ITTO990174A1 - Pinna per nuotare - Google Patents
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Description
DESCRIZIONE dell'Invenzione Industriale avente per titolo:
"Pinna per nuotare",
Descrizione
La presente invenzione si riferisce ad una pinna per nuotare o per uso subacqueo usata nel nuoto .
La Domanda di Modello di Utilità Giapponese Pubblicata (Kokai) No. Hei5-63563 descrive una pinna da nuoto formata su una superficie superiore di una parte piatta con una pluralità di scanalature per ottenere una spinta durante il movimento all 'ingiù della pinna da nuoto. Tale parte piatta viene curvata trasversalmente con la sua superficie superiore interna durante il movimento all'ingiù cosicché una quantità d'acqua impegnata dall'interno della parte piatta possa' essere spostata verso il retro del nuotatore per cui può essere ottenuta una spinta notevole. Lapresenza di scanalature è rivendicata per facilitare la curvatura della pinna.
Con questa pinna da nuoto nota, le scanalature formate sulla superficie superiore della parte piatta formano delle nervature corrispondenti sulla superficie inferiore della parte piatta. Queste nervature rendono difficile deformare la pinna da nuoto in modo uniforne durante il movimento all 'insù e diminuire la resistenza dell'acqua. Di conseguenza, se il nuotatore intende ottenere un'elevata spinta dal movimento all'ingiù della pinna da nuoto, viene aumentato lo sforzo fisico imposto al nuotatore ed inevitabilmente il movimento all'insù della pinna da nuoto diventa lento.
In vista del problema sovradescritto, uno scopo della presente invenzione è fornire una pinna migliorata in modo che una spinta ottenuta dal moviemento all'ingiù della pinna possa essere potenziata ed il movimento all'insù possa essere facilitato.
Secondo l'invenzione, è prevista una pinna da nuoto costituita da: una sacca per il piede; una lamina o parte piatta estentendentesi in avanti da un'estremità frontale della sacca per il piede; la parte piatta o lamina comprendendo una prima lamina ed una seconda lamina più corta della prima lamina e sottostante alla prima lamina; la seconda lamina comprendendo zone di bordo laterale trasversalmente opposte che si estendono da un'estremità frontale della sacca per il piede verso bordi laterali interni trasversalmente opposti della prima lamina e che terminano in una zona corta dell'estremità frontale della prima lamina, ed una zona intermedia che si estende tra le zone di bordo laterale ed avente un'estremità frontale sostanzialmente curvata verso la sacca per il piede.
Secondo una realizzazione dell'invenzione, la sacca per il piede e la prima lamina sono stampate integralmente e la seconda lamina è assemblata staccabile con le parti stampate.
Secondo un'altra realizzazione dell'invenzione, la seconda lamina è dotata lungo le zone di bordo laterali di bracci che si estendono posteriormente in modo che questi bracci possano essere inseriti asportabili in zone di bloccaggio longitudinali formate sui lati esterni trasversalmente opposti della sacca per il piede e pertanto tenuti in queste zone di bloccaggio.
Secondo ancora un'altra realizzazione dell'invenzione, la seconda lamina, la sacca per il piede e/o la prima lamina sono stampaggi integrali.
La pinna da nuoto secondo l'invenzione permette che venga impegnata una quantità d'acqua relativamente elevata per generare una spinta elevata a causa della costruzione unica tale che la seconda lamina relativamente corta è prevista sul lato di sotto della prima lamina relativamente lunga e l'indesiderabile deformazione della prima lamina viene efficacemente limitata dalla seconda lamina durante il movimento all'ingiù della pinna da nuoto cosicché la prima lamina non viene sostanzialmente deformata nella sua zona posteriore. La parte della prima lamina che si estende in avanti dall'estremità frontale della seconda lamina può essere curvata trasversalmente in modo da impedire che una quantità d'acqua impegnata dalla superficie di sotto della lamina esca lateralmente per cui viene rafforzata la spinta. Durante il movimento all'insù della pinna da nuoto, la prina lamina può essere deformata per l'intera lunghezza senza che sia limitata dalla seconda lamina e pertanto non viene generata alcuna resistenza significativa, rendendo possibile in tal modo un veloce movimento all'insù della pinna da nuoto .
La figura 1 è una vista prospettica di una pinna da nuoto costruita secondo il principio dell'invenzione;
la figura 2 è una vista prospettica esplosa della pinna da nuoto:
la figura 3 è una vista prospettica indicante la superficie superiore di una seconda lamina;
la figura 4 è una vista prospettica esplosa frammentaria della pinna da nuoto; e
la figura 5 è una vista di una sezione eseguita secondo la linea V-V della figura 1.
I dettagli di una pinna da nuoto secondo l'invenzione saranno capiti meglio dalla descrizione data qui di seguito con riferimento ai disegni allegati.
La figura 1 è una vista prospettica indicante una pinna da nuoto con il suo lato inferiore (cioè suola del piede) volta verso l'alto. Questa pinna da nuoto ha una sacca 2 per il piede ed una parte piatta o lamina 3. Un'estremità posteriore della sacca 2 del piede è definita dall'apertura 4 di inserimento del piede ed un nastro 6 per il calcagno si estende tra i lati lateralmente opposti dell'apertura 4 di inserimento del piede. Il nastro 6 per il calcagno ha le sue estremità longitudinalmente opposte fissate ai lati esterni dell'apertura 4 di inserimento del piede mediante rispettive fibbie 7 in modo staccabile e regolabile in lunghezza. La parte piatta o lamina 3 comprende una prima lamina 11 relativamente lunga ed una seconda lamina 12 relativamente corta sottostante alla prima lamina 11 (rispetto alla suola del piede). La prima lamina 11 è stampata integralmente con la sacca 2 per il piede e si estende in avanti da un'estremità frontale della sacca 2 per il piede. La seconda lamina 12 è collegata in modo staccabile per mezzo di elementi di fermo 13 alla prima lamina 11 e si estende in avanti dall'estremità frontale della sacca 2 per il piede.
La figura 2 è una vista prospettica indicante la pinna da nuoto avente la seconda lamina 12 staccata dalla prima lamina 11. Specificatamente, i mezzi di fermo 13 indicati in fig. 1 per essere posti in connessione con la seconda lamina 12 possono essere staccati da essa e quindi la seconda lamina 12 può esser tirata verso l'estremità frontale 19 della prima lamina 11 per ottenere uno stato quale quello indicato in fig. 2. Si capirà che gli elementi di fermo 13 sono eliminati in fig.
2 per evitare un'illustrazione non chiara.
Facendo riferimento alle figg·. 1 e 2, la prima lamina 11 comprende una superficie superiore 16 posizionata su un lato di appoggio del piede, un superficie inferiore 17 posizionata sul lato suola del piede, un'estremità posteriore 18 essendo contigua alla sacca 2 per il piede ed un'estremità frontale 19 deformabile in modo relativamente facile. Prime guide laterali 22 si estendono dai rispettivi lati esterni della sacca 2 per il piede alle estremità frontali della prima lamina 11 lungo bordi laterali trasversalmente opposti che si estendono, alternativamente, tra le estremità frontale e posteriore 18, 19 della prima lamina 11. Queste prime guide laterali 22 sporgono sia dalla superficie superiore 16 che dalla superficie inferiore 17. I fori di connessione 26 si estendono longitudinalmente attraverso parti 24 delle prime guide laterali 22 in cui le estremità posteriori 23 delle prime guide laterali 22 sono collegate al lato esterno della sacca 2 per il piede, rispettivamente. Adiacente alla sacca 2 per il piede, la prima lamina 11 è formata nella sua zona mediana trasversale con un foro di impegno 27 che si estende attraverso la prima lamina 11 in direzione del suo spessore. Adiacente alle rispettive prime guide laterali 22, la prima lamina 11 è formata in una zona intermedia tra le estremità frontale e posteriore 19, 18 con terzi fori di impegno 28 che si estendono attraverso la prima lamina 11 nella direzione del suo spessore.
La seconda lamina 12 ha una superficie superiore 31 con faccia volta verso la superficie inferiore 17 della prima lamina 11 ed una superficie inferiore 32 opposta alla superficie superiore 31. Trasversalmente, la seconda lamina 12 comprende zone di bordo laterali 36 opposte tra loro ed una zona centrale 35 definita tra queste zone di bordo laterali 36. Le zone di bordo laterali 36 si estendono longitudinalmente all'interno dei rispettivi bordi laterali della prima lamina 11 o all'interno delle rispettive guide laterali 22, se tali guide laterali 22 sono previste. Queste zone di bordo laterali 36 terminano in una zona corta dell'estremità frontale della prima lamina 11. La zona intermedia 35 ha un'estremità frontale 34 definita da un bordo che si estende tra le rispettive estremità frontali delle zone di bordo laterali 36 e curvata verso l'estremità posteriore 18 della prima lamina 11 ed un'estremità posteriore 33 definita da un bordo curvato sostanzialmente in conformità con la forma esterna della sacca 2 per il piede, cioè curvata nella direzione opposta all’estremità frontale 34. Lungo i rispettivi bordi laterali 36, seconde guide 37 laterali sporgono verso il basso (cioè verso l'alto se viste nelle figg. l e 2) dalla superficie di fondo 32 della seconda lamina 12 e si estendono longitudinalmente dall'estremità frontale 34 all'estremità posteriore 33. Bracci 38 si estendono verso il retro dalle estremità posteriori delle rispettive seconde guide laterali 37 e fori di connessione 39 si estendono trasversalmente attraverso questi bracci 38 in prossimità delle loro estremità distali. In una zona trasversalmente mediana della seconda lamina 12, un paio di lingue di bloccaggio 41 si estende dall'estremità posteriore 33 verso la sacca 2 per il piede.
La fig. 3 è una vista prospettica indicante la superficie superiore 31 della seconda lamina 12. In una zona trasversale mediana dell'estremità posteriore 33, la seconda lamina 12 è formata sulla sua superficie superiore 31 con una prima sporgenza 42. Su entrambi i lati di questa prima sporgenza 42, la seconda lamina è formata con fessure di guida 43, rispettivamente, ciascuna estendentesi in modo longitudinale rispetto alla seconda lamina 12.
Adiacente all'estremità frontale 34 e alle rispettive zone di bordo laterali 36, la seconda lamina 12 è formata con seconde sporgenze 45 relativamente corte.
Come appare evidente dalla fig. 2, l'estremità frontale della sacca 2 per il piede, atta ad essere collegata con la prima lamina 11, è formata con un paio di recessi di bloccaggio a scatto 46 aventi ciascuno una larghezza leggermente maggiore della linguetta di bloccaggio 41 in modo ,da ricevere quest 'ultima dalla parte frontale. Un paio di nervature di guida 47 si estende in avanti dai rispettivi bordi laterali esterni di questo paio di recessi 46.
Con la pinna da nuoto costruita come sovra descritto, le estremità posteriori dei rispettivi bracci 38 comprendenti i fori di connessione 39 sono esposte dietro i rispettivi fori di connessione 26 che giacciono su lati trasversalmente opposti della sacca 2 per il piede quando i bracci 38 della seconda lamina 12 sono inseriti dalle loro posizioni in fig. 2 nei rispetti fori di connessione 26. Durante tale inserimento la prima e la seconda sporgenza 42, 45 sulla superficie superiore della seconda lamina 12 sono introdotte nei secondi fori di impegno 27, 28 della prima lamina 11, i fori di impegno 27, 28 essendo leggermente più larghi delle sporgenze 42, 45 rispettivamente, fin quando le fessure di guida 43 non sono interamente impegnate con le nervature di guida 47 e le linguette di bloccaggio 41 non sono alloggiate nei recessi di bloccaggio a scatto 46. Allora i mezzi di fermo 13 sono montati sulle rispettive estremità opposte dei bracci 38 per impedire che la seconda lamina 12 si stacchi. In questo modo viene ottenuta la pinna da nuoto come indicata in fig. 1. Durante l'inserimento, le rispettive parti della seconda lamina 12 sono impegnate con le parti corrispondenti della prima lamina 11 e così la seconda lamina 12 può essere posizionata e temporaneamente fissata alla prima lamina il. Una volta montate insieme la prima e la seconda lamina, esse possono essere incastrate in modo adatto contro uno spostamento trasversale relativo dell'una rispetto all’altra.
La fig. 4 è una vista prospettica esplosa frammentaria della pinna da nuoto, indicante i mezzi di fermo 13, e la fig. 5 è una vista di una sezione eseguita secondo la linea V-V della fig. 1. I mezzi di fermo 13 comprendono un primo ed un secondo elemento 13A, 13B di forma piatta, un bullone 51 ed un dado 52. Il primo ed il secondo elemento 13A, 13B sono atti ad essere interbloccati tra loro con l'estremità posteriore del braccio 38 interposta tra essi. Specificatamente, il primo elemento 13A è posto contro una faccia laterale esterna del braccio 38 dall'esterno e quindi il secondo elemento 13B è inserito tra la sacca 2 per il piede ed il braccio 38 in modo da essere posto contro una faccia laterale interna del braccio 38. In modo più specifico per descrivere, una parte cilindrica 53 del primo elemento 13A può essere inserito nel foro di connessione 39 del braccio 38, quindi i rispettivi fori di connessione 56, 57 del primo e del secondo elemento 13A, 13B possono essere allineati tra loro per formare un foro di inserirmento per il bullone 51. Il primo ed il secondo elemento 13A, 13B sono formati con un perno di guida 58 e con un foro di guida 59, rispettivamente, in modo che i fori di connessione 56, 57 possano essere allineati tra loro impegnando il perno di guida 58 con il foro di guida 59. I mezzi di fermo 13 comprendenti il primo ed il secondo elemento 13A, 13B assemblati tra loro con l'interposizione del braccio 38 possono essere dimensionati in modo da essere più larghi del diametro del primo foro di connessione 26 e quindi impedire che il braccio 38 si stacchi dal foro di connessione 26.
Con la pinna da nuoto assemblata nel modo sovra descritto, le zone di bordo laterale 36 della seconda lamina 12 si estendono in avanti dall'estremità frontale della sacca 2 per il piede lungo il lato interno delle rispettive guide laterali 22 della prima lamina 11. Tale disposizione assicura che la seconda lamina 12 limiti in modo efficace una deformazione indesiderabile, cioè la piegatura all'indietro della superficie superiore 16 verso la superficie inferiore 17 della prima lamina 11, cosa che altrimenti avverrebbe sotto la pressione dell'acqua esercitata sulla superficie superiore 16 della pinna da nuoto durante il movimento all'ingiù di detta pinna. Ne risulta che la prima lamina 11 è atta a impegnare una quantità relativamente elevata di acqua sottostante alla superficie superiore 16 e spostare questa quantità d'acqua vigorosamente dall'estremità posteriore 18 verso l'estremità anteriore 19 della prima lamina 11 per generare una spinta elevata. Dall'altra parte, la parte della prima lamina 11 che si estende in avanti dall'estremità frontale curva 34 della seconda lamina 12 è sostanzialmente libera da limitazioni da parte della seconda lamina 12 e curvata trasversalmente con la superficie superiore 16 interna in modo da formare un canale lungo il quale la quantità d'acqua impegnata dalla prima lamina 11 può essere spostata verso il retro. La prima lamina 11 curvata trasversalmente in questo modo rende possibile che la spinta possa essere ulteriormente potenziata poiché alla quantità d'acqua impegnata dalla prima lamina 11 è efficacemente impedito uscire lateralmente. Durante il movimento all'insù della pinna da nuoto, la prima lamina 11 nel suo complesso può essere curvata facilmente in senso longitudinale con la superficie superiore 16 interna attorno all'estremità frontale della sacca 2 per il piede senza essere limitata dalla seconda lamina 12. Con la prima lamina 11 curvata in questo modo, nessuna resistenza significativa viene generata durante il movimento all'insù e lo sforzo fisico imposto al nuotatore viene alleggerito, permettendo in tal modo un movimento veloce del nuotatore.
La prima lamina 11 della pinna da nuoto che opera come sovra descritto può essere stampata in un materiale morbido adatto, quale gomma o plastica con uno spessore adatto come pure in una forma di sezione trasversale adatta affinchè la prima lamina 11 possa essere curvata facilmente con una resistenza minima generata durante il movimento all'insù della pinna. La seconda lamina 12 è preferibilmente stampata in un materiale adatto quale plastica o gomma in una forma adatta a dare a detta seconda lamina una rigidezza sufficientemente elevata per limitare la deformazione della prima lamina 11. Ad esempio, i bordi laterali 36 della seconda lamina 12 si estendono preferibilmente in avanti lungo i bordi laterali 21 della prima lamina 11 per un'estensione sufficiente a limitare la deformazione indesiderabile della prima lamina durante il movimento all ' ingiù della pinna da nuoto come appare evidente dalle figg. 1 e 2. Le zone di bordo laterali 36 della seconda lamina 12 hanno preferibilmente una lunghezza corrispondente al 20% o più della lunghezza lungo la quale si estendono i bordi laterali 21 della prima lamina 11. Inoltre, l'estremità frontale 34 della seconda lamina 12 è preferibilmente curvata nella sua zona trasversale mediana come indicato, affinchè la prima lamina.
possa essere facilmente curvata in senso trasversale durante il movimento all'ingiù e facilmente curvata in senso longitudinale durante il movimento all'insù della pinna da nuoto. L'estremità frontale 34 può anche avere una curva descritta a forma di V verso la sacca 2 per il piede per ottenere lo stesso effetto ottenuto dalla realizzazione illustrata. E' anche possibile formare, lungo il bordo frontale 34, delle nervature che sporgono dalla superficie superiore 31 e/o dalla superficie inferiore 32, e migliorare così la rigidezza della seconda lamina 12 sia in senso trasversale che in senso longitudinale. E' anche possibile una configurazione alternativa della seconda lamina 12 in modo che soltanto le zone di bordo laterali 36 della seconda lamina 12 limitino la deformazione indesiderabile della prima lamina 11. E' anche possibile stampare la seconda lamina integralmente con la sacca 2 per il piede e/o con la prima lamina 11. In questo caso, queste prima e seconda lamine 11, 12 dovrebbero essere distanziate l’una dall'altra nella direzione dello spessore ad eccezione delle loro estremità opposte 18, 33 per impedire che la seconda lamina 12 ostacoli una deformazione desiderata della prima lamina 11 durante il movimento all'insù della pinna da nuoto. La prima lamina il può avere le prime guide laterali 22 su una qualsiasi delle superfici superiore ed inferiore 16, 17, oppure può non avere alcuna di dette guide laterali 22. La seconda lamina 12 può avere le seconde guide laterali 37 sulla superficie superiore 31 oppure non avere alcuna di dette seconde guide laterali 37.
Claims (4)
- RIVENDICAZIONI 1. Pinna da nuoto comprendente : - una sacca per il piede ; - una parte piatta o lamina estendentesi in avanti da un'estremità frontale di detta sacca per il piede; caratterizzata dal fatto che - detta parte piatta o lamina comprende una prima lamina ed una seconda lamina più corta di detta prima lamina e sottostante a detta prima lamina; - detta seconda lamina comprende zone di bordo laterali trasversalmente opposte che si estendono verso bordi laterali interni trasversalmente opposti di detta prima lamina e terminano in una zona corta di un'estremità frontale di detta prima lamina, ed una zona intermedia che si estende tra dette zone di bordo laterali ed avente un'estremità anteriore sostanzialente curvata verso detta sacca per il piede.
- 2. Pinna da nuoto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta sacca per il piede e detta prima lamina sono stampate integrali e che detta seconda lamina è assemblata staccabile con dette parti stampate.
- 3. Pinna da nuoto secondo la rivendicazione 1 caratterizzata dal fatto che detta seconda lamina è prevista lungo dette zone di bordo laterali con bracci che si estendono verso il retro in modo che questi bracci siano inseriti in modo asportabile in fori di bloccaggio longitudinale formati su lati esterni trasversalmente opposti di detta sacca per il piede e quindi tenuti in questi fori di bloccaggio.
- 4. Pinna da nuoto secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detta seconda lamina, detta sacca per il piede e/o detta prima lamina sono stampaggi integrali.
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