ITTO20060551A1 - Elettrodomestico per il trattamento di capi tessili con sensore di spostamento - Google Patents

Elettrodomestico per il trattamento di capi tessili con sensore di spostamento Download PDF

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ITTO20060551A1
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IT000551A
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Valerio Aisa
Roberto Baldelli
Luciano Burzella
Fabrizio Concettoni
Federica Minni
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Indesit Co Spa
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad un elettrodomestico per il trattamento di capi tessili secondo il preambolo della rivendicazione 1.
L’invenzione si riferisce particolarmente alle macchine lavabiancheria di tipo domestico.
Con macchina lavabiancheria si intende una macchina idonea ad effettuare almeno un trattamento di lavaggio di capi tessili. Una macchina lavabiancheria può essere una macchina denominata “lavatrice” (dedicata al solo lavaggio dei capi) oppure una macchina denominata “lavasciuga”, idonea ad effettuare anche almeno un trattamento di asciugatura di capi tessili (in particolare per mezzo di aria calda che viene immessa nella vasca di lavaggio da un gruppo soffiante).
Negli elettrodomestici noti per il trattamento di capi tessili, è presente un gruppo oscillante nel quale sono caricati i capi da trattare. Il gruppo oscillante è elasticamente vincolato ad un telaio mediante un sistema di sospensione.
Nelle macchine lavabiancheria il gruppo oscillante comprende una vasca dove vengono lavati i capi tessili.
Il caricamento dei capi tessili può essere frontale, attraverso un’apertura ricavata nella parete frontale della macchina, oppure dall’alto, attraverso un’apertura ricavata nella parete superiore della macchina.
Per gli elettrodomestici attualmente sul mercato sono disponibili varie tipologie di dispositivi sensori atti a misurare lo spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio dell’elettrodomestico, allo scopo di rilevare, ad esempio, la massa o il peso dei capi tessili presenti all’interno dell’elettrodomestico e/o l’entità di eventuali sbilanciamenti del carico durante il funzionamento dell’elettrodomestico e/o la quantità di acqua di lavaggio introdotta in vasca.
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Tali dispositivi sensori sono spesso incorporati in uno dei componenti meccanici presenti nell’elettrodomestico.
Nel caso in cui l’elettrodomestico sia una macchina lavabiancheria, i dispositivi sensori atti a misurare lo spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio dell’elettrodomestico, possono essere convenientemente montati su uno degli ammortizzatori facenti parte del sistema di sospensione dell’elettrodomestico. In tal caso si utilizza lo spostamento relativo tra lo stelo ed il fodero dell’ammortizzatore per rilevare lo spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio. Si ricorda che sono comunemente denominati “fodero” e “stelo” rispettivamente l’elemento esterno e quello interno che costituiscono i due pezzi dell’ammortizzatore atti a muoversi telescopicamente.
Nel brevetto DE4319614, è descritta una macchina lavabiancheria a carica frontale, avente il gruppo oscillante appeso a due molle e collegato tramite due ammortizzatori al telaio. Sullo stelo di uno dei due ammortizzatori è installato un dispositivo sensore basato sull’effetto Hall, mentre sul fodero è posto un magnete permanente. Lo spostamento relativo fra il fodero e lo stelo si traduce pertanto in un medesimo spostamento relativo fra il magnete ed il sensore di Hall, così che l’uscita di quest’ultimo è rappresentata da un valore di tensione proporzionale a detto spostamento relativo.
Questa soluzione presenta lo svantaggio che per una lettura precisa dello spostamento è necessario utilizzare magneti permanenti molto costosi (a terre rare). Inoltre tali sensori non permettono una rilevazione molto precisa dato che piccoli spostamenti relativi tra stelo e fodero si traducono in variazioni impercettibili dell’ampiezza del segnale di tensione. La rilevazione di tali spostamenti richiederebbe un’elettronica molto costosa spesso non disponibile sugli
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elettrodomestici per il trattamento di capi tesssili.
Dai brevetti EP1220961 ed EP1094239 è noto un ammortizzatore per lavabiancheria in cui, ad uno dei due elementi mobili (fodero e stelo), è applicata una bobina ed all’altro un elemento ferromagnetico in grado di influenzare, in base alla sua posizione nella bobina, il valore dell’induttanza di quest’ultima. Applicando una corrente alternata di ampiezza predeterminata alla bobina, la tensione che si manifesta ai capi di quest’ultima ha un’ampiezza proporzionale allo spostamento relativo fra il fodero e lo stelo dell’ammortizzatore. La lettura dell’ampiezza della tensione ai capi della bobina permette quindi di ricavare lo spostamento relativo. Seppure in minor misura rispetto alla soluzione che utilizza un sensore di Hall, anche questa soluzione presenta alcune limitazioni nella rilevazione dello spostamento dovute alla capacità dell’elettronica di rilevare piccole variazioni di tensione.
In entrambe le soluzioni sopra presentate, infatti, la misura dello spostamento relativo fra lo stelo ed il fodero dell’ammortizzatore è tradotta in una tensione continua, ricavata elaborando, mediante un opportuno circuito elettronico, il segnale generato dal relativo sensore, rappresentato rispettivamente dal sensore ad effetto di Hall oppure dalla bobina.
Il principale inconveniente di un tale approccio è rappresentato dal fatto che il circuito elettronico impiegato per l’elaborazione del segnale generato dal sensore di spostamento è di tipo analogico e quindi caratterizzato dai limiti tipici di tale tecnologia, derivanti sia dalle tolleranze e dalle derive termiche dei suoi componenti, sia da una bassa immunità nei confronti dei disturbi elettrici. Di conseguenza, il costo della soluzione risulta elevato, in quanto implica la necessità d’impiego di componenti di maggiore qualità, caratterizzati da tolleranze molto strette e da una bassa deriva termica.
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Inoltre le soluzioni note, che prevedono la trasmissione di un segnale analogico, richiedono la presenza di opportuni sistemi di schermatura elettromagnetica onde evitare che disturbi elettromagnetici alterino la misura.
Un circuito elettrico analogico, che può essere impiegato per l’elaborazione del segnale generato da un sensore di spostamento basato su una bobina ed un elemento in materiale ferromagnetico, posti rispettivamente sui due elementi mobili di un ammortizzatore per lavabiancheria, è descritto per esempio nel brevetto EP654140. Scopo della presente invenzione è superare i suddetti limiti dell’arte nota.
Forma in particolare scopo della presente invenzione quello di permettere una misura precisa, e preferibilmente a basso costo, dello spostamento relativo fra due elementi (in particolare il fodero e lo stelo di un ammortizzatore) telescopicamente accoppiati di un sistema di sospensione di un elettrodomestico per il trattamento di capi tessili . Questi ed altri scopi della presente invenzione sono raggiunti mediante un elettrodomestico incorporante le caratteristiche delle rivendicazioni allegate, le quali si intendono parte integrante della presente descrizione.
L’idea generale alla base della presente invenzione consiste nel realizzare un modulo elettronico comprendente un circuito oscillatore la cui frequenza di oscillazione dipende dall’impedenza di una bobina posta su uno dei due elementi telescopicamente accoppiati.
Lo spostamento relativo tra i due elementi (che coincide con lo spostamento relativo tra il gruppo oscillante e il telaio dell’elettrodomestico) viene quindi determinato da un modulo elettronico di rilevazione in funzione della frequenza di oscillazione di detto circuito oscillatore, misurata ad esempio da un microcontrollore presente su suddetto modulo elettronico. Viene quindi sfruttato, per misurare lo spostamento relativo S, il fatto che il valore dell’induttanza L della bobina è funzione dell’entità di
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penetrazione assiale x di uno dei due elementi all’interno del volume della bobina stessa. Conseguentemente, il valore della frequenza f del segnale, preferibilmente ad onda quadra, generato dal circuito oscillatore (che ingloba al suo interno la bobina) dipende dal valore della suddetta induttanza L, ed è quindi funzione di detto spostamento relativo S.
Vantaggiosamente, oltre alla misura dello spostamento relativo S dei due elementi mobili, anche la misura di una o più grandezze associate a detto spostamento relativo S (quali, per esempio, il peso dei capi tessili contenuti nel cesto della lavabiancheria e/o la quantità di acqua introdotta in vasca e/o l’entità dello sbilanciamento del carico dei tessuti da lavare) è effettuata, secondo l’invenzione, misurando un valore di frequenza, anziché un valore di ampiezza di tensione come indicato dall’arte nota. Vantaggiosamente, un microcontrollore, facente parte del modulo elettronico secondo la presente invenzione, effettua un’elaborazione in locale del segnale in uscita dal circuito oscillatore per ricavare, a partire dalla sua frequenza f, il valore della misura dello spostamento relativo S tra i due elementi e/o di eventuali altre grandezze fisiche associate a tale spostamento relativo S (come il peso dei panni posti nel cesto della lavatrice o lavasciuga): in questa forma di realizzazione, il microcontrollore invia il risultato di tale elaborazione al sistema di controllo elettronico dell’elettrodomestico, attraverso un’opportuna linea di comunicazione digitale. Secondo una forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, volta ad assicurare una superiore precisione e una superiore affidabilità nel tempo delle misure, la suddetta elaborazione in locale può tener conto di uno o più fattori interferenti esterni, che incidono negativamente sulla qualità della misura dello spostamento relativo S.
L’elettrodomestico che costituisce l’oggetto della presente invenzione, risulterà
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chiaro, insieme agli ulteriori vantaggi da esso conseguiti, dalla descrizione dettagliata che segue e dalle figure annesse, fornite a puro titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:
- Fig.1 è una vista in sezione di un ammortizzatore di un elettrodomestico secondo una prima forma di realizzazione della presente invenzione;
- Fig. 2a è uno schema a blocchi di un modulo elettronico di rilevazione, noto dallo stato della tecnica, per rilevare lo spostamento relativo fra il fodero e lo stelo di un ammortizzatore per lavabiancheria, attraverso una misura della variazione di ampiezza della tensione ai capi di una bobina posta sul fodero dell’ammortizzatore; - Fig. 2b è uno schema a blocchi di un modulo elettronico di rilevazione, secondo l’invenzione, atto a rilevare lo spostamento relativo fra il fodero e lo stelo di un ammortizzatore per lavabiancheria, attraverso misure di frequenza;
- Fig. 3 è una visione d’insieme di un ammortizzatore, di un modulo elettronico di rilevazione e di un sistema di controllo elettronico di un elettrodomestico secondo la presente invenzione;
- Fig. 4 è una vista in sezione di un ammortizzatore di un elettrodomestico secondo una seconda forma di realizzazione della presente invenzione.
Nel corso della presente descrizione si farà riferimento ad una macchina lavabiancheria in quanto esempio preferito, ma non limitativo di applicazione della presente invenzione.
In Fig.1 è rappresentato un ammortizzatore 1 facente parte del sistema di sospensione di una macchina lavabiancheria secondo la presente invenzione.
Tale lavabiancheria, che può essere indifferentemente una macchina lavatrice o lavasciuga, comprende un telaio ed un gruppo oscillante, il quale comprende, a sua volta, un cesto, atto ad alloggiare i capi tessili da trattare e ad essere messo in
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rotazione attorno al proprio asse mediante un dispositivo motore, ed una vasca atta a contenere l’acqua o il liquido di lavaggio con i quali si effettua il trattamento. Un sistema di sospensione mantiene elasticamente sospeso il gruppo oscillante, collegandolo al telaio. Tale elettrodomestico comprende anche un sistema elettronico di controllo con un controllore centrale, ed eventualmente un dispositivo di interfaccia, atto ad esplicitare all’utente dell’elettrodomestico una o più informazioni. Tale dispositivo di interfaccia può essere un dispositivo luminoso, quale ad esempio un display elettronico o un insieme di LED, oppure un dispositivo acustico, quale ad esempio un avvisatore acustico o un sintetizzatore vocale.
Per un funzionamento perfezionato della macchina lavabiancheria, si ha interesse a misurare lo spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio. Infatti, da tale misura, nel caso statico, si può risalire a determinate caratteristiche del carico dell’elettrodomestico, mentre, nel caso dinamico, si possono quantificare gli sbilanciamenti del carico all’interno del cesto e/o le vibrazioni del gruppo oscillante, oppure si può determinare la velocità massima di centrifuga possibile. Particolarmente interessante risulta essere, nel caso statico, la possibilità di ricavare, partendo dallo spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio, la massa o il peso dei capi tessili contenuti nel cesto, e preferibilmente la massa o il peso dei capi tessili caricati dall’utente nel cesto prima che venga effettuato su di essi un trattamento di lavaggio.
Una macchina lavabiancheria, oggetto della presente invenzione, comprende, all’interno del proprio sistema di sospensione, ammortizzatori che sono collegati al gruppo oscillante (ossia al gruppo vasca) mediante un fissaggio superiore e al telaio mediante un fissaggio inferiore incernierato ad un piedino. Gli ammortizzatori svolgono la funzione fondamentale di smorzamento delle oscillazioni del gruppo
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oscillante, soprattutto durante le fasi di centrifuga. Tali ammortizzatori comprendono un fodero, ossia un elemento tubolare cilindrico, all’interno del quale scorre uno stelo, anch’esso solitamente tubolare cilindrico, il cui movimento è frenato da un elemento frenante in grado di generare un opportuno attrito tra la superficie esterna dello stelo e la superficie interna del fodero.
L’ammortizzatore 1 illustrato in Fig. 1, atto ad essere installato in un elettrodomestico secondo la presente invenzione, comprende due elementi (stelo 4 e fodero 3) telescopicamente accoppiati mediante due estremità. Tali elementi sono atti a muoversi reciprocamente, in particolare essendo il primo tra i due elementi scorrevole, rispetto al secondo, lungo una direzione pressoché rettilinea. Sia lo stelo 4, sia il fodero 3 hanno una forma preferibilmente assialsimmetrica, in particolare cilindrica,. e sono preferibilmente entrambi cavi internamente.
Un elemento frenante 5, realizzato preferibilmente in materiale ad alto coefficiente di attrito, è vincolato ad uno dei due elementi dell’ammortizzatore 1 (ad esempio al fodero 3), in modo da venire in contatto con l’altro dei due elementi (ad esempio lo stelo 4) e da ostacolare di conseguenza lo scorrimento relativo tra i due elementi. Alle estremità dell’ammortizzatore 1 sono ricavate le sedi 10A e 10B per il fissaggio superiore ed inferiore dell’ammortizzatore 1.
Una bobina 9, costituita da un cavo in materiale elettricamente conduttivo, è avvolta in maniera coassiale al fodero 3 per un tratto di lunghezza P, in modo che un’estremità dello stelo 4, realizzata almeno parzialmente in materiale ferromagnetico, scorrendo in direzione assiale all’interno del fodero 3 per effetto, ad esempio, del peso del materiale immesso nel cesto della lavabiancheria, vada ad alterare il flusso del campo magnetico generato dalla bobina 9 quando è attraversata da corrente alternata e, conseguentemente, a modificare il valore dell’induttanza L
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della bobina 9, in maniera correlata all’entità della penetrazione x dello stelo 4 all’interno del fodero 3, essendo la correlazione tra l’induttanza L e la penetrazione x esprimibile da una relazione matematica di tipo lineare oppure non lineare.
Al fodero 3 è vincolato, tramite una basetta 13 montata sul fodero 3 con delle viti 7A e 7B, un modulo elettronico di rilevazione 6, elettricamente collegato alla bobina 9 per mezzo del cablaggio 8. Il modulo elettronico di rilevazione 6 è elettricamente collegato al controllore centrale dell’elettrodomestico, mediante il cablaggio 14 (che può fungere, tra l’altro, da linea di comunicazione digitale). Nella forma di realizzazione preferita, il modulo elettronico di rilevazione è elettricamente alimentato attraverso il controllore centrale. Il cablaggio 14 può prevedere cavi saldati al modulo elettronico 6, oppure, in maniera tecnicamente del tutto equivalente, può prevedere un opportuno connettore, posto sul modulo elettronico 6, cui possono essere collegati i cavi elettrici di collegamento del modulo elettronico 6 al controllore centrale.
In Fig.2a è rappresentato schematicamente un circuito elettrico analogico, noto dallo stato della tecnica, essendo stato dettagliatamente descritto per esempio nel brevetto EP654140, attraverso cui è possibile ricavare la misura dello spostamento relativo fra i due elementi mobili (fodero e stelo) di un ammortizzatore per lavabiancheria, elaborando opportunamente il segnale di tensione prelevato ai capi della bobina di impedenza Z3, la cui induttanza L dipende dallo spostamento relativo tra fodero e stelo. A tale scopo la bobina è alimentata, tramite il generatore G, con una tensione alternata sinusoidale Vac, avente frequenza fissa f0, attraverso le due impedenze serie Z1 e Z2, che per semplicità ipotizziamo essere di tipo puramente resistivo, ed è percorsa quindi dalla corrente Iac=Vac/(Z1+Z2+Z3). Al variare del valore dell’induttanza L della bobina, varia conseguentemente la sua impedenza Z3 secondo
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la nota relazione Z3=R+jω0L (essendo ω0=2πf0) e, quindi, anche la caduta di tensione V3 ai suoi capi. Il segnale sinusoidale V3, a frequenza fissa f0, è letto da un apposito modulo di rilevazione analogico AM che, attraverso opportune operazioni analogiche di conversione AC-DC, di filtraggio e di scalatura del segnale d’uscita, lo trasforma in un segnale continuo Vdc, il cui valore è funzione del valore dell’induttanza L della bobina e, quindi, anche della posizione relativa dei due elementi mobili dell’ammortizzatore, da cui tale induttanza L dipende. Riepilogando, il metodo noto che è usualmente adottato per misurare le variazioni di induttanza L della bobina è caratterizzato dai seguenti tre passi:
1) applicazione di una tensione sinusoidale Vac, di ampiezza e frequenza f0note, ad un circuito elettrico costituito da una serie di impedenze, tra cui l’impedenza Z3 della bobina con induttanza L che è variabile in funzione dello spostamento relativo dei due elementi mobili dell’ammortizzatore ;
2) misura della caduta di tensione V3 ai capi della bobina;
3) elaborazione analogica del segnale sinusoidale V3 e generazione del segnale d’uscita a tensione continua Vdc, rappresentativo dello spostamento relativo dei suddetti due elementi mobili dell’ammortizzatore.
In Fig. 2b è rappresentato schematicamente un circuito elettrico secondo la presente invenzione, attraverso cui è possibile ricavare la misura dello spostamento relativo S fra il fodero 3 e lo stelo 4 dell’ammortizzatore 1 per lavabiancheria. Lo schema circuitale di Fig.2b, si basa su un metodo nuovo per la rilevazione dello spostamento S, alternativo a quello noto dallo stato della tecnica e caratterizzato dai seguenti passi:
1) utilizzo di un circuito oscillatore, preferibilmente ad onda quadra (ad esempio un “multivibratore astabile”), la cui frequenza di oscillazione f dipende dal valore
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dell’induttanza L della bobina;
2) determinazione della frequenza di oscillazione di detto circuito oscillatore, 3) determinazione dello spostamento relativo S dei due elementi mobili in funzione di detta frequenza di oscillazione.
Utilizzando un multivibratore astabile o un circuito oscillatore equivalente, la determinazione dello spostamento avviene in maniera completamente digitale attraverso i seguenti passi:
a) misura digitale della frequenza f del segnale ad onda quadra generato dal suddetto circuito oscillatore, effettuata mediante un opportuno ingresso CNT di un microcontrollore MC;
b) elaborazione digitale del valore di frequenza f letto dal microcontrollore MC e generazione di un dato digitale rappresentativo dello spostamento relativo S dei due elementi mobili dell’ammortizzatore.
Chiaramente, dalla misura della frequenza di oscillazione è possibile determinare una qualunque altra grandezza fisica correlata allo spostamento relativo S.
Nel metodo noto (Fig. 2a) è imposto, attraverso il generatore di tensione G, un segnale sinusoidale a frequenza f0costante ed è effettuata la misura della caduta di tensione V3 ai capi della bobina; nel metodo secondo l’invenzione (Fig.2b), invece, non è impiegato un generatore di tensione con frequenza fissa, ma un oscillatore astabile OSC con segnale ad onda quadra e frequenza f variabile, essendo la frequenza f dipendente dal valore dell’induttanza L della bobina, ed è effettuata la misura digitale della frequenza f.
Ne risulta pertanto che i due metodi, pur facendo riferimento ad una medesima architettura di ammortizzatore per lavatrice o lavasciuga, come per esempio quella rappresentata in Fig. 1, tuttavia rilevano l’entità dello spostamento relativo fra i due
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elementi mobili dell’ammortizzatore attraverso la misura di due grandezze molto diverse: una tensione sinusoidale V3, nel primo caso, ed una frequenza f nel secondo caso.
Inoltre, nella forma di realizzazione preferita della presente invenzione, che utilizza un multivibratore astabile, il tipo di elaborazione effettuata sulla grandezza misurata è, nel primo caso, di tipo puramente analogico, mentre nel secondo caso è completamente digitale. L’uso di tecniche di elaborazione digitale permette di ridurre il costo della soluzione secondo l’invenzione: tutte le operazioni di misura, di taratura e di elaborazione dati possono essere effettuate mediante l’impiego di un microcontrollore MC di basso costo (per esempio un microcontrollore commerciale ad 8 pin, il cui costo è tipicamente dell’ordine di 0.4-0.5 $).
Un ulteriore vantaggio della soluzione secondo la presente invenzione è rappresentato dal fatto che il modulo elettronico di rilevazione 6 è in grado di fornire al controllore centrale dell’elettrodomestico direttamente e in formato digitale (ad esempio attraverso un canale seriale) il valore della grandezza (per esempio il peso dei panni inseriti nel cesto della lavabiancheria) associata allo spostamento relativo S dei due elementi mobili dell’ammortizzatore. Differentemente, nelle soluzioni note (Fig. 2a) il dato in uscita dal modulo di rilevazione analogico AM non è direttamente utilizzabile dal microcontrollore: la variabile d’uscita, rappresentata dalla tensione continua Vdc, deve essere successivamente convertita in forma digitale ed elaborata, da parte del sistema di controllo dell’elettrodomestico, al fine di ricavare il valore della grandezza utile (per esempio il peso dei panni inseriti nel cesto dell’elettrodomestico).
Segue un’analisi più approfondita dell’invenzione, facendo riferimento alla Fig.3, in cui sono stati schematicamente rappresentati:
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- una possibile forma realizzativa del modulo elettronico di rilevazione 6, secondo la presente invenzione,
- la bobina 9, ubicata nell’ammortizzatore 1 dell’elettrodomestico ed impiegata per la misura dello spostamento relativo S fra il fodero 3 e lo stelo 4 dell’ammortizzatore 1 stesso, e
- la connessione seriale, rappresentata schematicamente tramite il cablaggio 14, con il sistema di controllo elettronico, in particolare con il controllore centrale 17 dell’elettrodomestico.
Lo stelo 4 è rappresentato a linea continua in una prima posizione e a linea discontinua in una seconda posizione, essendo detta prima posizione quella assunta dallo stelo 4 prima di uno spostamento relativo S rispetto al fodero 3 (e quindi rispetto alla bobina 9, solidale al fodero 3) e detta seconda posizione quella assunta dallo stelo 4 dopo lo spostamento relativo S.
L’entità dello spostamento relativo S tra lo stelo 4 ed il fodero 3 è data dalla differenza tra il valore iniziale x0della penetrazione assiale dello stelo 4 nel volume interno alla bobina 9 e il valore finale x1della penetrazione assiale dello stelo 4 nel volume interno alla bobina 9. Con xse xisono contrassegnati rispettivamente il limite superiore e il limite inferiore di riempimento del volume interno alla bobina 9, essendo xs-xi=P.
Come rappresentato in Fig. 3, la bobina 9 è elettricamente connessa (per mezzo del cablaggio 8) ad un circuito oscillatore 12 e, in base al valore della sua induttanza L, determina la frequenza di oscillazione f del segnale alternato generato da detto circuito oscillatore 12. Il valore di detta frequenza f risulta pertanto esprimibile attraverso una funzione matematica del tipo f=F(L), in cui l’induttanza L è una variabile indipendente. Nell’esempio di figura 3, il segnale alternato generato dal
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circuito oscillatore 12 è costituito da un’onda quadra con tensione oscillante tra un livello di tensione inferiore (correlato al livello logico 0) e un valore di tensione superiore (correlato al livello logico 1). Il segnale generato dal circuito di oscillazione è fornito ad un ingresso digitale del microcontrollore 16 che, attraverso un opportuno contatore digitale CNT, misura il numero delle oscillazioni del segnale in un secondo; determina cioè la frequenza f di oscillazione del circuito oscillatore 12. Attraverso la misura del valore della frequenza f, il microcontrollore 16 determina lo spostamento relativo S dello stelo 4 rispetto al fodero 3 dell’ammortizzatore 1 e quindi, per esempio, anche il peso del contenuto del cesto della lavabiancheria. La relazione che lega il valore della frequenza dell’oscillatore al peso dei tessuti, presenti all’interno del cesto della lavabiancheria, è determinata sperimentalmente ed è espressa attraverso un algoritmo matematico, oppure mediante tabelle di dati, gestiti dal programma di controllo del microcontrollore 16. L’elettrodomestico per il trattamento di capi tessili, in particolare macchina lavabiancheria, secondo la presente invenzione, è del tipo a controllo elettronico con un controllore centrale 17 atto a gestire l’elettrodomestico, regolando e controllando le fasi di trattamento dei capi tessili in funzione delle istruzioni ricevute dall’utilizzatore e di dati rilevati da mezzi sensori, tra cui i dati forniti dal modulo di rilevazione elettronico 6.
Come detto precedentemente, l’elettrodomestico comprende un telaio ed un gruppo oscillante. Il gruppo oscillante è collegato al telaio per mezzo di un sistema di sospensione, il quale comprende una coppia di elementi telescopicamente accoppiati mediante due rispettive estremità, in cui una prima di dette due estremità comprende del materiale ferromagnetico ed in cui una seconda di dette due estremità comprende una bobina 9.
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Secondo l’invenzione, l’elettrodomestico comprende un modulo elettronico di rilevazione 6 atto a rilevare uno spostamento relativo S di dette due estremità. Tale modulo elettronico di rilevazione 6 comprende un circuito oscillatore 12 la cui frequenza f di oscillazione dipende dall’impedenza L della bobina 9 e mezzi di elaborazione, operativamente connessi a detto oscillatore 12, atti a rilevare detta frequenza f di oscillazione e a determinare, in funzione di detta frequenza f di oscillazione, almeno un’informazione associabile allo spostamento relativo S. Tale informazione potrebbe anche essere associabile, in particolare nel caso statico in cui non si sia verificato alcuno spostamento relativo S tra il fodero 3 e lo stelo 4, alla posizione assoluta del gruppo oscillante rispetto al telaio, desumibile dal valore assoluto della penetrazione assiale x dell’estremità dello stelo 4, in materiale ferromagnetico, nel volume interno della bobina 9.
Secondo la forma realizzativa di figura 1, la bobina 9 è posta sul fodero 3 dell’ammortizzatore, mentre lo stelo 4 presenta almeno una porzione in materiale ferromagnetico che si inserisce all’interno del fodero 3 modificando l’induttanza della bobina 9.
Tale forma realizzativa può essere modificata, senza uscire dall’ambito della presente invenzione, secondo una configurazione alternativa e del tutto equivalente tecnicamente, prevedendo che la bobina 9 sia associata allo stelo 4 e che il fodero 3 sia realizzato in materiale ferromagnetico come mostrato in figura 4.
In Fig. 4, sono stati utilizzati gli stessi numeri di riferimento di Fig. 1 per indicare i mezzi in Fig.4 che sono identici o equivalenti a mezzi già rappresentati in Fig.1. Secondo questa forma di realizzazione lo stelo 4 presenta una estremità 41 che si accoppia telescopicamente con una estremità del fodero 3. L’estremità 41 è internamente cava ed attorno ad essa è avvolta una bobina 9 collegata al modulo
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elettronico di rilevazione 6 mediante un cablaggio 8.
Il fodero 3 presenta a sua volta una estremità 31 almeno parzialmente in materiale ferromagnetico, che si inserisce telescopicamente nella cavità dell’estremità 41 dello stelo 4.
Lo spostamento relativo dell’estremità 31 rispetto all’estremità 41 genera una variazione dell’induttanza della bobina 9. Tale variazione, come descritto precedentemente, determina la variazione della frequenza f di oscillazione di un oscillatore 12 compreso nel modulo elettronico di rilevazione 6.
Tale modulo elettronico di rilevazione 6 comprende poi un microcontrollore 16 che, dotato di un opportuno contatore CNT, misura la frequenza f di oscillazione del circuito oscillatore 12 e determina lo spostamento relativo tra fodero 3 e stelo 4.Il contatore CNT è operativamente connesso al circuito oscillatore 12 ed è atto a contare le transizioni di fase del segnale in uscita dal circuito oscillatore 12.Secondo la presente invenzione, il microcontrollore 16 è atto a trasmettere al controllore centrale 17 una informazione associabile allo spostamento relativo S del gruppo oscillante rispetto al telaio, mediante una linea di comunicazione digitale.
La linea di comunicazione digitale tra il microcontrollore 16 e il controllore centrale 17 prevede opportuni mezzi di trasmissione, tipicamente elettrici, e la trasmissione di opportuni segnali digitali gestita attraverso opportuni protocolli di comunicazione. In base all’informazione associabile allo spostamento relativo S, il controllore centrale 17 è quindi atto ad esercitare almeno un’azione di controllo sull’elettrodomestico.
In particolare, detta informazione può essere la misura della massa o del peso del contenuto del gruppo oscillante o di parte del contenuto del gruppo oscillante.
Ancor più in particolare, detta informazione è la misura della massa o del peso dei
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capi tessili caricati nel gruppo oscillante prima che venga effettuato su di essi un trattamento di lavaggio: il controllore centrale 17 è in grado di utilizzare la suddetta misura della massa o del peso dei capi tessili caricati nel gruppo oscillante per calcolare almeno un parametro relativo ad un successivo trattamento di lavaggio, essendo preferibilmente detto parametro la quantità ottimale di acqua o la quantità ottimale di agenti di lavaggio. In alternativa, la suddetta informazione associabile allo spostamento relativo S del gruppo oscillante rispetto al telaio, può essere la misura della massa o del peso dell’acqua o del liquido di lavaggio all’interno del gruppo oscillante durante il funzionamento dell’elettrodomestico.
Secondo una forma di realizzazione preferita, il microcontrollore 16 è un’unità slave del controllore centrale 17, al quale è collegato mediante il cablaggio 14 ed il microcontrollore 16 è in grado di ricevere istruzioni da parte del controllore centrale 17.
E’ chiaro che il microcontrollore 16 può essere posizionato indifferentemente sulla medesima piastra PCB del circuito oscillatore, così come può essere posto a distanza da tale circuito.
Nella forma di realizzazione preferita, l’intero modulo elettronico 6 si trova in prossimità della bobina 9 per ridurre al minimo la lunghezza delle connessioni tra microcontrollore 16, circuito oscillatore 12 e bobina 9, così da garantire la massima immunità nei confronti dei disturbi elettromagnetici.
Vantaggiosamente, può essere effettuata, ad esempio in sede di collaudo dell’elettrodomestico, un’operazione di taratura, in seguito alla quale il microcontrollore 16 diventa capace di associare, ad ogni possibile valore misurato della frequenza f del segnale ad onda quadra generato dall’oscillatore 12, un segnale digitale che è interpretato dal controllore centrale 17 come rappresentativo di un
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particolare valore dello spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio e/o di un particolare valore di una o più grandezze fisiche legate a tale spostamento relativo (come la massa o il peso dei capi tessili contenuti all’interno del cesto).
Il microcontrollore 16 trasmette un segnale digitale al controllore centrale 17 mediante la linea di comunicazione costituita dal cablaggio 14.
E’ da sottolineare come la trasmissione digitale dal microcontrollore 16 al controllore centrale 17 sia molto più robusta rispetto ad un semplice collegamento analogico tra il modulo analogico AM (rappresentato in Fig. 2a), e il controllore centrale 17, risultando pressoché immune a disturbi e non richiedendo quindi particolari schermature per il cablaggio 14 che collega il modulo elettronico 6 al controllore centrale 17. In questo modo si ottiene quindi una considerevole affidabilità e una considerevole precisione per quanto riguarda le misure effettuate attraverso il valore della frequenza f del segnale ad onda quadra generato dall’oscillatore 12, corrispondenti alle misure di spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio ed alle misure di massa o di peso del contenuto del gruppo oscillante.
Il microcontrollore 16, atto a generare, attraverso la misura della frequenza f del segnale alternato di tensione generato dal circuito oscillatore 12, un segnale digitale rappresentativo dello spostamento relativo S del gruppo oscillante rispetto al telaio e/o di altre possibili grandezze fisiche legate a tale spostamento relativo S (tra cui, ad esempio, la massa o il peso dei capi tessili contenuti all’interno del cesto) è anche atto ad effettuare un’elaborazione del valore misurato della frequenza f del segnale di tensione ad onda quadra generato dal circuito oscillatore 12, al fine di compensare possibili errori eventualmente causati da interferenze esterne. Il microcontrollore 16, ad esempio, effettua una fase di elaborazione digitale del valore misurato della frequenza f, al fine di compensare eventuali errori introdotti da fattori ambientali
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esterni (ad esempio dalla temperatura) oppure dovuti a condizioni di usura a carico dei componenti meccanici del sistema di sospensione dell’elettrodomestico.
Tale compensazione può avvenire in base a segnali provenienti da mezzi sensori atti a rilevare parametri di esercizio dell’elettrodomestico (ad esempio la compensazione può avvenire in base al segnale in uscita da una sonda di temperatura 18 posizionata sulla basetta 13 che, essendo opportunamente fissata all’ammortizzatore 1, è in grado di rilevare la temperatura nelle vicinanze dell’ammortizzatore stesso), oppure in base ad algoritmi che tengono conto della variazione nel tempo, delle caratteristiche di elasticità e/o di smorzamento del sistema di sospensione dell’elettrodomestico. Più dettagliatamente, detti algoritmi sono costituiti da porzioni di codice software realizzate in base a dati rilevati sperimentalmente ed atte a contrastare la perdita di accuratezza e di affidabilità nel tempo sia della misura dello spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio dell’elettrodomestico, sia della misura di ogni altra grandezza fisica ricavabile da tale spostamento relativo.
Secondo una forma di realizzazione particolarmente vantaggiosa della presente invenzione, la macchina lavabiancheria comprende mezzi sensori operativamente connessi al microcontrollore 16 ed atti a rilevare parametri di esercizio dell’elettrodomestico, essendo anche possibile l’inglobazione di almeno uno tra detti mezzi sensori nel modulo elettronico 6. Il modulo elettronico 6 illustrato in Fig. 3 comprende anche una sonda di temperatura 18, che può essere preferibilmente una sonda di tipo NTC, volta a determinare il valore della temperatura nella zona di ubicazione della basetta 13. La sonda di temperatura 18 può essere opportunamente interfacciata ad un canale analogico del microcontrollore 16 oppure inglobata all’interno del microcontrollore 16 (dato che sono attualmente reperibili in commercio microcontrollori a basso costo aventi una sonda di temperatura
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incorporata). Tale zona, infatti, durante il funzionamento dell’elettrodomestico, è soggetta all’azione svolta nelle vicinanze dall’elemento frenante 5, il quale dissipa, sotto forma di calore, parte dell’energia cinetica posseduta dal gruppo oscillante: tale azione dell’elemento frenante 5 dell’ammortizzatore 1 viene in particolare avvertita sotto forma di un valore della temperatura che è superiore rispetto a quella ambiente e che può generare derive termiche tali da alterare la misura dello spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio dell’elettrodomestico.
Si aggiunga poi che la variazione di temperatura può incidere sugli attriti dell’ammortizzatore, variando quindi le leggi che legano lo spostamento ad altre grandezze ad esso associabili quali il peso di capi tessili caricati in una lavabiancheria.
La sonda di temperatura 18 genera e trasmette al microcontrollore 16 un segnale elettrico ausiliario, rappresentativo della temperatura nella zona di ubicazione della basetta 13. Il microcontrollore 16 tiene conto, nella generazione dell’informazione da trasmettere al controllore centrale 17 mediante una linea di comunicazione digitale, del segnale elettrico ausiliario ricevuto dalla sonda di temperatura 18.
Il microcontrollore 16 compensa il valore misurato dello spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio dell’elettrodomestico (o di una qualsiasi grandezza fisica legata a tale spostamento relativo), sulla base del valore di temperatura rilevato dalla sonda di temperatura 18 e tenendo conto di come variano le caratteristiche elettriche della bobina 9 e del circuito oscillatore 12 in funzione della temperatura. Nell’esempio di Fig.3, la sonda di temperatura 18 è stata compresa nell’architettura del modulo elettronico 6.
Vantaggiosamente, differenti mezzi sensori possono convenientemente essere associati al modulo elettronico 6, per rilevare diverse grandezze fisiche: ad esempio
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una sonda di umidità (relativa oppure assoluta), volta a rilevare l’umidità dell’aria circostante il modulo elettronico 6 e a prevedere eventuali possibili danneggiamenti di tale modulo elettronico 6 a causa di un’elevata umidità, oppure un microfono, atto a cogliere, mediante rilevazione del rumore prodotto durante il funzionamento della macchina lavabiancheria, possibili danneggiamenti incipienti a carico dell’ammortizzatore 1 o di altri componenti della macchina lavabiancheria secondo la presente invenzione.
Il microcontrollore 16 può anche essere preferibilmente atto a contrastare l’effetto dell’usura dell’elettrodomestico che si traduce in variazioni nel tempo delle caratteristiche di elasticità e/o di smorzamento del sistema di sospensione della macchina lavabiancheria sul valore della frequenza del segnale generato dall’oscillatore 12.
Tali variazioni delle caratteristiche di elasticità e/o di smorzamento si rilevano all’aumentare del numero dei cicli di funzionamento dell’elettrodomestico, ad opera di azioni di usura che si sviluppano nel tempo. Ad esempio, qualora si voglia utilizzare il modulo elettronico 6 secondo la presente invenzione allo scopo di rilevare la massa o il peso del contenuto del gruppo oscillante della macchina lavabiancheria, si ha da tenere presente che, con il passare del tempo, a parità di massa o peso all’interno del gruppo oscillante, si può avere un differente spostamento relativo del gruppo oscillante.
In questo caso, si può rendere il microcontrollore 16 capace di compensare l’effetto delle variazioni nel tempo delle caratteristiche di elasticità e/o di smorzamento del sistema di sospensione della macchina lavabiancheria sulla rilevazione della massa o del peso del contenuto del gruppo oscillante. A tale scopo, il microcontrollore 16 può, a titolo esemplificativo, ma non limitativo, effettuare il conteggio del numero
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dei cicli di funzionamento effettuati dalla macchina, quindi, in base a tale numero, associare al valore della frequenza f del segnale generato dall’oscillatore 12 uno tra i fattori correttivi ottenuti sperimentalmente e registrati nella memoria interna del microcontrollore 16. In questo modo, il microcontrollore 16 esegue un’azione di compensazione in grado di rendere la misura della massa o del peso del contenuto del gruppo oscillante sufficientemente precisa ed affidabile nel tempo.
Più preferibilmente, l’informazione relativa ai cicli di trattamento effettuati dall’elettrodomestico, così come altre informazioni utili per tenere conto dell’usura dell’elettrodomestico, possono essere trasmesse al microcontrollore 16 dal controllore centrale 17.
La presente invenzione presenta, rispetto al sistema di misura espresso dall’arte nota, l’ulteriore vantaggio di conseguire un significativo alleggerimento del carico di lavoro del sistema elettronico di controllo dell’elettrodomestico, in particolare del controllore centrale 17.
Infatti, l’informazione trasmessa dal microcontrollore 16 del modulo elettronico 6 è direttamente fruibile da parte del controllore centrale 17, senza la necesssità di ulteriori elaborazioni, visto che esse sono state già effettuate a monte del controllore centrale 17. Quest’ultimo si limita semplicemente a decodificare il segnale digitale trasmesso dal microcontrollore 16, per poi disporre dell’informazione contenuta in esso nell’ambito del controllo dell’elettrodomestico.
Per la trasmissione dell’informazione suddetta dal microcontrollore 16 al controllore centrale 17, possono essere utilizzate tecniche di comunicazione ben note.
La comunicazione tra il microcontrollore 16 e il controllore centrale 17, per mezzo del cablaggio 14, può essere una comunicazione monodirezionale (quale ad esempio secondo la tecnica PWM, in cui la codifica dell’informazione avviene intervenendo
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sul duty-cycle del segnale digitale, che risulta quindi costituito da una serie di impulsi aventi ampiezza e frequenza costanti e larghezza variabile), oppure preferibilmente una comunicazione bidirezionale (a titolo esemplificativo, ma non limitativo, si può utilizzare una comunicazione bidirezionale seriale asincrona del tipo UART).
Attraverso la linea di trasmissione T, il microcontrollore 16 trasmette al controllore centrale 17, sotto forma di un segnale digitale, un’informazione associabile allo spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio dell’elettrodomestico (vale a dire la misura dello spostamento relativo oppure una qualsiasi grandezza fisica collegata a tale spostamento relativo) opportunamente compensata rispetto alla temperatura e all’usura dei componenti meccanici dell’elettrodomestico.
Attraverso la linea di ricezione R, il microcontrollore 16 riceve dal controllore centrale 17 dati che risultino essere di interesse per il microcontrollore 16. Ad esempio, il controllore centrale 17 può trasmettere al microcontrollore 16 il valore della velocità di rotazione del cesto della macchina lavabiancheria, affinché il microcontrollore 16 ne possa poi tener conto ai fini della valutazione della variazione nel tempo delle caratteristiche di elasticità e/o di smorzamento del sistema di sospensione. Oppure, sempre a titolo di esempio, il controllore centrale 17 può trasmettere al microcontrollore 16 informazioni che attengono allo stato dinamico del sistema, in modo che il microcontrollore 16 possa discriminare più agevolmente se la misura in corso è una misura di tipo statico (quale la misura di massa o di peso dei capi tessili contenuti nel cesto prima del trattamento di lavaggio), oppure una misura di tipo dinamico (quale la misura dello sbilanciamento del carico durante il funzionamento dell’elettrodomestico).
L’informazione costituita dal valore della massa o del peso dei capi tessili può essere
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sfruttata dalla macchina di trattamento di capi tessili sia per fornire, mediante il proprio dispositivo di interfaccia, informazioni utili all’utente (ad esempio la macchina lavabiancheria può avvertire l’utente quando si è raggiunto il carico massimo di capi tessili trattabile dall’elettrodomestico, in base al tipo di tessuto, oppure può suggerirgli la quantità ottimale di agenti di lavaggio per quella determinata quantità di capi tessili introdotti nel cesto, oppure può consigliarlo riguardo la scelta del programma di lavaggio), sia per adattare automaticamente i parametri caratteristici del trattamento, in particolare del lavaggio, alla quantità di capi tessili introdotti dall’utente nel cesto, in modo da ottenere un’ottimizzazione nei consumi dell’elettrodomestico (qualora la macchina lavabiancheria sia dotata di un dispositivo dispensatore di agenti di lavaggio a lunga carica, la conoscenza del valore della massa o del peso dei capi tessili introdotti nel cesto consente un dosaggio ottimale degli agenti di lavaggio).
Per rendere il modulo elettronico di rilevazione 6, secondo la presente invenzione, capace di effettuare misure precise ed affidabili della massa o del peso del contenuto del gruppo oscillante o di parte del contenuto del gruppo oscillante, il controllore centrale 17 trasmette al microcontrollore 16 (si assume quindi che la comunicazione tra di essi sia bidirezionale) almeno un dato utilizzabile dal microcontrollore 16 quale segnale di sincronismo.
Nel caso in cui la misura riguardi la massa o il peso dei capi tessili caricati nel cesto della macchina lavabiancheria, è utile adottare un segnale di sincronismo che indichi una condizione di vuoto all’interno del gruppo oscillante dell’elettrodomestico e che permetta quindi al microcontrollore 16 di associare al valore di tara l’offset rilevato al momento della ricezione del segnale di sincronismo.
Tale segnale di sincronismo trasforma le misure di massa o di peso del contenuto del
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gruppo oscillante della macchina lavabiancheria in misure differenziali, essendo quindi il valore della massa o del peso dei capi tessili caricati nel cesto calcolato dal microcontrollore 16 quale differenza tra il valore di massa o di peso corrispondente al valore di frequenza, istantaneamente associato al segnale ad onda quadra generato dal circuito oscillatore 12, e il valore di massa o di peso corrispondente al valore di frequenza associato al segnale ad onda quadra generato al momento in cui si ha il segnale di sincronismo.
Nella forma di realizzazione vantaggiosa della presente invenzione, secondo la quale è bidirezionale la comunicazione tra il controllore centrale 17 e il microcontrollore 16, si può sfruttare come segnale di sincronismo la segnalazione che attesta l’avvenuta apertura dello sportello della macchina lavabiancheria e che il controllore centrale 17, una volta ricevuto dal dispositivo bloccoporta, trasmette al microcontrollore 16.
In via del tutto alternativa, può essere previsto, all’interno del dispositivo di interfaccia, un pulsante dedicato alla sola taratura, ossia un pulsante a disposizione dell’utente per indicare al controllore centrale 17 la condizione di vuoto all’interno del gruppo oscillante: in tal caso si può sfruttare quale segnale di sincronismo la segnalazione di avvenuta pressione di detto pulsante.
Eseguendo delle misure differenziali, il modulo elettronico di rilevazione 6 secondo la presente invenzione è anche in grado di funzionare quale sensore di quantità d’acqua o di liquido di lavaggio. Infatti, utilizzando quale segnale di sincronismo la segnalazione di avvio del funzionamento della macchina lavabiancheria, una volta caricati i capi tessili all’interno del cesto, si ha la possibilità di misurare la massa o il peso dell’acqua o del liquido di lavaggio all’interno del gruppo oscillante. Infatti la massa ed il peso dell’acqua o del liquido di lavaggio possono essere calcolati dal
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microcontrollore 16 quale differenza tra il valore di massa o di peso istantaneamente ricavato durante il funzionamento della macchina lavabiancheria e il valore di massa o di peso ricavato in corrispondenza del segnale di sincronismo consistente nell’avvio del funzionamento della macchina lavabiancheria.
Funzionando quale sensore di quantità d’acqua o di liquido di lavaggio, il modulo elettronico di rilevazione 6 permette al controllore centrale 17 di controllare i mezzi di immissione e/o di scarico dell’acqua nella macchina lavabiancheria (decidendone l’apertura e la chiusura), unicamente in funzione dell’informazione relativa alla massa o al peso dell’acqua o del liquido di lavaggio all’interno del gruppo oscillante. Nel caso particolare in cui l’elettrodomestico secondo la presente invenzione sia una macchina lavasciuga, il modulo elettronico di rilevazione 6 può essere utilizzato anche per il controllo del trattamento di asciugatura.
Durante il trattamento di asciugatura, il microcontrollore 16 è in grado di trasmettere al controllore centrale 17, istante per istante, l’informazione relativa alla massa o al peso del gruppo oscillante ed il controllore centrale 17 è in grado di utilizzare detta informazione per controllare il trattamento di asciugatura. Analogamente, il microcontrollore 16 può determinare la quantità d’acqua via via estratta dai capi tessili, calcolandola in base alla diminuzione della massa o del peso del contenuto del gruppo oscillante, e il controllore centrale 17 può interrompere il trattamento di asciugatura quando la quantità d’acqua estratta dai capi tessili raggiunge una predeterminata percentuale rispetto alla quantità d’acqua contenuta all’interno del gruppo oscillante alla fine del trattamento di lavaggio.
Dalla presente descrizione si deduce chiaramente come l’elettrodomestico secondo la presente invenzione, oltre a superare i già citati inconvenienti dell’arte nota, ha l’ulteriore vantaggio di rendere possibile l’utilizzo del modulo elettronico 6
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nell’ambito del controllo di numerose fasi di funzionamento dell’elettrodomestico, senza comportare un appesantimento del carico di lavoro del controllore centrale 17. La presente invenzione è stata descritta con riferimento particolare ad alcuni esempi di realizzazione, ma è chiaro che numerose varianti sono possibili alla luce delle conoscenze degli esperti del settore e che queste varianti ricadono all’interno dell’ambito definito dalle rivendicazioni qui annesse.
Ad esempio, il rilevamento dello spostamento relativo del gruppo oscillante rispetto al telaio può avvenire utilizzando una coppia di elementi telescopicamente accoppiati, ma non necessariamente costituenti lo stelo ed il fodero di un ammortizzatore. I due elementi possono essere una coppia di elementi appositamente previsti per tale rilevazione, ma non aventi alcuna funzione di ammortizzatore.
* * * * *
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Claims (24)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Elettrodomestico per il trattamento di capi tessili, in particolare macchina lavabiancheria, comprendente: - un gruppo oscillante elasticamente vincolato ad un telaio per mezzo di un sistema di sospensione comprendente una coppia di elementi telescopicamente accoppiati mediante due rispettive estremità, in cui una prima di dette due estremità comprende del materiale ferromagnetico ed in cui una seconda di dette due estremità comprende una bobina (9) , ed - un modulo elettronico di rilevazione (6) atto a rilevare uno spostamento relativo di dette due estremità caratterizzato dal fatto che detto modulo elettronico (6) comprende un circuito oscillatore (12) la cui frequenza di oscillazione dipende dall’impedenza di detta bobina (9) e mezzi di elaborazione, operativamente connessi a detto oscillatore, atti a misurare detta frequenza di oscillazione e a determinare, in funzione di detta frequenza di oscillazione, almeno un’informazione associabile a detto spostamento relativo.
  2. 2. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di elaborazione comprendono un microcontrollore (16) comprendente mezzi contatori (CNT) atti a contare le transizioni di fase di un segnale in uscita da detto oscillatore per determinarne la frequenza di oscillazione, e dal fatto che detto microcontrollore (16) è atto a determinare detto spostamento relativo secondo una legge dipendente da detta frequenza.
  3. 3. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto circuito oscillatore (12) è atto a generare un segnale ad onda quadra.
  4. 4. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal 30 fatto che detto oscillatore è un multivibratore astabile.
  5. 5. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 2 a 5, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi sensori operativamente connessi a detto microcontrollore (16) ed atti a rilevare parametri di esercizio di detto elettrodomestico.
  6. 6. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi sensori comprendono una sonda di temperatura (18), preferibilmente una sonda di tipo NTC.
  7. 7. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 2 a 6, caratterizzato dal fatto di comprendere un controllore centrale (17) atto a gestire detto elettrodomestico ed operativamente connesso a detto microprocessore (16) per ricevere una informazione associata a detto spostamento.
  8. 8. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che detto controllore centrale (17) è atto a trasmettere a detto microcontrollore (16) parametri di controllo utili per determinare detta informazione associabile a detto spostamento.
  9. 9. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detti parametri di controllo comprendono un segnale di sincronismo indicante una condizione di vuoto all’interno del gruppo oscillante.
  10. 10. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 8 o 9, caratterizzato dal fatto che detti parametri di controllo comprendono informazioni relative all’usura dell’elettrodomestico.
  11. 11. Elettrodomestico secondo la rivendicazione 8 o 9 o 10, caratterizzato dal fatto che detti parametri di controllo comprendono informazioni relative a fasi operative di detto elettrodomestico.
  12. 12. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 7 a 11, caratterizzato dal fatto che detto microcontrollore (16) è atto a trasmettere detta informazione a detto 31 controllore centrale (17) mediante una linea di comunicazione digitale.
  13. 13. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto modulo elettronico di rilevazione (6) è posizionato su uno di detti due elementi.
  14. 14. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 7 a 13, caratterizzato dal fatto che detta informazione è la misura della massa o del peso del contenuto di detto gruppo oscillante o di parte di detto contenuto di detto gruppo oscillante.
  15. 15. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 7 a 13, caratterizzato dal fatto che detta informazione è la misura della massa o del peso dei capi tessili caricati in detto gruppo oscillante prima che venga effettuato su detti capi tessili un trattamento, in particolare un trattamento di lavaggio.
  16. 16. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 7 a 13, caratterizzato dal fatto che detto controllore centrale (17) è in grado di utilizzare detta informazione per calcolare almeno un parametro relativo ad un successivo trattamento di lavaggio, essendo preferibilmente detto parametro la quantità ottimale di acqua o la quantità ottimale di agenti di lavaggio.
  17. 17. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di interfaccia tramite il quale detto elettrodomestico è atto a comunicare ad un utente detta informazione e/o detto parametro.
  18. 18. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta bobina (9) è posta su una estremità del fodero (3) di un ammortizzatore (1) e che detta estremità comprendente materiale ferromagnetico è una estremità di uno stelo (4) di detto ammortizzatore (1).
  19. 19. Elettrodomestico secondo una delle rivendicazioni da 1 a 17, caratterizzato dal fatto che detta bobina (9) è posta su una estremità (41) dello stelo (4) di un ammortizzatore (1) e che detta estremità (31) comprendente materiale ferromagnetico è una estremità di un fodero di detto ammortizzatore (1).
  20. 20. Metodo di rilevazione di uno spostamento relativo tra due elementi di un sistema oscillante in un elettrodomestico per il trattamento di capi tessili, in cui detti due elementi sono telescopicamente accoppiati mediante due estremità, una prima di dette due estremità comprendendo del materiale ferromagnetico ed una seconda di dette due estremità comprendendo una bobina (9), caratterizzato dal fatto di: - rilevare una frequenza di oscillazione di un circuito oscillatore (12) la cui frequenza di oscillazione dipende dall’impedenza di detta bobina (9) posta su uno di detti due elementi, - determinare detto spostamento relativo in funzione di detta frequenza di oscillazione.
  21. 21. Metodo secondo la rivendicazione 20, caratterizzato dal fatto di determinare detto spostamento relativo in funzione di informazioni, misurate da mezzi sensori, relative a parametri di esercizio di detto elettrodomestico.
  22. 22. Metodo secondo una delle rivendicazioni 20 o 21, caratterizzato dal fatto di determinare detto spostamento relativo in funzione di informazioni, trasmesse da un controllore centrale di detto elettrodomestico, relative all’usura di detto elettrodomestico.
  23. 23. Metodo secondo una delle rivendicazioni da 20 a 22, caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di taratura eseguita in condizioni di riposo di detto gruppo oscillante ed atta a rilevare una frequenza di oscillazione di riposo di detto circuito oscillatore (12).
  24. 24. Elettrodomestico secondo gli insegnamenti innovativi contenuti nella presente 33 descrizione e secondo quanto rappresentato nei disegni annessi che ne costituiscono forme preferite e non limitative di realizzazione. * * * * * INDESIT COMPANY S.P.A. p.i. Ing. Roberto DINI Procuratore per Brevetti e Marchi 34
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