ITTV20090177A1 - Sistema di diagnosi veicolare di bordo programmabile - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE
“SISTEMA DI DIAGNOSI VEICOLARE DI BORDO PROGRAMMABILEâ€
La presente invenzione à ̈ relativa ad un sistema di diagnosi veicolare di bordo programmabile.
Come à ̈ noto, i moduli diagnostici di bordo sono degli apparecchi portatili di dimensioni ridotte, che sono configurati in modo tale da poter essere accoppiati ad un dispositivo diagnostico veicolare attraverso una presa diagnostica installata in un veicolo per acquisire e memorizzare dei dati veicolari generati dal dispositivo diagnostico veicolare durante il funzionamento del veicolo.
I moduli diagnostici di bordo sopra citati vengono tipicamente indicati con i termini “moduli di diagnosi OBD†o “moduli di diagnosi E-OBD†o “moduli di diagnosi OBD-II†in quanto sono configurati in modo tale da soddisfare ad alcune specifiche tecniche-funzionali stabilite da standard diagnostici veicolari noti quali lo standard di diagnosi generale OBD (acronimo di On Board Diagnostic), lo standard di diagnosi specifico E-OBD adottato in Europa (European On Board Diagnostic) o lo standard di diagnosi specifico OBD-II adottato negli Stati Uniti D’America.
Lo standard diagnostico veicolare OBD ed i relativi standard specifici E-OBD, OBD-II impongono dei vincoli tecnico-funzionali comuni relativi all’attuazione della comunicazione dei dati veicolari da parte dei sistemi diagnostici veicolari verso i dispositivi esterni.
In particolare, tali vincoli stabiliscono una specifica distribuzione geometrica dei piedini nella presa diagnostica veicolare, ed un elenco limitato di protocolli di comunicazione utilizzabili per attuare lo scambio di dati veicolari contenenti informazioni sulle emissioni dei gas di scarico del veicolo.
Tuttavia, lo standard generico OBD ed i relativi standard specifici E-OBD, OBD-II non impongono alcuna regola comune relativa alla comunicazione di dati veicolari aggiuntivi, non corrispondenti cioà ̈ alle emissioni dei gas di scarico, ma utilizzabili per effettuare delle diagnosi veicolari differenti dalla diagnosi ottenibile appunto dall’analisi delle emissioni.
Nella fattispecie, lo standard diagnostico OBD ed i relativi standard specifici E-OBD, OBD-II non impongono alcuna regola comune che stabilisca univocamente un’associazione univoca tra: un tipo di dato veicolare aggiuntivo accessibile dal dispositivo diagnostico; il piedino della presa diagnostica attraverso cui à ̈ possibile accedere al dato veicolare aggiuntivo; ed il tipo di protocollo di comunicazione da implementare per poter accedere al dato veicolare aggiuntivo attraverso il piedino stesso.
Pertanto ad oggi la configurazione attuata sui sistemi diagnostici veicolari dalle case costruttrici di autoveicoli à ̈ tale da soddisfare i requisiti dello standard OBD/E-OBD/OBD-II così da rendere possibile un accesso “standardizzato†ai dati veicolari di emissione dei gas di scarico, ma risulta essere non comune per quanto riguarda l’accesso ai restanti dati veicolari aggiuntivi diversi dai dati di emissione dei gas.
In altri termini, le configurazioni dei sistemi diagnostici veicolari impiegate dalle case automobilistiche risultano essere diverse tra loro, ossia presentano differenti associazioni sia per quanto riguarda la funzione di accesso dei piedini ai dati veicolari resi disponibili dal dispositivo diagnostico, sia per quanto riguarda l’associazione tra ciascun piedino ed il protocollo di comunicazione da implementare per lo scambio dei dati attraverso il piedino stesso.
L’uso da parte delle case costruttrici di differenti configurazioni per lo scambio di dati dei sistemi diagnostici veicolari ha reso pertanto necessaria la realizzazione di appositi moduli diagnostici di bordo per ciascuna tipologia di veicolo.
Nella fattispecie, ad oggi, un modulo diagnostico di bordo à ̈ impiegabile limitatamente per accedere ai dati veicolari aggiuntivi di specifici modelli di veicolo, ma à ̈ incompatibile all’acquisizione dei medesimi dati veicolari aggiuntivi da modelli di veicolo differenti, in quanto la sua architettura hardware/software à ̈ progettata a priori per poter comunicare specificamente con il sistema diagnostico veicolare del veicolo stesso.
È noto inoltre che alcuni sistemi di diagnosi veicolari prevedono la comunicazione dei dati veicolari acquisiti dal modulo diagnostico di bordo verso una stazione di elaborazione e diagnosi remota, attraverso un sistema di comunicazione a lungo raggio, tipicamente un sistema di comunicazione telefonico di tipo GSM e/o GPRS.
Il sistema di comunicazione telefonico a lungo raggio attualmente impiegato richiede l’installazione di un ricetrasmettitore GSM o GPRS all’interno del modulo diagnostico di bordo.
Tuttavia, l’impiego di un ricetrasmettitore GSM o GPRS nel modulo diagnostico di bordo risulta essere svantaggioso in quanto il ricetrasmettitore, oltre ad essere ingombrante ed aumentare quindi le dimensioni del modulo diagnostico, incide pesantemente sui costi complessivi di realizzazione del modulo diagnostico di bordo stesso.
Lo scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di realizzare un sistema che permetta da un lato di ridurre costi ed ingombri del modulo diagnostico di bordo associati all’impiego di un ricetrasmettitore GSM o GPRS e dall’altro consenta di programmare, di volta in volta, il modulo diagnostico di bordo in funzione del sistema diagnostico veicolare sul quale à ̈ destinato ad essere installato.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un sistema di diagnosi veicolare programmabile, come licitato nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti direttamente o indirettamente dalla rivendicazione 1.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra schematicamente un sistema di diagnosi veicolare programmabile realizzato secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 mostra uno schema a blocchi del sistema di diagnosi veicolare programmabile mostrato in figura 1;
- la figura 3 mostra il modulo diagnostico di bordo del sistema diagnostico veicolare programmabile durante l’accoppiamento con la presa diagnostica installata nel veicolo;
- la figura 4 mostra un diagramma di flusso del funzionamento del sistema diagnostico veicolare programmabile mostrato in figura 1; mentre
- la figura 5 mostra una variante del funzionamento del sistema diagnostico veicolare programmabile mostrato in figura 1.
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 à ̈ indicato nel suo complesso un sistema di diagnosi veicolare programmabile comprendente un dispositivo diagnostico 2, il quale à ̈ installato a bordo di un veicolo 3 per generare dei dati veicolari ed à ̈ provvisto di una presa diagnostica 4 attraverso la quale à ̈ possibile accedere ai dati veicolari.
Il sistema di diagnosi veicolare programmabile 1 comprendente, inoltre, un modulo diagnostico di bordo 5, il quale à ̈ accoppiabile in modo stabile, ma facilmente rimovibile, alla presa diagnostica 4 e presenta un’architettura hardware/software di tipo programmabile configurata per attuare l’acquisizione dei dati veicolari; ed un sistema di programmazione esterno 6, il quale à ̈ configurato in modo tale da modificare l’architettura hardware/software interna del modulo diagnostico di bordo 5 in modo tale da renderla adatta all’acquisizione dei dati veicolari generati dal dispositivo diagnostico 2.
Con riferimento alla figura 1, il dispositivo diagnostico di bordo 2 à ̈ provvisto di sistemi di misura 7 e/o sistemi di controllo ed elaborazione 8, i quali sono configurati per comandare il funzionamento degli organi/gruppi installati a bordo del veicolo 3, quali ad esempio gli organi di alimentazione/scarico, il gruppo motore, dispositivi di sicurezza quali l’ABS, l’AIRBAG, dispositivi di confort, e/o gruppi/organi/dispositivi veicolari similari, e sono in grado di rendere accessibili dei dati veicolari, associati al funzionamento dei dispositivi/gruppi/organi veicolari, attraverso la presa diagnostica 4.
Per quanto riguarda la presa diagnostica 4, essa à ̈ installata preferibilmente, ma non necessariamente, all’interno dell’abitacolo del veicolo 3 e presenta una pluralità di piedini 10 di connessione, i quali sono collegati al dispositivo diagnostico di bordo 2 attraverso relative linee o bus di comunicazione dati 11.
La presa diagnostica 4 à ̈ di tipo noto e non verrà ulteriormente descritta se non per precisare che la distribuzione spaziale dei piedini 10 nella presa diagnostica veicolare 4 può corrispondere preferibilmente alla distribuzione spaziale dei piedini di una presa diagnostica realizzata secondo gli standard di tipo OBD, o E-OBD, o OBD-II.
Nella fattispecie, nell’esempio illustrato in figura 3, la presa diagnostica 4 presenta un bordo laterale in rilevo di forma sostanzialmente trapezoidale ed à ̈ provvista di sedici piedini 10 di connessione disposti su due file parallele a gruppi di otto in posizioni affacciate tra loro.
Per quanto riguarda invece i sistemi di misura 7 e/o i sistemi di controllo ed elaborazione 8, essi sono configurati in modo tale da poter effettuare la comunicazione dei dati veicolari con il modulo diagnostico di bordo 5 implementando uno o più protocolli di comunicazione prestabiliti.
In particolare, i protocolli di comunicazione impiegati possono comprendere preferibilmente, ma non necessariamente il protocollo SAEJ1850 (PWM/VPW), e/o il protocollo SAEJ2284 (CAN-H/CAN-L), e/o il protocollo ISO9141-2 o il protocollo ISO14230 o qualsiasi altro protocollo similare previsto dallo standard OBD, o E-OBD, o OBD-II.
È opportuno precisare che i sistemi di misura 7 e/o i sistemi di controllo ed elaborazione 8 possono essere configurati in modo tale da implementare dei protocolli di comunicazione aggiuntivi stabiliti, preferibilmente ma non necessariamente, da standard di diagnosi veicolare derivanti dal, o sostanzialmente equivalenti al, protocollo OBD, o al protocollo E-OBD, o al protocollo OBD-II, o a qualsiasi altro standard derivante da una evoluzione tecnica dello standard OBD.
Con riferimento alla figura 2, per quanto riguarda il modulo diagnostico di bordo 5, esso comprende una presa di collegamento 12, la quale à ̈ sagomata in modo tale da poter essere accoppiata in modo stabile, ma facilmente rimovibile, alla presa diagnostica veicolare 4.
In particolare, con riferimento alle figure 2 e 3, la presa di collegamento 12 del modulo diagnostico di bordo 5 à ̈ provvista di una pluralità di piedini di collegamento 13, i quali sono strutturati in modo tale da poter essere accoppiati ai rispettivi piedini 10 della presa diagnostica 4.
Con riferimento alla figura 2, il modulo diagnostico di bordo 5 comprende, inoltre, una unità di controllo 14, ad esempio un microprocessore, la quale à ̈ configurata in modo tale da implementare un programma di acquisizione/memorizzazione dei dati veicolari.
In dettaglio, l’unità di controllo 14 presenta una pluralità di terminali di comunicazione 15 atti ad essere collegati ai piedini di collegamento 13 per poter attuare l’acquisizione dei dati veicolari.
Diversamente dai moduli diagnostici di bordo di tipo noto, il modulo diagnostico di bordo 5 à ̈ provvisto inoltre di una matrice elettronica di commutazione 16, la quale comprende una pluralità di dispositivi di interconnessione selettiva 17 (solo alcuni dei quali per semplicità descrittiva sono mostrati in figura 2), ciascuno dei quali à ̈ atto ad essere azionato per collegare/scollegare ciascuno dei terminali di comunicazione 15 dell’unità di controllo 14 ad/da uno qualsiasi dei piedini di collegamento 13 della presa di collegamento 12.
In particolare, nella forma realizzativa mostrata in figura 2, il modulo diagnostico di bordo 5 à ̈ configurato in modo tale da poter essere programmato dal sistema di programmazione esterno 6 così da poter collegare/scollegare a piacere ciascun terminale di comunicazione 15 dell’unità di controllo 14 ad/da uno ed un solo piedino di collegamento 13 della presa di collegamento 12.
Secondo una diversa forma realizzativa, il modulo diagnostico di bordo 5 à ̈ configurato in modo tale da poter essere programmato dal sistema di programmazione esterno 6 così da poter collegare ciascun terminale di comunicazione 15 a più piedini di collegamento 13.
Secondo una diversa forma realizzativa, il modulo diagnostico 5 à ̈ configurato in modo tale da poter essere programmato dal sistema di programmazione esterno 6 così da collegare ciascun piedino di collegamento 13 ad uno o più terminali di comunicazione 15 dell’unità di controllo 14. Per quanto riguarda i dispositivi di interconnessione selettiva 17 della matrice elettronica di commutazione 16, essi possono comprendere, ad esempio, dei microinterruttori elettronici azionabili in modo reversibile attraverso rispettivi segnali di comando Ci. Nella fattispecie, i microinterruttori elettronici che compongono la matrice elettronica di commutazione 16 possono essere, ad esempio, degli interruttori elettronici a comando ottico quali ad esempio dei foto-MOSFET o dei transistori a comando elettrico di tipo MOSFET o BJT o qualsiasi altro tipo di transistore similare opportunamente miniaturizzato. La miniaturizzazione di microinterruttori elettronici consente vantaggiosamente di ottenere una matrice elettronica di commutazione 16 avente dimensioni ridotte corrispondenti, ad esempio, alle dimensioni di un microchip.
Con riferimento alla figura 2, l’unità di controllo 14 à ̈ configurata in modo tale da ricevere in ingresso un profilo di programmazione PA per l’acquisizione dati contenente una serie di comandi per la programmazione hardware/software del modulo diagnostico 5.
In particolare, il profilo di programmazione PA per l’acquisizione dati contiene: una serie di informazioni indicanti gli stati di apertura/chiusura da impartire a ciascun dispositivo di interconnessione selettiva 17 sulla base dei quali l’unità di controllo 14 provvede a generare i segnali di comando Ci; ed un software contenente le operazioni che l’unità di controllo 14 deve implementare per acquisire i dati veicolari dal dispositivo diagnostico di bordo 2.
In dettaglio, sulla base del profilo di programmazione PA, l’unità di controllo 14 provvede a comandare i dispositivi di interconnessione selettiva 17 della matrice elettronica di commutazione 16 in modo tale da modificare la configurazione “hardware†dei collegamenti tra i suoi terminali di comunicazione 15 ed i piedini di collegamento 13.
L’unità di controllo 14 à ̈ configurata in modo tale da stabilire sulla base dei dati contenuti nel profilo di programmazione PA: la tipologia di protocolli di comunicazione da impiegare per l’acquisizione dati veicolari; i terminali di comunicazione 15 da impiegare nel corso dell’acquisizione per interfacciare correttamente l’unità di controllo 14 al dispositivo diagnostico di bordo 2; ed le operazioni da implementare nel corso dell’acquisizione dei dati.
Con riferimento alla figura 2, il modulo diagnostico di bordo 5 comprende, inoltre, un dispositivo di memoria 18 atto a memorizzare i dati veicolari acquisiti, ed un dispositivo di ricetrasmissione 19 atto a comunicare con il sistema di programmazione esterno 6 attraverso un sistema di comunicazione 20 a corto raggio.
In particolare, il dispositivo di ricetrasmissione 19 à ̈ configurato in modo tale da comunicare con il sistema di programmazione esterno 6 attraverso un sistema di comunicazione 20 implementante un protocollo di comunicazione wireless a corto raggio. Nella fattispecie, il sistema di comunicazione 20 può effettuare una comunicazione a corto raggio implementante preferibilmente il protocollo Bluetooth, o il protocollo IEEE 802.11p o protocolli similari.
Con riferimento alla figura 1 e 2, il sistema di programmazione esterno 6 comprende una stazione remota di elaborazione e diagnosi 21, la quale à ̈ configurata in modo tale da generare il profilo di riprogrammazione PA, ed un apparecchio di comunicazione portatile utente 22, il quale à ̈ configurato in modo tale da effettuare una ricetrasmissione a lungo raggio con la stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 attraverso un sistema di comunicazione 50 così da ricevere il profilo di riprogrammazione PA, ed effettua una ricetrasmissione a corto raggio con il dispositivo di ricetrasmissione 19 del modulo diagnostico di bordo 5, attraverso il sistema di comunicazione 20, così da fornirgli il profilo di programmazione PA stesso.
L’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 à ̈ inoltre preferibilmente configurato per effettuare la ricetrasmissione a corto raggio con il dispositivo di ricetrasmissione 19 del modulo diagnostico di bordo 5, attraverso il sistema di comunicazione 20, così da ricevere i dati veicolari acquisiti ed effettua la ricetrasmissione a lungo raggio con la stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 attraverso il sistema di comunicazione 50 così da fornirgli i dati veicolari acquisisti.
Con riferimento alla figura 1, la stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 può comprendere ad esempio un calcolatore elettronico 23, il quale à ̈ configurato in modo tale da determinare il profilo di programmazione PA da impartire al modulo diagnostico di bordo 5 in funzione di una serie di dati impartiti da un utente. Tali dati possono comprendere, ad esempio, il modello di veicolo e/o la tipologia di dati veicolari da acquisire e/o la diagnosi da effettuare.
Il calcolatore elettronico 23 à ̈ inoltre provvisto di un’interfaccia di comando utente 24; di una memoria 25 memorizzante un database contenente, per ciascun modello di veicolo, una serie di dati veicolari acquisibili e, per ciascun dato veicolare acquisibile del modello di veicolo, un profilo di programmazione PA da impartire al modulo diagnostico di bordo 5.
Il calcolatore elettronico 23 à ̈ inoltre provvisto di un dispositivo di comunicazione a lungo raggio 26 configurato per comunicare con l’apparecchio di comunicazione portatile utente 22, attraverso il sistema di comunicazione 50. Il dispositivo di comunicazione a lungo raggio 26 può comprendere ad esempio un ricetrasmettitore telefonico GSM, GPRS o similari, mentre il sistema di comunicazione 50 a lungo raggio può comprendere, ad esempio, una rete di telefonia mobile o una qualsiasi rete a lungo raggio similare.
Il calcolatore elettronico 23 à ̈ inoltre provvisto di un dispositivo di elaborazione 27, il quale à ̈ configurato in modo tale da: individuare il profilo di programmazione PA in un database contenuto nella memoria 25 sulla base dei dati-utente; comandare la trasmissione del profilo di programmazione PA attraverso il sistema di comunicazione 50; ricevere i dati veicolari generati dal modulo diagnostico di bordo 5; ed elaborare i dati veicolari ricevuti così da fornire una diagnosi veicolare.
Per quanto riguarda l’apparecchio di comunicazione portatile utente 22, esso può comprendere ad esempio un telefono cellulare (mostrato a titolo di esempio nelle figure 1 e 2) o uno smart phone, o personal digital assistant (PDA), un pocket PC (personal computer) o qualsiasi altro dispositivo elettronico di comunicazione portatile utente similare.
L’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 comprende un dispositivo di comunicazione a lungo raggio 22a configurato per comunicare con la stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 attraverso il sistema di comunicazione 50 a lungo raggio; ed un dispositivo di comunicazione a corto raggio 22b per comunicare con il modulo diagnostico di bordo 5, attraverso il sistema di comunicazione 20 wireless a corto raggio.
Nell’esempio mostrato nelle figure 1 e 2 l’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 svolge una funzione simile a quella di un “bridge elettronico†che in questo caso à ̈ in grado di trasferire dati tra il sistema di comunicazione a corto raggio 20 ed il sistema di comunicazione a lungo raggio 50.
Con riferimento alla figura 4, verrà di seguito descritto un metodo per programmare il modulo diagnostico di bordo 5 remotamente.
L’utente stabilisce attraverso l’interfaccia di comando 24 della stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 il modello del veicolo (ad esempio FIAT CROMA) (blocco 100), ed i dati veicolari da acquisire (ad esempio GIRI-MOTORE) (blocco 110) e/o la diagnosi.
A questo punto, il dispositivo di elaborazione 27 determina nel database contenuto nella memoria 25 il profilo di programmazione PA associato all’acquisizione dei GIRI-MOTORE in una FIAT CROMA (blocco 120) o relativo alla diagnosi selezionata precedentemente.
Una volta individuato il profilo di programmazione PA, il dispositivo di elaborazione 27 comanda al dispositivo di comunicazione 26 la trasmissione a lungo raggio del profilo di programmazione PA stesso all’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 (blocco 130).
L’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 riceve il profilo di programmazione PA dal sistema di comunicazione a lungo raggio 50 (blocco 140) e provvede a comunicare il profilo di programmazione PA ricevuto al modulo diagnostico di bordo 5, attraverso il sistema di comunicazione a corto raggio 20 (blocco 150).
A questo punto l’unità di controllo 14 del modulo diagnostico di bordo 5 riceve il profilo di programmazione PA (blocco 160) e provvede a modificare la configurazione della matrice elettronica di commutazione 16, ossia la propria configurazione hardware in funzione del profilo di programmazione PA stesso (blocco 170).
In particolare, l’unità di controllo 14 elabora il profilo di programmazione PA per determinare i dispositivi di interconnessione 17 da comandare in apertura/chiusura e genera i segnali di comando Ci determinando pertanto la commutazione degli stessi (blocco 170).
L’unità di controllo 14 del modulo diagnostico di bordo 5 provvede inoltre a modificare la propria configurazione software definendo i protocolli di comunicazione da impiegare per la comunicazione dati su ciascun terminale di comunicazione 15 attivato e le operazioni di acquisizione dati da implementare sulla base del profilo di programmazione PA ricevuto (blocco 180).
In seguito al completamento della programmazione hardware/software, il modulo diagnostico di bordo 5 provvede ad acquisire i GIRI-MOTORE dal dispositivo diagnostico di bordo 2 (blocco 190) e provvede a memorizzarli e/o a trasmetterli alla stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 attraverso l’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 seguendo la medesima procedura di comunicazione sopra impiegata per la comunicazione del profilo di programmazione PA, ossia attraverso la comunicazione sequenziale a corto e lungo raggio.
In seguito alla ricezione dei dati veicolari corrispondenti ai GIRI-MOTORE, la stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 à ̈ in grado di elaborare i GIRI-MOTORE stessi per effettuare la diagnosi veicolare selezionata dall’utente.
Il sistema di diagnosi veicolare programmabile sopra descritto à ̈ estremamente vantaggioso in quanto permette di configurare la comunicazione di un modulo diagnostico di bordo in funzione di un qualsiasi tipo di modello di veicolo rendendo pertanto il modulo diagnostico stesso universale.
In aggiunta, l’impiego dell’apparecchio portatile utente per la comunicazione dei dati alla stazione remota consente di eliminare la presenza del modulo di comunicazione a lungo raggio all’interno del modulo diagnostico di bordo ottenendo pertanto un evidente risparmio dei costi ed una diminuzione degli ingombri.
Risulta infine chiaro che al sistema di diagnosi veicolare programmabile sopra descritto possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione definito dalle rivendicazioni allegate.
In particolare, la figura 5 mostra una variante del funzionamento del sistema di diagnosi veicolare programmabile 1 in cui l’apparecchio di comunicazione utente portatile 22 à ̈ configurato in modo tale da svolgere la funzione di interfaccia di comando attraverso la quale un utente à ̈ in grado di impartire dei comandi al veicolo e/o di ricevere e quindi visualizzare dati veicolari specifici desiderati, e/o di attuare una specifica diagnosi veicolare sui dati veicolari ricevuti.
A questo scopo, ciascuno dei profili di programmazione PA memorizzati nella stazione remota di diagnosi 21 può contenere, oltre ai dati sopra descritti necessari per configurare il modulo diagnostico di bordo 5, anche un programma di controllo del veicolo, il quale à ̈ configurato in modo tale da essere implementato dal modulo diagnostico di bordo 5 e dall’apparecchio di comunicazione utente portatile 22 così da consentire al modulo diagnostico di bordo 5 di impartire al veicolo i comandi trasmessi dall’apparecchio di comunicazione utente portatile 22.
Il programma di controllo del veicolo contenuto nel profilo di programmazione PA à ̈ inoltre configurato in modo tale da permettere all’utente di comandare al modulo diagnostico di bordo 5 l’acquisizione di dati veicolari specifici da visualizzare attraverso l’apparecchio di comunicazione utente portatile 22; e/o di attuare una specifica diagnosi veicolare sui dati veicolari stessi.
Con riferimento alla figura 5, l’apparecchio di comunicazione utente portatile 22 à ̈ configurato in modo tale da permettere all’utente di selezionare un modello di veicolo (blocco 300). A questo scopo l’apparecchio di comunicazione utente portatile 22 può essere provvisto di un programma di interfaccia specifico preinstallato in grado di gestire le operazioni di selezione del modello di veicolo da parte dell’utente, e ad effettuare la trasmissione a lungo raggio del modello selezionato alla stazione remota di elaborazione 21.
In risposta al modello veicolo selezionato trasmesso dall’apparecchio di comunicazione utente portatile 22, la stazione remota di elaborazione e diagnosi 21 individua nel database della memoria 25 il profilo di programmazione PA contenente il programma di controllo e lo trasmette all’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 (blocco 310).
L’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 a questo punto memorizza al proprio interno il programma di controllo contenuto nel profilo di programmazione PA e trasmette contestualmente quest’ultimo al modulo diagnostico di bordo 5 attraverso la comunicazione a corto raggio (blocco 320).
Il modulo diagnostico di bordo 5, in seguito alla ricezione del profilo di programmazione PA, programma la matrice di commutazione 16, memorizza il software di acquisizione dati, ed implementa il programma di controllo sulla base delle informazioni contenute nel profilo di programmazione PA ricevuto.
L’apparecchio di comunicazione portatile utente 22 implementa il programma di controllo scaricato per configurare la propria tastiera e/o il proprio display in modo tale da poter visualizzare: una o più interfacce grafiche dedicate alla selezione dei comandi impartibili al veicolo; una o più interfacce grafiche dedicate alla selezione dei dati veicolari da acquisire; una o più interfacce grafiche dedicate alla selezione della diagnosi dei dati veicolari.
L’interfaccia grafica dell’apparecchio di comunicazione utente portatile 22 dedicata alla selezione dei comandi da impartire al veicolo può comprendere ad esempio dei comandi di accensione/spegnimento dei fari veicolo, e/o dei comandi di accensione/spegnimento del sistema allarme veicolo, e/o dei comandi associati alla chiusura/apertura delle porte o qualsiasi comando veicolare similare. È evidente che il programma di controllo contenuto nel profilo di programmazione PA può prevedere la gestione di un qualsiasi comando-veicolo.
Da quanto sopra descritto à ̈ opportuno precisare che il profilo di programmazione PA scaricato nel modulo di diagnosi di bordo 5, quando implementato dall’unità di controllo 14, à ̈ in grado di convertire ciascun comandoveicolo codificato secondo il protocollo implementato dall’apparecchio di comunicazione portatile 22, in un corrispondente comando-veicolo codificato secondo quanto previsto dai protocolli implementati dal dispositivo diagnostico di bordo 2.
Le interfacce grafiche dedicate alla selezione dei dati veicolari da acquisire o dedicate alla selezione della diagnosi possono invece essere configurate in modo tale da che l’apparecchio di comunicazione portatile 22 riceva dal modulo diagnostico di bordo 5 qualsiasi tipologia di dati veicolari in modo del tutto equivalente alla acquisizione effettuata dalla stazione diagnostica remota 21.
È opportuno precisare che diversamente dalla forma realizzativa mostrata in figura 4 i dati veicolari trasmessi dal modulo diagnostico di bordo 5 all’apparecchio di comunicazione portatile 22 vengono direttamente visualizzati all’utente.
Nel caso in cui l’utente abbia selezionato una diagnosi, il programma di controllo implementato dall’apparecchio di comunicazione portatile 22 provvede a richiedere al modulo di diagnosi di bordo dei dati veicolari specifici e, una volta ricevuti li elabora così da fornire all’utente la diagnosi veicolare richiesta.
Con riferimento alla figura 3, in uso, l’utente seleziona attraverso l’apparecchio di comunicazione portatile 22, un comando di chiusura del finestrino e lo trasmette al modulo diagnostico di bordo 5 attraverso il sistema di comunicazione 20 (blocco 330).
A questo punto il modulo diagnostico di bordo 5 provvede, grazie al programma di controllo ad impartire il comando di chiusura finestrino al dispositivo diagnostico 2. A questo punto il dispositivo diagnostico 2 comanda all’organo di chiusura del finestrino del veicolo 3 il comando di chiusura finestrino (blocco 340).
Claims (11)
- RIVENDICAZIONI 1. Sistema di diagnosi veicolare programmabile (1) caratterizzato dal fatto di comprendere: - un dispositivo diagnostico (2) installato a bordo di un veicolo (3) e configurato in modo tale da generare dei dati veicolari esternamente al veicolo (3) attraverso una presa diagnostica (4) provvista, a sua volta, di una pluralità di piedini di accesso ai dati (10); - un modulo diagnostico di bordo (5), il quale à ̈ configurato in modo tale da acquisire i dati veicolari e comprende: una presa di collegamento (12), la quale à ̈ provvista di una pluralità di piedini (13) ed à ̈ configurata in modo tale da poter essere accoppiata in modo stabile, ma facilmente rimovibile, alla presa diagnostica (4) in modo tale da collegare ciascuno dei propri piedini (13) ad un corrispondente piedino di accesso ai dati (10) della presa diagnostica (4); mezzi di controllo (14) provvisti di una pluralità di terminali (15) per l’acquisizione dati; ed una matrice elettronica di commutazione (16) comprendente una pluralità di mezzi di interconnessione selettiva (17), ciascuno dei quali à ̈ azionabile per collegare ciascuno dei piedini (13) della presa di collegamento (12) ad uno qualsiasi dei terminali (15) dei mezzi di controllo (14); ed - un sistema di programmazione esterno (6), il quale à ̈ configurato in modo tale da memorizzare una pluralità di profili di programmazione (PA), ciascuno dei quali à ̈ associato ad una corrispondente tipologia di veicolo (3) e contiene indicazioni relative alle commutazioni da comandare ai mezzi di interconnessione selettiva (17) per permettere ai mezzi di controllo (14) di acquisire, attraverso detti terminali (15), i dati da un dispositivo di diagnosi (2) montato a bordo di veicoli di detta tipologia; il sistema di programmazione esterno (6) essendo inoltre configurato in modo tale da trasmettere un profilo di programmazione (PA), associato ad una tipologia di veicolo richiesta, al modulo diagnostico di bordo (6) in modo tale da comandare, attraverso detti mezzi di controllo (14), la commutazione di detti mezzi di interconnessione selettiva (17) sulla base delle indicazioni contenute nel profilo di programmazione (PA) stesso.
- 2. Sistema secondo la rivendicazione 1, in cui detto sistema di programmazione esterno (6) comprende una stazione diagnostica remota (21), la quale à ̈ configurata in modo tale da memorizzare detti profili di programmazione (PA) ed à ̈ atta a comunicare ciascun detto profilo di programmazione (PA) attraverso un sistema di comunicazione a lungo raggio (50); ed un apparecchio di comunicazione portatile (22), il quale à ̈ configurato in modo tale da ricevere il profilo di programmazione (PA) dalla stazione diagnostica remota (21) attraverso detto sistema di comunicazione a lungo raggio (50) e trasmette il profilo di programmazione (PA) ricevuto al modulo diagnostico di bordo (5) attraverso un sistema di comunicazione a corto raggio (20).
- 3. Sistema secondo la rivendicazione 2, in cui detta stazione diagnostica remota (21) trasmette il profilo di programmazione (PA), attraverso il sistema di comunicazione a lungo raggio (50), in risposta ad una richiesta-utente contenente una tipologia di veicolo, una tipologia di dati veicolari da acquisire e/o una tipologia di diagnosi veicolare da effettuare.
- 4. Sistema secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui detto modulo diagnostico di bordo (5) Ã ̈ configurato in modo tale da trasmettere i dati veicolari acquisiti al detto apparecchio di comunicazione portatile (22) attraverso detto sistema di comunicazione a corto raggio (20); detto apparecchio di comunicazione portatile (22) essendo atto a trasmettere i dati veicolari acquisiti alla detta stazione diagnostica remota (21) attraverso detto sistema di comunicazione a lungo raggio (50).
- 5. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto profilo di programmazione (PA) comprende un programma di controllo, il quale quando viene implementato dal detto apparecchio di comunicazione portatile (22) permette ad un utente di selezionare dei comandi veicolari, e trasmette i comandi veicolari selezionati attraverso il detto sistema di comunicazione a corto raggio (20); detto programma di controllo essendo inoltre configurato in modo tale che, quando viene implementato dal modulo diagnostico di bordo (5) consente a quest’ultimo di ricevere i comandi veicolari da detto sistema di comunicazione a corto raggio (20) così da impartirli al veicolo (3), attraverso il dispositivo diagnostico (2).
- 6. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto profilo di programmazione (PA) comprende un programma di controllo il quale à ̈ configurato in modo tale che quando viene implementato dal detto apparecchio di comunicazione portatile (22) permette ad un utente di selezionare una tipologia di dati veicolari da acquisire e trasmettere attraverso detto sistema di comunicazione a corto raggio (20) una richiesta contenente detta tipologia di dati veicolari; detto programma di controllo essendo inoltre configurato in modo tale che, quando viene implementato dal modulo diagnostico di bordo (5) consente a quest’ultimo di ricevere detta richiesta di dati veicolari ed attua l’acquisizione dei dati veicolari sulla base della richiesta stessa.
- 7. Sistema secondo la rivendicazione 6, in cui detto programma di controllo à ̈ configurato in modo tale che quando viene implementato dal detto apparecchio di comunicazione portatile (22) consente a quest’ultimo di ricevere i dati veicolari acquisiti dal modulo diagnostico di bordo (5), di comunicare i dati veicolari acquisiti all’utente, e/o di attuare sui dati veicolari stessi una diagnosi veicolare così da poter comunicare all’utente l’esito della diagnosi veicolare stessa.
- 8. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto profilo di programmazione (PA) comprende: la tipologia di protocolli di comunicazione che il modulo diagnostico di bordo (5) deve impiegare per l’acquisizione dei dati veicolari; informazioni relative ai terminali di comunicazione (15) di detti mezzi di controllo (14) impiegabili nel corso dell’acquisizione per interfacciare correttamente detti mezzi di controllo (14) a detto dispositivo diagnostico (2); e/o le operazioni che detti mezzi di controllo (14) devono implementare per acquisire uno o più tipologie di dati veicolari e/o di implementare una o più tipologie di diagnosi veicolari.
- 9. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detta comunicazione wireless a corto raggio à ̈ una comunicazione Bluetooth.
- 10. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di interconnessione selettiva (17) comprendono dei transistori.
- 11. Sistema secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto modulo diagnostico di bordo (5) Ã ̈ un modulo diagnostico OBD o un modulo diagnostico E-OBD o un modulo diagnostico OBD-II.
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