ITRE20000015A1 - Macchina sgorbiatrice per prosciutti - Google Patents

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ITRE20000015A1
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Dino Galloni
Luciano Galloni
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Dino Galloni
Luciano Galloni
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Description

DESCRIZIONE
del Brevetto Italiano per Invenzione Industriale dal titolo: "MACCHINA SGORBIATRICE PER PROSCIUTTI",
Il presente trovato si riferisce ad una macchina che è atta ad effettuare in automatico la sgorbiatura dei prosciutti crudi stagionati.
Come è noto, la detta sgorbiatura consiste in una operazione preliminare a quella di disossatura (che può essere effettuata con l'ausilio di una macchina opportuna), e prevede il distacco della massa carnosa dall'osso del prosciutto, in particolare il suo tratto femorale.
La detta sgorbiatura viene tuttora solitamente effettuata a mano, utilizzando appositi utensili denominati appunto sgorbie, visto che i tentativi sinora attuati per meccanizzare la stessa non hanno portato a risultati soddisfacenti .
Uno scopo del presente trovato è quello di rendere disponibile una macchina che è atta ad effettuare la sgorbiatura automatica dell'osso dei prosciutti con modalità sostanzialmente uguali a quelle seguite da un operatore specializzato, vale a dire senza eccessivi sconvenienti sminuzzamenti della massa carnosa prossima all'osso.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare una macchina capace di effettuare la detta sgorbiatura senza richiedere l'intervento di personale, vale a dire in condizioni di massima sicurezza.
Altro scopo ancora è quello di realizzare una macchina in grado di effettuare la sgorbiatura automatica di prosciutti sia destri che sinistri, ed aventi grossezza qualunque.
Un ulteriore scopo è quello di rendere disponibile una sgorbiatrice capace di raggiungere una produttività superiore a quella raggiungibile da un operatore esperto. Altro scopo ancora è quello di realizzare una macchina sgorbiatrice che è atta a raggiungere i detti risultati nel contesto di una soluzione costruttiva semplice, razionale ed affidabile.
Detti scopi vengono conseguiti grazie alle caratteristiche individuate nelle rivendicazioni.
Le caratteristiche e i pregi sia costruttivi che funzionali del trovato risulteranno evidenti dalla particolareggiata descrizione che segue, fatta con riferimento alle figure delle allegate tavole disegni che ne illustrano, a titolo puramente esemplificativo e non limitativo, una particolare e preferita forma di attuazione.
La FIG. 1 mostra la macchina secondo una vista in pianta dall'alto, dove l'unico utensile sgorbiatone previsto è mostrato in una posizione operativa intermedia di un ciclo completo di sgorbiatura.
La FIG. 2 è la sezione II-II segnata in FIG. 1.
La FIG. 3 è una parte della sezione III-III di cui a FIG. 1. La FIG. 4 è la sezione IV-IV segnata in FIG. 1, dove l'utensile sgorbiatone è mostrato nella posizione operativa di partenza.
La FIG. 5 è una parte di FIG. 4 in scala ingrandita.
La FIG. 6 è la sezione VI-VI di FIG. 4 in scala maggiore. La FIG. 7 è la sezione VII-VII di cui a FIG. 4 in scala ingrandita .
La FIG. 8 è la sezione VIII-VIII di FIG. 4 in scala ingrandita .
Dalle citate figure si rileva un telaio 1 in tubolare saldato che è montato su quattro ruote 2 (v. FIGG. da 2 a 4), e nel quale si individuano, con riferimento alla vista in pianta di cui a FIG. 1, due piani verticali principali reciprocamente ortogonali, indicati con 11 e 22 rispettivamente .
In particolare il piano 11 individua lo sviluppo longitudinale della macchina, più precisamente indica il senso di spostamento dei prosciutti 3 tra la stazione di carico (a sinistra nelle FIGG. 1 e 2) e quella di scarico (a destra nelle stesse figure), ed il piano 22 individua il piano trasversale della macchina che contiene l'asse suborizzontale 33 principale o di riferimento (v. FIGG. 1 e 4) del gruppo 99 di sostegno e comando dell'utensile sgorbiatore, di cui si dirà più avanti.
La parte anteriore della macchina, in basso in FIG. 1, comprende una apertura 4 per il carico dei prosciutti 3, ed un pannello 5 amovibile che è posto di fronte al detto gruppo di comando 99.
Come è ben illustrato nelle FIGG. da 2 a 4, nella parte inferiore del telaio 1 si trovano due barre 6 cilindriche orizzontali le quali sono disposte a cavallo del piano 11, e sulle quali è scorrevolmente montato un cursore 8 comandato a traslare in avanti e all'indietro da un martinetto pneumatico a doppio effetto 9.
In particolare il detto cursore 8 è superiormente dotato di una piattaforma 10 orizzontale a sbalzo che è posta al livello del bordo inferiore della detta apertura 4, e che è conformata come un pettine i cui denti si prolungano verso il piano 22 e sono paralleli al senso di scorrimento del cursore 8.
Lo stesso bordo inferiore della apertura 4 presenta un indice 140 (v. FIG. 1) cui corrisponde, su una parete 141 verticale situata dietro alla detta piattaforma 10, un organo 142 per il corretto posizionamento della nocetta 30 del prosciutto 3, quest'ultimo adagiato di piatto sulla piattaforma 10.
Detto organo 142 comprende un piatto concavo di riscontro (FIG. 2) che ha la concavità rivolta verso la detta apertura 4, che è inclinato verso l'alto (FIG. 3), e che è fissato allo stelo di un retrostante martinetto pneumatico 12 a doppio effetto e ad asse orizzontale che a sua volta è vincolato alla detta parete 141 verticale.
In particolare, secondo la vista in pianta della macchina (FIG. 1) la generatrice di fondo del detto piatto 142 di riscontro e il detto indice 140 sono allineati secondo una retta ideale che è posta trasversalmente alla direzione di scorrimento del cursore 8, ossia ortogonalmente al piano 11. Grazie al detto organo 142 la nocetta 30 del prosciutto 3, quale che si la grossezza di quest'ultimo, può essere disposta praticamente sempre nella stessa posizione rispetto alla piattaforma 10, e, con riferimento alla detta retta ideale, il femore 31 dello stesso prosciutto 3 può essere posto sostanzialmente ortogonale ai denti della piattaforma 10, ossia nella corretta posizione per il successivo intervento dell'utensile sgorbiatore, mentre la restante parte dell'osso del prosciutto 3, ossia il tratto tibiaperone 32, si verrà a trovare da una parte o dall'altra di detta retta ideale (v. FIG. 1) a seconda che il prosciutto 3 è destro o sinistro.
Si precisa altresì che la dimensione trasversale della piattaforma 10 è inferiore alla lunghezza dei prosciutti, cosicché una volta che un prosciutto 3 è stato posizionato come sopra detto il suo gambetto e la sua estremità contrapposta sopravanzano il bordo anteriore e posteriore, rispettivamente, della piattaforma 10, e ciò per le ragioni che risulteranno evidenti nel seguito.
A valle della piattaforma 10 si trova un piano operativo orizzontale 13 che è inferiormente dotato di una quaterna di barre 14 cilindriche discendenti di guida, e che è comandato a traslare in quota da un sottostante martinetto pneumatico 15 a doppio effetto (FIGG. 2 e 4).
Inoltre, sulla faccia superiore del piano operativo 13 sono previste delle scanalature 100 a tutto sviluppo che sono disposte parallelamente ai denti della piattaforma 10, e che sono atte ad accogliere questi ultimi, la cui lunghezza è superiore a quella di dette scanalature 100.
In particolare, vedi meglio la FIG. 2, quando il piano 13 si trova al proprio fine corsa di abbassamento la sua faccia superiore occupa una quota inferiore a quella occupata dalla faccia superiore della piattaforma 10, in guisa che durante la propria corsa di andata la detta piattaforma 10 spinge il prosciutto 3, adagiato sul piano 13 e già assoggettato a sgorbiatura, a valle di detto piano 13 e sopra una rulliera 16 inclinata di scarico.
Si precisa altresì che la profondità di dette scanalature 100 è maggiore della dimensione verticale dei denti della piattaforma 10, e ciò per le ragioni che risulteranno evidenti più avanti.
Ancora, tra la piattaforma 10 ed il piano 13 si trova una serranda 107 verticale di sicurezza che è comandata a traslare in quota da un martinetto pneumatico 108 a doppio effetto (v. FIGG . 1 e 3).
Di fronte al detto piano 13, vedi meglio la FIG. 4, si trova un carter 17 che collabora con il detto pannello amovibile 5 per rendere disponibile una carcassa ove è accolto un gruppo 171 per il taglio del gambetto dei prosciutti 3, e che presenta una bocca inferiore per lo scarico dei gambetti recisi in un adatto recipiente 170.
La parete interna del carter 17 è posta in prossimità delle generatrici anteriori del piano 13, e presenta una finestra 18 orizzontale a tutto sviluppo per il passaggio del gambetto .
Il detto gruppo 171 di taglio comprende una lama a disco 172 che è posta a ridosso della bocca anteriore di detta finestra 18, e che è comandata a ruotare da un motore elettrico 181 tramite una trasmissione a cinghia 174 (v. FIGG. 4 e 5).
In particolare l'albero di trascinamento della lama 172 è girevolmente montato alla estremità inferiore di un telaietto 173 la cui estremità superiore è articolata all'albero del motore elettrico 181, e dove il detto telaietto 173 è comandato ad oscillare in un piano verticale parallelo al piano 11 più sopra definito da un martinetto pneumatico 175 (v. FIG. 4) a doppio effetto.
Come è ben illustrato nelle FIGG. da 2 a 5, il piano operativo 13 è sovrastato da un gruppo di bloccaggio il quale comprende due piastre chiodate 19 che sono disposte a cavallo del piano verticale 22, e che sono articolate, secondo rispettivi assi orizzontali 20 paralleli al detto piano verticale 22, alle estremità di un braccio 21 a bilanciere .
A sua volta il braccio 21 è centralmente imperniato, secondo un asse 123 orizzontale parallelo ai precedenti, alla estremità anteriore di una leva 124 sagomata che all'altra estremità (FIGG. 2, 4 e 5) è articolata al telaio 1 della macchina secondo un asse orizzontale 125 ortogonale al detto piano 22, ed in posizione intermedia è fulcrata allo stelo di un sovrastante martinetto pneumatico a doppio effetto 126 connesso al cielo di detto telaio 1.
L'unico utensile sgorbiatore di cui è corredata la macchina comprende una lama 23 di forma allungata, stretta e relativamente sottile, usualmente denominata sgorbia, la quale presenta una leggera curvatura longitudinale con concavità rivolta all'esterno dell'asse di riferimento 33 del gruppo 99 (FIGG. 4 e 5), ed ha una sezione trasversale di forma arcuata con concavità rivolta verso il detto asse 33, e sottendente un angolo di circa 90° (v. FIGG. 7 e 8). L'estremità posteriore della lama 23 è articolata ad un cinematismo di cui si dirà più avanti, ed il bordo trasversale anteriore della stessa lama 23 presenta un usuale profilo arcuato con tagliente terminale.
Alla lama 23 è associato un sottile guidalama 24 che presenta una sagoma trasversale coniugata a quella della superficie concava detta lama 23 (FIG. 7), che ha un profilo acuminato alla estremità anteriore, e che è atto a spostarsi rispetto al detto asse di riferimento 33.
Quest'ultimo è definito dall'asse longitudinale di un albero 25 che è girevolmente montato, ed assialmente bloccato, su un supporto 26 impostato nella zona posteriore del telaio 1 della macchina.
Dietro al supporto 26, il detto albero 25 è cinematicamente accoppiato ad un gruppo motoriduttore 27 che è atto ad assoggettare lo stesso albero 25 ad un moto rotatorio a passi, nel caso mostrato passi sottendenti un angolo di 60°. In particolare il detto gruppo motoriduttore 27 è del tipo a due sensi di rotazione, e ciò per i motivi che risulteranno evidenti nel seguito.
Dall'altra parte del supporto 26, lo stesso albero 25 presenta nell'ordine, a partire da quest'ultimo, una staffa 28 radiale di sostegno del cinematismo di azionamento della sgorbia 23, un gruppo 29 di sostegno e comando del guidalama 24, ed una testina 34 terminale sagomata a sbalzo che è collegata alla detta staffa 28 mediante una controventatura 40 di irrigidimento.
Il detto cinematismo comprende, vedi in particolare le FIGG.
4 e 5, due martinetti pneumatici a doppio effetto 35 e 36 i cui corpi sono articolati alla zona esterna posteriore della staffa 28 mediante rispettivi assi 350 e 360 trasversali che sono ortogonali sia alla staffa 28 che all'albero 25.
Inoltre, vedi anche la FIG. 6, la zona esterna anteriore della staffa 28 presenta un perno 37 che è parallelo ai detti assi 350 e 360, e che costituisce il fulcro di una prima leva 38 a bilanciere.
Una estremità di detta prima leva 38 a bilanciere è imperniata allo stelo del martinetto 35, e l'altra estremità è imperniata ad una estremità di una seconda leva 39 a bilanciere che è fulcrata allo stelo del martinetto 36, e la cui estremità contrapposta è imperniata alla estremità posteriore della sgorbia 23.
Inoltre, alla estremità di imperniamento della sgorbia 23 è associata una molla 555 a balestra atta ad assicurare il costante contatto della sgorbia 23 con il guidalama 124.
Il gruppo 29, vedi le FIGG. 4, 5 e 7, comprende un blocchetto 290 che è fissato ad una estremità di un corpo scatolato 291 la cui altra estremità è articolata, secondo un asse 292 posto trasversalmente all'albero 25, ad un braccio 293 che è solidale alla staffa 28.
Il blocchetto 290 è dotato di una gola 294 ove è accolto l'albero 25, la quale gola 294 presenta (v. FIG. 7) una larghezza che è pari al diametro di quest'ultimo, ed una profondità che è superiore a detto diametro.
Da una parte e dall'altra di detta gola 294, il blocchetto 290 presenta due fori passanti entro cui sono accolte due aste scorrevoli 42 che con una estremità sono collegate alla estremità posteriore allargata del guidalama 24, e con l'altra estremità sono collegate ad una traversa 295.
A detta traversa 295 è centralmente fissato lo stelo di un martinetto pneumatico a doppio effetto 44 il cui corpo è fissato ad una parete 296 del corpo scatolato 291, e quest'ultimo è collegato all'albero 25 tramite il martinetto pneumatico a doppio effetto indicato con 41.
Il martinetto 44 funge da mezzo elastico, ossia provvede a mantenere costantemente caricato il guidalama 24 verso l'albero 25, ed il martinetto 41 è preposto a far oscillare il guidalama 24 secondo un piano passante per l'asse 33 dell'albero 25.
Si precisa che il martinetto 41 è del tipo atto ad assoggettare il proprio stelo, contestualmente alla corsa di andata o di allungamento, ad un rapido moto alternativo di va e vieni.
Inoltre, con riferimento a FIG. 7 si fa notare che l'estremità posteriore allargata del guidalama 24 è dotata di un sensore 888, ad esempio in forma di interruttore magnetico di prossimità o altro equivalente, le cui funzioni risulteranno evidenti nel seguito.
La testina sagomata 34 è resa disponibile da un piatto metallico ripiegato a forma di "U", le estremità libere dei cui bracci sono collegate da una piastrina 341 trasversale posteriore che è fissata in testa all'albero 25 (v. FIGG. 1, 4 e 5).
Gli stessi bracci sono internamente dotati di due pattini 340 di scorrimento (FIG. 8) per i fianchi della sgorbia 23 e del guidalama 24, il quale in posizione di completo arretramento sopravanza l'estremità anteriore della testina 34 (FIGG. 4 e 5).
Inoltre, secondo una vista laterale della testina 34 le generatrici della parte arcuata di detta sagoma ad "U" sono inclinate rispetto all'albero 25, e convergono verso la zona anteriore dello stesso.
In questo modo la parte arcuata esterna della testina 34 rende disponibile un organo che è atto, durante la rotazione dell'albero 25, a trovare appoggio contro la parte di carne che sopravanza la nocetta 30 (v. FIG. 1), in guisa da distanziare detta carne dalla testa del femore 31, e quindi agevolare la penetrazione del guidalama 24 e della sgorbia 23 .
E' per questa ragione che è stato previsto un gruppo motoriduttore 27 a due sensi di rotazione, in guisa cioè da far ruotare l'albero in un senso o nell'altro a seconda che il prosciutto 3 è destro o sinistro. A tale scopo nella zona di carico della macchina sarà previsto un comando opportuno, come una pulsantiera azionabile dall'addetto al carico.
Il trovato funziona come segue.
Mentre la macchina sta effettuando la sgorbiatura di un prosciutto 3 come si dirà più avanti, durante la quale la serranda 107 è abbassata, l'operatore dapprima comanda l'avanzamento dell'organo 142 (v. FIG . 1), e poi carica di piatto un altro prosciutto 3 sulla piattaforma 10 accoppiando la nocetta 30 col detto organo 142, e disponendo il femore 31 ortogonalmente ai denti della stessa piattaforma 10.
Fatto ciò l'operatore riporta l'organo 142 nella posizione arretrata di riposo, e seleziona il senso di rotazione dell'albero 25.
Al termine di un ciclo di sgorbiatura il piano operativo 13 è sollevato, le piastre 19 chiodate serrano il prosciutto 3 sul detto piano 13, la testina 34 si trova nella posizione di cui alle FIGG. 4 e 5, il guidalama 124 si trova al proprio fine corsa di arretramento, con la propria estremità anteriore posta a sbalzo rispetto alla testina 34, e la punta della sgorbia 23 si trova all'interno della testina 34, in appoggio sul guidalama 24.
A questo punto, o in corrispondenza di un altro momento opportuno, ad esempio durante la stessa operazione di sgorbiatura, si avvia il motore 181 e la lama a disco 172 compie una oscillazione completa per tagliare il gambetto del prosciutto 3 al momento bloccato dalle piastre 19.
Poi le piastre 19 ricevono il consenso per sollevarsi, il piano 13 si porta al proprio fine corsa inferiore, e la serranda 107 si solleva.
Dopo di questo la piattaforma 10 avanza per scaricare sulla rulliera 16 il prosciutto sgorbiato, e disporre il prosciutto 3 da sgorbiare al di sopra del piano operativo 13, con la nocetta 30 allineata con la sovrastante estremità libera del guidalama 24.
Quindi la piattaforma 10 si arresta temporaneamente, ed il piano 13 si solleva di un piccolo tratto prefissato per raccogliere dalla piattaforma 10 il prosciutto 3 da sgorbiare, dopodiché la piattaforma 10 ritorna nella posizione arretrata di partenza.
A questo punto le piastre 19 si abbassano per bloccare il prosciutto 3 sul piano 13, dopodiché il piano 13 si solleva facendo arretrare le piastre 19.
Quando la nocetta 30 trova appoggio contro il guidalama 24, quest'ultimo si solleva in contrasto con il martinetto 44.
Ciò viene rilevato dal sensore 888, che a sua volta comanda nell'ordine: l'arresto della corsa di sollevamento del piano 13, l'allungamento del martinetto 41, e l'attivazione dei martinetti 36 e 35.
Il martinetto 41 si allunga per spingere il guidalama 124 oltre la nocetta 30 e lungo il femore 31, il quale guidalama 24 si adegua alla forma di quest'ultimo grazie al carico elastico del martinetto 44 e al contestuale rapido moto di va e vieni imposto dal martinetto 41, il martinetto 36 si allunga con continuità per spingere in avanti tramite la leva a bilanciere 39 la sgorbia 23, che sopravanza il guidalama quando quest'ultimo ha oltrepassato la nocetta 30, e contestualmente il martinetto 35 attraverso la leva a bilanciere 38 provvede a regolare l'inclinazione della sgorbia 23 rispetto all'albero 25.
Detta inclinazione è massima all'inizio di una fase di sgorbiatura, vedi la posizione operativa segnata con linee continue nelle FIGG. 1, 4 e 5, e minima alla fine della stessa fase, vedi la posizione operativa segnata con linee tratteggiate in FIG. 5. Quando la punta della sgorbia 23 ha raggiunto l'articolazione che collega il femore 30 al tratto tibia-perone 32 (v. FIG. 5), il guidalama 24 e la sgorbia 23 ritornano nella posizione arretrata di partenza.
Quindi il motoriduttore 27 fa compiere all'albero 25 una rotazione, dopodiché il guidalama 24 e la sgorbia 23 effettuano un'altra operazione di sgorbiatura, che avviene come specificato più sopra. La sgorbiatura ha termine dopo che l'albero 25 ha compiuto un angolo giro, col che la testina 34 ritorna nella posizione di partenza illustrata nelle FIGG. 4 e 5.
A questo punto il ciclo operativo completo su descritto si ripete identicamente.
Da ultimo si precisa che il guidalama 24 ha anche l'importante funzione di adeguarsi, grazie all'azione combinata dei martinetti 41 e 44, al contorno trasversale irregolare della testa del femore 31, in guisa da evitare sconvenienti impuntamenti della sgorbia 23 contro detta testa del femore.
I pregi e i vantaggi del trovato sono chiaramente comprensibili da quanto precede e dall'esame delle figure allegate .
S'intende che l'invenzione non è limitata a quanto illustrato e descritto, ma la stessa ricomprende tutti gli equivalenti tecnici del trovato, così come le loro combinazioni, se attuate nel contesto delle rivendicazioni che seguono.
Così, ad esempio, al posto della lama a disco 172 può essere prevista una lama motorizzata a nastro. Inoltre, la rotazione a passi dell'albero 25 può avere una ampiezza diversa da quella indicata, ossia minore o maggiore di 60°.

Claims (20)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Macchina per staccare la carne dall'osso dei prosciutti crudi, comprendente un piano operativo (13) di sostegno del prosciutto (3), ed un gruppo di taglio che è preposto a staccare la carne dal femore (31) del prosciutto al momento bloccato su detto piano, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di taglio comprende un asse (33) di riferimento a sbalzo che è destinato ad intestarsi alla nocetta (30) del prosciutto, e a sostanzialmente allinearsi con il femore (31) dello stesso prosciutto, e che è dotato di almeno un utensile (23) sgorbiatore laterale la cui punta converge verso l'estremità anteriore di detto asse, ed è elasticamente caricata verso quest'ultimo, dove detto almeno un utensile sgorbiatore è atto a spostarsi lungo detto asse di riferimento tra una posizione arretrata in cui la sua punta è distanziata dalla nocetta, ed una posizione avanzata in cui la stessa punta sopravanza la nocetta e raggiunge sostanzialmente l'articolazione tra femore e tibia-perone, e dove lo stesso almeno un utensile sgorbiatore è atto a ruotare attorno al detto asse di riferimento per passi successivi che sono intercalati a corse complete di andata e ritorno, e che sottendono complessivamente un angolo giro.
  2. 2. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che detto asse di riferimento è reso disponibile da un albero suborizzontale che è girevolmente montato sul telaio della macchina, che è cinematicamente accoppiato ad un gruppo motoriduttore con moto a passi e a due sensi di rotazione, e che ad una estremità presenta una testina a sbalzo .
  3. 3. Macchina secondo al rivendicazione 2, caratterizzata per il fatto che detta testina comprende un corpo sagomato il quale presenta una luce nella quale è scorrevolmente accolto detto almeno un utensile sgorbiatore, ed una superficie bombata che è disassata rispetto a detto asse di riferimento, e che è atta a trovare appoggio contro la carne che sopravanza la nocetta del prosciutto.
  4. 4. Macchina secondo la rivendicazione 3, caratterizzata per il fatto che tra detto asse di riferimento e detto almeno un utensile sgorbiatore è interposto un elemento sottile di guida che presenta una sagoma trasversale coniugata alla superficie concava dell'utensile sgorbiatore, che è elasticamente caricato verso il detto asse di riferimento, e che è atto a spostarsi tra una posizione arretrata in cui la propria estremità anteriore funge da riscontro per la nocetta del prosciutto, ed una posizione avanzata in cui sopravanza detta nocetta per evitare che l'utensile sgorbiatore si impunti contro la testa del femore del prosciutto.
  5. 5. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata per il fatto che a detto elemento di guida è associato un sensore atto a rilevare la presenza della nocetta.
  6. 6. Macchina secondo la rivendicazione 4, caratterizzata per il fatto che a detto elemento di guida sono associati mezzi che sono preposti ad assoggettare lo stesso ad un rapido moto di va e vieni durante la corsa di avanzamento.
  7. 7. Macchina secondo al rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che la corsa di andata di detto almeno un utensile sgorbiatore consiste nella combinazione di due moti, di cui uno sviluppantesi parallelamente al detto asse di riferimento, e l'altro trasversalmente allo stesso asse.
  8. 8. Macchina secondo la rivendicazione 7, caratterizzata per il fatto che detto movimento combinato è demandato ad un cinematismo comprendente una prima leva a bilanciere che è fulcrata ad un punto solidale al detto asse di riferimento, e che ha una estremità articolata ad un martinetto di comando, ed una seconda leva a bilanciere che ad una estremità è articolata all'altra estremità di detta prima leva a bilanciere, che in posizione intermedia è fulcrata ad un rispettivo martinetto di comando, e che all'estremità contrapposta è imperniata alla estremità posteriore di detto almeno un utensile sgorbiatore.
  9. 9. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che detto piano operativo è atto a scorrere ih quota tra almeno due posizioni, di cui una abbassata a quota fissa per il carico e lo scarico del prosciutto, ed una sollevata di sgorbiatura la cui quota dipende dalla grossezza del prosciutto in lavorazione, ed è asservita al rilevamento fatto dal detto sensore.
  10. 10. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che il bloccaggio del prosciutto sul piano operativo è demandato a due sovrastanti piastre chiodate che sono articolate alle estremità di un braccio che a sua volta è centralmente fulcrato ad una retrostante leva di sollevamento e abbassamento.
  11. 11. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che da una parte e dall'altra del piano verticale individuato dal detto asse di riferimento sono impostati un gruppo per il carico dei prosciutti da sgorbiare, ed un gruppo per lo scarico dei prosciutti sgorbiati .
  12. 12. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di carico comprende una piattaforma orizzontale conformata a pettine la cui faccia superiore è posta ad una quota leggermente superiore quella occupata dalla faccia superiore del piano operativo in posizione abbassata, detta piattaforma essendo atta a scorrere tra una posizione in cui i suoi denti si trovano all'esterno del piano operativo, ed una posizione in cui gli stessi denti si inseriscono con gioco in rispettive scanalature superficiali di detto piano operativo, con contestuale scarico del prosciutto sgorbiato sul detto gruppo di scarico.
  13. 13. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata per il fatto che la dimensione trasversale verticale di detti denti è inferiore alla profondità di detta scanalature superficiali, e per il fatto che il detto piano operativo è atto ad occupare una posizione sollevata intermedia in cui la sua faccia superiore sopravanza quella della detta piattaforma .
  14. 14. Macchina secondo la rivendicazione 12, caratterizzata per il fatto che a detta piattaforma è associato un organo che è preposto al corretto posizionamento della nocetta del prosciutto con riferimento all'elemento di guida portato dal detto asse di riferimento.
  15. 15. Macchina secondo la rivendicazione 14, caratterizzata per il fatto che detto organo di posizionamento comprende un piatto concavo di riscontro la cui concavità è rivolta verso la faccia superiore della piattaforma, e dove detto piatto è atto a spostarsi tra una posizione attiva in cui è prossimo alla piattaforma per ricevere la nocetta, ed una posizione inattiva in cui è distanziato dalla detta piattaforma.
  16. 16. Macchina secondo la rivendicazione 11, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di scarico consiste in una rulliera.
  17. 17. Macchina secondo la rivendicazione 1, caratterizzata per il fatto che al piano operativo è associato, dalla parte di esso che è contrapposta a quella occupata dal detto asse di riferimento, un gruppo per il taglio del gambetto del prosciutto .
  18. 18. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di taglio comprende una lama motorizzata a disco che è atta a spostarsi trasversalmente al prosciutto al momento bloccato.
  19. 19. Macchina secondo la rivendicazione 17, caratterizzata per il fatto che detto gruppo di taglio comprende una lama motorizzata a nastro che è atta a spostarsi trasversalmente al prosciutto al momento bloccato.
  20. 20. Linea di lavorazione per la disossatura dei prosciutti crudi, caratterizzata per il fatto di essere corredata di almeno una macchina secondo le rivendicazioni da 1 a 19.
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