fig. 3 sia i rulli di appoggio che i rulli prementi sono entrambi sdoppiati, e sono indicati rispettivamente con i riferimenti 18a, 18b i rulli di appoggio sdoppiati, e con i riferimento 19a, 19b i rulli prementi sdoppiati .
Nel caso in cui i rulli di appoggio 18 e/o i rulli prementi 19 fossero in corpo unico, almeno uno dei due, vantaggiosamente quello premente 19, dovrebbe essere preferibilmente associato ad un gruppo basculante sul piano contenente l'asse di rotazione ed ortogonalmente all'asse del filo metallico 17, tale per cui à ̈ in grado di premere sempre e con il grado voluto su entrambi i fili metallici 17a e 17b.
Almeno alcuni dei rulli di appoggio 18a, 18b, se sdoppiati possono essere anche dotati di motorizzazione propria per eseguire un'azione di traino indipendente e permettere anche azioni di recupero mediante controllo della singola velocità del rullo di appoggio 18a e 18b.
È chiaro che all'apparato di traino e/o raddrizzatura 10 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.
Ad esempio si può prevedere che ciascun gruppo operativo 11-16, o almeno uno di essi sia provvisto di più di un rullo di appoggio 18 e rullo premente 19, disposti a coppie consecutive fra loro lungo la direzione di avanzamento Z e che vengono movimentate assieme durante la traslazione sulle guide longitudinali 31.
È anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrà senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di gruppo di traino e/o raddrizzatura, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato di traino e/o raddrizzatura configurato per far avanzare almeno un filo metallico (17; 17a, 17b) lungo una direzione di avanzamento (D), caratterizzato dal fatto che comprende almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16) ciascuno dotato di almeno un rullo di appoggio (18) e di almeno un corrispondente rullo premente (19) fra i quali transita detto filo metallico (17; 17a, 17b), almeno due di detti gruppi operativi (11, 12, 14, 16) avendo i rispettivi rulli di appoggio (18) motorizzati con funzione anche di traino, e che almeno due di detti gruppi operativi (11, 12, 14, 16) sono ciascuno posizionabile indipendentemente dagli altri rispetto al filo metallico (17; 17a, 17b) in una propria direzione trasversale a detta direzione di avanzamento (D).
  2. 2. Apparato come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un gruppo operativo finitore orizzontale (13) provvisto di almeno un rullo premente (22) posizionabile rispetto al filo metallico (17; 17a, 17b) ed operante su un piano sostanzialmente ortogonale rispetto ad un piano operativo di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16)
  3. 3 Apparato come nella rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detto gruppo finitore orizzontale (13) Ã ̈ interposto fra due di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16).
  4. 4. Apparato come nella rivendicazione 1, 2 o 3, caratterizzato dal fatto che comprende un gruppo operativo finitore verticale (15) disposto sostanzialmente sullo stesso piano di giacitura comune di almeno alcuni di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16), e che detto gruppo operativo finitore verticale (15) comprende un rullo premente (25) posizionabile trasversalmente a detta direzione di avanzamento (D).
  5. 5. Apparato come nella rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto gruppo finitore verticale (15) Ã ̈ interposto fra due di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16).
  6. 6. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il posizionamento di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16) Ã ̈ almeno di volta in volta prefissato .
  7. 7. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che ad almeno uno di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 13, 14, 15) sono associati organi di attuazione (33) per determinare il loro posizionamento rispetto a detta direzione di avanzamento (D).
  8. 8. Apparato come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16) comprende una struttura di supporto (26) di detto rullo di appoggio (18) e detto rullo premente (19)/e guide longitudinali (31) disposte trasversalmente a detta direzione di avanzamento (D) e sulla quale à ̈ posizionabile detta struttura di supporto (26).
  9. 9. Macchina di piegatura/sagomatura comprendente almeno un apparato di traino e/o raddrizzatura (10) come in una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti .
  10. 10. Procedimento di traino e/o raddrizzatura di almeno un filo metallico (17; 17a, 17b) comprendente l'avanzamento di detto filo metallico (17; 17a, 17b) lungo una direzione di avanzamento (D), caratterizzato dal fatto che durante l'avanzamento, detto filo metallico (17; 17a, 17b) transita fra almeno un rullo di appoggio (18) ed un rullo premente (19) di rispettivi almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16), detto filo metallico (17; 17a, 17b) essendo trainato dai rispettivi rulli di appoggio (18) di almeno due di detti gruppi operativi (11, 12, 14, 16), e che comprende il posizionamento di almeno due di detti gruppi operativi (11, 12, 14, 16) indipendentemente dagli altri gruppi operativi, rispetto a detto filo metallico (17; 17a, 17b) in una propria direzione trasversale a detta direzione di avanzamento (D).
  11. 11. Procedimento come nella rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che durante l'avanzamento, detto filo metallico (17; 17a, 17b) Ã ̈ sottoposto ad un'azione di finitura su un piano sostanzialmente ortogonale rispetto ad un piano operativo di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16).
  12. 12. Procedimento come nella rivendicazione 10 o 11, caratterizzato dal fatto che durante l'avanzamento, detto filo metallico (17; 17a, 17b) Ã ̈ sottoposto ad un'azione di finitura sullo stesso piano di giacitura comune di almeno alcuni di detti almeno tre gruppi operativi (11, 12, 14, 16), da parte di un rullo premente (25) di un gruppo finitore verticale (15) posizionabile trasversalmente a detta direzione di avanzamento (D).
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