ITTO940319A1 - Lenti modificate in supurficie - Google Patents

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ITTO940319A1
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James H Jannard
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione industriale dal titolo:
"Lenti modificate in superficie"
SFONDO DELL'INVENZIONE
La presente invenzione si riferisce ad articoli ottici, ed in particolare ad un sistema di lente modificata in superficie per occhiali.
Le lenti per occhiali tradizionali, attraverso una combinazione di materiale costruttivo e geometria, tendono ad essere abbastanza poco flessibili e fragili. Una lente fragile è soggetta a rottura quando entra in contatto con detriti volanti, come pietre o ghiaccio. Inoltre le lenti che presentano una flessibilità relativamente bassa sono soggette a rottura in caso di impatto del tipo che si verifica durante sport attivi. Questi problemi sono particolarmente accentuati con sistemi a lenti unitarie.
La flessiibilità è stata aumentata nella tecnica anteriore mediante modifiche quali la riduzione dello spessore della lente o la selezione di un materiale più flessibile per lenti. Tuttavia queste alternative sacrificano in genera le la chiarezza ottica, che deve essere ottimizzata per occhiali destinati ad essere utilizzati durante attività ad alta velocità.
Inoltre un livello relativamente elevato di elettrici tà statica tende ad accumularsi sulla superficie di lenti unitarie tradizionali. Una carica di elettricità statica ten de ad attrarre e trattenere particelle, come polvere e sporcizia. Queste particelle possono ostacolare o oscurare il campo visivo dell'utilizzatore e perciò sono indesiderabili.
Un ulteriore svantaggio di alcuni sistemi di lenti per occhiali tradizionali consiste nell'incapacità di questi sistemi di intercettare adeguatamente luce periferica, come riverbero da una distesa di neve, una superficie di acqua o da altre superfici. La disposizione di una montatura per occhiali tradizionale può contribuire all'intercettazione di una parte della luce periferica, ma la montatura aggiunge peso addizionale al prodotto ottico.
Malgrado l'ampia gamma di lenti per occhiali disponibili per uso ricreativo e competitivo, rimane la necessità di una lente specializzata avente una zona periferica senza montatura esteticamente piacevole con una superficie modificata in modo da intercettare luce nelle regioni periferiche della lente che circondano la zona ottica centrale. In modo ottimale, la lente ha anche una maggiore flessibilità per minimizzare il rischio di rottura ed una ridotta propensione ad accumulare elettricità statica.
SOMMARIO DELL'INVENZIONE
E' previsto un sistema di lente per occhiali avente almeno una zona ottica centrale ed una modifica in superficie su una zona periferica della lente. La modifica in super ficie riduce la trasmissione di luce attraverso la zona periferica senza compromettere la chiarezza ottica attraverso la zona ottica della lente. La modifica in superficie può anche essere configurata in modo da fornire l'impressione visiva che la lente abbia una montatura, che può circondare interamente o parzialmente la zona ottica.
Secondo un aspetto della presente invenzione, si realizza una lente unitaria per la partecipazione ad eventi sportivi attivi come ciclismo, sci e simili. La superficie esterna della lente contiene una o più scanalature nella zona periferica che si estendono parzialmente attraverso lo spessore della lente. La lente può conformarsi alla superficie di una sfera, cilindro, cono, toro o altra forma geometrica solida.
In una forma di attuazione particolare, è prevista un'unica scanalatura avente un fondo sostanzialmente piatto ed una larghezza sufficiente per coprire tutta la zona periferica della lente. A causa della tecnica di fabbricazione della scanalatura, come incisione, sabbiatura o fresatura, il fondo della scanalatura assume una finitura incisa rigata che tende ad intercettare la luce periferica.
In una ulteriore forma di attuazione dell'invenzione, la modifica in superficie alla lente è ottenuta applicando un materiale in particelle addizionale alla superficie della lente. Diversamente dalle forme di attuazione anteriori, in cui la modifica in superficie produce una depressione della superficie nativa della lente, la presente forma di attuazio ne produce un innalzamento della superficie nativa della lente per produrre un aspetto inciso o velato. Preferibilmen te la modifica in superficie per questa forma di attuazione è preferibilmente situata nella zona periferica, che può circondare interamente o parzialmente una zona ottica trasparente per la sospensione davanti agli occhi dell'utilizzatore.
Il sistema di lente modificato in superficie secondo la presente invenzione può essere incorporato in una lente unitaria o nelle singole lenti di un sistema a due lenti. Le modifiche in superficie possono essere disposte in qualsiasi posizione sulla lente grezza, ad esempio in modo da intercettare luce periferica e/o produrre l'aspetto di una montatura, ma preferibilmente fuori dalla zona ottica.
BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI
La Figura 1 rappresenta una vista in elevazione frontale di una lente comprendente le scanalature in accordo con là presente invenzione;
la Figura 2 rappresenta una vista in prospettiva fron tale della forma di attuazione illustrata nella Figura 1 con un ponticello per il naso, stanghette e connettori per stanghette illustrati con linee tratteggiate;
la Figura 3 rappresenta una vista in pianta dall'alto della lente illustrata nella Figura 1;
la Figura 4 rappresenta una vista in elevazione da dietro della lente illustrata nella Figura 1;
la Figura 5 rappresenta una vista in pianta dal basso della lente illustrata nella Figura 1;
la Figura 6 rappresenta una vista in elevazione laterale della lente illustrata nella Figura 1;
la Figura 7 rappresenta una vista in elevazione laterale ed in sezione trasversale lungo le linee 7-7 della Figura 1;
la Figura 8 rappresenta una vista in sezione trasversale ingrandita della lente illustrata nella Figura 1 lungo le linee 8—8 della figura 7;
la Figura 9 rappresenta una forma di attuazione alter nativa delle scanalature illustrate nella Figura 8;
la Figura 10 rappresenta una forma di attuazione alternativa delle scanalature illustrate nella Figura 8;
la Figura 11 rappresenta una vista in elevazione fron tale di una forma di attuazione alternativa delle scanalature secondo la presente invenzione su una lente unitaria; la Figura 12 rappresenta una vista in elevazione fron tale di un'altra forma di attuazione alternativa delle scana lature secondo la presente invenzione su una lente unitaria;
la Figura 13 rappresenta una vista in elevazione fron tale di un'altra forma di attuazione alternativa delle scana lature secondo la presente invenzione su una lente unitaria con una montatura superiore illustrata con linee tratteggiate ;
la Figura 14 rappresenta una vista in elevazione fron tale di un'altra forma di attuazione alternativa della lente scanalata secondo la presente invenzione con una montatura superiore illustrata con linee tratteggiate;
la Figura 15 rappresenta una vista in elevazione fron tale di un'altra forma di attuazione della lente scanalata secondo la presente invenzione;
la Figura 16 mostra una lente in accordo con la presente invenzione conformata secondo la superficie di un cilindro ;
la Figura 17 rappresenta una vista in pianta dall'alto di una lente toroidale in accordo con la presente invenzione;
la Figura 18 rappresenta una vista in elevazione late rale di una lente toroidale o di una lente sferica in accordo con la presente invenzione;
la Figura 19 rappresenta una vista in sezione trasver sale orizzontale di una lente in accordo con la presente invenzione, avente uno spessore convergente;
la Figura 20 rappresenta una vista in sezione trasver sale orizzontale di una lente in accordo con la presente invenzione avente uno spessore sostanzialmente uniforme. DESCRIZIONE DETTAGLIATA DI FORME DI ATTUAZIONE PREFERITE
Con riferimento alla Figura 1, si realizza in accor do con un aspetto della presente invenzione una lente perfezionata per occhiali 10 che supera o minimizza gli svantaggi della tecnica anteriore precedentemente discussa, e produce un risultato esteticamente gradevole. In particolare la lente per occhiali 10 è provvista di modifiche strutturali nella zona periferica 38 della lente 10.
Le modifiche strutturali in accordo con questo aspetto dell'invenzione comprendono una molteplicità di scanalature 12 su una superficie della lente 10. Preferibilmente le scanalature 12 sono disposte sulla superficie esterna conves sa della lente, come illustrato. Alternativamente possono essere previste scanalature sulla superficie interna concava della lente da sole, o sia sulla superficie interna concava sia sulla superficie esterna convessa della lente 10.
Risulta all'inventore della presente che le scanalature 12 secondo la presente invenzione possano ridurre la propensione della lente a raccogliere una carica elettrica statica, ed anche possano migliorare la resistenza all'impat to della lente 10. Si ritiene che ciò sia ottenuto riducendo la tensione superficiale della lente 10. Inoltre le scanalature secondo la presente invenzione, quando sono configurate come descritto in seguito, contribuiscono anche a migliorare la flessibilità della lente in modo che la lente possa contribuire a fornire una spinta diretta verso il centro sulle stanghette in alcuni sistemi ottici. Si veda ad esempio la Domanda di Brevetto Statunitense in corso N. di Serie 07/758.271, intitolata "Improved Earstem For Eyeglasses" (Stanghetta perfezionata per.occhiali), la cui descrizione è incorporata nella presente per riferimento. L'aspetto di una montatura intorno o in posizione adiacente alla zona ottica e l'intercettazione di luce periferica possono anche essere ottenuti mediante un posizionamento, una larghezza ed una densità opportuni delle scanalature.
La distribuzione delle scanalature sulla superficie della lente può essere notevolmente variata raggiungendo ancora uno o più degli scopi della presente invenzione. Con riferimento alla forma di attuazione della presente invenzione illustrata nella Figura 1, una molteplicità di scanalature 12 sono concentrate in particolare nell'area 24 del ponticello della lente 10. In generale le scanalature sono concentrate nella zona periferica 38, che comprende generalmente tutte le aree della lente fuori dalla zona o dalle zone ottiche 35. Le scanalature 12 sono utili in questa regione, tra l'altro, per permettere una flessione che tende a verificarsi quando si indossano o si tolgono gli occhiali.
Preferibilmente le scanalature 12 saranno distruibuite in modo da minimizzare l'interferenza con la zona ottica principale 35 della lente 10 o delle lenti in un sistema a due lenti. Così le scanalature sono tipicamente disposte intorno alla regione di ponticello 24 della lente 10, e perifericamente intorno alle zone ottiche, ad esempio lungo l'estremità superiore 20 della lente 10 e/o lungo il fondo e i lati della lente 10. Vedere Figure 1, 2 e da 11 a 16. Sono anche preferibilmente previste scanalature nell'area di attacco delle stanghette, per minimizzare la concentrazione locale di tensione. Preferibilmente l'estremità inferiore 22 della lente 10 è lasciata priva di scanalature poiché l'estremità inferiore 22 della lente 10 in molte lenti rientra nel campo visivo dell'utilizzatore.
Come illustrato in tutte le figure, le scanalature 12 possono essere disposte sulla lente 10 in ognuno di una varietà di disegni. Le scanalature illustrate nelle Figure 1, 2 e 5 hanno una configurazione generalmente parabolica, mentre le scanalature illustrate nelle Figure 11 e 12 si irraggiano linearmente da un fuoco comune disposto sopra la parte di ponticello 24 della lente 10. Con riferimento alle Figure da 13 a 14, le scanalature 12 della lente 10 sono lineari in una direzione orizzontale e parallele l'una all'altra. La grande scanalatura generalmente a fondo piatto della Figura 15 copre con continuità sostanzialmente tutta la zona periferica. Benché diverse configurazioni di scanala ture siano illustrate nelle figure, è possibile prevedere virtualmente un numero infinito di configurazioni di scanalature per ottenere i vantaggi della presente invenzione.
Le scanalature 12 in accordo con la presente invenzio ne possono essere prodotte in ognuno di una varietà di modi per rimuovere materiale dalla superficie della lente, che saranno compresi dai tecnici del ramo. Ad esempio è possibile realizzare scanalature superficiali durante l'operazione di stampaggio della lente 10. Alternativamente è possibile realizzare scanalature superficiali 12 mediante un'operazione dopo la formatura della lente, ad esempio fresatura meccanica, taglio, molatura, sabbiatura, incisione laser o altre tecniche note nel ramo. Le scanalature 12 possono sinché essere incise utilizzando una macchina a pantografo, una fresatrice controllata da calcolatore o altre fresatrici. Ad esempio la zona ottica può essere mascherata utilizzando adesivi separabili per pelatura, materiale di mascheratura resistente verniciabile o spruzzatile, maschere preformate riutilizzabili o ognuna di una varietà di tecniche ben note nel ramo. La parte esposta della lente è successivamente esposta ad un agente di attacco chimico o sabbiata utilizzando ad esempio perline di impatto da setaccio statunitense 70-140 in una unità tradizionale di sabbiatura/pulitura. Agenti di attacco chimico particolari e dimensioni di perline possono essere ottimizzati mediante sperimentazione tradizionale alla luce della presente descrizione.
Il numero di scanalature 12 e la spaziatura tra le scanalature 12 possono essere variati in misura considerevole raggiungendo ancora i vantaggi della presente invenzione. In una forma della presente invenzione, con riferimento alle Figure 7 ed 8, le scanalature 12 sono distanziate in una misura D compresa nel campo tra circa 0,050 pollici (1,27 mm) e circa 0,200 pollici (5,08 mm). Più preferibilmente, scanalature adiacenti in una forma di attuazione a scanalature multiple sono distanziate nel campo compreso tra circa 0,060 pollici (1,52 mm) e 0,100 pollici (2,54 mm), o meno. Le scanalature 12 non devono essere necessariamente equidistanti l'una dall'altra e possono sovrapporsi.
Almeno una scanalatura è disposta sulla superficie della lente in accordo con la presente invenzione. Si veda ad esempio la Figura 15 per una forma di attuazione con un'unica scanalatura larga. Come sarà evidente per i tecnici del ramo alla luce della presente descrizione, il termine "scanalatura" è inteso per descrivere qualsiasi depressione dalla superficie nativa della lente, prodotta mediante la rimozione di materiale della lente, per segatura, incisione, sabbiatura, molatura o simili. La profondità della scanalatu ra può variare da alcuni micron fino alla profondità massima che non comprometta in modo indesiderabile l'integrità strut turale alla luce dello spessore di una lente particolare, come sarà discusso nel contesto di forme di attuazione particolari seguenti.
Il massimo numero di scanalature è limitato soltanto dalla dimensione desiderata della zona ottica 35, e dalle dimensioni minime desiderate della scanalatura. In generale, per scanalature del tipo illustrato nelle Figure 1-14, saranno previste almeno circa 5 e preferibilmente più di circa 10 scanalature non intersecantisi. Nella forma di attuazione illustrata nella Figura 1, in cui sono previste scanalature lungo la superficie di attacco del ponticello per il naso, almeno circa 20 scanalature non intersecantisi sono distribuite lungo una linea generalmente verticale per tutte le lenti. Alternativamente, nella forma di attuazione illustrata nella Figura 11, almeno circa 33 scanalature discrete sono disposte in un modo ad irraggiamento. Mediante una spaziatura più ravvicinata di scanalature opportunamente dimensionate, è possibile facilmente realizzare fino a 50 o 100 o più scanalature in accordo con la presente invenzione, senza tuttavia interferire indebitamente con la zona ottica principale. Quando il numero di scanalature per una data larghezza di scanalatura raggiunge un certo limite superiore, le scanalature diventano indistinguibili ed assumono l'aspetto della forma di attuazione a singola scanalatura larga come quella illustrata nella Figura 15.
COn riferimento alla Figura 8, la larghezza w in corrispondenza dell'apertura della scanalatura 12 e la profondi^ tà d della scanalatura 12 possono anche essere variate in misura considerevole raggiungendo ancora gli scopi della presente invenzione. Preferibilmente la larghezza w della scanalatura in questa forma di attuazione è non maggiore di circa 0,125 pollici (3,175 mm), e più preferibilmente non maggiore di circa 0,0625 pollici (1,588 mm). Scanalature 12 aventi una larghezza w di 1/32 di pollice (0,794 mm) o 1/64 di pollice (0,397 mm) o meno possono anche essere facilmente utilizzate, in funzione del procedimento utilizzato per produrre la scanalatura 12. Scanalature filiformi di larghezza relativamente ridotta w, ad esempio dell'ordine dei centesimi o millesimi di pollice, possono anche essere utilizzate raggiungendo i vantaggi della presente invenzione.
La profondità d nel punto più profondo della scanalatura 12 è limitata come massimo dallo spessore della lente grezza e dall'integrità strutturale desiderata della lente finale 10. Ad esempio una tipica lente unitaria stampata ad iniezione in policarbonato avrà uno spessore T compreso nel campo tra circa 0,05 pollici (1,27 mm) e circa 0,08 pollici (2,032 mm). In una forma di attuazione preferita, la regione centrale della lente ha uno spessore T di circa 0,066 pollici (1,676 mm). In questa forma di attuazione, la scanalatura 12 avrà tipicamente una profondità d non maggiore di circa 0,03 pollici (0,762 mm) e preferibilmente non maggiore di circa 0,02 pollici (0,508 mm) o meno.
Le scanalature 12 secondo la presente invenzione possono anche essere realizzate in una varietà di configurazioni in sezione trasversale. Ad esempio, con riferimento alle Figure da 8 a 10, le scanalature 12 possono essere a fondo piatto (Figure 8 e 15), a forma di V (Figura 9), o semicircolari (Figura 10), o con ognuna di una varietà di altre configurazioni, come desiderato. In generale configurazioni di scanalatura con almeno,un leggero arrotondamento sono preferibili poiché minimizzano la concentrazione localizzata di tensione che tende a focalizzarsi in corrispondenza di angoli bruschi.
Preferibilmente scanalature aventi una configurazione in sezione trasversale corrispondente ad una scanalatura a V a fondo arrotondato sono preferibili allo scopo di rendere massima la diminuzione della tensione superficiale della lente 10 e la diminuzione di elettricità statica della lente 10.
E' previsto dalla presente invenzione che un'unica lente 10 possa contenere una molteplicità di scanalature di larghezza y, profondità d e configurazione in sezione trasversale variabile, come anche distanze variabili D tra le scanalature 12, come precedentemente discusso.
Gli inventori della presente ritengono che la disposi zione delle scanalature 12 sulla superficie esterna convessa della lente o sulla superficie interna concava della lente diminuisca la tensione superficiale della lente e perciò possa aumentare la resistenza all'impatto della lente 10. Inoltre le scanalature 12 sulla superficie esterna convessa della lente 10 possono diminuire la carica elettrica statica della lente 10 in aree che sono distanziate dalle scanalature 12. In altre parole non è necessario prevedere scanalature su tutta la lente 10 allo scopo di ottenere i vantaggi descritti nella presente.
Così l'area della lente che è provvista di scanalature piò costituire meno del 20% della area superficiale della lente ed eventualmente meno di circa 10% dell'area superficiale della lente beneficiando ancora della caratteristica di scarica statica. In alcune forme di attuazione, meno di circa 3% o 4% dell'area superficiale della lente è provvista di scanalature, purché le scanalature siano posizionate in aree di tensione elevata, ad esempio all'attacco delle stanghette, e in corrispondenza della regione di ponticello 24 tra le zone ottiche dell'occhio sinistro e dell'occhio destro dell'utilizzatore. Più preferibilmente sono previste scanalature 12 nell'area della zona di attacco delle stanghette, nella regione di ponticello 24, e lungo la zona che si estende verso il basso in posizione adiacente al naso dell'utilizzatore, come è illustrato nelle figure.
In accordo con le caratteristiche estetiche e di bloc caggio della luce periferica della forma di attuazione precedente, può essere prevista un'unica scanalatura larga avente un fondo sostanzialmente piatto ed una larghezza sufficiente per ottimizzare le caratteristiche di intercettazione di luce della lente. Ad esempio la zona periferica 38 di ognuna delle forme di attuazione illustrate nelle Figure da 1 a 14 precedentemente discusse può essere provvista di un'unica scanalatura che si estende per la larghezza della zona periferica 38 invece che di scanalature multiple in tale zona.
La forma di attuazione a scanalatura unica prevede così una lente per occhiali avente un profilo in cui la zona ottica della lente ha un livello o spessore di superficie nativo, e la zona periferica della lente, che è sostanzialmente il fondo piatto di una larga scanalatura, ha un livello o spessore di superficie leggermente ridotto a causa della rimozione di una parte di materiale dalla superficie della lente. L'effetto visivo dell'unica scanalatura larga consiste nel produrre una lente avente una zona ottica centrale ed una zona periferica sabbiata o incisa di intercettazione della luce che conferisce l'aspetto di una montatura esterna, ma senza peso addizionale. Vedere Figura 15.
In accordo con un ulteriore aspetto della presente in venzione, si realizza una lente avente una zona ottica centrale 35 circondata parzialmente o completamente da una zona perferica 38 che è stata modificata mediante l 'aggiunta di materiale alla superficie nativa della lente. Nelle forme di attuazione precedenti dell'invenzione, la modifica in superficie alla zona periferica 38 è stata eseguita mediante rimozione di materiale dalla superficie nativa della lente ad esempio per fresatura, taglio al laser, incisione o simili per strette scanalature o procedimenti come sabbiatura della zona periferica dopo mascheratura della zona ottica.
Nella nuova forma di attuazione dell'invenzione, è possibile ottenere un aspetto più versatile applicando materiale alla superficie della lente in modo da innalzare la zona periferica invece che ribassare la zona periferica rispetto alla superficie nativa della zona ottica. La modifica in superficie mediante applicazione di materiale addizionale è eseguita in modo generalmente simile all'incisione precedente di materiale dalla lente. In particolare la lente grezza è tagliata o altrimenti formata nella configurazione desiderata e la zona ottica è mascherata. La mascheratura può essere eseguita applicando un materiale alla zona ottica che è rimovibile dopo il trattamento della zona periferica, e che impedisce che il trattamento della zona periferica comprometta la qualità ottica della zona ottica. Una maschera conveniente è costituita semplicemente da un adesivo che è stato tagliato alla configurazione desiderata della zona ottica.
Dopo la mascheratura, la zona periferica è esposta ad esempio per spruzzatura ad un getto di materiale di rivestimento che produce un innalzamento a disegno della superficie della lente. La spruzzatura può essere eseguita in ognuno di una varietà di modi ben noti nel ramo, in funzione della viscosità, della dimensione delle goccioline o della nebbia, della composizione del veicolo, della dimensione delle particelle e altre proprietà del materiale di rivestimento.
Benché ognuno di un'ampia varietà di materiali di rivestimento possa essere preparato da un tecnico del ramo alla luce della presente descrizione, il materiale di rivestimento comprende in generale almeno un materiale in particelle ed un veicolo. Un materiale in particelle può comprendere ognuna di una varietà di materiali o miscele di materiali come polvere metallica o polimerica di frammenti. Ad esempio una polvere in particelle fini avente una dimensione delle particelle approssimativamente compresa nel campo 25-500 micron può produrre un aspetto inciso o velato in modo relativamente uniforme simile a quello ottenibile mediante sabbiatura. In una forma di attuazione è stata utilizzata una dimensione delle particelle compresa nel campo 50-100 micron. Alternativamente particelle più grandi produrranno una topografia più profonda sulla superficie della zona periferica, e particelle irregolari ad esempio di forma a barretta, rombica, cubica o altre forme geometriche o loro miscele possono produrre un aspetto interessante oltre a raggiungere lo scopo di ridurre la trasmissione della luce attraverso la zona periferica della lente.
Il materiale in particelle è preferibilmente miscelato o sospeso in un veicolo che può comprendere ognuna di una varietà di composizioni realizzabili da un tecnico ordinario del ramo. Il veicolo può essere un materiale adesivo, in modo da produrre una adesione tra le particelle e la superficie della lente. Alternativamente il veicolo può comprendere un solvente o altro materiale volatile in cui la lente e le particelle sono solubili o rammollibili per produrre un legame chimico tra il materiale in particelle e la superficie della lente. Il solvente o l'adesivo particolare da utilizzare sarà facilmente noto ai tecnici ordinari del ramo in funzione del materiale della lente e della composizione del materiale in particelle.
Una varietà di disegni artistici e funzionali possono essere prodotti utilizzando una combinazione delle forme di attuazione a superficie incisa e superficie rialzata secondo la presente invenzione. In generale le superfici incise e rialzate saranno disposte fuori dalla zona ottica desiderata della lente, e possono estendersi soltanto su una parte o su più parti della zona periferica o su tutta la zona periferica, come è stato precedentemente discusso.
Come con tutte le altre forme di attuazione della pre sente invenzione, è possibile utilizzare modifiche superficiali della lente, per incisione, sabbiatura, fresatura, molatura, spruzzatura o altre tecniche per modificare parti delle zone periferiche o tutte le zone periferiche su lenti aventi una qualsiasi delle configurazioni note. Ad esempio le lenti possono essere unitarie (estendentisi attraverso o nel campo diviso dei due occhi) o sistemi a due lenti (lente separata per ogni occhio). Le lenti possono essere formate in ognuna di una varietà di configurazioni di lenti grezze, come discusso in dettaglio nel seguito, comprese forme sferiche, toroidali, cilindriche, troncoconiche o simili. In generale la lente o le lenti possono essere formate in modo da adattarsi alla superficie di una qualsiasi di un'ampia varietà di forme geometriche solide. La lente può essere prodotta utilizzando una delle tecniche disponibili nel ramo, come stampaggio ad iniezione o simili, termoformatura, molatura e simili.
In una forma di attuazione a lente unitaria della pre sente invenzione, come illustrato nella Figura 1, la lente 10 è destinata ad estendersi lungo un arco da un'estremità sinistra 13 ad una estremità destra 14 sostanzialmente per tutto il campo visivo dell'utilizzatore. Una lunghezza di arco orizzontale è definita come la lunghezza orizzontale lungo la superficie della lente. La lunghezza di arco orizzontale L, della lente 10 è preferibilmente compresa nel campo tra circa 3,0 o 4,5 pollici (76,2 o 114,3 mm) e circa 7,5 o 8 o 9 pollici (190,5 o 203,2 o 228,6 mm), e più preferibilmente, nel campo tra circa 5 pollici (127 mm) e circa 7 pollici (177,8 mm). Nella direzione verticale, la lente 10 può essere lineare o curva come è discusso in seguito.
La Figura 16 illustra una lente grezza unitaria utilizzabile con la presente invenzione che segue sostanzialmente la superficie esterna di un cilindro 85. I benefici ricavati dall'uso di una lente unitaria di forma cilindrica sono esposti nel brevetto statunitense N. 4.859.048, che è incorporato nella presente per riferimento. Così una forma di attuazione della lente 10 secondo la presente invenzione è preferibilmente provvista di una curva sostanzialmente uniforme in modo che una linea L (Figura 16) tracciata lungo la superficie della lente 10 in una direzione circonferenziale formi un arco di raggio sostanzialmente uniforme 90. Una linea L tracciata lungo la superficie della lente 10 in una direzione assiale è sostanzialmente parallela all'asse 98 del cilindro 85.
Benché una varietà di raggi possano aumentare i vantaggi della presente invenzione, la lente è preferibilmente provvista di un raggio 90 compreso nel campo tra circa 2,5 e circa 4,5 pollici (tra circa 63,5 e circa 114,3 mm), e preferibilmente nel campo tra circa 3,5 e 4 pollici (tra circa 88,9 e 101,6 mm). Le dimensioni di raggio precedenti rappresentano la distanza tra l'asse 98 e la superficie concava interna della lente.
La lente 10 secondo la presente invenzione può alternativamente essere curvata lungo ognuno di due assi sostanzialmente perpendicolari in modo da produrre una lente che segue ad esempio la superficie di una sfera o una configurazione generalmente toroidale. Così una sezione trasversale della lente considerata lungo un piano orizzontale (Figure 19 e 20) a metà tra il bordo inferiore 65 della lente e il bordo superiore 55 (vedere Figura 18) presenterà una configurazione arcuata in sezione trasversale, caratterizzata da una prima dimensione di 'raggio come illustrato nella Figura 17. Tuttavia, diversamente dalla lente cilindrica, una sezione trasversale verticale della lente presenterà una curvatura dal bordo superiore 55 al bordo inferiore 65 caratterizzata da una seconda dimensione di raggio R3, come illustrato nella Figura 18. Quando R è uguale a R , la lente seguirà la superficie di una sfera. R2 può anche essere minore o maggiore di R3. Lenti toroidali in cui R2 è minore di R^ sono oggetto del brevetto statunitense N.
4.867.550 che è incorporato nella presente per riferimento.
La lente secondo la presente invenzione ha uno spesso re sufficiente per non essere accuratamente definita come avente un unico raggio. Invece, con riferimento alla Figura 19, la lente 10 ha una dimensione di spessore o di profondità 93 lungo tutta la sua lunghezza di arco che fa sì che l'arco definito dalla superficie esterna convessa 95 abbia un raggio separato R rispetto al raggio definito dalla superficie interna concava 97 della lente 10. In una forma di attuazione in cui la lente è di spessore sostanzialmente uniforme, e gli assi sono coincidenti, il raggio R della superficie convessa 95 è sostanzialmente uguale alla somma del raggio della superficie concava 97 e della profondità 93 della lente. Vedere Figura 20.
In accordo con un'altra forma di attuazione della pre sente invenzione, si realizza una lente unitaria sostanzialmente come ognuna di quelle precedentemente descritte, con la seguente modifica. Con riferimento alla vista in sezione orizzontale illustrata nella Figura 19, è rappresentata una lente 10 definita tra una superficie esterna convessa 95, avente un raggio ed una superficie interna concava 97, avente un raggio R^. La differenza principale dalla forma di attuazione precedentemente descritta consiste nel fatto che lo spessore della lente 10 in corrispondenza di ognuna delle estremità distali 80 e 83 è minore dello spessore medio della lente in ogni punto intermedio tra le due estremità distali 80 e 83. Inoltre lo spessore della lente 10 misurato in almeno un punto intermedio tra le due estremità 80 e 83 è maggiore dello spessore ad ognuna di queste estremità.
L'invenzione può essere compresa in modo più completo facendo riferimento alla Figura 19, che illustra le relazioni tra lo spessore della lente e la posizione angolare sulla lunghezza di arco di una lente. Poiché la lunghezza di arco L di una lente può essere notevolmente variata, benché rientri preferibilmente nel campo tra circa 5,5 e 7 pollici (tra circa 139,7 e 177,8 mm), si selezioneranno arbitrariamente punti di riferimento in corrispondenza dell'asse 100 e in corrispondenza della linea 103 a 45°. Poiché la distanza tra l'asse 100 e la linea di riferimento 103 è 1/8 di 360°, la lunghezza di arco di riferimento per un raggio di 3 pollici (76,2 mm) è circa 4,7 pollici (119,38 mm), che rientra nel campo preferito, definendo così un punto di riferimento sulla lente.
In accordo con la forma di attuazione della presente invenzione a lente convergente, lo spessore della lente in corrispondenza della linea di riferimento 103 è preferibilmente compreso tra circa 40% e circa 99% dello spessore in corrispondenza dell'asse 100. Così ad esempio una lente avente uno spessore 100 sull'asse di circa 0,060 pollici (1,524 mm) avrà preferibilmente uno spessore compreso nel campo tra circa 0,024 e circa 0,059 pollici (tra circa 0,61 e circa 1,5 mm) in corrispondenza della linea di riferimento 103 ed uno spessore vicino all'estremità distale 83 della lente compreso nel campo tra circa 0,020 e circa 0,055 pollici (tra circa 0,508 e circa 1,397 mm). Lo spessore della lente nel punto medio è preferibilmente compreso nel campo tra circa 0,055 e circa 0,070 pollici (tra circa 1,397 e circa 1,778 mm). In una forma di attuazione a lente convergente che è stata stampata o punzonata per ricevere un inserto 29 di lente, lo spessore dell'inserto di lente sarà tipicamente sostanzialmente maggiore, come è stato discusso.
Preferibilmente lo spessore della lente converge ad una velocità sostanzialmente uniforme dalla regione più larga che è centrata intorno all'asse 100, a regioni più strette vicino ad ognuna delle estremità distali 80 ed 83. In questo modo si minimizza la distorsione ottica. Con "velocità uniforme" si intende che la convergenza risulta dalla convergenza di un arco che definisce la superficie esterna convessa 95 della lente 10, ed un arco che definisce la superficie concava interna 97 della lente 10, in cui ogni arco è caratterizzato da raggi costanti R1 ed R2, rispettivamente. Benché non è necessario che le superfici siano archi perfettamente uniformi, come nella forma di attuazione precedentemente discussa, la conformazione della superficie della lente ad una curva di raggio sostanzialmente costante aumenta i vantaggi ottici. Quanto precede può essere ottenuto in diversi modi, come ad esempio rendendo il raggio R uguale al raggio e spostando i punti centrali l'uno rispetto all'altro. Alternativamente il raggio R^ può essere maggiore o minore del raggio R , purché si ottenga la geometria convergente.
Nella lente vera e propria, naturalmente, le estremità distali 80 e 83 sono formate ben prima che il prolungamen to degli archi che definiscono le superfici 95 e 97 convergano. In una lente cilindrica prodotta in accordo con questa forma di attuazione, ad esempio, ed avente uno spessore sull'asse di circa 0,060 pollici (1,524 mm), lo spessore in un punto vicino ad ogni estremità distale 80 o 83 sarà generalmente compreso nel campo tra circa 0,040 e circa 0,055 pollici (tra circa 1,016 e circa 1,397 mm).
Finalmente, poiché una parte della lente 10 vicino alle estremità distali 80 e 83 serve principalmente per bloc care luce periferica e sarà probabilmente fuori dalla linea di visione diretta dell'utilizzatore, è meno importante che il raggio di curvatura sia costante in quest'area. Così la lente può essere provvista di una convergenza uniforme soltanto fino ad un certo punto di transizione intermedio tra la linea di riferimento 103 nella Figura 19 e l'estremità distale 83. Da questo punto di transizione fino all'estre mità distale 83, la lente 10 può essere provvista di uno spessore relativamente costante o di una convergenza a velocità differente. Sia lenti di spessore convergente sia lenti di spessore costante possono così avere variazioni di curvatura graduali o brusche vicino ai fianchi laterali, avendo una regione centrale che si adatta generalmente ad una delle forme geometriche solide precedentemente descritte. Ad. esempio una sezione centrale generalmente cilindrica può estendersi attraverso la parte frontale delle lenti mentre ogni fianco laterale è curvato o angolato bruscamente nella direzione posteriore.
Un ponticello per il naso (illustrato con linee tratteggiate nella Figura 1) può essere previsto limitando le lenti nella regione dell'apertura 45 per il naso. Il ponticello per il naso comprende preferibilmente un materiale elastomerico relativo morbido avente un coefficiente di attrito di strisciamento che aumenta quando il materiale è bagnato. Tale materiale è preferibilmente idrofilo, e tende a trattenere l'occhiale in posizione sull'area superiore del naso dell'utilizzatore quando 1'utilizzatore suda o incontra umidità, ad esempio durante la pratica dello sci. Inoltre il materiale,preferito è morbido per confortevolezza. Un materiale di questo tipo è KRATON G, prodotto dalla Shell Oil Company.
Con riferimento alla Figura 1, occhiali comprendenti le lenti secondo la presente invenzione sono provvisti di una coppia di stanghette 107, 109. Le stanghette 107, 109 possono essere realizzate in ognuno di una varietà di materiali termoplastici stampati relativamente rigidi che sono ben noti nella tecnica, e possono essere trasparenti o colorati ognuno in una varietà di colori. Le stanghette 107, 109 possono essere fissate in modo articolato alle estremità laterali di una montatura superiore 110 (Figura 13) o ad una montatura che limita inoltre o alternativamente il bordo inferiore della lente (non illustrato). Le stanghette 107, 109 possono anche essere fissate in modo oscillante direttamente alla lente senza l'impiego di una montatura tradizionale .
Con riferimento alla Figura 1, la lente 10 può essere fabbricata in accordo con una qualsiasi di una varietà di teniche note ad un tecnico del ramo. Ad esempio è possibile utilizzare termoformatura, stampaggio ad iniezione, stampaggio a cera persa, stampaggio centrifugo o altre tecniche. Preferibilmente la lente è stampata ad iniezione in un materiale otticamente trasparente, come policarbonato.
La lente 10 in accordo con la presente invenzione può essere inoltre provvista di uno qualsiasi di una varietà di rivestimenti su una o su entrambe le sue superfici interna concava o esterna convessa. Ad esempio può essere previsto uno qualsiasi di una varietà di rivestimenti riflettenti, rivestimenti filtranti per la trasmissione, l'assorbimento o la riflessione di lunghezze d'onda particolari di luce, rivestimenti iridescenti o rivestimenti resistenti alla rigatura. Benché ognuno di questi rivestimenti svolga una funzione desiderabile sulla lente 10, i rivestimenti tendono anche sfortunatamente ad aumentare la propensione della lente 10 ad accumulare elettricità statica. Inoltre questi rivestimenti tendono ad aumentare la tensione superficiale della lente 10 rendendola perciò più fragile. Di conseguenza è particolarmente desiderabile che lenti provviste di un rivestimento siano anche provviste dell'invenzione descritta nella presente.
Anche se la presente invenzione è stata descritta in termini di alcune sue forme di attuazione preferite, altre forme di attuazione che sono evidenti per i tecnici ordinari del ramo rientrano anche nell'ambito della presente invenzione. Di conseguenza l'ambito della presente invenzione è inteso limitato soltanto dalle rivendicazioni annesse.

Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Lente per occhiali per la participazione a sport attivi come ciclismo, sci e simili, in cui la lente suddetta comprende: un bordo superiore ed un bordo inferiore, in cui il bordo inferiore ha una apertura per il naso per montare la lente sul naso di un utilizzatore e per definire una zona ottica destra ed una zona ottica sinistra della lente; in cui la lente suddetta ha una configurazione in sezione trasversale orizzontale arcuata, in cui la lente è curvata attraverso la faccia dell'utilizzatore e si estende nei due campi di visione dell'occhio sinistro e dell'occhio destro dell'utilizzatore; una zona periferica sulla lente che circonda almeno una parte di almeno una delle zone ottiche; e una superficie modificata su almeno una parte della lente entro una zona periferica.
  2. 2. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la lente è stampata ad iniezione.
  3. 3. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la super ficie modificata comprende almeno una rientranza nella super ficie della lente.
  4. 4. Lente secondo la rivendicazione 3, in cui la rientranza comprende un'unica scanalatura nella superficie della lente.
  5. 5. Lente secondo la rivendicazione 4, in cui la scanalatura circonda la zona ottica.
  6. 6. Lente secondo la rivendicazione 5, in cui la scanalatura si estende dal bordo della zona ottica alla periferia esterna della zona periferica.
  7. 7. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la super fiele modificata comprende materiale che si estende sopra la superficie nativa della lente.
  8. 8. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la lente segue la superficie di una sfera.
  9. 9. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la lente segue la superficie di un toro.
  10. 10. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la lente segue la superficie di un cilindro.
  11. 11. Lente secondo la rivendicazione 1, in cui la lente segue la superficie di un cono.
  12. 12. Procedimento per la fabbricazione di una lente del tipo avente una zona ottica centrale ed una zona periferica per intercettare luce periferica, comprendente le seguenti fasi: disposizione di una lente grezza avente una configurazione desiderata; identificazione di almeno una zona ottica sulla lente grezza; identificazione di almeno una zona periferica sulla lente grezza; e modifica della superficie della lente grezza nella zona periferica in modo da ridurre la trasmissione di luce attraverso la zona periferica.
  13. 13. Procedimento secondo la rivendicazione 12, in cui la fase di modifica suddetta comprende la rimozione di materiale da almeno una parte della superficie della zona periferica .
  14. 14. Procedimento secondo la rivendicazione 12, in cui la fase di modifica suddetta comprende l'aggiunta di materia le ad almeno una parte della zona periferica.
  15. 15. Procedimento secondo la rivendicazione 12, in cui la fase di modifica suddetta comprende inoltre la fase di applicazione di una maschera alla lente per impedire la modifica della zona ottica, e successivamente la modifica della zona periferica.
  16. 16. Procedimento secondo la rivendicazione 12, in cui la parte della superficie della lente nella zona periferica che è modificata nella fase di modifica si estende interamen te intorno alla zona ottica.
  17. 17. Paio di occhiali, in cui gli occhiali suddetti so no adatti per partecipare a sport attivi, come ciclismo, sci e simili, comprendente: una montatura; un paio di stanghette fissate in modo oscillante alla montatura suddetta; una lente sinistra avente almeno una scanalatura, in cui la lente suddetta è posizionata dalla montatura entro il campo di visione di un occhio sinistro dell'utilizzatore; e una lente destra avente almeno una scanalatura, in cui la lente suddetta è posizionata dalla montatura entro il campo di visione di un occhio destro dell'utilizzatore.
  18. 18. Lente per occhiali, in cui la lente suddetta è adatta per partecipare a sport attivi, come ciclismo, sci e simili, in cui la lente suddetta comprende: una lente unitaria avente un bordo superiore ed un bordo inferiore, in cui il bordo inferiore suddetto ha una apertura di ponticello per il naso formata in esso per montare la lente suddetta sul naso di un utilizzatore, in cui la lente suddetta ha una configurazione in sezione trasversale orizzontale arcuata in cui la lunghezza di arco (L) della lente suddetta è compresa nel campo tra circa 5 pollici e 7 pollici (tra circa 127 mm e 177,8 mm), ed in cui il raggio dell'arco suddetto è definito da RI, in cui la lente suddetta ha una configurazione in sezione trasversale verticale arcuata in cui la lunghezza di arco della lente suddetta è compresa nel campo tra circa 1,0 pollici e 4,0 pollici (tra circa 25,4 mm e 101,6 mm), ed in cui il raggio dell'arco suddetto è definito da R2, in cui RI è compreso nel campo tra circa 3 pollici e 4 pollici (tra circa 76,2 mm e 101,6 mm); e in cui la lente suddetta contiene una zona periferica, spostata dal centro del campo di visione dell'utilizzatore, da cui è stata rimossa una parte della superficie della lente.
  19. 19. Lente secondo la rivendicazione 18, in cui RI è compreso nel campo tra circa 2 pollici e circa 4 pollici (tra circa 50,8 mm e circa 101,6 mm).
  20. 20. Lente secondo la rivendicazione 19, in cui RI = R2.
  21. 21. Lente secondo la rivendicazione 19, in cui R2 i l,10 RI.
  22. 22. Procedimento per la fabbricazione di una lente per occhiali, del tipo avente una zona ottica centrale ed una zona periferica, comprendente le seguenti fasi: disposizione di una lente grezza; mascheratura di una parte della lente grezza; modifica di almeno una parte della superficie della parte non mascherata della lente grezza; e rimozione della maschera per rivelare una zona ottica.
  23. 23. Procedimento secondo la rivendicazione 22, in cui la fase di modifica suddetta comprende la rimozione di materiale dalla superficie della lente.
  24. 24. Procedimento secondo la rivendicazione 23, in cui la fase di modifica suddetta comprende l'aggiunta di materiale alla superficie della lente.
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