ITTV20000042A1 - Dispositivo di sicurezza particolarmente contro l'apertura accidentale in leve per calzature sportive - Google Patents

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Remigio Berlese
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Description

“DISPOSITIVO DI SICUREZZA, PARTICOLARMENTE CONTRO L’APERTURA ACCIDENTALE IN LEVE PER CALZATURE SPORTIVE”
DESCRIZIONE
Il presente trovato ha per oggetto un dispositivo di sicurezza, particolarmente contro l’apertura accidentale in leve di serraggio per calzature sportive, quali stivali da motociclismo, scarponi da sci o pattini in linea e da ghiaccio.
Oggigiorno sono in uso leve di serraggio agenti solitamente tra un primo ed un secondo lembo di una calzatura sportiva.
Attualmente per tali calzature è noto impiegare delle predisposte chiusure utilizzanti delle leve, come ad esempio illustrato nella domanda 59347B/88 del 13-05.1988, in cui una chiusura per scarponi da sci è costituita da una fascia dentata fulcrata ad un suo estremo su un braccio leva.
Tale braccio leva presenta un collegamento per una leva, a sua volta fulcrata mediante una base su un primo lembo di uno scarpone da serrare.
Due dei denti della fascia impegnano un nottolino di ancoraggio, che è fulcrato su una basetta porta-nottolino, innestata su una asola ricavata nel secondo lembo dello scarpone da sci da serrare.
L’impiego di tale nottolino o di un elemento a salterello permette uno scorrimento libero, in una sola direzione, di una sottostante fascia dentata.
In tal modo, una volta inserita la fascia dentata, l’elemento a salterello impedisce alla fascia stessa di scorrere in senso contrario, garantendo così di mantenere il grado di serraggio conseguito.
Premendo l’elemento a salterello in corrispondenza della sua estremità libera, opposta rispetto a quella interagente con la fascia dentata, si impone la rotazione dell’elemento a salterello stesso, provocando così il suo disimpegno dalla fascia dentata e quindi la possibilità di conseguire l’apertura della leva di serraggio.
Il principale svantaggio di tali leve di serraggio di tipo noto consiste nel fatto che è accidentalmente possibile causare l’involontaria apertura della leva stessa, e quindi anche la parziale apertura della calzatura sportiva, ad esempio a causa dell’urto contro ostacoli o del contatto con altri oggetti
Nel caso, per esempio, in cui la calzatura sportiva sia uno scarpone da sci, una apertura, o comunque un minore serraggio della calzatura attorno al piede, può essere causata dal contatto con la superficie di uno sci, di una racchetta da sci o dell’altro scarpone da sci.
Compito principale di quanto forma oggetto della presente domanda è quindi quello di eliminare gli inconvenienti sopra lamentati in tipi noti, escogitando un trovato che, utilizzando un cinturino dentato, consenta, oltre che di pervenire al rapido ed agevole serraggio e disserraggio dei lembi di una calzatura, di non essere soggetto ad aperture accidentali.
Nell’ambito del compito sopra esposto, un altro importante scopo è quello di ottenere un trovato che consenta di utilizzare cinturini di lunghezza standardizzata pur mantenendo inalterato l’aspetto estetico della calzatura.
Ancora un importante scopo è quello di realizzare un trovato che risulti strutturalmente semplice e di facile industrializzazione, il medesimo permettendo di conseguire una ampia regolazione del grado di serraggio del cinturino.
Non ultimo scopo è quello di realizzare un trovato che risulti affidabile e sicuro nell’uso, il medesimo presentando costi realizzativi contenuti.
Il compito e gli scopi accennati, nonché altri che più chiaramente appariranno in seguito, vengono raggiunti da un dispositivo di sicurezza, particolarmente contro l’apertura accidentale in leve, per calzature sportive, comprendenti un elemento a salterello, associato ad una coppia di spalle sporgenti da una basetta, interagente con una sottostante fascia dentata scorrevole su detta basetta, che si caratterizza per il fatto di essere costituito da un ponticello, conformato essenzialmente a “C”, sulle aletta fùlcrato a detta coppia di spalle e temporaneamente posizionabile superiormente a detto salterello, in modo da impedirne la rotazione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di una particolare forma di realizzazione, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle tavole di disegni allegate, in cui:
le figg. 1 e 2 illustrano, in una vista rispettivamente di tre quarti e dall’alto, una leva dotata del trovato;
la fig. 3 illustra, in una vista laterale, una sezione della figura 2;
la fig. 3 illustra, in una vista di tre quarti in esploso, la leva. Con riferimento alle figure precedentemente citate, si è indicato con il numero 1 un dispositivo di sicurezza atto ad evitare l’apertura accidentale di una leva di serraggio, utilizzabile in calzature sportive, quali stivali da motociclismo, scarponi da sci o pattini in linea o da ghiaccio, usualmente comprendenti un primo ed un secondo lembo da serrare, non rappresentati nelle figure.
II dispositivo di sicurezza 1 è associato in corrispondenza di una guaina 2 presentante una sede interna 50 di contenimento per un cinturino o fascia dentata 12, ivi scorrevolmente associabile a scomparsa.
Tale guaina 2 presenta un corpo centrale 51, avente sezione preferibilmente a “C”, ad una cui prima estremità 52 sporge inferiormente un tassello 53 di interconnessione ad un lembo di una calzatura.
Alla seconda estremità 54 del corpo centrale 51 sporge, in direzione opposta a detta prima estremità 52, una basetta 5, vantaggiosamente piana, di appoggio e scorrimento per la fascia dentata o cinturino 12.
Alla guaina 2 è associato un elemento a salterello 3, presentante conformazione sostanzialmente ad “L” o a “V” rovesciata, a definire una prima aletta 11 a ed una seconda aletta 11b.
L’elemento a salterello è lateralmente associato ad una coppia di spalle, indicate con i numeri 4a e 4b, sporgenti dalla basetta 5, in modo da poter vantaggiosamente poggiare superiormente alla sottostante fascia dentata.
L’elemento a salterello 3 risulta opportunamente fulcrato a detta coppia di spalle 4a e 4b, mediante un primo perno 6 passante entro una coppia di primi fori, indicati con i numeri 7a e 7b, ricavati nella coppia di spalle 4a e 4b, ed entro un secondo foro 8, ricavato trasversalmente all’elemento a salterello 3 nella zona di raccordo tra le alette 1 1a e 11b.
La rotazione di detto elemento a salterello 3 attorno al primo perno 6 è contrastata in un verso, che nella soluzione illustrata è antiorario, dalla presenza di un elemento elasticamente deformabile, in particolare da una molla cilindrica, indicata con il numero 9, vantaggiosamente posta coassialmente al primo perno 6, nell’interspazio tra una delle due spalle 4a e 4b ed una superfìcie laterale del salterello stesso.
In tal modo la seconda aletta l lb, rivolta verso il corpo centrale 51, viene forzata ad avvicinarsi alla basetta 5, così da interagire con la sottostante fascia dentata o cinturino 12.
Alla estremità libera della seconda aletta 11 b è presente almeno un dente, indicato con il numero 55, selettivamente interagente con la sottostante fascia dentata 12, scorrevole su detta basetta 5 lungo una direzione perpendicolare a detto primo perno 6.
La fascia dentata 12 presenta sulla superficie superiore una successione di secondi denti, indicati ciascuno con il numero 13, controsagomati a detto almeno un dente 55 e conformati in modo da consentire lo scorrimento della fascia dentata 12 stessa solamente lungo la direzione del secondo lembo.
Il dispositivo di sicurezza 1 è preferibilmente costituito da un ponticello, indicato con il numero 14, conformato essenzialmente a “C” a definire delle ali 15a e 15b alle estremità libere fulcrabili a detta coppia di spalle 4a e 4b.
Il fulcraggio di dette ali 15a e 15b a detta coppia di spalle 4a e 4b è vantaggiosamente ottenuto mediante un secondo perno, indicato con il numero 16, opportunamente disposto parallelamente rispetto al primo perno 6 e passante in predisposte coppie di terzi fori 17a e 17b e di quarti fori 18a e 18b, rispettivamente ricavati sulle ali 15a e 15b e sulle spalle 4a e 4b, in prossimità di detta basetta 5.
Il secondo perno 16 di fulcraggio del ponticello 14 è disposto, rispetto al primo perno 6 del salterello, più a ridosso della basetta 5 e più vicino alla prima estremità 52 del corpo 51.
Questo consente di posizionare la base 56 piana del ponticello 14 stesso superiormente alla prima aletta 11a di detto elemento a salterello 3, in modo da impedirne la rotazione, e quindi lo sfilamento della fascia dentata 12 dalla guaina.
In corrispondenza delle superfici laterali della coppia di spalle 4a e 4b sporgono esternamente dei piani di appoggio, indicati con il numero 57, disposti secondo un asse inclinato rispetto a quello longitudinale della guaina 51.
Su tali piani di appoggio fanno battuta i bordi perimetrali 58 delle ali 15a e 15b del ponticello 14 nella condizione illustrata in figura 1 in cui è bloccata la rotazione del ponticello stesso.
Il funzionamento è quindi il seguente: con riferimento alla figura 1, una volta effettuata Γ inserimento della fascia dentata 12 nella guaina 2 e ruotato il ponticello 14 in senso antiorario, così da porre la base 56 al di sopra della prima aletta I la, l’interazione di detto almeno un dente 55 con uno dei secondi denti 13 impedisce alla fascia dentata 12 di scorrere indietro, garantendo così il mantenimento del serraggio.
Allo stesso tempo il ponticello 14, posizionato in modo da avere i bordi perimetrali 58 delle sue ali 15a e 15b a contatto con i piani di appoggio 57 (come in figura 1), impedisce l’accidentale pressione della prima aletta 1 la verso il corpo centrale 51, evitando il non voluto disimpegno dell’elemento a salterello 3 dalla sottostante fascia dentata 12, e quindi una diminuzione della forza di serraggio della calzatura sportiva attorno al piede.
Si è così constatato come il trovato abbia raggiunto il compito e gli scopi prefissati, essendosi escogitato un dispositivo di sicurezza, per il bloccaggio di un cinturino dentato, che impedisce ad una leva di serraggio la possibilità di essere soggetta ad aperture accidentali.
Naturalmente il trovato è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nellambito del medesimo concetto inventivo.
Naturalmente i materiali impiegati nonché le dimensioni costituenti i singoli componenti il ritrovato potranno essere più pertinenti a seconda delle specifiche esigenze.

Claims (6)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1) Dispositivo di sicurezza, particolarmente contro l’apertura accidentale in leve, per calzature sportive, comprendenti un elemento a salterello, associato ad una coppia di spalle sporgenti da una basetta, interagente con una sottostante fascia dentata scorrevole su detta basetta, caratterizzato dal fatto di essere costituito da un ponticello, conformato essenzialmente a “C”, sulle ali fulcrato a detta coppia di spalle e temporaneamente posizionabile superiormente a detto salterello, in modo da impedirne la rotazione.
  2. 2) Dispositivo come alla rivendicazione 1, in cui detto elemento a salterello, presentante una prima aletta, libera, ed una seconda aletta selettivamente interagente con detta fascia dentata, è lateralmente fulcrato a detta coppia di spalle per mezzo di un primo perno passante entro una coppia di primi fori, ricavati in detta coppia di spalle, ed entro un secondo foro, ricavato trasversalmente a detto elemento a salterello, caratterizzato dal fatto che il fulcraggio di dette ali di detto ponticello a detta coppia di spalle è vantaggiosamente ottenuto mediante un secondo perno, opportunamente disposto parallelamente rispetto a detto primo perno e passante in predisposte coppie di terzi e di quarti fori, rispettivamente ricavati in dette ali ed in detta coppia di spalle, in prossimità di detta basetta.
  3. 3) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto di comprendere una guaina, di contenimento per detta fascia dentata, presentante un corpo centrale avente sezione preferibilmente a “C”, ad una prima estremità di detto corpo centrale sporgendo inferiormente un tassello di interconnessione ad un lembo di una calzatura, ad una seconda estremità di detto corpo centrale sporgendo e/o essendo associata detta basetta.
  4. 4) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 3 caratterizzato dal fatto che detto secondo perno, di fulcraggio per detto ponticello, è vantaggiosamente disposto, rispetto a detto primo perno, più a ridosso di detta basetta e più vicino a detta seconda estremità di detto corpo centrale, consentendo in tal modo il posizionamento della base piana di detto ponticello stesso superiormente a detta prima aletta di detto elemento a salterello, in modo da impedirne la rotazione.
  5. 5) Dispositivo come alle rivendicazioni 1 e 4 caratterizzato dal fatto che in corrispondenza delle superfici laterali di detta coppia di spalle sporgono esternamente dei piani di appoggio, opportunamente disposti secondo un asse inclinato rispetto a quello longitudinale di detta fascia dentata, ed atti, fungendo da battuta per i bordi perimetrali di dette ali del ponticello, a bloccare la rotazione di detto ponticello stesso.
  6. 6) Dispositivo come ad una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto cinturino è telescopicamente associabile a scomparsa entro detta-guaina.
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