ITTO20120210U1 - Unita' di etichettaggio per una macchina etichettatrice, macchina etichettatrice ed etichetta di tipo perfezionato - Google Patents

Unita' di etichettaggio per una macchina etichettatrice, macchina etichettatrice ed etichetta di tipo perfezionato

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ITTO20120210U1
ITTO20120210U1 ITTO20120210U ITTO20120210U1 IT TO20120210 U1 ITTO20120210 U1 IT TO20120210U1 IT TO20120210 U ITTO20120210 U IT TO20120210U IT TO20120210 U1 ITTO20120210 U1 IT TO20120210U1
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IT
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activation
label
labeling
machine
labels
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Raffaele Pace
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Sidel Spa Con Socio Unico
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    • B41PRINTING; LINING MACHINES; TYPEWRITERS; STAMPS
    • B41JTYPEWRITERS; SELECTIVE PRINTING MECHANISMS, i.e. MECHANISMS PRINTING OTHERWISE THAN FROM A FORME; CORRECTION OF TYPOGRAPHICAL ERRORS
    • B41J3/00Typewriters or selective printing or marking mechanisms characterised by the purpose for which they are constructed
    • B41J3/407Typewriters or selective printing or marking mechanisms characterised by the purpose for which they are constructed for marking on special material
    • B41J3/4075Tape printers; Label printers
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65CLABELLING OR TAGGING MACHINES, APPARATUS, OR PROCESSES
    • B65C9/00Details of labelling machines or apparatus
    • B65C9/46Applying date marks, code marks, or the like, to the label during labelling
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65CLABELLING OR TAGGING MACHINES, APPARATUS, OR PROCESSES
    • B65C9/00Details of labelling machines or apparatus
    • B65C2009/0081Means for forming a label web buffer, e.g. label web loop

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  • Labeling Devices (AREA)

Description

DESCRIZIONE
del modello di utilità dal titolo:
“UNITA' DI ETICHETTAGGIO PER UNA MACCHINA ETICHETTATRICE, MACCHINA ETICHETTATRICE ED ETICHETTA DI TIPO PERFEZIONATO”
La presente innovazione è relativa ad un’unità di etichettaggio per una macchina etichettatrice di articoli, in particolare bottiglie, contenitori o simili.
La presente innovazione è inoltre relativa ad una macchina etichettatrice per l’applicazione di etichette su rispettivi articoli, in particolare bottiglie, contenitori o simili.
La presente innovazione è relativa infine ad un’etichetta di tipo perfezionato per l’utilizzo sulla suddetta unità di etichettaggio e/o sulla suddetta macchina etichettatrice.
Alcune forme preferite di attuazione della presente innovazione vengono descritte nel seguito, a titolo di esempi non limitativi e con riferimento ai disegni allegati, nei quali:
- la figura 1 è una vista schematica dall’alto, con parti asportate per chiarezza, di un’unità di etichettaggio realizzata secondo i dettami della presente innovazione;
- la figura 2 è una sezione fortemente ingrandita di un’etichetta realizzata secondo i dettami della presente innovazione e soggetta all’azione di una testa operativa dell’unità di etichettaggio di figura 1;
- le figure 3 e 4 sono viste schematiche dall’alto ed in scala ingrandita di un polmone di compensazione dell’unità di etichettaggio di figura 1, in due diverse configurazioni operative;
- la figura 5 è una vista schematica dall’alto, con parti asportate per chiarezza, di una macchina etichettatrice realizzata secondo i dettami della presente innovazione ed incorporante l’unità di etichettaggio di figura 1;
- la figura 6 è una vista schematica dall’alto di un diverso esempio di attuazione di un’unità di etichettaggio realizzata secondo i dettami della presente innovazione;
- la figura 7 è una vista schematica dall’alto, con parti asportate per chiarezza, di un diverso esempio di attuazione di una macchina etichettatrice realizzata secondo i dettami della presente innovazione;
- la figura 8 è una vista in elevazione laterale ed in parziale sezione di una parte della macchina etichettatrice di figura 7, con parti asportate per chiarezza; e
- la figura 9 è una sezione fortemente ingrandita di un’etichetta realizzata secondo un diverso esempio di attuazione della presente innovazione e soggetta all’azione di energia termica.
Con riferimento alla figura 1, è indicata nel suo complesso con 1 un’unità di etichettaggio per l’alimentazione di etichette 2 ad una macchina 3 etichettatrice (figure 1 e 5) di articoli, in particolare bottiglie 4 o contenitori similari.
L’unità 1 comprende essenzialmente un gruppo 5 di alimentazione di un nastro 6 provvisto delle etichette 2 lungo un percorso P prefissato, ed un gruppo 7 di interazione con il nastro 6 stesso per separare le singole etichette 2 ed alimentarle alla macchina 3.
Nell’esempio illustrato, le etichette 2 sono di tipo autoadesivo e sono applicate sul nastro 6 in modo rimovibile.
In questo caso, il gruppo di alimentazione 6 comprende una pluralità di rulli 8, almeno uno motorizzato, attorno ai quali il nastro 6 si avvolge per essere guidato lungo il percorso P.
Il gruppo di interazione 7 comprende un elemento di separazione 9 a lama o barra avente un’estremità 10 libera, attorno alla quale il nastro 6 viene tirato così da determinare il distacco di ciascuna etichetta 2 dal nastro 6 stesso.
Come illustrato nella figura 2, le etichette 2 comprendono almeno uno strato 11 di pigmenti 12 di colorazione, disposti in uno stato di disattivazione, in cui sono trasparenti.
Vantaggiosamente, l’unità 1 comprende, inoltre, un gruppo di attivazione 13 dei pigmenti 12, disposto a monte del gruppo di interazione 7 lungo il percorso P e selettivamente azionabile per somministrare un’energia di attivazione a zone predefinite delle etichette 2 del nastro 6 così da portare almeno una parte dei pigmenti 12 in modo permanente in uno stato di attivazione, in cui presentano colorazioni predefinite.
Pertanto, mediante azionamento del gruppo di attivazione 13 è possibile realizzare il decoro desiderato sulle etichette 2.
Il gruppo di attivazione 13 comprende una pluralità di teste operative 14, nella fattispecie illustrata quattro, disposte in successione lungo il percorso P in posizioni affacciate al nastro 6 ed atte a generare radiazioni elettromagnetiche su porzioni predefinite delle etichette 2; nell’esempio illustrato, le teste operative 14 sono atte ad interagire simultaneamente con rispettive etichette 2 del nastro 6 ad esse affacciate.
Preferibilmente, le teste operative 14 sono atte a generare raggi laser verso il nastro 6.
Secondo una possibile alternativa non illustrata, il gruppo di attivazione 13 potrebbe anche comprendere un’unica testa operativa 14.
In maggiore dettaglio, ciascuna testa operativa 14 (figura 2) comprende una matrice 15 di diodi laser 16 singolarmente attivabili in funzione della configurazione del decoro da ottenere su ciascuna etichetta 2.
Al fine di consentire l’irradiazione delle rispettive etichette 2 da parte delle teste operative 14, il nastro 6 deve essere ciclicamente fermato per intervalli di tempo predefiniti davanti al gruppo di attivazione 13; in altre parole, il nastro 6 viene alimentato in modo intermittente al gruppo di attivazione 13.
In modo del tutto diverso, al fine di assicurare una corretta alimentazione delle etichette 2 dall’unità 1 alla macchina 3, risulta necessario alimentare il nastro 6 ad una velocità costante ai rulli 8 disposti a valle del gruppo di attivazione 13.
Vantaggiosamente, è stato quindi previsto, lungo il percorso P, un polmone 20 di compensazione interposto tra il gruppo di attivazione 13 ed i rulli 8 a cui il nastro 6 deve essere alimentato a velocità costante.
Nell’esempio illustrato, il polmone 20 di compensazione comprende una pluralità di rulli 21, 22 aventi rispettivi assi A, B allineati lungo una o più file parallele, le quali si estendono trasversalmente al tratto del percorso P su cui agiscono le teste operative 14.
Il nastro 6 si avvolge attorno a tutti i rulli 21, 22 in modo da compiere una serie di giri predefiniti prima di raggiungere i rulli 8 disposti a valle del polmone 20 di compensazione.
In particolare, i rulli 21 si estendono da un lato rispetto alla direzione di avanzamento del nastro 6 davanti al gruppo di attivazione 13, mentre i rulli 22, in numero corrispondente al numero dei rulli 21, si estendono dal lato opposto rispetto a tale direzione.
Vantaggiosamente, i rulli 21, 22 sono mobili tra una configurazione contratta (figura 3), in cui ciascun rullo 21 presenta il proprio asse A disposto ad una distanza minima dall’asse B di un corrispondente rullo 22, ed una posizione estesa, in cui ciascun rullo 21 presenta il proprio asse A disposto ad una distanza massima dall’asse B del corrispondente rullo 22.
In maggiore dettaglio, i rulli 21, 22 si spostano dalla configurazione estesa alla configurazione contratta durante la fase di azionamento delle teste operative 14 e di fermata del nastro 6 davanti alle teste operative 14 stesse; i rulli 21, 22 si spostano invece dalal configurazione contratta alla configurazione estesa durante la fase di arresto delle teste operative 14 e di avanzamento del nastro 6 davanti alle teste operative 14 stesse.
Secondo una possibile alternativa non illustrata, il polmone 20 potrebbe anche comprendere un’unica coppia di rulli 21, 22.
Come visibile nelle figure 1 e 5, la macchina 3 comprende essenzialmente:
- una giostra 25 girevole intorno ad un asse C verticale e portante perifericamente una pluralità di unità di ricevimento 26 delle bottiglie 4;
- una stazione di ingresso 27 per l’alimentazione delle bottiglie 4 da etichettare alla giostra 25; ed
- una stazione di uscita 28 ricevente le bottiglie 4 etichettate dalla giostra 25.
L’unità 1 si estende perifericamente rispetto alla giostra 25 ed è disposta a valle della stazione di ingresso 27 ed a monte della stazione di uscita 28.
Secondo una possibile alternativa non illustrata, la macchina 3 potrebbe comprendere due o più unità 1, estendentisi perifericamente rispetto alla giostra 25 e disposte a valle della stazione di ingresso 27 ed a monte della stazione di uscita 28.
Nell’esempio illustrato, le stazioni di ingresso 27 e di uscita 28 sono costituite da rispettive ruote a stella. Nella figura 6, è indicato nel suo complesso con 1’ un diverso esempio di attuazione di un’unità di etichettaggio realizzata secondo i dettami della presente innovazione; l’unità 1’ verrà descritta nel seguito soltanto per quanto differisce dall’unità 1, indicando con gli stessi numeri di riferimento parti uguali o equivalenti a parti già descritte.
In particolare, in questo caso, il nastro 6 è formato integralmente una pluralità di etichette 2 unite tra loro, ed il gruppo di interazione 7 comprende mezzi di taglio 30 per separare ciascuna etichetta 2 dalla restante parte del nastro 6.
Nell’esempio illustrato in figura 6, i mezzi di taglio 30 comprendono un tamburo 31 rotante provvisto di almeno un coltello 32 radialmente sporgente, ed una lama 33 fissa, atta ad interagire con il coltello 32 per determinare il distacco di una relativa etichetta 2 dal nastro 6.
Una volta separate dal nastro 6, le etichette 2 vengono alimentate in modo noto ad un tamburo a vuoto 34 e da questo alle unità di ricevimento 26 della giostra 25.
Nella figura 7, è indicato nel suo complesso con 3’ un diverso esempio di attuazione di una macchina etichettatrice realizzata secondo i dettami della presente innovazione; la macchina 3’ verrà descritta nel seguito soltanto per quanto differisce dalla macchina 3, indicando con gli stessi numeri di riferimento parti uguali o equivalenti a parti già descritte.
In particolare, la macchina 3’ differisce dalla macchina 3 essenzialmente per le seguenti caratteristiche:
- le etichette 2 vengono alimentate alla giostra 25 in forma pre-tagliata e con i pigmenti 12 nello stato di disattivazione; e
- la giostra 25 è provvista, per ciascuna unità di ricevimento 26, di una testa operativa 35 di attivazione dei pigmenti 12, disposta in posizione affacciata alla suddetta unità di ricevimento 26 e selettivamente azionabile per somministrare un’energia di attivazione a zone predefinite della relativa etichetta 2 così da portare almeno alcuni dei pigmenti 12 dell’etichetta 2 stessa in modo permanente in uno stato di attivazione, in cui presentano colorazioni predefinite.
In particolare, le etichette 2 pre-tagliate vengono alimentate alle rispettive unità di ricevimento 26 da un’unità di etichettaggio 36 estendentesi perifericamente rispetto alla giostra 25 e disposta a valle della stazione di ingresso 27 ed a monte della stazione di uscita 28.
In pratica, in questo caso l’attivazione dei pigmenti 12 viene effettuata in posizione remota rispetto all’unità di etichettaggio 36.
Ciascuna testa operativa 35 è dello stesso tipo delle teste operative 14 dell’unità 1 ed è portata dalla giostra 25 in posizione radialmente interna rispetto alla relativa unità di ricevimento 26.
Con riferimento alla figura 8, ciascuna unità di ricevimento 26 comprende un elemento di supporto 37, atto a ricevere una relativa bottiglia 4 in appoggio in posizione verticale, ed un elemento di ritenzione 38 superiore atto a cooperare dall’alto con una porzione di sommità della bottiglia 4 stessa.
Preferibilmente, ciascun elemento di supporto 37 è portato dalla giostra 25 in modo girevole intorno ad un proprio asse D verticale parallelo all’asse C, e ciascuna unità di ricevimento 26 comprende un motore 39 elettrico per porre in rotazione l’elemento di supporto 37 stesso e quindi la relativa bottiglia 4 intorno al relativo asse D.
L’elemento di supporto 37 ed il motore 39 di ciascuna unità di ricevimento 26 definiscono quindi nel loro complesso dei mezzi per ruotare la relativa etichetta 2 intorno al relativo asse D.
Preferibilmente, ciascuna testa operativa 35 è supportata dalla giostra 25 in modo spostabile lungo una direzione parallela agli assi C e D.
In maggiore dettaglio, ciascuna testa operativa 35 è montata su relativi mezzi di guida 40 verticali fissati sulla giostra 25 ed atti a consentire la traslazione verticale della testa operativa 35 stessa.
Nella figura 9, è indicato nel suo complesso con 2’ un diverso esempio di attuazione di un’etichetta realizzata secondo i dettami della presente innovazione.
In questo caso, l’etichetta 2’ comprende dei pigmenti 12’ di colorazione, i quali sono normalmente disposti in uno stato di disattivazione, in cui sono trasparenti, e sono disponibili in uno stato di attivazione, mediante fornitura di calore.
Pertanto, l’utilizzo sulle unità 1, 1’ e sulle macchine 3, 3’ delle etichette 2’ presuppone l’adozione di teste operative 14, 35 atte a generare flussi di calore verso le etichette 2’ stesse.
Nell’esempio illustrato in figura 9, le etichette 2’ comprendono tre diversi strati 11’ di pigmenti 12’ atti ad assumere, quando attivati, i tre colori primari, ossia giallo, ciano e magenta.
Da un esame delle caratteristiche delle unità 1, 1’, delle macchine 3, 3’ e delle etichette 2, 2’ secondo la presente innovazione sono evidenti i vantaggi che essa consente di ottenere.
In particolare, grazie all’utilizzo nelle etichette 2, 2’ di pigmenti 12, 12’ che assumono determinate colorazioni a seguito di attivazione mediante radiazioni elettromagnetiche o calore, è possibile ottenere una sorta di “stampa” delle etichette 2, 2’ senza utilizzare inchiostro e pertanto senza necessità di prevedere una fase di stampa con inchiostro ed una fase successiva di essicazione dell’inchiostro stampato, con conseguenti drastica riduzione dei tempi di realizzazione delle etichette 2, 2’ stesse.
Inoltre, la fase di attivazione dei pigmenti 12, 12’ può essere condotta in ogni parte della macchina 3, 3’ e, più in generale, del processo di etichettatura delle bottiglie 4.
Infine, i dispositivi di attivazione dei pigmenti 12, 12’ presentano costi relativamente ridotti e richiedono pochissima manutenzione rispetto ai dispositivi di stampa di tipo tradizionale.
Risulta infine chiaro che alle unità 1, 1’, alle macchine 3, 3’ ed alle etichette 2, 2’ qui descritte ed illustrate possono essere apportate modifiche e varianti che non escono dall’ambito di tutela definito dalle rivendicazioni.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.- Unità (1, 1’) di etichettaggio per una macchina (3) etichettatrice di articoli, in particolare contenitori, bottiglie o simili, la detta unità (1, 1’) di etichettaggio essendo caratterizzata dal fatto di comprendere: - mezzi di alimentazione (8), lungo un percorso prefissato (P), di un nastro (6) comprendente una pluralità di etichette (2, 2’), ciascuna delle quali includente almeno uno strato (11, 11’) di pigmenti (12, 12’) di colorazione disposti in uno stato di disattivazione, in cui detti pigmenti (12, 12’) sono trasparenti; - mezzi di interazione (7) con il detto nastro (6) per separare le dette etichette (2) ed alimentarle alla detta macchina etichettatrice (3); e - mezzi di attivazione (13) dei detti pigmenti (12, 12’), disposti a monte dei detti mezzi di interazione (7) lungo il detto percorso (P) del detto nastro (6) e selettivamente azionabili per somministrare un’energia di attivazione a zone predefinite del detto nastro (6) così da portare almeno una parte di detti pigmenti (12, 12’) in modo permanente in uno stato di attivazione, in cui presentano colorazioni predefinite. 2.- Unità secondo la rivendicazione 1, in cui i detti mezzi di attivazione (13) comprendono mezzi generatori (14) di radiazioni elettromagnetiche. 3.- Unità secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detti mezzi di attivazione (13) comprendono mezzi generatori (14) di raggi laser. 4.- Unità secondo la rivendicazione 3, in cui detti mezzi generatori (14) di raggi laser comprendono almeno una matrice (15) di diodi laser (16) singolarmente attivabili in funzione della configurazione di decoro da ottenere su ciascuna detta etichetta (2). 5.- Unità secondo la rivendicazione 1, in cui i detti mezzi di attivazione (13) comprendono mezzi generatori di calore. 6.- Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i detti mezzi di attivazione (13) comprendono almeno una testa operativa (14) disposta lungo il detto percorso (P) ed atta ad interagire con un relativa etichetta (2, 2’) del detto nastro (6) ad essa affacciata. 7.- Unità secondo la rivendicazione 6, in cui i detti mezzi di attivazione (13) comprendono una pluralità di teste operative (14) disposte in successione lungo il detto percorso (P) ed atte ad interagire simultaneamente con rispettive etichette (2, 2’) del detto nastro (6) ad esse affacciate. 8.- Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il detto nastro (6) è alimentato in modo intermittente ai detti mezzi di attivazione (13) ed è alimentato a velocità costante ad un dispositivo di guida (8) disposto a valle dei detti mezzi di attivazione (13) lungo il detto percorso (P), ed in cui un polmone di compensazione (20) è previsto, lungo il detto percorso (P), tra i detti mezzi di attivazione (13) ed il detto dispositivo di guida (8). 9.- Unità secondo la rivendicazione 8, in cui il detto polmone di compensazione (20) comprende almeno un primo ed un secondo rullo (21, 22), attorno ai quali si avvolge il detto nastro (6) ed i quali sono ciclicamente mobili tra una configurazione contratta, in cui i detti primo e secondo rullo (21, 22) presentano i rispettivi assi (A, B) disposti ad una distanza minima tra loro, ed una configurazione estesa, in cui i detti primo e secondo rullo (21, 22) presentano i rispettivi assi (A, B) disposti ad una distanza massima tra loro. 10.- Unità secondo la rivendicazione 9, in cui i detti primo e secondo rullo (21, 22) si spostano dalla detta configurazione estesa alla detta configurazione contratta durante la fase di azionamento dei detti mezzi di attivazione (13) e di fermata del detto nastro (6) davanti ai mezzi di attivazione (13) stessi, ed in cui i detti primo e secondo rullo (21, 22) si spostano dalla detta configurazione contratta alla detta configurazione estesa durante la fase di arresto dei detti mezzi di attivazione (13) e di avanzamento del detto nastro (6) davanti ai mezzi di attivazione (13) stessi. 11.- Unità secondo la rivendicazione 9 o 10, in cui il detto polmone di compensazione (20) comprende una pluralità di detti primi rulli (21) ed una pluralità di detti secondi rulli (22). 12.- Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le dette etichette (2, 2’) sono di tipo autoadesivo e sono applicate sul detto nastro (6) in modo rimovibile, ed in cui i detti mezzi di interazione (7) comprendono un elemento separatore (9) a lama o barra, attorno alla cui estremità libera (10) il detto nastro (6) viene tirato così da determinare il distacco di ciascuna etichetta (2, 2’) dal nastro (6) stesso. 13.- Unità secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 11, in cui il detto nastro (6) è formato integralmente da dette etichette (2, 2’) unite tra loro, ed in cui i detti mezzi di interazione (7) comprendono mezzi di taglio (30) per separare ciascuna etichetta (2, 2’) dalla restante parte del detto nastro (6). 14.- Macchina etichettatrice (3) per l’applicazione di etichette (2, 2’) su rispettivi articoli (4), in particolare bottiglie, contenitori o simili, comprendente: - una giostra (25) girevole intorno ad un asse (C) e portante perifericamente una pluralità di unità di ricevimento (26) di detti articoli (4); - una stazione di ingresso (27) per l’alimentazione degli articoli (4) da etichettare alla detta giostra (25); - una stazione di uscita (28) ricevente gli articoli (4) etichettati dalla detta giostra (25); ed - almeno un’unità di etichettaggio (1, 1’) realizzata secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e disposta a valle della detta stazione di ingresso (27) ed a monte della detta stazione di uscita (28). 15.- Macchina etichettatrice (3’) per l’applicazione di etichette (2, 2’) su rispettivi articoli (4), in particolare bottiglie, contenitori o simili, comprendente: - una giostra (25) girevole intorno ad un asse (C) e portante perifericamente una pluralità di unità di ricevimento (26) di detti articoli (4); - una stazione di ingresso (27) per l’alimentazione degli articoli (4) da etichettare alla detta giostra (25); - una stazione di uscita (28) ricevente gli articoli (4) etichettati dalla detta giostra (25); ed - almeno un’unità di etichettaggio (36) per l’alimentazione di etichette (2, 2’) alle dette unità di ricevimento (26), disposta a valle della detta stazione di ingresso (27) ed a monte della detta stazione di uscita (28); ciascuna detta etichetta (2, 2’) includendo almeno uno strato (11, 11’) di pigmenti (12, 12’) di colorazione disposti in uno stato di disattivazione, in cui detti pigmenti (12, 12’) sono trasparenti, la detta macchina (3’) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di attivazione (35) dei detti pigmenti (12, 12’), disposti in posizione remota rispetto alla detta unità di etichettaggio (36) e selettivamente azionabili per somministrare un’energia di attivazione a zone predefinite delle dette etichette (2, 2’) così da portare almeno alcuni dei pigmenti (12, 12’) di ciascuna detta etichetta (2, 2’) in modo permanente in uno stato di attivazione, in cui presentano colorazioni predefinite. 16.- Macchina secondo la rivendicazione 15, in cui detti mezzi di attivazione comprendono, per ciascuna detta unità di ricevimento (26), una testa operativa (35), portata dalla detta giostra (25) in posizione affacciata all’unità di ricevimento (26) stessa e selettivamente azionabile per somministrare un’energia di attivazione a zone predefinite della relativa detta etichetta (2, 2’). 17.- Macchina secondo la rivendicazione 16, in cui ciascuna detta testa operativa (35) comprende mezzi generatori di radiazioni elettromagnetiche. 18.- Macchina secondo la rivendicazione 16 o 17, in cui ciascuna detta testa operativa (35) comprende mezzi generatori di raggi laser. 19.- Macchina secondo la rivendicazione 18, in cui ciascuna detta testa operativa (35) comprende una matrice (15) di diodi laser (16) singolarmente attivabili in funzione della configurazione di decoro da ottenere sulla relativa detta etichetta (2). 20.- Macchina secondo la rivendicazione 16, in cui ciascuna detta testa operativa (35) comprende mezzi generatori di calore. 21.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 15 a 19, in cui ciascuna detta unità di ricevimento (26) comprende mezzi (37, 39) per ruotare la relativa detta etichetta (2, 2’) intorno ad un asse (D) parallelo all’asse (C) della detta giostra (25). 22.- Macchina secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 16 a 20, in cui ciascuna detta testa operativa (35) è supportata dalla detta giostra (25) in modo spostabile lungo una direzione parallela all’asse (C) della giostra (25) stessa. 23.- Etichetta (2, 2’) caratterizzata dal fatto di includere almeno uno strato (11, 11’) di pigmenti (12, 12’) di colorazione, normalmente disposti in uno stato di disattivazione, in cui sono trasparenti, e disponibili, per effetto della somministrazione di un’energia di attivazione, in uno stato di attivazione permanente, in cui presentano colorazioni predefinite. 24.- Etichetta secondo la rivendicazione 23, in cui i detti pigmenti (12) sono attivabili mediante radiazioni elettromagnetiche, in particolare raggi laser. 25.- Etichetta secondo la rivendicazione 23, in cui i detti pigmenti (12’) sono attivabili mediante somministrazione di calore.
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