ITTV950108A1 - Ruota particolarmente per pattini - Google Patents

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ITTV950108A1
ITTV950108A1 IT000108A ITTV950108A ITTV950108A1 IT TV950108 A1 ITTV950108 A1 IT TV950108A1 IT 000108 A IT000108 A IT 000108A IT TV950108 A ITTV950108 A IT TV950108A IT TV950108 A1 ITTV950108 A1 IT TV950108A1
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wheel
seats
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insert
tread
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English (en)
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Peter Philip Edaw
Claudio Fortunato Zampieri
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Stylus S P A
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  • Footwear And Its Accessory, Manufacturing Method And Apparatuses (AREA)
  • Tires In General (AREA)
  • Pharmaceuticals Containing Other Organic And Inorganic Compounds (AREA)
  • Motorcycle And Bicycle Frame (AREA)

Description

RUOTA PARTICOLARMENTE PER PATTINI
D E S C R I Z IO N E
La presente domanda ha per oggetto una ruota, particolarmente per pattini.
Oggi giorno sono note ruote per pattini costituite da un battistrada, del tipo pieno, presentante una sede assiale per due coppie di cuscinetti con interposto un distanziale; assialmente ai cuscinetti è posto un perno, passante, alle estremità associato alle ali di un telaio o carrello, conformato essenzialmente ad U rovesciato, di supporto per una calzatura.
Tali tipi noti di ruote presentano degli inconvenienti: esse infatti presentano una medesima e costante durezza e quindi risultano non adattabili ad esigenze di utenza differenziata.
Lo svolgimento di una diversa disciplina, da parte dell'utente, quale ad esempio slalom, hockey o velocità, ed una diversa capacità da parte dell'utente nello svolgimento della pratica sportiva, richiedono una singola e specifica caratteristica di trasmissione ed assorbimento delle forze da parte delle ruote che si concretizza nella necessità di sostituire, in funzione delle specifiche esigenze, una o più ruote del carrello. Questo impone all'utilizzatore spese elevate, dovendo disporre di più "set" di tipi di ruote diversi.
Sono anche note ruote per pattini presentanti un mozzo, realizzato in materiale quale plastica rigida, su cui è fissato meccanicamente, per colata o per iniezione, un battistrada, realizzato generalmente in materiale più morbido.
Anche tali tipi noti di ruote presentano tuttavia gli stessi inconvenienti precedentemente segnalati: infatti la ruota rimane comunque non adattabile a situazioni di utenza differenziata.
Inoltre, la sostituzione di una singola ruota, per eventuale usura del battistrada, implica anche lo scarto del mozzo, ad esse solidale, il quale però generalmente non presenta una usura tale da giustificarne la sostituzione; il consumo del battistrada in materiale morbido impone quindi all'utente la sostituzione anche di un componente ancora funzionante.
Per meglio aderire alle esigenze bio-meccaniche dello sport del pattinaggio, in particolare per pattini con ruote in linea, è sentita inoltre l'esigenza di applicare al telaio ruote con caratteristiche di trasmissione e di assorbimento diverso, che si traduce in una diversa durezza e morbidezza localizzabili in punti diversi lungo l'asse longitudinale del telaio.
Attualmente le ruote sono vendute in confezioni di tre o quattro o cinque, tutte presentanti la medesima durezza; per risolvere i problemi precedentemente accennati è quindi necessario per l'atleta acquisire più confezioni di ruote, presentanti ognuna diversa durezza, questo incrementando però i costi.
Inoltre l'atleta può trovarsi ad utilizzare solo alcune delle ruote acquistate.
Vi è anche da considerare il fatto che l'eventuale riciclaggio di ruote consumate è attualmente impedito dal fatto che battistrada e mozzo sono realizzati in materiali diversi fra loro.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti escogitando una ruota la quale presenti la possibilità di conseguire durezze diverse pur risultando il battistrada realizzato con un materiale di un determinato tipo e quindi con una determinata durezza.
Nell'ambito del compito sopra esposto un altro scopo è quello di escogitare una ruota che consenta al produttore di realizzare una configurazione di serie di ruote che meglio agevolano il processo bio-meccanico, lo stile, la disciplina ed il comfort del pattinaggio su ruote, consentendo però all'utente di personalizzare tale configurazione in base alle proprie specifiche esigenze o alla tipologia del pattino, al fine di conseguire una spinta ed un comfort ottimali.
Un altro importante scopo è quello di escogitare un trovato che semplifichi il processo industriale per la realizzazione delle ruote stesse diminuendone i costi di produzione.
Un altro importante scopo è quello di realizzare un trovato universale utilizzabile per lo svolgimento di qualunque disciplina di pattinaggio: slalom, velocità, hockey, stile o altro.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare una ruota che consenta di poter essere riciclata interamente.
Un altro importante scopo è quello di realizzare una ruota che consenta all'utilizzatore un notevole risparmio nell'acquisto delle stesse nell'ottica di poter disporre di ruote presentanti caratteristiche di durezza distinte in funzione delle specifiche esigenze.
Non ultimo scopo è quello di realizzare una ruota ottenibile con gli usuali e noti macchinari ed impianti.
Il compito e gli scopi sopra accennati nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito vengono raggiunti da una ruota, particolarmente per pattini comprendente un battistrada e due pareti laterali su cui è ricavata assialmente una prima sede per una coppia di cuscinetti e per un distanziale, che si caratterizza per il fatto di presentare una o più seconde sedi, passanti o meno, ricavate in prossimità di dette prime sedi.
Vantaggiosamente in dette seconde sedi, di detta ruota è posizionabile almeno un inserto rimovibile a rigidità differenziabile.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni in cui:
la fig. 1 illustra, in una vista laterale, una ruota;
la fig. 2 illustra, in una vista di tre quarti, la ruota di figura 1;
la fig. 3 è una sezione della ruota effettuata secondo il piano III-III di figura 1;
la fig. 4 illustra, in una vista laterale, una seconda forma realizzativa della ruota;
la fig. 5 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, la ruota di figura 4;
la fig. 6 è una sezione operata secondo il piano VI-VI di figura 4;
la fig. 7 è una sezione operata secondo il piano VII-VII di figura 4;
la fig. 8 illustra, in una vista laterale, una ulteriore forma realizzativa della ruota;
la fig. 9 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, la ruota di figura 8;
la fig. 10 illustra, in una vista laterale, una ruota secondo una ulteriore forma realizzativa della ruota;
la fig. 11 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, la ruota di figura 10.
Con riferimento alle figure precedentemente citate si è indicato con il numero 1 una ruota particolarmente per pattini, non rappresentati in figura, comprendenti ruote associate sul medesimo asse longitudinale al pattino stesso.
La ruota 1 è costituita da un corpo unico 2, realizzato in uno stesso materiale, il quale definisce un battistrada 3 raccordato da due pareti laterali 4a e 4b.
Sulle due pareti laterali 4a e 4b sono ricavate, centralmente ed assialmente, due prime sedi 5a e 5b, uguali fra loro, ed interessanti parzialmente lo spessore della ruota.
Assialmente alle due prime sedi 5a e 5b è ricavato un primo foro 6, passante, di diametro sostanzialmente inferiore a quello delle due prime sedi 5a e 5b stesse, atto a definire un collegamento tra le medesime.
Nel primo foro 6 è inseribile un distanziale 7 presentate lunghezza sostanzialmente pari alla profondità del primo foro 6 stesso.
Alle estremità del distanziale 7 è accostabile una coppia di cuscinetti 8a e 8b, ciascuno dei quali è controsagomato ed alloggiabile in corrispondenza di una delle due prime sedi 5a e 5b.
Assialmente alla coppia di cuscinetti 8a e 8b è posto un perno 9 atto a costituire un elemento di fulcraggio della ruota e di fissaggio della medesima al telaio del pattino.
Sulle due pareti laterali 4a e 4b sono ricavati centralmente due scarichi, indicati rispettivamente con i numeri 10a e 10b, speculari rispetto ad un piano mediano al corpo unico 2, e presentanti in pianta preferibilmente una conformazione a stella con vertici arrotondati.
Internamente a detti due scarichi 10a e 10b, in una zona attigua alle due prime sedi 5a e 5b, è ottenuta una pluralità di secondi fori il definenti seconde sedi 12 uguali fra loro, a conformazione cilindrica.
Ciascuna di dette seconde sedi 12 presenta asse longitudinale perpendicolare alle due pareti laterali 4a e 4b, ciascun asse giacendo in corrispondenza di una medesima circonferenza concentrica a detto primo foro 6.
Preferibilmente il numero di dette seconde sedi 12 è di otto, ricavate a due a due diametralmente opposte rispetto alle due prime sedi 5a e 5b.
Il funzionamento risulta essere il seguente: le zone esenti da materiale definenti la pluralità di seconde sedi 12, consentono di assorbire le sollecitazioni trasferite dal suolo al battistrada 3 e viceversa durante l'utilizzo del pattino accrescendo la morbidezza del battistrada a prescindere dal materiale in cui è realizzato.
Inoltre, in caso di sostituzione l'intera ruota è riciclabile, nel mentre la ruota, essendo realizzata in un corpo unico, presenta costi realizzativi contenuti.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del medesimo concetto inventivo.
Così ad esempio nelle figure 4, 5, 6 e 7 è riportata una ruota 101, la quale risulta costituita da un corpo unico 102 definente un battistrada 103 raccordato da due pareti laterali 104a e 104b.
Assialmente e centralmente alle due pareti laterali 104a e 104b sono ricavate prime sedi 105a e 105b assialmente collegate mediante un primo foro 106, passante.
Sulle due pareti laterali 104a e 104b sono inoltre presenti, centralmente, due scarichi 110a e 110b internamente ai quali è ricavata una pluralità di seconde sedi 112, passanti, a conformazione cilindrica con asse perpendicolare alle pareti laterali 104a e 104b.
In corrispondenza di ciascuno di detti due scarichi 110a e 110b è posizionabile un inserto 113a e 113b rimovibile.
Ciascun inserto 113a e 113b risulta costituito da una base 114a e 114b alloggiabile entro gli scarichi 110a e 110b e presentante centralmente un terzo foro, 115a e 115b, quest'ultimo ricavato assialmente rispetto a ciascuna prima sede 105a e 105b con diametro circa corrispondente alla medesima.
Ciascuna base 114a e 114b presenta, nella particolare forma realizzativa illustrata, una conformazione ellittica con asse maggiore circa pari all'interasse tra due seconde sedi 112 poste diametralmente tra loro.
In prossimità delle due estremità delle basi 114a e 114b, sporgono, perpendicolarmente e dalla medesima parte, una coppia di protuberanze 116a e 116b, ciascuna delle quali presenta una conformazione controsagomata a ciascuna seconda sede 112.
Preferibilmente la lunghezza di ciascuna protuberanza 116a e 116b è circa pari a metà della profondità di ciascuna seconda sede 112a e 112b; inoltre, la conformazione risulta tale da consentire, dopo l’inserimento delle medesime nelle seconde sedi 112, il loro fissaggio mediante interferenza meccanica.
Il funzionamento risulta essere il seguente: si associa ad uno o ad entrambi gli scarichi 110a e 110b un inserto 113a e 113b inserendo ciascuna protuberanza 116a e 116b su una voluta corrispondente seconda sede 112; in tal modo la base 114a e 114b risulta alloggiata in corrispondenza dello scarico 110a e 110b.
Si può notare in figura 6 come, lungo i raggi della ruota dove risultano poste le protuberanze, la sollecitazione alla quale la ruota è sottoposta durante lo svolgimento del pattinaggio è sopportata dal battistrada e dall'inserto stesso ottenendosi così, in tal punto, una deformazione del battistrada di intensità inferiore rispetto ai punti in cui non è presente la protuberanza, come si può notare dalla sezione riportata in figura 7 in cui non vi è interferenza fra ciascun inserto ed il cuscinetto.
Si è cosi constatato come, la presenza dell'inserto consenta alla ruota di poter acquisire una diversa e voluta durezza, la quale consente di ridurre la superficie di contatto del battistrada al suolo, rispetto alla soluzione brevettuale precedente, definendo quindi una ruota con coefficiente di attrito ridotto e durezza maggiore.
Nelle figure 8 e 9 è illustrata una ulteriore forma realizzativa nella quale alle due pareti laterali della ruota 201 risultano associabili due inserti 213a e 213b alloggiabili in corrispondenza di due predisposti scarichi 210a e 210b, centralmente ricavati.
Ciascuno di detti due inserti 213a e 213b risulta costituito da una base 214a e 214b, che nella particolare forma realizzativa presenta una conformazione a croce realizzata preferibilmente mediante un primo ed un secondo braccio, uguali fra loro, intersecantisi perpendicolarmente.
Ciascuna base 214a e 214b presenta un terzo foro 215a e 215b, centrale.
Da ciascuna estremità, di ciascuna base 214a e 214b, sporge una protuberanza 216a e 216b controsagomata a ciascuna seconda sede 212 presente su ciascun scarico 210a e 210b.
Tutte le protuberanze 216a e 216b sporgono dalla medesima parte rispetto a ciascuna base 214a e 214b e presentano lunghezza circa pari a metà della profondità di ciascuna seconda sede 212.
Si è constatato come anche tale soluzione illustrata raggiunga il compito e gli scopi prefissati e di come la connessione di detti due inserti alle due pareti laterali consenta alla ruota di poter acquisire una durezza superiore a quella della precedente forma realizzativa illustrata.
Nelle figure 10 e 11 è illustrata una ulteriore forma realizzativa nella quale ad una ruota 301 sono associati due inserti 313a e 313b alloggiabili in corrispondenza di un predisposto scarico 310a e 310b, ciascuno ricavato centralmente su ciascuna delle due pareti laterali 304a e 304b della ruota 301 stessa.
Ciascun inserto 313a e 313b presenta una base 314a e 314b controsagomata a ciascun scarico 310a e 310b, dalla quale sporgono, dalla medesima parte, una quantità di protuberanze, rispettivamente indicate con i numeri 316a e 316b, pari alla quantità di seconde sedi 312 ricavate su ciascuna ruota 301 stessa.
Si è constatato come anche tale soluzione illustrata raggiunga il compito e gli scopi prefissati e di come, tale soluzione, consenta di ottenere una ruota con un basso coefficiente di attrito, dovuto alla presenza dell'inserto il quale limita la deformazione del battistrada consentendo di ottenere massima durezza.
Si è constatato come la ruota cosi concepita nelle varie forme realizzative abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati: essa permette di conseguire durezze diverse solo modificando la tipologia dell'inserto associabile alla ruota, pur risultando il battistrada realizzato con un materiale di un determinah to tipo e quindi con una determinata durezza.
Inoltre, la diversa durezza conseguibile con la medesima ruota, mediante la semplice sostituzione dell'inserto, consente al produttore di realizzare una configurazione di serie di ruote che meglio agevolano il processo bio-meccanico, lo stile, la disciplina ed il comfort del pattinaggio su ruote, consentendo però all'utente di personalizzare tale configurazione in base alle proprie specifiche esigenze o alla tipologia del pattino, al fine di conseguire una spinta ed un comfort ottimali.
Questo consente all'utilizzatore un notevole risparmio nell'acquisto delle ruote nell'ottica di poter disporre di ruote presentanti caratteristiche di durezza distinte in funzione dell'inserto apposto; nel contempo, essendo la ruota realizzata in corpo unico, essa presenta costi realizzativi contenuti risultando inoltre completamente riciclabile.
Una ulteriore variante della ruota può essere costituita dal fatto di ricavare un solo scarico in corrispondenza di una sola delle due pareti laterali della ruota con seconde sedi cieche.
Tale soluzione prevede quindi che un singolo inserto presenti un numero di protuberanze di lunghezza circa pari alla profondità di ciascuna seconda sede corrispondente.
Naturalmente anche i materiali nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il dispositivo potranno essere i più consoni a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (18)

  1. R IV E N D I C A Z IO N I 1) Ruota, particolarmente per pattini, comprendente un battistrada e due pareti laterali su cui è ricavata assialmente una prima sede per una coppia di cuscinetti e per un distanziale, che si caratterizza per il fatto di presentare una o più seconde sedi, passanti o meno, ricavate in prossimità di dette prime sedi.
  2. 2) Ruota come alla rivendicazione 1 che si caratterizza per il fatto che in dette seconde sedi è posizionatile almeno un inserto rimovibile a rigidità differenziabile.
  3. 3) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 2 che si caratterizza per il fatto che su dette pareti laterali di detto battistrada sono ricavati almeno due scarichi, speculari rispetto ad un piano mediano a detta ruota e presentanti in pianta preferibilmente una conformazione a stella con vertici arrotondati.
  4. 4) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 3 che si caratterizza per il fatto che internamente a detti due scarichi, in una zona attigua a dette prime sedi, sono ricavate una o più seconde sedi costituite da fori.
  5. 5) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 4 che si caratterizza per il fatto che dette seconde sedi sono uguali fra loro e presentano conformazione cilindrica, ciascuna di dette seconde sedi presentando un asse longitudinale perpendicolare a dette due pareti laterali, detti assi di dette seconde sedi giacendo in corrispondenza di una medesima circonferenza concentrica a detta prima sede.
  6. 6) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 5 che si caratterizza per il fatto che, preferibilmente, dette seconde sedi sono equispaziate tra loro in numero di otto.
  7. 7) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che detto almeno un inserto è costituito da una base, alloggiabile entro detti scarichi, presentante centralmente un terzo foro ricavato assialmente rispetto a detta prima sede con diametro circa corrispondente alla medesima.
  8. 8) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 7 che si caratterizza per il fatto che detta base presenta una conformazione ellittica con asse maggiore circa pari all'interasse tra due di dette seconde sedi poste diametralmente tra loro, detta base presentando in prossimità delle estremità una coppia di protuberanze sporgenti perpendicolarmente e dalla medesima parte, presentanti una conformazione controsagomata a dette seconde sedi.
  9. 9) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 8 che si caratterizza per il fatto che la lunghezza di ciascuna di dette protuberanza è circa pari a metà della profondità di dette seconde sedi, le stesse presentando una conformazione atta a consentire, dopo l'inserimento delle medesime in dette seconde sedi, il loro fissaggio mediante interferenza meccanica.
  10. 10) Ruota come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto almeno un inserto è costituito da una base presentante una conformazione a croce realizzata preferibilmente mediante un primo ed un secondo braccio uguali fra loro intersecantesi perpendicolarmente, centralmente a detta base essendo ricavato un terzo foro.
  11. 11) Ruota come alle rivendicazione 1 e 10 che si caratterizza per il fatto che da ciascuna estremità di detta base sporge una protuberanza controsagomata a dette una o più seconde sedi.
  12. 12) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 11 che si caratterizza per il fatto che dette protuberanze sporgono dalla medesima parte rispetto a detta base e presentano lunghezza circa pari a metà della profondità di ciascuna tra dette seconde sedi.
  13. 13) Ruota come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che detto almeno un inserto è controsagomato a ciascuno di detti scarichi presentando una base dalla quale sporgono, dalla medesima parte, una quantità di protuberanze pari alla quantità di dette seconde sedi ricavate su detta ruota.
  14. 14) Ruota come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per il fatto che ciascuna di dette seconde sedi è cieca, dette protuberanze sporgenti da detto almeno un inserto presentando lunghezza circa pari alla profondità di detta seconda sede.
  15. 15) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 6 che si caratterizza per il fatto che la pluralità di dette seconde sedi definisce una pluralità di zone esenti da materiale consentono di assorbire le sollecitazioni trasferite dal suolo a detto battistrada e viceversa durante l'utilizzo del pattino accrescendo la morbidezza di detto battistrada a prescindere dal materiale in cui è realizzato.
  16. 16) Ruota come alle rivendicazioni 1 e 9 che si caratterizza per il fatto che, posizionando detto inserto in detto scarico, lungo i raggi di detta ruota dove risultano poste ciascuna di dette protuberanze, la sollecitazione alla quale detta ruota è sottoposta durante lo svolgimento del pattinaggio è sopportata da detto battistrada e da detto inserto definendo cosi, in tal punto una deformazione di detto battistrada di intensità inferiore rispetto ai punti in cui detta protuberanza non è presente, in cui non vi è interferenza fra detto inserto e detto cuscinetto.
  17. 17) Ruota, particolarmente per pattini, comprendente un battistrada e due pareti laterali su cui è ricavata assialmente una prima sede per una coppia di cuscinetti e per un distanziale, che si caratterizza per il fatto di presentare una o più seconde sedi, passanti o meno, ricavate in prossimità di dette prime sedi, in dette seconde sedi essendo posizionabile almeno un inserto rimovibile a rigidità differenziabile.
  18. 18) Ruota come ad una o più delle rivendicazioni precedenti che si caratterizza per quanto descritto ed illustrato nelle allegate tavole di disegni. Il Mandatario
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