ITRA20130009A1

ITRA20130009A1 - Metodo per modificare l'aspetto di un pellame accoppiandolo ad un tessuto e manufatto cosi' ottenuto.

Info

Publication number: ITRA20130009A1
Application number: IT000009A
Authority: IT
Inventors: Leopoldo Giuliani
Original assignee: Novatex S R L
Priority date: 2013-03-05
Filing date: 2013-03-05
Publication date: 2014-09-06

Description

“METODO PER MODIFICARE L’ASPETTO DI UN PELLAME ACCOPPIANDOLO AD UN TESSUTO E MANUFATTO COSI’ OTTENUTO”

DESCRIZIONE

Solitamente un tessuto viene applicato ad un pellame quando questo è un sottoprodotto di basso costo, quale la crosta, per ottenere con tale accoppiamento caratteristiche simili a quelle di una pelle pregiata naturale insieme a quelle già proprie del tessuto, (tenuta all’usura e possibile smacchiatura) essendo questo a formare la superficie in vista dell’insieme realizzato.

Diversamente da quanto normalmente avviene per gli accoppiamenti noti, il presente trovato propone la realizzazione di un rivestimento la cui superficie in vista, seppure già di elevata qualità in quanto formata con la parte più pregiata di una pelle naturale (bovina, di bufalo od altro), viene modificata applicando detta pelle su un supporto di tessuto e facendo in modo di ottenere con tale unione un disegno in rilievo più o meno accentuato (buccia d'arancia, pelle d'elefante o altro) a seconda delle esigenze estetiche del momento e delle varianti attuative consentite dal metodo ideato.

In linea di massima, tale metodo prevede che uno strato sottile di pelle bovina naturale o bufalo naturale, tinto o verniciato, venga incollato sulla superfìcie pelosa di un tessuto realizzato con una microfibra di poliestere a maglia prodotta su macchine circolari e successivamente garzata in maniera più o meno spinta in relazione alla maggiore o minore evidenza delle grinze da realizzare nel pellame, dipendendo queste soprattutto dalla lunghezza dei peli sporgenti dal tessuto sul quale il pellame viene incollato.

Al fine di rendere indissolubile l’unione del pellame e del tessuto descritto, è stato necessario reperire una sostanza adesiva adeguata, ovvero in grado di coniugare le ragioni prettamente estetiche del prodotto da realizzare con quelle tecniche di tenuta dell’unione nel tempo e soprattutto durante le sollecitazioni termiche e meccaniche del metodo in oggetto.

La colla sperimentata con successo per tale accoppiamento, è un prodotto adesivo hot meli poliuretanico, igroreattivo per laminazione (polimero base isocianatico) dotato di elevato tack iniziale ed in grado di garantire ottimi risultati anche in termini di morbidezza dei materiali accoppiati.

Un cilindro forato provvede alla distribuzione a punti della suddetta colla resa liquida scaldandola ad una temperatura di 90°-100°C e l’unione puntiforme resta tale anche dopo la calandratura di accoppiamento dei due materiali.

Dopo una pausa di circa 24 ore a temperatura ambiente, al fine di ottenere la reazione della colla poliuretanica, l insieme ottenuto viene inserito in un bottale dove, per circa 90 minuti ed a 40°C, subisce l’azione meccanica impressa dal moto rotatorio delle caviglie rigide sporgenti all'interno del bottale.

Ulteriori asciugature possono seguire ad altrettante immissioni di vapore da ripetersi fino all’ottenimento dell’increspatura voluta e che ovviamente dipende anche da altri fattori:

- la presenza della colla poliuretanica non sull’intera superficie di contatto dei due materiali, ma soltanto in punti disposti ad intervalli regolari che restano tali anche dopo la calandratura;

- il diverso coefficiente di restringimento dei due materiali accoppiati e soprattutto il fatto che quello del tessuto è più elevato di quello della pelle, in tal modo costretta a raggrinzirsi;

- la presenza dei peli più o meno lunghi e comunque costretti a raggrupparsi sotto le grinze della pelle.

Basta quindi intervenire anche su uno solo dei suddetti fattori per ottenere risultati sensibilmente diversi. Inoltre, ciascuno dei due elementi da accoppiare potrà essere sottoposto singolarmente ad una o più bagnature con vapore e successive asciugature, a circa 40°C al fine di modificare preventivamente i rispettivi coefficienti di restringimento in funzione del risultato estetico da ottenere dopo il loro accoppiamento. Infine, è da considerare che la notoria traspirabilità di ciascuno dei due materiali accoppiati e la particolare distribuzione a punti delle sostanze adesive utilizzate rendono tale rivestimento ancora più apprezzabile sia nel settore dell’arredamento come in quello dell’abbigliamento.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Metodo per modificare l’aspetto di un pellame accoppiandolo ad un tessuto, caratterizzato dal fatto di comprendere le seguenti fasi: a) scaldare una colla idonea all’unione pelle-tessuto onde poterla depositare a punti, con un apposito cilindro forato, su almeno una delle superfici da unire; b) effettuare la cardatura più o meno spinta sul lato del tessuto da accostare al pellame e ciò alio scopo di ottenere una villosità idonea a supportare le grinze da formare nel pellame; c) unire il lato posteriore di una pelle naturale, tinta o verniciata, a quello villoso del tessuto previa deposizione a punti della colla da frapporre; d) calandrare l'insieme pelle-tessuto mantenendo pressoché inalterata la punteggiatura di colla frapposta; e) stoccare per almeno 24 ore il manufatto ottenuto accoppiando la pelle ed il tessuto; f) asciugare il manufatto sottoponendolo all’azione meccanica di un bottale per circa 90 minuti ed a 40°C; g) proseguire, se necessario, con immissioni di vapore ed altrettante asciugature fino ad ottenere dalla pelle l’increspatura voluta.
2. Metodo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il tessuto della fase b) è realizzato con una microfibra di poliestere a maglia prodotta su macchine circolari e successivamente garzata.
3. Metodo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la colla utilizzata nella fase a) e c) è un adesivo hot melt poliuretanico, in grado di resistere alle sollecitazioni termiche e meccaniche imposte al manufatto dopo l’accoppiamento.
4. Metodo, secondo la rivendicazioni 1, caratterizzato dal fatto che la pelle ed il tessuto di microfibra di poliestere hanno coefficienti di restringimento diversi e che quello del tessuto è comunque più elevato per costringere la pelle a raggrinzirsi.
5. Metodo, secondo la rivendicazioni 1, caratterizzato dal fatto che la villosità del tessuto nel lato da incollare alla pelle, magari accentuata dalla cardatura della fase b), consente ai peli di raggrupparsi sotto la pelle e di supportarne le grinze.
6. Manufatto caratterizzato dal fatto di essere ottenuto, secondo il metodo di una o più delle rivendicazioni precedenti, accoppiando, con una colla distribuita a punti, una pelle naturale, tinta o verniciata, ed un tessuto di microfibra di poliestere a maglia, prodotta su macchine circolari e successivamente garzata.