ITUD20110108A1 - Dispositivo di raddrizzamento a rulli iperbolici per prodotti metallici e relativo procedimento - Google Patents

Description

"DISPOSITIVO DI RADDRIZZAMENTO A RULLI IPERBOLICI PER PRODOTTI METALLICI E RELATIVO PROCEDIMENTO"

CAMPO DI APPLICAZIONE

Il presente trovato si riferisce ad un dispositivo di raddrizzamento a rulli iperbolici per prodotti metallici, ed al relativo procedimento.

Il trovato si applica in particolare, anche se non esclusivamente, su prodotti metallici lunghi come tondi, barre o tubi, all'uscita di una linea di lavorazione.

In particolare, il dispositivo di raddrizzamento secondo il trovato viene utilizzato su prodotti metallici lunghi aventi diametro compreso tra 5 e 250 mm, per conferire ad essi le volute tolleranze dimensionali definitive.

STATO DELLA TECNICA

Nel settore della lavorazione di prodotti metallici, in particolare prodotti metallici lunghi o astiformi, Ã ̈ noto prevedere un passaggio finale in una cosiddetta macchina raddrizzatrice, che ha la funzione di conferire ai prodotti stessi le tolleranze dimensionali definitive.

È ampiamente noto nel settore utilizzare macchine raddrizzatrici dotate di rulli iperbolici, cioà ̈ rulli contrapposti montati obliquamente uno rispetto all'altro, allo scopo di conferire al prodotto metallico transitante tra di essi un movimento roto-traslatorio che ne determina sia un avanzamento sia una rotazione sul loro asse.

La luce di passaggio definita tra i due rulli à ̈ generalmente regolabile in funzione della dimensione del prodotto in lavorazione.

Le macchine raddrizzatrici note, generalmente, presentano inoltre un dispositivo di sicurezza/controllo utilizzato per preservare l'integrità e il funzionamento della macchina nel caso in cui si verifichino situazioni di sovraccarico dovute al fatto che i prodotti entranti nella macchina hanno dimensioni eccessive rispetto alle misure per cui la macchina à ̈ stata impostata.

Situazioni di sovraccarico si hanno quando su un rullo viene applicata una pressione superiore a quella massima stabilita; ciò avviene, ad esempio, nel caso in cui i prodotti siano fuori misura, o particolarmente ovali, e abbiano quindi bisogno di una luce maggiore rispetto a quella che trovano tra i due rulli.

Le macchine raddrizzatrici note possono essere raggruppate in due classi principali: la prima prevede che entrambi i rulli, sia quello superiore che quello inferiore, siano mobili e possano spostarsi verticalmente per l'impostazione iniziale della corretta luce di passaggio per il prodotto da lavorare. La seconda classe, invece, prevede che sia solo il rullo superiore ad essere mosso verticalmente, mentre il rullo inferiore à ̈ fisso.

Il suddetto dispositivo di controllo/sicurezza, nel caso di raddrizzatrici appartenenti alla prima classe, à ̈ posizionato su entrambi i rulli in modo tale che, nel caso di una sua attivazione, esso determini la movimentazione di entrambi i rulli. Un esempio di tale tipo di macchina raddrizzatrice à ̈ descritto nel DE19724300, in cui entrambi i rulli sono dotati di un sistema idraulico che serve sia da definizione del gap iniziale sia da controllo del sovraccarico .

Per le raddrizzatrici appartenenti alla seconda classe, il dispositivo di controllo/sicurezza à ̈ posizionato solo sul rullo superiore, essendo l'unico che si possa muovere. In questo caso, il rullo superiore, oltre ad essere regolato meccanicamente o idraulicamente, à ̈ fornito di un sistema idraulico per mantenere la forza che si sviluppa tra il rullo ed il prodotto sotto ad un determinato valore, oltre al quale il sistema idraulico determina il sollevamento del rullo.

Nella macchine raddrizzatrici note, la movimentazione di uno o di entrambi i rulli à ̈ ottenuta mediante l'utilizzo di uno o più cilindri idraulici. I cilindri idraulici possono essere o a doppio effetto, o a singolo effetto o una combinazione di entrambi.

Un inconveniente delle raddrizzatrici a rulli iperbolici appartenenti alla prima classe à ̈ rappresentato dalla complessità di realizzazione e di gestione sia del gruppo di movimentazione che del dispositivo di controllo/sicurezza, posizionato su entrambi i rulli.

Un ulteriore inconveniente che accomuna le raddrizzatrici sia della prima che della seconda classe à ̈ rappresentato dal fatto che la movimentazione del rullo superiore, nel caso di attivazione del dispositivo di controllo/sicurezza, implica l'utilizzo di una elevata forza per poterlo sollevare (il peso di uno di questi rulli varia da qualche centinaia di chilogrammi fino ad alcune tonnellate a seconda della taglia del macchinario). Ciò determina un tempo di reazione piuttosto elevato, contrariamente a come invece sarebbe necessario per rispondere adeguatamente ad una situazione di danno potenziale alla macchina.

Un altro inconveniente ancora à ̈ rappresentato dal fatto che, durante le operazioni di manutenzione sia del dispositivo di controllo/sicurezza sia di quelle del rullo superiore, à ̈ necessario lavorare a qualche metro da terra, ed inoltre à ̈ necessario l'utilizzo di mezzi di movimentazione, come gru o carroponti, per liberare l'accesso alle singole parti della macchina; ciò comporta sia un costo che delle tempistiche non trascurabili.

Uno scopo del presente trovato à ̈ quello di semplificare la costruzione generale del dispositivo, la sua gestione operativa, e le operazioni di manutenzione e di sostituzione di parti, permettendo così un notevole risparmio sia di tempo che di attrezzature, e quindi comportando un rilevante vantaggio dal punto di vista economico.

Un ulteriore scopo del presente trovato à ̈ quello di realizzare una macchina raddrizzatrice del tipo a rulli iperbolici avente ridotti tempi di reazione nel momento dell'attivazione del dispositivo di controllo/sicurezza in caso di sovraccarico sui rulli od altro inconveniente operativo.

Per ovviare agli inconvenienti della tecnica nota e per ottenere questi ed ulteriori scopi e vantaggi, la Richiedente ha studiato, sperimentato e realizzato il presente trovato.

ESPOSIZIONE DEL TROVATO

Il presente trovato à ̈ espresso e caratterizzato nelle rivendicazioni indipendenti. Le rivendicazioni dipendenti espongono altre caratteristiche del presente trovato o varianti dell'idea di soluzione principale.

In accordo con i suddetti scopi, un dispositivo di raddrizzamento secondo il presente trovato comprende un gruppo rullo superiore ed un gruppo inferiore, in cui il gruppo rullo superiore à ̈ mobile e posizionabile verticalmente nella fase di impostazione della luce di passaggio al valore voluto.

Secondo una caratteristica del presente trovato, al gruppo rullo inferiore à ̈ associato un dispositivo di sicurezza/controllo idraulico comprendente un attuatore idraulico a singolo effetto di tipo selettivamente cedevole quando la pressione che agisce su detto gruppo rullo inferiore supera un valore predeterminato.

In altre parole, 1'attuatore idraulico comprende un cilindro idraulico a singolo effetto, o cuscino idraulico, associato a mezzi di rilevazione della posizione e/o della pressione .

Nel momento in cui i mezzi di rilevazione della posizione e/o della pressione rilevano, rispettivamente, uno spostamento del rullo inferiore verso il basso oltre un determinato valore di tolleranza consentito, e/o un aumento della pressione idraulica oltre un determinato valore di tolleranza consentito, viene segnalata una condizione di probabile sovraccarico, dovuta ad esempio ad un prodotto transitante che eccede le dimensioni prestabilite oltre un determinato valore.

Tale segnalazione avvia l'apertura di mezzi a valvola per cui il fluido idraulico che mantiene in posizione l'attuatore viene scaricato, ed il gruppo rullo inferiore, per peso proprio, e per la pressione del prodotto in lavorazione, si muove verso il basso, preservando quindi la macchina da possibili danneggiamenti.

Nella fase operativa normale, invece, il mantenimento nella posizione corretta del gruppo rullo inferiore viene garantito mediante immissione del fluido idraulico nella camera dell'attuatore e mantenimento di una pressione stabile di detto fluido.

Con il presente trovato, pertanto, l'attivazione del dispositivo di sicurezza/controllo viene determinata semplicemente mediante apertura di mezzi a valvola e sfruttando il peso proprio del rullo inferiore.

In questo modo, à ̈ possibile utilizzare un attuatore idraulico a singolo effetto, che ha, in una fase di normale operatività, la funzione di posizionare e mantenere posizionato il rullo inferiore nella posizione operativa corretta, mentre in caso di intervento determina un immediato movimento verso il basso del rullo inferiore, preservando l'operatività della macchina.

Un ulteriore vantaggio del presente trovato à ̈ che la corsa dell'attuatore idraulico può essere mantenuta molto limitata, in quanto esso non ha la funzione di effettuare una regolazione nell'impostare la dimensione della luce, ma solo reagire ad un rilevato sovraccarico abbassando il rullo inferiore di una certa misura per evitare danneggiamenti alla struttura della macchina raddrizzatrice .

In una forma di realizzazione del trovato, la canalizzazione di mandata del fluido idraulico funge anche da canalizzazione di scarico.

In un'altra forma di realizzazione del trovato, 1'attuatore idraulico presenta un diametro molto inferiore, dell'ordine di metà, della larghezza del corrispondente rullo. Tale dimensione ridotta determina una ridotta quantità d'olio in fase di scarico, e quindi tempi di reazione più ridotti per rispondere alla rilevazione del sovraccarico.

ILLUSTRAZIONE DEI DISEGNI

Queste ed altre caratteristiche del presente trovato appariranno chiare dalla seguente descrizione di una forma preferenziale di realizzazione, fornita a titolo esemplificativo, non limitativo, con riferimento agli annessi disegni in cui:

- la fig. 1 illustra una vista frontale di una prima forma di realizzazione del dispositivo di raddrizzamento secondo il presente trovato;

- le figg. 2a, 2b, 2c illustrano una sequenza operativa del funzionamento del dispositivo di fig. 1;

- la fig. 3 illustra una seconda forma di realizzazione del dispositivo di raddrizzamento secondo il presente trovato;

- le figg. 4a, 4b, 4c illustrano una sequenza operativa del funzionamento del dispositivo raffigurato di fig. 3. Per facilitare la comprensione, numeri di riferimento identici sono stati utilizzati, ove possibile, per identificare elementi comuni identici nelle figure. Va inteso che elementi e caratteristiche di una forma di realizzazione possono essere convenientemente incorporati in altre forme di realizzazione senza ulteriori precisazioni.

DESCRIZIONE DI ALCUNE FORME PREFERENZIALI DI REALIZZAZIONE

Un dispositivo di raddrizzamento 10, 110 secondo il presente trovato à ̈ illustrato in due forme realizzative rispettivamente nelle figg. 1 e 3.

II dispositivo 10, 110 comprende una struttura portante 11 a cui sono connessi un gruppo rullo superiore 12, avente un rullo superiore 13 di forma iperbolica concava ed una relativa guarnitura 113, e un gruppo rullo inferiore 14 avente un rullo inferiore 15 di forma iperbolica convessa ed una relativa guarnitura 115. I gruppi rulli 12, 14 sono disposti in posizione contrapposta e definiscono uno spazio intermedio, o luce, 17 di valore regolabile in cui viene fatto transitare un prodotto metallico lungo 18 a cui devono essere conferite le dimensioni definitive che rientrano nelle tolleranze richieste .

Il gruppo rullo superiore 12, con il relativo rullo superiore 13, viene mosso verticalmente, nella fase di impostazione iniziale, in entrambi i versi. La movimentazione del gruppo rullo superiore 12 può essere eseguita in modo manuale o automatico, preferibilmente utilizzando un sistema meccanico, ad esempio a vite, a camma, ad ingranaggio, od altro idoneo, ciò essendo non rilevante ai fini del presente trovato.

Possono anche essere utilizzati sistemi elettrici, idrodinamici, misti o di altro tipo.

La fase di impostazione iniziale della luce di passaggio nominale 17 del prodotto 18 viene eseguita, pertanto, movimentando il gruppo rullo superiore 12 rispetto al gruppo rullo inferiore 14, mantenuto in posizione di massimo sollevamento, come meglio spiegato nel seguito.

Il gruppo rullo inferiore 14 Ã ̈ associato ad un gruppo attuatore idraulico che, nella forma di realizzazione illustrata in fig. 1, Ã ̈ indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 19.

Il gruppo attuatore idraulico 19 comprende una parte mobile, o gruppo pistone, indicata generalmente con il numero 27, associata al gruppo rullo inferiore 14, ed una parte fissa, ancorata alla struttura portante 11 od altra parte fissa, ad esempio il basamento. Le due parti sono separate da una camera idraulica 26 selettivamente riempibile/svuotabile con fluido idraulico alimentato tramite una conduttura 30 lungo la quale à ̈ disposta una valvola 36, attivabile con le modalità spiegate nel seguito.

La parte mobile 27 comprende, come componenti principali, un supporto 20 direttamente ancorato al gruppo rullo inferiore 14, un manicotto intermedio 22, un primo cannotto 23 che contiene detto manicotto intermedio 22 e un secondo cannotto 24 interno al primo cannotto 23. La parte fissa comprende un terzo cannotto di sostegno 29 e una piastra di copertura superiore 28, realizzata in un materiale adeguato al contatto con l'olio. Attraverso la conduttura idraulica 30, viene immesso dell'olio ad alta pressione nella camera 26, fino a riempirla progressivamente, vincendo la forza peso del gruppo rullo inferiore 14 e spostandolo verso l'alto.

La movimentazione verso l'alto del gruppo rullo superiore 14 avviene progressivamente da una posizione abbassata (fig. 2a) fino ad una posizione di massima corsa verso l'alto (fig. 2b), definita meccanicamente dalla battuta fra un dente 33 sporgente verso l'esterno del primo cannotto 23 ed un riscontro fisso definito superiormente ad una cavità 34 entro la quale il dente 33 può muoversi verticalmente. Raggiunta tale posizione, il rullo inferiore 15 à ̈ nella sua posizione operativa nominale (fig. 2b), rispetto alla quale la posizione regolabile del rullo superiore 13 definisce il valore di luce 17 impostato per il selezionato prodotto lungo 18 da lavorare .

In queste condizioni la pressione dell'olio all'interno della camera 26 Ã ̈ di circa 100 bar, potendo raggiungere un valore massimo di circa 130 bar.

Nel caso illustrato in fig. 1, sulla conduttura di mandata 30 Ã ̈ presente un pressostato 35, mentre associato al primo cannotto 23 Ã ̈ presente un rilevatore di posizione 37.

Durante il funzionamento normale del dispositivo di raddrizzamento 10, il pressostato 35 ed il rilevatore di posizione 37 rilevano, rispettivamente, la pressione del fluido idraulico presente nella camera 26 e la posizione del gruppo rullo inferiore 14 rispetto alla posizione nominale impostata.

Nel caso in cui tali valori escano da tolleranze prestabilite rispetto ai valori nominali, cioà ̈ la pressione dell'olio cresca sopra una soglia prestabilita, o la posizione del gruppo rullo inferiore 14 si discosti eccessivamente rispetto ad una tolleranza definita, quale conseguenza del passaggio di un prodotto 18 con dimensioni fuori tolleranza, o troppo ovale, il pressostato 35 e/o il rilevatore di posizione 37 inviano un comando per l'apertura della valvola 36.

Nel momento dell'apertura della valvola 36, l'olio viene scaricato dalla camera 26 attraverso la stessa conduttura di mandata 30, ed evacuato attraverso una linea di scarico 48.

In questo modo, la pressione esercitata dal prodotto 18 in lavorazione, unita al peso proprio del gruppo rullo inferiore 14, determina l'abbassamento dell'intero gruppo rullo inferiore 14, salvaguardando così l'integrità della macchina .

Il diametro della camera idraulica 26 à ̈ inferiore alla larghezza dei rulli di raddrizzatura 13 e 15 (tra 0.45 e 0.75 volte tale larghezza), in mondo tale che la quantità d'olio da scaricare sia piuttosto bassa, sì che i tempi di risposta del dispositivo di sicurezza così realizzato siano vantaggiosamente bassi mantenendo la pressione della camera entro i range stabiliti.

La parte mobile del sistema, costituita da supporto 20, manicotto 22, primo cannotto 23 e secondo cannotto 24, risulta guidata dal suddetto terzo cannotto di sostegno 29 e da un elemento di contenimento 39 solidale alla struttura 11, garantendo in questo modo stabilità e rigidità del sistema stesso.

Nella forma di realizzazione alternativa, illustrata in fig. 3, in cui a numeri uguali corrispondono elementi uguali od equivalenti, il gruppo attuatore idraulico 119 comprende una parte mobile costituita dal supporto 20 solidale al gruppo rullo inferiore 14, e da un gruppo pistone 127. Il gruppo pistone 127 Ã ̈ costituito a sua volta da un primo cannotto 123 inferiormente fissato ad una flangia 38 e superiormente al detto supporto 20.

La parte fissa del gruppo idraulico 119 à ̈ invece costituita dall'elemento di contenimento 39, solidale alla struttura 11, le cui pareti laterali, nelle zone di contatto indicate con 42, fungono da guida per il primo cannotto 123 del gruppo pistone 127, e da una flangia inferiore 40, che costituisce il fondo del gruppo idraulico 119 ed à ̈ solidale al suddetto elemento di contenimento 39.

Una camera 126 viene creata tra la flangia 38 (cioà ̈ il fondo della parte mobile del gruppo idraulico 119) e la flangia 40 (cioà ̈ il fondo della parte fissa del gruppo idraulico 119), tale camera 126 essendo connessa idraulicamente con la conduttura 30 di mandata dell'olio attraverso un passaggio ricavato in detta flangia inferiore 40.

Analogamente a quanto visto prima, un sistema di mandata dell'olio può immettere olio nella camera 126, previa apertura della valvola, per sollevare progressivamente il gruppo rullo inferiore 14 (fig. 4a) fino a riempirla completamente, portando il gruppo rullo inferiore 14 nella sua posizione operativa stabile di massimo sollevamento (fig. 4b), definita dalla battuta meccanica del dente 33 che scorre nella cavità 34.

La posizione del gruppo rullo superiore 13 rispetto al gruppo rullo inferiore 14 può essere regolata meccanicamente, come già visto in precedenza, per definire il valore della luce di passaggio nominale per il prodotto 17 in lavorazione.

Anche in questo caso, un pressostato 35 ed un rilevatore di posizione 37 sono previsti per rilevare, rispettivamente, la pressione dell'olio nella camera 126 e la posizione del gruppo rullo inferiore 14 durante la lavorazione .

Quando il pressostato 35 e/o il rilevatore di posizione 37 rilevano una variazione di pressione o di posizione che eccede un valore di tolleranza consentito, la valvola 36 viene aperta per scaricare l'olio attraverso la linea di scarico 48.

Lo scaricamento dell'olio determina un immediato abbassamento del gruppo rullo inferiore, dovuto sia al peso proprio sia alla pressione che il prodotto in lavorazione 18 esercita su di esso, salvaguardando così l'integrità strutturale della macchina.

Dalla descrizione delle due forme di realizzazione del presente trovato, si vede come il trovato permette di ottenere una pluralità di vantaggi in termini di semplicità operativa, costruttiva e di funzionamento.

L'utilizzo di un attuatore a singolo effetto rispetto ad uno a doppio effetto rende l'intera struttura più semplice e la risposta più rapida in caso di sovraccarichi .

Lo sfruttamento del peso proprio del rullo per effettuare l'abbassamento agevola le operazioni e riduce gli sforzi richiesti per la sua movimentazione.

L'intero circuito idraulico si riduce ad una sola conduttura di mandata e ad una valvola selettivamente apribile/chiudibile .

Il rullo superiore viene movimentato e regolato meccanicamente solo nella fase di settaggio iniziale, poi non viene più coinvolto nell'attivazione del dispositivo di sicurezza/controllo.

Infine, anche le operazioni di manutenzione sul gruppo idraulico 19, 119 sono agevolate, essendo il cuscino idraulico ad altezza uomo, quindi facilmente raggiungibile, e non situato ad un'altezza ancora maggiore rispetto al gruppo rullo superiore 12. In particolare nel caso del gruppo idraulico 19, Ã ̈ possibile agire dall'alto dopo aver rimosso soltanto il gruppo rullo inferiore 14 ed aver utilizzato il sistema meccanico di regolazione del gruppo rullo superiore 12 per la rimozione del supporto 20 e del manicotto 22.

È chiaro che al dispositivo di raddrizzamento 10, 110 fin qui descritto possono essere apportate modifiche e/o aggiunte di parti, senza per questo uscire dall'ambito del presente trovato.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di raddrizzamento per prodotti metallici lunghi o astiformi (18), comprendente un gruppo rullo superiore (12) ed un gruppo rullo inferiore (14), in cui il gruppo rullo superiore (12) à ̈ mobile e posizionabile verticalmente almeno nella fase di impostazione al valore voluto di una luce di passaggio (17) di detti prodotti (18), caratterizzato dal fatto che un dispositivo di sicurezza/controllo idraulico à ̈ associato al gruppo rullo inferiore (14) e comprende un attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) di tipo selettivamente cedevole quando su detto gruppo rullo inferiore (14) viene rilevata una condizione di sovraccarico superiore ad un valore predeterminato .
2. 2. Dispositivo di raddrizzamento come nella rivendicazione lfcaratterizzato dal fatto che detto attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119), o cuscino idraulico, Ã ̈ associato a mezzi di rilevazione della posizione (37) e/o della pressione (35).
3. 3. Dispositivo di raddrizzamento come nella rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di rilevazione della posizione (37) e/o della pressione (35) sono configurati per generare un segnale di attivazione dell'attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) per determinare l'abbassamento dell'associato gruppo rullo inferiore (14).
4. 4. Dispositivo come alla rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) comprende una parte mobile (27, 127) ed una parte fissa separate da una camera (26, 126) selettivamente riempibile/svuotabile con fluido idraulico, detta camera (26, 126) essendo connessa ad una conduttura (30) che svolge sia la funzione di alimentazione che di scarico del fluido idraulico.
5. 5. Dispositivo come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che mezzi a valvola (36) sono presenti lungo detta conduttura (30), funzionalmente associati a detti mezzi di rilevazione della pressione (35) e/o posizione (37) per determinare lo scarico selettivo del fluido idraulico da detta camera (26, 126) nel momento in cui detti mezzi di rilevazione della pressione (35) e/o della posizione (37) rilevano una condizione di sovraccarico su detto gruppo rullo inferiore (14).
6. 6. Dispositivo come alla rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che mezzi di arresto meccanico (33) sono ricavati su detta parte mobile dell'attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) per determinare la posizione di massimo sollevamento in fase di riempimento di detta camera (26, 126).
7. 7. Dispositivo come ad una o l'altra delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il diametro di detto attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) ha larghezza inferiore alla lunghezza di detto gruppo rullo inferiore (14), nell'ordine di circa la metà.
8. 8. Procedimento di raddrizzamento per prodotti metallici lunghi o astiformi (18), in cui viene utilizzato un gruppo rullo superiore (12) ed un gruppo rullo inferiore (14), in cui il gruppo rullo superiore (12) viene mosso e posizionato verticalmente almeno nella fase di impostazione al valore voluto di una luce di passaggio (17) di detti prodotti (18), caratterizzato dal fatto che prevede almeno una fase di sicurezza e controllo in cui viene rilevata una condizione di sovraccarico determinata dal passaggio di un prodotto lungo o astiforme (18) attraverso detti rulli (12, 14), e viene attivato un attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) selettivamente cedevole,' associato a detto gruppo rullo inferiore (14), per determinare l'automatico abbassamento di detto gruppo rullo inferiore (14) grazie al suo peso proprio ed alla pressione esercitata da detto prodotto (18) transitante.
9. 9. Procedimento come alla rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che prevede almeno una fase di rilevazione della pressione e/o della posizione del gruppo rullo inferiore (14) in cui, se detta pressione e/o posizione variano oltre un valore di tolleranza pre-definito, viene attivato detto attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) per determinare l'abbassamento del gruppo rullo inferiore (14) per il suo peso proprio.
10. 10. Procedimento come alla rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta fase di attivazione dell 'attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119) prevede l'apertura dei mezzi a valvola (36) per consentire lo scaricamento di fluido idraulico da una camera idraulica (26, 126) prevista tra una parte mobile ed una parte fissa di detto attuatore idraulico a singolo effetto (19, 119).