ITRM20110190A1 - Apparato di movimentazione automatica. - Google Patents

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ITRM20110190A1
ITRM20110190A1 IT000190A ITRM20110190A ITRM20110190A1 IT RM20110190 A1 ITRM20110190 A1 IT RM20110190A1 IT 000190 A IT000190 A IT 000190A IT RM20110190 A ITRM20110190 A IT RM20110190A IT RM20110190 A1 ITRM20110190 A1 IT RM20110190A1
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Salvatore Averna
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Salvatore Averna
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    • A21CMACHINES OR EQUIPMENT FOR MAKING OR PROCESSING DOUGHS; HANDLING BAKED ARTICLES MADE FROM DOUGH
    • A21C9/00Other apparatus for handling dough or dough pieces
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    • A21BAKING; EDIBLE DOUGHS
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    • A21C13/00Provers, i.e. apparatus permitting dough to rise

Description

"APPARATO DI MOVIMENTAZIONE AUTOMATICA"
DESCRIZIONE
La presente invenzione è relativa ad un apparato per la movimentazione automatica di vassoi nei processi dolciari in genere, ed in particolare nel processo di panificazione.
Storia della tecnologia
Nel processo di panificazione, cioè il processo industriale mediante il quale viene prodotto il pane, si distinguono le fasi di dosatura degli ingredienti, di impastatura, di lievitazione ed infine di cottura,
Descrizione della tecnica antecedente
Nell'attuale stato della tecnica, tra le fasi di impasto e quella di cottura, il pane in lavorazione viene disposto su dei vassoi, i quali sono generalmente alloggiati l’uno sopra l’altro lungo uno scaffale, o in generale una struttura di appoggio.
Per poter procedere alla lavorazione del pane, l’operatore prende di volta in volta un vassoio dallo scaffale e lo porta su un piano di lavoro per effettuare le operazioni necessarie. Questo avviene in sequenza per tutti i vassoi sistemati entro lo scaffale. Svantaggi della tecnica antecedente
Tale metodologia, nonostante sia frequentemente impiegata nelle comuni applicazioni di tecnica nota, soffre d'importanti ed evidenti svantaggi.
Infatti, le fasi di lavorazione intermedia sono estremamente delicate in quanto esse coinvolgono la lievitazione del pane, la quale comporta dei tempi molto stretti e rigorosi che, se non rispettati, deteriorano irrimediabilmente il prodotto finale.
L’operatore è però costretto a movimentare manualmente i vassoi, per portarli dallo scaffale verso un piano di lavoro, che solitamente può non essere vicino allo scaffale stesso. Inoltre i vassoi sono spesso impilati lungo altezze considerevoli (per ottimizzare gli spazi) e di conseguenza risulta non agevole movimentare in particolar modo i vassoi che si trovano alla base e nel punto più alto dello scaffale.
Tali operazioni sono eseguite quindi con difficoltà da parte dell’operatore, anche in considerazione del fatto che i vassoi presentano un peso non indifferente, e di conseguenza tale fase di lavorazione risulta particolarmente critica in quanto, come detto, essa è molto delicata in quanto i suoi tempi sono estremamente stretti e rigorosi.
Scopi dell'invenzione
Scopo della presente invenzione è risolvere i sopraccitati svantaggi fornendo un apparato di movimentazione automatica come sostanzialmente definito nella rivendicazione 1.
Ulteriore oggetto della presente invenzione è fornire un vassoio come sostanzialmente definito nell’ambito della rivendicazione 11 .
Ulteriori caratteristiche dell'invenzione sono definite nelle corrispondenti rivendicazioni dipendenti.
Vantaggi dell'invenzione
La presente invenzione, superando i citati problemi della tecnica nota, comporta numerosi ed evidenti vantaggi.
Infatti, l’apparato oggetto della presente invenzione è in grado di svolgere automaticamente, ed in maniera più efficiente e veloce, quanto ad oggi fatto manualmente dagli operatori.
Esistono ad oggi in commercio scaffali per il contenimento dei vassoi di qualsiasi forma e dimensioni, ma che si differenziano l’uno dall’altro sostanzialmente per il passo fra i vari ripiani. L’apparato secondo l’invenzione è configurato, come risulterà chiaro dalla descrizione di una sua forma preferita di realizzazione presentata qui a scopo esemplificativo e non limitativo, in maniera da adattarsi a qualsiasi tipo di struttura di appoggio esistente.
Inoltre l’apparato secondo l’invenzione è facilmente movimentabile per mezzo di ruote posizionate in corrispondenza di una sua base, in modo da essere associabile alla struttura di appoggio, così da operare la movimentazione automatica dei vassoi in maniera estremamente facile e veloce.
Breve descrizione dei disegni
Ancora ulteriori vantaggi, così come le caratteristiche e le modalità di impiego della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione preferita, presentata a scopo esemplificativo e non limitativo, facendo riferimento alle figure dei disegni allegati, in cui:
la figure 1 e 2 raffigurano in vista prospettica un apparato per la movimentazione automatica secondo la presente invenzione;
le figure 3 e 4 mostrano in vista prospettica un particolare dell’apparato di movimentazione quando in uso;
la figura 5 mostra in vista prospettica un particolare dell’apparato di movimentazione di figura 4;
la figura 6 mostra con vista in pianta l’apparato di movimentazione secondo la presente invenzione;
la figura 7 raffigura in vista prospettica una particolare di visione posteriore dell’apparato di movimentazione di figura 1.
le figure 8-11 mostrano dei particolari dell’apparato di movimentazione secondo la presente invenzione;
la figura 12 mostra in vista prospettica un vassoio anch’esso oggetto della presente invenzione da impiegare insieme all’apparato di movimentazione.
Descrizione dettagliata dei disegni
Con riferimento alla figura 1 , è mostrato in vista prospettiva una forma di realizzazione preferita, presentata qui a scopo esemplificativo e non limitativo, di un apparato 1 per la movimentazione di vassoi secondo la presente invenzione.
L’apparato 1 è associabile ad una struttura di appoggio 10, la quale definisce una regione di spazio entro la quale dei vassoi (in figura è riportato a titolo esemplificativo solo un vassoio 100) sono sovrapposti lungo una direzione verticale e tra loro distanziati. Su tali vassoi 100 viene disposto il pane durante la fase di lievitazione. Al termine di tale fase, ogni vassoio 100 deve necessariamente essere estratto dalla struttura di appoggio 10 e trasportato verso il forno nel quale il pane è successivamente scaricato per la cottura. Sarà apprezzato che l’estrazione manuale dei vassoi 100, in particolar modo i vassoi che si trovano nelle posizioni più basse o più alte della struttura di appoggio 10, risulta essere notevolmente faticosa dato il notevole peso dei vassoi stessi.
L’apparato di movimentazione 1 comprende un telaio 12, associabile come raffigurato alla struttura di appoggio 10, dei mezzi di supporto 13 ricavati sul telaio, configurati in maniera da essere esterni alla regione di spazio che contiene i vassoi 100 e supportare il vassoio 100 lungo un piano orizzontale di lavoro adiacente ad essa, ed un sistema di movimentazione verticale a passo dei mezzi di supporto 13, denotato in figura con il riferimento numerico 14.
Sempre con riferimento alla figura 1 , il telaio 12 dell’apparato 1 presenta una coppia di montanti 121 , i quali sono pertanto posizionabili lungo i lati della struttura di appoggio 10.
Preferibilmente, la coppia di montanti 121 è collegata superiormente da una traversa 122, in modo da conferire al telaio stesso una forma sostanzialmente a “C”.
In particolare, la forma a “C” di cui è dotato il telaio 12 è particolarmente vantaggiosa in quanto essa è tale da circondare la struttura di appoggio 10 contenente i vassoi. In questo modo, il telaio non crea ingombri che altrimenti interferirebbero con la zona intorno alla struttura di appoggio stessa, che dovrà essere necessariamente libera per favorire gli spostamenti degli operatori durante la movimentazione le varie fasi di lavorazione.
I mezzi di supporto 13 comprendono una prima coppia di longheroni 13 tra loro affacciati, ciascuno essendo posizionato sul rispettivo montante 121.
II sistema di movimentazione verticale a passo 14, basato nel presente esempio di realizzazione su un sistema di trazione a catena, consente il posizionamento automatico della coppia di longheroni 13 all’altezza desiderata lungo la struttura di appoggio 10 in corrispondenza del vassoio da estrarre. Il vassoio 100 viene quindi posizionato manualmente sulla coppia di longheroni 13 ad esso affiancati e successivamente condotto, tramite il sistema di movimentazione a passo, ad una altezza idonea per essere poi prelevato e trasportato manualmente verso il forno per la successiva fase di lavorazione.
Il sistema di movimentazione 14 comprende, per ciascun longherone 13, una rispettiva catena di trasmissione 141 ricavata entro i montanti 121. Entrambe le catene di trasmissione 141 sono movimentata da un motore, preferibilmente posizionato sulla traversa 122 (non raffigurato), che a questo proposito potrà vantaggiosamente essere di tipo scatolato.
Alternativamente, si potrebbe fornire ciascuna delle due catene 141 di un motore ad essa dedicato.
II movimento impresso dal motore alle catene di trasmissione 141 sarà quindi tale da movimentare i longheroni 13 in modo che essi rimangano sempre affacciati tra di loro alla stessa altezza, in modo da definire costantemente un piano orizzontale di supporto sul quale il vassoio è posizionabile.
Preferibilmente, i mezzi di supporto comprendono anche una seconda coppia di longheroni 13’ tra loro affacciati, disposti su un lato opposto del telaio 12 rispetto alla prima coppia di longheroni 13.
In questo modo, il trasporto dei vassoi 100 verso il forno può avvenire in maniera più rapida ed efficiente, in quanto l’apparato 1 secondo l’invenzione permette un doppio accesso indipendente alla struttura di appoggio 10 per l’estrazione/inserimento dei vassoi.
Sarà apprezzato che la seconda coppia di longheroni 13’ è comandata un rispettivo sistema di movimentazione a passo formato da una coppia di catene di trasmissione 142, azionabili dal motore in maniera del tutto analoga alle catene di trasmissione 141 ed indipendente da esse.
Con riferimento alla successiva figura 2, è mostrato solo l’apparato 1 secondo la presente invenzione, senza la struttura di appoggio. Tali strutture di appoggio sono note allo stato attuale della tecnica, e differiscono in sostanza tra loro per la diversa spaziatura esistente tra i vassoi.
Il telaio 12 dell’apparato è preferibilmente provvisto di ruote (non riportate in figura) in corrispondenza delle basi dei montanti 121 , per poter essere facilmente movimentato su un piano di calpestio ed associato alla struttura di appoggio (non riportata in figura 2). Preferibilmente, tali ruote sono dotate di un sistema di bloccaggio, in modo da non permettere ulteriore movimento dell’apparato 1 una volta raggiunta la sua posizione operativa associata alla struttura di appoggio.
Sempre facendo riferimento alla figura 2, l’apparato 1 secondo la presente invenzione comprende inoltre dei mezzi di movimentazione orizzontali, denotati in figura con il riferimento numerico 15, configurati per movimentare il vassoio (non raffigurato) dalla struttura di appoggio (anch’essa non raffigurata) verso i mezzi di supporto e viceversa. In particolare, secondo la presente forma di realizzazione, presentata qui a scopo esemplificativo e non limitativo, i mezzi di movimentazione orizzontali comprendono una coppia di bracci 15, solidali ai mezzi di supporto 13 e posizionati inferiormente rispetto al piano di lavoro orizzontale da questi definito. In particolare, i bracci 15 sono ricavati lungo una traversa 159 che collega rigidamente la coppia di longheroni 13.
Con riferimento alla figura 3, è mostrato l’apparato 1 secondo la presente invenzione in cui i due bracci 15 per la movimentazione orizzontale del vassoio 100 (ora raffigurato) sono operativi al fine di estrarre il vassoio dalla struttura di appoggio e posizionarlo sul piano di lavoro individuato dalla coppia di longheroni 13, secondo il verso indicato dalla freccia Fe di figura.
A questo scopo, i due bracci 15, preferibilmente posizionati sull’apparato 1 simmetricamente rispetto ad una mezzeria del vassoio 100, comprendono ciascuno un rispetto elemento di estrazione 151 mobile lungo il braccio in modo da cooperare con il vassoio 100 ed operarne appunto l’estrazione dalla struttura di appoggio verso i mezzi di supporto.
Con riferimento ora alla figura 4, i bracci 15 comprendono ciascuno, in maniera assolutamente analoga, un rispettivo elemento di inserimento 152, il quale è dotato di un movimento lungo il braccio 15 in senso contrario rispetto all’elemento di estrazione, e tale da operare lo spostamento del vassoio 100 questa volta dalla coppia di longheroni 13 verso la struttura di appoggio, secondo il verso della freccia Fi di figura.
La successiva figura 5 mostra in dettaglio il braccio 15. L’elemento d’inserimento 151 è movimentato da un meccanismo di trasmissione a catena chiusa 155 che comprende una coppia di ruote dentate 156 tra loro affacciate. In particolare, la catena chiusa 155 si chiude entro l’elemento di estrazione 151 creando in questo modo una connessione solidale. Al fine di conferire all’elemento di inserimento 151 un moto nel senso della freccia Fi le ruote dentate 156 ruotano in senso orario. Sarà apprezzato che la porzione di corsa di lavoro dell’elemento 151 , quando esso coopera con il vassoio, è relativa alla fase di moto superiore. Dopo aver completato l'inserimento del vassoio nella struttura di appoggio, l’elemento di inserimento 151 prosegue nel suo moto invertendo il senso di marcia e percorrendo il tratto di corsa inferiore, in modo da risultare pronto ad un nuovo ciclo operativo senza che le ruote dentate debbano invertire il senso di rotazione.
La realizzazione ed il funzionamento dell’elemento di estrazione 152 è del tutto analogo a quanto descritto circa l’elemento di inserimento. Esso è movimentato da una catena di trasmissione 157, alla quale è reso solidale, che ruota tra una coppia di rispettive ruote dentate (non visibili in figura), che girano in senso antiorario, in modo da conferire all’elemento 152 un moto durante la sua corsa superiore (in figura è mostrato mentre si trova nella porzione inferiore di corsa) di senso opposto rispetto all’elemento di inserimento 151.
Quindi, una volta che la coppia di longheroni è posizionata inferiormente al vassoio supportato dalla struttura di appoggio, l’azionamento dei due elementi di estrazione dei due rispettivi bracci determina il posizionamento del vassoio sulla coppia di longheroni. Successivamente i longheroni vengono posizionati dal sistema di movimentazione ad una altezza tale da facilitare il prelevamento del vassoio, al fine di portarlo prelevare e portarlo verso la prossima fase di lavorazione. Quando il vassoio deve essere reinserito all’interno della struttura di appoggio, esso viene riposizionato sulla coppia di longheroni, i quali successivamente vengono portati dal sistema di movimentazione a passo in corrispondenza dall’altezza lungo la struttura entro la quale il vassoio deve essere inserito, dopodiché azionando gli elementi di inserimento il vassoio viene spostato entro la struttura di appoggio alla posizione desiderata.
Le conoscenze e gli accorgimenti tecnici necessari alla realizzazione del sistema di movimentazione a catena chiusa degli elementi di inserimento/estrazione sono reputati essere alla portata di un tecnico del settore, e pertanto non verranno di seguito ulteriormente approfonditi.
La figura 6 successiva ritrae l’apparato 1 da una visuale in pianta, in cui sono visibili i due elementi di inserimento/estrazione 152, 151 ciascuno associato al rispettivo braccio 15. In particolare, in tale visuale è ora visibile la coppia di ruote dentate, denotate in figura con il riferimento numerico 158, relative al moto dell’elemento di estrazione 152.
In particolare, sempre con riferimento alla figura 6, è ben visibile come le catene di trasmissione 155 e 157, disposte lungo lati opposti di ciascun braccio 15, presentano tra loro uno sfasamento. Ciò è necessario per tener conto dello spessore del vassoio che deve essere agganciato sia dagli elementi di estrazione che da quelli di inserimento, rispettivamente nel moto verso i longheroni (freccia Fe di figura) che per il moto verso la struttura di appoggio (freccia Fi di figura).
Sarà apprezzato inoltre che i mezzi di movimentazione orizzontale potranno comprendere al limite anche un unico braccio 15, posizionato preferibilmente lungo la linea di mezzeria del vassoio stesso.
Con riferimento alla figura 7, è mostrato l’apparato di movimentazione 1 secondo l’invenzione da una vista posteriore, in cui è visibile la coppia di longheroni 13’. Sarà apprezzato che i mezzi di movimentazione orizzontale potranno essere disposti anche sul lato posteriore dell’apparato, e ricavati in maniera del tutto analoga a quanto descritto relativamente alla coppia di longheroni 13. In questo caso, i mezzi di movimentazione saranno ricavati lungo una traversa 159’ che connette rigidamente la coppia di longheroni 13’.
Facendo ora riferimento alla seguente figura 8, il sistema di movimentazione verticale a passo 14 comprende, come già sopra anticipato, una catena di trasmissione per ogni longarone di supporto. In particolare, in figura 8 è visibile a titolo esemplificativo la catena 141 atta a movimentare il longarone della coppia di longaroni 13.
Sul telaio 12 è montato un ascensore 20, solidale al longarone 13 e configurato per permetterne il movimento verticale. L’ascensore 20 comprende delle ruote che sono montate in modo da scorrere lungo un’asta verticale 129 del telaio 12, in modo da servire sia da guida ed allo stesso tempo da elemento strutturale.
Sarà apprezzato quindi che l’ascensore 20 è azionato mediante la catena di trasmissione 141 comandata a sua volta dal motore posto in corrispondenza della traversa del telaio (non raffigurati). In particolare, la catena 141 scorre tra una coppia di ruote dentate (non visibili in figura), di cui una superiore funge da motrice, mentre quella inferiore da condotta. Entrambe le ruote sono fissate al telaio 12 mediante delle asole che ne permettono la regolazione.
Con riferimento alla successiva figura 9, entro l’ascensore 20 sono montati dei sensori finecorsa 21 che si attivano o disattivano incontrando lungo il loro percorso delle linguette 30 che determinano a quale altezza l’ascensore 20, e quindi la coppia di longheroni, deve essere arrestato per operare l’estrazione/inserimento del vassoio da/verso la struttura di appoggio.
In particolare, le linguette 30 sono disposte tra loro lungo il montante del telaio 12 ad una distanza tale da tener conto della spaziatura dei vassoi associata alla particolare struttura di appoggio impiegata. Il sensore finecorsa 21 , mediante la rotazione di un suo elemento, acquisisce l’informazione di trovarsi in corrispondenza di un vassoio da prelevare. Tale informazione è gestita da una unità di controllo che ordina al motore di interrompere il movimento.
La realizzazione di un tale circuito di controllo è giudicata essere ampiamente alla portata di un tecnico del settore, e quindi di seguito non ne verrà data una descrizione dettagliata.
La figura 10 mostra un particolare in prospettiva della cooperazione tra il sensore finecorsa 21 e la linguetta 30. Le linguette sono alloggiate su un asta fissa del telaio che ne permette oltre al fissaggio anche la regolazione.
Sul telaio dell’apparato di movimentazione oggetto della presente invenzione sono inoltre montate due aste a forma di L (non raffigurate) che delimitano le posizioni limite superiore che inferiore di ciascuna coppia di montanti,
In figura 11 , è infine visibile che la catena di trasmissione 141 , ma sarà apprezzato che ciò vale per tutte le catene di trasmissione dell’apparato, si chiude con un elemento filettato 1411 posto all’interno di un elemento elastico 1412 che trasmettono il moto all’ascensore 20. L’elemento elastico 1412, oltre a trasmettere il moto, serve anche come taratura per i carichi applicati.
Con riferimento alla figura 12, è rappresentato in vista prospettica il vassoio 100, anch’esso oggetto della presente invenzione.
In particolare, tale vassoio 100 è atto ad essere impiegato con l’apparato di movimentazione 1 comprendente i mezzi di movimentazione orizzontali sopra descritti. Il vassoio 100 è necessariamente configurato per poter scaricare il pane su di esso disposto (non raffigurato) entro un forno (anch’esso non riportato in figura).
A questo proposito, il vassoio 100 comprende un telo 101 solidale ad un elemento di battuta 102 scorrevole lungo un lato del vassoio in modo che un suo scorrimento produca una rotazione del telo attorno al vassoio. La rotazione del telo è necessaria al fine appunto di scaricare il pane senza correre il rischio di avvicinarsi al forno e per disporre il pane entro di esso in maniera ordinata e precisa in totale sicurezza.
Al fine di essere impiegato con l’apparato di movimentazione sopra descritto, tale vassoio 100 comprende dei mezzi di aggancio 105, configurati appunto per cooperare con gli elementi di estrazione/inserimento sopra descritti in modo da poter essere movimentato dalla struttura di appoggio verso i mezzi di supporto e viceversa.
Nella forma di realizzazione qui mostrata a titolo esemplificativo e non limitativo, tali mezzi di aggancio comprendono una bandella 105 ricavata lungo un lato del vassoio 100. Sarà apprezzato che il vassoio potrà essere dotato di una pluralità di bandelle, a condizione che esse siano disposte in corrispondenza delle zone lungo il vassoio in cui operano gli elementi di inserimento/estrazione.
Infine, sia i longheroni che i bracci per la movimentazione orizzontale potranno essere vantaggiosamente connessi al telaio mediante, a titolo esemplificativo, una connessione a cerniera dotata di dischi di frizione, in maniera tale da poter essere portati in posizione verticale quando l’apparato non è in funzione, così da limitarne gli ingombri.
La presente invenzione è stata fin qui descritta con riferimento ad una sua forma di realizzazione preferita. È da intendersi che possono esistere altre forme di realizzazione che afferiscono al medesimo nucleo inventivo, tutte rientranti nell’ambito di protezione delle rivendicazioni qui di seguito riportate.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparato (1 ) per la movimentazione automatica di vassoi (100) disposti in una regione di spazio definita da una struttura di appoggio (10) entro la quale essi sono sovrapposti lungo una direzione verticale e tra loro distanziati, l’apparato (1) comprendendo: • un telaio (12) associabile alla struttura di appoggio (10); • mezzi di supporto (13, 13’) di un vassoio (100) ricavati su detto telaio (12), detti mezzi di supporto (13, 13’) essendo configurati in modo da essere esterni a detta regione di spazio e supportare il vassoio (100) lungo un piano orizzontale di lavoro adiacente ad essa; • un sistema di movimentazione (14) verticale a passo di detti mezzi di supporto (13, 13’).
  2. 2. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, inoltre comprendente mezzi di movimentazione orizzontale (15) configurati per movimentare il vassoio (100) dalla struttura di appoggio (10) verso detti mezzi di supporto (13, 13’) e viceversa.
  3. 3. Apparato (1) secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detti mezzi di movimentazione orizzontale (15) comprendono almeno un braccio (15) ricavato su detto telaio (12), detto almeno un braccio (15) essendo solidale a detti mezzi di supporto (13) e posizionato inferiormente rispetto al piano orizzontale di lavoro da essi definito.
  4. 4. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto almeno un braccio (15) comprende un elemento di estrazione (152) ed un elemento di inserimento (151), detti elementi di estrazione (152) e di inserimento (151 ) essendo mobili lungo detto almeno un braccio (15) in direzioni tra loro opposte e tali da cooperare con il vassoio (10) in modo da operare un suo spostamento rispettivamente dalla struttura di appoggio (10) verso detti mezzi di supporto (13) e viceversa.
  5. 5. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui ciascun elemento di inserimento/estrazione (151 , 152) è atto ad essere movimentato da un rispettivo meccanismo (155, 157) di trasmissione a catena chiusa, detti meccanismi di trasmissione (155, 157) essendo disposti lungo lati opposti di detto almeno un braccio (15).
  6. 6. Apparato (1 ) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (12) comprende una coppia di montanti (121 ) posizionabili lungo i lati della struttura di appoggio (10).
  7. 7. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti montanti (121) sono connessi superiormente da una traversa (122), detto telaio (12) presentando una forma sostanzialmente a “C”.
  8. 8. Apparato (1) secondo la rivendicazioni 6 o 7, in cui detti mezzi di supporto (13, 13’) comprendono una prima coppia di longheroni (13) tra loro affacciati, ciascun longherone essendo posizionato sul rispettivo montante (121).
  9. 9. Apparato (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di supporto (13, 13’) comprendono una seconda coppia di longheroni (13’), dette prima e seconda coppia di longheroni essendo posizionate su lati opposti di detto telaio (12).
  10. 10. Apparato (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto telaio (12) comprende in corrispondenza di una sua base una o più ruote disposte in maniera che detto telaio (12) sia movimentabile lungo un piano di appoggio.
  11. 11. Vassoio (100) atto ad essere impiegato con un apparato (1) secondo la rivendicazione 2, comprendente un telo (101) avvolto sulla sua superficie, il telo (101) essendo solidale ad un elemento di battuta (102) scorrevole lungo un lato del vassoio (100) in modo che un suo scorrimento produca una rotazione del telo (101) attorno al vassoio (100), detto vassoio (100) essendo caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di aggancio (105) configurati per cooperare con detti mezzi di movimentazione orizzontale (15) in maniera da essere movimentato dalla struttura di appoggio (10) verso detti mezzi di supporto (13, 13’) e viceversa.
  12. 12. Vassoio (100) secondo la rivendicazione precedente, in cui detti mezzi di aggancio (105) comprendono una o più bandelle (105) ricavate lungo un lato di detto vassoio (100).
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