ITRE20000040A1 - Distributore per il deposito controllato di polveri di decoro delle piastrelle ceramiche - Google Patents

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ITRE20000040A1
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Gianpaolo Cavazzoni
Mario Bertolini
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Ariostea Societa Per Azioni
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DESCRIZIONE
di brevetto per Invenzione Industriale dal titolo: "DISTRIBUTORE PER IL DEPOSITO CONTROLLATO DI POLVERI DI DECORO DELLE PIASTRELLE CERAMICHE",
La presente invenzione concerne un dispositivo atto a depositare polveri ceramiche in modo controllato al fine di realizzare delle piastrelle policrome la cui superficie presenta uno o più decori.
La tecnica nota insegna che la decorazione delle piastrelle a crudo, ossia prima della cottura, si effettua o in fase di formatura della piastrella, oppure dopo la pressatura mediante appositi impianti serigrafici.
La decorazione della piastrella dopo la pressatura si può realizzare grazie a degli impianti serigrafici atti a depositare sulla superficie della piastrella un sottile strato di polveri colorate o pigmenti. Il deposito delle dette polveri o pigmenti avviene attraverso una maschera o retino, che presenta delle zone permeabili al passaggio delle polveri, i cui contorni definiscono il disegno o decoro che si vuole creare sulla piastrella.
Questa tecnica di decorazione ha come risultato quello di creare dei decori di spessore molto sottile, mentre non consente di creare delle piastrelle in cui il decoro, vale a dire la parte colorata, risulti compenetrato almeno parzialmente nella massa della stessa.
La almeno parziale compenetrazione del decoro nella massa della piastrella è molto importante in quanto consente di levigare la piastrella dopo la cottura.
Le piastrelle cosiddette colorate a tutta massa sono, invece, ottenibili durante la fase di formatura alimentando nella cavità di formatura di un usuale stampo una miscela parziale di almeno due polveri, atomizzate o in granuli, di diverso colore, porzioni rilevanti delle quali restano separate le une dalle altre a definire, nel prodotto finito, macchie o venature, mentre altre porzioni si mescolano parzialmente con le porzioni adiacenti a definire tratti sfumati .
Ovviamente le piastrelle colorate a tutta massa possono essere levigate dopo la cottura.
L'alimentazione della polvere alla cavità di formatura dello stampo può avvenire in diversi modi.
Un sistema largamente adottato prevede di fare cadere le polveri in un cassetto di caricamento dotato di griglia il quale si muove alternativamente da una posizione sottostante una piccola tramoggia, usualmente detta tramoggino, nella quale vengono predisposte le dette almeno due polveri parzialmente miscelate che cadono quindi nel cassetto, ed una posizione sovrastante la cavità di formatura dello stampo che riceve così le polveri che cadono dal cassetto. Per impedire che in seguito al veloce movimento di via vai del cassetto le polveri si accumulino sconvenientemente nello stesso, e generino nella cavità dello stampo uno strato irregolare di materiale soffice, all'interno del cassetto è contenuta, come detto, una griglia.
Altri sistemi noti prevedono che varie qualità di polvere siano alimentate sopra uno scivolo od un nastro trasportatore, e da questi ultimi mezzi siano depositate nella cavità dello stampo direttamente oppure mediante un usuale cassetto di caricamento.
Grazie ai metodi di tipo noto si è in grado di produrre delle piastrelle costituite da masse colorate e parzialmente compenetrate l’una nell'altra che interessano l'intero spessore della piastrella o una parte rilevante dello stesso .
Scopo del presente brevetto è quello di rendere disponibile un distributore di polveri che sia in grado non solo di creare dei decori casuali che interessano una parte rilevante dello spessore della piastrella, ma anche di creare dei veri e propri disegni definiti.
Il trovato consegue il detto scopo grazie ad almeno un distributore comprendente una pluralità di microaperture (o fori) attraverso ognuna delle quali viene espulso un materiale in polvere, colorato. L'espulsione del materiale avviene, in modo programmato, grazie ad una serie di valvole ad azionamento pneumatico. Il materiale espulso attraverso tutte o parti di dette microaperture viene raccolto su una sottostante superficie, sulla quale forma un decoro.
Detta superficie può essere costituita dalla superficie di una piastrella già formata oppure dalla base della cavità di formatura dello stampo, o ancora da uno strato di materiale già depositato nella detta cavità di formatura dello stampo. Inoltre detta superficie può essere costituita da una superfìcie traslante mediante la quale poi si deposita il decoro sulla base della cavità di formatura dello stampo, o ancora su uno strato di materiale già depositato nella detta cavità di formatura.
Le caratteristiche peculiari del trovato sono delineate nelle rivendicazioni.
Al fine di meglio chiarire le caratteristiche costruttive e funzionali del trovato se ne descrive nel seguito una preferita forma di attuazione data a titolo di esempio non limitativo ed illustrata nelle allegate tavole disegni.
La Fig.1 mostra una vista laterale parzialmente sezionata di una prima forma di utilizzazione del dispositivo secondo il trovato .
La Fig.2 illustra una vista laterale parziale ed ingrandita del dispositivo secondo il trovato.
La Fig.3 è la vista da III di Fig.2.
La Fig.4 è la vista da IV di Fig.2.
La Fig.5 è la sezione V-V di Fig.3
La Fig.6 illustra una seconda forma di utilizzazione del trovato.
Dalla Fig.l si rileva la pressa 1 su cui è impostato un usuale stampo a tre impronte 2, una sola delle quali è visibile in figura.
A lato della pressa 1 è posto un piano 3, complanare al piano della pressa 1, sul quale scorre un usuale carrello 4 di caricamento, atto ad alimentare il materiale da compattare all'interno della impronte 2 dello stampo.
Più in dettaglio il carrello 4 presenta tre uguali cassetti 40 (uno solo dei quali è visibile in figura), privi di fondo, ognuno dei quali è dotato di una griglia interna 41 ed ha le stesse dimensioni delle impronte 2.
Davanti ai tre cassetti 40 il carrello 4 sostiene un nastro trasportatore 5, la cui superficie, traslante è inclinata verso il basso nel senso di avanzamento del carrello 4. Si precisa che il nastro trasportatore 5 è azionato da un usuale motoriduttore non illustrato.
Tra il bordo posteriore del nastro trasportatore 5 ed il bordo anteriore dei cassetti 40 è posto un usuale raschietto 6 atto a pulire il piano dello stampo dalle polveri. Il carrello 4 presenta anche un secondo raschietto 7, fissato al bordo anteriore del carrello 4, e dotato di un usuale spintore che alimenta le piastrelle alla successiva stazione di lavoro .
Il carrello 4 trasla alternativamente tra una posizione di carico del materiale, illustrata in Fig.1, ed una posizione di scarico dello stesso all'interno delle impronte 2, essendo azionato con moto di va e vieni da un motoriduttore 8 mediante un meccanismo 9 tipo biella-manovella, o da altro equivalente dispositivo.
Con rifèrimento alla Fig.l che illustra il carrello 4 in posizione arretrata di carico del materiale, in posizione sovrastante il detto carrello 4 sono posti i mezzi preposti al deposito delle polveri da compattare all'interno dei cassetti 40 di caricamento. Detti mezzi possono variare a seconda della tipologia di piastrella che si vuole realizzare. Nell'esempio illustrato i detti mezzi comprendono una tramoggia 10 fissa, sulla cui bocca inferiore è infilata una cornice 100'.
Al di sopra del nastro trasportatore 5 sono invece posti i mezzi preposti a realizzare il decoro sulla superficie in vista della piastrella. Detti mezzi, che sono sostenuti da una struttura non illustrata, comprendono un nastro motorizzato 11 di raccolta delle polveri di decoro, la cui superficie traslante ha un'inclinazione, rispetto al piano orizzontale, speculare a quella del nastro trasportatore 5.
Le polveri che realizzano il decoro vengono depositate sulla superficie del nastro 11, in modo controllato e programmato, grazie a quattro identici distributori 12, ognuno dei quali è alimentato con una diversa miscela di polveri.
Più in dettaglio, con riferimento alle Figg. da 2 a 5, ognuno dei detti distributori 12 comprende una barra 13 (Figg. da 2 a 5), al cui interno sono presenti una pluralità di camere 14, allineate tra loro e ad asse orizzontale, all'interno delle quali viene alimentato il materiale, attraverso un condotto 16, da una tramoggia 15 fissata sulla superficie superiore della detta barra 13.
Ognuna delle camere 14 è associata ad una elettrovalvola 17 pneumatica, e del tipo a tre vie, fissata su una delle pareti verticali della trave 13. Più in dettaglio ognuna delle elettrovalvole 17 è collegata alla rispettiva camera 14 attraverso un condotto 18 di mandata dell'aria compressa, che viene alimentata ad ogni elettrovalvola 17 attraverso un collettore 19 di mandata dell'aria compressa.
Oltre al collettore 19 di mandata dell'aria compressa, le elettrovalvole 17 sono collegate anche ad un collettore 22 di messa a scarico dell'aria.
Si deve precisare che la detta elettrovalvola 17 può essere anche del tipo a due vie, ovviamente in questo caso non sarà presente il collettore 22 di messa a scarico dell'aria compressa .
Inoltre ognuna delle camere 14 comunica con un foro 20 di uscita del materiale, e con un condotto di sfiato 21.
Quando l'elettrovalvola 17 invia un impulso d'aria alla camera 14, il materiale ivi contenuto cade sul nastro 11 dal foro 20, mentre l'aria si scarica dal foro 21.
I fori 20 hanno un diametro di 4 mm, e preferibilmente compreso tra 1 e 10 mm in funzione della precisione del decoro che si vuole realizzare sulla piastrella. Anche la distanza tra i fori 20 è funzione della precisione del decoro che si vuole realizzare, e preferibilmente varia tra 8 e 15 mm.
Ciascuna elettrovalvola 17, di per sé di tipo usuale, può essere comandata indipendentemente dalle altre in modo da scaricare sulla superficie del nastro 11 una quantità prestabilita di polveri.
I distributori 12 ed il nastro 11 realizzano in pratica una matrice virtuale, avente un numero di colonne pari al numero dei fori 20, ed un numero di righe che può essere teoricamente infinito, e che dipende dalla distanza tra due file di fori 20 e dalle dimensioni dei fori stessi. In una preferita forma di attuazione del trovato la distanza tra due file successive di fori varia tra 3 e 15 mm.
Ogni cella della detta matrice viene riempita in modo programmato dalle polveri espulse da almeno uno dei fori 20 dei quattro distributori 12. In questo modo programmando l'azionamento delle elettrovalvole 17 si è in grado di creare sul nastro 11 un qualunque tipo di decoro, la cui definizione dipende dalle dimensioni delle singole celle della matrice, e quindi dalla velocità del nastro 11 nonché dalle dimensioni dei fori 20 e dalla velocità con cui vengono espulse le polveri dalle camere 14.
Con riferimento alla fig.1, ed alla direzione di avanzamento del carrello 4, a valle dei distributori 12 è presente un tramoggino 23 atto a creare sulla superficie del nastro 11 uno strato di polveri su cui si realizza successivamente il decoro. Analogamente un ulteriore tramoggino 24 è posto a monte dei detti distributori 12 e viene utilizzato quando si vuole realizzare una piastrella in cui il decoro deve apparire come una venatura o macchia, parzialmente rimescolato al materiale depositato dal detto tramoggino 24. L'azionamento del trovato è gestito da un elaboratore, non illustrato, che ne comanda le seguenti fasi operative.
A partire dalla posizione di caricamento del carrello 4, illustrata in Fig. 1, la tramoggia 10 riempie di materiale in polvere il cassetto 4 di caricamento, e contemporaneamente i distributori 12 depositano, sul nastro 11, che avanza a velocità predefinita, le miscele di polveri colorate in modo programmato per realizzare il decoro desiderato .
Si precisa che a seconda della tipologia di decoro che si vuole realizzare sulla piastrella sul nastro trasportatore 11 può essere preventivamente creato uno strato continuo di polveri ad opera del tramoggino 23 sul quale successivamente i distributori 12 eseguono il deposito programmato di polveri. Analogamente sul deposito eseguito dai distributori 12 può essere creato un successivo strato di polveri a opera del tramoggino 24.
Una volta terminato il caricamento del nastro trasportatore 11, quest'ultimo deposita il materiale sul sottostante nastro 5 il quale ovviamente avanza con la stessa velocità del nastro 11, in modo che il materiale riversandosi sulla sua superficie traslante mantenga sostanzialmente la disposizione che aveva sul nastro 11.
Terminato il caricamento del carrello 4, l'elaboratore comanda l'azionamento del motoriduttore 8, il quale fa avanzare il carrello 4 nella prima posizione di scarico del materiale, ossia fino a quando i bordi dei cassetti 40 di caricamento si trovano esattamente al di sopra dei bordi esterni delle cavità 2 di formatura dello stampo.
A questo punto i tamponi 20 inferiori della pressa si abbassano per accogliere le polveri contenute nei detti cassetti 40 di caricamento. Successivamente il carrello 4 viene fatto arretrare nella seconda posizione di scarico del materiale, cioè fino a quando il bordo anteriore del nastro 5 si trova in corrispondenza del bordo anteriore delle cavità 2 di formatura dello stampo. In detta posizione si attiva il nastro trasportatore 5, e contemporaneamente si fa arretrare il carrello 4 con la stessa velocità con cui si fa avanzare il nastro 5, in modo da depositare le polveri presenti sul nastro sostanzialmente con la stessa configurazione e disposizione. Quando il carrello 4 si riporta nella posizione di carico delle polveri, illustrata in Fig.1, si compie l'usuale ciclo di pressata.
La Fig.6 illustra una seconda applicazione in cui possono essere utilizzati i distributori 12 secondo il trovato.
Si precisa che nella descrizione della detta seconda applicazione del trovato gli elementi, uguali e già descritti nell'illustrare la prima applicazione, vengono indicati con gli stessi riferimenti numerici.
Dalla Fig.6 si rileva un nastro 25 atto a trasportare le piastrelle 26 nel senso indicato dalla freccia illustrata nella figura. Al di sopra del nastro 25 sono presenti i quattro distributori 12, ed un mezzo sensore 27 collegato ad un elaboratore, non illustrato, che comanda l'attivazione dei detti distributori 12.
È il caso di precisare che il detto mezzo sensore 27 può essere un usuale dispositivo a fotocellula, così come un sensore di prossimità.
In questo caso, quindi, i distributori 12 sono utilizzati per depositare degli smalti colorati per creare un decoro direttamente sulla piastrella già formata.
Quando la piastrella, grazie al nastro 25, viene individuata dal mezzo sensore, l'elaboratore attiva i distributori 12, i quali provvedono a creare sulla superficie della stessa un decoro definito e programmato mentre la piastrella che deve essere decorata avanza trasportata dal nastro 11.

Claims (1)

  1. RIVENDICAZIONI 1.Distributore per il deposito controllato di polveri di decoro delle piastrelle ceramiche caratterizzato dal comprendere una pluralità di camere (14) di raccolta del materiale in polvere, ognuna delle quali è collegata ad un condotto (18) di mandata di un fluido in pressione con l'interposizione di una valvola (17) e dotata di un foro (20) di espulsione del materiale, che viene raccolto su una sottostante superficie. 2.Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ognuna di detta pluralità di camere (14) comunica con una sovrastante tramoggia (15) attraverso un secondo condotto (16). 3. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che ogni camera (14) comprende un foro di sfiato del fluido in pressione. 4. Distributore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che i fori di sfiato e di espulsione del materiale sono allineati in direzione verticale, e posti rispettivamente sopra e sotto la rispettiva camera (14). 5. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta elettrovalvola (17) è del tipo a tre vie. 6. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta elettrovalvola (17) è del tipo a due vie . 7.Distributore secondo le rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che le camere (14), i fori (20) di scarico del materiale, i fori di sfiato del fluido in pressione ed i condotti (16) di alimentazione del materiale sono ricavati in un'unica barra (13) che comprende, per ogni camera (14), un condotto di alimentazione del fluido facente capo ad una elettrovalvola (17) fissata esternamente alla barra (13), nonché un collettore di alimentazione del fluido comune a tutte le elettrovalvole (17). 8. Distributore secondo le rivendicazioni 5 e 7, caratterizzato dal fatto che detta barra (13) presenta anche un collettore di scarico comune a tutte le elettrovalvole (17) 9. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta superficie di raccolta del materiale è la superficie in vista di una piastrella. 10. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta superficie di raccolta del materiale è un nastro trasportatore. 11. Distributore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto fluido in pressione è arra compressa.
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