ITUA201681032U1 - Dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile avente un prestabilito spessore. - Google Patents

Dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile avente un prestabilito spessore.

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ITUA201681032U1
ITUA201681032U1 ITUA2016U081032U ITUA201681032U ITUA201681032U1 IT UA201681032 U1 ITUA201681032 U1 IT UA201681032U1 IT UA2016U081032 U ITUA2016U081032 U IT UA2016U081032U IT UA201681032 U ITUA201681032 U IT UA201681032U IT UA201681032 U1 ITUA201681032 U1 IT UA201681032U1
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IT
Italy
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ITUA2016U081032U
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Alessandro Ronchetti
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Masinara S P A
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Description

DESCRIZIONE
Annessa a domanda di brevetto per MODELLO DI UTILITA’ avente per titolo
“DISPOSITIVO DI CHIUSURA DI UNA APERTURA DI ISPEZIONE DI
UNA PARETE MOBILE AVENTE UN PRESTABILITO SPESSORE”
La presente soluzione ha per oggetto un dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile avente un prestabilito spessore.
Tali pareti mobili sono quelle utilizzate per la chiusura di pareti mobili vani di accesso o di separazione di locali; in particolare quelle utilizzate in dispositivi identificabili come le ben note serrande o porte di tipo basculante od ancora dispositivi mobili su piani verticali.
Nella presente trattazione facciamo riferimento alla particolare tipologia delle serrande avvolgibili realizzate mediante l’accoppiamento di una pluralità di stecche a prevalente sviluppo longitudinale e sviluppantisi, in opera, orizzontalmente.
Questi dispositivi di chiusura a serranda sono, ad esempio, utilizzati per la divisione/chiusura di ambienti adiacenti tra i quali si può avere la necessità di operare una divisione o separazione dei vani stessi, ad esempio l’interno e l’esterno di un edificio.
Un esempio di applicazioni di tali dispositivi di chiusura sono i complessi industriali, i supermercati, gli outlet, ecc.
In tutti questi casi, la chiusura di un vano mediante un dispositivo a serranda di tipo continua, ovvero a parete intera e non interrotta, non permette la visione, cioè l’ispezione, seppur parziale, dell’interno del vano da parte di operatori preposti a tale compito.
A tal fine, la continuità della serranda viene interrotta mediante la realizzazione nella stessa di una o più aperture di ispezione passanti che, nel caso di serrande a stecche, sono definite da fori, di norma rettangolari, ricavati trasversalmente alla stecca stessa e per tutto il suo spessore. Nella tecnica nota la copertura di questi fori è realizzata mediante una coppia di elementi di chiusura trasparenti: uno inseribile nel foro dall’interno ed il secondo dall’esterno e fra loro assemblabili stabilmente mediante mezzi di ritegno.
Questi ultimi sono realizzati come elementi ad incastro reciproco – preferenzialmente irreversibile – ma hanno il difetto di essere legati allo spessore della serranda stessa: ciò implica, in altre parole, che sono necessari tanti elementi di chiusura e relativi mezzi di ritegno quante sono le dimensioni, in spessore, delle serrande stesse.
L’utilizzo di questi elementi di chiusura, come detto trasparenti, permette da un lato la chiusura fisica delle aperture passanti e dall’altro l’ispezione in particolare dall’esterno del vano chiuso dalla stessa serranda abbassata.
Una esigenza del settore in questione è quello di poter disporre di un dispositivo di chiusura, dotato di una apertura, che possa essere vantaggiosamente applicabile per qualunque spessore.
Scopo della presente innovazione è pertanto quello di soddisfare l’esigenza sopra espressa, in particolare quello di rendere disponibile un dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile avente un prestabilito spessore che possa essere utilizzabile per differenti spessori di parete.
Ancora un altro scopo della presente innovazione è quello di rendere disponibile un dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile nel quale che permetta anche un passaggio di aria attraverso l’apertura di ispezione.
Un ulteriore scopo della presente innovazione è quello di rendere disponibile un dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile che possano favorire la movimentazione della parete mobile al bisogno.
In accordo con l’innovazione, tale scopo viene raggiunto da un dispositivo comprendente le caratteristiche tecniche esposte in una o più delle rivendicazioni annesse.
In particolare, secondo il trovato, detti scopi sono risolti da un dispositivo di chiusura di una apertura di ispezione di una parete mobile avente un prestabilito spessore, con detta apertura di ispezione passante attraverso la parete mobile stessa per tutto il suo spessore; detto dispositivo di chiusura comprendente mezzi di copertura di almeno detta apertura di ispezione configurati come una coppia di primi e secondi elementi di chiusura, detto primo elemento di chiusura essendo inseribile nella detta apertura rispettivamente dall’interno di detta parete ed il secondo di detti elementi di chiusura essendo inseribile in detta apertura dalla parte esterna di detta parete mobile, detti primo e detto secondo elemento di chiusura essendo configurati tra loro assemblabili stabilmente mediante relativi mezzi di ritegno, in cui detti mezzi di ritegno sono configurati come porzioni di detto primo elemento di chiusura e di detto secondo elemento di chiusura dotate di elementi di incastro regolabili ed adattabili tra di loro in funzione della distanza reciproca tra detti primo e secondo elemento di chiusura, ovvero in funzione dello spessore di detta parete mobile.
Le caratteristiche tecniche del trovato, secondo i suddetti scopi, sono chiaramente riscontrabili dal contenuto delle rivendicazioni sotto riportate, ed i vantaggi dello stesso risulteranno maggiormente evidenti nella descrizione dettagliata che segue, fatta con riferimento ai disegni allegati, che ne rappresentano una forma di realizzazione puramente esemplificativa e non limitativa, in cui:
- la figura 1 illustra una vista prospettica del dispositivo di chiusura oggetto della presente innovazione;
- la figura 2 illustra, in vista prospettica ed in esploso, l’insieme degli elementi costitutivi del dispositivo di chiusura in oggetto;
- le figure 3 e 4 illustrano, in rispettive viste prospettiche ingrandite, una variante di un particolare del dispositivo di chiusura di cui alle figure 1 e 2; - la figura 5 illustra il dispositivo di cui alle figure precedenti 1 e 2 in una sezione trasversale;
- la figura 6 mostra una soluzione del dispositivo di chiusura, in una vista prospettica, secondo una soluzione alternativa a quella illustrata nelle figure precedenti.
Conformemente ai disegni allegati, il dispositivo di chiusura oggetto della presente innovazione viene utilizzato per la chiusura di una apertura (di ispezione) di una parete mobile avente uno spessore S.
La parete mobile è preferibilmente una parete di chiusura di vani di accesso a locali, qui non indicati; con ciò intendendo le aperture che separano uno spazio da un altro spazio adiacente, come ritrovabile in opifici, edifici industriali, supermercati, e simili costruzioni.
Questi dispositivi di chiusura sono genericamente costituiti da pareti mobili 1 in chiusura ed apertura di detto vano.
Le pareti mobili 1 possono assumere la configurazione di una tipica serranda (avvolgibile), quella di un basculante, porta sezionale, etc.
Nella presente trattazione faremo esplicito riferimento alle chiusure a serranda dotate di stecche 50 come rappresentato in figura 1 e seguenti. Ciascuna stecca, indicata con 50, è del tipo in metallo e realizzata mediante estrusione.
Di fatto ciascuna stecca 50 comprende un corpo centrale 51 a prevalente sviluppo longitudinale e definito da una parete interna 50i e da una parete esterna 50e formanti una stecca o maglia di spessore S, internamente cava e, al limite, riempita, all’occorrenza, con materiali vari con caratteristiche di assorbimento acustico, antifiamma o simili.
Ciascuna stecca 50 presenta inoltre, superiormente, e per tutta la sua lunghezza L un profilo conformato a gancio 55 ed inferiormente una sede 56 che, in modo noto, permettono l’accoppiamento di più stecche 50 l’una al di sopra dell’altra a definire l’altezza della serranda od avvolgibile e permettendo, nel contempo, l’avvolgibilità della pluralità di stecche in configurazione di apertura della serranda stessa.
Nella parete definita da detta serranda, è ricavata almeno una apertura 2 di ispezione, passante la parete stessa per tutto il suo spessore; questa apertura ha appunto, secondo la forma realizzativa di cui alle figure 1 e 2, la funzione consentire di poter vedere attraverso il vano chiuso dalla serranda da parte di operatori.
Con il riferimento numerico 3 sono stati indicati mezzi di copertura di detta apertura configurati come una coppia di primi 5 e secondi 6 elementi di chiusura.
Nella soluzione in oggetto sia l’apertura 2 che gli elementi di chiusura (5 e 6) della stessa apertura presentano conformazione rettangolare.
Questo per adattarsi alla conformazione della stecca più sopra indicata. Il primo elemento di chiusura 5 è inseribile nella detta apertura dall’interno di detta parete 1 ed il secondo 6 di detti elementi di chiusura è inseribile in detta apertura dalla parte esterna della parete 1; in opera uno risulterà affacciato all’altro.
Per quanto riguarda la conformazione degli elementi di chiusura 5 e 6, questi presentano una prima cornice esterna continua 5a, 6a, anch’essa rettangolare.
Da queste prime cornici esterne si proiettano, perpendicolarmente alle stesse, relative seconde cornici interne 5b, 6b.
La superficie esterna 6e della seconda cornice interna 6b presenta dimensioni ricopianti le dimensioni interne di detta apertura 2, come chiaramente visibile in figura 5; in questo modo il secondo elemento di chiusura 6 si inserisce e si accoppia con l’apertura 2.
La superficie esterna 5e della seconda cornice interna 5b presenta dimensioni ricopianti le dimensioni interne di detta seconda cornice interna 6b, come chiaramente visibile in figura 5.
I due elementi di chiusura 5 e 6 presentano, in corpo unico con le relative cornici, una prima ed una seconda parete frontale indicate con 5t e 6t rispettivamente.
Generalizzando, detti primo 5 e detto secondo 6 elementi di chiusura sono configurati tra loro assemblabili stabilmente mediante relativi mezzi di ritegno 7.
Questi mezzi 7 di ritegno sono configurati come porzioni 8 e 9 ricavate rispettivamente in detto primo elemento di chiusura 5 ed in detto secondo elemento di chiusura 6.
Queste porzioni 8 e 9 sono configurate come incastri 18 e 19 regolabili ed adattabili tra di loro in funzione della distanza reciproca tra detti primo e secondo elemento di chiusura, ovvero in funzione dello spessore S di detta parete mobile 1.
Con riferimento alle figure 2 e 5 in particolare, gli elementi di incastro 18 e 19 sono realizzati nella conformazione di dentatura.
Nel primo elemento di chiusura 5, gli elementi di incastro 18 sono ricavati in corrispondenza dei soli spigoli e sulla superficie esterna 5e della seconda cornice interna 5b.
Nel secondo elemento di chiusura 6 gli elementi di incastro 19 sono ricavati in corrispondenza dei soli spigoli e sulla superficie interna 6e della seconda cornice interna 6b.
Come visto, preferenzialmente questi elementi di incastro, ovvero le dentature, sono ricavate in corrispondenza dei quattro spigoli degli elementi (5,6) che devono essere tra loro stabilmente assemblati: questo al fine di permettere un incastro il più stabile e duraturo possibile.
Nulla toglie che, in alternativa, queste dentature possano essere realizzate in numero minore, ad esempio una coppia in corrispondenza di spigoli ad angoli contrapposti.
Un aspetto caratterizzante della presente soluzione consiste nel fatto che la lunghezza LD1 ed LD2 di queste dentature, misurata sullo spessore delle seconde cornici interne 5b e 6b, è sufficientemente ampia al fine di poter adattare i due elementi di chiusura 5 e 6 a differenti spessori S della parete 1 costituente il dispositivo di chiusura in oggetto.
Secondo una forma di realizzazione, detti elementi di incastro 18 e 19 sono regolabili ed adattabili tra di loro in maniera continua.
Secondo ancora un'altra forma di realizzazione, detti elementi di incastro 18 e 19 sono regolabili ed adattabili tra di loro in maniera discontinua a scatti.
Secondo ancora un altro aspetto, detti elementi di incastro 18 e 19 sono configurati secondo un profilo dentato complementare.
Secondo un altro aspetto, come illustrato nelle figure 3 e 4, il secondo 6 elemento di chiusura definisce una maniglia, atta ad essere utilizzata da un utente.
Tale maniglia, vantaggiosamente, può essere impiegata per sollevare e/o abbassare la parete 1 mobile, ovvero in fase di manovra della stessa. Secondo invece un altro aspetto (illustrato nella figura 6), il primo elemento 5 di chiusura di chiusura definisce una griglia atta a consentire il passaggio di aria.
Vantaggiosamente, secondo questo aspetto, il dispositivo di chiusura è reso provvisto di una apertura di aereazione: infatti, attraverso il secondo 6 elemento di chiusura, può transitare aria fra gli ambienti separati dalla parete mobile 1.
Secondo ancora un altro aspetto, il primo elemento 5 di chiusura definisce una superficie di chiusura trasparente.
Secondo tale aspetto, il secondo elemento 6 ed il primo elemento 5 consentono, in combinazione, di chiudere l’apertura ricavata nella parete 1 mobile, ma di poter vedere attraverso di essa.
In questo modo, vantaggiosamente, un utente all’esterno della parete 1 mobile può vedere, attraverso l’apertura e grazie alla trasparenza del secondo elemento 6, quanto è presente nel vano interno, o viceversa. Secondo un altro aspetto, il primo elemento 5 di chiusura ed il secondo elemento 6 di chiusura presentano una conformazione sostanzialmente a parallelepipedo.
Secondo un altro aspetto, il primo elemento 5 di chiusura ed il secondo elemento 6 di chiusura comprendono porzioni (5a,6a) atte a riscontrare rispettivamente la faccia interna e la faccia esterna della parete mobile 1. Secondo ancora un altro aspetto, il primo elemento 5 di chiusura ed il secondo elemento 6 di chiusura sono realizzati in materiale plastico.
Secondo ancora un altro aspetto, detti elementi di incastro (18,19) sono configurati per incastrarsi mediante una deformazione elastica.
Secondo ancora un altro aspetto, il primo elemento 5 di chiusura ed il secondo elemento 6 di chiusura sono configurati per inserirsi, almeno parzialmente, l’uno all’interno dell’altro.
Più precisamente, preferibilmente, il primo elemento 5 di chiusura è configurato per inserirsi, almeno parzialmente, all’interno del secondo elemento 6 di chiusura.
Come risulta evidente, un vantaggio della presente innovazione è quello di aver reso disponibile un dispositivo di chiusura che possa essere facilmente prodotto ovvero reso disponibile per una ampia gamma di spessori S di parete.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un dispositivo di chiusura di una apertura (2) di ispezione di una parete mobile avente un prestabilito spessore (S), con detta apertura (2) di ispezione passante attraverso la parete mobile stessa per tutto il suo spessore (S), detto dispositivo di chiusura essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di copertura (3) di almeno detta apertura (2) di ispezione configurati come una coppia di primi (5) e secondi (6) elementi di chiusura, detto primo elemento di chiusura (5) essendo inseribile nella detta apertura (2) rispettivamente dall’interno di detta parete mobile ed il secondo (6) di detti elementi di chiusura essendo inseribile in detta apertura dalla parte esterna di detta parete mobile, detti primo (5) e detto secondo (6) elemento di chiusura essendo configurati tra loro assemblabili stabilmente mediante relativi mezzi di ritegno (7), in cui detti mezzi (7) di ritegno sono configurati come porzioni (8,9) di detto primo elemento di chiusura (5) e di detto secondo elemento di chiusura (6) dotate di elementi di incastro (18, 19) regolabili ed adattabili tra di loro in funzione della distanza reciproca tra detti primo e secondo elemento (5,6) di chiusura, ovvero in funzione dello spessore (S) di detta parete mobile.
  2. 2. Dispositivo di chiusura secondo la precedente rivendicazione, in cui detti elementi di incastro (18, 19) sono regolabili ed adattabili tra di loro in maniera continua.
  3. 3. Dispositivo di chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui detti elementi di incastro (18, 19) sono regolabili ed adattabili tra di loro in maniera discontinua a scatti.
  4. 4. Dispositivo di chiusura secondo la precedente rivendicazione, in cui detti elementi di incastro (18, 19) sono configurati secondo un profilo dentato complementare.
  5. 5. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo (5) elemento di chiusura definisce una maniglia, atta ad essere utilizzata da un utente.
  6. 6. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura definisce una griglia atta a consentire il passaggio di aria.
  7. 7. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura definisce una superficie di chiusura trasparente.
  8. 8. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura ed il secondo elemento (6) di chiusura presentano una conformazione sostanzialmente a parallelepipedo.
  9. 9. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura ed il secondo elemento (6) di chiusura comprendono porzioni (5a,6a) atte a riscontrare rispettivamente la faccia interna e la faccia esterna della parete mobile (1).
  10. 10. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura ed il secondo elemento (6) di chiusura sono realizzati in materiale plastico.
  11. 11. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui detti elementi di incastro (18,19) sono configurati per incastrarsi mediante una deformazione elastica.
  12. 12. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura ed il secondo elemento (6) di chiusura sono configurati per inserirsi, almeno parzialmente, l’uno all’interno dell’altro.
  13. 13. Dispositivo di chiusura secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, in cui il primo elemento (5) di chiusura è configurato per inserirsi, almeno parzialmente, all’interno del secondo elemento (6) di chiusura.
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