ITPN20130053A1 - Apparato perfezionato per l¿apertura automatica di casse di differenti dimensioni - Google Patents

Apparato perfezionato per l¿apertura automatica di casse di differenti dimensioni

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ITPN20130053A1
ITPN20130053A1 IT000053A ITPN20130053A ITPN20130053A1 IT PN20130053 A1 ITPN20130053 A1 IT PN20130053A1 IT 000053 A IT000053 A IT 000053A IT PN20130053 A ITPN20130053 A IT PN20130053A IT PN20130053 A1 ITPN20130053 A1 IT PN20130053A1
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box
boxes
distance
vertical
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Luca Benedetti
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    • B65B43/26Opening or distending bags; Opening, erecting, or setting-up boxes, cartons, or carton blanks
    • B65B43/265Opening, erecting or setting-up boxes, cartons or carton blanks
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Description

Descrizione del brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo:
“APPARATO PERFEZIONATO PER L’APERTURA AUTOMATICA DI CASSE DI
DIFFERENTI DIMENSIONI”
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un apparato perfezionato per aprire le casse che sono normalmente utilizzate per contenere prodotti ortofrutticoli; si ricorda infatti che dopo il loro impiego, e svuotamento, dette casse vengono richiuse facendo abbattere verso l’interno le relative pareti verticali.
Queste casse possono presentarsi in dimensioni differenziate, sia per il tipo di contenuto sia soprattutto per la diversa destinazione e richiesta commerciale a valle.
Lo scopo di tale operazione è quello di ridurre in modo estremamente rilevante il volume complessivo di dette casse, poiché dopo l’impiego queste devono essere riordinate per essere inviate di nuovo nei centri di raccolta e riempimento.
Tale esigenza è stata chiaramente spiegata nel brevetto WO 2012/156375 della medesima depositante, ed a cui si rimanda per brevità, e che pertanto non verrà oltre discusso.
Lo stesso brevetto introduce anche relativo procedimento per aprire in modo totalmente automatico le pareti laterali ripiegate di una pluralità di casse, preferibilmente per prodotti ortofrutticoli, dotate di un piano di fondo e di due coppie di pareti opposte, singolarmente incernierate su detto piano di fondo, che sono disposte in modo identico ed ordinato, ed appoggiate in verticale una sull'altra così da formare una relativa prima catasta, in cui detto procedimento comprende le seguenti operazioni:
a) trasporto di detta prima catasta in una prima stazione di arrivo e caricamento,
b) sollevamento in verticale di due pareti opposte frontali della cassa superiore mediante rispettiva rotazione rispetto a detto piano di fondo,
c) sollevamento in verticale delle altre due pareti frontali di detta cassa superiore mediante rispettiva rotazione rispetto a detto piano di fondo,
d) bloccaggio di almeno una di dette pareti laterali con una adiacente parete laterale,
e) trasferimento di detta cassa aperta in senso orizzontale in posizione esterna alla proiezione verticale di detta prima catasta,
f) in cui, preferibilmente tra le operazioni a) e b) precedenti, detta prima catasta viene sollevata fino ad un livello tale che la cassa che si trova in posizione superiore, e con le pareti ripiegate, raggiunge un livello predeterminato (L) in una prima stazione di lavoro,
g) e dopo detto sollevamento a detto livello, detta cassa superiore viene bloccata rispetto a detta prima stazione di lavoro mediante mezzi che agiscono lateralmente su detto piano di fondo della cassa superiore.
Detto procedimento ed il relativo apparato sono risultati del tutto efficaci ed adeguati in tutti gli ambienti operativi che li impiegano a risolvere il problema originariamente posto.
Tuttavia è stato anche ripetutamente riscontrato che, nel funzionamento reale, detto apparato presenta dei limiti operativi sempre più evidenti man mano che se ne vuole estendere ed ottimizzare l’applicazione sia in relazione al tipo dei prodotti ortofrutticoli trasportati, sia soprattutto in relazione al fatto che la catena commerciale e distributiva a valle della presente fase di apertura e riempimento della cassette è estremamente frammentata e diversificata, nel senso che risulta necessario caricare cassette dalle dimensioni e capacità anche molto differenti, inclusa in questo anche l’altezza delle pareti delle cassette.
Per risolvere questa richiesta, ovviamente sarebbe sufficiente realizzare, installare ed utilizzare una singola macchina per ogni tipo e dimensione di cassetta; tuttavia questa non sarebbe in realtà una soluzione accettabile sul piano economico, ed operativo, ed anche per lo spreco di aree altrimenti utilizzabili, per ragioni immediatamente intuibili ad ogni esperto del settore.
La soluzione ottimale infatti consisterebbe nel realizzare una unica macchina per l’apertura delle cassette ed il loro successivo impilamento che sia atta ad operare con cassette di dimensioni anche molto differenti, incluso le relative altezze.
Sarebbe quindi desiderabile, ed è scopo principale della presente invenzione, di realizzare un apparato atto a realizzare, secondo la tecnica nota, l’apertura completamente automatica ed il bloccaggio di una pluralità di cassette chiuse, specialmente per impiego come contenitori di orto-frutta, fornite in successione ed associate come rispettive singole cataste, e dopo la loro apertura, di fornire dette cassette aperte ancora associate come rispettive cataste; secondo l’invenzione, questo apparato deve essere dotato di dispositivi atti ad essere adattati alle dimensioni di cassette con differenti dimensioni, incluse le relative altezze, in cui detti dispositivi, e gli organi di comando degli stessi, possano essere azionati e regolati così da “lavorare” cassette di differenti dimensioni, in modo semplice, immediato, sicuro, economico.
Tale scopo viene conseguito da un apparato realizzato secondo le rivendicazioni allegate.
Caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni allegati, in cui:
� Le figure 1 e 2 mostrano una vista piana verticale di un primo sotto-assieme dell’apparato dell’invenzione in due distinte modalità operative.
� Le figure 3 e 3A mostrano due viste dall’alto del sotto-assieme delle figure precedenti, in due differenti e rispettivi stati di funzionamento.
� La figura 4 mostra una vista piana su un piano verticale e simbolica del movimento delle cassette e dei relativi tamponi di supporto, nelle relative posizioni estreme, nella catasta iniziale delle cassette chiuse.
� La figura 4A mostra una vista semplificata ed in prospettiva delle cassette nelle due posizioni estreme di figura 4.
La figura 5 mostra una vista piana dall’alto di un altro sotto-assieme dell’apparto dell’invenzione.
La figura 5A mostra una vista semplificata ed in prospettiva del sotto-assieme di figura 5, relativo alla cataste delle cassette chiuse.
Le figure 5B e 5C mostrano rispettive viste, simili alla figura 5, del medesimo sotto-assieme in due distinti stati di funzionamento.
La figura 6 mostra una vista piana su un piano verticale e simbolica del movimento delle cassette e dei relativi tamponi di supporto, nelle relative posizioni estreme, nella catasta finale delle cassette aperte.
La figura 6A mostra una vista semplificata ed in prospettiva delle cassette nelle due posizioni estreme di figura 6.
La figura 7 mostra una vista piana dall’alto di un altro sotto-assieme dell’apparto dell’invenzione, relativo alla cataste delle cassette aperte.
La figura 7A mostra una vista semplificata ed in prospettiva del sotto-assieme di figura 7.
Le figure 7B e C mostrano rispettive viste, simili alla figura 7, del medesimo sotto-assieme in due distinti stati di funzionamento.
La figura 8 mostra una vista di sintesi, piana, verticale e laterale dell’apparato dell’invenzione.
La figura 9 mostra una prospettiva diagonale dall’alto dell’apparato della figura 8.
La figura 10 mostra una vista piana dall’alto dell’apparato delle figure 8 e 9.
La figura 11 mostra una particolare modalità costruttiva dell’apparato, visto come in figura 8.
Le figure 12 e 13 mostrano rispettive viste in prospettiva dell’apparato complessivamente rappresentato nella figura 9, ma separato nelle due stazioni di lavoro che lo compongono.
Le figure 14 e 15 mostrano due viste in prospettiva dell’apparato dell’invenzione osservato da due punti di osservazione quasi diagonalmente opposti.
Anche se la presente invenzione si riferisce in modo specifico ad un apparato ed a un procedimento che teoricamente possono assumere differenti assetti ed orientamenti, tuttavia sarà evidente che essa trova la migliore e tipica forma di realizzazione con un apparato poggiato su un suolo orizzontale e con le cassette impilate in verticale, sia quando chiuse che quando aperte; pertanto la descrizione deve essere letta con particolare riferimento ai disegni, e dunque i termini di “sopra” “sotto”, “in alto” “in basso” etc. che possono essere utilizzati si riferiscono logicamente a questa e normale disposizione dell’apparato.
Poiché un apparato secondo l’invenzione risulta costruttivamente molto complesso ed articolato per la quantità di componenti e dispositivi, ed in genere di mezzi di supporto, collegamento etc. che devono essere assemblati, nel seguito della descrizione ci si riferirà a disegni e/o figure molto schematiche e simboliche del tutto differenti, nella loro rappresentazione, dai corrispondenti mezzi e dispositivi impiegati nell’apparto reale dell’invenzione; lo scopo di tale scelta del tipo di rappresentazione è mirato esclusivamente a facilitare la comprensione dell’invenzione da parte del lettore, focalizzando la sua attenzione solo sugli elementi che vengono di volta in volta descritti.
Peraltro, oltre si volesse verificare la congruità di dette rappresentazioni con un apparato reale secondo l’invenzione, le allegate figure 14 e 15 forniscono ad un esperto del settore le informazioni necessarie e sufficienti per riconoscere in dette figure i maggiori assiemi o gruppi funzionali che vengono dettagliatamente rappresentati nelle figure di dettaglio ma simboliche, e descritti una per una.
Nel seguito della presente descrizione le indicazioni numeriche tra parentesi si riferiscono al citato brevetto WO 2012/156375; inoltre qui viene esplicitamente spiegato che la presente invenzione consiste in una evoluzione marcatamente migliorativa dell’impianto descritto nel brevetto citato.
Saranno solo descritte nel dettaglio le sole parti, dispositivi e modalità operative che sono individualmente e specificamente interessate dai vari aspetti della presente invenzione; resta pertanto esplicitamente inteso che le parti, i sotto-assiemi, gli organi funzionali e le modalità operative qui non espressamente descritte sono le medesime ampiamente descritte nel citato WO 2012/156375; e pertanto per brevità e semplicità vengono omesse nel presente brevetto.
E come nel citato brevetto, l’impianto della presente invenzione si compone, dal punto di vista funzionale, ma non costruttivo, di due distinte stazioni di lavoro, e cioè una prima stazione S-1 in cui arriva la successione di cataste di cassette chiuse e che è dotato di organi e meccanismi per aprire una alla volta le singole cassette, e per trasportarle in una seconda stazione S-2, dove la stessa successione di cassette, questa volta però aperte, vengono ri-accatastate e definitivamente trasportate all’esterno dell’intero impianto.
Dal citato brevetto WO 2012/156375 è noto un impianto atto ad aprire in modo totalmente automatico le pareti laterali ripiegate di una pluralità di casse (1), preferibilmente per prodotti ortofrutticoli, dotate di un piano di fondo (2) e di due coppie di pareti opposte (3, 3A,-4, 4A), singolarmente incernierate su detto piano di fondo, che sono disposte in modo identico ed ordinato, ed appoggiate in verticale una sull'altra così da formare una relativa prima catasta (11).
Tale impianto è atto ad eseguire le seguenti operazioni:
a) trasporto di detta prima catasta (11) in una prima stazione di arrivo e caricamento (S-1),
b) sollevamento in verticale di due pareti opposte frontali (3, 3A) della cassa superiore mediante rispettiva rotazione rispetto a detto piano di fondo (2),
c) sollevamento in verticale delle altre due pareti frontali (4, 4A) di detta cassa superiore mediante rispettiva rotazione rispetto a detto piano di fondo (2),
d) bloccaggio di almeno una (4A) di dette pareti laterali con una adiacente parete laterale (3A),
e) trasferimento di detta cassa aperta (1) in senso orizzontale in posizione esterna alla proiezione verticale di detta prima catasta (11).
Per quanto riguarda questa ultima fase “e”, e cioè il trasferimento di detta cassa aperta (1) in senso orizzontale in posizione esterna alla proiezione verticale di detta prima catasta (11), il medesimo citato brevetto insegna che detta operazione di trasferimento e) viene attuata mediante l’impiego di un dispositivo di bloccaggio e trasferimento atto:
- a essere inizialmente abbassato fino ad essere introdotto all’interno della cassetta aperta,
- a essere azionato in modo da aumentare una sua dimensione orizzontale così da entrare in battuta con i lembi di spigolo (4S, 4S1) di due pareti opposte, e ad impegnare per pressione detti due lembi (4S, 4S1) con corrispondenti lembi di spigolo (3C, 3C-A) delle altre due pareti,
- rimanere impegnato per pressione a detta cassetta e ad essere trasferito su un piano orizzontale, eventualmente anche dopo una operazione di sollevamento, in modo da trasferire automaticamente anche detta cassetta.
Detto dispositivo di bloccaggio e trasferimento comprende un corpo di manovra (202) su cui sono applicati, da lati opposti, due rispettive aste orizzontali (203, 203A) che supportano rispettive scatole di comando (204, 204A), ciascuna delle quali è dotata di almeno un rispettivo tampone (205, 205A), il quale è atto a muoversi selettivamente e controllabilmente verso l’interno, cioè verso detto corpo di manovra 202, oppure verso la direzione opposta, cioè verso l’esterno.
Detto corpo di manovra (202) è sostenuto ed azionato da una asta verticale (201), telescopicamente retraibile ed allungabile in modo controllabile, e che a sua volta è sostenuto da un corpo centrale (200), il quale può essere controllabilmente sollevato ed abbassato in verticale, e che può essere traslato su un piano orizzontale.
Quanto appena detto risulta tecnica nota divulgata dal citato WO 2012/156375.
Con riferimento alle Figure 1 e 2, secondo un primo aspetto della presente invenzione, detto corpo centrale 200 e detta asta sottostante verticale vengono azionati in verticale non solo per una discesa, e successiva risalita, con un percorso di lunghezza prefissata per ciascun tipo di cassetta compresa nella catasta di cassette chiuse sottostanti, in modo da impegnarsi contro una coppia di pareti opposte verticali della cassetta sottostante appena aperta, ma la lunghezza del percorso di discesa e salita detto percorso di lunghezza prefissata viene resa dipendente anche dalla altezza della stessa casetta, cioè in pratica dall’altezza delle rispettive pareti verticali.
Nella figura 1 viene simbolicamente rappresentato il caso che in corrispondenza di una prima catasta di cassette “M”, la cassa sulla cima presenta una altezza h1, mentre nella figura 2 viene simbolicamente rappresentato il caso che in corrispondenza di una seconda catasta di cassette “N”, la cassa sulla cima presenta una altezza di h2 > h1.
Pertanto quando si passa da un tipo di cassette ad un altro tipo avente differenti altezze delle rispettive pareti verticali, le due rispettive corse di abbassamento complessivo C1, C2 di detta asta verticale 201 e quindi del detto corpo di manovra 202, e quindi dei rispettivi sotto-assiemi comprendenti il corpo di manovra 202 e relative aste di manovra orizzontali (203, 203A), relativi ai due differenti tipi di cassette, devono essere differenziate di una entità ΔR = C1 – C2.
Tale caratteristica, cioè la capacità di regolare l’entità della corsa di abbassamento/sollevamento e quindi la posizione del corpo centrale 200 e del corpo di manovra 202 non solo viene definita da parametri standardizzati predefiniti, come principalmente la posizione della cassetta da aprire e che si trova sulla sommità della relativa catasta, ma secondo questo primo aspetto dell’invenzione detta entità di corsa di abbassamento/sollevamento viene ottenuta da mezzi di comando e controllo, in sé noti e non oltre illustrati, che regolano detta corsa di abbassamento/sollevamento in funzione di specifici comandi e istruzioni che vengono impartite a detti mezzi di comando e controllo e che comprendono naturalmente l’informazione, eventualmente codificata, rappresentativa dell’altezza delle pareti verticali del tipo di cassetta in lavorazione.
Più generalmente, può essere inserita l’informazione sintetica del tipo di cassetta in lavorazione, informazione questa che comprende non solo l’informazione dell’altezza delle pareti verticali, ma anche le informazioni delle dimensioni in pianta della cassetta stessa.
Sull’aspetto fondamentale di detti mezzi di comando e controllo azionabili a seconda del tipo di cassetta torneremo in seguito, poiché questo è fattore essenziale per la presente invenzione.
Un secondo aspetto dell’invenzione riguarda le modalità con cui dette aste orizzontali si impegnano ed agiscono contro le pareti verticali 4 e 4A, (vedi figura 3) della cassetta già aperta sulla cima della catasta, e che deve essere afferrata e sollevata.
Allo scopo, per adattarsi alle varie possibili larghezze della cassetta in lavorazione, dette aste orizzontali 203, e 203A vengono dotate di rispettivi dispositivi di distanziamento 203B e 203A-B ciascuno atto ad allungare e selettivamente accorciare la lunghezza della rispettiva asta 203, e 203A.
Detti dispositivi di distanziamento sono a loro volta comandati da opportuni organi di comando e controllo, in sé noti e che dettaglieremo meglio in seguito.
Le due figure 3 e 3A illustrano in modo schematico ma chiaro il caso di due distinte cassette già aperte ma dotate di larghezze “L1” ed “L2” differenti.
Inoltre, come illustrato nelle figure 3 e 3A, dette aste orizzontali 203, e 203A supportano rispettive scatole di comando (204, 204A), ciascuna delle quali è dotata di almeno un rispettivo tampone (205, 205A), il quale è atto a muoversi selettivamente e controllabilmente verso l’interno, cioè verso detto corpo di manovra 202, oppure verso la direzione opposta, cioè verso l’esterno.
In tal modo, agendo opportunamente su detti rispettivi dispositivi di distanziamento 203B e 203A-B, dette aste orizzontali 203, e 203A possono essere dimensionate nella loro estensione in orizzontale in modo che i rispettivi tamponi (205, 205A) possano entrare in contatto, e controllabilmente premere, contro le pareti apposte 4, 4A della rispettiva cassetta (per semplicità si sono utilizzate le stesse identificazioni 4 e 4A per indicare le due pareti opposte di cassette anche quando queste presentano larghezze L1 e L2 differenti).
La differenza rispetto alla situazione precedente, quando detti dispositivi di distanziamento 203B e 203A-B vengono azionati per aumentare e selettivamente accorciare la lunghezza della rispettiva asta 203, e 203A, consiste nel fatto che, nel caso dell’apparato noto, la corsa dell’allungamento e reciproco accorciamento della lunghezza delle aste 203, 203A è un corsa predefinita, cioè di entità fissa, mentre nel presente caso l’entità di detta corsa viene variata in modo selettivamente controllabile, mediante mezzi di comando e controllo che verranno meglio specificati in seguito, sulla base naturalmente della larghezza, L1, L2 etc. del tipo di cassetta in lavorazione.
Consideriamo ora le modalità ed i mezzi con cui le successive cataste di cassette chiuse vengono trasportate dentro la prima stazione di sollevamento ed apertura S-1 per essere aperte.
Come noto dal precedente WO 2012/156375, le singole cataste di cassette chiuse vengono progressivamente trasportate da mezzi di trasporto, particolarmente convogliatori, ed accatastate in detta prima stazione S-1.
Qui sono disposte due distinte strutture di abbassamento, e relativi tamponi, che vengono utilizzati come mezzo di appoggio delle singole e successive cataste di cassette chiuse.
I mezzi e modalità per sollevare una per una le successive cataste di cassette chiuse è nota dal citato brevetto, e consiste nel sollevare in momenti definiti dette strutture di sollevamento di una entità uguale all’altezza della cassetta chiusa, in modo che ciascuna cassetta chiusa venga portata nella posizione voluta per la successiva operazione di apertura, e quindi per la successiva operazione di trasporto nella successiva stazione S-2.
Tale operazione si ripete per tutte le cassette della catasta presente nella prima stazione S-1, fino ad esaurire la stessa catasta.
A questo punto naturalmente le strutture di supporto che provvedono al sollevamento della catasta, si trovano nella posizione superiore del loro movimento e, per consentire di ripetere il ciclo per la catasta successiva, dette strutture di supporto devono essere ri-abbassate fino a raggiungere la posizione inferiore in modo tale da consentire di caricarvi una nuova catasta di cassette chiuse.
Spiegheremo ora in dettaglio la composizione ed il funzionamento di detti tamponi e delle relative strutture di sollevamento.
Con riferimento alle figure 4, 4A, i mezzi di sollevamento delle successive cataste di cassette ancora chiuse sono realizzati mediante coppie di tamponi di sollevamento 47, 47A - 48, 48A che vengono inizialmente applicati al di sotto della catasta di cassette chiuse da sollevare, e che vengono quindi alzate, con mezzi in sé noti, in modo da sollevare la catasta soprastante per una corsa in salita uguale allo spessore complessivo, o ingombro in verticale, di ciascuna cassetta ancora chiusa.
Con riferimento alle figure da 4 a 7C, nel seguito utilizzeremo l’indicatore 47 per identificare una prima coppia di tamponi che si trovano allineati lungo una direzione parallela alla direzione “X” di avanzamento delle cassette e che si trovano, opportunamente separati tra loro in orizzontale, sostanzialmente sotto ad un corrispondente bordo delle cassette, ed analogamente utilizzeremo l’indicatore 48 per indicare una seconda coppia di tamponi di sollevamento che agisce sugli altri bordi delle rispettive cassette e che sono sostanzialmente simmetriche ai tamponi della prima coppia 47 rispetto ad un piano di simmetria:
- verticale e parallelo a detta direzione “X”,
- e che attraversa in verticale l’intera macchina e passa tipicamente per la mediana dei mezzi di avanzamento (convogliatori, rulliere etc.) delle cataste di cassette sia in entrata, sia in uscita dall’impianto.
Infatti, come detto nel WO 2012/156375, la cassetta in cima alla catasta viene aperta, sollevata e rimossa dalla stessa catasta; così si rende disponibile il volume liberato dalla cassetta superiore appena aperta e rimossa, e quindi ciascuna catasta di cassette chiuse viene progressivamente sollevata a scalini o momenti successivi così che in questo volume vada ad alloggiare la successiva e sottostante cassetta.
Dopo che tutte le cassette di una stessa catasta sono state successivamente sollevate e quindi aperte e poi trasportate via, il volume della catasta appena “lavorata” viene occupato da una nuova catasta di cassette chiuse e da aprire.
Tuttavia è evidente che gli stessi tamponi di sollevamento delle successive cataste di cassette, dopo che l’ultima cassetta sulla cima della catasta è stata aperta e trasportata altrove, devono tornare verso il basso per tornare alla posizione iniziale, che è quella in cui gli stessi tamponi riagganciano dal basso una nuova catasta di cassette chiuse appena arrivata.
Sarà tuttavia evidente che lo spostamento verso il basso di detti tamponi non può avvenire in modo diretto e solo con uno spostamento verticale, poiché altrimenti detti tamponi interferirebbero, nel loro movimento verso il basso, con la nuova catasta di cassette vuote che nel frattempo è stata trasportata nelle medesima stazione di apertura cassette.
D’altra parte, anche se tecnicamente fattibile, non risulta assolutamente opportuno che una nuova catasta di cassette chiuse si sposti nella prima stazione S-1 solo dopo che i supporti/tamponi sono scesi, dato che tale modalità richiederebbe che le varie operazioni siano eseguite in serie, (invece che in “temo mascherato” come nella soluzione qui descritta), cosa che come ben noto “consumerebbe” una rilevante quantità di tempo, e come indesiderata conseguenza finale ridurrebbe in modo corrispondente la produttività complessiva dell’intero apparato.
Allo scopo di far tornare in basso detti tamponi di sollevamento, e con riferimento alla figure 4 e 4A, vengono realizzate le seguenti caratteristiche e modalità operative:
Detti tamponi di sollevamento vengono spostati secondo la seguente sequenza: a) allargamento della distanza tra i tamponi stessi, dalla prima e iniziale distanza N1 ad una seconda distanza N2, allo scopo di consentire di inserire con un movimento orizzontale una nuova catasta tra le due coppie di tamponi 47, 47A - 48, 48A;
b) abbassamento sincrono delle due coppie di tamponi 47, 47A - 48, 48A per una uguale corsa “S” in modo da riportarli sotto alla posizione inferiore di partenza,
c) ri-avvicinamento tra gli stessi tamponi 47, 47A - 48, 48A per riportarli alla distanza iniziale “N1”; questo consente di regolare le due coppie di tamponi secondo una prima dimensione in pianta delle cassette.
d) sollevamento degli stessi tamponi di una corsa in verticale “L” in modo che le stesse intercettino dal basso una nuova catasta di cassette e ne consentano il successivo sollevamento a scalini, cosa che determina l’inizio di un nuovo ciclo di lavorazione.
Per semplicità nelle figure 4 e 4A la catasta di cassette è rappresentata mediante la raffigurazione della sola cassetta superiore 1; si assume che tale semplificazione non causerà nessun dubbio alla chiarezza della spiegazione, visto anche le figure 1 e 2, in cui la cassetta superiore della catasta di cassette chiuse è identificata dal N.1.
Sarà quindi evidente che tali movimenti delle due coppie di tamponi di sollevamento consente di riportarli alla posizione iniziale in modo semplice e rapido, con la catasta nuova già arrivata nella prima stazione S-1, cosa che consente di eliminare inutili perdite di tempo facendo lavorare i vari meccanismi ed organi in “tempo mascherato”, cioè eseguendo in un medesimo intervallo di tempo delle operazioni differenti.
Ricordiamo che lo scopo primario dell’invenzione consiste nell’aprire cassette che possono differire anche in modo significativo nelle dimensioni della loro pianta orizzontale, e cioè nella relativa larghezza e lunghezza.
Per tener conto di tale fatto, e quindi per consentire di sollevare cataste di cassette chiuse che presentano dimensioni differenti in pianta, risulta necessario poter regolare in modo opportuno e conseguente le coppie di tamponi di supporto e sollevamento - che si impegnano dal basso con la cassetta inferiore della catasta e progressivamente la sollevano, così da sollevare tutta la catasta fino al suo totale esaurimento - sia nel senso di regolare le distanza tra i tamponi di differenti coppie, cioè in pratica per tener conto della LARGHEZZA delle cassette, sia nel senso di regolare la distanza tra tamponi appartenenti alla medesima coppia, cioè in pratica per tener conto della LUNGHEZZA delle cassette.
Per quanto riguarda la LARGHEZZA, questa è stata già considerata nella precedente descrizione; infatti l’allargamento dei tamponi di sollevamento alla nuova distanza (in larghezza) N2 dovrà necessariamente tenere conto della larghezza delle stesse cassette, per non interferire con il movimento di abbassamento dei tamponi di sollevamento.
Va da sé, perché troppo ovvio per essere oltre spiegato, che se viene alimentata una catasta di cassette le quali sono ad esempio molto strette rispetto alle precedenti, allora detta seconda distanza N2 ne deve tenere conto, e cioè deve tassativamente cambiare, dato che la precedente distanza N1 relativamente a cassette più larghe può rivelarsi del tutto insufficiente ad impegnare correttamente la base di queste ultime cassette molto più strette.
Per quanto riguarda la seconda dimensione in orizzontale, cioè la LUNGHEZZA delle cassette, allo scopo di regolare la distanza “Z” tra i tamponi di ciascuna coppia di tamponi 47, 47A e 48, 48A, detti tamponi vengono applicati a rispettive strutture di supporto 470 e 480 (vedi figure 5, 5A) le quali svolgono la doppia funzione di:
- trasmettere effettivamente il moto di sollevamento/abbassamento ai relativi detti tamponi, e
- regolare la distanza regolare “Z” tra i tamponi di ciascuna coppia di tamponi 47, 47A e 48, 48A.
In sostanza ciascun tampone 47, 47A e 48, 48A appartenente ad una stessa coppia di tamponi deve poter essere distanziato/avvicinato all’altro tampone della stessa coppia in modo da poter regolare, come detto sopra, la seconda dimensione in orizzontale, e cioè in lunghezza, della base di appoggio in funzione della effettiva lunghezza della cassetta inferiore della sovrastante catasta di cassette chiuse.
Allo scopo, la posizione di dette due coppie di tamponi 47, 47A e 48, 48A viene resa selettivamente controllabile, sul piano orizzontale, in modo che la distanza reciproca da 47 a 47A, e da 48 a 48A sia modificabile, naturalmente sulla base della “lunghezza” delle cassette in lavorazione, e con una direzione sostanzialmente parallela a detto piano di simmetria verticale e parallelo a detta direzione “X”.
Tale risultato viene ottenuto impegnando in modo mobile e traslabile ciascuno di detti tamponi 47, 47A e 48, 48A rispetto alla corrispondente struttura di supporto 470, 480, di modo che, ad esempio e con riferimento alle figure da 5 a 5C, le due coppie di tamponi, cioè i due tamponi della coppia 47, 47A, ed i due tamponi della coppia 48, 48A possano essere reciprocamente posizionati ad una distanza che varia dal valore minimo “Zmin” al valore massimo “Zmax”.
Per quanto riguarda l’esigenza di regolare anche la base di appoggio relativa alla catasta delle cassette già aperte, questa può essere soddisfatta con provvedimenti, dispositivi e modalità operative del tutto analoghe, benché differenti nell’attuazione, a quelle appena descritte per adattare la base di appoggio della catasta delle cassette chiuse.
Allo scopo, e con riferimento alle figure 6 e 6A, vengono realizzate le seguenti caratteristiche: anche nel caso della movimentazione in altezza, cioè in pratica dell’abbassamento controllato e progressivo della catasta delle cassette aperte, che sono contenute nella seconda stazione S-2, vengono disposte opportune e rispettive due coppie di tamponi di abbassamento 57, 57A e 58, 58A.
Una prima coppia di tamponi 57, 57A viene applicata ad una rispettiva struttura di supporto ed abbassamento 570, ed analogamente una seconda coppia di tamponi 58, 58A viene applicata ad una rispettiva struttura di abbassamento 580.
Come mostrato nelle figure, dette due strutture di abbassamento, e relativi tamponi, viene utilizzata come mezzo di appoggio delle cassette aperte che vi vengono progressivamente trasportate ed accatastate da detto dispositivo di bloccaggio e trasferimento comprendente il corpo di manovra 202 con rispettive aste orizzontali 203, 203A e scatole di comando 204, 204A.
I mezzi e modalità per abbassare le successive cataste di cassette aperte è opportunamente del tutto simile a quanto realizzato e spiegato per il sollevamento della catasta delle cassette chiuse, ma ovviamente le modalità di movimentazione verticale sono invertite, poiché nel presente caso detta seconda stazione S-2 è realizzata per abbassare le cataste di cassette, (e non per sollevarle, come nella stazione S-1).
Dopo aver costituito una catasta di cassette aperte mediante progressivi depositi di successive cassette aperte, e quindi corrispondenti abbassamenti della relativa catasta in formazione, la catasta risulta completamente abbassata.
A questo punto, come noto, essa viene rimossa dalla stazione S-2 con mezzi noti, e le coppie dei rispettivi tamponi devono essere ri-sollevati per accogliere una nuova cassetta aperta e quindi per formare una successiva catasta.
Con riferimento alle figure 6 e 6A, questa operazione di ri-sollevamento consiste essenzialmente nelle seguenti fasi singole e successive:
a1) allargamento della distanza tra i tamponi di una prima coppia 57, 57A dai tamponi della seconda coppia 58, 58A stesse, e cioè da una prima distanza K1 ad una seconda distanza K2, allo scopo di consentire l’evacuazione con un movimento orizzontale della catasta appena formata e composta da cassette aperte tra le due coppie di tamponi, lungo una direzione orizzontale “Y” ortogonale alla direzione “X” vista in precedenza,
b1) sollevamento sincrono delle due coppie di tamponi 57, 57A e 58, 58A per una uguale corsa “R” in modo da riportarle al livello “V” della posizione superiore di partenza,
c1) ri-avvicinamento (ancora direzione “Y”) tra gli stessi tamponi, per riportarli alla distanza iniziale “K1”; questo consente di regolare le due coppie di tamponi secondo una prima dimensione in pianta delle cassette, e cioè in questo caso in funzione della larghezza di queste.
Sarà del tutto evidente, sulla base della descrizione fornita in precedenza per quanto riguarda le strutture di supporto dei tamponi di sollevamento nella prima stazione S-1, che detto movimento in verticale e verso il basso delle due coppie di tamponi 57, 57A e 58, 58A avviene di fatto imponendo il corrispondente movimento verticale alle rispettive dette strutture di supporto 570, 580.
Nel presente caso non è necessario inserire anche una corsa finale in verticale per livellare in modo definitivo la posizione delle due coppie di tamponi 57, 57A e 58, 58A, poiché la corsa in sollevamento verticale “R” di queste può già essere arrestata nella posizione più opportuna.
Per quanto riguarda la seconda dimensione in orizzontale, e cioè per regolare anche la lunghezza della base di appoggio formata dalle due coppie di tamponi 57, 57A e 58, 58A, diventa necessario regolare in modo conseguente la distanza “T” tra i tamponi di ciascuna coppia di tamponi 57, 57A e 58, 58A; allo scopo, ed in modo del tutto analogo al caso precedente nella prima stazione S-1, il moto effettivo di sollevamento/abbassamento viene primariamente impartito a dette strutture di supporto 570 e 580 (vedi figure da 7 a 7C) le quali lo trasmettono a dette due rispettive coppie 57, 57A e 58, 58A.
Ciascun tampone appartenente ad una stessa coppia deve poter quindi essere distanziato/avvicinato al tampone della stessa coppia in modo da poter regolare, come detto sopra, la seconda dimensione in orizzontale, e cioè in lunghezza, della base di appoggio che deve sostenere la cassetta inferiore della catasta di cassette aperte, da trasportare fuori dall’apparato dell’invenzione.
Allo scopo, la posizione di dette due coppie di tamponi 57, 57A e 58, 58A viene resa selettivamente controllabile, sul piano orizzontale, e cioè in lunghezza, e con una direzione parallela a detta direzione “X” (ovviamente la stessa della direzione “X” vista in precedenza) ortogonale alla direzione di allontanamento/avvicinamento K1, K2 sopra definita.
Tale risultato viene ottenuto impegnando in modo mobile e traslabile ciascuno di detti tamponi 57, 57A e 58, 58A rispetto alla corrispondente struttura di supporto 570 e 580, di modo che, ad esempio e con riferimento alle figure 7B e 7C, i quattro tamponi, cioè i due della coppia 57 e 57A, ed i due della coppia 58, 58A possano essere reciprocamente posizionate ad una distanza che varia dal valore minimo “Tmin” al valore massimo “Tmax”.
Con riferimento alle figure 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14 e 15, detto apparato può vantaggiosamente essere realizzato mediante l’unione di due strutture componenti, come segue:
- una prima struttura 400 (vedi figura 12) è formata a parallelepipedo retto a sezione rettangolare e comprende almeno quattro colonne verticali 100, 101, 102, 103 disposte agli spigoli del parallelepipedo, in cui le sue quattro facce sono, a due a due, parallele oppure ortogonali tra loro; tali colonne sono unite in alto ed in basso da quattro rispettive traverse orizzontali 100A, 100B, 100C, 100D; ovviamente due traverse sono disposte su un primo piano verticale “VL1”, mentre le altre due traverse sono disposte su un secondo piano verticale “VL2”, ovviamente parallelo a detto primo piano “VL1”; detti piani sono rappresentati dalle rispettive rette “VL1” e “VL2” (vedi figure 12 e 13) che indicano semplicemente le corrispondenti rette di intersezione degli stessi piani con un piano orizzontale passante per le opposte traverse inferiori 100B e 100D.
Risulta fondamentale che detta prima struttura 400 sia stata descritta individualmente poiché essa contiene al suo interno detta prima stazione S-1, la quale contiene alcuni dei dispositivi descritti sopra ed in particolare contiene i quattro tamponi relativi alla colonna delle cassette chiuse, cioè i due della coppia 57 e 57A, ed i due della coppia 58, 58A.
Come sarà meglio spiegato in seguito, questi tamponi dovranno avere un preciso posizionamento rispetto a detta prima struttura 400.
Analogamente la seconda struttura 401, (vedi figura 13) sostanzialmente simile alla prima struttura 400, comprende almeno quattro colonne verticali 200, 201, 202, 203 disposte agli spigoli del parallelepipedo, in cui le sue quattro facce sono, a due a due, parallele oppure ortogonali ad un medesimo piano verticale “VL2”; tali colonne sono unite in alto ed in basso da quattro rispettive traverse orizzontali 200A, 200B, 200C, 200D; anche in questo caso due traverse sono disposte sul primo piano verticale “VL1”, mentre le altre due traverse sono disposte sul secondo piano verticale “VL2”, ovviamente parallelo a detto primo piano “VL1”.
Dette due strutture 400 e 401 vengono quindi unite e solidarizzate da ulteriori traverse, non specificamente indicate, nel senso che esse vengono fatte scorrere lungo detti piani verticali “VL1” ed “VL2” in modo da unirsi e costituire una struttura solida 1000, come due pareti verticali, parallele ed affiancate.
Inoltre, come osservabile e rappresentato in modo simbolico nella figura 9, detti piani verticali paralleli “VL1” e VL2” sono anche paralleli alla direzione comune “X” di allineamento delle cataste di cassette chiuse che alimentano l’apparato, e di allineamento delle cataste di cassette aperte che vengono trasportate fuori dallo stesso apparato.
In buona sostanza la struttura fondamentale dell’impianto comprende una struttura portante simbolicamente rappresentata nelle figure da 8 a 11.
In particolare, e con riferimento alla Figura 10, le varie funzioni dell’impianto per adattarlo alle differenti larghezze delle cassette, (dove con il termine “larghezza” si intende la dimensione trasversale “Y” esemplificata dalle dimensioni L1 oppure L2, vedi figure 3, 4, e che è ortogonale a detta direzione “X”), possono essere facilmente ottenute semplicemente allontanando o avvicinando in modo selettivo e di una entità prefissabile le parti di detta struttura che sono comprese sostanzialmente nei piani verticali e tra loro paralleli “VL1” e VL2” di dette due strutture 400, 401 mediante una coppia di viti senza fine 420, 421, allineate tra loro e parallele a detta dimensione trasversale “Y”, dette viti 420, 421 essendo applicate, su un rispettivo lato, ad una scatola di ingranaggi 330, e dall’altro lato ad una rispettiva porzione laterale e reciprocamente simmetrica 500, 600, come mostrato schematicamente nella Figura 10 (ciascuna delle quali essendo compresa in un rispettivo di detti piani paralleli “VL1” e VL2”), di dette strutture 400, 401; infatti queste, una volta unite tra loro, possono essere anche scomposte in dette due porzioni laterali 500, 600, simmetriche rispetto al piano verticale mediano e parallelo a detta direzione “X”.
Detta scatola di ingranaggi 330 è a sua volta connessa, in modo in sé noto, con un asse di comando 340 atto ad essere azionato in rotazione in modo che la sua rotazione provochi, tramite detta scatola ingranaggi 330, l’allontanamento oppure l’avvicinamento delle parti di dette porzioni laterali 500, 600 di due strutture 400, 401.
Detta azione di regolazione della distanza tra dette due strutture consente di regolare in modo coerente e sincrono la distanza, secondo detta direzione “Y”, di tutti gli organi operativi in accordo alle differenti e variabili larghezze delle cataste di cassette che si possono succedere nell’alimentare l’impianto.
In particolare, ma non solo, la regolazione della distanza tra dette due porzioni laterali 500, 600 consente di allargare o avvicinare tra di loro dette strutture 470, 480 (per le cataste di cassette chiuse) ed analogamente, ed in modo sincrono, anche le strutture 570, 580 per le colonne delle cassette aperte.
Risulterà quindi evidente che vengono allargati o avvicinati in modo del tutto equivalente anche i complessivamente otto tamponi compresi nelle quattro coppie di tamponi, due coppie 47, 47A e 48, 48A nella stazione di sollevamento S-1 e due coppie 57, 57A e 58, 58A nella stazione di abbassamento S-2.
Infine, con riferimento alla figura 11 risulta vantaggioso che la stazione complessiva di apertura delle cassette, comprendente in modo particolare detto asse verticale 201, e relativo corpo centrale 200 e corpo di manovra 202, e naturalmente dette coppie di tamponi 47, 47A e 48, 48A e relativi organi di manovra ed azionamento, sia simmetrica rispetto ad un piano verticale “PV” passante per il centro di detto asse verticale 201 ed ortogonale a detta direzione comune “X”.
Per maggior chiarezza, nelle figure 5, 5B e 5C è simbolicamente indicata con la retta “PV” la retta di intersezione tra detto piano di simmetria ed un piano orizzontale generico.
Tale circostanza infatti consente di mantenere la posizione di detto asse verticale 201 del tutto stabile ed invariante anche al variare delle dimensioni in larghezza ma soprattutto in lunghezza (direzione “X”) di cassette differenti di varie cataste, poiché è sufficiente che:
- dette cassette vengano “centrate” su detto piano “PV” e quindi su detto asse verticale 201,
- e che dette differenze di dimensione tra un tipo di cassette ed un altro tipo vengano automaticamente trasmesse a detti mezzi di comando e controllo, che provvedono a riconoscere ed adattarsi alle differenti dimensioni delle cassette semplicemente regolando di conseguenza dette distanze “Zmin e Zmax” tra i tamponi 47 e 47A, e tra i tamponi 48, 48A delle rispettive coppie di tamponi.
Inoltre il posizionamento della cataste successive di cassette chiuse viene effettuato in modo automatico regolando l’avanzamento della rispettiva catasta in detta prima stazione “S-1” fino al punto in cui la dimensione in lunghezza (asse ”X”) delle rispettive cataste si centra esattamente su detto piano verticale “PV”.
Riassumendo, gli organi e dispositivi di manovra descritti per adattare l’apparato a cassette aventi differenti dimensioni, inclusa la loro altezza, sono i seguenti:
1) mezzi di abbassamento con corsa regolabile C1, C2 del corpo centrale di manovra 202,
2) mezzi di distanziamento ed accorciamento 203B e 203A-B delle rispettive aste orizzontali,
3) mezzi di allargamento, discesa (S), restringimento ed eventuale limitata risalita (T) delle due coppie di tamponi 47, 47A e 48, 48A mediante lo spostamento delle rispettive strutture di supporto 470, 480 a cui dette coppie sono rispettivamente applicate,
4) regolazione della distanza (Z) tra i tamponi di ciascuna coppia di tamponi nella prima stazione S-1,
5) mezzi di allargamento, risalita (R), ed avvicinamento delle due coppie di tamponi 57, 57A e 58, 58A mediante lo spostamento delle rispettive strutture di supporto 570, 580 a cui dette coppie sono rispettivamente applicate, 6) regolazione della distanza (T) tra i tamponi di ciascuna coppia di tamponi nella seconda stazione S-2,
7) regolazione della distanza tra dette due porzioni simmetriche 500, 600 di dette due strutture simili e contrapposte 401, 402 mediante detta scatola ad ingranaggi 330 e relativo asse di comando 340.
Secondo una forma perfezionata dell’invenzione, tutti detti organi di manovra, attuatori di varia natura, mezzi di sollevamento, di abbassamento e di rotazione, organi di azionamento, di avvicinamento e/o distanziamento etc. vengono tutti collegati ad una unità di comando e controllo, non mostrata, in cui sono stati in precedenza memorizzati tutti i comandi per azionare con una sequenza preordinata e soprattutto di una entità pre-definita tutti detti organi, dispositivi, mezzi, etc. in funzione delle dimensioni complete di ciascun tipo di cassetta da aprire.
In tal modo diventa possibile ed immediato introdurre una singola istruzione su detta unità di comando e controllo in modo che tutti detti organi, dispositivi, attuatori etc. si posizionino o vengano azionati in modo automatico su rispettivi assetti atti a trattare una cassetta di dimensioni predefinite e già convertite in rispettivi corrispondenti parametri memorizzati in detta unità di comando e controllo.
Non solo, ma la medesima unità viene anche resa atta a memorizzare in modo ordinato ed opportunamente aggregato i parametri corrispondenti ad una pluralità di tipi di cassette aventi differenti dimensioni, in modo che, come l’esperto del settore avrà già compreso, sia possibile ed immediato introdurre in detti mezzi di comando e controllo una semplice istruzione codificata rappresentativa di un particolare tipo di cassetta ed ottenere automaticamente che detti mezzi di comando e controllo elaborino e trasmettano a detti organi, dispositivi, attuatori etc. gli opportuni segnali atti a determinare in questi il corretto posizionamento o in generale il funzionamento corrispondente al tipo di cassetta selezionato.
La realizzazione di tale unità di comando e controllo, e la programmazione delle relative memorie ed istruzioni, è tuttavia una attività del tutto realizzabile dall’esperto del settore, e pertanto non verrà oltre spiegata.
Non solo, ma anche detti azionamenti, strutture, organi, dispositivi, attuatori generalmente descritti sopra e che svolgono una funzione di tipo dinamico, nel senso che comandano spostamenti, distanze, rotazioni, sequenze di operazioni di organi di azionamento, etc. possono essere realizzati e resi funzionanti mediante mezzi e modalità in sé note, realizzabili senza alcuna difficoltà in modo ottimale, sulla base dei vincoli esistenti, dall’esperto del settore, e pertanto non verranno espressamente illustrate.

Claims (9)

  1. Rivendicazioni del brevetto per Invenzione Industriale avente per titolo: “APPARATO PERFEZIONATO PER L’APERTURA AUTOMATICA DI CASSE DI DIFFERENTI DIMENSIONI» RIVENDICAZIONI 1) Apparato per aprire in modo totalmente automatico le pareti laterali ripiegate di una pluralità di casse (1), preferibilmente per prodotti ortofrutticoli, dotate di un piano di fondo e di due coppie di pareti opposte (3, 3A,- 4, 4A), singolarmente incernierate su detto piano di fondo, che sono disposte in modo identico ed ordinato, ed appoggiate in verticale una sull'altra così da formare una relativa prima catasta (11), atto ad eseguire le seguenti operazioni: a) trasporto di detta prima catasta (11) in una prima stazione di arrivo e caricamento (S-1), b) sollevamento in verticale di due pareti opposte frontali della cassa superiore mediante rispettiva rotazione rispetto a detto piano di fondo, c) sollevamento in verticale delle altre due pareti frontali (4, 4A) di detta cassa superiore mediante rispettiva rotazione rispetto a detto piano di fondo, d) bloccaggio di almeno una (4A) di dette pareti laterali con una adiacente parete laterale (3A), e) trasferimento di detta cassa aperta (1) in senso orizzontale in posizione esterna alla proiezione verticale di detta prima catasta (11), in cui dopo detta operazione a), e prima della operazione b), detta prima catasta (11) viene sollevata fino ad un livello tale che la cassa che si trova in posizione superiore (1), e con le pareti ripiegate, raggiunge un livello pre-determinato in detta prima stazione di lavoro (S-1). f) abbassamento di detta cassa aperta fino al livello di appoggio del relativo piano di fondo (2) su una seconda stazione di lavoro (S-2) atta a formare una successione di cataste (16) di cassette aperte, in cui detta operazione di bloccaggio d) e di trasferimento e) vengono attuate mediante l’impiego di un dispositivo o corpo di manovra (202) atto: - ad essere inizialmente abbassato fino ad essere introdotto all’interno della cassetta superiore aperta, ad essere azionato in modo da aumentare una sua dimensione orizzontale così da entrare in battuta contro due lembi di spigolo di due pareti opposte, e ad impegnare per pressione detti due lembi con corrispondenti lembi di spigolo delle altre due pareti, - mantenere l’impegno per pressione su detta cassetta, - e ad essere trasferito su un piano orizzontale, eventualmente dopo una operazione di sollevamento in modo da trasferire automaticamente anche detta cassetta, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo o corpo di manovra (202) è atto ad essere abbassato per corso selettivamente differenziabili (C1, C2) rispetto ad un comune livello iniziale.
  2. 2) Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (202) è connesso a mezzi di trasmissione del moto orizzontali (203, 203A) i quali sono selettivamente controllabili nella loro dimensione orizzontale mediante rispettivi organi di distanziamento (203B, 203A-B), alle cui opposte estremità sono connesse rispettive scatole di comando (204, 204A), ciascuna delle quali è dotata di almeno un rispettivo tampone (205, 205A) orientato in orizzontale, detti organi di distanziamento (203B, 203A-B), essendo atti ad aumentare selettivamente una relativa dimensione orizzontale così che dette coppie di tamponi entrano in battuta con due pareti opposte (4, 4A) della cassetta superiore in modo da consentire che detta cassetta venga sollevata e successivamente trasferita su un piano orizzontale.
  3. 3) Apparato secondo la riv. 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che detta prima stazione (S-1) è atta al sollevamento, una per una, di una successione di cataste di cassette chiuse, e comprende: - due strutture di supporto (470, 480) ad estensione sostanzialmente orizzontale e parallele, ciascuna dotata di una coppia di rispettivi tamponi di sollevamento (47, 47A, --- 48, 48A) atti a supportare una rispettiva catasta di cassette chiuse, - dispositivi di azionamento atti a imprimere a dette strutture di supporto una successione di spostamenti che include: � allargamento della reciproca distanza in orizzontale da una prima distanza (N1) ad una seconda distanza (N2), � abbassamento sincrono (S) di dette strutture di supporto (470, 480), � ri-avvicinamento di dette strutture di supporto (470, 480) in modo da riposizionarle alla distanza iniziale (N1), � eventuale sollevamento finale delle stesse dette strutture di supporto (470, 480) per una entità pre-definita (T).
  4. 4) Apparato secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette strutture di supporto (470, 480) comprendono mezzi atti a variare in modo selettivamente controllato la distanza (Z) tra i tamponi (47, 47A -- 48, 48A) di ciascuna rispettiva coppia di tamponi.
  5. 5) Apparato secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta seconda stazione (S-2) è atta alla formazione ed abbassamento, una per una, di una successione di cataste di cassette aperte, e comprende: - due strutture di supporto (570, 580) ad estensione sostanzialmente orizzontale e parallele, ciascuna dotata di una coppia di rispettivi tamponi di abbassamento (57, 57A, --- 58, 58A) atti a supportare una rispettiva catasta di cassette aperte, - dispositivi di azionamento atti a imprimere a dette strutture di supporto una successione di spostamenti che include: � allargamento della reciproca distanza in orizzontale da una prima distanza (K1) ad una seconda distanza (K2), � sollevamento sincrono (R) di dette strutture di supporto (570, 580), � ri-avvicinamento di dette strutture di supporto (570, 580) in modo da riposizionarle alla distanza iniziale (K1).
  6. 6) Apparato secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che dette strutture di supporto (570, 580) comprendono mezzi atti a variare in modo selettivamente controllato la distanza (T) tra i tamponi (57, 57A -- 58, 58A) di ciascuna rispettiva coppia di tamponi.
  7. 7) Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere: - una prima struttura (400) formata a parallelepipedo retto (100, 101, 102, 103) con almeno due colonne verticali (100, 101), disposte su un medesimo piano verticale (“VL1”), unite in alto ed in basso da due rispettive traverse orizzontali (100A, 100B), in cui detta prima struttura è atta ad alloggiare detta prima stazione (S-1), - una seconda struttura (401), sostanzialmente simile alla prima struttura (400), comprendente almeno due colonne verticali (202, 203), allineate tra di loro e quindi disposte su un rispettivo medesimo piano verticale (“VL2”), ed unite in alto ed in basso da due rispettive traverse orizzontali (200C, 200D), - in cui detti piani verticali (“VL1” e VL2”) sono paralleli tra loro e anche paralleli alla direzione comune (“X”) di allineamento delle cataste di cassette chiuse, - in cui dette strutture formano due porzioni laterali, verticali e simmetriche (500, 600), e mezzi atti a modificare la distanza tra dette porzioni laterali (500, 600), secondo la dimensione trasversale (“Y”) ortogonale a detta direzione comune (“X) mediante mezzi di regolazione della distanza, preferibilmente una coppia di viti senza fine (420, 421), allineate tra loro e parallele a detta dimensione trasversale (“Y”), applicate ad un rispettivo lato ad una scatola di ingranaggi (330), e dall’altro lato ad una rispettiva di dette porzioni laterali simmetriche (500, 600), in cui detta scatola di ingranaggi (330) è a sua volta connessa ad un asse di comando (340) atto ad essere azionato in rotazione.
  8. 8) Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto asse verticale (201), e relativo corpo centrale (200) e corpo di manovra (202), e dette coppie di tamponi di sollevamento (47, 47A -- 48, 48A) sono simmetrici rispetto ad un piano verticale (“PV”) passante per il centro di detto asse verticale( 201) ed ortogonale a detta direzione comune (“X”).
  9. 9) Apparato secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di comando e controllo atti a: - memorizzare i parametri corrispondenti ad una pluralità di tipi di cassette aventi differenti dimensioni, - introdurre in detti mezzi di comando e controllo una istruzione codificata rappresentativa di un particolare tipo di cassetta ed ottenere automaticamente che detti mezzi di comando e controllo elaborino e trasmettano a detti azionamenti, strutture, organi, dispositivi, attuatori opportuni segnali atti a determinare in questi il corretto funzionamento corrispondente al tipo di cassetta selezionato.
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