ITUA20164589A1 - Dispositivo di richiamo di una maniglia - Google Patents

Dispositivo di richiamo di una maniglia

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ITUA20164589A1
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IT
Italy
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door
handle
hole
spring
driving
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ITUA2016A004589A
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English (en)
Inventor
Giovanni Olivari
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Olivari B S P A
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B3/00Fastening knobs or handles to lock or latch parts
    • E05B3/06Fastening knobs or handles to lock or latch parts by means arranged in or on the rose or escutcheon
    • E05B3/065Fastening knobs or handles to lock or latch parts by means arranged in or on the rose or escutcheon with spring biasing means for moving the handle over a substantial distance, e.g. to its horizontal position
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B15/00Other details of locks; Parts for engagement by bolts of fastening devices
    • E05B15/04Spring arrangements in locks
    • E05B2015/0403Wound springs
    • E05B2015/042Wound springs wound in a plane, e.g. spirally

Description

“DISPOSITIVO DI RICHIAMO DI UNA MANIGLIA"
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di richiamo di una maniglia, dagli ingombri ridotti.
Sono noti dispositivi per richiamare una maniglia, in particolare una maniglia che aziona una serratura di tipo “a scrocco”, in cui un nottolino è azionato ruotando la maniglia stessa.
Quando Putente rilascia la maniglia, questa viene riportata alla posizione iniziale da mezzi di richiamo (una molla o altro mezzo funzionalmente equivalente) presenti nella serratura, riportando in condizione di riposo il nottolino e gli altri organi della serratura che collegano il nottolino alla maniglia.
I mezzi di richiamo disposti nella serratura non sono sempre in grado di operare correttamente, specialmente se la maniglia è piuttosto grande e/o pesante (ad esempio perché realizzata in ottone, zama, e simili) e/o ad una forma particolare, oppure se la serratura a riposo non mantiene la maniglia nella corretta posizione orizzontale, ad esempio a causa di errori di fabbricazione e/o di progettazione.
Per ovviare a tale inconveniente, una soluzione sovente utilizzata consiste nell’ applicare all’esterno della porta, o della serratura, un meccanismo provvisto di molla di richiamo e elementi di posizionamento, alloggiato alTinterno di un tappo di copertura o rosetta.
Questa soluzione, sebbene valida, dal punto di vista funzionale, al problema di richiamare e mantenere la maniglia in posizione di riposo (normalmente orizzontale) determina una considerevole sporgenza rispetto al piano della porta, costituendo anche un elemento di intralcio.
Pertanto, tale soluzione non è ben acceta dal pubblico e/o dagli arredatori, che preferirebbero limitare, soprattutto per motivi estetici, l’ingombro di corpi sporgenti rispetto al piano della porta.
Il brevetto europeo EP 2333202, a nome della stessa richiedente OLIVARI B. S.P.A., propone un dispositivo di forma appiattita per richiamare una maniglia, la cui parte sporgente rispeto al piano della porta ha uno spessore ridotto, tale da poter alloggiare in un tappo di copertura o roseta (che normalmente viene utilizzata per coprire il foro per il passaggio del perno quadro della maniglia) dello spessore di pochi millimetri, circa 5.
Per ridurre la parte sporgente dal piano della porta, il dispositivo secondo EP 2333202 presenta il tratto con la molla di richiamo alloggiato nello spessore della porta.
Ciò richiede delle lavorazioni aggiuntive per allargare il foro passante nello spessore della porta, normalmente previsto per l’alloggiamento del perno quadro di azionamento della maniglia.
Scopo dell’invenzione è quello di perfezionare il dispositivo secondo il citato breveto europeo, rendendolo ulteriormente appiattito e di spessore talmente ridotto da poter essere disposto pressoché completamente all’esterno del piano della porta alloggiando completamente e comodamente all’interno della detta rosetta di copertura dello spessore di circa 5 ram
Altro scopo dell’invenzione è quello di fornire un tale dispositivo di richiamo di una maniglia che non richieda lavorazioni aggiuntive del foro di passaggio del perno quadro ricavato nello spessore della porta.
Altro scopo ancora dell’invenzione è quello di fornire un tale dispositivo che risulti di semplice ed agevole montaggio.
Questi ed altri scopi sono raggiunti dal dispositivo di ritorno per una maniglia che presenta le caratteristiche nell’annessa rivendicazione indipendente 1.
Realizzazioni vantaggiose dell’invenzione sono espresse nelle rivendicazioni dipendenti.
Sostanzialmente, il dispositivo per richiamare una maniglia secondo Γ invenzione comprende:
un corpo con foro centrale, da applicare ad una porta;
un disco trascinatore posto in detto corpo e recante un foro centrale atto a ricevere un perno collegato ad almeno una maniglia posta ad un lato della porta, detto disco trascinatore potendo ruotare di un angolo limitato all’intemo di detto corpo;
una molla interposta tra detto corpo e il disco trascinatore, che agisce su quest’ultimo per richiamare detta almeno una maniglia;
mezzi atti a vincolare detto disco trascinatore e detta molla a detto corpo,
in cui detta molla è una molla a spirale piana assiale che alloggia in una sede anulare di detto corpo, che è applicabile completamente all’esterno del piano della porta, detto foro del disco trascinatore essendo sagomato in modo da accoppiarsi con detto perno o con un mozzo di detta almeno un maniglia.
Ulteriori caratteristiche dell’invenzione appariranno più chiare dalla descrizione dettagliata che segue, riferita a sue forme puramente esemplificative, e quindi non limitative di realizzazione, illustrate nei disegni annessi, in cui:
la Figura 1 è una vista prospettica esplosa di un dispositivo di richiamo di una maniglia secondo l’invenzione;
la Figura 2 è una vista esplosa come quella di Figura 1 presa dal lato opposto;
le Figure 3a e 3b sono viste in pianta del dispositivo secondo l’invenzione, rispettivamente, dal lato esterno e dal lato interno;
la Figura 3c è una vista in pianta del dispositivo privo di fondello, preso dal lato interno;
la Figura 3d è una vista in sezione mediana del dispositivo secondo l’invenzione completo di rosetta di copertura;
la Figura 4 mostra schematicamente una vista esplosa di una porzione di porta equipaggiata con due dispositivi secondo le figure precedenti;
la Figura 5 mostra schematicamente la porzione di porta di Figura 4 sezionata secondo un piano orizzontale V-V per mostrare due dispositivi delle figure precedenti assemblati e fissati alla porta e alle maniglie;
la Figura 6 è una vista esplosa del tutto simile a quella di Figura 4 mostrante diversi mezzi di fissaggio dei dispositivi alla porta;
la Figura 7 è una vista in sezione simile alla Figura 5 mostrante il diverso fissaggio alla porta con i mezzi mostrati in Figura 6;
la Figura 8 mostra una diversa realizzazione del disco trascinatore atto ad accoppiarsi con il mozzo di una maniglia, parzialmente mostrata nella stessa figura;
la figura 9 è una vista in sezione mediana, come quella di figura 3d, del dispositivo secondo l’invenzione, provvisto del disco trascinatore di figura 8:
la Figura 10 è una vista in sezione simile alla Figura 5, mostrante due dispositivi seconda o la figura 9 assemblati e fissati alla porta e a maniglie come quella di figura 8.
Nelle figure sopra elencate, elementi uguali o simili sono identificati mediante gli stessi riferimenti numerici.
Con riferimento alle Figure 1 e 2, il dispositivo di ritorno di una maniglia secondo l’invenzione, indicato nel suo complesso con il numero di riferimento 1, comprende sostanzialmente i seguenti componenti, che saranno meglio descritti nel seguito:
un corpo metallico 2, in particolare in zama, di spessore notevolmente ridotto, circa 3 mm, atto a contenere tutti gli altri componenti del dispositivo e a disporsi contro la superficie esterna di una porta 10 (Figura 4); il corpo 2 ha una forma discoidale e presenta un foro centrale 20 opportunamente sagomato;
un disco trascinatore 3, convenientemente in materiale plastico, ma realizzabile anche in metallo, alloggiante parzialmente nel corpo 2 e presentante un foro quadro 30 atto a ricevere e ad azionare un perno quadro 11 (Figura 4) che collega tra loro due maniglie 8 poste ai lati opposti della porta 10;
una molla in acciaio a spirale piana 4 posta all’interno del corpo 2 e agente sul disco trascinatore 3 per richiamare in posizione una maniglia 8 dopo l’azionamento;
un fondello 5, preferibilmente in acciaio, atto a bloccare il disco trascinatore 3 nel corpo 2;
elementi in plastica 6 interposti tra il corpo 2 e il fondello 5 per un corretto fissaggio tra tali elementi, in modo da evitare un contatto metallo-metallo, detti elementi 6 avendo un arpionismo su di una parte flessibile sporgente leggermente oltre il profilo esterno del corpo 2 per consentire il bloccaggio a scatto di una rosetta esterna di copertura 9, in materiale metallico (o anche plastico), vantaggiosamente munita di una bussola in materiale plastico 55 (ad esempio nylon) per ridurre Γ attrito tra l’estremità della maniglia 8 e la rosetta 9 durante la rotazione della maniglia. Nella realizzazione illustrata, due di detti elementi in plastica 6 presentano rispettivi denti radiali di riferimento 60 atti ad inserirsi in corrispondenti sedi all’ incirca contrapposte 90 (una sola visibile in Fig. 2), previste internamente al bordo perimetrale della rosetta 9, per un corretto posizionamento e compensazione giochi della rosetta.
Il corpo discoidale 2 presenta una sede anulare incassata 21, che si sviluppa intorno al foro sagomato centrale 20, atta ad alloggiare la molla 4.
Il bordo perimetrale attorno alla sede anulare 21 presenta quattro tratti in rilievo 22, che si alternano ad altrettanti tratti in avvallamento 23, disposti all’incirca in contrapposizione tra loro.
Nei tratti avvallati 23 sono previste rispettive coppie di piolini 24 atti ad inserirsi in appositi fori 16 previsti negli elementi in plastica 6 per bloccarli in posizione e in corrispondenti fori 15 previsti nel fondello 5 per tener assiemato l’intero dispositivo a seguito di ribaditura, deformazione a caldo o incollaggio.
Il fondello 5 ha una forma sostanzialmente a quadrifoglio, con un’alternanza di sporgenze radiali 13 e rientranze 14, che riproducono, rispettivamente, la forma degli avvallamenti 23 e dei rilievi 22 previsti sul bordo perimetrale del corpo 2, in modo da consentire una perfetta chiusura del dispositivo.
Nel foro sagomato 20 del corpo discoidale 2 sono previste quattro sporgenze 25, disposte sostanzialmente a 90° l’una dall’altra e orientate radialmente verso l’interno del foro 20, in modo che tra sporgenze adiacenti si determini una sede 26 delimitata da sporgenze 25° adiacenti e da un arco di cerchio estendentesi su un angolo di circa 60°, sufficiente a consentire una rotazione di 36° al disco trascinatore 3.
Le quattro sporgenze radiali 25 hanno una conformazione ad L, presentano cioè un dentino 25’ ripiegato a 90° verso l’interno.
Il disco trascinatore 3 presenta un bordo anulare 31, dal quale sporgono assialmente quattro dentini 32, anch’essi preferibilmente a forma di L.
Le quattro divisioni e la forma ad L determinano un aumento delle superfici di contatto fra corpo 2 e disco trascinatore 3, distribuendo meglio gli sforzi ed ottenendo una maggiore solidità del sistema.
Nell’assemblaggio, il bordo anulare 31 del disco trascinatore 3 si posiziona sulle sporgenze 25 e sui dentini 25’ delle sporgenze 25, mentre i dentini 32 sporgenti dal bordo anulare 31 vanno a disporsi nel foro 20, e in particolare nelle sedi 26 delimitate da sporgenze 25 adiacenti, consentendo una rotazione di un angolo limitato all’elemento trascinatore 3 ed un corretto posizionamento a riposo.
La molla 4, che alloggia nella detta sede anulare 21 del corpo discoidale 2, presenta una estremità 41 diretta verso l’esterno, che va ad impegnarsi in una di due incavi 27 previsti ai lati di uno di detti rilievi 22 del corpo discoidale 2, e un’estremità 42 diretta verso l’interno, che va ad impegnare uno di detti dentini 32 del disco trascinatore 3, allo scopo differentemente sagomato.
Lo scopo di avere due incavi 27 è quello di poter montare la molla 4 in modo da esercitare la sua forza di richiamo sul disco trascinatore 3 in un senso o nell’altro. La situazione illustrata nelle Figure annesse, in particolare nelle Figure 3a-3c, è quella di una maniglia destra, in cui la freccia F riportata in Figura 3 a indica il senso di rotazione della maniglia che carica ulteriormente la molla 4 che, al rilascio, ne produce il richiamo in posizione di riposo.
Dalla parte opposta al bordo 31 con le sporgenze 32, il disco trascinatore presenta un codolo di forma sostanzialmente cilindrica, o meglio tubolare, 33, come meglio visibile nella sezione di Figura 3d.
Il codolo 33, che contiene il foro 30 per il passaggio del perno quadro 11 di azionamento delle maniglie, ha un diametro esterno contenuto, dell’ordine di 15-18 mm, tale da poter alloggiare nel foro standard 18 previsto nella porta per l’attraversamento del perno quadro 11 (Figura 4), senza dover richiedere lavorazioni aggiuntive.
La sporgenza del codolo 33 oltre il fondello 5 è anch’essa notevolmente ridotta, ad esempio non superiore a 4 mm, per cui può alloggiare comodamente nell’ imboccatura del foro 18 e non interferire con la serratura in porte di spessore ridotto.
Spessori così ridotti del dispositivo di richiamo per maniglia secondo l’invenzione si sono potuti ottenere grazie alla particolare struttura e conformazione del corpo 2 con la sede anulare 21 di alloggiamento della molla a spirale piana 4, ricavata convenientemente con filo quadro da 1,5 mm.
E’ stato così possibile realizzare un dispositivo che può essere disposto pressoché completamente all’esterno del piano della porta, senza produrre un ingombro apprezzabile e tale da poter alloggiare comodamente nella rosetta di copertura standard, che era prevista nel brevetto EP 2333202 a copertura del solo bordo anulare del corpo di contenimento del meccanismo, che si disponeva esternamente alla porta, mentre i componenti dello stesso, compresa la molla di richiamo, alloggiavano in un codolo cilindrico disposto nello spessore della porta, ove occorreva preventivamente praticare un allargamento del foro di passaggio del perno quadro.
Con riferimento alla Figura 4, il dispositivo viene fissato alla porta 10 inserendolo sulla parte sporgente del perno quadro 11 e fissandolo mediante viti 50 passanti in fori 51 previsti in corrispondenza dei tratti in rilievo 22 del bordo perimetrale del corpo metallico 2.
Il dispositivo viene poi coperto dalla rosetta 9, che si aggancia a scatto grazie alla lieve sporgenza degli elementi in plastica 6 oltre il profilo esterno del corpo 2, che fungono da elementi elastici di interferenza compensando i giochi. I denti di riferimento 60 degli elementi in plastica 6 e una linguetta 61 del corpo 2, atta ad inserirsi in una corrispondente tacca 91 della rosetta consentono un immediato e corretto posizionamento della rosetta, che può essere agevolmente smontata e rimontata per manutenzione alla porta..
Successivamente viene applicata la maniglia 8 sul perno quadro 11, disponendo la sua estremità nel foro 9’ della rosetta 8 previa interposizione della bussola antiattrito in plastica 55. Il fissaggio della maniglia 8 al perno quadro 11 avviene mediante un grano 56.
Nell’esploso di Figura 4 e nella sezione di Figura 5 sono mostrate due maniglie 8, a ciascuna delle quali è associato un dispositivo di richiamo 1 secondo Γ invenzione.
Ovviamente, nel caso in cui sulla porta 10 sia montata una sola maniglia 8, sarà previsto un solo dispositivo di richiamo. In tal caso, il foro 18 previsto nella porta per accogliere il perno quadro 11 non sarà passante e il perno quadro sporgerà solo da un lato della porta.
In una forma di realizzazione semplificata dell’ invenzione, il corpo 2 può essere realizzato in materiale plastico, con integrati gli elementi in plastica 6, anche se in tal caso diminuirebbe la rigidità dell’ insieme.
La realizzazione secondo le Figure 6 e 7 è sostanzialmente identica a quella precedentemente illustrata, salvo il fatto che per il fissaggio dei due dispositivi di richiamo ai lati contrapposti della porta 10, oltre ad una rispettiva coppia di viti 50 che in questo caso svolgono solo la funzione di posizionamento dei dispositivi di richiamo, sono previsti, da una parte una coppia di tiranti 70, passanti in corrispondenti fori 71 ricavati nello spessore della porta 10, e dall’altra una coppia di bussole filettate 72 nelle quali si avvitano i tiranti 70, oppure possono essere previsti un tirante ed un controtirante per lato.
La realizzazione secondo le figure 8-10 differisce dalle precedenti unicamente per il fatto che il disco trascinatore 3 è praticamente privo del codolo 33 e presenta un foro centrale 30 sagomato in modo tale da accoppiarsi con un mozzo 80 della maniglia 8, presentante nella fattispecie due pareti piane contrapposte 8 1.
Secondo questa realizzazione, il disco trascinatore 3 è azionato direttamente dalla maniglia 8, anziché dal perno quadro 11, ed ha uno spessore tale da essere contenuto completamente nel corpo 2, come mostrato in figura 9, e da rimanere completamente all’esterno del piano della porta, all’interno della rosetta 9, come mostrato in figura 10.
Da quanto esposto appaiono evidenti i vantaggi del dispositivo di richiamo di una maniglia secondo l’invenzione, che è applicabile all’esterno del piano della porta senza poi richiedere lavorazioni aggiuntive alla porta stessa, determinando una sporgenza minima, tale da poter essere accolto in una rosetta di copertura standard.
La descrizione precedentemente fatta e le misure riportate si riferiscono ad un dispositivo per una porta con serratura e maniglia standard.
Qualora la serratura e la maniglia siano sovra dimensionate, le dimensioni del dispositivo aumenterebbero proporzionalmente, raggiungendo comunque gli scopi prefissi e rimanendo nell’ambito del concetto inventivo dell’invenzione.
Naturalmente l’invenzione non è limitata alle particolari forme di realizzazioni precedentemente descritte e illustrate nelle Figure annesse, ma ad essa possono essere apportate numerose modifiche di dettaglio alla portata del tecnico del ramo, senza per questo uscire dall’ambito dell’invenzione stessa, come definito nelle rivendicazioni annesse.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo ( 1 ) per richiamare una maniglia (8) comprendente: un corpo (2) con foro centrale (20), da applicare ad una porta (10); un disco trascinatore (3) posto in detto corpo (2) e recante un foro centrale (30) atto a ricevere un perno (11) collegato ad almeno una maniglia (8) posta ad un lato della porta (10), detto disco trascinatore (3) potendo ruotare di un angolo limitato all’ interno di detto colpo (2); una molla (4) interposta tra detto corpo (2) e l’elemento trascinatore (3), che agisce su quest’ultimo per richiamare detta almeno una maniglia (8); mezzi (5, 24) atti a vincolare detto disco trascinatore (3) e detta molla (4) a detto corpo (2), caratterizzato dal fatto che detta molla (4) è una molla a spirale piana assiale che alloggia in una sede anulare (21) di detto corpo (2), che è applicabile completamente all’ esterno del piano della porta, detto foro (30) del disco trascinatore (3) essendo sagomato in modo da accoppiarsi con detto pemo(ll), o con un mozzo (80) di detta almeno un maniglia 8.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto foro (30) del disco trascinatore (3) si accoppia con il mozzo (80) della maniglia e detto disco trascinatore ha uno spessore tale da alloggiare completamente alPintemo di detto corpo (2) disposto esternamente al piano della porta.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto foro (30) del disco trascinatore (3) si accoppia con il perno (11) e detto disco trascinatore presenta un codolo cilindrico leggermente sporgente oltre lo spessore del corpo (2) e di dimensioni tali da alloggiare in un foro (18) previsto nella porta (10) per il passaggio di detto perno (11), senza ulteriori lavorazioni
  4. 4. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che detto foro (20) del corpo (2) è un foro sagomato, nel quale sono previste una pluralità di sporgenze radiali (25) del corpo 2, detto elemento trascinatore (3) presentando un bordo anulare in appoggio su dette sporgenze radiali (25), e dentini (32) inseriti in sedi (26) tra sporgenze radiali adiacenti (25) che, andando in battuta con dette sporgenze (25), determinano l’angolo di rotazione limitato del disco trascinatore (3) ed il riposizionamento a riposo.
  5. 5. Dispositivo 1 secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta molla a spirale piana (4) presenta una estremità (41) rivolta verso Pestemo in impegno con un incavo (27) previsto nel corpo (2), e una estremità (42) rivolta verso l’interno in impegno con uno di detti dentini (32) del corpo trascinatore (3).
  6. 6. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di fissaggio comprendono pioli (24) previsti in avvallamenti (23) intervallati a tratti in rilievo (22) di un bordo perimetrale del corpo (2), e un fondello di chiusura (5) che si impegna con detti pioli (24).
  7. 7. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto corpo (2) e detto fondello (5) sono in materiale metallico, e tra detto corpo (2) e detto fondello (5) sono interposti elementi (6) in materiale plastico, atti ad evitare un contatto metallo-metallo.
  8. 8. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 6, in cui detto corpo (2) è in materiale plastico e reca integrali con esso elementi (6) in materiale plastico.
  9. 9. Dispositivo (1) secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che è previsto un elemento di copertura o rosetta (9) applicato a scatto su detto corpo (2), trattenuto per interferenza elastica con sporgenze radiali previste su detti elementi (6) in materiale plastico, portanti denti radiali di riferimento (60).
  10. 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui in una configurazione standard, detto corpo (2) contenente la molla (4) e alloggiante l’elemento trascinatore (3), atto a disporsi esternamente alla superficie della porta (10), ha uno spessore di circa 3 mm, e detto eventuale codolo (33) dell’elemento trascinatore (3) ha un diametro di circa 15-18 mm e sporge dal corpo (2) di circa 4 mm.
  11. 11. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 10, caratterizzato dal fatto che su dette parti in rilievo (22) del bordo perimetrale di detto corpo (2) sono previsti fori (51) per il passaggio di viti (50) di fissaggio del dispositivo (1) alla porta (10).
  12. 12. Dispositivo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 2 a 10, caratterizzato dal fatto che su dette parti in rilievo (22) del bordo perimetrale del corpo (2) sono previsti fori (51) per il passaggio di una coppia di tiranti o di corrispondenti bussole filettate (72) per il fissaggio di due dispositivi (1) disposti ai lati contrapposti della porta (10), detti tiranti (70) passando in corrispondenti fori (71) previsti nello spessore della porta (10).
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