ITTO20100680A1 - Struttura di supporto autosollevante per edilizia. - Google Patents

Struttura di supporto autosollevante per edilizia. Download PDF

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ITTO20100680A1
ITTO20100680A1 IT000680A ITTO20100680A ITTO20100680A1 IT TO20100680 A1 ITTO20100680 A1 IT TO20100680A1 IT 000680 A IT000680 A IT 000680A IT TO20100680 A ITTO20100680 A IT TO20100680A IT TO20100680 A1 ITTO20100680 A1 IT TO20100680A1
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IT000680A
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Giulio Berra
Benetta Alberto Dalla
Benetta Corrado Dalla
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Gru Dalbe Srl
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    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66CCRANES; LOAD-ENGAGING ELEMENTS OR DEVICES FOR CRANES, CAPSTANS, WINCHES, OR TACKLES
    • B66C23/00Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes
    • B66C23/18Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes
    • B66C23/26Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes for use on building sites; constructed, e.g. with separable parts, to facilitate rapid assembly or dismantling, for operation at successively higher levels, for transport by road or rail
    • B66C23/28Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes for use on building sites; constructed, e.g. with separable parts, to facilitate rapid assembly or dismantling, for operation at successively higher levels, for transport by road or rail constructed to operate at successively higher levels
    • B66C23/283Cranes comprising essentially a beam, boom, or triangular structure acting as a cantilever and mounted for translatory of swinging movements in vertical or horizontal planes or a combination of such movements, e.g. jib-cranes, derricks, tower cranes specially adapted for use in particular purposes for use on building sites; constructed, e.g. with separable parts, to facilitate rapid assembly or dismantling, for operation at successively higher levels, for transport by road or rail constructed to operate at successively higher levels with frameworks composed of assembled elements
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    • B66F1/02Devices, e.g. jacks, for lifting loads in predetermined steps with locking elements, e.g. washers, co-operating with posts
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Description

Struttura di supporto autosollevante per edilizia Self-lifting support structure for building
DESCRIZIONE
Settore della Tecnica
La presente invenzione si riferisce ad una struttura di supporto autosollevante per edilizia.
Più precisamente, l’invenzione si riferisce ad una struttura di supporto autosollevante per edilizia, particolarmente efficace per definire un piano di appoggio sollevabile, sul quale può essere ospitata ad esempio la base di una gru per edilizia.
Arte Nota
Nel settore edile à ̈ nota l’esigenza di disporre di strutture di supporto per portare all’altezza desiderata, ad esempio alcuni metri, materiale da costruzione, attrezzature e macchinari in genere.
Strutture smontabili, ad esempio impalcature tubolari, o fisse, ad esempio manufatti temporanei in calcestruzzo, possono assolvere a questa necessità, ma richiedono tuttavia molto tempo per la loro realizzazione e sono conseguentemente causa dell’aumento dei costi di lavorazione.
Inoltre, le strutture note presentano generalmente l’inconveniente di occupare in modo permanente il suolo sul quale vengono installate, impedendo il passaggio di veicoli e persone.
L’esigenza di disporre di strutture di supporto elevate, ma dall’ingombro ridotto, tale cioà ̈ da non impedire del tutto l’utilizzo del suolo sul quale vengono installate, à ̈ particolarmente sentita nel caso in cui il cantiere edile debba essere allestito in presenza di edifici già esistenti, in centri storici e più in generale in luoghi di passaggio angusti, come per esempio nel caso di ristrutturazione di centri storici.
In altre circostanze, in particolare connesse con l’utilizzo di gru per edilizia, à ̈ necessario disporre di un piano di appoggio rialzato per la gru, ad esempio per consentire al braccio della gru di elevarsi ad una quota sufficiente, così da evitare che il braccio stesso, durante la rotazione, interferisca con strutture esistenti. In tali circostanze, infatti, l’impiego di una gru dotata di torre di altezza maggiore può talvolta essere impossibile, a causa del ridotto spazio a disposizione o degli elevati costi connessi.
Nel tentativo di risolvere il problema suddetto sono nate in passato macchine operative, in particolare gru per edilizia, che incorporano una base sollevabile in altezza.
IT-U-258953 mostra un esempio di gru semovente, che incorpora una struttura sollevabile integrata nel telaio di base.
Gru dotate di base regolabile in altezza sono anche descritte in DE 202004011443 U e DE 202006013743 U.
Le soluzioni proposte presentano tuttavia alcuni inconvenienti.
Nelle soluzioni note, infatti, la struttura sollevabile à ̈ integrata direttamente nella piattaforma di base della gru stessa e non può pertanto essere impiegata per scopi diversi come, ad esempio, il sollevamento di altre macchine edili o di gru diverse.
A ciò si aggiunga che le soluzioni note presentano un costo elevato che necessariamente si somma a quello di una gru standard pur essendo sistemi che si rendono necessari solo in alcune circostanze.
Spesso, infatti, le gru possono essere utilizzate prive di tali accorgimenti.
Non ultimo inconveniente delle soluzioni note deriva dalla complessità della realizzazione e dal fatto che la massima altezza raggiungibile à ̈ limitata dal progetto iniziale e dall’impossibilità, ad esempio per ragioni di trasporto, di associare alla gru stessa una struttura sollevabile eccessivamente estesa e dal peso elevato.
Un primo scopo della presente invenzione à ̈ pertanto quello di provvedere una struttura di supporto autosollevante per edilizia, che non presenti gli inconvenienti suddetti e sia economica da realizzare e da gestire.
Uno scopo ulteriore dell’invenzione à ̈ quello di provvedere una struttura del tipo suddetto, che si presti a definire un piano di appoggio elevato, teoricamente ad un’altezza qualsiasi, e in particolare di alcuni metri dal suolo.
Questi ed altri scopi sono ottenuti con la struttura di supporto autosollevante per edilizia, come rivendicato nelle unite rivendicazioni.
Descrizione dell’Invenzione
Vantaggiosamente, la struttura di supporto secondo l’invenzione comprende elementi componibili, che consentono di variare l’altezza delle colonne verticali e/o l’ingombro del telaio orizzontale, permettendo l’utilizzo della struttura stessa in molteplici circostanze e per il sollevamento di gru di diverso tipo e dimensione e ad altezze diverse.
Vantaggiosamente, inoltre, grazie alla previsione di colonne verticali e di un telaio orizzontale, suscettibile di spostarsi verticalmente rispetto alle colonne mediante dispositivi di sollevamento agenti fra il telaio e le colonne stesse, la struttura secondo l’invenzione risulta idonea a definire una base di appoggio sollevabile, economica e di semplice realizzazione e gestione, utilizzabile in edilizia per molteplici applicazioni e, in particolare, per il sollevamento e posizionamento di una gru ad un’altezza desiderata, lasciando libero il passaggio sottostante, ad esempio per veicoli e persone.
Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, le colonne verticali sono preferibilmente ottenute sovrapponendo una sull’altra porzioni elementari di colonna, cosicché la struttura di supporto possa essere elevata alla quota preferita semplicemente utilizzando l’idonea quantità di dette porzioni elementari di colonna.
Vantaggiosamente, secondo l’invenzione, il dispositivo di sollevamento comprende un terminale di impegno amovibilmente associato ad un elemento di impegno di una corrispondente colonna e la colonna comprende inoltre una pluralità di detti elementi di impegno, con ciò consentendo di sollevare il telaio all’altezza desiderata utilizzando un dispositivo di sollevamento dall’estensione ridotta.
Ulteriore vantaggio dell’invenzione deriva dal fatto che il dispositivo di sollevamento può essere separato dalla struttura e risulta utilizzabile per il sollevamento di altre strutture in altri siti.
La struttura secondo l’invenzione può inoltre vantaggiosamente essere installata anche in presenza di dislivelli, grazie alla modularità delle colonne.
Descrizione Sintetica delle Figure
L’invenzione sarà descritta nel seguito a titolo esemplificativo con riferimento alle figure allegate in cui:
- la Figura 1 à ̈ una vista prospettica dall’alto della struttura secondo l’invenzione, in una prima fase di montaggio;
- la Figura 2 à ̈ una vista prospettica dall’alto della struttura di Figura 1 sulla quale poggia la base di una gru;
- la Figura 3 à ̈ una vista prospettica dall’alto della struttura di Figura 1 sulla quale poggia la base di una gru, in una seconda fase di montaggio;
- la Figura 4 à ̈ una vista prospettica dall’alto della struttura di Figura 1 sulla quale poggia la base di una gru, in una terza fase di montaggio;
- la Figura 5 Ã ̈ una vista prospettica di una gru montata e la cui base poggia sulla struttura di Figura 1;
- la Figura 6 Ã ̈ una vista prospettica del meccanismo di sollevamento della struttura secondo la Figura 1;
- la Figura 7 Ã ̈ una vista ingrandita della porzione superiore del meccanismo di sollevamento di Figura 6; - la Figura 8 Ã ̈ una vista ingrandita della porzione inferiore del meccanismo di sollevamento di Figura 6; - la Figura 9 Ã ̈ una vista prospettica della struttura di Figura 1 sulla quale poggia la base di una gru dalla quale sono stati rimossi i dispositivi di sollevamento, in una quarta fase di montaggio;
- la Figura 10 Ã ̈ una vista prospettica del meccanismo di sollevamento in una prima variante di realizzazione;
- la Figura 11 Ã ̈ una vista prospettica della struttura che incorpora un meccanismo di sollevamento in una seconda variante di realizzazione;
- la Figura 12 Ã ̈ una vista prospettica della struttura in una variante di realizzazione;
- la Figura 13 à ̈ uno schema a blocchi del circuito di comando del sollevamento della struttura secondo l’invenzione.
Descrizione di una Forma Preferita di Realizzazione
Con riferimento alla figura 1 à ̈ illustrata una forma preferita di realizzazione della struttura di supporto autosollevante per edilizia secondo l’invenzione.
La suddetta struttura à ̈ stata complessivamente indicata con il riferimento 11 e comprende sostanzialmente una serie di colonne verticali 13 di supporto e un telaio orizzontale 15, suscettibile di spostarsi verticalmente rispetto alle colonne verticali 13, grazie ad un meccanismo di sollevamento 17 amovibile, interposto fra le colonne 13 ed il telaio 15.
Il telaio orizzontale 15 comprende una pluralità di travi 19 associate, preferibilmente in modo amovibile, a cursori 21 disposti agli angoli del telaio 15 e suscettibili di spostarsi verticalmente rispetto alle colonne verticali 13.
In questo esempio di realizzazione il telaio 15 à ̈ realizzato di forma sostanzialmente quadrata e la struttura 11 à ̈ dotata di quattro colonne 13, disposte in corrispondenza degli angoli del quadrato del telaio. Altre forme del telaio 15 saranno tuttavia possibili, ad esempio triangolare, rettangolare, esagonale, ecc.. ed inoltre la struttura 11 potrà essere dotata di un numero di colonne anche diverso dal numero degli angoli o vertici definiti dalla forma del telaio.
I cursori 21 sono inoltre realizzati in modo da definire un’apertura di forma complementare alla sezione trasversale del corpo della colonna 13, quadrata nell’esempio illustrato, cosicché il cursore 21 circonda la colonna 13 e può spostarsi verticalmente scorrendo rispetto ad essa.
Per rendere più fluido e regolare questo scorrimento del cursore 21 rispetto alla rispettiva colonna 13, i cursori 21 sono dotati di ruote folli 23, disposte con le superfici di scorrimento a contatto con le superfici delle colonne 13.
Le travi 19 del telaio 15 sono inoltre preferibilmente estensibili e saranno ad esempio ottenute mediante due o più elementi telescopici 19a,19b dotati di fori 25, in cui possono essere accolti elementi di bloccaggio quali ad esempio spine di bloccaggio 27, che impediscono lo scorrimento reciproco degli elementi telescopici.
Secondo l’invenzione, il telaio 15 definisce una corrispondente cornice perimetrale ed à ̈ preferibilmente privo di elementi interni di raccordo fra le travi perimetrali 19 a vantaggio della leggerezza e dell’adattabilità della dimensione del telaio 15 a gru e macchinari di diversa dimensione. Elementi interni di raccordo delle travi possono essere previsti se necessario per i pesi da sostenere, ad esempio nel caso di utilizzo dell’invenzione quale piattaforma di parcheggio, passerella, ecc..
Grazie a questa disposizione, infatti la dimensione dell’area della superficie orizzontale definita all’interno del telaio 15, può essere variata a piacere, a seconda delle necessità.
Sempre grazie a questa disposizione, il telaio 15 potrà assumere sia una forma quadrata, in cui le quattro travi 19 sono configurate tutte alla stessa lunghezza, sia rettangolare, in cui due travi 19 parallele sono configurate ad una lunghezza diversa rispetto alle restanti due.
Nell’esempio illustrato i cursori 21 comprendono inoltre ciascuno un elemento di supporto in forma di mensola orizzontale 29, rivolta all’interno del telaio 15 sostanzialmente lungo le diagonali che uniscono gli angoli della cornice, ad esempio quadrata o rettangolare, definita da detto telaio.
Secondo l’invenzione detta mensola 29 definisce una corrispondente superficie di appoggio ad esempio per un piano di supporto, che può occupare tutta o parte l’area interna alla cornice perimetrale definita da detto telaio 15, oppure per un ulteriore telaio, ad esempio un telaio reticolare, oppure ancora per la piattaforma di base di una macchina operatrice, gru o altro, che si desidera sollevare all’altezza richiesta in un cantiere edile.
Riferendoci alla Figura 2 à ̈ illustrato un esempio di utilizzo della struttura 11 secondo l’invenzione, in cui le mensole 29 sono utilizzate per l’appoggio dell’estremità libera di un corrispondente piede 71 della piattaforma di base 73 di una gru, in questo caso una gru pieghevole con rotazione in basso.
La Figura 2 illustra la disposizione suddetta quando il telaio 15 si trova abbassato, ossia con i cursori 21 sostanzialmente in corrispondenza dell’estremità inferiore delle colonne 13.
Secondo l’invenzione, il telaio 15 della struttura di supporto può essere spostato verticalmente, ossia sollevato o abbassato, lungo le colonne 13, grazie ad un meccanismo di sollevamento 17, prima o preferibilmente dopo che i piedi 71 della gru o un altro carico, sono stati appoggiati sulle mensole 29.
La Figura 3 mostra una configurazione in cui il telaio 15 e corrispondentemente la piattaforma di base 73 della gru, sono stati sollevati per un’altezza pari a circa la lunghezza di una colonna 13 agendo sul meccanismo di sollevamento 17.
Sempre secondo l’invenzione le colonne verticali 13 hanno preferibilmente una lunghezza variabile.
La lunghezza delle colonne 13 può infatti essere variata grazie al fatto che dette colonne 13 sono componibili. Nell’esempio illustrato dette colonne 13 sono ottenute associando assialmente fra loro porzioni elementari di colonna 13a. Alternativamente, le colonne 13 possono essere realizzate estensibili, ad esempio telescopiche oppure pieghevoli.
La porzione inferiore delle colonne 13, destinata a poggiare al suolo, à ̈ inoltre preferibilmente dotata di piedi di appoggio 31 fissi o amovibili aventi preferibilmente un’area di superficie maggiore rispetto alla sezione trasversale della corrispondente colonna 13 alla quale detta base à ̈ associata.
Grazie a questa possibilità di variare la lunghezza delle colonne 13, sarà conseguentemente possibile variare a piacere e secondo le necessità, l’altezza del telaio orizzontale 15 rispetto al suolo su cui poggiano i piedi 31 delle colonne 13.
Riferendoci in particolare alla Figura 4 à ̈ illustrata la disposizione della struttura 11 secondo l’invenzione, in cui ciascuna delle colonne 13 à ̈ ottenuta sovrapponendo quattro porzioni 13a e dotando la porzione inferiore di piede di appoggio 31 per l’appoggio al suolo della struttura 11.
In questo esempio di realizzazione dell’invenzione le colonne 13 sono ottenute innestando una sull’altra, mediante un giunto 14 di accoppiamento a maschio e femmina, il numero desiderato di porzioni 13a.
Se necessario, in particolare quando l’altezza delle colonne 13 à ̈ elevata, ad esempio oltre i 2 – 3 mt., possono essere installati tiranti 33 disposti preferibilmente a coppie obliqui ed incrociati ai lati della struttura 11, fra il telaio 15 e le colonne 13. Detti tiranti possono essere previsti per irrigidire la struttura 11 e renderla sufficientemente robusta per sostenere il peso della gru 75 e più in generale le forze che si scaricano dal braccio 77 di detta gru, in particolare quando la gru à ̈ montata ed utilizzata.
Con riferimento alla Figura 5 à ̈ illustrata la disposizione di una struttura 11 secondo l’invenzione, alla quale à ̈ associata una gru 75 di tipo pieghevole automontante a rotazione in basso, in configurazione operativa, ossia con il proprio braccio 77 aperto rispetto alla torre 79 e con la zavorra di stabilizzazione 81 montata alla base di detta torre.
In questa configurazione, secondo l’invenzione, analogamente al caso in cui i piedi 71 della piattaforma 73 della gru 75 poggiano direttamente al suolo, non à ̈ necessario assicurare detti piedi alle mensole 21 ed i piedi 31 della struttura 11 al terreno.
Infatti, la struttura 11, grazie alla disposizione delle mensole orizzontali 29 in prossimità delle colonne 13, presenta un ridotto braccio di leva fra la zona di appoggio su dette mensole e la corrispondente colonna. La struttura risulta in tal modo sufficientemente robusta e stabile per supportare ad esempio una comune gru per edilizia e in particolare una gru del tipo automontante, quale quella illustrata e indicata complessivamente con il riferimento 75.
Riferendoci ora alle Figure da 6 a 8 à ̈ descritta in maggior dettaglio una forma di realizzazione del meccanismo di sollevamento 17, grazie al quale il telaio 15 può essere portato all’altezza desiderata lungo le colonne 13, rispetto al suolo su cui poggiano i piedi 31 della struttura 11.
Il meccanismo di sollevamento 17 comprende superiormente un primo terminale di impegno 35 associabile al telaio 15 ed un secondo terminale di impegno 37 associabile ad una corrispondente colonna 13. Corrispondentemente, il telaio 15 e le colonne 13 comprendono, rispettivamente, un primo elemento di impegno 39, suscettibile di cooperare con detto primo terminale di impegno 35 ed un secondo elemento di impegno 41, suscettibile di cooperare con detto secondo terminale di impegno 37.
Nell’esempio illustrato, il primo terminale 35 ed il primo elemento 39 comprendono una corrispondente flangia o coppia di flange, rispettivamente 35a e 39a, forate per il passaggio di una spina di fissaggio 43.
Sempre con riferimento all’esempio illustrato, il secondo terminale 37 ed il secondo elemento 41 comprendono, rispettivamente, un piede orizzontale 37a ed una sede 41a ricavata nella parete della colonna 13, suscettibile di ospitare una porzione di detto piede 37a.
Secondo la forma di realizzazione preferita dell’invenzione, il meccanismo di sollevamento 17 comprende inoltre un dispositivo di sollevamento idraulico 45 dotato di cilindro 45a e corrispondente pistone 45b.
Nell’esempio illustrato, il meccanismo di sollevamento 17 comprende quattro dispositivi di sollevamento idraulico 45, uno per ciascuna colonna 13. Inoltre, il cilindro 45a à ̈ associato al telaio 15 in corrispondenza del cursore 21 grazie alla cooperazione fra il primo terminale di impegno 35 e l’elemento di impegno 39, mentre il pistone 45b à ̈ associato alla colonna 13, in corrispondenza di una delle sue porzioni 13a, grazie alla cooperazione fra il secondo terminale di impegno 37 ed il secondo elemento di impegno 41.
Sempre secondo l’invenzione sarà anche possibile prevedere una disposizione capovolta, in cui il cilindro 45a à ̈ associato alla colonna 13, in corrispondenza di una delle sue porzioni 13a, ed il pistone 45b à ̈ associato al telaio 15, in corrispondenza del cursore 21.
Secondo una forma preferita di realizzazione dell’invenzione, l’accoppiamento fra il secondo terminale di impegno 37 ed il corrispondente secondo elemento di impegno 41 à ̈ di tipo amovibile ed inoltre le colonne 13 sono provviste di almeno due di detti elementi di impegno 41 disposti ad altezze diverse lungo le colonne 13 per posizionare il terminale 41 ad altezze diverse rispetto al suolo su cui poggiano i piedi 31.
Le colonne 13 sono inoltre dotate di mezzi di bloccaggio dello spostamento verso il basso del telaio 15, rappresentati ad esempio da spine passanti 47 associate ai cursori 21 in corrispondenza di fori ivi previsti.
Quando il cursore 21 à ̈ stato sollevato all’altezza desiderata lungo la colonna 13 corrispondente, grazie al dispositivo di sollevamento 45, detto cursore viene bloccato rispetto alla colonna 13 mediante le spine 47; successivamente, il secondo terminale di impegno 37 può essere disimpegnato dal corrispondente elemento di impegno 41 per essere posizionato ad una quota più elevata lungo la colonna 13, una volta che il pistone 45b à ̈ stato fatto rientrare nel cilindro 45a. In una fase ulteriore e una volta rimosse le spine 47, il cursore 21 à ̈ nuovamente libero di scorrere verso l’alto e può essere sollevato sotto l’azione del dispositivo 45.
E’ evidente che lo scorrimento nel verso opposto, ossia verso il basso, del telaio 15 avviene bloccando il cursore 21 rispetto alle colonne 13 mediante le spine 47, posizionando il secondo terminale di impegno 37 ad una quota inferiore lungo la colonna 13, liberando il cursore 21 dalle spine 47 e agendo sul dispositivo di sollevamento 17 per far rientrare il pistone 45b nel cilindro 45a.
Grazie a questo accorgimento e prevedendo una colonna 13 di lunghezza adeguata, ad esempio combinando insieme più porzioni 13a di colonna, oppure dotando una colonna di una serie di sedi 41a, à ̈ possibile sollevare il telaio 15 di un’altezza notevole, ad esempio alcuni metri (3-5 mt.), pur disponendo di un dispositivo di sollevamento 45 di estensione ridotta e quindi economico.
Ancora secondo questa forma preferita di realizzazione dell’invenzione, anche l’accoppiamento fra il primo terminale di impegno 35 ed il corrispondente primo elemento di impegno 39 à ̈ di tipo amovibile, cosicché quando il cursore 21 ha raggiunto l’altezza desiderata, il dispositivo di sollevamento 17 può essere rimosso, ad esempio rimuovendo la spina 43 nell’esempio illustrato, ed eventualmente utilizzato in un’altra struttura del tipo secondo l’invenzione con evidenti vantaggi economici.
Riferendoci alla Figura 9 à ̈ illustrata la disposizione della struttura 11 secondo l’invenzione, dalla quale sono stati rimossi i quattro dispositivi di sollevamento 45, che conseguentemente non determinano pericolo o intralcio durante l’utilizzo della gru e sulla quale à ̈ appoggiata la piattaforma di base 73 di una gru 75.
Con riferimento alla Figura 10 à ̈ illustrata una variante di realizzazione del meccanismo di sollevamento 17 in cui il secondo terminale di impegno 37 ed il corrispondente secondo elemento di impegno 41 sono rappresentati, rispettivamente, da un corrispondente perno 37’a e da un foro 41’a, eventualmente entrambi filettati.
Nella Figura 11 Ã ̈ illustrata una variante realizzativa del meccanismo di sollevamento 17 in cui i dispositivi di sollevamento 45 sono associati alle travi 19 in posizione sostanzialmente orizzontale.
In corrispondenza delle estremità delle travi 19 sono installate della carrucole di rinvio 48 solidali con le travi stesse.
All’estremità libera di detti dispositivi 45 à ̈ associata una prima estremità di un tirante 50, ad esempio una catena, la cui estremità opposta à ̈ dotata di un elemento di fissaggio 46, un gancio nell’esempio illustrato, per il fissaggio del tirante all’estremità superiore delle colonne 13.
Secondo questa disposizione ciascun tirante 50 presenterà un tratto orizzontale ed un tratto verticale rispetto alla carrucola di rinvio 48 e agendo sui dispositivi 45 sarà possibile variare il rapporto fra la lunghezza di questi due tratti e ottenere il movimento verso l’alto o verso il basso della struttura 15. Questa forma realizzativa consente il montaggio dei meccanismi 17 in modo semplice e veloce.
Nella Figura 12 à ̈ illustrata una variante realizzativa della struttura 11 in cui due travi 19 opposte comprendono un elemento centrale 19c e due elementi terminali regolabili 19d. Gli elementi 19d sono vincolati in modo amovibile e regolabile all’elemento centrale 19c ed incorporano il cursore 21 in corrispondenza della loro estremità.
Le altre due travi 19 opposte sono anch’esse regolabili in lunghezza e, nell’esempio illustrato, sono composte da due elementi estensibili o telescopici 19a e 19b.
I meccanismi di sollevamento 17 sono montati a coppie sugli elementi centrali 19c e sono composti da un dispositivo 45, da carrucole 48, e da funi 49 in modo analogo a quanto illustrato e descritto con riferimento alla variante di Figura 11.
Questa soluzione permette la fabbricazione ed il montaggio della struttura 11 in modo pratico e veloce grazie al fatto che i meccanismi di sollevamento 17 e i cursori 21 sono associati a due sole travi 19.
Riferendoci ora alla Figura 13 à ̈ illustrato schematicamente l’impianto 51, che comanda il sollevamento della struttura 11 secondo l’invenzione.
Nell’esempio illustrato detto impianto 51 à ̈ stato previsto per una struttura autosollevante 11 del tipo descritto, equipaggiata con quattro colonne verticali 13 ed un corrispondente meccanismo di sollevamento 17 dotato di quattro dispositivi di sollevamento 45 di tipo idraulico.
L’impianto 51 comprende sostanzialmente una pompa 53, ad esempio una pompa ad ingranaggi comandata da un motore elettrico 55, associata all’impianto mediante una valvola 57, preferibilmente un’elettrovalvola, attraverso la quale la pompa 53 alimenta un divisore di flusso 59, ad esempio un divisore di flusso ad ingranaggi, che assicura il sincronismo in uscita dei quattro condotti di alimentazione 61 di ciascun dispositivo idraulico 45.
Detti condotti di alimentazione 61 sono equipaggiati con corrispondenti valvole di ritegno 63 per impedire il movimento spontaneo dei dispositivi idraulici 45, per effetto del carico che poggia sul telaio 15.
L’impianto 51 à ̈ inoltre completato da serbatoio dell’olio 65 e da un’unità di controllo 67.
Secondo l’invenzione, la struttura 11 comprende preferibilmente un numero di dispositivi di sollevamento 45 pari al numero di colonne 13 e detti dispositivi 45 possono essere comandati simultaneamente per consentire il sollevamento o l’abbassamento del telaio 15, mantenendolo orizzontale al piano di appoggio della struttura ossia perpendicolare alle colonne 13.
Preferibilmente, l’impianto 51 à ̈ montato a bordo di un’unità mobile, ad esempio un carrello, e i dispositivi 45 saranno vantaggiosamente dotati di giunti idraulici rapidi.
Grazie a questa disposizione, lo stesso impianto 51 potrà vantaggiosamente essere impiegato per comandare strutture auto-sollevanti secondo l’invenzione, diverse e ad esempio montate in cantieri anche lontani fra loro, con un considerevole risparmio nei costi di gestione.
Sempre secondo l’invenzione à ̈ anche possibile prevedere di associare i dispositivi idraulici 45 ad un circuito idraulico installato su un veicolo, ad esempio un trattore o presente sulla stessa gru che poggia sulla struttura.
Le forme di attuazione descritte potranno subire modifiche senza per questo uscire dall’ambito della presente invenzione, come definito nelle unite rivendicazioni.
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Riferimenti alfanumerici
11 struttura di supporto;
13 colonna verticale;
13a porzione elementare di colonna; 14 giunto;
15 telaio orizzontale;
17 meccanismo di sollevamento;
19 trave;
19a elemento centrale;
19b elemento terminale;
19c,19d elementi estensibili;
21 cursore;
23 ruota folle;
25 foro;
27 spina di bloccaggio;
29 mensola orizzontale;
31 piede di appoggio;
33 tirante;
35 primo terminale di impegno;
35a flangia;
37 secondo terminale di impegno; 37a piede orizzontale;
37b staffa verticale di appoggio; 39 primo elemento di impegno;
39a flangia;
41 secondo elemento di impegno;
43 spina di fissaggio;
41a sede;
45 dispositivo di sollevamento;
45a cilindro;
45b pistone;
46 elemento di bloccaggio;
47 spine;
48 carrucola;
49 tirante
50 tirante
71 piede;
73 piattaforma di base;
75 gru;
77 braccio di gru;
79 torre di gru;
81 zavorra.
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Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura di supporto (11) autosollevante per edilizia comprendente: - colonne verticali (13) di supporto; - un telaio orizzontale (15) associato a dette colonne e dotato di superficie di appoggio (29) per il carico che deve essere sostenuto dalla struttura; - un meccanismo di sollevamento (17) interposto fra il telaio e le colonne e suscettibile di provocare lo spostamento verticale del telaio rispetto alle colonne, caratterizzata dal fatto che detta struttura comprende elementi componibili, che consentono di variare l’altezza di dette colonne e/o l’ingombro di detto telaio.
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, in cui il telaio (15) comprende una pluralità di travi (19) associate a cursori (21) disposti agli angoli del telaio (15) e suscettibili di spostarsi verticalmente rispetto alle colonne verticali (13) sotto l’effetto di detto meccanismo di sollevamento (17).
  3. 3. Struttura secondo la rivendicazione 2, in cui detti cursori (21) definiscono un’apertura di forma complementare alla sezione trasversale del corpo della colonna (13), cosicché il cursore (21) circonda la colonna (13) e può scorrere verticalmente rispetto ad essa.
  4. 4. Struttura secondo la rivendicazione 2 o 3, in cui le travi (19) del telaio (15) comprendono elementi regolabili in lunghezza (19a,19b,19c,19d) dotati di elementi di bloccaggio amovibili (27), che impediscono lo scorrimento reciproco degli elementi regolabili in lunghezza.
  5. 5. Struttura secondo la rivendicazione 2 o 3 o 4, in cui i cursori (21) comprendono ciascuno un elemento di supporto in forma di mensola orizzontale (29), dette mensole definendo la superficie di appoggio per il carico che deve essere sostenuto dalla struttura.
  6. 6. Struttura secondo la rivendicazione 1, in cui dette colonne (13) comprendono una pluralità di porzioni elementari di colonna (13a) associabili assialmente l’una con l’altra.
  7. 7. Struttura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui il meccanismo di sollevamento (17) incorpora almeno un dispositivo di sollevamento (45) comprendente superiormente un primo terminale di impegno (35) associabile al telaio (15) ed inferiormente un secondo terminale di impegno (37) associabile ad una corrispondente colonna (13) ed in cui il telaio (15) e la colonna (13) comprendono, rispettivamente, un primo elemento di impegno (39), suscettibile di cooperare con detto primo terminale di impegno (35) ed un secondo elemento di impegno (41), suscettibile di cooperare con detto secondo terminale di impegno (37).
  8. 8. Struttura secondo la rivendicazione 7, in cui l’accoppiamento fra il secondo terminale di impegno (37) ed il corrispondente secondo elemento di impegno (41) à ̈ di tipo amovibile ed in cui le colonne (13) sono provviste di almeno due di detti elementi di impegno (41) disposti ad altezze diverse per consentire di posizionare il secondo terminale (37) ad altezze diverse rispetto al suolo, dette colonne (13) essendo inoltre dotate di mezzi di bloccaggio dello spostamento verso il basso del telaio (15).
  9. 9. Struttura secondo la rivendicazione 8, in cui l’accoppiamento fra il primo terminale di impegno (35) ed il corrispondente primo elemento di impegno (39) à ̈ di tipo amovibile, cosicché il dispositivo di sollevamento (45) può essere rimosso.
  10. 10. Gru per edilizia comprendente, in configurazione di lavoro, una piattaforma di base (73), una torre verticale (79) ed un braccio orizzontale (77), caratterizzata dal fatto che detta piattaforma di base à ̈ associata ad una struttura di supporto (11) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9.
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