ITTO20120238A1 - Gruppo di scambio termico a composizione variabile in modo flessibile - Google Patents

Gruppo di scambio termico a composizione variabile in modo flessibile Download PDF

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ITTO20120238A1
ITTO20120238A1 IT000238A ITTO20120238A ITTO20120238A1 IT TO20120238 A1 ITTO20120238 A1 IT TO20120238A1 IT 000238 A IT000238 A IT 000238A IT TO20120238 A ITTO20120238 A IT TO20120238A IT TO20120238 A1 ITTO20120238 A1 IT TO20120238A1
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heat exchanger
exchanger
manifold
manifolds
heat
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Francesco Lanfranco
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Denso Corp
Denso Thermal Systems Spa
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    • F28F9/002Casings in the form of plate-like arrangements; Frames enclosing a heat exchange core with fastening means for other structures
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Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE INDUSTRIALE DAL TITOLO: "Gruppo di scambio termico a composizione variabile in modo flessibile"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un gruppo di scambio termico, includente almeno un primo scambiatore di calore comprendente
una pluralità di tubi paralleli estendentisi fra due lati opposti dello scambiatore di calore, un primo ed un secondo collettore rispettivamente disposti in corrispondenza di ciascuno di detti due lati opposti dello scambiatore di calore, e
mezzi di collegamento disposti su detti collettori, i quali sono previsti per il montaggio di un secondo scambiatore di calore su detto primo scambiatore di calore.
È noto nel settore automotive di prevedere moduli di raffreddamento comprendenti più scambiatori di calore assemblati l’uno all’altro secondo una specifica sequenza. In genere, la composizione più ricca comprende un radiatore di alta temperatura, un radiatore di bassa temperatura ed un condensatore.
Nei gruppi di scambio termico convenzionali i vari componenti sono assemblati secondo uno specifico progetto, che definisce una peculiare sequenza di scambiatori non adattabile ad altri progetti. I gruppi noti prevedono inoltre sistemi di fissaggio dedicati, differenti l’uno dall’altro.
Uno scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di proporre un gruppo di scambio termico in grado di ovviare agli inconvenienti suddetti.
Tale scopo à ̈ raggiunto secondo l’invenzione da un gruppo di scambio termico del tipo sopra definito, in cui detti mezzi di collegamento comprendono mezzi di appoggio a cerniera disposti su uno di detti primo e secondo collettore, i quali sono impegnabili con uno di un primo lato e secondo lato del secondo scambiatore di calore per definire un asse di rotazione parallelo ad un asse longitudinale di detto uno di detti primo o secondo collettore, attorno al quale il secondo scambiatore di calore à ̈ ruotabile rispetto al primo scambiatore di calore, e mezzi di fissaggio rapido disposti sull’altro di detti primo e secondo collettore, i quali sono impegnabili con l’altro di detti primo lato e secondo lato del secondo scambiatore di calore per bloccare il secondo scambiatore di calore contro il primo scambiatore di calore.
Con il gruppo di scambio termico secondo l’invenzione à ̈ possibile l’assemblaggio dei componenti con dispositivi di fissaggio standardizzati, con significativi vantaggi in termini di versatilità nella composizione del modulo, riduzione dei costi di produzione, eliminazione di linee di assemblaggio dedicate e semplicità nel processo di assemblaggio. Inoltre, l’invenzione permette al cliente di acquistare i singoli elementi (scambiatori) da differenti impianti di produzione del fornitore, e di effettuarne l’assemblaggio presso il proprio impianto. Tale aspetto potrebbe essere vantaggioso dal punto di vista logistico.
Forme di realizzazione preferite dell’invenzione sono definite nelle rivendicazioni dipendenti, che sono da intendersi come parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del gruppo di scambio termico secondo l’invenzione diverranno più chiari con la seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione del trovato, fatta con riferimento ai disegni allegati, forniti a titolo puramente illustrativo e non limitativo, in cui
la figura 1 à ̈ una vista in prospettiva di un primo componente di un gruppo di scambio termico secondo l’invenzione;
le figure 2 e 3 sono viste in scala ingrandita di dettagli del componente di figura 1, indicati dalle frecce II e III;
la figura 4 à ̈ una vista in prospettiva di un secondo componente di un gruppo di scambio termico secondo l’invenzione;
le figure 5 e 6 sono viste in scala ingrandita di dettagli del componente di figura 4, indicati dalle frecce V e VI;
la figura 7 à ̈ una vista in prospettiva di un terzo componente di un gruppo di scambio termico secondo l’invenzione;
le figure 8 e 9 sono viste in scala ingrandita di dettagli del componente di figura 7, indicati dalle frecce VIII e IX;
le figure 10a-10d illustrano differenti fasi di assemblaggio di un gruppo di scambio termico consistente dei componenti delle figure 1, 4 e 7;
le figure 11a-11d sono viste in scala ingrandita di dettagli del componente di figura 1, su cui sono montati accessori di montaggio; e
le figure 12a, 12b illustrano differenti fasi di assemblaggio di un gruppo di scambio termico consistente dei componenti delle figure 1 e 7.
Nelle figure 1 a 3 à ̈ rappresentato un primo scambiatore di calore, indicato complessivamente con 10. Il primo scambiatore di calore 10 può essere ad esempio un radiatore di alta temperatura di un gruppo di scambio termico di un autoveicolo.
Il primo scambiatore di calore 10 comprende convenzionalmente una pluralità di tubi paralleli 11 estendentisi fra due lati opposti 13, 14 dello scambiatore di calore, ed un primo ed un secondo collettore 15, 16 rispettivamente disposti in corrispondenza di ciascuno dei due lati opposti dello scambiatore di calore. In particolare, i collettori 15, 16 sono di materiale plastico.
Sui collettori 15, 16 sono ricavate formazioni di montaggio, ad esempio perni, per il montaggio del primo scambiatore di calore 10 su una struttura di supporto (non illustrata).
Lo scambiatore 10 comprende inoltre mezzi di collegamento disposti sui collettori 15, 16, i quali sono previsti per il montaggio di un secondo scambiatore di calore sul primo scambiatore di calore 10.
Con riferimento in particolare alle figure 2 e 3, tali mezzi di collegamento comprendono mezzi di appoggio a cerniera disposti sul primo collettore 15, e mezzi di fissaggio rapido, in particolare mezzi di fissaggio a scatto, disposti sul secondo collettore 16.
Come si può vedere in figura 2, i mezzi di appoggio a cerniera comprendono una sporgenza di appoggio a cerniera 17 ricavata in corrispondenza di una posizione intermedia del primo collettore 15, e comprendente una porzione di imperniamento 17a estendentesi in direzione parallela all’asse longitudinale del primo collettore 15, ed una pluralità di porzioni a braccio di supporto 17b che connettono la porzione di imperniamento 17a al primo collettore 15 definendo delle aperture interposte fra essi.
Come si può vedere in figura 3, i mezzi di fissaggio rapido comprendono un dispositivo di fissaggio rapido superiore 18 ed un dispositivo di fissaggio rapido inferiore 19, disposti rispettivamente in corrispondenza od in prossimità dell’estremità superiore e dell’estremità inferiore del secondo collettore 16. In particolare, il dispositivo di fissaggio rapido superiore 18 comprende almeno una linguetta 18a elasticamente flessibile e provvista di un dente terminale 18b atto ad impegnare una corrispondente formazione di un secondo scambiatore di calore da fissare al primo scambiatore. Il dispositivo di fissaggio rapido superiore 18 comprende inoltre una cavità di inserimento 18c sulla quale à ̈ affacciata la linguetta 18a, ed atta a ricevere una corrispondente formazione del secondo scambiatore di calore da fissare al primo scambiatore. Dal canto suo, il dispositivo di fissaggio rapido inferiore 19 comprende almeno una linguetta 19a elasticamente flessibile e provvista di un dente terminale 19b atto ad impegnare una corrispondente formazione del secondo scambiatore di calore da fissare al primo scambiatore. Il dispositivo di fissaggio rapido inferiore 19 comprende inoltre una cavità di inserimento 19c sulla quale à ̈ affacciata la linguetta 19a, ed atta a ricevere una corrispondente formazione del secondo scambiatore di calore da fissare al primo scambiatore.
Tornando alla figura 2, si osserva inoltre che in corrispondenza od in prossimità delle estremità superiore ed inferiore del primo collettore 15 sono ricavate rispettive sedi di attacco superiore ed inferiore 21, 22 per il montaggio di mezzi di collegamento ausiliari, in particolare mezzi di fissaggio rapido (che verranno descritti nel seguito), previsti per il montaggio di un terzo scambiatore di calore, alternativo al secondo scambiatore di calore, sul primo scambiatore di calore.
In figura 3, si osserva invece che in corrispondenza di due posizioni assialmente intermedie del secondo collettore 16 sono ricavate rispettive sedi di attacco superiore ed inferiore 23, 24 per il montaggio di mezzi di collegamento ausiliari, in particolare mezzi di appoggio a cerniera (che verranno descritti nel seguito), previsti per il montaggio del terzo scambiatore di calore, alternativo al secondo scambiatore di calore, sul primo scambiatore di calore.
Preferibilmente, la sporgenza di appoggio a cerniera 17, i dispositivi di fissaggio rapido superiore ed inferiore 18, 19 e le sedi di attacco 21, 22, 23, 24 sono ricavati in un sol pezzo con i rispettivi collettori 15, 16.
Nelle figure 4 a 6 à ̈ rappresentato un secondo scambiatore di calore, indicato complessivamente con 30. Il secondo scambiatore di calore 30 può essere ad esempio un radiatore di bassa temperatura di un gruppo di scambio termico di un autoveicolo.
Il secondo scambiatore di calore 30 comprende convenzionalmente una pluralità di tubi paralleli 31 estendentisi fra due lati opposti 33, 34 dello scambiatore di calore, ed un primo ed un secondo collettore 35, 36 rispettivamente disposti in corrispondenza di ciascuno dei due lati opposti dello scambiatore di calore. In particolare, i collettori 35, 36 del secondo scambiatore sono di materiale plastico.
Sui collettori 35, 36 sono disposti mezzi di collegamento complementari per il montaggio del secondo scambiatore di calore 20 sul primo scambiatore di calore, i quali sono complementari rispetto ai mezzi di collegamento previsti sul primo scambiatore di calore.
Con riferimento in particolare alle figure 5 e 6, i mezzi di collegamento complementari del secondo scambiatore di calore comprendono mezzi di appoggio a cerniera complementari disposti sul primo collettore 35 del secondo scambiatore, e mezzi di fissaggio rapido complementari, in particolare mezzi di fissaggio a scatto, disposti sul secondo collettore 16 del secondo scambiatore.
Come si può vedere in figura 5, i mezzi di appoggio a cerniera complementari del secondo scambiatore comprendono una sporgenza di guida perno 35a di forma arcuata (nell’esempio illustrato, tale sporgenza comprende due parti separate 35a’, 35a’’), ricavata in corrispondenza di una posizione intermedia del primo collettore 35 del secondo scambiatore, ed atta ad essere inserita nella/e aperture interposte fra le porzioni a braccio di supporto 17b della sporgenza di appoggio a cerniera 17 del primo collettore 15 del primo scambiatore, e ad essere disposta attorno alla porzione di imperniamento 17a per realizzare un accoppiamento a cerniera fra il primo ed il secondo scambiatore di calore, che permette di ruotare il secondo scambiatore di calore rispetto al primo, fino ad una condizione in cui essi sono disposti faccia a faccia.
Alla sporgenza di guida perno 35a à ̈ inoltre associata una sporgenza di richiamo 35b contrapposta ad essa, atta ad impegnare in rotazione la porzione di imperniamento 17a per sollecitare il secondo scambiatore 30 verso la posizione in cui esso à ̈ faccia a faccia con il primo scambiatore 10.
Come si può vedere in figura 6, i mezzi di fissaggio rapido complementari del secondo scambiatore comprendono una protuberanza di accoppiamento superiore 36a ed una protuberanza di accoppiamento inferiore (non visibile nelle figure) ricavate in corrispondenza od in prossimità rispettivamente dell’estremità superiore e dell’estremità inferiore del secondo collettore 36 del secondo scambiatore, ed atte ad essere inserite rispettivamente nella cavità di inserimento superiore ed inferiore 18c, 19c del secondo collettore 16 del primo scambiatore 10. Le protuberanza di accoppiamento superiore ed inferiore sono provviste di rispettive formazioni a dente (non visibili nelle figure) atte ad essere impegnate a scatto dai denti terminali 18b, 19b delle linguette flessibili 18a, 19a dei dispositivi di fissaggio rapido 18, 19 del secondo collettore 16 del primo scambiatore 10.
Preferibilmente, la sporgenza di guida perno 35a, la sporgenza di richiamo 35b e le protuberanze di accoppiamento sono ricavate in un sol pezzo con i rispettivi collettori 35, 36 del secondo scambiatore di calore.
Il secondo scambiatore di calore 30 comprende inoltre mezzi di collegamento disposti sui collettori 35, 36 del secondo scambiatore, i quali sono previsti per il montaggio di un terzo scambiatore di calore sul secondo scambiatore di calore 30.
Con riferimento in particolare alle figure 5 e 6, tali mezzi di collegamento comprendono mezzi di appoggio a cerniera disposti sul secondo collettore 35, e mezzi di fissaggio rapido, in particolare mezzi di fissaggio a scatto, disposti sul secondo collettore 36.
Come si può vedere in figura 6, i mezzi di appoggio a cerniera comprendono una sporgenza di appoggio a cerniera 37a ricavata in corrispondenza od in prossimità dell’estremità inferiore del secondo collettore 36 del secondo scambiatore, ed una sporgenza di guida perno 37b ricavata in corrispondenza di una posizione assialmente intermedia del secondo collettore 36 del secondo scambiatore.
La sporgenza di appoggio a cerniera 37a presenta una porzione ad U 37a', la cui imboccatura à ̈ rivolta trasversalmente verso il centro del secondo scambiatore, ed il cui lato assiale inferiore à ̈ chiuso da una parete di fondo 37a’’. Vicino all’imboccatura, la parete laterale della porzione ad U 37a’ presenta una porzione di innesto a scatto 37a’’’ che definisce un restringimento dell’imboccatura della porzione ad U 37a’. La sporgenza di guida perno 37b presenta una porzione ad U 37b', la cui imboccatura à ̈ rivolta trasversalmente verso il centro del secondo scambiatore, ed i cui lati assiali sono entrambi aperti. Vicino all’imboccatura, la parete laterale della porzione ad U 37b’ della sporgenza di guida perno 37b presenta una porzione di innesto a scatto 37b’’ che definisce un restringimento dell’imboccatura della porzione ad U 37b’.
Come si può vedere in figura 5, i mezzi di fissaggio rapido del secondo scambiatore di calore comprendono un dispositivo di fissaggio rapido superiore 38 ed un dispositivo di fissaggio rapido inferiore 39, disposti rispettivamente in corrispondenza od in prossimità dell’estremità superiore e dell’estremità inferiore del primo collettore 35 del secondo scambiatore. In particolare, il dispositivo di fissaggio rapido superiore 38 comprende almeno una linguetta 38a elasticamente flessibile e provvista di un dente terminale 38b atto ad impegnare una corrispondente formazione di un terzo scambiatore di calore da fissare al secondo scambiatore. Il dispositivo di fissaggio rapido superiore 38 comprende inoltre una porzione a perno di centraggio/supporto 18c, atta ad essere inserita in una corrispondente cavità del terzo scambiatore di calore da fissare al secondo scambiatore. Dal canto suo, il dispositivo di fissaggio rapido inferiore 39 comprende almeno una linguetta 39a elasticamente flessibile e provvista di un dente terminale 39b atto ad impegnare una corrispondente formazione del terzo scambiatore di calore da fissare al secondo scambiatore. Il dispositivo di fissaggio rapido inferiore 39 comprende inoltre una porzione a perno di centraggio/supporto 39c, atta ad essere inserita in una corrispondente cavità del terzo scambiatore di calore da fissare al secondo scambiatore.
Preferibilmente, la sporgenza di appoggio a cerniera 37a, la sporgenza di guida perno 37b ed i dispositivi di fissaggio rapido superiore ed inferiore 38, 39 sono ricavati in un sol pezzo con i rispettivi collettori 35, 36.
Nelle figure 7 a 9 à ̈ rappresentato un terzo scambiatore di calore, indicato complessivamente con 50. Il terzo scambiatore di calore 50 può essere ad esempio un condensatore di un gruppo di scambio termico di un autoveicolo. Nella presente descrizione il termine “terzo†indica un altro scambiatore di calore oltre al primo ed al secondo scambiatore sopra descritti, il quale non à ̈ necessariamente aggiuntivo rispetto ai primi due, ma può essere installato al posto del secondo scambiatore di calore, come verrà descritto più avanti.
Il terzo scambiatore di calore 50 comprende convenzionalmente una pluralità di tubi paralleli 51 estendentisi fra due lati opposti 53, 54 dello scambiatore di calore, ed un primo ed un secondo collettore 55, 56 rispettivamente disposti in corrispondenza di ciascuno dei due lati opposti dello scambiatore di calore. In particolare, i collettori 55, 56 del terzo scambiatore sono di materiale metallico. Nel caso in cui il terzo scambiatore di calore 50 sia un condensatore provvisto di una sezione di condensazione e di una sezione di sottoraffreddamento, esso può essere provvisto di un serbatoio di accumulazione 56’ fissato ad uno dei collettori 55, 56; nell’esempio illustrato, il serbatoio di accumulazione 56’ à ̈ fissato al secondo collettore 56 del terzo scambiatore.
Sui collettori 55, 56 sono disposti mezzi di collegamento complementari per il montaggio del terzo scambiatore di calore 50 sul secondo o sul primo scambiatore di calore, i quali sono complementari rispetto ai mezzi di collegamento previsti sul primo o sul secondo scambiatore di calore.
Con riferimento in particolare alle figure 8 e 9, i mezzi di collegamento complementari del terzo scambiatore di calore comprendono mezzi di appoggio a cerniera complementari disposti sul secondo collettore 56 del terzo scambiatore, e mezzi di fissaggio rapido complementari, in particolare mezzi di fissaggio a scatto, disposti sul primo collettore 55 del terzo scambiatore.
Come si può vedere in figura 9, i mezzi di appoggio a cerniera complementari del terzo scambiatore sono formati dal serbatoio di accumulazione 56’ fissato al secondo collettore 56, il cui corpo allungato serve da perno per definire un asse di rotazione del terzo scambiatore di calore. In alternativa, nel caso in cui il terzo scambiatore fosse sprovvisto del serbatoio di accumulazione 56’, la funzione di perno potrebbe essere fornita direttamente dal secondo collettore 56, oppure potrebbe a tal fine essere prevista una struttura ausiliaria fissata sul secondo collettore 56. Il serbatoio di accumulazione 56’ à ̈ atto ad essere inserito nelle porzioni ad U 37a’, 37b’ della sporgenza di appoggio a cerniera 37a e della sporgenza di guida perno 37b del secondo collettore 36 del secondo scambiatore 30, per realizzare un accoppiamento a cerniera fra il terzo ed il secondo scambiatore di calore, che permette di ruotare il terzo scambiatore di calore rispetto al secondo, fino ad una condizione in cui essi sono disposti faccia a faccia.
Come si può vedere in figura 8, i mezzi di fissaggio rapido complementari del terzo scambiatore comprendono un elemento di accoppiamento superiore 55a ed un elemento di accoppiamento inferiore 55b disposti in corrispondenza od in prossimità rispettivamente dell’estremità superiore e dell’estremità inferiore del primo collettore 55 del terzo scambiatore. L’elemento di accoppiamento superiore 55a può essere impegnato dal dente terminale 38b della linguetta flessibile 38a e dalla porzione a perno 38c del dispositivo di fissaggio rapido superiore 38 del primo collettore 35 del secondo scambiatore per trattenere e supportare il terzo scambiatore di calore tramite il secondo scambiatore di calore. L’elemento di accoppiamento inferiore 55b può essere impegnato dal dente terminale 39b della linguetta flessibile 39a e dalla porzione a perno 98c del dispositivo di fissaggio rapido inferiore 39 del primo collettore 35 del secondo scambiatore per trattenere e supportare il terzo scambiatore di calore tramite il secondo scambiatore di calore.
Preferibilmente, l’elemento di accoppiamento superiore 55a e l’elemento di accoppiamento inferiore 55b sono saldati al primo collettore 55 del terzo scambiatore di calore.
Con riferimento alle figure 10a-10d, si descrive ora un esempio di un processo per assemblare fra loro i tre scambiatori 10, 30, 50 sopra descritti.
Inizialmente, si accoppiano fra loro la sporgenza di appoggio a cerniera 17 del primo scambiatore di calore 10 e la sporgenza di guida perno 35a sul primo lato 33 del secondo scambiatore di calore 30 per realizzare un accoppiamento a cerniera che definisce un asse di rotazione parallelo all’asse longitudinale del primo collettore 15 del primo scambiatore, attorno al quale il secondo scambiatore di calore 30 à ̈ ruotabile rispetto al primo scambiatore di calore (figura 10a).
Si ruota quindi il secondo scambiatore 30 in modo da portarlo faccia a faccia contro il primo scambiatore 10. A questo punto, le protuberanze di accoppiamento superiore 36a ed inferiore del secondo lato del secondo scambiatore di calore vanno ad impegnare le corrispondenti cavità di inserimento 18c, 19c del secondo lato del primo scambiatore di calore 10, e vengono a loro volta impegnate dai denti terminali delle linguette flessibili 18a, 19a del secondo lato del primo scambiatore di calore 10 per bloccare il secondo scambiatore di calore contro il primo scambiatore di calore (figura 10b).
Successivamente, si accoppiano fra loro la sporgenza di appoggio a cerniera 37a e la sporgenza di guida perno 37b del secondo scambiatore di calore 30 ed il serbatoio di accumulazione 56’ sul secondo lato 53 del terzo scambiatore di calore 50 per realizzare un accoppiamento a cerniera che definisce un asse di rotazione parallelo all’asse longitudinale del secondo collettore 36 del secondo scambiatore, attorno al quale il terzo scambiatore di calore 50 à ̈ ruotabile rispetto al gruppo definito dal primo e dal secondo scambiatore di calore (figura 10c).
Si ruota quindi il terzo scambiatore 50 in modo da portarlo faccia a faccia contro il secondo scambiatore 30. A questo punto, gli elementi di accoppiamento superiore 55a ed inferiore 55b del primo lato del terzo scambiatore di calore vanno ad impegnare i denti terminali delle corrispondenti linguette flessibili 38a, 39a e le corrispondenti formazioni a perno 38c, 39c del primo lato del secondo scambiatore di calore 30, per bloccare il terzo scambiatore di calore contro il gruppo costituito dal primo e dal secondo scambiatore di calore (figura 10d).
La combinazione di scambiatori può essere variata rispetto a quella rappresentata nella sequenza di montaggio delle figure 10a-10d, a seconda delle specifiche imposte dalle condizioni di installazione del gruppo di scambio termico. Ad esempio, il primo scambiatore di calore 10 può essere omesso, e quindi il gruppo di scambio termico può essere costituito solo dal secondo e dal terzo scambiatore di calore.
Secondo un’ulteriore possibilità di combinazione, il secondo scambiatore di calore 30 può essere omesso, e quindi il gruppo di scambio termico può essere costituito solo dal primo e dal terzo scambiatore di calore. Nelle figure 11a-11d e 12a, 12b à ̈ rappresentata questa possibilità di combinazione.
Nelle figure 11a-11b sono rappresentate rispettivamente l’estremità superiore ed inferiore del primo collettore 15 del primo scambiatore di calore 10, e nelle figure 11c-11d sono rappresentate rispettivamente l’estremità superiore ed inferiore del secondo collettore 16 del primo scambiatore di calore 10.
In figura 11a si può osservare che alla sede di attacco superiore 21 del primo collettore 15 del primo scambiatore di calore 10 à ̈ montato, ad esempio montato a scatto, un dispositivo di fissaggio rapido superiore 138 funzionalmente analogo al dispositivo di fissaggio rapido superiore 38 del secondo scambiatore di calore 30. Il dispositivo di fissaggio rapido superiore 138 comprende pertanto almeno una linguetta 138a elasticamente flessibile e provvista di un dente terminale 138b, ed inoltre una porzione a perno di centraggio/supporto 138c, atte ad impegnare l’elemento di accoppiamento supe riore 55a sul primo lato del terzo scambiatore di calore.
In figura 11b si può osservare che alla sede di attacco inferiore 22 del primo collettore 15 del primo scambiatore di calore 10 à ̈ montato, ad esempio montato a scatto, un dispositivo di fissaggio rapido inferiore 139 funzionalmente analogo al dispositivo di fissaggio rapido inferiore 39 del secondo scambiatore di calore 30. Il dispositivo di fissaggio rapido inferiore 139 comprende pertanto almeno una linguetta 139a elasticamente flessibile e provvista di un dente terminale 139b, ed inoltre una porzione a perno di centraggio/supporto 139c, atte ad impegnare l’elemento di accoppiamento inferiore 55b sul primo lato del terzo scambiatore di calore.
In figura 11c si può osservare che alla sede di attacco superiore 23 del secondo collettore 16 del primo scambiatore di calore 10 à ̈ montato, ad esempio montato a scatto, un accessorio di guida perno 137b funzionalmente analogo alla sporgenza di guida perno 37b del secondo collettore 36 del secondo scambiatore di calore 30. L’accessorio di guida perno 137b comprende pertanto una porzione ad U 137b', la cui imboccatura in uso à ̈ rivolta trasversalmente verso il centro del primo scambiatore, ed i cui lati assiali sono entrambi aperti. Vicino all’imboccatura, la parete laterale della porzione ad U 137b’ dell’accessorio di guida perno 137b presenta una porzione di innesto a scatto 137b’’ che definisce un restringimento dell’imboccatura della porzione ad U 137b’.
In figura 11d si può osservare che alla sede di attacco inferiore 24 del secondo collettore 16 del primo scambiatore di calore 10 à ̈ montato, ad esempio montato a scatto, un accessorio di appoggio a cerniera 137a funzionalmente analogo alla sporgenza di appoggio a cerniera 37a del secondo collettore 36 del secondo scambiatore di calore 30. L’accessorio di appoggio a cerniera 137a comprende pertanto una porzione ad U 137a', la cui imboccatura in uso à ̈ rivolta trasversalmente verso il centro del primo scambiatore, ed il cui lato assiale inferiore à ̈ chiuso da una parete di fondo 137a’’. Vicino all’imboccatura, la parete laterale della porzione ad U 137a’ presenta una porzione di innesto a scatto 137a’’’ che definisce un restringimento dell’imboccatura della porzione ad U 137a’.
Con riferimento alle figure 12a-12b, si descrive ora un esempio di un processo per assemblare fra loro il primo scambiatore 10 dotato degli accessori 137a, 137b, 138, 139 ed il terzo scambiatore di calore 50.
Inizialmente, si accoppiano fra loro l’accessorio di appoggio a cerniera 137a e l’accessorio di guida perno 137b installati sul primo scambiatore di calore 10 ed il serbatoio di accumulazione 56’ sul secondo lato 53 del terzo scambiatore di calore 50 per realizzare un accoppiamento a cerniera che definisce un asse di rotazione parallelo all’asse longitudinale del secondo collettore 16 del primo scambiatore, attorno al quale il terzo scambiatore di calore 50 à ̈ ruotabile rispetto al primo scambiatore di calore (figura 12a).
Si ruota quindi il terzo scambiatore 50 in modo da portarlo faccia a faccia contro il primo scambiatore 10. A questo punto, gli elementi di accoppiamento superiore 55a ed inferiore 55b del primo lato del terzo scambiatore di calore vanno ad impegnare i denti terminali delle corrispondenti linguette flessibili 138a, 139a e le corrispondenti formazioni a perno 138c, 139c disposte sul primo lato del primo scambiatore di calore 30, per bloccare il terzo scambiatore di calore contro il primo scambiatore di calore (figura 12b).
Nella presente descrizione sono state illustrate combinazioni di uno, due o tre scambiatori di calore; tuttavia, Ã ̈ possibile concepire un numero di componenti del gruppo di scambio termico eventualmente superiore a tre, a seconda delle specifiche richieste dalle effettive condizioni di installazione.

Claims (4)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Gruppo di scambio termico, includente almeno un primo scambiatore di calore (10; 30) comprendente una pluralità di tubi paralleli (11; 31) estendentisi fra due lati opposti (13, 14; 33, 34) dello scambiatore di calore, un primo ed un secondo collettore (15, 16; 35, 36) rispettivamente disposti in corrispondenza di ciascuno di detti due lati opposti dello scambiatore di calore, e mezzi di collegamento disposti su detti collettori, i quali sono previsti per il montaggio di un secondo scambiatore di calore (30; 50) su detto primo scambiatore di calore, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di collegamento comprendono mezzi di appoggio a cerniera (17; 37) disposti su uno (15; 36) di detti primo e secondo collettore, i quali sono impegnabili con uno (33; 54) di un primo lato e secondo lato del secondo scambiatore di calore (30; 50) per definire un asse di rotazione parallelo ad un asse longitudinale di detto uno di detti primo e secondo collettore, attorno al quale il secondo scambiatore di calore (30; 50) à ̈ ruotabile rispetto al primo scambiatore di calore (10; 30), e mezzi di fissaggio rapido (18, 19; 38, 39) disposti sull’altro (16; 35) di detti primo e secondo collettore, i quali sono impegnabili con l’altro (34; 53) di detti primo lato e secondo lato del secondo scambiatore di calore (30; 50) per bloccare il secondo scambiatore di calore contro il primo scambiatore di calore (10; 30).
  2. 2. Gruppo secondo la rivendicazione 1, comprendente inoltre mezzi di collegamento ausiliari previsti per il montaggio di un terzo scambiatore di calore (50), alternativo al secondo scambiatore di calore (30), su detto primo scambiatore di calore, detti mezzi di collegamento ausiliari essendo montati su sedi di attacco (21, 22, 23, 24) ricavate su detti collettori.
  3. 3. Gruppo secondo la rivendicazione 2, in cui detti mezzi di collegamento ausiliari comprendono mezzi di appoggio a cerniera (137a, 137b) montabili su detto altro (16) di detti primo e secondo collettore, i quali sono impegnabili con uno (54) di un primo lato e secondo lato del terzo scambiatore di calore (50) per definire un asse di rotazione parallelo ad un asse longitudinale di detto altro (16) di detti primo e secondo collettore, attorno al quale il terzo scambiatore di calore (50) à ̈ ruotabile rispetto al primo scambiatore di calore (10), e mezzi di fissaggio rapido (138, 139) montabili su detto uno (15) di detti primo e secondo collettore, i quali sono impegnabili con l’altro (53) di detti primo lato e secondo lato del terzo scambiatore di calore (50) per bloccare il terzo scambiatore di calore contro il primo scambiatore di calore (10).
  4. 4. Gruppo secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui detti mezzi di collegamento sono ricavati in un sol pezzo con detti collettori, e detti mezzi di collegamento ausiliari sono montati a scatto su dette sedi di attacco (21, 22, 23, 24) ricavate su detti collettori.
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