ITFI940133A1

ITFI940133A1 - Pinna per nuoto e suo procedimento produttivo

Info

Publication number: ITFI940133A1
Application number: IT94FI000133A
Authority: IT
Inventors: Leopoldo Cressi
Original assignee: Cressi Sub Spa
Priority date: 1994-07-01
Filing date: 1994-07-01
Publication date: 1996-01-01
Also published as: ITFI940133A0; IT1269122B; US5522748A

Abstract

Un procedimento per produrre una pinna per nuoto mediante stampaggio ad iniezione che prevede la produzione dapprima della pala (1) con una estremità piana (1a) ripiegata poi lo stampaggio su di essa di un elemento intermedio (2) comprendente una parte sostanzialmente piana (2a) sovrapposta a detta estremità ripiegata e dalla quale si sviluppa una parte sostanzialmente ad arco (2b) sopra di essa ed una parte a forcella (2c) formante due nervature (3) ciascuna delle quali si dispone sopra e sotto la pala lungo i suoi bordi. Viene infine stampata una scarpetta (5) su detto elemento intermedio che va a rivestire le facce interne di detta parte piana e detta parte ad arco.(FIG. 1).

Description

Descrizione dell'invenzione industriale dal titolo:

"PINNA PER NUOTO E SUO PROCEDIMENTO PRODUTTIVO"

La presente invenzione ha per oggetto una nuova struttura di pinna per nuoto ed un procedimento produttivo per l'ottenimento di tale pinna.

Le pinne per nuoto vengono in genere prodotte per stampaggio ad iniezione di resine termoplastiche realizzato in una fase nel caso in cui, per produzioni più economiche, viene simultaneamente stampata la pala e la scarpetta, o al massimo in due fasi successive, nel caso in cui la scarpetta viene iniettata sulla pala stampata a parte. In questo secondo caso si possono ottenere pinne di qualità migliore in quanto possono essere utilizzati materiali più morbidi per la scarpetta e più rigidi per la pala. Le resine termoplastiche più frequentemente adoperate sono per la scarpetta resine a base di etilene/stirene e di butilene/stirene, per la pala resine a base di ÈVA (copolimero etilene-vinilacetato).

Nel caso di pinne speciali, ad esempio quelle destinate ai sub più esperti, in cui esse devono presentare elevate caratteristiche tecniche e di comfort, un tipo di pinna molto diffuso comprende una pala in moplen di notevole sviluppo e una scarpetta in mescola a base di gomma naturale ancorata ad una estremità della pala ed ai suoi bordi laterali mediante due nervature estendentisi da essa. Il complesso della scarpetta presenta durezza differenziata nelle sue varie parti per tenere conto della specifica funzione che ciascuna di esse deve assolvere: così la parte anteriore di essa, a contatto con le dita del piede, la parte posteriore ed il bordo delimitante l'apertura della scarpetta hanno consistenza morbida, mentre la parte corrispondente al dorso del piede ed alle nervature di connessione con la pala è sensibilmente più rigida. Ciò viene ottenuto in fase di stampaggio utilizzando porzioni di gomma di diversa durezza che, anche in base all'esperienza dell'operatore, vengono adeguatamente sistemate in ciascuna parte dello stampo prima della vulcanizzazione. Con questo procedimento si ottengono pinne di elevata qualità sia per quanto riguarda le prestazioni che il comfort, ma i tempi di stampaggio sono relativamente lunghi e quindi la produttività è bassa. Inoltre, a causa delle stesse modalità di stampaggio, possono presentarsi limitate, ma percettibili irregolarità nella distribuzione delle differenze di rigidezza della scarpetta rispetto alla distribuzione ottimale, il che può creare qualche localizzato disagio a chi indossa la pinna.

Allo scopo di ridurre i tempi e i costi produttivi si è fatto ricorso a resine termoplastiche, al posto della gomma, per realizzare scarpetta e nervature mediante stampaggio ad iniezione. Le pinne che si ottengono con questo procedimento presentano però qualità inferiore ed anche il comfort è peggiorato rispetto alle pinne in gomma sopra descritte, in quanto la rigidità delle nervature che dalla scarpetta si estendono lungo i lati della pala condiziona la rigidità della scarpetta stessa e quindi la rigidità risultante è un compromesso tra quella inferiore con cui la scarpetta dovrebbe essere prodotta per assicurare una adeguato comfort e quella superiore che dovrebbe assicurare una adeguata elasticità della pala.

Lo scopo della presente invenzione è di fornire un nuovo procedimento produttivo che consenta di ottenere, mediante stampaggio ad iniezione di tutti i suoi componenti, una pinna per nuoto di caratteristiche tecniche, prestazioni e comfort non inferiori a quelle delle pinne in gomma naturale già note e con tempi e costi di produzione sostanzialmente migliorati.

Un altro scopo della presente invenzione è di fornire una pinna presentante una nuova struttura tale da consentire il controllo della distribuzione ottimale dei diversi gradi di rigidezza delle varie sue parti componenti .

Questi scopi vengono raggiunti grazie al procedimento secondo l'invenzione secondo il quale viene dapprima prodotta per stampaggio ad iniezione una pala di pinna con una estremità piana ripiegata, viene quindi stampato su di essa un elemento intermedio comprendente una parte sostanzialmente piana sovrapposta a detta estremità ripiegata e dalla quale si sviluppa una parte sostanzialmente ad arco sopra di essa ed una parte a forcella formante due nervature ciascuna delle quali si dispone sopra e sotto detta pala lungo i suoi bordi laterali, viene infine stampata una scarpetta su detto elemento intermedio che va a rivestire le facce interne di detta parte piana e di detta parte ad arco. In particolare per ottenere il massimo vantaggio produttivo e le migliori prestazioni del prodotto, viene impiegato un unico materiale in mescole di diversa durezza per i vari componenti della pinna.

La pinna per nuoto secondo la presente invenzione si caratterizza per il fatto di essere composta da tre parti stampate in successione l'una sull'altra ciascuna delle quali presenta una rigidità diversa adeguata alla funzione che deve svolgere. Dette tre parti comprendono una pala di pinna con una estremità ripiegata e formante un angolo ottuso con il resto della pala; un elemento intermedio comprendente una parte sostanzialmente piana sovrapposta a detta estremità ripiegata e dalla quale si sviluppa una parte sostanzialmente ad arco sopra di essa ed una parte a forcella formante due nervature ciascuna delle quali si dispone sopra e sotto detta pala lungo i suoi bordi laterali; una scarpetta su detto elemento intermedio che va a rivestire le facce interne di detta parte piana e di detta parte ad arco.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi del procedimento per la produzione di una pinna per nuoto e della pinna ottenuta con questo procedimento secondo 1'innovazione risulteranno più chiaramente dalla descrizione che segue di una sua forma realizzativa fatta a titolo esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni annessi, in cui:

- la figura 1 è una vista prospettica esplosa della pinna secondo l'invenzione;

- la figura 2 è una vista laterale della pinna secondo l 'invenzione;

- la figura 3 è una vista in pianta dall'alto della pinna di figura 2;

- la figura 4 è una vista in sezione longitudinale assiale della porzione posteriore della pinna secondo l'invenzione .

Con riferimento alle suddette figure, si è indicato con 1 una pala di pinna presentante un tipico sviluppo piano con estremità libera sagomata ed una estremità opposta la ripiegata così da formare un angolo ottuso con la porzione estesa della pala. L'estremità ripiegata la della pala 1 si impegna nella parte sostanzialmente piana 2a di un elemento intermedio genericamente indicato con 2 e comprendente la suddetta parte piana 2a ed una porzione che si sviluppa ad arco 2b sovrastante la parte piana 2a in modo da formare una cavità per l'alloggiamento del piede con cui la porzione ad arco 2b è destinata a contrastare. Dalla parte piana 2a si estende inoltre una porzione a forcella 2c su un piano che forma un angolo ottuso con detta parte piana 2a sostanzialmente uguale a quello che l'estremità ripiegata la della pala 1 forma con la porzione principale della pala medesima. La parte a forcella 2c forma due nervature 3 che sono disposte ciascuna sulla faccia superiore e su quella inferiore della pala 1 lungo i suoi bordi laterali e che sono saldamente connesse a detta pala. In corrispondenza del bordo frontale della parte piana 2a, dalla quale si estendono le nervature 3, la parte piana medesima presenta un ingrossamento 4 che conferisce alla parte piana 2a una inclinazione verso l'alto rispetto al piano orizzontale per un maggior comfort dell'appoggio delle dita del piede.

Una scarpetta 5 è infine fissata alla faccia interna della parte piana 2a e della porzione arcuata 2b dell'elemento intermedio 2 e presenta un'apertura principale 5a per l'inserimento del piede ed una apertura frontale 5b, in corrispondenza dell'ingrossamento 4, dalla quale possono fuoriuscire le dita del piede.

Con la struttura di pinna sopra illustrata è possibile, nell'ambito di un procedimento di stampaggio ad iniezione, conferire una adeguata rigidità a ciascuna delle parti componenti della pinna variando opportunamente la durezza della mescola di partenza alimentata agli stampi. E' così possibile realizzare la scarpetta 5 della pinna in resina termoplastica di consistenza morbida per assicurare il massimo del comfort alle parti del piede a contatto con essa. Realizzando invece l'elemento intermedio 2 con la medesima resina ma con durezza diversa per conferire una maggiore rigidità rispetto a quella della scarpetta 5, è possibile far assumere una rigidità maggiore alla parte di scarpetta sottostante il piede e a quella corrispondente al dorso del piede stesso. Inoltre le nervature 3 facenti parte dell'elemento intermedio 2 presentano una rigidità adeguata alla loro funzione superiore a quella della scarpetta 5, ma tale da conferire alla pala la richiesta elasticità. Quest'ultima può essere infine preferibilmente realizzata con la stessa lega polimerica degli altri componenti ma con durezza superiore per conferirle la tipica configurazione laminare flessibile che, associata alla elasticità delle nervature 3 presenti lungo i suoi bordi laterali, assicura una elevata efficienza di pinnata. Come mostrato nelle figure 3 e 4, lungo la faccia inferiore della pala corrono bande longitudinali 6 realizzate nello stesso materiale della scarpetta durante lo stampaggio di essa. Con le stesse modalità è anche riportata la scritta 7 sulla faccia superiore della pala.

Nel processo produttivo della pinna secondo la presente invenzione il materiale utilizzato per lo stampaggio è scelto tra le leghe poliolefiniche elastome rizzate a vari gradi di durezza a seconda che lo si usi per stampare la scarpetta, l'elemento intermedio o la pala per la quale la scelta cadrà di preferenza su capolimeri propilene-etilene . Lo stampaggio è realizzato in impianti convenzionali ad iniezione, automatici o semiautomatici, disponibili in commercio ricorrendo agli usuali additivi ben noti ai tecnici del ramo.

Dapprima viene stampata la pala in una prima sezione dell'impianto. Attraverso nastri trasportatori, o mezzi di trasferimento equivalenti, la pala viene inserita in un secondo stampo dove viene iniettata la mescola per la formazione dell'elemento intermedio. Il manufatto viene quindi alimentato ad una terza sezione dell'impianto e montato su uno stampo dove viene iniettata la mescola per la formazione della scarpetta.

Per effetto della omogeneità della resina impiegata le tre parti componenti la pinna si saldano intimamente 1'una all'altra. Allo scopo di aumentare la stabilità della connessione tra le nervature estendentisi dall'elemento intermedio 2 e la pala della pinna, su quest'ultima possono essere vantaggiosamente ricavate delle asole le quali, riempiendosi al momento dello stampaggio delle nervature, permettono la formazione di un corpo unico tra le porzioni di nervatura poste sulla faccia superiore e quelle poste sulla faccia inferiore della pala, assicurando in tal modo un perfetto ancoraggio alla pala medesima. Dato inoltre che per ciascun componente viene preparata una specifica mescola, è possibile aggiungere ad ognuna il colorante voluto e quindi realizzare pinne in tre colori con ampia varietà di scelta.

Varianti e/o modifiche potranno essere apportate al procedimento per la produzione di pinne per nuoto ed alla pinna prodotta con il procedimento secondo la presente invenzione, senza per questo uscire dall'ambito protettivo dell'invenzione medesima.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la produzione di una pinna per nuoto caratterizzato dal fatto che viene dapprima formata una pala di pinna con una estremità piana ripiegata, su di essa viene stampato un elemento intermedio comprendente una parte sostanzialmente piana sovrapposta a detta estremità ripiegata e dalla quale si sviluppa una parte sostanzialmente ad arco sopra di essa ed una parte a forcella comprendente due nervature, ciascuna delle quali si dispone sopra e sotto detta pala lungo i suoi bordi laterali, ed infine viene stampata una scarpetta su detto elemento intermedio che va a rivestire le facce interne di detta parte piana e di detta parte ad arco, detto elemento intermedio presentando una rigidità maggiore rispetto a quella di detta scarpetta.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui dette parti componenti della pinna sono realizzate in leghe poliolefiniche elastomerizzate.
3. Procedimento secondo le rivendicazioni precedenti, in cui detta pala, detto elemento intermedio e detta scarpetta vengono ottenuti mediante successive operazioni di stampaggio sovrastampando l'elemento intermedio alla pala e la scarpetta all'elemento intermedio già stampato sulla pala.
4. Pinna per nuoto caratterizzata dal fatto di essere composta da almeno tre parti stampate in successione l'una sull'altra, ciascuna presentando una rigidità differente, dette tre parti comprendendo una pala di pinna con una estremità piana ripiegata, un elemento intermedio comprendente una parte sostanzialmente piana sovrapposta a detta estremità ripiegata e dalla quale si sviluppa una parte sostanzialmente ad arco sopra di essa ed una parte a forcella comprendente due nervature ciascuna delle quali si dispone sopra e sotto detta pala lungo i suoi bordi laterali, una scarpetta fissata a detto elemento intermedio che va a rivestire le facce interne di detta parte piana e detta parte ad arco.
5. Pinna per nuoto secondo la rivendicazione 4, in cui detta estremità piana ripiegata di detta pala forma un angolo ottuso con il resto della pala e dette nervature formano sostanzialmente il medesimo angolo con la parte sostanzialmente piana di detto elemento intermedio.
6. Pinna secondo le rivendicazioni 4 e 5, in cui le parti di ciascuna nervature estendentisi sopra e sotto detta pala lungo i suoi bordi laterali formano un corpo unico attraverso asole ricavate in corrispondenza lungo la pala medesima.
7. Pala secondo la rivendicazione 4 e seguenti, in cui in corrispondenza del bordo frontale della parte sostanzialmente piana di detto elemento intermedio da cui si sviluppa la parte a forcella formante dette nervature presenta un ingrossamento per il supporto delle dita del piede .
8 . Procedimento per la produzione di una pinna per nuoto e pinna per nuoto così prodotta sostanzialmente come sopra descritto ed illustrato con riferimento ai disegni annessi .