ITUA20164232A1 - Braccetto porta-parafango per parafanghi di biciclette e similari - Google Patents

Braccetto porta-parafango per parafanghi di biciclette e similari Download PDF

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Andrea Favaro
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tubus carrier systems GmbH
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62JCYCLE SADDLES OR SEATS; AUXILIARY DEVICES OR ACCESSORIES SPECIALLY ADAPTED TO CYCLES AND NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. ARTICLE CARRIERS OR CYCLE PROTECTORS
    • B62J15/00Mud-guards for wheels
    • B62J15/02Fastening means; Stays

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Fittings On The Vehicle Exterior For Carrying Loads, And Devices For Holding Or Mounting Articles (AREA)
  • Body Structure For Vehicles (AREA)

Description

“BRACCETTO PORTA-PARAFANGO PER PARAFANGHI DI BICICLETTE E SIMILARI”
La presente invenzione è relativa ad un braccetto porta-parafango per parafanghi di biciclette e similari.
Più in dettaglio, la presente invenzione è relativa ad un braccetto porta-parafango a sgancio rapido, adatto per fissare il parafango di una bicicletta in modo rigido e stabile alla forcella anteriore della bicicletta. Impiego a cui la trattazione che segue farà esplicito riferimento senza per questo perdere in generalità.
Com’è noto, il parafango anteriore è generalmente attaccato alla forcella della bicicletta tramite una staffa centrale che si fissa sulla testa della forcella, ed è mantenuto rasente e complanare alla parte superiore della ruota da una serie di aste di supporto in metallo, che sono disposte da bande opposte del parafango e della ruota sottostante, e solitamente si estendono radialmente dalle estremità distali dei due bracci della forcella fino ai fianchi laterali del parafango. Più in dettaglio, ciascuna asta di supporto ha la estremità inferiore fissata in modo rigido al braccio della forcella solitamente mediante un bullone, e la estremità superiore fissata in modo rigido al fianco del parafango solitamente mediante un morsetto.
La domanda di brevetto europeo EP0989055A2 descrive una struttura di supporto per parafanghi di biciclette in cui le estremità inferiori delle aste di supporto sono fissate in modo rigido alla forcella anteriore o al telaio posteriore della bicicletta mediante degli organi di accoppiamento a sgancio rapido, che consentono il distacco selettivo delle aste in caso di necessità.
Purtroppo il montaggio di questi organi di accoppiamento sulle aste di supporto è relativamente complicato e costoso e può essere fatto solo in fabbrica, con tutti i problemi che questo comporta.
Scopo della presente invenzione è quello di realizzare un braccetto porta-parafango che sia più semplice da montare rispetto ai braccetti attualmente in commercio, e sia inoltre più economico da produrre.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzato un braccetto porta-parafango per parafanghi di biciclette e similari come definito nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni da essa dipendenti. Secondo la presente invenzione viene inoltre realizzato un assieme parafango autoportante come definito nella rivendicazione 15.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
― la figura 1 è una vista laterale della parte anteriore di una bicicletta provvista di braccetti porta-parafango realizzati secondo i dettami della presente invenzione;
― la figura 2 è una vista in sezione del braccetto porta-parafango illustrato in figura 1, con parti asportate per chiarezza;
― la figura 3 è una vista assonometrica esplosa di una parte del braccetto porta-parafango illustrato in figura 2;
― la figura 4 e 5 sono due viste assonometriche in scala ingrandita di un primo componente del braccetto porta-parafango illustrato nelle figure 2 e 3; mentre
― la figura 6 è una vista assonometrica in scala ingrandita di un secondo componente del braccetto porta-parafango illustrato nelle figure 2 e 3.
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 è indicato nel suo complesso un braccetto porta-parafango specificamente strutturato per fissare il parafango 100 di una bicicletta in modo rigido e stabile alla forcella anteriore 101 o al telaio posteriore 102 della medesima bicicletta.
Più in dettaglio, i braccetti porta-parafango 1 sono preferibilmente disposti da bande opposte del piano di mezzeria (parallelo al piano del foglio in figura 1) del parafango 100, e sono specificamente strutturati per fissare il parafango 100 in modo rigido e stabile alla forcella anteriore 101 o al telaio posteriore 102 della bicicletta, in modo tale da disporre e mantenere il parafango 100 localmente sostanzialmente rasente e complanare alla ruota 103 della bicicletta.
In altre parole, il parafango 100 ed i braccetti porta-parafango 1 sono atti a formare un assieme parafango autoportante 200, che è atto ad essere fissato in modo rigido alla forcella anteriore 101 o al telaio posteriore 102 della bicicletta, ed è strutturato/sagomato in modo tale da disposi a cavallo della parte superiore della ruota 103 della bicicletta.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il parafango 100 è preferibilmente collegato in modo rigido alla forcella anteriore 101 o al telaio posteriore 102 della bicicletta tramite almeno una coppia di braccetti portaparafango 1, che sono posizionati da bande opposte del piano di giacitura del parafango 100 e della ruota 103, preferibilmente in posizione speculare, e sono preferibilmente atti a collegare i due fianchi laterali del parafango 100 in modo rigido e stabile ai corrispondenti bracci 104 della forcella 101, preferibilmente in corrispondenza delle estremità distali 104a dei bracci 104 dove viene fissato il mozzo centrale 105 della ruota 103.
In altre parole, nell’esempio illustrato l’assieme parafango 200 è preferibilmente formato dal parafango 100 e da almeno una coppia di braccetti porta-parafango 1 che sono disposti da bande opposte del piano di mezzeria del parafango 100, preferibilmente in posizione speculare, e sono atti a collegare il parafango 100 in modo rigido e stabile alla forcella anteriore 101 o al telaio posteriore 102 della bicicletta, in modo tale da disporre e mantenere il parafango 100 localmente sostanzialmente rasente e complanare alla ruota 103 della bicicletta.
Con riferimento alle figure 1, 2 e 3, il braccetto porta-parafango 1 comprende: una asta di supporto 2 rigida e preferibilmente realizzata in materiale metallico, che ha l’estremità superiore 2a fissata o fissabile in modo rigido al parafango 100, o meglio al fianco laterale del parafango 100; ed un dispositivo di accoppiamento 3 che è atto a collegare l’estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2 in modo rigido e stabile alla forcella 101, al telaio 102 o direttamente al mozzo 105 della ruota 103 della bicicletta.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il dispositivo di accoppiamento 3 è preferibilmente atto ad essere fissato in modo rigido sulla estremità distale 104a del braccio 104, preferibilmente in corrispondenza del mozzo 105 della ruota 103.
L’asta di supporto 2, invece, è preferibilmente sostanzialmente rettilinea, e si estende dal dispositivo di accoppiamento 3 fino al corrispondente fianco laterale del parafango 100 preferibilmente in direzione sostanzialmente radiale. Preferibilmente l’asta di supporto 2 ha inoltre sezione circolare.
Con riferimento alla figura 1, preferibilmente il braccetto porta-parafango 1 in aggiunta comprende anche un morsetto di bloccaggio 4 il quale è atto a fissare l’estremità superiore 2a dell’asta di supporto 2 in modo rigido e stabile al corpo del parafango 100, o meglio al fianco laterale del parafango 100.
Il morsetto di bloccaggio 4 è un componente già ampiamente utilizzato nel settore della produzione di biciclette e similari, e non verrà quindi ulteriormente descritto.
Con riferimento alle figure da 2 a 6, il dispositivo di accoppiamento 3 invece comprende: un corpo oblungo intermedio 5 che è atto ad essere calzato in modo stabile sulla estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2, in modo tale da formare un prolungamento dell’asta di supporto 2; ed un perno trasversale 6 a testa sferica, che è accoppiato al corpo oblungo intermedio 5 in modo tale da formare un giunto sferico, ed è atto ad essere fissato stabilmente in battuta sulla forcella 101, sul telaio 102 o sul mozzo 105 della ruota 103 della bicicletta, in modo tale da sporgere a sbalzo dal medesimo componente preferibilmente in una direzione localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale A del corpo oblungo intermedio 5 e/o al piano di giacitura del parafango 100 e della ruota 103.
In altre parole, il perno trasversale 6 è atto ad essere fissato stabilmente in battuta sulla forcella 101, sul telaio 102 o sul mozzo 105 della ruota 103 della bicicletta, in modo tale che il suo asse longitudinale B sia localmente sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale A del corpo oblungo intermedio 5 e/o al piano di giacitura del parafango 100 e della ruota 103.
Preferibilmente il perno trasversale 6 è inoltre strutturato in modo tale da essere fissato saldamente alla forcella 101 o al telaio 102 o al mozzo 105 della ruota 103 tramite una vite di collegamento (non illustrata) o altro organo meccanico di ancoraggio.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 2 e 3, il perno trasversale 6 è preferibilmente realizzato in materiale plastico, ed è dotato di una testa sferica 7 che è destinata ad accoppiarsi al corpo oblungo intermedio 5 in modo liberamente girevole; e di un gambo o codolo distanziale 8 che sporge a sbalzo dalla testa sferica 7 coassiale all’asse longitudinale B del perno, ed è atto a disporsi in appoggio stabile sulla forcella 101 o sul telaio 102 o direttamente sul mozzo 105 della ruota 103 della bicicletta.
Preferibilmente, il perno trasversale 6 è inoltre dotato di un foro centrale passante 9 preferibilmente a sezione circolare, che si estende coassiale all’asse longitudinale B, all’interno del gambo o codolo distanziale 8, ed è atto ad essere impegnato in modo passante da una vite di collegamento (non illustrata) o altro organo meccanico destinato ad ancorarsi stabilmente sulla forcella 101 o sul telaio 102 o sul mozzo 105 della ruota 103.
Nell’esempio illustrato, in aggiunta, il foro centrale passante 9 è preferibilmente dotato anche di uno spallamento anulare 10 sul quale è atta a disporsi in battuta la testa della vite di collegamento.
Preferibilmente il perno trasversale 6 è infine dotato di un risalto di arresto 11, che sporge a sbalzo dalla testa sferica 7 in modo tale da potersi disporre in battuta sul corpo oblungo intermedio 5, ed è sagomato in modo tale da limitare le possibilità di rotazione della testa sferica 7 rispetto al corpo oblungo intermedio 5.
Con riferimento alle figure da 2 a 5, a sua volta il corpo oblungo intermedio 5 è preferibilmente realizzato in materiale plastico, ed è dotato di una testa a tazza 12 che presenta una grande cavità superficiale 12a preferibilmente cieca e di forma sostanzialmente semisferica, la quale ha una forma complementare a quella della testa sferica 7 in modo tale da poter accogliere e trattenere la testa sferica 7 del perno trasversale 6 in modo liberamente girevole.
Più in dettaglio, la testa a tazza 12 del corpo oblungo intermedio 5 e la testa sferica 7 del perno trasversale 6 sono sagomate in modo tale da potersi accoppiare una all’altra a scatto, in modo selettivamente rilasciabile. Ossia in modo tale da potersi disaccoppiare in modo selettivo quando sono sottoposte ad una forza di trazione superiore ad un valore limite prefissato.
In aggiunta il corpo oblungo intermedio 5 è dotato anche di uno stelo tubolare rettilineo 13 di forma sostanzialmente cilindrica, che sporge a sbalzo dalla testa a tazza 12 dalla parte opposta rispetto alla cavità 12a, rimanendo sostanzialmente coassiale all’asse longitudinale A del corpo oblungo intermedio 5, ed è opportunamente sagomato/dimensionato in modo tale da essere calzato e bloccato direttamente sulla estremità inferiore 2b dell’ asta di supporto 2.
Con riferimento alle figure 2, 3 e 5, preferibilmente il corpo oblungo intermedio 5 è inoltre dotato di una fenditura longitudinale passante 14 che si estende lungo lo stelo tubolare rettilineo 13 fino alla estremità distale di quest’ultimo, preferibilmente rimanendo localmente sostanzialmente parallela all’asse longitudinale dello stelo, ossia sostanzialmente parallela all’asse longitudinale A.
Preferibilmente il corpo oblungo intermedio 5 è infine dotato anche di un risalto o nasello sporgente 15 preferibilmente di forma sostanzialmente cilindrica, che protrude dal fondo della cavità 12a della testa a tazza 12 e si estende a sbalzo all’interno del foro centrale 9 del perno trasversale 6 in modo tale da limitare le possibilità di rotazione della testa sferica 7 rispetto al corpo oblungo intermedio 5.
Con riferimento alle figure da 2 a 6, preferibilmente il dispositivo di accoppiamento 3 infine comprende anche un manicotto di bloccaggio 16, che si estende coassiale all’ asse longitudinale A del corpo oblungo intermedio 5, ed è calzato sul corpo oblungo intermedio 5 attorno alla estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2.
Il manicotto di bloccaggio 16 è strutturato in modo tale da poter selettivamente premere/deformare il corpo oblungo intermedio 5 contro l’estremità inferiore 2b dell’ asta di supporto 2, così da poter selettivamente bloccare/ imprigionare saldamente e stabilmente l’estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2 all’interno del corpo oblungo intermedio 5.
Più in dettaglio, il manicotto di bloccaggio 16 è preferibilmente calzato in modo assialmente girevole sullo stelo tubolare rettilineo 13 del corpo oblungo intermedio 5 in modo tale da poter ruotare tra una posizione di bloccaggio ed una posizione di sbloccaggio, ed è internamente sagomato in modo tale da poter stringere, quando si trova nella posizione di bloccaggio, lo stelo tubolare rettilineo 13 contro l’estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2, così da bloccare/imprigionare l’estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2 all’interno dello stelo tubolare rettilineo 13.
In altre parole, il foro centrale passante 16a del manicotto di bloccaggio 16 ha un profilo eccentrico sagomato in modo tale da poter stringere, quando il manicotto di bloccaggio 16 si trova nella posizione di bloccaggio, lo stelo tubolare rettilineo 13 contro l’estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2, così da bloccare/imprigionare l’estremità inferiore 2b dell’asta di supporto 2 all’ interno dello stelo tubolare rettilineo 13.
Con riferimento alle figure 3 e 5, il corpo oblungo intermedio 5 invece è preferibilmente dotato di una nervatura longitudinale sporgente 17 che si estende lungo la superficie esterna dello stelo tubolare rettilineo 13 di fianco alla fenditura longitudinale 14, rimanendo localmente parallela all’asse longitudinale A dello stelo, ed è dimensionata in modo tale da strisciare sulla superficie interna del foro centrale passante 16a ed essere spinta/ premuta radialmente verso il centro dello stelo quando il manicotto di bloccaggio 16 si trova nella posizione di bloccaggio.
Nell’esempio illustrato, in particolare, il foro centrale passante 16a del manicotto di bloccaggio 16 ha una sezione trasversale di forma sostanzialmente ellittica, e la nervatura longitudinale 17 è posizionata e dimensionata in modo tale da essere spinta/premuta radialmente verso il centro dello stelo quando si trova in corrispondenza della parte più stretta della ellisse.
Con riferimento alle figure 2, 4 e 6, preferibilmente il corpo oblungo intermedio 5 è infine provvisto anche di un dente di arresto radiale 19, che sporge a sbalzo dalla superficie esterna dello stelo tubolare rettilineo 13 a ridosso della testa a tazza 12, ed è atto ad impegnare in modo liberamente scorrevole una corrispondente scanalatura guida 20 di forma sostanzialmente semicircolare, che è realizzata in corrispondenza dell’imboccatura del foro centrale passante 16a del manicotto di bloccaggio 16, in modo tale da limitare la corsa angolare del manicotto di bloccaggio 16.
Il funzionamento del braccetto porta-parafango 1 e del dispositivo di accoppiamento 3 è facilmente desumibile da quanto sopra scritto, e non necessita di ulteriori spiegazioni.
I vantaggi associati alla particolare struttura del dispositivo di accoppiamento 3 sono numerosi.
In primo luogo, la testa a tazza 12 del corpo oblungo intermedio 5 e la testa sferica 7 del perno trasversale 6 formano un giunto sferico che consente al braccetto portaparafango 1 di adattarsi facilmente alla conformazione della forcella 101 o sul telaio 102 della bicicletta. La presenza del giunto sferico, inoltre, consente di utilizzare senza particolari problemi meccanici anche aste di supporto 2 curve.
In aggiunta, l’accoppiamento a scatto tra la testa a tazza 12 del corpo oblungo intermedio 5 e la testa sferica 7 del perno trasversale 6 consente di fissare l’estremità inferiore del braccetto porta-parafango 1 alla forcella 101 o al telaio 102 della bicicletta con estrema rapidità, ed inoltre assicura uno sgancio/disaccoppiamento rapido tra i due componenti in caso di incidente od eccessivo accumulo di materiale tra parafango 100 e ruota 103.
In altre parole il dispositivo di accoppiamento 3 aumenta la sicurezza passiva della bicicletta perché riduce le possibilità che le aste di supporto 2, in caso di incidente, possano assumere posizioni pericolose per il conducete della bicicletta.
Risulta infine chiaro che al braccetto porta-parafango 1 ed all’assieme parafango 200 possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione.
Per esempio, in una forma di realizzazione meno sofisticata l’estremità superiore 2a dell’asta di supporto 2 può essere fissata in modo rigido ed inamovibile sul corpo del parafango 100, o meglio sul fianco laterale del parafango 100, ad esempio tramite saldatura od incollaggio.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Braccetto porta-parafango (1) per parafanghi di biciclette e similari comprendente: un’asta di supporto (2) che ha una prima estremità (2a) fissata o fissabile in modo rigido al parafango (100), ed un dispositivo di accoppiamento (3) che è atto a collegare una seconda estremità (2b) di detta asta di supporto (2) in modo rigido e stabile, a scelta, alla forcella (101), al telaio (102) o al mozzo (105) della ruota (103) della bicicletta; il braccetto porta-parafango (1) essendo caratterizzato dal fatto che il dispositivo di accoppiamento (3) comprende: un corpo oblungo intermedio (5) che è atto ad essere calzato sulla seconda estremità (2b) dell’asta di supporto (2), in modo tale da formare un prolungamento dell’asta di supporto (2); ed un perno trasversale (6) a testa sferica, che è accoppiato al corpo oblungo intermedio (5) in modo tale da formare un giunto sferico, ed è atto ad essere fissato stabilmente in battuta, a scelta, sulla forcella (101), sul telaio (102) o sul mozzo (105) della ruota (103) della bicicletta, in modo tale da sporgere a sbalzo dal medesimo componente.
  2. 2. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il perno trasversale (6) è dotato di una testa sferica (7) che è atta ad accoppiarsi al corpo oblungo intermedio (5) in modo liberamente girevole; e di una appendice di appoggio (8) che è atta a disporsi in appoggio stabile, a scelta, sulla forcella (101), sul telaio (102) o sul mozzo (105) della ruota (103) della bicicletta.
  3. 3. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l’appendice di appoggio (8) è un gambo o codolo distanziale (8) che sporge a sbalzo dalla testa sferica (7) coassiale all’asse longitudinale del perno (B).
  4. 4. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzato dal fatto che il perno trasversale (6) è dotato di un risalto di arresto (11), che sporge a sbalzo dalla testa sferica (7) in modo tale da potersi disporre in battuta sul corpo oblungo intermedio (5), ed è sagomato in modo tale da limitare le possibilità di rotazione della testa sferica (7) rispetto al corpo oblungo intermedio (5).
  5. 5. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 2, 3 o 4, caratterizzato dal fatto che il perno trasversale (6) è dotato di un foro centrale passante (9), che è atto ad essere impegnato in modo passante da un organo meccanico di collegamento atto ad ancorarsi, a scelta, sulla forcella (101), sul telaio (102) o sul mozzo (105) della ruota (103) della bicicletta.
  6. 6. Braccetto porta-parafango secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il perno trasversale (6) è atto ad essere fissato stabilmente in battuta sulla forcella (101), sul telaio (102) o sul mozzo (105) della ruota (103) della bicicletta, in modo tale che il suo asse longitudinale (B) sia sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale (A) del corpo oblungo intermedio (5) e/o al piano di giacitura del parafango (100) e della ruota (103).
  7. 7. Braccetto porta-parafango secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il corpo oblungo intermedio (5) è dotato di una testa a tazza (12) che presenta una cavità (12a) sostanzialmente semisferica, la quale ha una forma complementare a quella della testa sferica (7) del perno trasversale (6) in modo tale da poter accogliere e trattenere la testa sferica (7) del perno trasversale (6) in modo liberamente girevole.
  8. 8. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la testa a tazza (12) del corpo oblungo intermedio (5) e la testa sferica (7) del perno trasversale (6) sono sagomate in modo tale da potersi accoppiare una all’altra a scatto, in modo selettivamente rilasciabile.
  9. 9. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 7 o 8, caratterizzato dal fatto che il corpo oblungo intermedio (5) è dotato anche di uno stelo tubolare rettilineo (13), che sporge a sbalzo dalla testa a tazza (12) dalla parte opposta rispetto alla cavità (12a), ed è sagomato/ dimensionato in modo tale da essere calzato e bloccato sulla seconda estremità (2b) dell’asta di supporto (2).
  10. 10. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che il corpo oblungo intermedio (5) è dotato anche di una fenditura longitudinale passante (14) che si estende lungo lo stelo tubolare rettilineo (13) fino alla estremità distale di quest’ultimo, preferibilmente rimanendo localmente sostanzialmente parallela all’ asse longitudinale (A) del corpo oblungo intermedio (5).
  11. 11. Braccetto porta-parafango secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di accoppiamento (3) comprende anche un manicotto di bloccaggio (16), che è calzato sul corpo oblungo intermedio (5) attorno alla seconda estremità (2b) dell’ asta di supporto (2), ed è atto a premere/deformare il corpo oblungo intermedio (5) contro la seconda estremità (2b) dell’asta di supporto (2), così da poter selettivamente bloccare/imprigionare detta seconda estremità (2b) all’interno del corpo oblungo intermedio (5).
  12. 12. Braccetto porta-parafango secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il manicotto di bloccaggio (16) è calzato in modo assialmente girevole sullo stelo tubolare rettilineo (13) del corpo oblungo intermedio (5) in modo tale da poter ruotare tra una posizione di bloccaggio ed una posizione di sbloccaggio, ed è internamente sagomato in modo tale da poter stringere, quando si trova nella posizione di bloccaggio, lo stelo tubolare rettilineo (13) contro la seconda estremità (2b) dell’asta di supporto (2), così da bloccare/imprigionare detta seconda estremità (2b) all’interno dello stelo tubolare rettilineo (13).
  13. 13. Braccetto porta-parafango secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che il perno trasversale (6) e/o il corpo oblungo intermedio (5) e/o il manicotto di bloccaggio (16) è/sono realizzato/i in materiale plastico.
  14. 14. Braccetto porta-parafango secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere anche un morsetto di bloccaggio (4) il quale è atto a fissare la prima estremità (2a) dell’asta di supporto (2) in modo rigido e stabile al corpo del parafango (100).
  15. 15. Assieme parafango (200) comprendente un parafango (100) e almeno una coppia di braccetti porta-parafango (1) che sono disposti da bande opposte del piano di mezzeria del parafango (100), e sono atti a collegare il parafango (100) in modo rigido, a scelta, alla forcella (101), al telaio (102) o al mozzo (105) della ruota (103) della bicicletta, in modo tale da disporre e mantenere il parafango (100) localmente sostanzialmente rasente e complanare alla ruota (103) della bicicletta; l’assieme parafango (200) essendo caratterizzato dal fatto che almeno uno di detti braccetti porta-parafango (1) è realizzato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 14.
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