ITBO20000327A1 - Macchina automatica ad alta produzione per l'imballaggio di prodotti in scatole di cartone , preferibilmente del tipo con vassoio , formate - Google Patents

Macchina automatica ad alta produzione per l'imballaggio di prodotti in scatole di cartone , preferibilmente del tipo con vassoio , formate Download PDF

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ITBO20000327A1
ITBO20000327A1 IT2000BO000327A ITBO20000327A ITBO20000327A1 IT BO20000327 A1 ITBO20000327 A1 IT BO20000327A1 IT 2000BO000327 A IT2000BO000327 A IT 2000BO000327A IT BO20000327 A ITBO20000327 A IT BO20000327A IT BO20000327 A1 ITBO20000327 A1 IT BO20000327A1
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IT
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IT2000BO000327A
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Walter Obici
Massimo Trere
Alberto Beffa
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Solving Automation S R L
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DESCRIZIONE deirinvenzione industriale dal titolo:
“Macchina automatica ad alta produzione, per l’imballaggio di prodotti in scatole di cartone, preferibilmente del tipo con vassoio, formate fuori macchina”
TESTO DELLA DESCRIZIONE
Per il confezionamento di flaconi di prodotto liquido o d’altri prodotti all’interno di vassoi di cartone ondulato, la tecnica attuale prevede che i gruppi di flaconi vengano posizionati sul semilavorato di formazione del vassoio che è inizialmente disposto in piano e poi prevede il sollevamento ed il fissaggio reciproco, usualmente con colla, delle falde laterali del detto semilavorato, per completare la formazione del vassoio nel cui interno sono collocati i flaconi.
II trovato intende moltiplicare, ad esempio raddoppiare la produttività di una cosiddetta macchina vassoiatrice, con la seguente idea di soluzione. I vassoi vengono formati fuori macchina e vengono alimentati in fila indiana su un trasportatore composito e ad assi orizzontali, che li posiziona ravvicinati a gruppi di due o più dapprima in corrispondenza di una stazione di riempimento del prodotto e poi in una stazione di chiusura. Lateralmente e parallelamente al trasportatore dei vassoi, sono previsti dei trasportatori paralleli e ad assi verticali, che marciano in sincronismo col trasportatore dei vassoi e che portano delle piccole tramogge che in giusta fase si dispongono almeno negli angoli degli stessi vassoi per guidare l’introduzione in questi, dapprima dei gruppi di prodotti e poi del coperchio di chiusura dei vassoi medesimi. Le tramogge che operano nelle zone consecutive di ogni coppia di vassoi, sono di preferenza collegate ad un unico mezzo di azionamento e sono tali da assicurare anche la corretta disposizione reciproca degli stessi vassoi.
Maggiori caratteristiche del trovato, ed i vantaggi che ne derivano, appariranno meglio evidenti dalla seguente descrizione di una forma preferita di realizzazione dello stesso, illustrata a puro titolo d’esempio, non limitativo, nelle figure delle cinque tavole allegate di disegni, in cui:
La fig. 1 è una vista in pianta dall’alto e parziale della macchina di cui trattasi; La fig. 2 è una vista in elevazione laterale del fianco interno di uno dei trasportatori laterali con le tramogge della macchina di figura 1 ;
La fig. 3 illustra dei dettagli della macchina sezionata trasversalmente secondo la linea ΙΠ-ΠΙ di figura 1;
La fig. 4 illustra in prospettiva l’estremità iniziale di uno dei trasportatori laterali con le tramogge;
Le figg. 5 e 6 illustrano in prospettiva rispettivamente una delle tramogge singole ed una delle tramogge doppie nella posizione attiva sui vassoi;
La fig. 7 illustra in prospettiva una delle guide lineari e mobili, a doppio effetto, che attivano e disattivano le tramogge dei trasportatori laterali della macchina;
La fig. 8 illustra in prospettiva la stazione di chiusura dei vassoi;
- Le figg, 9, 10 ed 11 illustrano in prospettiva rispettivamente un vassoio, un coperchio per il vassoio e l’insieme del vassoio chiuso dal coperchio.
Dalle figure 1, 2 e 3 si rileva che la macchina comprende una struttura di basamento orizzontale 1 posta a giusta distanza dal suolo, dotata di sponde parallele 101 intercollegate da traverse 201 e da una coppia di guide orizzontali e cilindriche 2, con disposizione sostanzialmente simmetrica nel basamento di cui trattasi. Sulle guide 2 scorrono delle coppie di slitte 3, 3’ che sostengono i telai rettilinei, paralleli alle fiancate 101 e specularmente uguali, di trasportatori 4, 4 ad asse verticale, più avanti meglio precisati, che provvedono alla movimentazione delle tramogge d’imbòcco dapprima del prodotto nel vassoio e poi del coperchio nel vassoio stesso già pieno del prodotto.
Sui fianchi interni e rivolti l’uno verso l’altro dei trasportatori 4, 4’, sono previste a livello della parte alta degli stessi trasportatori 4, 4’ e parallelamente a questi, delle guide 5, 5’ con profilo ad “L”, tra loro complanari e tali da formare il canale rettilineo nel quale marciano i vassoi V. Le guide 5, 5’ sono fissate con relativi supporti 105, 105’ con profilo a “C”, su parti rialzate 103, 103’ delle slitte 3, 3’. Alle estremità dei supporti 105, 105’ sono fissate le pulegge 6, 6’ di rinvio di nastri trasportatori 7, 7’ che col ramo superiore scorrono sulle guide 5, 5’ e che sono azionati da rispettivi motoriduttori 8, 8’ di uguali caratteristiche, fissati su un’estremità degli stessi supporti 105, 105’.
Sulle fiancate 101 del telaio 1 sono montate perpendicolarmente, girevoli ed in modo da poter essere ruotati con una manovella, le estremità di alberi 9, 9’ intercollegati da una trasmissione positiva 10, ad esempio a pignoni e catena e dotati ciascuno di coppie di filettature contrapposte che cooperano con madreviti 11, 1Γ fissate sui telai 104 dei trasportatori 4, 4’, per consentire la regolazione autocentrante della distanza reciproca tra gli stessi trasportatori 4, 4’ e tra i trasportatori 7, 7’ dianzi detti, per adattarli al formato del vassoio. Le estremità motorizzate del trasportatore composito 7, 7’, sono attestate ad un trasportatore fisso 12 che in giusta fase alimenta in fila indiana i vassoi V o V’ di diverso formato, del tipo illustrato ad esempio in figura 9, provenienti da una unità di fabbricazione non illustrata. Il trasportatore composito 7, 7’ marcia di preferenza ad una velocità superiore a quella del trasportatore 12, in modo da distanziare opportunamente i vassoi ciclicamente alimentati da tale ultimo trasportatore. Dalle figure 1 e 3 si rileva che sulla mezzeria del telaio 1 sono fissati in corrispondenza della stazione K1 di riempimento dei vassoi, degli attuatori verticali 13 il cui equipaggio mobile 113 può a comando passare dalla posizione bassa indicata con segno continuo a quella sollevata indicata con segno a trattini, disponendosi anteriormente al percorso dei vassoi, per arrestarli in una posizione prestabilita nei confronti dei mezzi di riempimento. Gli attuatoli 13 sono tali da arrestare un primo vassoio e poi a giusta distanza da questo un secondo vassoio, in modo che nella stazione K1 di riempimento della macchina risultino ciclicamente posizionati due vassoi, allineati tra loro in fila indiana e posti a debita distanza l’uno dall’altro. Appositi mezzi sono previsti per far si che quando il trasportatore 12 ha alimentato due vassoi sul trasportatore composito 7, 7’, lo stesso trasportatore 12 si arresti o rimanga attivo mentre intervengono dei mezzi per arrestare l’uscita da questo dei vassoi.
Poiché i trasportatori 4, 4’ sono uguali, i componenti uguali dei due trasportatori vengono indicati con numeri uguali. Dalle figure 1-4 si rileva che ogni trasportatore 4, 4’ comprende un telaio 104 con sezione trasversale a doppia T, come illustrato nel trasportatore 4’ di figura 3, fissato sulle slitte 3 o 3’. Le piastre orizzontali del telaio 104 portano alle estremità dei prolungamenti 204 a pianta semicircolare, che con la loro parte centrale sostengono girevoli con cuscinetti, degli alberi verticali 14, 14’ che portano calettati in alto dei pignoni 15, 15’ su cui è rinviata una catena 16 i cui rami rettilinei scorrono guidati all’interno di guide scanalate 17, 17’, con sezione trasversale a “C”, aperte verso il basso e fissate alla piastra orizzontale superiore del telaio 104. Le guide dianzi dette sono realizzate con materiale a basso coefficiente d’attrito, ad esempio in Polizene.
Gli alberi d’estremità 14 dei trasportatori 4, 4’ si estendono verso il basso oltre al telaio 104 e sono collegati a rinvìi a coppia conica 18, 18’ uguali e speculari, fissati col corpo alla piastra inferiore 204 e che col pignone ad asse orizzontale sono attraversati da un albero con chiavetta 19, sostenuto girevole per le estremità dalle fiancate 101 del telaio 1 e collegato ad un motoriduttore d azionamento 20, per mezzo del quale le catene 16 dei trasportatori 4, 4’ marciano coi loro rami interni e prossimi al trasportatore composito 7, 7’, nella stessa direzione di tale trasportatore ed alla stessa velocità.
Sui fianchi delle piastre orizzontali del telaio 104 di ogni trasportatore 4, 4’, sono fissate parallelamente delle guide 21, 2Γ con profilo utile a “V” contrapposte, sulle quali scorrono con rispettive coppie di rullini scanalati superiori e inferiori 22, 22’, dei carrelli verticali 23, che con un’appendice mediana 24 sono collegati alla catena 16 di ognuno dei trasportatori di cui trattasi. Sulla stessa faccia che porta le dette appendici 24, al di sotto di tali appendici, i carrelli 23 portano fissata perpendicolarmente ed a sbalzo una rispettiva piastra orizzontale 25, a pianta rettangolare e con bordi opportunamente smussati, che quando gli stessi carrelli compiono i primi e gli ultimi tratti in ingresso ed in uscita nei e dai percorsi rettilinei, cooperano con guide fisse e scanalate 26 realizzate con materiale a basso coefficiente d’attrito, che accompagnano il carrello nella fase di curvatura attorno agli alberi d’estremità 14, 14’ dove le dette piastre cooperano con ruote a gola 27, 27’ calettate su tali alberi, per sostenere il carrello in questa fase che lo vede curvare attorno ai pignoni 15, 15’ della catena 16. Durante questa stessa fase, le ruote 22, 22’ dei carrelli possono non appoggiare o possono appoggiare sulle piastre 204 d’estremità del telaio dei trasportatori che, in quest’ultimo caso potranno essere rivestite con un adatto materiale a basso coefficiente d’attrito.
Dalle figure 3 e 4 in particolare si rileva che ogni carrello porta fissate sulla faccia esterna, delle guide 28 nelle quali scorre una slitta verticale formata da una coppia di aste 29 intercollegate alle estremità da traverse 129, 129’ di cui quest’ultima inferiore porta a sbalzo un rullino ad asse orizzontale 30 che durante la percorrenza dei fianchi esterni, delle estremità e dei primi tratti dei fianchi interni dei trasportatori 4, 4’, appoggia su una guida fissa, orizzontale e composita 31. Sulla faccia che porta le ruote di scorrimento, ogni carrello 23 porta fissata superiormente, in posizione mediana ed a sbalzo, un’appendice 32 alla quale è articolata trasversalmente in 33, una leva 34 con profilo angolare, interfulcrata in 35 ad una biella 36 a sua volta articolata in 37 ad un’appendice della traversa superiore 129 della slitta 29. Le leve 34 portano in estremità delle tramogge più avanti dette, che si dispongono nelle zone d’angolo dei vassoi fermi nella stazione K1 di riempimento. Quando i rullini 30 dei carrelli scorrono sulla guida fissa 31, le slitte 29 sono in posizione alta e le leve 34 sono orientate verso l’alto in modo da tenere le tramogge sollevate al di sopra dell’ingombro dei vassoi V, per potersi disporre su questi ultimi. I carrelli 23 sono in numero tale e sono collocati e fasati in modo tale che ogni trasportatore 4, 4’ dispone tre di questi carrelli nella stazione di riempimento Kl, coi carrelli d’estremità che portano una tramoggia semplice e col carrello intermedio che porta una tramoggia doppia, atta ad operare sulle zone d’angolo consecutive dei due vassoi collocati nella detta stazione di riempimento (vedi oltre). Dalle figure 2 e 3 si rileva che quando i carrelli sono giunti nella stazione Kl, il rullino 30 di questi carrelli ha abbandonato la guida fissa 31 e si è inserito in una guida orizzontale e scanalata 38 che meglio appare nel disegno di figura 7, che è solidale ad un supporto intermedio ed esterno 39 dotato perpendicolarmente di una coppia di aste 40 scorrevoli in una guida 41 che porta fisso il corpo di un martinetto 42 solidale con lo stelo al detto supporto 39. La guida 41 è dal canto suo fissata sulla sommità degli steli volti verso l’alto di due martinetti 43 fissati ad un longherone 44 che per mezzo di fazzoletti 45 (fig. 2) è fissato al telaio 104 di ogni trasportatore 4, 4’, parallelamente allo stesso trasportatore (fig. 2). La guida 38 è pertanto in grado di compiere spostamenti paralleli, sia orizzontali che verticali. Quando si arresta il trasportatore composito 7, 7’ che ha posizionato nella stazione Kl una coppia di vassoi V, i trasportatori 4, 4’ si arrestano anch’essi e tre dei loro carrelli sono posizionati su ogni fianco della detta coppia di vassoi, coi rullini 30 inseriti nelle dette guide 38 che in giusta fase vengono abbassate come indicato con segno continuo nella figura 3, per abbassare le leve 34 e per disporre le tramogge di tali leve nelle zone d’angolo dei detti vassoi. In successione di fase le guide 38 vengono allontanate dai rullini 30 abbassati, con uno spostamento orizzontale e quindi vengono sollevate e con uno spostamento orizzontale contrario a quello precedente, vengono riportate nella posizione primitiva per ricevere i rullini 30 di nuovi carrelli che abbandonano le guide fisse 31.
La figura 5 illustra come i carrelli 23 posti alle estremità del gruppo di due vassoi, siano dotati di tramogge semplici 48 ognuna delle quali, allorché in posizione attiva, è dotata di pareti inferiori 148 sostanzialmente verticali e poste tra loro ad angolo retto, che si pongono sopra la zona d’angolo dei vassoi, leggermente all’ interno di tale zona ed è dotata di pareti superiori 248 che divergono verso l’alto per assolvere la funzione ad invito tipica della tramoggia. Con 348 è indicata l’appendice asolata con la quale la tramoggia 48 viene fissata con possibilità di registrazione sulla leva 34 del relativo carrello 23. Nella figura 4 sono illustrate due tramogge semplici 48 nella posizione sollevata di riposo.
Dalle figure 4 e 6 si rileva invece come i carrelli 23 che si dispongono nella zona consecutiva del gruppo dei due vassoi fermi nella stazione Kl, siano dotati ciascuno di una tramoggia doppia 49 che comprende delle pareti inferiori 149, 149’ poste tra loro sostanzialmente ad angolo retto e lievemente convergenti tra loro verso il basso, che si inseriscono nelle zone d’angolo dei due vassoi e comprende delle pareti superiori ad angolo 249, 249’ che invece sporgono superiormente dagli stessi vassoi e che divergono verso l’alto per assolvere la funzione ad invito tipica delle tramogge. Le pareti 149, 149’ e 249, 249’ sono formate da due pezzi reciprocamente sovrapposti e fissati alle leve oscillanti 34 dei carrelli, unitamente ad un cuneo 50 che si dispone all’esterno delle pareti trasversali e consecutive dei due vassoi, le quali risultano così sostanzialmente pinzate tra il detto cuneo e le pareti inferiori 149, 149’.
Nei due vassoi fermi temporaneamente nella stazione Kl, un’apposita testa afferratrice, non illustrata, azionata da un robot anch’esso non illustrato e schematicamente rappresentato in figura 1 dalle frecce 51, con un’unica operazione preleva due gruppi di flaconi P pieni di prodotto da una linea di alimentazione 52 parallela e laterale alla macchina di cui trattasi e li inserisce nei vassoi V che stazionano in Kl. In questa fase le tramogge 48 e 49 agevolano l’introduzione del prodotto nei vassoi. A riempimento avvenuto dei due vassoi fermi in Kl, il trasportatore composito 7, 7’ ed i trasportatori 4, 4’ si attivano contemporaneamente e trasferiscono i vassoi pieni di prodotto P, con le tramogge, in una successiva stazione K2, mentre in quella Kl si inseriscono altri due vassoi vuoti che vengono corredati di relative tramogge. Nella stazione K2, un altro robot analogo a quello precedente e schematicamente rappresentato dalle frecce 53, con una testa afferratrice 153 illustrata ad esempio nella figura 8, preleva dei coperchi C ad esempio come dalla figura 10, da una linea di alimentazione 54 parallela a quella 52 dei prodotti P e collegata ad una macchina formatrice, non illustrata, ed inserisce gli stessi coperchi aH’intemo dei vassoi, come illustrato nella figura 11. E’ soprattutto in questa fase che le tramogge 48 e 49 assolvono al massimo la loro funzione d’invito e di guida, per la quale non è escluso che le stesse tramogge possano assumere una forma anche diversa da quella illustrata nei disegni.
A chiusura avvenuta dei vassoi pieni di prodotto, i trasportatori 7, 7’ e 4, 4’ si riattivimo ancora sincroni camente per trasferire gli stessi vassoi pieni e chiusi in una successiva stazione K3 dove i rullini 30 dei carrelli si sono inseriti in guide scanalate 38’ (fig. 2) uguali a quelle 38 dianzi dette, che sollevano gli stessi rullini e le corrispondenti leve 34 dei carrelli, per allontanare dai vassoi le tramogge che ritornano nella posizione alta di riposo, mentre un pattino 55 (fig. 1) trattiene i coperchi dei vassoi nella posizione bassa. Nella stazione K3 od in altra adatta posizione anche fuori macchina, è prevista l’erogazione di punti di colla a caldo 56 come dalla figura 11 sui bordi del vassoio V, ad esempio in corrispondenza delle zone d’angolo, per interessare anche il coperchio C che risulta così saldamente fissato al vassoio stesso. I punti colla sono tali da poter essere facilmente rotti dall’operatore quando l’imballaggio deve essere aperto ed i prodotti debbono essere collocati negli scafali di esposizione col vassoio V.
Con la macchina descritta è possibile imballare flaconi di prodotto oltre che in un imballaggio formato da un vassoio e da un coperchio poi amovibile, anche dentro una normale cassa americana che verrà fabbricata fuori macchina e verrà alimentata al trasportatore composito 7, 7’ le cui tramogge verranno tenute nella posizione alta di riposo anche durante la percorrenza dei rami attivi dello stesso trasportatore composito. La macchina verrà naturalmente provvista nelle stazioni K2 e K3 di mezzi per chiudere e per fissare le falde superiori della cassa, il tutto in modo intuibile e facilmente realizzabile dai tecnici del ramo.
Resta pertanto inteso che la descrizione si è riferita ad una forma preferita ma non unica di realizzazione del trovato, al quale possono essere apportate numerose varianti e modifiche costruttive, il tutto per altro senza abbandonare il principio informatore dell’invenzione, come sopra esposto, come illustrato e come a seguito rivendicato. Nelle rivendicazioni, i riferimenti riportati tra parentesi sono puramente indicativi e non limitativi dell’ambito di protezione delle stesse rivendicazioni.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Macchina automatica ad alta produzione, per Γ imballaggio di prodotti in scatole di cartone preferibilmente del tipo con vassoio, caratterizzata dal comprendere: - Dei mezzi per formare fuori macchina il vassoio (V) ed il coperchio (C) delle scatole di imballaggio e per inserire questi componenti in fila indiana e con l’orientamento d’uso, su rispettivi trasportatori di alimentazione (12, 54); - Un trasportatore composito ed orizzontale, formato da due trasportatori (7, 7’) ad assi orizzontali, uguali, paralleli e complanari, che col loro telaio (104) sono montati su coppie di slitte (3, 3’) vincolate a mezzi che consentono la regolazione autocentrante della distanza tra i detti trasportatori che con una estremità sono attestati al trasportatore orizzontale (12) di alimentazione dei vassoi, per ricevere da questo ciclicamente ad esempio una coppia di vassoi (V) posti in fila indiana e che da adatti mezzi (13) vengono tia loro opportunamente distanziati; Dei mezzi per arrestare in una prima stazione di riempimento (Kl) la coppia di vassoi ciclicamente alimentata sul detto trasportatore composito (7, 7’); - Una coppia di trasportatori uguali e complanari (4, 4’) ad esempio del tipo a catene od equivalenti, rinviati su assi verticali, ognuno dei quali è posto parallelamente e sul fianco esterno di uno dei detti trasportatori (7, 7’) ed è con questo montato su una rispettiva coppia di slitte (3, 3’) con mezzi di spostamento autocentrante che consentono di adatare i detti mezzi di trasporto al diverso formato dei vassoi, essendo tali trasportatori esterni (4, 4’) tra loro sincronizzati per marciare coi rami interni nella stessa direzione ed alla stessa velocità dei detti trasportatori dei vassoi ed essendo dotati di carrelli (23) con piccole tramogge (48, 49) che sono sollevate nella percorrenza dei rami esterni degli stessi trasportatori di cui tratasi e che vengono invece abbassate ed inserite nelle zone d’angolo dei vassoi da riempire, per facilitare Γ operazione di riempimento e di chiusura degli stessi vassoi; Un robot (51) che preleva i prodotti (P) da un trasportatore di alimentazione (52) e li inserisce nella coppia di vassoi (V) fermi nella stazione di riempimento (Kl); Mezzi sono previsti per far si che dopo la fase di riempimento dei vassoi, i trasportatori (7, 7’, 4, 4’) degli stessi vassoi e delle tramogge si attivino per spostare i medesimi vassoi con le tramogge in una successiva stazione (K2) dove opera un robot (53) che preleva i coperchi (C) da un trasportatore di alimentazione (54) e li inserisce nei vassoi per chiuderli, mentre le tramogge facilitano questa operazione d’inserimento: - Mezzi sono previsti per far si che dopo la fase di chiusura dei vassoi col prodotto, i trasportatori (7, 7’, 4, 4’) degli stessi vassoi e delle tramogge, si attivino per spostare i medesimi vassoi in una successiva stazione (K3) dove sono previsti dei mezzi (55) per trattenere bassi i coperchi dei vassoi e dove appositi mezzi provvedono ad estrarre dagli stessi vassoi le tramogge dei trasportatori esterni (4, 4’), per consentire lo scarico dalla macchina del prodotto imballato; - Degli eventuali mezzi per fissare reciprocamente il coperchio (C) ed il vassoio (V) con punti di colla (56) tali ed in posizione tale da poter essere successivamente rotti per consentire la rimozione del coperchio e l’esposizione alla vendita del prodotto all’ interno del vassoio.
  2. 2) Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui le slitte (3, 3’) che portano il trasportatore composito (7, 7’) per i vassoi ed i trasportatori esterni (4, 4’) delle tramogge, sono fissate direttamente od indirettamente a madreviti (11, 11 ’) con le quali operano una coppia di viti (9, 9’) a doppie filettature contrapposte, parallele alle guide (2) delle dette slitte, interno llegate da una trasmissione rigida (10) e predisposte per un azionamento centralizzato con qualsiasi adatti mezzi manuali o servocomandati.
  3. 3) Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui i trasportatori dei vassoi (7, 7’) scorrono all’interno di guide ad L (5, 5 ) che formano il canale rettilineo nel quale marciano i vassoi stessi e che sono fissate sulla sommità di strutture di supporto (105, 105’) con profilo a “C” fisse sulle dette slitte (3, 3’) a movimento autocentrante e che alle estremità sostengono le pulegge (6, 6’) di rinvio dei detti trasportatori i quali sono ad esempio azionati da rispettivi motoriduttori (8, 8’) di uguali caratteristiche e collegati in parallelo a mezzi centralizzati di azionamento.
  4. 4) Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui i trasportatori dei vassoi (7, 7’) operano con velocità superiore a quella del trasportatore (12) di alimentazione ciclica degli stessi vassoi, in modo da distanziare tra loro i vassoi alimentati i quali vengono arrestati correttamente nella stazione di riempimento (Kl), per la battuta contro l’equipaggio mobile (113) di attuatoli verticali (13) fissati nella mezzeria della struttura di tosamento (1), per operare tra i detti trasportatori dei vassoi.
  5. 5) Macchina secondo la rivendicazione 1), in cui i trasportatori (4, 4’) dei carrelli (23) con le tramogge (48, 49), sono dotati ciascuno di un telaio (104) a doppia “T” che con appendici (204) di prolungamento delle estremità delle piastre orizzontali, sostiene girevolmente gli alberi verticali (14, 14’) su cui sono montati dei pignoni (15, 15’) di rinvio di una catena (16) i cui rami rettilinei scorrono entro guide (17, 17’) con profilo a “C”, rivolte con la cavità verso il basso, realizzate ad esempio in Polizene od altro adatto materiale e fissate alla piastra orizzontale superiore del detto telaio (104), essendo gli alberi (14) di una stessa estremità dei detti trasportatori, collegati inferiormente a rispettive scatole d’ingranaggi conici (18, 18’) fisse al detto telaio (104) e che con un loro pignone ad asse orizzontale derivano il moto da un comune albero con chiavetta (19) parallelo alle guide (2,) su cui scorrono le slitte (3, 3’) a movimento autocentrante, sostenuto girevole con le estremità dallo stesso basamento (1) che porta tali guide ed azionato da un motoriduttore (20).
  6. 6) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, in cui sui fianchi delle piastre orizzontali del telaio (104) dei trasportatori delle tramogge (4, 4’), sono fissate delle guide rettilinee e contrapposte (21, 2Γ) sulle quali scorrono con loro coppie di rullini a gola (22, 22’) i carrelli verticali (23) che portano le dette tramogge (48, 49) e che con una appendice mediana (24) sono collegati alla catena (16) dei detti trasportatori, essendo gli stessi carrelli dotati in solido ed a sbalzo, sotto la detta appendice, di ima rispettiva piastrina (25) che nella percorrenza dei primi e degli ultimi tratti rettilinei del percorso degli stessi carrelli, scorrono in guide rettilinee e fisse (26) che accompagnano e ricevono la detta appendice rispettivamente al l’ingresso ed all’uscita in e da ruote scanalate (27, 27’) calettate sugli alberi (14, 14’) di rinvio dei detti trasportatori (4, 4’), il tutto in modo da sostenere i carrelli durante il rinvio sulle estremità degli stessi trasportatori, quando i detti rullini a gola non cooperano con le dette guide rettilinee (21, 2 Γ).
  7. 7) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, in cui ogni carrello (23) sostiene sulla faccia esterna una guida-(28) per una slitta verticale (29) che suH’estremità inferiore porta un rullino orizzontale (30) che normalmente scorre su una guida rettilinea e fissa (31), essendo sulla sommità della detta slitta, articolata una bielletta (36) a sua volta interfulcrata ad una leva (34) articolata sulla sommità del carrello e che sull’ estremità libera porta la tramoggia usualmente in posizione sollevata, essendo previsto che quando i carrelli con le tramogge giungono nella stazione di riempimento (Kl) dei vassoi, il rullino (30) di tali carrelli sia posizionato in una guida scanalata (38) collegata ad attuatori rettilinei ed a mezzi a guida e slitta (39-43) di spostamento rettilineo orizzontale e verticale, che a comando sollevano lo stesso rullino per abbassare le dette leve (34) dei carrelli, che posizionano le tramogge sui e nei vassoi da riempire, essendo previsto che la detta guida scanalata (38) ritorni successivamente nella posizione alta per ricevere i rullini dei futuri carrelli che si inseriranno nella stazione di riempimento, essendo previste nella stazione ultima di lavoro (K3) della macchina, delle analoghe guide scanalate (38’) con relativi attuatoli, per sollevare i rullini (30) dei carrelli le cui tramogge debbono essere disattivate e debbono rimanere alte fintanto che tutti i rullini (30) sono usciti da tali guide e si sono trasferiti sulle guide fisse (31).
  8. 8) Macchina secondo le rivendicazioni precedenti, in cui su ogni fianco della coppia di vassoi che ciclicamente si posizionano nella stazione di riempimento (Kl) si dispongono tre carrelli (23) dei quali quelli d’estremità portano una rispettiva tramoggia semplice (48) che si dispone sulla zona d’angolo dei due vassoi, mentre il carrello interno si dispone nella zona consecutiva dei due vassoi e porta una tramoggia (49) con parti che si inseriscono all’interno e sopra le zone d’angolo consecutive degli stessi vassoi e che è dotata inferiormente di un cuneo (50) che si inserisce all’estemo di tali zone d’angolo consecutive, in modo da mantenere correttamente distanziati i due vassoi durante tutto il ciclo di lavoro della macchina.
  9. 9) Macchina automatica ad alta produzione, per Γ imballaggio di prodotti in scatole di cartone, particolarmente del tipo con vassoi od in casse americane, realizzata in tutto o sostanzialmente come descritto, come illustrato nelle figure delle cinque tavole allegate di disegno e per gli scopi sopra esposti.
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