ITPR950026A1

ITPR950026A1 - Sistema di blocchi per realizzare murature dotate di canalizzazioni per tubi e cavi

Info

Publication number: ITPR950026A1
Application number: IT95PR000026A
Authority: IT
Inventors: Gianfranco Ghezzi
Original assignee: Gianfranco Ghezzi
Priority date: 1995-09-11
Filing date: 1995-09-11
Publication date: 1997-03-11
Also published as: EP0850340B1; DE69609073D1; ITPR950026A0; IT1281712B1; DE69609073T2; EP0850340A1; WO1997010395A1; ATE194196T1

Abstract

L'invenzione permette la costruzione di murature contenenti canalizzazioni per il passaggio di tubi e cavi di impianti tecnologici minimizzando la necessità di creare e richiudere tracce nelle murature. Il sistema si basa su blocchi, realizzabili con gli usuali materiali impiegati in edilizia, contenenti un sistema di canalizzazioni ottenuto con due scanalature verticali (B1; B2) praticate sulle due facce verticali non in vista del blocco e con un foro passante verticale (A), equidistante dalle scanalature e ad esse complanare. Accostando i blocchi si viene a creare un sistema di canalizzazioni verticali con interasse di metà blocco.Il sistema viene poi integrato da una protuberanza (C1) e da una scanalatura (C2) sulle facce orizzontali superiore ed inferiore dei blocchi, così da impedire, nel caso di posa con leganti, l'occlusione delle canalizzazioni verticali e di consentire, con un'eventuale scanalatura (D1), un'ulteriore canalizzazione orizzontale ad ogni corso di blocchi.

Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE avente per titolo:

SISTEMA DI BLOCCHI PER REALIZZARE MURATURE DOTATE DI CANALIZZAZIONI PER TUBI E CAVI

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Stato dell’arte.

Uno degli aspetti più antiquati nell ’industria delle costruzioni edilizie è attualmente costituito dall’inserimento degli impianti tecnologici negli edifici. Per consentire l’alloggiamento di questi impianti è necessario posare una quantità sempre maggiore di cavi elettrici, telefonici, televisivi, tubazioni per adduzione acqua, gas nonché tubazioni per impianti di riscaldamento e raffrescamcnto, ecc . L ’inserimento di questa rete di condutture avviene, nelle murature, con un oneroso e complesso procedimento in tre fasi : formazione delle tracce nel l a muratu re , inserimento de l le conduttu re nelle tracce , richiusura delle tracce . Questo procedimento, oltre ad indebolire le strutture murarie, i ncide notevolmente sul costo finale degli impianti e provoca una complicata organizzazione dei cantieri.

Descrizione dell'invenzione.

Con questa invenzione si vuole eliminare la necessità di formare e richiudere le tracce così da permettere agli impiantisti di posare pressoché autonomamente gli impianti di loro competenza c di consentire l a posa di ul teriori o diversi impianti anche successivamente al completamento dell ’edificio senza necessità di pesanti interventi murari.

Il sistema di blocchi per murature è concepito per la realizzazione di murature contenenti un sistema di alloggiamenti (già presenti nei blocchi stessi) per cavi e tubi, in modo da evitare la tradizionale esecuzione di tracce con scalpelli o frese e la loro successiva richiusura con malta.

Il blocco base per murature, illustrato alle Tav. 1, 2a, 2b, 2c, 3, 4a, 4b, e 5 (Fig. 1 - vista di fronte; Fig. 2 - vista dal basso; Fig. 3 - vista dall’alto; Fig. 4 - vista laterale da destra) in alcuni esempi di possibile versioni, è di forma essenzialmente parallelepipeda, è realizzabile in qualsivoglia materiale e presenta:

a) un foro passante verticale (A), vedi Tav. 1 , per tutta la dimensione del blocco, equidistante da altre scanalature (vedi punto b) ricavate nelle due facce verticali non in vista;

b) due scanalature verticali (B l , B2) sulle facce laterali non in vista, parallele tra loro e al foro verticale (A) e ad esso complanari;

c) una protuberanza (Cl), sulla faccia superiore e una scanalatura (C2), di forma congruente, ricavata nella parte inferiore del blocco, entrambi per tutta la lunghezza del blocco cosi da formare un incastro e facilitare la posa dei blocchi; il rilievo orizzontale (Cl), la scanalatura orizzontale (C2), il foro passante verticale (A) e le due scanalature verticali (B l , B2) vengono ad essere praticamente complanari;

d) un eventuale alloggiamento orizzontale per tubi, canne, fili, ecc. che può essere ottenuto approfondendo, della parte (D I ), la scanalatura (C2) posta nella parte inferiore del blocco (Tav. 2a) o scavando un “canale" (D2) nel rilievo (Cl) (vedi Tav. 2b) o fondendo queste due soluzioni con la contemporanea presenza degli alloggiamenti (DI e D2) (vedi Tav. 2c);

e) un’eventuale serie di incastri “aiutaposa" che possono essere realizzati o dotando i blocchi di appositi denti e relativi alloggiamenti nelle facce superiore ed inferiore (un esempio è riportato alla Tav. 3, lettere E ed F) o inserendo spine di collegamento tubolari nei fori (A), in modo da garantire il perfetto allineamento delle canalizzazioni verticali;

f) la possibilità di eliminare le fughe passanti verticali, che si formerebbero accostando i blocchi senza l'uso di malta sulle facce verticali, modificando il disegno dei lati contenenti le scanalature (B1 e B2). Per esempio annullando la linearità orizzontale (con un curva o una spezzata) e/o l'ortogonalità dei bordi rispetto rispetto alla superficie del muro. Anche allungando l’uno e accorciando l’altro dei due bordi a lato delle scanalature, e della stessa misura, i giunti di contatto risultano sfalsati. Alla Tav. 4a, lettere B 1-B2, è riportato un esempio dove uno dei bordi è accorciato fino ad azzerarsi mentre l ’altro è allungato fino a sottendere tutta la dimensione della scanalatura-alloggiamento;

g) eventuali sistemi d’incastro, in verticale, omologhi di quelli orizzontali descritti ai punti c) e d). Un esempio di incastro verticale è presentato alla Tav. 4b, lettere B1 e B2;

h) la possibilità di adottare, specialmente per i blocchi di maggior spessore, in alternativa o in contemporanea agli accorgimenti descritti ai punti f) e g), gli usuali sistemi d’incastro impiegati in mattoni e blocchi per evitare l’uso della malta nei giunti verticali o per spezzare la linearità dei giunti verticali.

Nelle tavole allegate vengono forniti degli esempi , a titolo esemplificativo e non riduttivo, di varie configurazioni di blocchi, di sagome dei fori (A), delle scanalature (B l) e (B2), del sistema d’incastro (CI - C2), delle scanalature (DI - D2) e di un sistema di incastri ‘aiutaposa’ (E, F). La loro forma, i particolari di disegno e di esecuzione, le dimensioni, i materiali impiegati, pur seguendo lo schema descritto, potranno variare per adattarsi alle diverse necessità di produzione e di impiego dei singoli blocchi senza uscire dall’ambito del trovato e quindi dal dominio della presente privativa industriale.

Riepilogo.

Il foro verticale (A) e le scanalature (B l e B2) fanno in modo che, accostando i blocchi per costruire la muratura, si crei un sistema di canalizzazioni verticali con interasse uguale a metà blocco dove introdurre, anche a muratura realizzata, tubi, canne o fili elettrici di adeguata flessibilità senza la necessità di creare tracce, bastando eseguire semplici fori di ingresso e di uscita dove eventualmente alloggiare scatole di derivazione, scatole porta frutti, ecc.

Le scanalature DI o D2 od entrambe contemporaneamente (vedi tav.

2a, 2b e 2c) permettono di ottenere un ’eventuale seconda canalizzazione orizzontale in corrispondenza di ogni giunto orizzontale della muratura, determinando cosi un reticolo a trama verticale ed orizzontale di canalizzazioni per tutta l’estensione della muratura.

L’eventuale presenza di un qualsivoglia sistema di incastro ottenuto con denti e relativi alloggiamenti ricavati nelle facce orizzontali del blocco (es. Tav. 3, E ed F) o con spine alloggiate nei fori verticali, favorisce un più accurato allineamento dei blocchi durante la posa, cosi da consentire una perfetta continuità delle canalizzazioni verticali.

Il sistema di blocchi, che può essere realizzato negli usuali materiali edili (quali calcestruzzi normali o alleggeriti, argille, conglomerati legnosi , gessi , ecc .) per estrusione o, più faci lmente , per stampaggio. Può essere fabbricato in un unico materiale o anche essere rivestito (ad esempio calcestruzzo con rivestimento in gesso a vista) e può anche presentare forature di alleggerimento come in uso nei blocchi tradizionali di calcestruzzo e nei mattoni di laterizio o cavità destinate ad essere riempite di calcestruzzo nelle versioni di blocco-cassero con posa a secco e successivo riempimento (Tav. 5). Grazie alla particolare disposizione del sistema di canalizzazione foro (A) e scanalature (B 1 e B2) nonché del sistema d’incastro orizzontale (CI - C2) i blocchi possono essere montati sia secco sia con modeste quantità di legante sia, nel nel caso di blocchi cavi, a secco con successivo getto di riempimento di calcestruzzo.

L’eventuale legante, spalmato sulle facce orizzontali del blocco, grazie alla protuberanza (Cj) non occlude né le canalizzazioni verticali né quelle orizzontali. In caso di presenza di incastri verticali (Tav. 4b, Bl, B2) diventa possibile spalmare leganti anche sulle facce verticali senza che questo occluda le canalizzazioni.

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Sistema di blocchi di qualsiasi materiale e dimensione col sistema di fori (A) e scanalature (Bj e B2) verticali, dente (Cj) e scanalatura (C2) orizzontali (vedi Tav. 1) compresi i multipli del blocco (si possono idealmente unire due blocchi in orizzontale per ottenerne uno con tre fori verticali interni e due scanalature laterali e cosi via). Il piano ideale che contiene le canalizzazioni può essere situato sia in equidistanza rispetto alle facce in vista del blocco, nel caso di pareti di modesto spessore (tramezzature, ecc.), sia in aderenza ad una delle facce in vista in caso di murature di maggior spessore, cosi che cavi e tubi scorrano a modesta profondità rispetto alla superficie delle pareti.
2) Sistema di blocchi come alla rivendicazione precedente, ma con due piani ideali di canalizzazioni in aderenza alle due facce in vista, per murature di maggior spessore, con possibilità di inserire tubi e cavi su entrambe le facce della muratura, utile nel caso di muri di spina.
3) Analogamente si rivendica la titolarità anche per i blocchi, come ai punti precedenti, con eventuale ulteriore canalizzazione orizzontale ricavata o approfondendo la scanalatura (C2) della parte (DI), (Tav. 2a) o scavando la protuberanza CI della parte D2 (Tav. 2b) 0 fondendo le due soluzioni con la contemporanea presenza degli alloggiamenti Di e D2 (Tav. 2c), così da ottenere un sistema completo di canalizzazioni verticali ed orizzontali.
4) Sistema di blocchi come rivendicato ai punti precedenti con l ’aggiunta di incastri aiutaposa realizzati o con appositi denti e relativi alloggiamenti sulle facce superiore ed inferiore dei blocchi, (esempio a Tav. 3, punti E ed F) 0 con con spine di collegamento.
5) Sistema di blocchi come rivendicato ai punti precedenti con accorgimenti per reliminazione delle fughe passanti verticali quali l ’annullamento della linearità orizzontale e/o delPortogonalità dei bordi delle scanalature verticali ( B 1 - B2) rispetto alla superficie del muro o lo sfalsamento dei bordi stessi come esemplificato alla Tav. 4a.
6) Sistema di blocchi come rivendicato ai punti precedenti con presenza di incastro verticale (B1 e B2), Tav. 4b, omologo di quello orizzontale rivendicato al punto 3).
7) Sistema di blocchi come rivendicato ai punti precedenti con cavità per posa a secco e successivo riempimento in calcestruzzo (Tav. 5). 8) sistema di blocchi come alla precedente rivendicazione ma senza dente (Cj).