ITTO20111004A1 - Bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura - Google Patents

Bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura Download PDF

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ITTO20111004A1
ITTO20111004A1 IT001004A ITTO20111004A ITTO20111004A1 IT TO20111004 A1 ITTO20111004 A1 IT TO20111004A1 IT 001004 A IT001004 A IT 001004A IT TO20111004 A ITTO20111004 A IT TO20111004A IT TO20111004 A1 ITTO20111004 A1 IT TO20111004A1
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burner
flame
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gas
cup
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IT001004A
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Carlo Alberti
Enrico Amati
Carlo Columbaria
Fabrizio Concettoni
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Indesit Co Spa
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Description

“BRUCIATORE A GAS, IN PARTICOLARE PER UN APPARECCHIO DI COTTURAâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, secondo il preambolo della rivendicazione 1.
La presente invenzione si riferisce altresì ad un relativo apparecchio di cottura comprendente detto bruciatore a gas.
Sono attualmente disponibili sul mercato diverse tipologie di apparecchi di cottura ad uso domestico, tra le quali risulta ampiamente diffusa la tipologia che prevede l’utilizzo di uno o più bruciatori a gas, in cui la quantità di calore necessaria per eseguire la cottura dei cibi viene generata mediante la combustione di un gas, opportunamente miscelato con aria.
Tali bruciatori a gas solitamente comprendono una coppa associata a mezzi di alimentazione per l’adduzione del gas a detto bruciatore.
Detti mezzi di alimentazione possono comprendere un iniettore associato ad un condotto per alimentare con un gas una camera ad effetto Venturi; in particolare detti iniettore, condotto e camera ad effetto Venturi possono essere verticali (vale a dire con asse parallelo ad un asse della coppa del bruciatore) oppure orizzontali (ossia con asse ortogonale all’asse della coppa bruciatore).
Inoltre, i bruciatori a gas attualmente installati in apparecchi di cottura ad uso domestico solitamente comprendono:
- un corpo associato a detta coppa e comprendente detta camera ad effetto Venturi;
- uno spartifiamma associato a detto corpo in modo tale da permettere la fuoriuscita del gas da una pluralità di aperture.
Usualmente, detti corpo e spartifiamma sono posizionati al di sopra del piano cottura in cui sono installati ed utilizzano, quale aria primaria per la miscelazione con il gas, l’aria che à ̈ presente al di sopra del piano cottura. Il corpo à ̈ realizzato solitamente in alluminio pressofuso, mentre lo spartifiamma à ̈ solitamente realizzato in ghisa smaltata (oppure in lega di ottone, oppure in acciaio) ed agisce quale elemento di chiusura del corpo. Solitamente, i bruciatori di tipo noto propagano una fiamma nota come “fiamma a corona†; per “fiamma a corona†si intende una fiamma avente direzione di propagazione sostanzialmente radiale, vale a dire che si propaga dal bruciatore a gas verso l’esterno in direzione sostanzialmente radiale rispetto all’asse del bruciatore e quindi in direzione sostanzialmente tangenziale rispetto ad una superficie a vista del piano cottura. Tale “fiamma a corona†, se viene sprigionata ad un’altezza insufficiente rispetto al piano cottura, determina una combustione povera in O2e una conseguente elevata generazione di incombusti (CO e NOx); inoltre, solitamente essa provoca deformazioni e/o annerimenti a carico della porzione del piano cottura circostante il bruciatore, soprattutto a causa del contenuto termico della fiamma.
Dal documento No. EP1934532 a nome della medesima Richiedente à ̈ noto un bruciatore comprendente un corpo ed in cui il cappellotto à ̈ atto a generare una “fiamma a tappeto†, vale a dire una fiamma che si propaga dal bruciatore a gas verso l’esterno in direzione sostanzialmente assiale rispetto all’asse del bruciatore a gas, e quindi in direzione sostanzialmente ortogonale rispetto alla superficie a vista del piano cottura.
Di conseguenza, il documento EP1934532 assicura tutti i vantaggi per cui la fiamma a tappeto si distingue rispetto alla fiamma a corona, tra cui quello di ottenere una resa ottimale del gas.
La fiamma a tappeto può essere una fiamma a tappeto totale, oppure una fiamma a tappeto perimetrale, a seconda che essa ricopra completamente una figura geometrica (generalmente un cerchio), oppure ricopra soltanto la parte periferica di detta figura geometrica (generalmente una corona circolare).
Tuttavia i bruciatori noti allo stato dell’arte presentano alcuni inconvenienti, che consistono soprattutto in una notevole difficoltà di accoppiare in modo adeguato la coppa con il corpo del bruciatore.
Infatti, generalmente l’utente di tali bruciatori non possiede delle competenze tecniche e si trova inevitabilmente in difficoltà quando deve effettuare l’accoppiamento della coppa e con il corpo del bruciatore.
Tale difficoltà sono ulteriormente amplificate dal fatto che il corpo del bruciatore può essere separato dalla coppa piuttosto frequentemente, ad esempio per effettuare una pulizia accurata ed approfondita di tali componenti.
Vi à ̈ poi da considerare il fatto che un errato posizionamento del corpo del bruciatore sulla coppa può causare sia il malfunzionamento del bruciatore, sia l’impossibilità di associare correttamente un cappellotto ed un eventuale poggiapentola a detto corpo del bruciatore. Da ciò ne conseguono possibili notevoli danni sia all’utente del bruciatore, sia all’ambiente che accoglie il bruciatore stesso.
Inoltre, si à ̈ notato che nei bruciatori noti allo stato dell’arte con aperture atte ad ottenere una “fiamma a tappeto†vi à ̈ una certa difficoltà a far affluire in modo adeguato il gas alle aperture posizionate in prossimità di un bordo esterno del cappellotto, vale a dire alle aperture più remote rispetto ad una zona centrale di detto cappellotto; ciò avviene in particolare nei casi in cui la fiamma a tappeto à ̈ di tipo perimetrale.
Inoltre, nei bruciatori di tipo noto, la fiamma che si sprigiona dalle aperture poste nelle posizioni più esterne del cappellotto atto ad ottenere una “fiamma a tappeto†crea una sorta di barriera per l’aria secondaria che, di conseguenza, non riesce a raggiunge adeguatamente le aperture posizionate in prossimità di una zona centrale del cappellotto.
Tali problematiche comportano inevitabilmente una combustione in cui il gas non viene sfruttato in modo adeguato ed una combustione povera in O2, con una conseguente elevata generazione di gas incombusti.
In tale ambito, scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di indicare un bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, ed un relativo piano cottura, realizzati in modo tale da superare gli inconvenienti delle soluzioni note allo stato dell’arte.
In particolare, scopo della presente invenzione à ̈ quello di indicare un bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, realizzato in modo tale da permettere un accoppiamento della coppa con il corpo del bruciatore agevole e privo di difficoltà, anche per utenti sprovvisti di specifiche competenze tecniche.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di indicare un bruciatore a gas realizzato in modo tale per cui detto accoppiamento della coppa con il corpo del bruciatore sia sicuro e tale da evitare il malfunzionamento del bruciatore.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di indicare un bruciatore a gas realizzato in modo tale per cui il gas possa raggiungere in modo adeguato tutte le aperture realizzate per permettere la fuoriuscita del gas e generare una “fiamma a tappeto†, in particolare quelle aperture posizionate in prossimità di un bordo esterno del bruciatore e più remote rispetto ad una zona centrale di detto bruciatore.
Un ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ quello di indicare un bruciatore a gas realizzato in modo tale da permettere di ottenere una resa ottimale del gas, permettendo al contempo di contenere i costi di realizzazione del bruciatore stesso.
Per raggiungere tali scopi, forma oggetto della presente invenzione un bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, ed un relativo apparecchio di cottura, incorporanti le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, che formano parte integrante della presente descrizione.
Ulteriori scopi, caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue e dai disegni annessi, forniti a puro titolo di esempio esplicativo e non limitativo, in cui:
- la Fig. 1 rappresenta una vista prospettica di un bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, secondo la presente invenzione;
- la Fig. 2 rappresenta una vista prospettica esplosa del bruciatore di Fig. 1;
- la Fig. 3 rappresenta una vista in sezione laterale del bruciatore di Fig. 1;
- la Fig. 4 rappresenta una vista in sezione laterale di un particolare del bruciatore di Fig. 1;
- la Fig. 5 rappresenta una vista in pianta del bruciatore di Fig. 1.
Passando alla descrizione delle figure allegate, con il numero di riferimento 1 à ̈ indicato nel suo complesso un bruciatore a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, secondo la presente invenzione. Detto bruciatore 1 comprende una coppa 10 associata a mezzi di alimentazione 11, 12 per l’adduzione del gas a detto bruciatore 1.
Preferibilmente, detti mezzi di alimentazione comprendono un iniettore 11 (mostrato in Fig. 3) per la fuoriuscita di un gas proveniente da un condotto 12.
Nelle figure allegate, il condotto 12 Ã ̈ posizionato sostanzialmente in orizzontale, vale a dire con asse sostanzialmente ortogonale ad un asse A-A (visibile nelle Figg. 1, 2 e 3) del bruciatore 1; tuttavia, esso potrebbe anche essere posizionato verticalmente, vale a dire con asse parallelo a detto asse A-A.
Inoltre, il condotto 12 à ̈ mostrato come realizzato in un corpo unico con detta coppa 10; tuttavia, à ̈ chiaro che detto condotto 12 può anche essere realizzato come un corpo separato rispetto alla coppa 10, e poi essere associato ad essa mediante mezzi di fissaggio (non mostrati nelle figure allegate) noti allo stato dell’arte.
Il bruciatore 1 comprende poi un corpo bruciatore 20 associato a detta coppa 10 e comprendente una camera 21 ad effetto Venturi, in particolare detta camera 21 essendo posizionata sostanzialmente in modo coassiale rispetto a detto iniettore 11.
Nelle figure allegate, detta camera 21 ad effetto Venturi si sviluppa sostanzialmente in una posizione centrale ed in modo verticale all’interno del corpo bruciatore 20; à ̈ chiaro che la camera 21 ad effetto Venturi si può sviluppare lungo una direzione sostanzialmente orizzontale oppure essere posizionata in modo differente all’interno del corpo bruciatore 20.
Da notare che, ai fini della presente invenzione, i termini “verticale†, “orizzontale†e così via sono utilizzati in riferimento al montaggio del bruciatore 1 su un piano cottura PC.
Il bruciatore 1 comprende poi uno spartifiamma 30 associato a detto corpo bruciatore 20 e comprendente una pluralità di prime aperture 31 per permettere la fuoriuscita del gas e realizzate in modo tale da generare una “fiamma a tappeto†, vale a dire una fiamma (non mostrata nelle figure) che si propaga dal bruciatore 1 verso l’esterno in direzione sostanzialmente assiale rispetto all’asse A-A del bruciatore 1.
Da quanto descritto in precedenza e osservando la Fig. 3 allegata, à ̈ chiaro che dette prime aperture 31 sono realizzate in modo tale da svilupparsi in modo sostanzialmente parallelo all’asse A-A del bruciatore 1.
Le prime aperture 31 ricavate direttamente sullo spartifiamma 30 fanno sì che lo spartifiamma 30 funga, oltre che da copertura superiore del corpo bruciatore 20, anche da cappellotto, distinguendo così in modo evidente il bruciatore 1 secondo la presente invenzione dai tradizionali bruciatori con tipologia “a coppa†, nei quali i mezzi spartifiamma sono ricavati nel perimetro esterno del corpo del bruciatore (e precisamente in corrispondenza dell’interfaccia esterna tra corpo e cappellotto).
Da notare che il corpo bruciatore 20 e lo spartifiamma 30 possono essere realizzati in un unico elemento, oppure possono anche essere realizzati come elementi separati e poi essere associati mediante metodologie note allo stato dell’arte.
Soprattutto dalle Figure 2, 3 e 4 si può notare che il bruciatore 1 comprende dei mezzi di accoppiamento che permettono il fissaggio reciproco della coppa 10 e del corpo bruciatore 20.
In accordo con la presente invenzione, detti mezzi di accoppiamento comprendono dei mezzi di aggancio 40, 50 a scatto.
In particolare, detti mezzi di aggancio a scatto comprendono almeno un perno 40 ed almeno una molletta 50, in particolare detta almeno una molletta 50 essendo realizzata in materiale elastico ed essendo adatta a ricevere detto almeno un perno 40 in modo tale da realizzare un aggancio a scatto.
In una realizzazione preferita, detto almeno un perno 40 comprende una coppia di perni 40 atti ad essere associati al corpo bruciatore 20 del bruciatore 1, e detta almeno una molletta 50 comprende una coppia di mollette 50 atte ad essere associate alla coppa 10. Tuttavia, à ̈ chiaro che i mezzi di aggancio a scatto 40, 50 possono essere associati in modo diverso al bruciatore 1; ad esempio, i perni 40 possono essere associati alla coppa 10, mentre le mollette 50 possono essere associate al corpo bruciatore 20 del bruciatore 1, così come à ̈ chiaro che i perni 40 e le mollette 50 possono essere in numero pari a uno oppure superiore a due.
Preferibilmente ogni perno 40 comprende:
- una prima estremità 41 atta ad essere accoppiata al corpo bruciatore 20, in particolare ad uno stelo 24 che si sviluppa da una porzione inferiore del corpo bruciatore 20;
- una seconda estremità 42 atta ad essere accoppiata a detta almeno una molletta 50, in particolare detta seconda estremità 42 essendo arrotondata e di dimensioni maggiori rispetto ad un corpo intermedio 43 del perno 40.
Detta prima estremità 41 del perno 40 à ̈ realizzata in modo tale da fissarsi in una cavità 24C (visibile in Fig. 3) di detto stelo 24; ad esempio, detta prima estremità 41 può essere realizzata in modo tale da presentare una filettatura atta ad accoppiarsi ad una madrevite di detta cavità 24C. In tale realizzazione, detto corpo intermedio 43 del perno 40 à ̈ vantaggiosamente dotato di mezzi di impugnatura, che permettono di facilitare l’avvitamento del perno 40 nella cavità 24C dello stelo 24. Tale conformazione risulta essere particolarmente vantaggiosa qualora il corpo 20 e il perno 40 differiscano tra loro per materiale. Ad esempio, il corpo 20 può essere realizzato in lega d’alluminio mentre il perno 40 in acciaio, l’acciaio avendo il vantaggio di una minore usura rispetto all’alluminio. Nel caso in cui il corpo 20 ed il perno 40 presentino identità di materiale, i due elementi possono essere realizzati in corpo unico.
Preferibilmente, ogni molletta 50 (come si può notare in particolare in Fig. 4) presenta una forma sostanzialmente a U e comprende:
- una base 51 ricurva, atta ad essere inserita in una prima finestra 14 della coppa 10;
- una coppia di estremità ripiegate 52 atte ad agganciarsi ai bordi di detta prima finestra 14,
- un restringimento 53, in particolare ottenuto tra detta base 51 e detta coppia di estremità ripiegate 52, detto restringimento 53 essendo atto a trattenere la prima estremità 41 del perno 40 in modo tale da realizzare l’aggancio a scatto tra il perno 40 e la molletta 50.
In particolare detta prima finestra 14 Ã ̈ ottenuta su una staffa 13 associata alla coppa 10, essendo in particolare tale staffa 13 realizzata di pezzo con la coppa 10 oppure ad essa fissata meccanicamente.
La particolare previsione dei mezzi di aggancio 40, 50 a scatto secondo la presente invenzione permette di indicare un bruciatore 1 a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, realizzato in modo tale da permettere un accoppiamento agevole e privo di difficoltà della coppa 10 con il corpo bruciatore 20, anche per utenti sprovvisti di specifiche competenze tecniche.
Nello stesso tempo, i mezzi di aggancio 40, 50 a scatto secondo la presente invenzione permettono di ottenere un bruciatore 1 con un accoppiamento della coppa 10 con il corpo bruciatore 20 sicuro e tale da evitare un malfunzionamento del bruciatore 1.
Inoltre, detti mezzi di aggancio 40, 50 a scatto permettono di posizionare correttamente il corpo bruciatore 20 e, di conseguenza, consentono altresì di associare correttamente lo spartifiamma 30 al corpo bruciatore 20 e ad un eventuale poggiapentola (non mostrato nelle figure) a detto corpo bruciatore 20, evitando possibili danni sia all’utente del bruciatore 1, sia all’ambiente che accoglie il bruciatore 1.
Dalla Fig. 3 si può poi notare che il corpo bruciatore 20 ed lo spartifiamma 30 giacciono sostanzialmente per intero al di sopra di un piano cottura PC di un apparecchio di cottura (non mostrato nelle figure). Inoltre, da detta Fig. 3, si può notare che tra il corpo bruciatore 20 e lo spartifiamma 30 à ̈ ricavato un vano 22 per il passaggio del gas dalla camera 21 a detta pluralità di aperture 31.
Detto vano 22 comprende:
- un primo tratto 22a sostanzialmente rettilineo, detto primo tratto 22a essendo posizionato orizzontalmente al di sopra della camera 21 ad effetto Venturi;
- un secondo tratto 22b sostanzialmente rivolto verso il basso, in particolare verso la coppa 10;
- un terzo tratto 22c sostanzialmente rivolto verso l’alto, in particolare verso lo spartifiamma 30.
È chiaro che le suddette caratteristiche del vano 22 si riferiscono particolarmente ad una vista in sezione laterale del bruciatore 1 e del vano 22 (ad esempio, una vista come quella della Fig. 3).
Detto vano 22 presenta sostanzialmente una forma di una falce con la lama rivolta verso l’alto, in particolare quando il vano 22 à ̈ visto in sezione laterale e partendo dall’asse A-A verso l’esterno del bruciatore 1; in sostanza, il vano 22 presenta una forma simile a quella di un punto interrogativo coricato (vale a dire sostanzialmente posizionato orizzontalmente).
Preferibilmente, il vano 22 ha una forma sostanzialmente corrispondente a quella della parte superiore del corpo bruciatore 20 e della parte inferiore dello spartifiamma 30, in quanto tale vano 22 Ã ̈ ricavato nello spazio presente tra il corpo bruciatore 20 e lo spartifiamma 30.
Di conseguenza, al fine di ottenere la suddetta conformazione del vano 22, il corpo bruciatore 20 comprende un alloggiamento 23 sostanzialmente a forma di U che circonda la parte superiore della camera 21 ad effetto Venturi e lo spartifiamma 30 comprende una parete 30P che si protende inferiormente dallo spartifiamma 30 verso detto alloggiamento 23.
Da quanto descritto in precedenza, emerge che la particolare conformazione del vano 22 permette di indicare un bruciatore 1 realizzato in modo tale per cui il gas riesce a raggiungere in modo adeguato le prime aperture 31 dello spartifiamma 30, dette prime aperture 31 essendo realizzate per permettere la fuoriuscita del gas e generare una “fiamma a tappeto†. Infatti, grazie alla particolare conformazione del vano 22, il gas viene convogliato già all’uscita della camera 21 ad effetto Venturi e viene indirizzato in modo sicuro e preciso in direzione delle prime aperture 31. Di conseguenza, la suddetta conformazione del vano 22 permette di ottenere una resa ottimale del gas, al contempo contenendo i costi di realizzazione del bruciatore 1.
Dalla Fig. 5 si può poi notare che le prime aperture 31 dello spartifiamma 30 sono realizzate in modo tale da presentare una forma allungata quando viste in pianta (vale a dire, quando viste in direzione sostanzialmente assiale rispetto all’asse A-A del bruciatore 1).
In particolare, nella rappresentazione di cui alle figure allegate, dette prime aperture 31 sono realizzate in modo tale da presentare una forma sostanzialmente ellittica; tuttavia, à ̈ chiaro che la forma allungata di dette prime aperture 31 può anche essere differente, ad esempio sostanzialmente rettangolare ed eventualmente con angoli smussati.
La particolare forma di dette prime aperture 31 risulta essere particolarmente vantaggiosa sia per la semplicità e comodità della loro realizzazione, sia per la loro capacità di ottenere una resa ottimale del gas. Infatti, la particolare conformazione delle prime aperture 31 permette di evitare la formazione di una sorta di barriera per l’aria secondaria, la quale conseguentemente riesce a raggiungere anche le porzioni più interne dello spartifiamma 30, particolarmente in presenza di un eventuale contenitore (non mostrato) posizionato sul bruciatore 1 per la cottura di alimenti, che potrebbe contribuire a rendere difficoltoso il passaggio dell’aria secondaria.
Di conseguenza, anche la particolare conformazione delle prime aperture 31 comporta una combustione ricca in O2ed una conseguente scarsa (se non addirittura nulla) generazione di gas incombusti, senza dover apportare complesse e costose modifiche nella realizzazione del bruciatore 1.
Come si può notare dalla Fig. 5, preferibilmente lo spartifiamma 30 del bruciatore 1 à ̈ realizzato in modo tale da presentare una forma sostanzialmente circolare quando visto in pianta.
Da tale figura si può altresì notare che ogni prima apertura 31 comprende una prima porzione 31a, una seconda porzione 31b ed una porzione intermedia 31c, detta seconda porzione 31b essendo più prossima ad una zona centrale 30C dello spartifiamma 30 rispetto a detta prima porzione 31a.
Di conseguenza, ogni prima apertura 31 Ã ̈ orientata in modo sostanzialmente radiale su detto spartifiamma 30.
Preferibilmente ogni prima apertura 31 risulta essere inclinata rispetto ad un raggio R (in Fig. 5 una coppia di raggi R sono indicati con una linea tratteggiata) di detto spartifiamma 30; ciò equivale a dire che dette prima 31a e seconda porzione 31b di ogni prima apertura 31 giacciono ognuna su un raggio R differente. Dalle figure allegate si può notare che l’inclinazione di ogni prima apertura 31 rispetto al raggio R non risulta essere particolarmente accentuata e, preferibilmente, non tale da rendere un secondo asse A2 di ogni prima apertura 31 perpendicolare al raggio R. Inoltre, nelle figure allegate dette prime aperture 31 sono rappresentate inclinate in una medesima direzione e sostanzialmente con una medesima angolazione rispetto a detto raggio R; tuttavia, à ̈ chiaro che l’inclinazione di ogni apertura 31 può anche essere differente.
Il bruciatore 1 secondo la presente invenzione comprende poi una pluralità di seconde aperture 32 per la propagazione della fiamma.
In particolare, ogni seconda apertura 32 Ã ̈ posizionata tra una coppia di dette prime aperture 31; inoltre, dette seconde aperture 32 presentano una forma sostanzialmente circolare quando viste in pianta.
Preferibilmente, ogni seconda apertura 32 à ̈ posizionata in prossimità di:
- una prima porzione 31a di una prima apertura 31;
- una seconda porzione 31b di una prima apertura 31 successiva.
In una realizzazione preferita, lo spartifiamma 30 comprende delle porzioni sagomate 33 atte a permettere il passaggio di almeno una candeletta di accensione 60 e/o di almeno una termocoppia 61; in particolare, dette almeno una candeletta di accensione 60 ed almeno una termocoppia 61 sono associate al bruciatore 1 mediante le staffe 13, in particolare dette staffe 13 essendo dotate di seconde finestre 14B (visibili in Fig. 2) atte ad accogliere dette candeletta di accensione 60 e termocoppia 61.
Tra la candeletta di accensione 60 e/o la termocoppia 61 e le prime aperture 31 e/o le seconde aperture 32 limitrofe a detta candeletta di accensione 60 e/o a detta termocoppia 61 sono ricavati dei condotti 34 atti a permettere il passaggio di una quantità limitata di gas ai fini dell’accensione e/o della rilevazione della fiamma. Tali condotti 34 permettono dapprima la propagazione della fiamma a partire dalla candeletta di accensione 60 verso le prime aperture 31 e le seconde aperture 32, quindi il raggiungimento a partire dalle prime aperture 31 e seconde aperture 32 della termocoppia 61.
Dalla descrizione effettuata risultano chiari i vantaggi di un bruciatore 1 a gas secondo la presente invenzione.
In particolare, la previsione dei mezzi di aggancio 40, 50 a scatto secondo la presente invenzione permette di indicare un bruciatore 1 a gas realizzato in modo tale da permettere un accoppiamento agevole e privo di difficoltà della coppa 10 con il corpo bruciatore 20, anche per utenti sprovvisti di specifiche competenze tecniche.
Nello stesso tempo, i mezzi di aggancio 40, 50 a scatto secondo la presente invenzione permettono di ottenere un bruciatore 1 con un accoppiamento della coppa 10 con il corpo bruciatore 20 sicuro e tale da evitare il malfunzionamento del bruciatore 1.
Inoltre, detti mezzi di aggancio 40, 50 a scatto permettono di posizionare correttamente il cappellotto e, di conseguenza, consentono altresì di associare correttamente lo spartifiamma 30 ed un eventuale poggiapentola (non mostrato nelle figure) a detto corpo bruciatore 20, evitando possibili danni sia all’utente del bruciatore 1, sia all’ambiente che accoglie il bruciatore 1.
Inoltre, grazie alla peculiare conformazione del vano 22, il bruciatore 1 secondo la presente invenzione à ̈ realizzato in modo tale per cui il gas può raggiungere in modo adeguato le prime aperture 31 dello spartifiamma 30, dette prime aperture 31 essendo realizzate in modo tale da generare una “fiamma a tappeto†.
Le previsioni della presente invenzione permettono di indicare un bruciatore 1 realizzato in modo tale da permettere di ottenere una resa ottimale del gas, permettendo al contempo di contenere i costi di realizzazione di detto bruciatore 1.
Inoltre, la particolare conformazione delle prime aperture 31 permette di evitare la formazione di una sorta di barriera per l’aria secondaria, la quale di conseguenza riesce a raggiungere anche le porzioni più interne dello spartifiamma 30.
Un ulteriore vantaggio del bruciatore 1 secondo la presente invenzione consiste dunque nel fatto che la particolare realizzazione del vano 22 e delle prime aperture 31 consente di ottenere una combustione ricca in O2ed una conseguente scarsa (se non sostanzialmente nulla) generazione di gas incombusti.
Inoltre, le previsioni della presente invenzione permettono di indicare un bruciatore 1 che presenta un numero di componenti ridotto; ciò permette di facilitarne le operazioni di assemblaggio e/o di smontaggio e/o di pulizia.
Numerose sono le varianti possibili al bruciatore 1 descritto come esempio, senza per questo uscire dai principi di novità insiti nell’idea inventiva, così come à ̈ chiaro che nella sua attuazione pratica le forme dei dettagli illustrati potranno essere diverse, e gli stessi potranno essere sostituiti con degli elementi tecnicamente equivalenti.
Dunque à ̈ facilmente comprensibile che la presente invenzione non à ̈ limitata al bruciatore ed al relativo apparecchio di cottura precedentemente descritti, ma à ̈ passibile di varie modificazioni, perfezionamenti, sostituzioni di parti ed elementi equivalenti senza però allontanarsi dall’idea dell’invenzione, così come à ̈ precisato nelle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Bruciatore (1) a gas, in particolare per un apparecchio di cottura, del tipo che comprende: - una coppa (10) associata a mezzi di alimentazione (11, 12) per l’adduzione del gas a detto bruciatore (1); - un corpo bruciatore (20) associato a detta coppa (10) e comprendente una camera (21) ad effetto Venturi; - mezzi di accoppiamento che permettono il fissaggio reciproco di detta coppa (10) e di detto corpo bruciatore (20), caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento comprendono dei mezzi di aggancio (40, 50) a scatto.
  2. 2. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di aggancio a scatto comprendono almeno un perno (40) ed almeno una molletta (50), in particolare detta almeno una molletta (50) essendo realizzata in materiale elastico ed essendo adatta a ricevere detto almeno un perno (40) in modo tale da realizzare un aggancio a scatto.
  3. 3. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto almeno un perno (40) comprende una coppia di perni (40) atti ad essere associati al corpo bruciatore (20), e detta almeno una molletta (50) comprende una coppia di mollette (50) atte ad essere associate alla coppa (10).
  4. 4. Bruciatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detto perno (40) comprende: - una prima estremità (41) atta ad essere accoppiata al corpo bruciatore (20), in particolare ad uno stelo (24) che si sviluppa da una porzione inferiore del corpo bruciatore (20); - una seconda estremità (42) atta ad essere accoppiata a detta almeno una molletta (50), in particolare detta seconda estremità (42) essendo arrotondata e di dimensioni maggiori rispetto ad un corpo intermedio (43) del perno (40).
  5. 5. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta prima estremità (41) à ̈ realizzata in modo tale da fissarsi in una cavità (24C) di detto stelo (24).
  6. 6. Bruciatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni 2 e 3, caratterizzato dal fatto che detta molletta (50) presenta una forma sostanzialmente a U e comprende: - una base (51) ricurva, atta ad essere inserita in una prima finestra (14) della coppa (10); - una coppia di estremità ripiegate (52) atte ad agganciarsi ai bordi di detta prima finestra (14); - un restringimento (53), in particolare ottenuto tra detta base (51) e detta coppia di estremità ripiegate (52), detto restringimento (53) essendo atto a trattenere la prima estremità (41) del perno (40).
  7. 7. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detta prima finestra (14) Ã ̈ ottenuta su una staffa (13) associata alla coppa (10).
  8. 8. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che tra il corpo bruciatore (20) e lo spartifiamma (30) à ̈ ricavato un vano (22) per il passaggio del gas dalla camera (21) a detta pluralità di aperture (31), detto vano (22) comprendendo: - un primo tratto (22a) sostanzialmente rettilineo, detto primo tratto (22a) essendo posizionato orizzontalmente al di sopra della camera (21) ad effetto Venturi; - un secondo tratto (22b) sostanzialmente rivolto verso il basso, in particolare verso la coppa (10); - un terzo tratto (22c) sostanzialmente rivolto verso l’alto, in particolare verso lo spartifiamma (30).
  9. 9. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detto corpo bruciatore (20) comprende un alloggiamento (23) sostanzialmente a forma di U che circonda la parte superiore della camera (21) ad effetto Venturi e detto spartifiamma (30) comprende una parete (30P) che si protende inferiormente dallo spartifiamma (30) verso detto alloggiamento (23).
  10. 10. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere uno spartifiamma (30) associato a detto corpo bruciatore (20), detto spartifiamma (30) comprendendo una pluralità di prime aperture (31) per permettere la fuoriuscita del gas, in particolare dette prime aperture (31) essendo realizzate in modo tale da generare una fiamma che si propaga dal bruciatore (1) verso l’esterno in direzione sostanzialmente assiale rispetto ad un asse (A-A) del bruciatore (1).
  11. 11. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzato dal fatto che ogni prima apertura (31) comprende una prima porzione (31a), una seconda porzione (31b) ed una porzione intermedia (31c), detta seconda porzione (31b) essendo più prossima ad una zona centrale (30C) dello spartifiamma (30) rispetto a detta prima porzione (31a).
  12. 12. Bruciatore (1) secondo una o più delle rivendicazioni 10 e 11, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di seconde aperture (32) per la propagazione della fiamma.
  13. 13. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che ogni seconda apertura (32) Ã ̈ posizionata tra una coppia di dette prime aperture (21).
  14. 14. Bruciatore (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto spartifiamma (30) comprende delle porzioni sagomate (33) atte a permettere il passaggio di almeno una candeletta di accensione (60) e/o di almeno una termocoppia (61).
  15. 15. Apparecchio di cottura comprendente un bruciatore (1) a gas secondo una o più delle rivendicazioni precedenti da 1 a 14.
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