ITTO950490A1 - Dispositivo di fissaggio di un ago per macchine per maglieria - Google Patents

Dispositivo di fissaggio di un ago per macchine per maglieria Download PDF

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Abstract

In un dispositivo di fissaggio dell'ago in macchine per maglieria, la testa (2) dell'ago è tenuta in maniera svincolabile su un organo (9) di supporto mediante un sistema di collegamento ad innesto ed un apparato d'arresto. La testa (2) dell'ago è collegata in un solo pezzo con un gambo (3) il quale ha una conformazione piatta, ed in vicinanza della sua estremità presenta una cavità laterale (16). Una montatura (4) è applicata all'organo (9) di supporto. Di seguito ad una porzione (19) di guida, adattata alla sezione trasversale del gambo, essa presenta una sporgenza (15) d'arresto. mobile con molle o nel piano del gambo in senso trasversale rispetto all'asse del gambo medesimo, che con un certo precarico si impegna entro la cavità (16). In particolare, la montatura (4) è costituita da una lamella intermedia (5), che presenta delle aperture tranciate (13) per la formazione della porzione (19) di guida e della linguetta molleggiante (14), e due lamelle esterne (6, 7) di copertura. In questo modo, le teste d'ago possono essere sostituite individualmente e con facilità.(fig. 1).

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"Dispositivo di fissaggio di un ago per macchine per maglieria"
DESCRIZIONE
L’invenzione riguarda un dispositivo per il fissaggio di un ago in macchine per maglieria, ove la testa dell'ago è tenuta in maniera svincolabile su un organo di supporto mediante un sistema di collegamento ad innesto, presentante una montatura, ed un apparato di arresto, assicurante la posizione di lavoro.
In un noto dispositivo di fissaggio dell'ago (documento DE-OS 14 35 142), un gambo piatto con sezione trasversale rettangolare per una parte della sua lunghezza viene annegato mediante colata in piombo. La testa dell'ago porta una montatura piegata costituita da una lamella, che corrisponde alla sezione trasversale del gambo. Un organo d'arresto, spinto fuori dal gambo, è destinato ad impegnarsi in una cavità nella parete della montatura, per fissare la la testa dell'ago nella sua posizione di lavoro.
In questo modo, è invero possibile effettuare la sostituzione della testa dell'ago, soggetta ad usura, estraendo la vecchia testa dell'ago, ed innestando una testa nuova. Tuttavia, poiché la sporgenza di arresto determina un aumento di spessore del gambo, si incontrano difficoltà ad effettuare le operazioni di estrazione e di innesto con le forze disponibili. Se però si provvede a realizzare una montatura un poco più larga, la testa dell'ago non viene trattenuta senza gioco, e nella lavorazione a maglia essa può cadere in fuori. A ciò si aggiunge il fatto che la fabbricazione di questo dispositivo di fissaggio dell'ago è molto complicata e costosa, e che il dispositivo stesso è caratterizzato da un grande fabbisogno di spazio. Inoltre nella sostituzione delle teste d'ago si possono arrecare danni ai gambi .
E' inoltre noto (documento DE-PS 1031 466) l'accorgimento di realizzare le teste d'ago in un solo pezzo con un gambo, di collocare i gambi entro scanalature parallele di un blocchetto, di fissare la posizione di lavoro mediante l'impegno di una estremità piegata a gomito entro fori di guida, e di trattenere in posizione un gruppo di gambi con l'ausilio di una comune lamella molleggiente di bloccaggio. In queste condizioni, è parimenti possibile effettuare la sostituzione di singoli aghi. Prima però è necessario liberare il blocchetto e togliere la lamella molleggiante di bloccaggio. Qui però non è possibile una semplice estrazione di un ago da sostituire, con un corrispondente innesto del nuovo ago .
L'invenzione ha lo scopo di provvedere un dispositivo di fissaggio dell'ago del tipo descritto all'inizio, il quale consenta una semplice sostituzione delle teste d'ago mediante operazioni di estrazione e di innesto, e che tuttavia renda possibile un fissaggio in posizione precisa ed esente da gioco .
In base all'invenzione, tale compito viene assolto per il fatto che la testa dell'ago è collegata in un solo pezzo con un gambo, il quale ha una conformazione piatta, ed in vicinanza della sua estremità presenta una cavità laterale, e che la montatura è provvista sull'organo di supporto, e di seguito ad una porzione di guida, adattata alla sezione trasversale del gambo, essa presenta una sporgenza di arresto mobile con molleggio nel piano del gambo in senso trasversale rispetto all'asse del gambo medesimo, che sotto un certo precarico si impegna entro la cavità suddetta.
Con questa forma costruttiva il gambo in questione, e quindi una parte costruttiva relativamente lunga, risulta disponibile per il collegamento con la montatura. In questo modo si ottiene un ritegno sicuro. La precisa posizione di lavoro viene determinata mediante la sporgenza di arresto, impegnantesi entro la cavità. Poiché la sporgenza di arresto mobile con molleggio si sposta nel piano del gambo in senso trasversale rispetto all'asse del gambo medesimo, risulta disponibile una escursione elastica relativamente grande. Pertanto non si hanno difficoltà a selezionare il precarico, agente nella posizione di arresto, in modo che le forze assiali eventualmente manifestantisi durante l'esercizio non possano determinare uno svincolamento della connessione di arresto, mentre le forze manuali sono senz'altro sufficienti ad effettuare le operazioni di estrazione o di innesto. Pertanto è possibile sostituire gli aghi individualmente e senza alcun smontaggio di altre parti costruttive, ad esempio quando la testa dell'ago si è usurata, oppure presenta qualche altro difetto, oppure quando un filo di materiale diverso richiede un'altra forma dell'ago.
Con il termine "ago" si intende indicare tutti i tipi di aghi normalmente usati nelle macchine per maglieria, come gli aghi di lavorazione a maglia oppure gli organi di guida del filo, ed anche tutti gli elementi analoghi, come platine, diti polari, organi di trattenuta o simili.
Convenientemente, la sporgenza di arresto è ricavata su una linguetta molleggiente, estendentesi nella direzione del gambo. Mediante una opportuna scelta della lunghezza e delle dimensioni in sezione trasversale di questa linguetta, è possibile predisporre un adeguato precarico.
Con particolare vantaggio viene provveduto in modo che il gambo presenti una superficie obliqua, mediante la quale la sporgenza di arresto, durante l'inserimento del gambo entro la montatura, può essere spostata dalla sua posizione di riposo ad una posizione intermedia, dalla quale, con l'ulteriore moto di inserimento, esso perviene poi nella posizione di arresto entro la cavità mediante un movimento elastico di ritorno.
In modo analogo, conviene che la cavità presenti una superficie obliqua, mediante la quale, durante l'estrazione del gambo dalla montatura, la sporgenza di arresto può essere spostata in una posizione intermedia dalla quale, con l'ulteriore processo di estrazione, mediante un movimento elastico di ritorno essa perviene nella posizione di riposo. Il risalto che rimane tra le due superfici oblique determina lo spostamento della sporgenza di arresto, necessario prima del raggiungimento della posizione intermedia, e quindi la resistenza da vincere nelle operazioni di innesto ovvero di estrazione .
E' inoltre opportuno che la sporgenza di arresto e la cavità siano arrotondate. In questo modo vengono ulteriormente facilitate le operazioni di innesto e di estrazione.
Dal punto di vista costruttivo, è vantaggioso che la suddetta almeno una montatura sia formata da una lamella intermedia, che presenta all'incirca lo spessore del gambo, ed è provvista di aperture tranciate per la formazione della porzione di guida e della linguetta molleggiante, e da due lamelle esterne di copertura, che sono collegate tra loro. A tale riguardo, la linguetta fa parte della lamella intermedia, ed ha un insolito movimento molleggiente nel piano della lamella. Mediante la sovrapposizione di queste tre lamelle, si ottiene una montatura avente una estrema stabilità di forma. Esda può presentare quindi una lunghezza considerevole, e questo a sua volta favorisce il posizionamento preciso della testa dell'ago.
E' consigliabile che le lamelle di copertura ed intermedie siano collegate tra loro mediante saldature sul bordo. Questo collegamento realizzato esclusivamente sul bordo è sufficiente per tenere insieme le lamelle suddette. Inoltre in questi luoghi si possono effettuare senza difficoltà le saldature, in particolare le saldature a raggio laser.
In una forma alternativa, per la realizzazione di una montatura individuale le lamelle di copertura sono più sottili della lamella intermedia. Le montature individuali possono allora essere disposte l'una accanto all'altra, senza che si intralcino reciprocamente. Una siffatta montatura individuale è adatta anche per aghi spostabili individualmente, a guisa di un sistema di comando Jacquard.
In un'altra configurazione, le lamelle di copertura possono sporgere oltre la lamella intermedia, ed alloggiare tra loro un organo piatto di supporto. In questo modo si ottiene una costruzione particolarmente semplice.
In particolare, l'organo di supporto può avere la forma di una striscia, ed essere parte di un trasduttore piezo-elettrico a flessione. Questi trasduttori a flessione rivestono un particolare interesse per i sistemi di comando Jacquard. Per la sostituzione di una testa d'ago, non è necessario sostituire l'intero trasduttore a flessione, e si può togliere solamente la testa dell'ago insieme al gambo.
In una forma alternativa parimenti preferita, per la formazione di un gruppo di montature è provvista una pila di elementi, costituita alternativamente da lamelle intermedie e di copertura. Qui ad ogni lamella di copertura sono associate due montature adiacenti. Lo spessore della lamella di copertura viene scelto in base al passo degli aghi desiderato.
Convenientemente, la pila di elementi è saldata come gruppo intero sul bordo, ed è fissata come unità su un organo di supporto. Facoltativamente è possibile sostituire l'intera pila di elementi oppure ogni singolo ago.
Si è dimostrato vantaggioso che la distanza tra la sporgenza di arresto e l'inizio della porzione di guida sia almeno pari ad otto volte la larghezza del gambo. Questa grande lunghezza determina un grado particolarmente elevato di precisione nel posizionamento.
Inoltre è consigliabile che all'inizio della porzione di guida una seconda linguetta molleggiente si appoggi con una sporgenza sul gambo, e prema quest'ultimo contro una superficie di guida della montatura. In questo modo viene facilitata l'operazione di innesto, perché la porzione di guida produce una guida fissa solo su una breve lunghezza. Per il resto, il gambo viene premuto da due linguette sotto un certo precarico contro una superficie di guida della montatura.
In particolare, la seconda linguetta può essere ricavata in una zona della lamella intermedia, libera da collegamenti sul bordo. Si ottiene così una forma costruttiva molto compatta.
Inoltre è consigliabile che le lamelle intermedie e/o di copertura siano costituite da alluminio ad alta resistenza. Questo materiale è estremamente leggero, per cui si ottiene una leggera barra degli aghi, che consente elevate velocità della macchina.
L'invenzione viene illustrata in modo più particolareggiato nel seguito sulla base di alcuni esempi di attuazione preferenziale, rappresentati nel disegno. Sono mostrati:
nella Figura 1, una vista dall'alto di una montatura con ago, dalla quale è stata rimossa una lamella di copertura;
nella Figura 2, una sezione longitudinale della disposizione secondo la Figura 1;
nella Figura 3, una vista laterale da sinistra della disposizione secondo la Figura 1;
nella Figura 4, una parte della montatura dopo la rimozione della lamella di copertura;
nella Figura 5, una sezione di una unità comprendente una pluralità di montature;
nella Figura 6, una vista laterale della disposizione secondo la Figura 5, e
nella Figura 7, una sezione trasversale di una barra di aghi per maglieria.
Le Figure 1 ÷ 3 mostrano un dispositivo di fissaggio di un ago, in cui un ago 1, che è conformato come organo di guida del filo, presenta una testa 2 ed un gambo 3, realizzato in un solo pezzo con questa, il quale ha una conformazione piatta con una sezione trasversale rettangolare. Questo gambo è innestato entro una montatura 4, la quale è costituita da una lamella intermedia 5 e da due lamelle esterne 6 e 7 di copertura, le quali sono collegate tra loro ai bordi mediante piccole giunzioni 8 di saldatura, situate ad una certa distanza reciproca. In particolare qui si tratta di saldature a raggio laser.
Le lamelle 6 e 7 di copertura sporgono sul lato superiore oltre la lamella intermedia 5, e tra esse è alloggiato un organo 9 di supporto a forma di striscia, al quale le lamelle suddette sono per esempio incollate. L'organo di supporto è parte di un trasduttore piezo-elettrico 10 a flessione, e su ciascuno dei suoi due lati esso porta uno strato 11 ovvero 12, attivabile per via piezo-elettrica. Se lo strato 11 viene attivato mediante l'applicazione di una tensione, la testa 2 dell'ago si sposta verso sinistra, se invece con l'applicazione di una tensione viene attivato lo strato 12 di destra, la testa 2 dell'ago si muove verso destra.
La lamella intermedia presenta delle aperture tranciate 13, mediante le quali sono realizzate una prima linguetta 14, la quale si impegna entro una parte 15 di arresto in una cavità laterale 16 del gambo 3, ed una seconda linguetta 17, che con la sua estremità libera 18 si appoggia contro il gambo 3. Queste due linguette, che si trovano in zone non connesse delle tre lamelle, per effetto del gambo nell'ambito della loro deformabilità elastica possono spostarsi nel piano del gambo 3 ed in senso trasversale rispetto all'asse di questo.
Una porzione 19 di guida per il gambo 3 viene delimitata dalle due lamelle 6 e 7 di copertura, e questa comprende una superficie continua 20 di guida su un lato, ed un'altra superficie più breve 21 di guida e la testa della linguetta 17 sull'altro lato. Le due linguette premono il gambo 3 contro la superficie 20 di guida. La parte 15 di arresto assicura la posizione assiale di lavoro dell'ago 1. Con la sola forza della mano, lo stesso ago 1 può essere estratto e sostituito mediante l'innesto di un ago nuovo, come sarà illustrato in modo più particolareggiato in connessione con la Figura 4.
Nella Figura 4 sono mostrate la lamella intermedia 5 con la sua apertura tranciata 13, la linguetta 14 con la sporgenza 15 d'arresto e le superfici 20 e 21 di guida. Il gambo 3 sta compiendo il movimento di innesto (freccia 22), ma non ha ancora raggiunto la sua posizione di fine corsa. Qui è visibile la cavità laterale 16 con una superficie obliqua 23, un'altra superficie obliqua 24 e l'interposto risalto 25. La linguetta 14 è mostrata in tre posizioni. Nella posizione A (linea continua) la linguetta si trova nella sua posizione di riposo, dalla quale essa può essere spostata, per mezzo della superficie obliqua 24, fino a raggiungere una posizione intermedia B (linea a tratteggio breve), che è determinata dal risalto 25.
Con un ulteriore avanzamento del gambo 3, per effetto della sua forza elastica la linguetta 14 compie un movimento di ritorno nella sua posizione C di arresto (linea a tratteggio lungo). Pertanto la linguetta 14 viene dapprima spostata per un tratto a dalla sua posizione A di riposo, con superamento delle forze elastiche di richiamo. La forza elastica che si manifesta in questa condizione è determinante per stabilire quale forza deve essere esercitata per produrre l’innesto oppure l'estrazione del gambo. Nella posizione di arresto, la linguetta 14 è spostata per il tratto b dalla sua posizione di riposo. Il precarico che si manifesta in questa condizione è determinante affinché il gambo 3 rimanga saldamente nella sua posizione durante l'esercizio di lavorazione a maglia. La flessione della lamella 14 avviene per intero nel campo elastico.
Le Figura 5 e 6 mostrano una forma di attuazione, nella quale è provvisto un gruppo di montature 104 per un numero piuttosto grande di aghi 101. Questo gruppo è realizzato formando una pila costituita alternativamente da lamelle intermedie 105 e lamelle 106 di copertura, che mediante giunzioni 108 di saldatura sul bordo sono collegate tra loro e con una piastra 109 di supporto. Lo spessore delle lamelle 106 di copertura è scelto in modo che si abbia il passo di aghi desiderato. La forma della lamella intermedia corrisponde in larga misura a quella mostrata nella Figura 1. Tuttavia qui è provvista solo una linguetta 114 con un nasello 115 d'arresto. La porzione 119 di guida è formata da due superfici 120 e 121 di guida piuttosto lunghe. Un gruppo siffatto può essere applicato e sostituito in blocco su una barra. Tuttavia gli aghi 101 possono anche essere sostituiti individualmente .
La Figura 7 mostra un altro esempio di attuazione, nel quale un gruppo di montature 204 è serrato mediante una vite 226 ed una piastrina 227 di bloccaggio su un organo 209 di supporto, e precisamente su una barra. Per il bloccaggio in posizione, questo gruppo presenta un nasello 228, il quale si impegna entro una corrispondente scanalatura 229 dell'organo 209 di supporto.
Il gruppo suddetto è a sua volta costituito da lamelle intermedie 205 e da lamelle di copertura, qui non rappresentate, che si alternano tra loro. Nella lamella intermedia 205 è ricavata una molla 214 con una sporgenza 215 di arresto, la quale però si estende in senso opposto alla direzione di innesto del gambo 203 dell'ago 201, che qui è conformato come ago di lavorazione a maglia con una testa 202 a forma di uncino. Per ciò che riguarda la porzione 219 di guida, la struttura della Figura 7 corrisponde a quella mostrata nella Figura 5.
Le lamelle intermedie e di copertura possono essere costituite da normali lamierini d'acciaio, tuttavia esse vengono preferibilmente fabbricate in materiale di alluminio, sostanzialmente più leggero. Queste lamelle possono essere prodotte in modo molto semplice mediante tranciatura. Esse possono essere riunite con processo automatico e poi saldate insieme.

Claims (16)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il fissaggio di un ago in macchine per maglieria, ove la testa dell'ago è tenuta in maniera svincolabile su un organo di supporto mediante un sistema di collegamento ad innesto, presentante una montatura, ed un apparato di arresto, assicurante la posizione di lavoro, caratterizzato dal fatto che la testa (2; 102; 202) dell'ago è collegata in un solo pezzo con un gambo (3; 103; 203), il quale ha una conformazione piatta, ed in vicinanza della sua estremità presenta una cavità laterale (16), e che la montatura (4; 104; 204) è provvista sull'organo (9; 109; 209) di supporto, e di seguito ad una porzione (19; 119; 219) di guida, adattata alla sezione trasversale del gambo, essa presenta una sporgenza (15; 115; 215) di arresto mobile con molleggio nel piano del gambo in senso trasversale rispetto all'asse del gambo medesimo, che sotto un certo precarico si impegna entro la suddetta cavità (16).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sporgenza (15; 115; 215) di arresto è ricavata su una linguetta molleggiente (14; 114; 214), estendentesi nella direzione del gambo.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che il gambo (3) è provvisto di una superficie obliqua (24), mediante la quale la sporgenza (15) di arresto, durante l'inserimento del gambo (3) entro la montatura (4), può essere spostata dalla sua posizione (A) di riposo ad una posizione intermedia (B), dalla quale, con l'ulteriore moto di inserimento,« esso perviene poi nella posizione (C) di arresto entro la cavità (16) mediante un movimento elastico di ritorno.
  4. 4. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni la 3, caratterizzato dal fatto che la cavità (16) presenta una superficie obliqua (23), mediante la quale, durante l'estrazione del gambo (3) dalla montatura (4), la sporgenza (15) di arresto può essere spostata in una posizione intermedia (B) dalla quale, con l'ulteriore processo di estrazione, mediante un movimento elastico di ritorno essa perviene nella posizione (A) di riposo.
  5. 5. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni l a 4, caratterizzato dal fatto che la sporgenza (15) di arresto e la cavità (16) sono arrotondate.
  6. 6. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni l a 5, caratterizzato dal fatto che la suddetta almeno una montatura (4; 104; 204) è formata da una lamella intermedia (5; 105; 205), che presenta all'incirca lo spessore del gambo, ed è provvista di aperture tranciate (13) per la formazione della porzione (19; 119; 219) di guida e della linguetta raolleggiante (14; 114; 214), e da due lamelle esterne (6, 7; 106) di copertura, che sono collegate tra loro.
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che le lamelle (5, 6, 7; 105, 106) di copertura ed intermedie sono collegate tra loro mediante saldature (8; 108) sul bordo.
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che, per la formazione di una montatura individuale (4), le lamelle (6, 7) di copertura sono più sottili della lamella intermedia (5).
  9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che le lamelle (6, 7) di copertura sporgono oltre la lamella intermedia (5), ed alloggiano tra loro un organo piatto (9) di supporto.
  10. 10. Dispositivo secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che l'organo (9) di supporto ha la forma di una striscia, ed è parte di un trasduttore piezo-elettrico (10) a flessione.
  11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 o 7, caratterizzato dal fatto che, per la formazione di un gruppo di montature (104; 204) è provvista una pila di elementi, costituita alternativamente da lamelle intermedie (105) e di copertura (106).
  12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che la pila di elementi è saldata come gruppo intero sul bordo, ed è fissata come unità su un organo (109) di supporto.
  13. 13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni l a 12, caratterizzato dal fatto che la distanza tra la sporgenza (15) di arresto e l'inizio della porzione (14) di guida è almeno pari ad otto volte la larghezza del gambo.
  14. 14. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni l a 13, caratterizzato dal fatto che all'inizio della porzione (14) di guida una seconda linguetta molleggiante (17) si appoggia con una sporgenza (3) sul gambo, e preme quest'ultimo contro una superficie (20) di guida della montatura.
  15. 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 e 14, caratterizzato dal fatto che la seconda linguetta (17) è ricavata in una zona della lamella intermedia (5), libera da collegamenti sul bordo.
  16. 16. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 6 a 15, caratterizzato dal fatto che le lamelle (5, 6, 7; 105, 106; 205) intermedie e/o di copertura sono costituite da alluminio ad alta resistenza.
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