ITTO20130081A1 - Calandra preferibilmente a doppio invito avente una struttura ribassata - Google Patents

Calandra preferibilmente a doppio invito avente una struttura ribassata

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ITTO20130081A1
ITTO20130081A1 IT000081A ITTO20130081A ITTO20130081A1 IT TO20130081 A1 ITTO20130081 A1 IT TO20130081A1 IT 000081 A IT000081 A IT 000081A IT TO20130081 A ITTO20130081 A IT TO20130081A IT TO20130081 A1 ITTO20130081 A1 IT TO20130081A1
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IT
Italy
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calender
shoulder
shoulders
longitudinal
rollers
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IT000081A
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English (en)
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Cristiano Allocco
Mauro Roccia
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Roccia S R L
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B21MECHANICAL METAL-WORKING WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21DWORKING OR PROCESSING OF SHEET METAL OR METAL TUBES, RODS OR PROFILES WITHOUT ESSENTIALLY REMOVING MATERIAL; PUNCHING METAL
    • B21D5/00Bending sheet metal along straight lines, e.g. to form simple curves
    • B21D5/14Bending sheet metal along straight lines, e.g. to form simple curves by passing between rollers

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  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Mechanical Engineering (AREA)
  • Medicinal Preparation (AREA)

Description

DESCRIZIONE
“CALANDRA PREFERIBILMENTE A DOPPIO INVITO AVENTE UNA STRUTTURA RIBASSATAâ€
La presente invenzione à ̈ relativa a una calandra per piegare a freddo o a caldo lamiere, preferibilmente una calandra a doppio invito, avente una struttura ribassata e tale da richiedere opere di adattamento minime per l’installazione in un’officina.
Una calandra per piegare a freddo o a caldo lamiere comprende un telaio fissato in una buca della pavimentazione di un’officina e una pluralità di rulli montati sul telaio e aventi assi paralleli fra loro. Alcuni rulli sono mobili in modo che gli assi siano paralleli e/o motorizzati rispetto a rulli eventualmente motorizzati ciascuno dei quali presenta un asse fisso durante la deformazione della lastra.
In uso la rotazione dei rulli motorizzati viene invertita secondo opportuni cicli per deformare una lamiera piana e ottenere sezioni finali ad arco di circonferenza o a circonferenza sostanzialmente completa. La calandra può essere una stazione terminale di una linea di produzione più complessa comprendente stazioni di monte nelle quali la lamiera viene laminata a caldo, calibrata e tagliata ed à ̈ utile che la quota di imbocco della calandra, cioà ̈ la quota verticale a cui la lamiera piana deve essere portata per poter iniziare le fasi di lavorazione eseguite dalla calandra, sia compatibile con la quota di lavorazione e trasporto delle stazioni di monte.
E’ noto che le calandre per deformare lastre di spessore maggiore di 25mm presentano telai particolarmente ingombranti in direzione verticale e richiedono sbancamenti della pavimentazione dell’officina per portare la quota di imbocco al livello delle stazioni precedenti della linea di produzione. Lo sbancamento à ̈ necessario per definire una buca in cui alloggiare parte della macchina e/o in particolare di attuatori di movimentazione dei rulli.
Gli sbancamenti sono costosi, richiedono lo smaltimento del materiale scavato e aumentano i tempi di posa – riconfigurazione di una linea di produzione di prodotti di lamiera metallica deformata a freddo.
Lo scopo della presente invenzione à ̈ di realizzare una calandra avente una struttura ribassata e tale da ridurre lo sbancamento o poter essere montata al livello della pavimentazione del locale dove à ̈ montata la linea di produzione.
L’invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano degli esempi di attuazione non limitativi, di cui:
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica con particolari asportati per chiarezza di una calandra secondo la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una seconda vista prospettica vista prospettica con ulteriori particolari asportati per chiarezza rispetto a figura 1;
- la figura 3 Ã ̈ una vista prospettica di un particolare ingrandito di figura 1;
- la figura 4 Ã ̈ una vista frontale di un componente della calandra delle figure 1 e 2;
- la figura 5 Ã ̈ una vista ingrandita di figura 1 con particolari asportati o sezionati per chiarezza; e
- la figura 6 Ã ̈ una vista prospettica ingrandita di un particolare di figura 1 con particolari asportati per chiarezza.
In figura 1 Ã ̈ illustrata con 1 nel suo insieme una calandra comprendente un telaio 2, un rullo superiore 3 ad asse fisso e una coppia di rulli inferiori 4 mobili e contrapposti in direzione laterale rispetto al rullo 3, i rulli 3 e 4 essendo montati sul telaio 2. La calandra 1 comprende inoltre una cabina 5 affiancata ai rulli 3, 4 per alloggiare i motori rotativi M preferibilmente idraulici per i rulli 3, 4 e una pompa idraulica, preferibilmente una elettropompa, I per alimentare un circuito oleodinamico che comanda gli azionamenti della calandra 1, fra i quali i motori rotativi M per i rulli 3, 4 e gli attuatori lineari dei rulli inferiori 4 che saranno descritti ulteriormente nel seguito.
La calandra 1 comprende inoltre un supporto basculante S per il rullo superiore 3 e un cilindro di azionamento C per comandare la posizione di funzionamento in cui del supporto basculante S Ã ̈ impegnato sul cilindro superiore 3 e una posizione di apertura in cui il supporto basculante S Ã ̈ disimpegnato dal cilindro superiore 3. Nella posizione di apertura una lastra piegata viene sfilata longitudinalmente dal cilindro superiore stesso.
In particolare (figura 2) il telaio 2 comprende una porzione per il supporto dei rulli 3, 4 e una porzione per supportare i componenti alloggiati nella cabina 5, come l’elettropompa I e un dispositivo D per mantenere in posizione il rullo superiore 4 anche quando il supporto basculante S à ̈ nella posizione aperta, come verrà meglio specificato nel seguito.
La porzione per supportare i rulli 3, 4 comprende una spalla ribassata 6 dalla quale la lamiera piegata viene estratta dopo la deformazione, una spalla 7 contrapposta alla spalla 6, una struttura longitudinale 8 montata fra le spalle 6, 7 e una pluralità di barre 9 montate fra le spalle 6 e 7 e superiori alla struttura longitudinale 8. La struttura longitudinale 8 si estende parallelamente ai rulli 3, 4 ed à ̈ dimensionata per svolgere la funzione di un bancale o base, cioà ̈ di collegare fra loro le spalle 6, 7 in modo principale rispetto alle barre 9. A tale scopo, gli elementi portanti della struttura longitudinale 8 sono inferiori alle barre 9 e a qualsiasi altro elemento longitudinale montato fra le spalle 6, 7 e/o sono direttamente a contatto con una pavimentazione P piana dell’officina o sono distanziati da quest’ultima.
Da parte opposta della spalla ribassata 6 rispetto alla spalla 7, la calandra 1 comprende una struttura di fondo 10 collegata alla spalla 7. Preferibilmente la struttura longitudinale 8 e la struttura di fondo 10 sono gruppi separati e rispettivamente collegati a facce contrapposta della spalla 7.
Vantaggiosamente, il cilindro C à ̈ montato fra il telaio 2 e il supporto basculante S in modo da attraversare la spalla ribassata 6. In particolare, una porzione di estremità 11 à ̈ vincolata al telaio 2 sotto i rulli 3, 4 e l’altra porzione di estremità 11a (figura 5) à ̈ vincolata al supporto basculante S da parte opposta dei rulli 3, 4 rispetto alla spalla ribassata 6. Allo scopo, la spalla ribassata 6 definisce un’apertura passante 12. Analogamente, la struttura longitudinale 8 definisce una cavità 13 allineata con l’apertura passante 12 per consentire il movimento del cilindro C in ogni posizione del supporto basculante S.
Preferibilmente, la struttura longitudinale 8 à ̈ collegata a rispettive facce laterali 14 interne delle spalle 6, 7. Le facce laterali 14 interne sono rivolte verso i rulli 3, 4. Ancor più preferibilmente, la struttura longitudinale 8 comprende una pluralità di travi T ciascuna delle quali può essere un profilato e in particolare un profilato a doppia T per raggiungere il miglior compromesso fra caratteristiche meccaniche e costi di produzione. La struttura longitudinale 8 può anche essere costruita con travi a sezione traversale scatolare analoga a quella delle barre 9. Ciascuna porzione di estremità 15 di ciascuna trave T à ̈ collegata a una piastra piana 16 perpendicolare all’asse longitudinale della trave stessa e collegata, preferibilmente imbullonata, alla relativa faccia laterale 14.
Come illustrato in figura 2, almeno le travi T della struttura longitudinale 8 sono rialzate rispetto alla pavimentazione P dell’officina e la struttura longitudinale 8 comprende almeno un appoggio 17 disposto fra le travi T e la pavimentazione P. Le spalle 6, 7 poggiano invece direttamente sulla pavimentazione P.
Superiormente alla struttura longitudinale 8, le barre 9 sono contrapposte preferibilmente in modo simmetrico rispetto a un piano verticale passante per l’asse del cilindro superiore 3 e quando le barre 9 sono in numero dispari, una barra 9 à ̈ intercettata dal detto piano verticale come illustrato in figura 2. Nella descrizione e nelle rivendicazioni un piano intercetta un elemento quando quest’ultimo viene attraversato idealmente dal piano stesso.
Da parte longitudinale opposta della spalla ribassata 6 rispetto alla spalla 7, la struttura di fondo 10 à ̈ distanziata dalla pavimentazione P e appoggi 18 sono interposti fra la struttura di fondo 10 e la pavimentazione P. Vantaggiosamente, gli appoggi 18 definiscono guide longitudinali per un carrello che porta una carena H della cabina 5. La carena H, che comprende almeno un fianco F e una testa M, à ̈ pertanto mobile lungo una traiettoria rettilinea per aprire la cabina 5 e consentire l’accesso all’interno ad esempio per riparazioni e/o manutenzioni.
La struttura di fondo 10 comprende almeno una coppia di travi o elementi portanti 19 longitudinali ciascuna delle quali presenta una porzione di estremità 20 collegata a una piastra 21 perpendicolare all’asse della trave 19. Le piastre 21 sono preferibilmente imbullonate alla spalla 7. La struttura di fondo 10 porta, come illustrato in figura 2, un portale 22 che funge da tirante ed à ̈ collegato ad un codolo (non illustrato) del cilindro superiore 3 tramite un relativo motore rotativo. Il codolo à ̈ inoltre impegnato in una sede 23 della spalla 7 e distanziato in direzione longitudinale dal portale 22. Quando il supporto basculante S viene aperto, il cilindro superiore 3 applica un carico di compressione sulla spalla 7, che funge da primo appoggio, e uno di trazione sul portale 22, che funge da secondo appoggio, in modo da rimanere a sbalzo rispetto alla spalla 7. Pertanto la struttura di fondo 10 viene caricata verso l’alto in modo considerevole quando il supporto basculante S viene aperto.
La figura 3 illustra la struttura della spalla ribassata 6 strutturalmente o funzionalmente uguale alla spalla 7 laddove non diversamente specificato.
La spalla ribassata 6 presenta una struttura scatolare, cioà ̈ una struttura cava ricavata da lastre metalliche collegate rigidamente fra loro preferibilmente tramite bulloni o saldature. La spalla ribassata 6 comprende un fondo 24 appoggiato sulla pavimentazione P e rispetto al quale la struttura longitudinale 8 à ̈ rialzata, e una pluralità di piastre 25 rigidamente collegate alla propria faccia laterale 14 e accoppiate rigidamente alle piastre 16 della struttura longitudinale 8. Preferibilmente, l’apertura passante 12 à ̈ interposta fra due piastre 25 adiacenti.
Inoltre, la spalla ribassata 6 comprende una pluralità di rinforzi 26 disposti posteriormente alle piastre 25 all’interno della spalla stessa. I rinforzi 26 collegano rigidamente la faccia laterale 14 interna o ad una faccia laterale esterna 27 della spalla e/o al fondo 24 e sono disposti inferiormente ai rulli 3, 4. Inoltre, alcuni dei rinforzi 26 presentano un piano medio interposto fra due piastre 25 adiacenti.
Superiormente alle piastre 25, sulla faccia laterale 14 interna sono montate ulteriori piastre V aventi una funzione identica alle piastre 25 e collegabili alle rispettive barre 9.
Superiormente alle piastre 25, la spalla ribassata 6 definisce un ponte 28 per collegare fra loro la faccia laterale 14 interna e la faccia laterale 27 esterna da parte opposta rispetto alla base 24. Il ponte 28 Ã ̈ un componente non presente sulla spalla 7.
Inferiormente al ponte 28, di cui si dirà più specificamente nel seguito, la spalla ribassata 6 definisce un asse di cerniera A per rispettivi bracci basculanti 29 azionati per movimentare i rulli inferiori 4.
La figura 4 illustra uno dei due bracci 29, ciascuno dei quali comprende una porzione 30 adiacente al ponte 28, un anello 31 per alloggiare un cuscinetto G (figura 6) di supporto per il rullo inferiore 3 e una porzione di comando 32. La porzione di comando 32 à ̈ collegata ad un attuatore lineare L illustrato schematicamente in figura 2 e alloggiato all’interno della spalla ribassata 6. L’attuatore lineare L à ̈ incernierato alla spalla ribassata 6 intorno ad un asse B disposto in prossimità del fondo 24 e in posizione trasversalmente esterna rispetto ai rulli inferiori 4. Ciascun rullo inferiore 4 à ̈ portato da due bracci 29 rispettivamente incernierati alla spalla ribassata 6 e alla spalla 7 e ciascun braccio 29 à ̈ azionato da un rispettivo attuatore lineare L per movimentare il relativo rullo inferiore 3 su una traiettoria ad arco di circonferenza intorno all’asse A. Inoltre, tutti i bracci 29 condividono l’asse di cerniera A e sono parzialmente o completamente alloggiati nelle rispettive spalle 6, 7 e gli assi B dei quattro attuatori lineari L sono complanari almeno a coppie.
Vantaggiosamente, la porzione 30 definisce un profilo concavo 33 rivolto verso il ponte 28 per evitare interferenze con quest’ultimo quando i rulli inferiori 4 si avvicinano muovendosi verso il rullo superiore 3.
Secondo la presente invenzione (figura 5) il piano orizzontale definito dagli assi B della cerniera fra gli attuatori L e le spalle 6, 7 intercetta gli elementi portanti, cioà ̈ le travi T, della struttura longitudinale 8 e il cilindro C attraversa la sede passante 12 della spalla ribassata 6. Inoltre, tale piano può intercettare anche le piastre 25 verticali per collegare le travi T alla faccia laterale 14 interna delle spalle 6, 7 e/o i rinforzi 26 interni alle spalle 6, 7 e/o le travi 19 della struttura di fondo 10.
La figura 5 illustra inoltre come la sede 12 sia delimitata all’interno della spalla ribassata 6 da relative pareti K che delimitano almeno i fianchi della sede stessa fra le facce laterali 14, 27 per irrigidire ulteriormente la spalla ribassata 6. Anche le pareti K possono essere intercettate dal piano passante per gli assi B.
La figura 6 illustra il ponte 28 su cui appoggia un supporto a strisciamento 35 collegato al supporto basculante S. Il supporto a strisciamento 35 comprende una slitta 36 che può scorrere su un dorso sagomato 37, preferibilmente inclinato verso il supporto basculante S, del ponte 28, una bronzina 38 avente una superficie ad arco di circonferenza che contatta un codolo 39 del cilindro superiore 3 e una cerniera 40 collegata al supporto basculante S. Il supporto a strisciamento 35 viene movimentato sul dorso sagomato 37 quando il supporto basculante S viene azionato ed à ̈ dimensionato in direzione verticale in modo da chiudere i giochi in tale direzione fra il rullo superiore 3 e il dorso 37 del ponte 28.
I vantaggi che la calandra 1 qui descritta e illustrata consente di ottenere sono i seguenti.
La combinazione della struttura longitudinale 8 rialzata rispetto all’ancoraggio degli attuatori lineari L e la posizione del cilindro C consente ridurre le dimensioni verticali della calandra 1 e di mantenere livelli adeguati di rigidezza del telaio 2. In questo modo la calandra 1 poggia sul piano definito dalla pavimentazione P e sul quale poggiano ulteriori macchinari o stazioni per la lavorazione delle lamiere e non à ̈ più necessario predisporre una buca nella pavimentazione P dell’officina. Dal momento che la dimensione complessiva del telaio 2 viene ridotta, à ̈ importante mantenere livelli di rigidezza comunque elevati e congruenti con le applicazioni della calandra 1.
Quando sono richiesti livelli di rigidezza particolarmente elevati, ulteriori accorgimenti per irrigidire il telaio 2 sono la posizione della barre 9, la presenza dei rinforzi 26 e la dimensione trasversale del ponte 28.
Quando la struttura longitudinale 8 à ̈ collegata alle facce laterali 14 interne delle spalle 6, 7 la struttura di queste ultime à ̈ semplificata comprendente sia la base 24 che le facce laterali 14, 27 sostanzialmente piane in modo da presentare costi di produzione ridotti.
Allo scopo di non interferire con il ponte 28 il braccio 29 à ̈ opportunamente sagomato con il profilo concavo 33 in modo da consentire movimenti ampli dei cilindri inferiori 4. In questo modo il ponte 28 può avere una dimensione trasversale maggiore e quindi aumentare al rigidezza della spalla ribassata 6.
Dal momento che la calandra 1 non à ̈ montata in una buca, à ̈ possibile proteggere la cabina 5 tramite una carena H mobile in direzione rettilinea e longitudinale in una posizione di apertura sporgente completamente o non completamente rispetto alla struttura di fondo 10 (linee tratteggiate di figura 1). In questo modo l’accesso alla cabina 5 à ̈ facilitato e non ci sono i vincoli di ingombro per la posizione della carena che sono invece imposti quando la calandra à ̈ montata all’interno di una buca.
Risulta infine chiaro che alla calandra 1 qui descritta e illustrata à ̈ possibile apportare modifiche o varianti senza per questo uscire dall’ambito di tutela come definito dalle rivendicazioni allegate.
Le barre 9 o travi T, 19 possono presentare ulteriori configurazioni che consentano di essere compatte e al tempo stesso resistenti. E’ ad esempio possibile prevedere travi reticolari ottenute per saldatura o imbullonatura di più componenti oppure profilati in un unico corpo avente una sezione trasversale differente rispetto a quella a I. Inoltre le travi 19 e le travi T possono essere differenti fra loro.
Alternativamente, le travi 19 possono essere il prolungamento di travi T e passare attraverso la spalla 7. In questo caso solo alcune travi o elementi portanti della struttura longitudinale 8 sono collegate ai fianchi della spalla 7.
E’ possibile prevedere che almeno una delle spalle 6, 7 sia appoggiata verticalmente sulla struttura longitudinale 8, dovendosi in questo caso prevedere apposite sedi nella struttura longitudinale per alloggiare parzialmente gli attuatori lineari L che sono incernierati alla struttura longitudinale stessa e non alle spalle 6, 7. In ogni ulteriore configurazione della spalla 6 à ̈ importante che gli elementi portanti della struttura longitudinale 8 siano o intercettati dal piano orizzontale passante per gli assi B o superiori a quest’ultimo.
Infatti, à ̈ anche possibile prevedere che le travi T siano superiori verso i cilindri inferiori 4 al piano passante per gli assi B. In tale condizione il cilindro C può essere completamente alloggiato all’interno della struttura longitudinale 8.
Dipendentemente dalle configurazioni, i rulli inferiori 4 possono anche essere tre.
Inoltre, il piano definito dagli assi B Ã ̈ discostato di qualche centimetro e sostanzialmente parallelo al piano individuato da appoggi del telaio 2, ad esempio le basi 24, contattanti la pavimentazione P.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Calandra (1) comprendente un telaio (2), un rullo superiore (3) ad asse fisso e una pluralità di rulli inferiori (4), i detti rulli superiore e inferiori (3, 4) essendo portati su una prima e una seconda spalla (6, 7) del detto telaio (2), un supporto basculante (S) mobile fra una posizione di impegno con e una posizione di disimpegno da il detto rullo superiore (3) e almeno un attuatore lineare (L) incernierato al detto telaio (2) e mobile per comandare la posizione di uno dei rulli inferiori (3), caratterizzato dal fatto di comprendere una struttura longitudinale (8) di base avente elementi portanti (T) intercettati da o superiori a un piano orizzontale passante per l’asse di cerniera del detto attuatore lineare (L) e dal fatto di comprendere un ulteriore attuatore lineare (C) per azionare il detto supporto basculante (S) alloggiato in un’apertura passante (12) della spalla (6) adiacente al detto supporto basculante (S) e avente una porzione di estremità (11) vincolata alla detta struttura longitudinale (8) sotto i detti rulli inferiori (4).
  2. 2. Calandra secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno una porzione della detta struttura longitudinale (8) Ã ̈ collegata rigidamente alle facce laterali (14) delle dette spalle (6, 7).
  3. 3. Calandra secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la detta struttura longitudinale (8) definisce una cavità (13) alloggiante almeno in parte il detto ulteriore attuatore lineare (C).
  4. 4. Calandra secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le dette spalle (6, 7) comprendono un rispettivo fondo (24) atto ad essere poggiato su una pavimentazione (P) e dal fatto che almeno i detti elementi portanti (T) della detta struttura longitudinale (8) sono distanziati verso i detti cilindri inferiori (4) da un ulteriore piano sul quale giacciono i detti fondi (24), i detti elementi portanti (T) essendo inferiori rispetto ai detti cilindri inferiori (4).
  5. 5. Calandra secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le dette spalle (6, 7) presentano una struttura scatolare cava e dal fatto di comprendere rinforzi (26) interni alla detta struttura scatolare e intercettati dal detto piano.
  6. 6. Calandra secondo la rivendicazione 5, caratterizzata dal fatto che la spalla (6) adiacente al detto supporto basculante (S) comprende un ponte (28) caricato nella detta posizione di impegno dal detto cilindro superiore (3) tramite un supporto a strisciamento (35) e configurato per collegare rigidamente le facce laterali (14, 27) della detta spalla (6).
  7. 7. Calandra secondo al rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una coppia di bracci (29) almeno parzialmente alloggiati all’interno delle dette spalle (6, 7) e incernierati ad un ulteriore asse (A) definito dalle dette spalle (6, 7) per movimentare almeno uno dei detti rulli inferiori (4), il braccio (29) adiacente al detto ponte (28) definendo una porzione concava (33) posizionata in modo tale da alloggiare parzialmente senza interferire il detto ponte (28) quando il detto cilindro inferiore (4) à ̈ sollevato.
  8. 8. Calandra secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una struttura di fondo (10) sporgente dal detto telaio (2) da parte opposta rispetto ai detti rulli (3, 4) e a detto elemento basculante (S), la detta struttura di fondo (10) comprendendo ulteriori elementi portanti (19) longitudinali intercettati da o superiori a il detto piano.
  9. 9. Calandra secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una pompa idraulica (I) portata dalla detta struttura di fondo (10) e una carena (H) mobile in modo rettilineo rispetto alla detta struttura di fondo (10) in una posizione sporgente rispetto alla detta struttura di fondo (10) per accedere alla detta pompa idraulica (I).
  10. 10. Metodo di installazione di una calandra (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere la fase appoggiare la detta calandra su un piano definito da una pavimentazione (P) di un’officina senza prevedere uno sbancamento o una buca nella detta pavimentazione (P).
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