ITUD20120171A1

ITUD20120171A1 - Apparato di incernieramento per incernierare una struttura mobile rispetto ad una struttura fissa mediante almeno una cerniera a scomparsa

Info

Publication number: ITUD20120171A1
Application number: IT000171A
Authority: IT
Inventors: Demis Bastianello; Ferdinando Foscan; Lorenzo Piccolo
Original assignee: Otlav Spa
Priority date: 2012-10-12
Filing date: 2012-10-12
Publication date: 2014-04-13
Also published as: EP2719851B1; EP2719851A2; EP2719851A3; PL2719851T3

Description

"APPARATO DI INCERNIERAMENTO PER INCERNIERARE UNA STRUTTURA MOBILE RISPETTO AD UNA STRUTTURA FISSA MEDIANTE ALMENO UNA CERNIERA A SCOMPARSA"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un apparato di incernieramento per incernierare una struttura mobile, come ad esempio una porta o l'anta di un mobile, rispetto ad una struttura fissa, come ad esempio lo stipite di una porta, o il telaio di un mobile, utilizzando una o piÃ¹ cerniere del tipo cosiddetto a scomparsa, ossia non visibile dall'esterno quando la struttura mobile Ã ̈ in una posizione chiusa. L'apparato di incernieramento trova particolare, ma non esclusiva, applicazione in determinate strutture fisse, o telai, per porte, aventi determinate dimensioni standardizzate e provviste di un elemento di rifinitura, chiamato "coprifilo" dagli esperti del ramo.

STATO DELLA TECNICA

Nel settore dei serramenti e dei mobili, sono note le cerniere a scomparsa, o ad incasso, ossia del tipo che, in posizione chiusa, tutti gli elementi che le compongono sono completamente inseriti all'interno del serramento, o del mobile, su cui sono montate, per cui non sono visibili dall'esterno.

Ad esempio, cerniere a scomparsa sono descritte nella domanda di brevetto europeo EP-A-2.390.446 e nelle domande di brevetto italiano per invenzione industriale UD2011A000160 e UD2011A000207 della Richiedente.

E' anche noto che nel settore dei serramenti e degli infissi, Ã ̈ sempre piÃ¹ diffuso produrre serramenti per l'edilizia, principalmente porte e finestre con i rispettivi telai, aventi dimensioni standardizzate, per ridurre i costi di produzione ed avere prodotti fungibili e intercambiabili.

Inoltre, da alcuni anni, soprattutto i telai per porte, sono provvisti di un elemento di finitura, detto coprifilo, che viene associato alla struttura del telaio dopo che questa Ã ̈ stata fissata alla parete in corrispondenza dell'apertura su cui montare il serramento. Il suddetto coprifilo ha sostanzialmente la forma di una L, con un lato minore predisposto per essere inserito in una corrispondente sede cava del telaio fisso, a forma di feritoia oblunga, ed un lato maggiore che ha la funzione di definire la cornice esterna dell'infisso. La suddetta feritoia ha normalmente lo spessore di alcuni millimetri, ad esempio circa 4.

Normalmente, nei telai per porte piÃ¹ diffusi, lo spessore fra la superficie frontale esterna del telaio, in corrispondenza della zona dove sono destinate ad essere montate le cerniere, e la suddetta feritoia Ã ̈ di circa 20 mm. La larghezza di tale superficie Ã ̈ di circa 46 mm.

Inoltre, c'Ã ̈ anche da considerare lo spessore delle strutture mobili, che normalmente, nel caso delle porte di edifici, sia interne, sia esterne, Ã ̈ compreso fra 40 mm e 50 mm.

Un altro aspetto da considerare nello stato della tecnica Ã ̈ il grado di apertura, o ampiezza di rotazione, della struttura mobile rispetto alla struttura fissa. Infatti, ci sono strutture mobili, ad esempio porte, che possono ruotare solamente di 90°, o poco piÃ¹, per passare dalla posizione chiusa a quella di massima apertura, ma ci sono anche strutture mobili che devono potersi aprire di 180° per passare dalla posizione chiusa a quella di massima apertura, come pure ci sono strutture mobili che devono poter compiere rotazioni intermedie fra 90° e 180°.

Per permettere questi diversi gradi di apertura, ciascuna cerniera a scomparsa nota comprende un primo corpo di incernieramento, adatto ad essere inserito in una corrispondente prima cavitÃ della struttura mobile, un secondo corpo di incernieramento adatto ad essere inserito in una corrispondente seconda cavitÃ della struttura fissa, e un meccanismo di incernieramento che incerniera fra loro i due corpi di incernieramento in modo da permettere un'apertura maggiore di 90° della struttura mobile rispetto alla struttura fissa. Di solito il meccanismo di incernieramento Ã ̈ piuttosto complesso e comprende diversi bracci articolati fra loro e imperniati su uno o piÃ¹ fulcri, anche fino a sette.

Queste cerniere note sono pertanto piuttosto ingombranti e normalmente i loro corpi di incernieramento hanno spessori, nel senso della profonditÃ , ossia in direzione ortogonale alle loro superfici frontali, superiori a 20 mm.

CiÃ² implica che prima di montare le cerniere note sulle corrispondenti strutture fisse, debba essere realizzata, mediante fresatura, la sede per ciascuna cerniera, con asportazione anche di una parte del coprifilo per permettere a quest'ultimo di essere inserito nella corrispondente sede cava della struttura fissa; infatti, ci sarebbe altrimenti interferenza fra la cerniera ed il coprifilo stesso. Questo Ã ̈ un notevole inconveniente per gli installatori degli infissi, che impiegano cosÃ¬ molto tempo per installare i serramenti, con conseguente aumento dei relativi costi.

La Richiedente ha affrontato e risolto in modo nuovo ed originale il problema tecnico di realizzare diverse cerniere a scomparsa che siano in grado di essere installate in strutture fisse e mobili, da articolare fra loro, senza che ci sia per l'installatore la necessitÃ di eseguire lavorazioni preparatorie sul coprifilo.

Un primo scopo del presente trovato Ã ̈ pertanto quello di realizzare un apparato di incernieramento per incernierare una struttura mobile, come ad esempio una porta o l'anta di un mobile, rispetto ad una struttura fissa, come ad esempio il telaio fisso di una porta, o quello di un mobile, utilizzando una o piÃ¹ cerniere a scomparsa, che sia in grado di rendere semplice ed economico il montaggio delle cerniere sulle strutture, fissa e mobile, da articolare fra loro, mantenendo inalterate le caratteristiche funzionali, incluso il grado di apertura, delle cerniere stesse.

Un altro scopo del presente trovato Ã ̈ quello di realizzare un apparato di incernieramento che permetta la reversibilitÃ della struttura mobile rispetto alla corrispondente struttura fissa, ossia che permetta ad una determinata struttura mobile di essere incernierata sulla corrispondente struttura fissa per potersi aprire sia in senso orario, sia in senso antiorario, senza la necessitÃ di dovere predisporre diverse sedi per le cerniere.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato Ã ̈ espresso e caratterizzato nella rivendicazione indipendente.

Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato.

In accordo con i suddetti scopi, un apparato di incernieramento secondo il presente trovato, per incernierare una struttura mobile rispetto ad una struttura fissa mediante almeno una cerniera a scomparsa, in grado di risolvere in modo nuovo e originale il problema tecnico sopra esposto, prevede che la struttura mobile abbia un determinato spessore, ad esempio di valore compreso fra 40 mm e 50 mm, e che nella struttura fissa sia presente una sede cava nella quale poter inserire un elemento coprifilo. Lo spessore della struttura fissa in corrispondenza della suddetta sede cava Ã ̈ compreso ad esempio fra 19 mm e 22 mm. Ciascuna cerniera a scomparsa comprende un primo corpo di incernieramento, adatto ad essere inserito in una corrispondente prima cavitÃ della struttura mobile, un secondo corpo di incernieramento adatto ad essere inserito in una corrispondente seconda cavitÃ della struttura fissa, e un meccanismo di incernieramento che incerniera fra loro i due corpi di incernieramento in modo da permettere un'apertura maggiore di 90° della struttura mobile rispetto alla struttura fissa.

Secondo un aspetto caratteristico del presente trovato, la profonditÃ del suddetto secondo corpo di incernieramento, almeno in corrispondenza della suddetta sede cava per l'elemento coprifilo, Ã ̈ uguale o inferiore allo spessore della struttura fissa in corrispondenza della sede cava di quest'ultima, cosÃ¬ da non interferire con la suddetta sede cava, per cui, vantaggiosamente, l'elemento coprifilo puÃ² essere inserito nella sua sede cava anche dopo che la cerniera Ã ̈ stata montata nelle corrispondenti cavitÃ della struttura mobile e di quella fissa.

Inoltre, secondo un'altra caratteristica del presente trovato, la larghezza di almeno il primo corpi di incernieramento Ã ̈ inferiore al suddetto determinato spessore della struttura mobile, per cui la corrispondente prima cavitÃ puÃ² essere realizzata centrata rispetto a quest'ultimo spessore, cosÃ¬ che la struttura mobile puÃ² essere installata in modo reversibile rispetto alla struttura fissa, com'Ã ̈ noto alle persone esperte del ramo.

Secondo un altro aspetto caratteristico del presente trovato, i due corpi di incernieramento della cerniera sono realizzati utilizzando una lamiera, che viene tranciata e piegata.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di alcune forme di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 Ã ̈ una vista schematizzata e in pianta di un apparato di incernieramento secondo il presente trovato, in accordo con una prima forma di realizzazione e rappresentato con una struttura mobile in una posizione di massima apertura, ruotata in senso antiorario rispetto ad una struttura fissa; - la fig. 2 Ã ̈ una vista frontale dell'apparato di incernieramento di fig. 1;

- la fig. 3 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata dell'apparato di incernieramento di fig. 1 in una posizione chiusa;

- la fig. 4 Ã ̈ una vista esplosa e sezionata dei componenti dell'apparato di incernieramento di fig.

1

- la fig. 5 Ã ̈ una vista prospettica di una parte della struttura fissa di fig. 1;

- la fig. 6 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata di una variante dell'apparato di incernieramento di fig. 1, rappresentato con la struttura mobile in posizione di massima apertura e ruotata in senso orario rispetto alla struttura fissa;

- la fig. 7 Ã ̈ una vista dall'alto e sezionata dell'apparato di incernieramento di fig. 6;

- la fig. 8 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata di un apparato di incernieramento secondo il presente trovato, in accordo con una seconda forma di realizzazione e rappresentato con la struttura mobile in posizione chiusa;

- la fig. 9 Ã ̈ una vista dall'alto dell'apparato di incernieramento di fig. 8;

- la fig. 10 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata dell'apparato di incernieramento di fig. 8 rappresentato con la struttura mobile in posizione di massima apertura;

- la fig. 11 Ã ̈ una vista dall'alto dell'apparato di incernieramento di fig. 10;

- la fig. 12 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata di un apparato di incernieramento secondo il presente trovato, in accordo con una terza forma di realizzazione e rappresentato con la struttura mobile in posizione chiusa;

- la fig. 13 Ã ̈ una vista dall'alto dell'apparato di incernieramento di fig. 12 in scala ingrandita;

- la fig. 14 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata dell'apparato di incernieramento di fig. 12 rappresentato con la struttura mobile in posizione di massima apertura;

- la fig. 15 Ã ̈ una vista dall'alto dell'apparato di incernieramento di fig. 14 in scala ingrandita;

- la fig. 16 Ã ̈ una vista prospettica della cerniera e della struttura mobile dell'apparato di incernieramento di fig. 12;

- la fig. 17 Ã ̈ una vista prospettica e schematizzata di una variante della cerniera della terza forma di realizzazione dell'apparato di incernieramento illustrata nelle figure da 12 a 16;

- la fig. 18 Ã ̈ una vista prospettica, schematizzata e parzialmente sezionata, della variante della cerniera di fig. 17 in condizione di pre-montaggio.

DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME DI REALIZZAZIONE DEL

PRESENTE TROVATO

Per una piÃ¹ semplice esposizione del presente trovato, numeri di riferimento uguali si riferiscono a parti uguali, o molto simili fra loro, nelle diverse forme di realizzazione.

In accordo con una prima forma di realizzazione del presente trovato, un apparato di incernieramento 10 (figure 1, 2 e 3) comprende almeno una cerniera 11, del tipo a scomparsa, adatta ad essere impiegata per articolare una generica struttura mobile 12, come per esempio l'anta di un serramento, o di un mobile, rispetto ad una struttura fissa 13, costituita per esempio dal telaio del serramento, o del mobile. In questa prima forma di realizzazione la struttura mobile 12 Ã ̈ in grado di ruotare in senso antiorario di un angolo Î± di 180° fra una posizione chiusa, rappresentata in fig. 3, ed una posizione di massima apertura, rappresentata nelle figg. 1 e 2, e viceversa.

E' chiaro a qualsiasi esperto del ramo che, per articolare meglio la struttura mobile 12 rispetto alla struttura fissa 13, due o piÃ¹ cerniere 11 possono essere montate in modo noto sulle due strutture 12 e 13.

La cerniera 11 comprende un primo corpo di incernieramento 14 (figure 1 e 2), un secondo corpo di incernieramento 15 ed un meccanismo di incernieramento 16, adatto ad incernierare fra loro i due corpi di incernieramento 14 e 15.

Il primo corpo di incernieramento 14 ha una profonditÃ Pi (fig. 4) di circa 30 mm, mentre il secondo corpo di incernieramento 15 ha una profonditÃ P2 di circa 19 mm. I due corpi di incernieramento 14 e 15 hanno la medesima larghezza LAI di circa 34 mm.

Il meccanismo di incernieramento 16 Ã ̈ del tipo a bracci articolati a sette fulcri, come, ad esempio, quello descritto nella sopra citata domanda di brevetto europeo EP-A-2.390.446, ed Ã ̈ configurato per permettere alla struttura mobile 12 di spostarsi rispetto alla struttura fissa 13 in modo che, in posizione di massima apertura, ci sia una determinata luce LUI (fig. 1) fra le due strutture 12 e 13, per esempio di circa 10 mm, mentre, in posizione chiusa, ci sia fra loro una determinata luce LU2 (fig. 3), ad esempio di 4 mm.

La struttura mobile 12, almeno in corrispondenza di una sua estremitÃ 17 (fig. 4) ha un determinato spessore SI, che Ã ̈ compreso fra circa 40 mm e circa 50 mm e, nella fattispecie, Ã ̈ di 44 mm. In tale estremitÃ 17, la struttura mobile 12 Ã ̈ provvista di una cavitÃ 18, nella quale Ã ̈ adatto ad essere alloggiato con precisione il primo corpo di incernieramento 14 della cerniera 11. La cavitÃ 18 Ã ̈ centrata e simmetrica rispetto allo spessore SI ed ha una profonditÃ uguale alla profonditÃ Pi del primo corpo di incernieramento 14.

La struttura fissa 13, in corrispondenza di una sua estremitÃ 19 Ã ̈ sagomata in modo da definire una superficie piana 20 ed Ã ̈ provvista di una sede cava 21, a forma di fessura oblunga, parallela alla superficie piana 20 e larga alcuni millimetri, ad esempio 4, nella quale Ã ̈ adatto ad essere disposto un elemento coprifilo 22 di tipo noto. La superficie piana 20 ha una larghezza di poco superiore allo spessore SI della struttura mobile 12.

L'elemento coprifilo 22 ha sostanzialmente una sezione trasversale a forma di L e comprende un primo braccio 23, piÃ¹ corto, adatto ad essere inserito nella sede cava 21, ed un secondo braccio 24, piÃ¹ lungo, adatto a rimanere all'esterno.

Lo spessore S2, ossia la distanza fra la superficie piana 20 e la sede cava 21 della struttura fissa 13, Ã ̈ uno standard di mercato ed Ã ̈ di circa 20 mm.

Inoltre, la struttura fissa 13 comprende, per ciascuna cerniera 11, una cavitÃ 25 (figure 4 e 5) che Ã ̈ posizionata centrata e simmetrica rispetto alla superficie piana 20 ed ha una profonditÃ inferiore allo spessore S2, ma almeno uguale alla profonditÃ P2 del secondo corpo di incernieramento 15.

Secondo una variante, rappresentata nelle figure 6 e 7, l'apparato di incernieramento 10, consente alla struttura mobile 12, in modo completamente reversibile rispetto all'esempio delle figure da 1 a 5, di ruotare del medesimo angolo Î± di 180° in senso orario rispetto alla struttura fissa 13.

In accordo con una seconda forma di realizzazione del presente trovato, rappresentata nelle figure da 8 a 11) un apparato di incernieramento 110 comprende una cerniera 111, del tipo a scomparsa, avente dimensioni ridotte rispetto alla cerniera 11 precedentemente descritta. Anche la cerniera 111 comprende un meccanismo di incernieramento 116 del tipo a bracci articolati a sette fulcri, ma in grado di permettere alla struttura mobile 12 di ruotare in senso antiorario di un angolo Î± dÃ¬ circa 120° per portarsi dalla posizione chiusa (figure 8 e 9) alla posizione di massima apertura (figure 10 e 11).

In questa seconda forma di realizzazione, il primo corpo di incernieramento 114 ha una profonditÃ PII (fig. 9) di circa 24,5 mm, mentre il secondo corpo di incernieramento 115 ha una profonditÃ P21 di circa 18,5 mm. I due corpi di incernieramento 114 e 115 hanno la medesima larghezza LAll di circa 30 mm.

Inoltre, in posizione di massima apertura della struttura mobile 12 (fig. 11), c'Ã ̈ una determinata prima luce LU11 di circa 3 mm fra le due strutture 12 e 13, mentre, in posizione chiusa, c'Ã ̈ una determinata seconda luce LU21 (fig. 9) di circa 4 mm fra dette due strutture 12 e 13.

Gli spessori SI ed S2 sono uguali a quelli della prima forma di realizzazione precedentemente descritta.

Anche con questa seconda forma di realizzazione si ottiene la reversibilitÃ della struttura mobile 12 rispetto alla struttura fissa 13.

In accordo con una terza forma di realizzazione del presente trovato, rappresentata nelle figure da 12 a 16) un apparato di incernieramento 210 comprende una cerniera 211, anch'essa del tipo a scomparsa, ma diversa sia nella concezione, sia nelle dimensioni, che sono piÃ¹ ridotte, rispetto alle cerniera 11 e 111 precedentemente descritte.

Infatti, la cerniera 211, che Ã ̈ di per sÃ© nuova ed originale, comprende un meccanismo di incernieramento 216 avente solamente un braccio di articolazione 226, articolato su un unico fulcro 227 disposto su un angolo del secondo corpo di incernieramento 215, La cerniera 211 Ã ̈ in grado di permettere alla struttura mobile 12 di ruotare in senso antiorario di un angolo a, di circa 95° per portarsi dalla posizione chiusa (figure 12 e 13) alla posizione di massima apertura (figure 14 e 15).

In questa terza forma di realizzazione, il primo corpo di incernieramento 214 ed il braccio di articolazione 226 della cerniera 211 sono ricavati di pezzo da una lamiera, opportunamente tranciata e piegata, dello spessore di circa 3 mm, per cui la profonditÃ P12 (fig. 13) del primo corpo di incernieramento 214 Ã ̈ uguale allo spessore della lamiera, ossia di circa 3 mm. Anche il secondo corpo di incernieramento 215 Ã ̈ ricavato di pezzo da una lamiera, opportunamente tranciata e piegata, dello spessore di circa 3 mm e, nella zona in cui si trova la sede cava 21, ha una profonditÃ P22 uguale, o di poco inferiore, allo spessore S2 che Ã ̈ di circa 20 mm. Il secondo corpo di incernieramento 215 comprende anche un'aletta di collegamento 228 (fig. 16), dello stesso spessore della lamiera, che, in uso, Ã ̈ disposto nella cavitÃ 25 della struttura fissa 13, senza perÃ² interferire con la sede cava 21, come si vede nelle figure 13 e 15. Pertanto, il secondo corpo di incernieramento 215, solo in corrispondenza dell'aletta di collegamento 228, che non interferisce con la sede cava 21, ha una profonditÃ P22' che Ã ̈ circa 3 mm maggiore della profonditÃ P22 e quindi anche dello spessore S2.

Il primo corpo di incernieramento 214 ha una larghezza LA12 (figure 15 e 16) di circa 22 mm, mentre il secondo corpo di incernieramento 215 ha una larghezza LA22 (fig. 15) di circa 28 mm.

Gli spessori SI ed S2 sono uguali a quelli delle prime due forme di realizzazione precedentemente descritte .

In accordo con una variante della terza forma di realizzazione, rappresentata nelle figure 17 e 18, una cerniera 311, avente lo stesse dimensioni esterne della cerniera 211 e ricavata anch'essa da una lamiera piegata, comprende un primo corpo di incernieramento 214 provvisto di una coppia di bracci di articolazione 326, paralleli fra loro e terminanti ognuno con un occhiello forato 329. I due occhiali forati 329 sono coassiali fra loro.

La cerniera 311 comprende anche un secondo corpo di incernieramento 315 provvisto di una coppia di perni 340 coassiali fra loro, che definiscono il fulcro di imperniamento del primo corpo di imperniamento 314 e sui quali, in uso, sono inseriti i due occhiali forati 329. Il perno 340 inferiore Ã ̈ fissato sulla parete inferiore del secondo corpo di imperniamento 315, mentre il perno 340 superiore Ã ̈ supportato da una piccola mensola 341 parallela alle pareti superiore ed inferiore del secondo corpo di incernieramento 315.

In questo modo, la cerniera 311 permette il montaggio e lo smontaggio della struttura mobile 12 rispetto alla struttura fissa, come avviene nelle tradizionali del tipo Anuba.

Anche con questa terza forma di realizzazione, inclusa la sua variante, si ottiene la reversibilitÃ della struttura mobile 12 rispetto alla struttura fissa 13.

Dalla descrizione che precede Ã ̈ chiaro che, in tutte le tre forme di realizzazione dell'apparato di incernieramento 10, 110, 210, incluse le varianti, la profonditÃ P2, P21, P22 del secondo corpo di incernieramento 15, 115, 215, almeno in corrispondenza della sede cava 21, Ã ̈ uguale o inferiore al secondo determinato spessore S2 della struttura fissa 13, cosÃ¬ da non interferire con la stessa sede cava 21, per cui l'elemento coprifilo 22 puÃ² essere inserito nella propria sede cava 21 anche dopo che la cerniera 11, 111, 211, 311 Ã ̈ stata montata nelle corrispondenti due cavitÃ 18, 25.

E' anche chiaro che la larghezza LAI, LAll, LA12 del primo corpo di incernieramento 14, 114, 214, 314 Ã ̈ inferiore al primo determinato spessore SI della struttura mobile 12, per cui la prima cavitÃ 18 puÃ² essere realizzata centrata rispetto al suddetto primo determinato spessore SI, cosÃ¬ che la struttura mobile 12 puÃ² essere installata in modo reversibile rispetto alla struttura fissa 13.

Ãˆ inteso che agli apparati di incernieramento 10, 110, 210 fin qui descritti possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Ãˆ anche chiaro che, sebbene il presente trovato sia stato descritto con riferimento ad alcuni esempi specifici, una persona esperta del ramo potrÃ senz'altro realizzare molte altre forme equivalenti di apparati di incernieramento, aventi le caratteristiche espresse nelle rivendicazioni e quindi tutte rientranti nell'ambito di protezione da esse definito.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Apparato di incernieramento per incernierare una struttura mobile (12) rispetto ad una struttura fissa (13) mediante almeno una cerniera a scomparsa (11, 111, 211), in cui detta struttura mobile (12) ha un primo determinato spessore (SI), in cui detta struttura fissa (13) comprende una sede cava (21) nella quale Ã ̈ adatto ad essere inserito un elemento coprifilo (22), detta struttura fissa (13), fra detta sede cava (21) ed una corrispondente superficie esterna (20), avendo un secondo determinato spessore (S2), e in cui detta cerniera a scomparsa (11, 111, 211) comprende un primo corpo di incernieramento (14, 114, 214), adatto ad essere inserito in una corrispondente prima cavitÃ (18) di detta struttura mobile (12), un secondo corpo di incernieramento (15, 115, 215) adatto ad essere inserito in una corrispondente seconda cavitÃ (25) di detta struttura fissa (13), e un meccanismo di incernieramento (16, 116, 216) che articola fra loro detti due corpi di incernieramento (14, 114, 214; 15, 115, 215) in modo da permettere un'apertura di un determinato angolo (a) di detta struttura mobile (12) rispetto a detta struttura fissa (13), caratterizzato dal fatto che la profonditÃ (P2, P21, P22) di detto secondo corpo di incernieramento (15, 115, 215), almeno in corrispondenza di detta sede cava (21), Ã ̈ uguale o inferiore a detto secondo determinato spessore (S2) di detta struttura fissa (13), cosÃ¬ da non interferire con detta sede cava (21), per cui detto elemento coprifilo (22) puÃ² essere inserito in detta sede cava (21), senza la necessitÃ che su quest'ultimo debba essere eseguita alcuna lavorazione, anche dopo che detta cerniera (11, 111, 211) Ã ̈ stata montata nelle corrispondenti due cavitÃ (18, 25).
2. Apparato di incernieramento come nella rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la larghezza (LAI, LAll, LA12) di almeno detto primo corpo di incernieramento (14, 114, 214) Ã ̈ inferiore a detto primo determinato spessore (SI) di detta struttura mobile (12), per cui detta prima cavitÃ (18) puÃ² essere realizzata centrata rispetto a detto primo determinato spessore (SI), cosÃ¬ che detta struttura mobile (12) puÃ² essere installata in modo reversibile rispetto a detta struttura fissa (13).
3. Apparato di incernieramento come nella rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detto primo determinato spessore (SI) Ã ̈ compreso fra 40 mm e 50 mm e che detto secondo determinato spessore (S2) Ã ̈ compreso fra 19 mm e 22 mm.
4 . Apparato di incernieramento come nella rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detta profonditÃ (P2, P21, P22) di detto secondo corpo di incernieramento (15, 115, 215) Ã ̈ compresa fra 18 mm e 20 mm.
5. Apparato di incernieramento come nelle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detta larghezza (LAI, LAll, LA12) di detto primo corpo di incernieramento (14, 114, 214) Ã ̈ compresa fra 22 mm e 34 mm.
6. Apparato di incernieramento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di incernieramento (16) Ã ̈ del tipo a bracci articolati a sette fulcri, tale per cui detto angolo (a) Ã ̈ di 180° e che, in posizione di massima apertura di detta struttura mobile (12), c'Ã ̈ una determinata prima luce (LUI) di circa 10 mm fra dette due strutture (12, 13), mentre, in posizione chiusa, c'Ã ̈ una determinata seconda luce (LU2) di circa 4 mm fra dette due strutture (12, 13).
7. Apparato di incernieramento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di incernieramento (116) Ã ̈ del tipo a bracci articolati a sette fulcri, tale per cui detto angolo (a) Ã ̈ di circa 120° e che, in posizione di massima apertura di detta struttura mobile (12), c'Ã ̈ una determinata prima luce (LUll) di circa 3 mm fra dette due strutture (12, 13), mentre, in posizione chiusa, c'Ã ̈ una determinata seconda luce (LU21) di circa 4 mm fra dette due strutture (12, 13).
8. Apparato di incernieramento come in una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 5, caratterizzato dal fatto che detto meccanismo di incernieramento (216) Ã ̈ del tipo a singolo fulcro, tale per cui detto angolo (a) Ã ̈ di circa 95°.
9. Apparato di incernieramento come nella rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti primo corpo di incernieramento (214) e detto secondo corpo di incernieramento (215) sono ricavati da una lamiera tranciata e piegata,