ITRA20120027A1 - Attrezzatura industriale - Google Patents

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ITRA20120027A1
ITRA20120027A1 IT000027A ITRA20120027A ITRA20120027A1 IT RA20120027 A1 ITRA20120027 A1 IT RA20120027A1 IT 000027 A IT000027 A IT 000027A IT RA20120027 A ITRA20120027 A IT RA20120027A IT RA20120027 A1 ITRA20120027 A1 IT RA20120027A1
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IT
Italy
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cable
equipment according
connecting rod
articulated
winch
Prior art date
Application number
IT000027A
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English (en)
Inventor
Franco Argelli
Renzo Righini
Original Assignee
Righini S R L Flli
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Priority to EP13834330.6A priority patent/EP2935083B1/en
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66DCAPSTANS; WINCHES; TACKLES, e.g. PULLEY BLOCKS; HOISTS
    • B66D1/00Rope, cable, or chain winding mechanisms; Capstans
    • B66D1/28Other constructional details
    • B66D1/36Guiding, or otherwise ensuring winding in an orderly manner, of ropes, cables, or chains
    • B66D1/38Guiding, or otherwise ensuring winding in an orderly manner, of ropes, cables, or chains by means of guides movable relative to drum or barrel

Description

TTREZZATURA INDUSTRIALE
RIASSUNTO
ATTREZZATURA (1) INDUSTRIALE IMPIEGABILE IN COMBINAZIONE CON UN VERRICELLO (100) E COMPRENDENTE UN GRUPPO DI GUIDA (10) DELLA MOVIMENTAZIONE DI UNA FUNE (2) INDUSTRIALE AZIONATA DAL VERRICELLO (100); TALE GRUPPO DI GUIDA (10) COMPRENDENDO ALMENO UN ORGANO DI RINVIO (26) DELLA FUNE (2) ATTO, IN USO, A LIMITARE L’AMPIEZZA DELL’ANGOLO DI ENTRATA/USCITA DELLA FUNE (2) STESSA RISPETTO AD UN TAMBURO (101) DEL VERRICELLO (100); L’ATTREZZATURA (1) COMPRENDENDO UN DISPOSITIVO DI SUPPORTO (25) ARTICOLATO DI OGNI ORGANO DI RINVIO (26) PREDISPOSTO PER REGOLARE LA POSIZIONE DI OGNI ORGANO DI GUIDA (26) IN FUNZIONE DELL’AZIONE DI TIRO DELLA FUNE (2).
DISEGNO PRINCIPALE
D E S C R I Z I O N E
La presente invenzione à ̈ relativa ad un'attrezzatura industriale. Più in particolare la presente invenzione à ̈ relativa ad un'attrezzatura industriale impiegabile in combinazione con un verricello. Più in dettaglio la presente invenzione à ̈ relativa ad un'attrezzatura industriale impiegabile in combinazione con un verricello e dotato di un dispositivo di guida per una fune movimentata da tale verricello.
DESCRIZIONE DELLO STATO DELLA TECNICA
Nel settore dell'installazione di strutture industriali di grandi dimensioni ed in particolare dell'installazione di strutture di tipo off-shore à ̈ noto impiegare dei verricelli o degli argani per movimentare dei corpi presentanti massa particolarmente elevata, ad esempio maggiore di 10 ton., mediante delle funi in metallo a cui à ̈ associato un elevato carico di rottura a trazione. In particolare, con riferimento alla figura A in cui à ̈ illustrata un'applicazione nota, à ̈ opportuno rilevare che tali verricelli comprendono un tamburo che può presentare un'estensione longitudinale normalmente compresa fra lm e 2m ed à ̈ predisposto, in uso, per avvolgere ordinatamente delle funi sull'intera estensione longitudinale organizzate su spirali affiancate e disposte ordinatamente in una pluralità di strati sovrapposti. In uso, la fune sottoposta a trazione dal verricello impegna un organo di rinvio, ad esempio una puleggia presentante asse di rotazione fisso e preferibilmente parallelo all'asse del verricello. A questo punto, con riferimento allo schema illustrato in figura B, à ̈ opportuno evidenziare che viene definito angolo di fiamma {fleet angle) l'angolo avente vertice sulla puleggia di rinvio e delimitato dalla direzione individuata dalla fune quando à ̈ in avvolgimento la spira disposta più esternamente sul tamburo e dalla direzione perpendicolare all'asse di rotazione del tamburo stesso. Come si vede nella figura B il termine inglese "fleet" individua la semilunghezza assiale del tamburo. Più in dettaglio, à ̈ opportuno notare che l'ampiezza di tale angolo di fiamma varia in funzione sia dallo strato di avvolgimento sia della posizione longitudinale di stacco della fune dal tamburo e, nei verricelli per installazioni off-shore, presenta normalmente un'ampiezza compresa in un intervallo di ±5°.
Tuttavia per permettere un avvolgimento corretto ed ordinato di una fune metallica attorno al tamburo del rispettivo verricello, l'angolo di ingresso di tale fune sul tamburo deve essere minore o uguale a 1,5° e pertanto, per sopperire agli inconvenienti associati ad un angolo di fiamma superiore a 1,5°, i verricelli industriali di grandi dimensioni sono dotati di un dispositivo di guida della rispettiva fune. Un esempio di un tale dispositivo di guida à ̈ illustrato in fig. A, da cui si comprende facilmente che tale dispositivo può comprendere un equipaggio mobile predisposto per muovere di moto alternativo parallelamente all'asse di rotazione del tamburo. In particolare, tale moto alternativo dell'equipaggio mobile à ̈ sincronizzato con la velocità di rotazione del tamburo per facilitare un corretto avvolgimento/svolgimento della fune. Più in generale, tali dispositivi di guida comprendono normalmente una coppia di organi di rinvio portati in modo liberamente girevole attorno degli assi preferibilmente perpendicolari all'asse di rotazione del verricello con interasse utile al passaggio della fune. In uso, la fune impegna la luce fra i due rulli e, durante delle operazioni di avvolgimento, ne limitano bilateralmente l'angolo d'ingresso sul tamburo, riducendo l'angolo di fiamma determinato dal tamburo. Inoltre i rulli vincolano la porzione della fune prossima al tamburo a muoversi contestualmente con l'equipaggio mobile secondo un moto alternativo lungo l'intera estensione longitudinale del tamburo. In questo modo, grazie alla sincronia fra il moto dell'equipaggio mobile e la rotazione del tamburo, la porzione di fune prossima ad essere avvolta/svolta risulta sempre correttamente posizionata rispetto al tamburo stesso in modo da consentire un avvolgimento/svolgimento ordinato della fune stessa. Pertanto, per quanto descritto risulta chiaro che i dispositivi di guida di cavi attualmente impiegati in combinazione con i verricelli di maggiori dimensioni svolgono contestualmente due funzioni necessarie per garantire un corretto avvolgimento/svolgimento di una fune:
- impongono che l'angolo d'ingresso/uscita della fune nel verricello sia compreso all'interno di un intervallo angolare determinato ed indipendente dall'angolo di fiamma;
- impongono alla fune di avvolgersi in spire disposte ordinatamente su strati correttamente sovrapposti.
Tuttavia à ̈ opportuno notare che gli attuali dispositivi di guida per funi metalliche secondo l'arte nota sopra descritta presentano un inconveniente che ne rende l'impiego potenzialmente pericoloso. Tale inconveniente à ̈ associato alla natura stessa delle funi metalliche di grosse dimensioni ed in particolare delle cosiddette "funi antitorsione" o "funi antigirevoli". Infatti, come à ̈ noto, tali funi sono ottenute attorcigliando una pluralità di trefoli distribuiti secondo una pluralità strati assialmente concentrici. A loro volta, ogni trefolo à ̈ prodotto attorcigliando una pluralità di fili metallici secondo una direzione di avvolgimento preferibilmente opposta alla direzione di avvolgimento degli strati di trefoli. Tale struttura a trefoli ritorti permette alla fune di presentare sia elevata resistenza alla trazione, sia alla compressione radiale e quindi permette alla fune di mantenere sostanzialmente immutata, anche in uso, ogni rispettiva sezione trasversale circolare.
A questo punto à ̈ fondamentale notare che, in uso, quando ogni fune à ̈ sottoposta ad una sollecitazione di taglio quando interagisce con un rispettivo rullo di rinvio di un dispositivo di guida e che 1'intensità di tale sollecitazione à ̈ funzione sia del carico applicato alla stessa fune sia del rapporto fra il diametro del rullo ed il diametro della fune. Essendo la sezione della fune sostanzialmente circolare, tale sollecitazione di taglio viene applicata dai rulli in maniera sostanzialmente puntuale sul singolo trefolo che à ̈ mantenuto stabilmente in contatto con il mantello esterno del rullo. L'applicazione di tale sollecitazione su tale trefolo tende a trasmettersi ai trefoli degli strati più interni della fune stessa. L'interazione che ne segue fra trefoli appartenenti a due strati contigui provoca il danneggiamento per abrasione dei trefoli coinvolti nel contatto, che iniziano progressivamente a spezzarsi e a provocare lo sfilacciamento della fune che diventa inadatta ai lavori di sollevamento per i quali era stata progettata. Chiaramente i costi di produzione e sostituzione di una fune di tali dimensioni sono notevoli e si vorrebbe quindi evitarli. Inoltre à ̈ opportuno notare che il danneggiamento di una fune secondo la dinamica sopra descritta s'innesca all'interno della fune stessa, nella regione di contatto fra strati di trefoli adiacenti e pertanto tale danneggiamento risulta evidente ad un controllo visivo solo quando il danno ha intaccato uno o più trefoli e quindi compromesso l'integrità strutturale della fune. Pertanto, sarebbe possibile evidenziare tali danneggiamenti solo eseguendo frequenti controlli dell'integrità delle funi attraverso dei mezzi che consentono di monitorare la rispettiva struttura interna. Pertanto, alla luce della situazione sopra descritta, il problema di realizzare un dispositivo di guida per una fune azionata da un verricello à ̈ attualmente risolto in maniera insoddisfacente e rappresenta una sfida interessante per la richiedente che si à ̈ posta 1'obbiettivo di produrre un'attrezzatura industriale dotata di un dispositivo di guida di nuova concezione che permetta di salvaguardare l'integrità strutturale e funzionale di tali cavi industriali anche a seguito di prolungati e ripetuti utilizzi. Un'attrezzatura industriale di tale tipo permetterebbe di superare gli inconvenienti tipici del sopra illustrato stato dell'arte e definire un nuovo standard nel settore della movimentazione e dell'installazione di strutture industriali, in particolare, di tipo off-shore.
SOMMARIO DELLA PRESENTE INVENZIONE
La presente invenzione à ̈ relativa ad un'attrezzatura industriale. Più in particolare la presente invenzione à ̈ relativa ad un'attrezzatura industriale impiegabile in combinazione con un verricello. Più in dettaglio la presente invenzione à ̈ relativa ad un'attrezzatura industriale impiegabile in combinazione con un verricello e dotato di un dispositivo di guida per una fune movimentata da tale verricello.
Secondo la presente invenzione viene realizzato un'attrezzatura industriale le cui caratteristiche principali verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono.
Ulteriore scopo della presente invenzione à ̈ fornire un metodo impiegabile validamente per guidare la movimentazione di una fune durante delle operazioni di avvolgimento e/o svolgimento da parte di un rispettivo verricello.
Secondo la presente invenzione viene fornito un metodo di guida della movimentazione di una fune, e le caratteristiche principali di tale metodo verranno descritte in almeno una delle rivendicazioni che seguono. BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'attrezzatura industriale secondo la presente invenzione appariranno più chiari dalla descrizione seguente, esposta con riferimento alle figure allegate che ne illustrano alcuni esempi di attuazione non limitativi, nelle quali parti identiche o corrispondenti del dispositivo stesso sono identificate dagli stessi numeri di riferimento. In particolare:
- la figura A illustra un'attrezzatura industriale dotata di un dispositivo guida-fune secondo l'arte nota;
- la figura B illustra uno schema geometrico di principio un verricello secondo l'arte nota;
- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica schematica di un'attrezzatura industriale secondo la presente invenzione;
- la figura 2 Ã ̈ una prima vista in elevazione laterale ed in scala ingrandita di un particolare estratto dalla figura 1;
- la figura 3 à ̈ una seconda vista in elevazione laterale di un particolare della figura 1 illustrato in una pluralità di posizioni operative distinte;
- la figura 4 illustra una seconda preferita forma di attuazione di un particolare estratto dalla figura 3.
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELLA PRESENTE INVENZIONE
Nella figura 1, con 1 à ̈ indicato nel suo complesso un'attrezzatura industriale impiegabile in combinazione con un verricello 100 predisposto per avvolgere e svolgere una fune/un cavo 2 preferibilmente ma non limitatamente del tipo antitorsione prodotta/o secondo l'arte nota sopra descritta impiegando una pluralità di trefoli metallici organizzati su strati concentrici. Ogni sezione trasversale di una fune 2 cosi strutturata presenta forma sostanzialmente circolare che, in uso, rimane sostanzialmente indeformata anche sotto l'azione di un'elevata sollecitazione di trazione. Si ritiene inoltre opportuno evidenziare che qui e nel seguito si farà riferimento esclusivamente ad un verricello 100 senza per questo limitare la portata della presente invenzione che potrà essere efficacemente impiegata anche in combinazione di ogni altro dispositivo a fune.
Sempre con particolare riferimento alla figura 1, l'attrezzatura 1 industriale comprende un primo telaio 5 che, in uso, à ̈ disposto in prossimità al verricello 100 ed à ̈ mantenuto solidalmente in una posizione stabile rispetto a quest'ultimo. Tale primo telaio 5 si estende lungo una direzione L longitudinale preferibilmente parallela all'asse di rotazione del tamburo 101 del verricello 100. Più in dettaglio, il primo telaio 5 supporta un gruppo di movimentazione 15 atto, in uso, a traslare un equipaggio mobile 11 secondo un moto alternativo lungo la direzione L longitudinale. Tale moto alternativo presenta preferibilmente un'ampiezza sostanzialmente equivalente all'estensione longitudinale del tamburo 101 al fine di facilitare, in uso, un avvolgimento regolare della fune 2 sul tamburo 101 in spire ordinatamente affiancate. Con particolare riferimento alle figure 1 e 2, il gruppo di movimentazione 15 comprende, preferibilmente ma non limitatamente, un primo ed un secondo alberi 16' e 16'' cilindrici e paralleli fra loro ed alla direzione L longitudinale. In particolare, l'equipaggio mobile 11 comprende una base 12 portata in modo liberamente scorrevole dal primo albero 16', mentre il secondo albero 16'' comprende una vite a due principi fra di loro incrociati stabilmente impegnata da un organo di riscontro, noto e perciò non illustrato, portato rigidamente in risalto dalla base 12. In aggiunta, il secondo albero 16' ' à ̈ collegato mediante un primo dispositivo di trasmissione 18 di tipo noto al tamburo 101 ed, in uso, à ̈ portato in rotazione da quest'ultimo in modo tale che la rotazione della vite doppia associata al secondo albero 16'' trascini in un moto alternativo rettilineo l'organo di riscontro 13 e quindi la base 12 dell'equipaggio mobile 11, che à ̈ atta a scorrere in modo libero sul primo albero 16'. Più in dettaglio, il primo dispositivo di trasmissione 18 à ̈ preferibilmente di tipo meccanico e può, ad esempio, comprendere una trasmissione a catena. Inoltre, tale primo dispositivo di trasmissione 18 presenta un rapporto di riduzione del moto determinato che viene preferibilmente definito in fase di progettazione in funzione delle caratteristiche del verricello 100 e della fune 2 in modo tale che il moto alternativo dell'equipaggio mobile 11 risulti correttamente sincronizzato con la rotazione del tamburo 101. Pertanto, il primo dispositivo di trasmissione 18 può essere interpretato come un dispositivo di sincronizzazione del moto dell'equipaggio mobile 11 con la rotazione del tamburo 101 e, per semplicità, tale dispositivo di sincronizzazione verrà indicato con lo stesso numero 18.
Sempre con particolare riferimento alle figure 1 e 2, la base 12 dell'equipaggio mobile 11, porta in modo liberamente girevole attorno al primo albero 16' una prima staffa 21 presentante un profilo conformato sostanzialmente a ponte e dotata di una coppia di primi bracci 21' disposti preferibilmente, ma non limitatamente, in modo speculare rispetto ad un piano mediano trasversale della base 12 stessa. Inoltre, la base 12, porta in modo liberamente girevole attorno al secondo albero 16'' una seconda staffa 22 conformata sostanzialmente a ponte e provvista di una coppia di secondi bracci 22' disposti preferibilmente, ma non limitatamente, in modo speculare rispetto ad un piano mediano trasversale della base 12 stessa. Più in dettaglio, le prima e seconda staffe 21 e 22 sono reciprocamente collegate in modo articolato mediante una coppia di bielle 23 preferibilmente disposte in modo speculare rispetto ad un comune piano trasversale di simmetria delle prima e seconda staffe 21 e 22. Come verrà meglio descritto in seguito, ogni biella 23 presenta preferibilmente, ma non limitatamente una porzione intermedia 23' cilindrica ed una coppia di porzioni di estremità 23'' predisposte per accoppiare con una prima o seconda staffa 21/22 in modo liberamente girevole attorno ad un asse di rotazione parallelo alla direzione L longitudinale. A tale scopo, ogni porzione di estremità 23 può preferibilmente, ma non limitatamente, essere conformata sostanzialmente a T per fungere da testa 23 ' di accoppiamento predisposta per impegnare sostanzialmente di forma una rispettiva prima sede 24 associata ad una prima o seconda staffa 21/22. In particolare, ogni testa 23'' di accoppiamento à ̈ prodotta preferibilmente, ma non limitatamente mediante l'inserimento all'interno di una porzione di estremità 23'' di un perno trasversale che à ̈ accoppiato a tale estremità 23'' mediante dei cuscinetti a rulli reagenti sia in direzione assiale che radiale in modo tale da conferire un attrito ridotto all'accoppiamento girevole fra una prima o seconda staffa 21/22 e la biella 23.
Con riferimento alla figura 1 ognuna delle sedi 24 può preferibilmente, ma non limitatamente, essere ottenuta mediante una coppia di organi a forcella disposti parallelamente l'uno all'altro ad una distanza reciproca dimensionata in modo tale da alloggiare sostanzialmente di forma una rispettiva testa 23'' di accoppiamento. In alternativa, ogni prima sede 24 può essere ottenuta mediante una coppia di piastrini forati atti ad alloggiare con gioco le estensioni laterali di una rispettiva testa 23'' di accoppiamento conformata a T. Sempre con riferimento alle bielle 23, à ̈ opportuno notare che à ̈ possibile produrre ciascuna di tali bielle 23 a partire da una porzione intermedia 23' cilindrica presentante le rispettive estremità filettate per accoppiare con delle rispettive porzioni di estremità 23' ' dotate di rispettive sedi assiali scanalate ed opportunamente dimensionate per alloggiar la porzione intermedia 23'. In questo modo, in fase d'installazione e/o manutenzione dell'attrezzatura 1 industriale à ̈ possibile regolare in modo fine e sostanzialmente con continuità l'estensione longitudinale di ogni biella 23 agendo sul rispettivo accoppiamento filettato fra la porzione intermedia 23' e le porzioni di estremità 23''. Per quanto sopra descritto à ̈ utile notare che l'insieme della base 12, delle prima e seconda staffa 21 e 22 e di almeno una prima biella 23 definisce un quadrilatero articolato 25 associato all'equipaggio mobile 11. Similmente à ̈ possibile interpretare anche l'insieme della base 12, di un primo braccio 21', di un secondo braccio 22' e di una biella 23 come un quadrilatero articolato che, per semplicità verrà indicato con lo stesso numero 25. Secondo questa seconda interpretazione, sarà quindi possibile affermare che la base 12 porta una coppia di quadrilateri articolati 25 disposti in modo speculare rispetto ad un piano mediano trasversale di simmetria dell'equipaggio mobile 11. Inoltre, per quanto sopra descritto, la base 12 dell'equipaggio mobile 11 può essere interpretata anche come un secondo telaio 12 per ogni quadrilatero articolato 25.
Con particolare riferimento alla figura 2, à ̈ importante notare, che la porzione intermedia 23' porta in modo liberamente girevole un rispettivo organo di rinvio 26, preferibilmente una puleggia 26 presentante una rispettiva gola 26'. In particolare, l'equipaggio mobile 11 comprende una coppia di pulegge 26 reciprocamente affiancate, sostanzialmente complanari e disposte in prossimità l'una dall'altra che in modo tale che le due gole 26' risultino contraffacciate e definiscano una seconda sede 27 sostanzialmente circolare il cui diametro approssima per eccesso il diametro della fune 2. A tale riguardo à ̈ opportuno notare che, senza limitare la portata generale della presente invenzione, le due pulegge 26 potranno essere sostanzialmente identiche o una delle due pulegge 26 potrà presentare dimensioni maggiori rispetto all'altra in modo tale che, come illustrato in figura 2, la rispettiva gola 26' alloggi al proprio interno le estensioni periferiche dell'altra puleggia 26. Inoltre, à ̈ importante notare che ogni gola 26' presenta preferibilmente un raggio che approssima per eccesso il raggio della fune 2 in modo tale da massimizzare la superficie laterale della gola 26' che, in uso, à ̈ impegnata dalla fune 2 stessa. In questo modo, la sollecitazione di taglio che nei dispositivi secondo l'arte anteriore à ̈ concentrata, in uso, su di un singolo trefolo della fune 2, nell'attrezzatura 1 secondo la presente invenzione viene distribuito su di una porzione maggiore della superficie esterna della fune 2 e quindi su di un maggior numero di trefoli. Conseguentemente, la fune 2 à ̈ sottoposta, in uso, ad una pressione specifica inferiore e quindi vengono minimizzati i rischi di rottura o danneggiamento dei trefoli dovuti ad un uso prolungato della fune 2.
Per quanto sopra descritto, risulta evidente che ogni quadrilatero articolato 25 può essere interpretato come un dispositivo di supporto articolato per almeno una rispettiva puleggia 26. Similmente, risulta anche evidente che l'insieme del gruppo di movimentazione 15 e dell'equipaggio mobile 11 provvisto di almeno un dispositivo di supporto 25 articolato e di almeno una puleggia 26 definisce un gruppo di guida 10 per le movimentazioni della fune 2 comandate dal verricello 100. A questo punto, con particolare riferimento alla figura 3 à ̈ fondamentale notare che ogni biella 23 presenta estensione longitudinale inferiore al secondo telaio 12 del rispettivo quadrilatero articolato 25, mentre i primi e secondi bracci 21' e 22' presentano estensione longitudinale sostanzialmente identica. Pertanto, ogni primo e secondo braccio 21' e 22' può essere interpretato rispettivamente come un primo e secondo bilanciere per il rispettivo quadrilatero articolato 25 e, per semplicità, tali primo e secondo bilancieri saranno indicati con gli stessi numeri di riferimento 21' e 22'. Sempre con riferimento alla figura 3, risulta evidente che ad ogni rotazione dei primo e secondo bilancieri 21' e 22' corrisponde una variazione dell'inclinazione della rispettiva biella 23 rispetto al secondo telaio 12 del quadrilatero articolato 25 e quindi una variazione dell'inclinazione del piano mediano di simmetria su cui giacciono le pulegge 26 rispetto alla base 12 dell'equipaggio mobile 11. Tale caratteristica risulta fondamentale per il corretto funzionamento dell'attrezzatura 1 secondo la presente invenzione poiché permette di regolare l'inclinazione delle pulegge 26 in modo tale che, in uso, la fune 2 giaccia costantemente sul piano mediano di simmetria di tali pulegge 26 e quindi non sia sottoposta a fenomeni di abrasione dovuti ad uno scorretto allineamento con le gole 26' e con la rispettiva seconda sede 27. A tale riguardo, à ̈ opportuno notare che la figura 3 illustra l'attrezzatura 1 in tre posizioni operative diverse corrispondenti rispettivamente a tre diversi livelli di avvolgimento della fune 2 su strati sovrapposti. Perciò, con riferimento alla figura 3, à ̈ possibile notare che 1'inclinazione della fune 2 rispetto ai primo telaio 5, e quindi anche rispetto al secondo telaio 12, varia durante delle operazioni di avvolgimento/svolgimento in funzione allo strato di avvolgimento sul tamburo 101 in cui si trova la fune 2 stessa. Pertanto, durante delle rispettive operazioni di avvolgimento/svolgimento, la fune 2 à ̈ atta ad esercitare sul gruppo di guida 10 un'azione di trazione trasversalmente alla direzione L longitudinale e tale azione provoca, in modo sostanzialmente automatico, un ri-orientamento delle pulegge 26 in modo tale che la fune 2 risulti costantemente complanare al piano mediano di simmetria delle pulegge 26 stesse e allineato alle rispettive gole 26'. In questo modo à ̈ possibile minimizzare l'azione di strisciamento che si ha nei dispositivi guida-fune secondo l'arte nota ogni qual volta la fune cambia lo strato di avvolgimento sul tamburo del verricello.
A questo punto, con particolare riferimento alla figura3, à ̈ opportuno notare che l'attrezzatura 1 secondo la presente invenzione comprende un gruppo di equilibratura 30 di tipo noto portato inferiormente dal detto gruppo di supporto 25 articolato ed atto, in uso, a prevenire ogni movimentazione di un quadrilatero articolato 25/di una puleggia 26 operata esclusivamente dalla forza di gravità. In particolare, tale gruppo di equilibratura 30 può comprendere preferibilmente, ma non limitatamente, un dispositivo di bilanciamento 300 a contrappeso atto, in uso, a compensare la naturale tendenza del gruppo di supporto 25 articolato a muoversi verso il basso sotto l'azione del peso delle pulegge 26. Più in dettaglio, tale dispositivo di bilanciamento 300 comprende preferibilmente una rispettiva catena articolata provvista di una prima leva 31 portata rigidamente dalla base 12 ed infulcrata da banda opposta con una seconda leva 32 del primo tipo che porta ad una propria estremità un rispettivo contrappeso 35. Tale seconda leva 32 à ̈ infulcrata da banda opposta al contrappeso 35 ad una terza leva 33 che, a sua volta, à ̈ articolata con una quarta leva portata rigidamente dalla prima staffa 21 dell'equipaggio mobile 11. In questo modo, ad ogni diminuzione della quota delle pulegge 26 corrisponde un sollevamento del contrappeso 35 che compensa quindi gli effetti esercitati dalla forza peso su ogni gruppo di supporto articolato 25.
Risulta infine chiaro che all'attrezzatura 1 industriale qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione.
Ad esempio, con riferimento ad una variante non illustrata, il gruppo di movimentazione 15 potrebbe comprendere una o due guide prismatiche di forma qualsiasi, non necessariamente cilindriche, ed un dispositivo di trascinamento di tipo noto che risulti azionato in modo meccanicamente indipendente dal tamburo 101, ma comunque sincronizzato alla rotazione di tale tamburo.
Inoltre, con riferimento alla variante illustrata in figura 4, il gruppo di equilibratura 30 può comprendere, al posto del dispositivo di controbilanciamento 300 a contrappeso, un dispositivo elastico 301 di richiamo disposto, in uso, fra la base 12 dell'equipaggio mobile 11 ed il verricello 100. Tale dispositivo elastico 301 à ̈ dotato di un almeno un organo 36 di richiamo, ad esempio una molla a spirale 36, che presenta una prima estremità collegata alla base 12 dell'equipaggio mobile 11 ed una seconda estremità collegata ad un prolungamento di un primo o secondo braccio 21/22 che si estende da banda opposta alla rispettiva biella 23 rispetto al corrispondente primo o secondo albero 16'/16''. In particolare, la prima estremità dell'organo 36 di richiamo à ̈ collegata alla base 12 mediante l'interposizione di una vite 37 alloggiata in una rispettiva terza sede 38 filettata ricavata in un riscontro collegato solidalmente con la base 12 stessa. In questo modo, agendo sulla vite 37, à ̈ possibile regolare il precarico della molla 36 in modo tale da bilanciare il peso dell'equipaggio mobile 11 e permettere a tale equipaggio mobile 11 di muoversi nel piano verticale senza esercitare forze significative sulla fune
L'uso dell'attrezzatura 1 industriale risulta chiaro da quanto sopra descritto e non richiede ulteriori spiegazioni, tuttavia può essere opportuno evidenziare ulteriormente che l'impiego di tale attrezzatura permette minimizzare i carichi laterali e le azioni di taglio esercitate in uso su funi azionate da verricelli, soprattutto in presenza di angoli di fiamma di ampiezza particolarmente elevata. Pertanto l'uso dell'attrezzatura 1 industriale secondo la presente invenzione permette di prolungare la vita operativa delle funi e di prevenire incidenti ed infortuni associati ad una rottura imprevista quanto repentina di tali funi.
Inoltre à ̈ opportuno ricordare che la presente invenzione e anche ad un metodo per guidare la movimentazione di una fune durante delle rispettive operazione di avvolgimento e/o svolgimento ad opera di un rispettivo verricello. Tale metodo comprende una prima fase di inserire assialmente una fune 2 all'interno della rispettiva seconda sede 27 delimitata perifericamente dalle gole 26' delle pulegge 26 affiancate. Il metodo secondo la presente invenzione comprende inoltre una fase di movimentare secondo un moto alternativo lungo la direzione L longitudinale una porzione della fune 2 disposta in uso in prossimità al tamburo 101 in modo tale che l'avvolgimento della fune 2 sul tamburo 101 stesso o il rispettivo svolgimento avvengano in modo ordinato. A tale scopo, la fase di movimentare una porzione della fune 2 secondo un moto alternativo lungo la direzione L longitudinale comprende una sottofase di sincronizzare il moto traslatorio dell'equipaggio mobile 11 rispetto al moto rotatorio del tamburo 101.
A questo punto à ̈ fondamentale notare che il detto metodo comprende inoltre una fase di variare, preferibilmente con continuità ed in modo automatico, l'inclinazione delle pulegge 26 rispetto alla base 12 dell'equipaggio mobile 11 sotto l'azione del tiro della fune 2. Tale fase può essere altresì interpretata come una fase di ruotare il piano mediano di simmetria delle pulegge 26 rispetto alla base 12 e quindi rispetto al piano di rinvio dell'equipaggio mobile 11 individuato dagli assi di simmetria dei primo e secondo alberi 16'e 16''. Chiaramente a tale fase di variare con continuità l'inclinazione delle pulegge 26 à ̈ associata contestualmente una fase di ruotare almeno una biella 23 di un quadrilatero articolato 25.
Risulta infine chiaro che anche al metodo per guidare la fune 2 qui descritto ed illustrato possono essere apportate modifiche e varianti senza per questo uscire dall'ambito protettivo della presente invenzione. Ad esempio, nel caso in cui le bielle 23 come sopra descritte presentino una rispettiva estensione longitudinale regolabile sostanzialmente a piacere, il metodo di guida sopra descritto potrà essere preceduto da una fase di regolare l'estensione longitudinale di almeno una biella 23 per adattarla al diametro della fune 2 e/o delle dimensioni delle pulegge 26. È opportuno notare che tale fase di regolare l'estensione longitudinale di almeno una biella 23 presente i seguenti vantaggi: innanzitutto permette di facilitare il montaggio delle bielle 23 che, essendo dotate di cuscinetti a rulli per la connessione con le prima e seconda staffe 21/21, richiedono il rispetto di tolleranze di montaggio ridotte. Inoltre, la possibilità di regolare l'estensione delle bielle 23 permette di variare la rotazione del piano delle pulegge 26 a seguito del cambio dello strato di avvolgimento della fune 2 sul tamburo 101. In questo modo à ̈ possibile adattare, in fase d'installazione, 1'attrezzatura 1 industriale alla effettiva distanza fra ogni puleggia 26 di rinvio della fune 2 ed il verricello 100 .
Da quanto sopra descritto emerge chiaramente che l'attrezzatura 1 ed il rispettivo metodo di guida della movimentazione di cavi industriali permettono dì risolvere il problema tecnico in esame, permettono cioà ̈ di prevenire danneggiamenti indesiderati ed allungare la vita operativa di cavi industriali metallici azionati da rispettivi verricelli.

Claims (20)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Attrezzatura (1) industriale impiegabile in combinazione con un verricello (100) e comprendente mezzi di guida (10) della movimentazione di una fune (2) industriale azionata dal detto verricello (100); i detti mezzi di guida (10) comprendendo almeno un organo di rinvio (26) della detta fune (2) atto, in uso, a limitare 1'ampiezza dell'angolo di entrata/uscita della detta fune (2) rispetto ad un tamburo (101) del detto verricello (100); caratterizzata dal fatto di comprendere mezzi di supporto (25) articolati di ogni detto organo di rinvio (26) predisposti per regolare la posizione di ogni detto organo di guida (26) in funzione dell'azione di tiro della detta fune (2).
  2. 2. Attrezzatura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che almeno un detto organo di rinvio (26) comprende una puleggia (26) presentante una rispettiva gola (26') atta, in uso, ad essere impegnata dalla detta fune (2).
  3. 3. Attrezzatura secondo la rivendicazione 2, caratterizzata dal fatto che ogni detta gola (26') presenta un rispettivo raggio che approssima per eccesso il raggio della fune (2) per massimizzare, in uso, la rispettiva superficie di contatto con la detta fune (2).
  4. 4. Attrezzatura secondo la rivendicazione 2 o 3, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di guida (10) comprendono una coppia di pulegge (26) sostanzialmente affiancate e complanari in modo tale che le due rispettive dette gole (26') contrapposte delimitino perifericamente una sede (27) sostanzialmente chiusa per la detta fune(2) e che presenta un sezione trasversale sostanzialmente anulare.
  5. 5. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-4, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di supporto (25) articolati comprendono almeno un quadrilatero articolato (25) provvisto di un telaio (12) ed un primo ed un secondo bilancieri (21, 22) reciprocamene collegati fra loro in modo articolato da una rispettiva biella (23); ogni detta biella (23) supportando in modo liberamente girevole un rispettivo detto organo di rinvio (26) della detta fune (2).
  6. 6. Attrezzatura secondo la rivendicazione 5 caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di supporto (25) articolati comprendono una coppia di quadrilateri articolati (25) sostanzialmente identici e disposti simmetricamente rispetto ad un detto telaio (12) comune.
  7. 7. Attrezzatura secondo la rivendicazione 5 o 6 caratterizzata dal fatto che ogni detta biella (23) presenta estensione longitudinale inferiore al rispettivo detto telaio (12).
  8. 8. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-7, caratterizzata dal fatto che ogni detta biella (23) comprende due porzioni di estremità (23'') collegate stabilmente ad una porzione intermedia (23') cilindrica mediante un accoppiamento filettato; ogni detta porzione intermedia portando in modo liberamente girevole il rispettivo detto organo di rinvio (26).
  9. 9. Attrezzatura secondo la rivendicazione 8, caratterizzata dal fatto che almeno una detta biella 23 presenta estensione longitudinale regolabile sostanzialmente a piacere agendo sul detto accoppiamento filettato fra la detta porzione intermedia (23') ed almeno una porzione di estremità (23'').
  10. 10. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di guida (10) comprendono un equipaggio mobile (11) che porta i detti mezzi di supporto (25)articolati; i detti mezzi di guida (10) comprendendo un gruppo di movimentazione (15) atto, in uso, a movimentare il detto equipaggio mobile (11) di moto alternativo lungo una direzione (L) determinata.
  11. 11. Attrezzatura secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di movimentazione (15) comprendono un primo ed un secondo alberi (16' e 16'') di guida del moto del detto equipaggio mobile (11); i detti primo e secondo alberi (16' e 16'') essendo entrambi paralleli alla detta direzione (L) determinata.
  12. 12. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9 e secondo la rivendicazione 11, caratterizzata dal fatto che ogni detto primo o secondo bilanciere (21)(22) à ̈ predisposto per ruotare liberamente attorno ad un rispettivo primo o secondo albero (16')(16’').
  13. 13. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9 e secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 10-12, caratterizzata dal fatto che il detto equipaggio mobile (11) comprende una base (12) portata dai detti mezzi di movimentazione (15); la detta base (12) comprendendo un detto telaio (12) di almeno un detto quadrilatero articolato (25).
  14. 14. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere dei mezzi di equilibratura (30) dei detti mezzi di supporto (25) articolati per prevenire azionamenti di detti mezzi di supporto (25) dovuti alla sola forza di gravità.
  15. 15. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9 o 12-13 e secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi equilibratura (30) comprendono un dispositivo di bilanciamento (300) a contrappeso associato ad un rispettivo detto quadrilatero articolato; il detto dispositivo di bilanciamento comprendendo una catena articolata provvista di una prima leva (31) solidale con il detto telaio (12) ed una seconda leva (34) solidale con un detto primo o secondo bilanciere (21)(22).
  16. 16. Attrezzatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 5-9 o 12-13 e secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i detti mezzi di equilibratura (30) comprendono un dispositivo elastico (301) dotato di almeno un organo (36) di richiamo che collega in modo elastico il detto telaio (12) con un prolungamento di un detto primo o secondo braccio (21)(22) che si estende da banda opposta alla rispettiva detta biella (23) rispetto al detto telaio (12).
  17. 17. Metodo per guidare la movimentazione di una fune (2) industriale durante delle rispettive operazione di avvolgimento e/o svolgimento ad opera di un rispettivo verricello (100); il detto metodo comprendendo una fase di movimentare una porzione della detta fune (2) disposta, in uso, in prossimità del tamburo (101) del detto verricello (100) di moto alternativo lungo una direzione (L) determinata; caratterizzato dal fatto di comprendere almeno una fase di variare l'orientazione spaziale di un organo di rinvio (26) della detta fune (2) ad opera dell'azione del tiro della detta fune (2).
  18. 18. Metodo secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che ogni detta fase di variare l'orientazione spaziale di un organo di rinvio (26) comprende una fase di ruotare una biella (23) associata ad un rispettivo quadrilatero articolato (25); la detta biella (23) portando il detto organo di rinvio (26) in modo liberamene girevole.
  19. 19. Metodo secondo la rivendicazione 17 o 18, caratterizzato dal fatto che la detta fase di movimentare di moto alternativo lungo una direzione (L) determinata una porzione della detta fune (2) Ã ̈ preceduto da una fase di inserire assialmente la detta fune(2) industriale all'interno di una rispettiva sede (27) sostanzialmente chiusa delimitata perifericamente da una coppia di detti organi di rinvio (26) affiancati.
  20. 20. Metodo secondo la rivendicazione 19 o secondo le rivendicazioni 17 e 18, caratterizzato dal fatto che la detta fase di movimentare di moto alternativo lungo una direzione (L) determinata una porzione della detta fune (2) à ̈ preceduto da una fase di regolare l'estensione longitudinale di almeno una detta biella (23) agendo su di un rispettivo accoppiamento filettato fra una porzione intermedia (23')ed una porzione di estremità (23'') di detta biella (23).
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