ITTO20070354A1 - Barriera stradale - Google Patents

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ITTO20070354A1
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longitudinal
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Luigi Cicinnati
Alberto Stevanato
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Fracasso Metalmeccanica
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    • E01CONSTRUCTION OF ROADS, RAILWAYS, OR BRIDGES
    • E01FADDITIONAL WORK, SUCH AS EQUIPPING ROADS OR THE CONSTRUCTION OF PLATFORMS, HELICOPTER LANDING STAGES, SIGNS, SNOW FENCES, OR THE LIKE
    • E01F15/00Safety arrangements for slowing, redirecting or stopping errant vehicles, e.g. guard posts or bollards; Arrangements for reducing damage to roadside structures due to vehicular impact
    • E01F15/02Continuous barriers extending along roads or between traffic lanes
    • E01F15/04Continuous barriers extending along roads or between traffic lanes essentially made of longitudinal beams or rigid strips supported above ground at spaced points
    • E01F15/0407Metal rails
    • E01F15/0423Details of rails
    • E01F15/043Details of rails with multiple superimposed members; Rails provided with skirts

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  • Architecture (AREA)
  • Civil Engineering (AREA)
  • Structural Engineering (AREA)
  • Refuge Islands, Traffic Blockers, Or Guard Fence (AREA)
  • Glass Compositions (AREA)
  • Gyroscopes (AREA)
  • Silicon Polymers (AREA)

Description

DE SCR IZION E
La presente invenzione è relativa ad una barriera stradale.
Com'è noto le barriere stradali in metallo attualmente più diffuse, note comunemente con il termine "guard-rail", sono composte da una serie di pali di supporto infissi nel terreno in posizione verticale uno di seguito all'altro lungo il bordo laterale della strada, e da una serie di traverse o longheroni di contenimento che sono fissati sui pali verticali di supporto in posizione orizzontale uno di seguito all'altro, ad un'altezza prestabilita dal suolo, e sono inoltre fissati di testa uno all'altro in modo tale da formare un nastro longitudinale di contenimento che si estende senza soluzione di continuità lungo il bordo laterale della strada.
Lungo le campate dei viadotti e lungo i tratti di strada fiancheggiati da declivi particolarmente scoscesi, le barriere stradali sopra descritte sono inoltre equipaggiate anche con una serie di barre longitudinali di rinforzo che sono fissate sui pali di supporto in posizione orizzontale una di seguito all'altra, e sono collegate di testa una all'altra in modo rigido così da formare una sorta di corrimano longitudinale di contenimento che è opportunamente tensionato, e si estende senza soluzione di continuità lungo il bordo laterale della strada, al disopra del nastro longitudinale di contenimento.
Più in dettaglio, nella maggior parte dei casi le barre longitudinali di rinforzo sono costituite da tondini di metallo del tipo utilizzato per realizzare le armature delle costruzioni in cemento armato (ossia da barre metalliche a sezione circolare provviste di nervature elicoidali o trasversali che migliorano l'aderenza superficiale), che sono fissati uno all'altro in corrispondenza delle estremità tramite dei manicotti di collegamento che sono calzati a cavallo di due tondini consecutivi, e sono fissati a questi ultimi tramite saldature o collanti in modo tale da trasferire le tensioni meccaniche da un tondino all'altro.
Purtroppo, pur permettendo di contenere entro limiti particolarmente ristretti le deformazioni trasversali della barriera conseguenti all'impatto di un veicolo di grosse dimensioni, le barriere stradali equipaggiate con i tondini di metallo sopra menzionati si sono rilevate poco adatte all'installazione lungo i viadotti con campate particolarmente lunghe, perché la diversa dilatazione termica dei vari elementi che formano la campata del viadotto (ossia l'impalcato e la barriera stradale fissata sui bordi laterali dello stesso) genera, in alcuni momenti del giorno, una riduzione dell'efficienza funzionale della barriera stradale .
Più in dettaglio, la diversa dilatazione termica della barriera stradale rispetto all'impalcato sottostante genera, in alcuni momenti del giorno ed in particolari periodi dell'anno, delle variazioni nella lunghezza delle barre longitudinali di rinforzo che non sono pienamente compensate da analoghe variazioni nella lunghezza dell'impalcato, producendo un anomalo svergolamento delle barre longitudinali di rinforzo con conseguente distribuzione disomogenea delle tensioni sui vari tondini di metallo.
Scopo della presente invenzione è quindi quello di realizzare una barriera stradale con barre longitudinali di rinforzo formate da tondini di metallo, che sia esente dagli inconvenienti sopra descritti.
In accordo con questi obiettivi, secondo la presente invenzione viene realizzata una barriera stradale come esplicitata nella rivendicazione 1 e preferibilmente, ma non necessariamente, in una qualsiasi delle rivendicazioni dipendenti.
La presente invenzione verrà ora descritta con riferimento ai disegni annessi, che ne illustrano un esempio di attuazione non limitativo, in cui:
la figura 1 è una vista frontale di una barriera stradale realizzata secondo i dettami della presente invenzione;
- la figura 2 illustra in scala ingrandita e con parti in sezione un particolare della barriera stradale illustrata in figura 1; mentre
- la figure 3 illustra in scala ingrandita e con parti in sezione una variante realizzativa del particolare della barriera stradale illustrato in figura 2.
Con riferimento alla figura 1, con il numero 1 è indicata nel suo complesso una barriera stradale in metallo particolarmente adatta ad essere installata lungo il bordo laterale di una strada fiancheggiata da un declivio particolarmente scosceso o poggiante su di un viadotto, con la funzione di assorbire in modo progressivo l'energia cinetica del veicolo che dovesse impattare contro la barriera stradale e di indirizzare nuovamente il suddetto veicolo verso il centro della carreggiata .
La barriera stradale 1 comprende essenzialmente una serie di montanti verticali 2 di supporto infissi nel terreno uno di seguito all'altro lungo il bordo laterale della strada, ed una serie di traverse o longheroni di contenimento 3 che sono fissati sui montanti verticali 2 in posizione orizzontale uno di seguito all'altro, ad un'altezza prestabilita dal suolo, e sono inoltre fissati di testa uno all'altro in modo tale da formare un nastro longitudinale di contenimento 4 che si estende senza soluzione di continuità lungo il bordo laterale della strada, ad un'altezza prestabilita dal suolo.
Nell'esempio illustrato, in particolare, i montanti verticali 2 sono costituiti da barre o profilati metallici rettilinei con sezione ad H, mentre le traverse di contenimento 3 sono costituite da normalissimi segmenti rettilinei di lamiera metallica ondulata con sezione a W o "tripla onda", e sono fissate ai montanti verticali 2 con l'interposizione di elementi distanziali a deformazione programmata di tipo noto.
Con riferimento alla figura 1, la barriera stradale 1 è inoltre provvista di una serie di barre longitudinali 5 di rinforzo che sono fissate sui montanti verticali 2 di supporto in posizione sostanzialmente orizzontale, allineate una di seguito all'altra; e di una serie di manicotti 6 di giunzione che sono calzati sulle barre longitudinali 5, ciascuno a cavallo delle estremità 5a di due barre longitu-dinali 5 consecutive, in modo tale da collegare le varie barre longitudinali 5 una all'altra per formare una sorta di corrimano longitudinale di contenimento 7, che è opportunamente tensionato e si estende senza soluzione di continuità lungo il bordo laterale della strada, preferibilmente, ma non necessariamente, al disopra del nastro longitudinale di contenimento 4.
Più in dettaglio, con riferimento alle figure 1 e 2, le barre longitudinali 5 sono costituite da tondini 5 di metallo del tipo utilizzato per realizzare le armature delle costruzioni in cemento armato, ossia da aste metalliche 5 a sezione sostanzialmente circolare che presentano, sostanzialmente lungo la loro intera lunghezza, delle nervature sporgenti 5' elicoidali o trasversali atte a migliorare l'aderenza superficiale nel cemento, e ciascun tondino 5 è fissato rigidamente sui montanti verticali 2 della barriera preferibilmente, ma non necessariamente, mediante una serie di cavallotti 8 di metallo, che sono posti a cavallo del tondino 5 tra due nervature sporgenti 5' consecutive ed hanno le due estremità terminali imbullonate direttamente sul corpo del montante verticale 2.
Nell'esempio illustrato, in particolare, le barre longitudinali 5 sono costituite da tondini 5 di acciaio con risalti o nervature sporgenti 5' a profilo sostanzialmente elicoidale, che presentano un diametro nominale compreso tra 10 e 50 millimetri ed una lunghezza preferibilmente, ma non necessariamente, compresa tra 8 e 16 metri.
Per quanto riguarda invece i manicotti 6 di giunzione del corrimano longitudinale di contenimento 7, ciascuno di essi è costituito da un corpo tubolare metallico rigido ed indeformabile che si sviluppa coassialmente all'asse longitudinale L delle due barre longitudinali 5, ed è provvisto di un foro centralmente passante a sezione sostanzialmente circolare in cui sono individuabili due tratti terminali destinati ad accogliere le estremità 5a delle due barre longitudinali 5 ivi convergenti.
Con riferimento alla figura 2, diversamente dalle soluzioni attualmente conosciute, almeno uno dei manicotti 6 di giunzione che formano il corrimano longitudinale di contenimento 7 (tutti nell'esempio illustrato) , è costituito da un corpo tubolare 10 che presenta un foro centrale IOa passante a sezione sostanzialmente circolare in cui uno dei due tratti terminali destinati ad accogliere le estremità 5a delle due barre longitudinali 5 ivi convergenti, di seguito indicato con il numero IOa', presenta una porzione iniziale filettata t' che ha una lunghezza li prestabilita, ed è dotata di un profilo filettato di dimensioni tali da ingranare con le nervature sporgenti 5' del tondino 5 e permettere quindi l'inserimento dell'estremità del tondino 5 per avvitamento. Il tratto terminale IOa' del foro centrale IOa presenta inoltre una porzione intera nonfiletta t" che ha una lunghezza 12preferibilmente, ma non necessariamente, maggiore della lunghezza li della porzione iniziale filettata t', ed è dotata di una sezione maggiorata o priva di filettatura in modo tale da permettere il libero scorrimento dall'estremità del tondino 5 all'interno del corpo tubolare 10 senza alcuna interferenza meccanica.
Il secondo tratto terminale del foro centrale IOa del corpo tubolare 10, di seguito indicato con il numero IOa", ha invece per l'intera sua lunghezza 13un profilo filettato che è dimensionato in modo tale da ingranare con le nervature sporgenti 5' del tondino 5, permettendo l'inserimento dell'estremità del tondino 5 solamente per avvitamento.
Nell'esempio illustrato, in particolare, il fondo del tratto terminale IOa" del foro centrale IOa è in comunicazione diretta con il fondo del tratto terminale IOa' del foro centrale IOa, o meglio con la porzione intera non-filetta t" del tratto terminale IOa' .
Per quanto riguarda invece i due tondini 5 innestati nel corpo tubolare 10, con riferimento alla figura 2 il segmento terminale 5a del tondino 5 che è destinato ad innestarsi nel tratto terminale IOa' presenta una porzione terminale filettata w' provvista di una o più nervature sporgenti 5', ed una porzione intermedia non-filettata w" che è atta a separare la porzione terminale filettata w' dal resto del tondino 5. La porzione terminale filettata w' del tondino 5 ha una lunghezza 14inferiore alla lunghezza 12della porzione intera non-filetta t" del tratto terminale IOa', mentre la porzione intermedia non-filettata w" dello steso tondino 5 è priva di qualsiasi nervatura sporgente 5' ed ha una lunghezza 15di valore superiore alla lunghezza li della porzione iniziale filetta t' del tratto terminale 10a' del foro centrale 10a.
Il segmento terminale 5a del tondino 5 che è destinato ad innestarsi nel tratto terminale IOa" del foro centrale IOa, è invece provvisto di nervature sporgenti 5' per l'intera sua lunghezza e non presenta quindi differenze rispetto al resto del corpo del tondino 5.
In uso, il corpo tubolare 10 viene posizionato nello spazio delimitato dalle estremità 5a di due tondini 5 consecutivi, e viene poi avvitato sulle estremità 5a dei suddetti tondini 5 per portare in tensione l'intero corrimano longitudinale di contenimento 7, fino a quando la porzione terminale filettata w' del segmento terminale 5a del tondino 5 oltrepassa la porzione iniziale filetta t' del tratto terminale IOa' del foro centrale 10a e raggiunge la porzione intera non-filetta t" dello stesso tratto terminale IOa'.
Raggiunta questa posizione, il segmento terminale 5a del tondino 5 è in grado di spostarsi assialmente all'interno del tratto terminale IOa' del foro centrale IOa senza ostacoli, fino a quando l'estremità della porzione terminale filettata w' del tondino 5 si porta in battuta sul fondo del porzione intera nonfiletta t" del tratto terminale 10a' del foro centrale IOa, oppure la porzione intermedia non-filettata w" del tondino 5 scivola completamente all'interno del tratto terminale IOa'.
In altre parole, il tratto terminale IOa' del foro centrale IOa e l'estremità 5a del tondino 5 che è destinata ad essere inserita nel tratto terminale IOa', sono profilati in modo tale da permettere al tondino 5 di scorre liberamente all'interno del corpo tubolare 10 per un tratto di lunghezza prestabilita, il cui valore è uguale alla differenza tra le lunghezze I5ed li, oppure alla differenza tra le lunghezze 12ed 14.
I vantaggi offerti dalla barriera stradale 1 sono evidenti: grazie alla particolare conformazione del corpo tubolare 10 e del segmento terminale 5a dei due tondini 5 destinati ad essere inserito nello stesso corpo tubolare 10, è possibile compensare con estrema facilità le differenze di dilatazione termica che si riscontrano nelle campate dei viadotti di lunghezza particolarmente elevata, garantendo sempre la massima efficienza funzionale della barriera stradale 1.
In caso di allungamento eccessivo dei tondini 5 rispetto all'impalcato del viadotto, il segmento terminale 5a del o dei tondini 5 scivola lentamente all'interno del corpo tubolare 10 evitando lo svergolamento dei tondini 5.
Ovviamente la barriera stradale 1 sopra descritta ed illustrata si presta ad essere installata anche su strade appoggiate al suolo.
Risulta infine chiaro che alla barriera stradale 1 qui descritta ed illustrata possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito della presente invenzione.
Per esempio, con riferimento alla figura 3, anche il tratto terminale IOa" del foro centrale IOa del corpo tubolare 10 può essere suddiviso in una porzione iniziale filettata t' di lunghezza li ed una porzione intera non-filetta t" di lunghezza 12.
Ovviamente anche in questo caso la porzione iniziale filettata t' è dotata di un profilo filettato di dimensioni tali da ingranare con le nervature sporgenti 5' del tondino 5 e permettere quindi l'inserimento dell'estremità del tondino 5 per avvitamento, mentre la porzione intera non-filetta t" è dotata di una sezione maggiorata o comunque priva di filettatura in modo tale da essere impegnata in modo assialmente scorrevole dall'estremità del tondino 5 senza alcuna interferenza meccanica.
In questa variante, anche il tondino 5 che è destinato ad essere inserito nel tratto terminale IOa" del foro centrale IOa del corpo tubolare 10, ha il proprio segmento terminale 5a suddiviso in una porzione terminale filettata w' di lunghezza 14, ed una porzione intermedia non-filettata w" di lunghezza I5che separa la porzione terminale filettata w' dal resto del tondino 5. La porzione terminale filettata w' è ovviamente provvista di una o più nervature sporgenti 5' ed ha una lunghezza 14inferiore alla lunghezza 12della porzione intera non-filetta t" del tratto terminale IOa", mentre la una porzione intermedia non-filettata w" dello steso tondino 5 è priva di qualsiasi nervatu-ra sporgente 5' ed ha una lunghezza I5di valore superiore alla lunghezza li della porzione iniziale filetta t' del tratto terminale IOa" del foro centrale IOa.
Secondo una diversa forma di realizzazione non illustrata, il corpo tubolare 10 può presentare, al posto di un solo foro centrale IOa passante, due fori ciechi distinti che si estendono dalle due estremità del corpo tubolare 10 verso il centro del medesimo mantenendosi coassiali all'asse longitudinale L del corpo tubolare 10. I due fori ciechi vanno a rimpiazzare i due tratti terminale IOa' e IOa" del foro centrale IOa, mutuandone i profili interni.
In una diversa forma di realizzazione, infine, le barre longitudinali 5 di rinforzo possono essere allineate sui montanti verticali 2 a diverse altezze dal suolo, in modo tale da formare due o più corrimani longitudinali di contenimento 7 verticalmente sfalsati tra loro, che si estendono senza soluzione di continuità lungo il bordo laterale della strada, a diverse altezza dal suolo, indifferentemente al disopra, in corrispondenza e/o al disotto del nastro longitudinale di contenimento 4.

Claims (10)

  1. R IV EN D ICA ZION I 1. Barriera stradale (1) comprendente una serie di montanti verticali (2) di supporto fissati al suolo uno di seguito all'altro lungo il bordo della strada, ed almeno un corrimano longitudinale di contenimento (7) che è fissato sui detti montanti verticali (2) di supporto in modo tale da estendersi lungo il bordo laterale della strada ad un'altezza prestabilita dal suolo; il detto corrimano longitudinale di contenimento (7) essendo formato da una serie di barre longitudinali (5) di rinforzo che sono fissate sui montanti verticali (2) allineate una di seguito all'altra, e da una serie di manicotti (6) di giunzione che sono calzati a cavallo delle estremità (5a) delle barre longitudinali (5) in modo tale da collegare le dette barre longitudinali (5) una all'altra; la barriera stradale (1) essendo caratterizzata dal fatto che almeno due barre longitudinali (5) consecutive sono costituite da aste metalliche (5) a sezione sostanzialmente circolare provviste di nervature sporgenti (5') distribuite lungo sostanzialmente l'intera lunghezza, e che il manicotto (6) interposto tra le dette aste metalliche (5) è costituito da un corpo tubolare rigido (10) in cui sono ricavati due fori centrali (10a', IOa") sagomati in modo tale che le estremità (5a) delle dette aste metalliche (5) possano essere avvitate all'interno del corpo tubolare rigido (10); almeno un primo foro centrale (IOa') e la corrispondente estremità (5a) dell'asta metallica (5) essendo inoltre profilati in modo tale da permettere all'estremità (5a) dell'asta metallica (5) di poter scorrere liberamente all'interno del detto corpo tubolare rigido (10) per un tratto di lunghezza prestabilita.
  2. 2. Barriera stradale secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il detto primo foro centrale (IOa', IOa") è suddiviso in una porzione iniziale filettata (t') ed una porzione intera nonfiletta (t"); la porzione iniziale filettata (t') del primo foro centrale (IOa', IOa") essendo dotata di un profilo filettato di dimensioni tali da ingranare con le nervature sporgenti (5') delle aste metalliche (5) così da permettere l'inserimento dell'estremità dell'asta metallica (5) per avvitamento; la porzione intera non-filetta (t") del primo foro centrale (IOa', IOa") essendo invece sagomata in modo tale da permettere il libero scorrimento dell'asta metallica (5) all'interno del corpo tubolare rigido (10); il segmento terminale (5a) dell'asta metallica (5) destinata ad innestarsi nel detto primo foro centrale (10a', 10a") essendo invece suddiviso in una porzione terminale filettata (w') ed in una porzione intermedia non-filettata (w") che separa la detta porzione terminale filettata (w') dal resto dell'asta metallica (5); la porzione terminale filettata (w') della detta asta metallica (5) essendo provvista di almeno una nervatura sporgente (5'), e la lunghezza (14) della detta porzione terminale filettata (w') essendo inferiore alla lunghezza (12) della porzione intera non-filetta (t") del detto primo foro centrale (10a', 10a"); la porzione intermedia non-filettata (w") del.la detta asta metallica (5) essendo invece priva di nervature sporgenti (5'), e la lunghezza (I5) della detta porzione intermedia non-filettata (w") essendo superiore alla lunghezza (li) della porzione iniziale filetta (t') del detto primo foro centrale 10a', IOa")
  3. 3. Barriera stradale secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che il secondo foro centrale (IOa") del detto corpo tubolare rigido (10) presenta per l'intera sua lunghezza un profilo filettato che è dimensionato in modo tale da ingranare con le nervature sporgenti (5') delle aste metalliche (5), così da permettere l'inserimento dell'estremità (5a) delle aste metalliche (5) solamente per avvitamento.
  4. 4. Barriera stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che il detto primo (10a') ed il detto secondo foro centrale (10a ") del corpo tubolare rigido (10) sono i tratti terminali (IOa', IOa") di un foro centrale passante (IOa) che attraversa il detto corpo tubolare rigido (10).
  5. 5. Barriera stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le nervature sporgenti (5') delle dette aste metalliche (5) sono delle nervature sostanzialmente elicoidali .
  6. 6. Barriera stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le dette aste metalliche (5) hanno un diametro nominale compreso tra 10 e 50 millimetri.
  7. 7. Barriera stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una pluralità di corrimani longitudinali di contenimento (7) fissati sui detti montanti verticali (2) ad altezze diverse dal suolo.
  8. 8. Barriera stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre un nastro longitudinale di contenimento (4) fissato sui detti montanti verticali (2) di supporto in modo tale da estendersi orizzontalmente lungo il bordo laterale della strada, ad un'altezza prestabilita dal suolo.
  9. 9. Barriera stradale secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che almeno uno dei detti corrimani longitudinali di contenimento (7) è fissato sui detti montanti verticali (2) al disopra del detto nastro longitudinale di contenimento (4).
  10. 10. Barriera stradale secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che le dette aste metalliche (5) sono dei tondini (5) di metallo del tipo utilizzato per realizzare le armature delle costruzioni in cemento armato .
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